Qui troverete link ad una sintesi del documento:
http://comitatosantalbino.blogspot.it/2015/10/consulta-di-quartiere-salbino-sintesi.html
Ed ecco il documento completo. Cogliamo l'occasione per ricordare a cittadini e media che Comitato e Consulta sono entità diverse. Il documento è nato a suo tempo da un lavoro del Comitato di quartiere S.Albino (gruppo spontaneo e apartitico di cittadini) ed ora è stato integrato e condiviso dalla Consulta di quartiere S.Albino che è invece un'assemblea istituzionale, cioè promossa e riconosciuta dal Comune, di associazioni del quartiere (di cui anche il Comitato di quartiere fa parte).
CONSULTA QUARTIERE SANT’ALBINO –
MONZA
OSSERVAZIONI SULLA PROPOSTA DI
REVISIONE DEL PGT – ottobre 2015
1. PRESENTARE AL PIU’ PRESTO ALLA CITTA’ LA
PROPOSTA COMPLETA DI PGT
Dopo la presentazione dello
scorso aprile, della nuova proposta di PGT non si sa più nulla: non sono stati presentati gli altri due
documenti che compongono il PGT (il Piano dei servizi e il Piano delle regole)
e lo stesso Documento di Piano già presentato è rimasto lettera morta.
Questo significa che, mentre
vanno avanti singoli interventi edilizi in varie parti della città al di fuori
di un quadro di riferimento generale, i provvedimenti più importanti per il
nostro quartiere, quali il parco urbano e il parco agricolo S.Albino, restano
fermi.
Si chiede dunque con urgenza che venga completato l’iter della Variante,
sottoponendola al vaglio dei cittadini anche nelle sue parti mancanti.
2. AREE AGRICOLE LIMITROFE AL QUARTIERE SANT’ALBINO
“In generale la Consulta chiede che
venga confermata la scelta di non consumare più suolo libero, ma anzi tutelare
le aree verdi che rappresentano il principale valore aggiunto del quartiere.”
“Con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 77
del 29 settembre 2014 è stata approvata la Variante Parziale al Piano dei
Servizi e al Piano delle Regole del PGT vigente ai fini dell’individuazione di
aree a PLIS, della riclassificazione di aree sistema produttive in aree
agricole, della riduzione del perimetro del P.P. Pompei/Ercolano e della
riclassificazione di alcune aree comunali.”
Tale Variante ha messo
in sicurezza molte aree agricole (almeno dal punto di vista normativo) a corona
della città. Tali aree, già inserite in parte nel PTCP quali aree agricole di interesse strategico,
sono state ampliate e confermate con la Variante parziale.
Inoltre, con l’avvio delle procedure per l’inserimento delle
aree a ovest di Monza nel PLIS del
Grugnotorto e quelle a sud
(Cascinazza) nel Parco del medio Lambro si è avviato finalmente un percorso di
effettiva tutela e riqualificazione del territorio, che auspichiamo si avvii velocemente anche per le aree a est, per le
quali è ipotizzato l’inserimento nel PLIS della Cavallera, che a sua volta fa
parte di un più ampio progetto di Parco agricolo Nord Est (P.A.N.E.) promosso
dal Comune di Vimercate.
Da questa salvaguardia restano però escluse tutta una serie
di aree, anche di notevoli dimensioni, attualmente libere e coltivate, per le
quali il nuovo Documento di Piano prevede la “possibile trasformazione” (AcT – Ambiti compatibili con la
trasformazione). Tale trasformazione è demandata a successivi Piani attuativi in variante al
Pgt sulla consistenza della quale l’attuale Documento di Piano non dice nulla. Si chiede dunque che vengano forniti i dati quantitativi di
consumo di suolo anche per quanto riguarda queste aree e che tali previsioni
vengano drasticamente ridimensionate.
2.a - Aree
agricole ad est di via Adda
“La Consulta chiede di inserire le
aree agricole a est di via Adda nel PLIS Cavallera o Est delle Cave, in
collegamento con i due parchi esistenti e percorsi ciclopedonali e luoghi di
sosta piantumati (via Sardegna - via Botticelli).”
Valutando comunque positivamente la
scelta di promuovere l’adesione al Parco della Cavallera si chiede di promuovere il
collegamento anche con il Parco Est delle Cave in Comune di Brugherio,
confinante a nord con le aree di S.Albino, in considerazione anche della
necessità di ridiscutere la scelta del PTCP di insediare un “polo tecnologico”
proprio su queste aree, attualmente libere e coltivate.
A tal proposito si chiede di:
-
Avviare
subito incontri sia con Concorezzo che con Brugherio nell’ambito del Progetto
P.A.N.E. di Vimercate (vedi corridoi ecologici prov.MB) coinvolgendo la
Consulta.
-
Aprire un
tavolo Comune/Consulta per definire e programmare gli interventi per sanare le
situazioni di degrado che stanno peggiorando: non serve a niente mettere un
vincolo a Parco se non si salvaguarda al più presto il territorio agricolo
dalle attività difformi.
-
Predisporre
un progetto del parco che, a partire anche dal previsto insediamento
dell’orto-giardino di via Adda, sviluppi una proposta in collaborazione con la
Consulta di quartiere, tenendo conto anche dell’opportunità del progetto “ V’arco
Villoresi”
2.b - “Parco del riciclo” (AcT6)
“La Consulta chiede di confermare
la riqualificazione paesaggistica di viale delle Industrie (già prevista nel
PGT vigente) eliminando le destinazioni improprie, quali l’impianto di
trattamento dei rifiuti speciali recentemente insediatosi.”
Per questa vastissima area, per la
quale il Pgt vigente prevedeva la riqualificazione
paesaggistica, si conferma invece la destinazione a “discarica” della città, accettando non solo tutte le attività
improprie che vi si sono insediate, anche con autorizzazioni temporanee o
addirittura di dubbia legalità, ma prevedendo la ricollocazione qui anche di
quelle attualmente presenti in altre zone, andando ad interessare anche vaste aree attualmente libere e
coltivate.
“Il comparto si
prefigura prevalentemente come una cittadella di servizio alle funzioni urbane,
come un ambito specializzato nel ciclo dei rifiuti” (…) “gli strumenti di
attuazione devono essere estesi all’intero ambito, ovvero ad uno dei sub ambiti
corrispondenti, rispettivamente, alle aree poste a nord/ovest ovvero a sud/est
rispetto a Viale delle Industrie. L’insediamento di nuovi impianti di
trattamento dei rifiuti è ammesso solo nel sub ambito ad est/sud rispetto al
Viale delle Industrie.”
Con ciò:
a) non
si tiene in nessun conto la presenza del quartiere S. Damiano che essendo in
Comune di Brugherio, scompare dalle carte.
b) non
si considera che occupare altro suolo agricolo in questa zona non garantisce
per niente che ne venga “liberato” altrove (nessuno può realisticamente pensare
che il capannone per il trattamento dei rifiuti speciali posto nel futuro PLIS
di S.Albino verrà smantellato e tornerà ad essere area agricola).
c) si
contraddice l’impegno alla riduzione del consumo di suolo, dichiarato come
prioritario.
Si chiede che le consistenti aree agricole
qui ancora presenti siano salvaguardate, che le attività insediate nella zona
vengano monitorate, smantellando quelle provvisorie o illegali (vedi impianto
trattamento rifiuti speciali) e riorganizzando quelle compatibili con la
creazione di fasce di rispetto boscate sia verso il confine comunale che verso
v.le Industrie.
3. ZONA
INDUSTRIALE POMPEI-ERCOLANO-STUCCHI
“La Consulta chiede la
concentrazione dell’edificato sul lato nord dell’area industriale e una
consistente fascia di rispetto verso il quartiere, con aree verdi piantumate,
collegamenti pedonali e nessun collegamento viabilistico.”
Il Documento di
Piano prevede la realizzazione del “Parco Sant’Albino” uno dei dieci parchi
di quartiere previsti in città.
“La
fascia verde a nord di Sant'Albino si realizza in parte mediante la Variante al
Piano delle Regole approvata, che rettifica il perimetro nella porzione sud del
Piano particolareggiato in itinere Pompei- Ercolano-Stucchi, preservando alcune
aree agricole, in parte si suggerisce all'interno di una complessiva revisione
del Piano Particolareggiato, di ridistribuire le aree a standard previste ed il
ridimensionamento della viabilità, accorpando le aree in cessione a sud a
ridosso della frazione. La fascia potrà così articolarsi attraverso aree a
giardini pubblici, in estensione a quelli esistenti, attrezzature sportive ed
una porzione di verde agricolo attorno alla cascina.”
Con la variante parziale al Piano delle
Regole e al Piano dei servizi del settembre 2014 la zona industriale è stata
già in parte ridimensionata come da noi richiesto.
Inoltre con il bilancio partecipativo è stato
finanziato in parte il progetto per la realizzazione di un percorso
ciclopedonale con fascia verde alberata dal parcheggio nord del Centro
natatorio Pia Grande a via Adda, lungo il confine con la zona industriale.
L’attuazione
di questa fascia verde di rispetto deve però essere garantita anche con le
opere di urbanizzazione secondaria della Zona industriale.
Chiediamo
quindi uno specifico tavolo di confronto per la progettazione delle opere e
delle cessioni per il verde pubblico del Piano Particolareggiato Pompei
Ercolano, nonché per la definizione dei tempi della sua realizzazione.
Nello
specifico della proposta relativa alla
sistemazione dell’area, che si valuta positivamente, si sottolinea però che via Ferrucci non deve essere
posta in collegamento con il viale Stucchi attraverso la prevista bretella a
nord del centro natatorio, poiché il quartiere diventerebbe una
“scorciatoia” per il traffico di attraversamento extraurbano dalla provinciale
via Adda-Brugherio verso Monza zona stadio.
4. ABITATO: CENTRO STORICO E SERVIZI
“In
considerazione della necessità di mantenere una consistente fascia di rispetto
inedificata verso la zona industriale (la Consulta) ritiene inopportuna
l’attuale previsione edificatoria in via Guardini.
Valorizzare
i due centri storici e di vita del quartiere:
-
quello
di via Mameli-Marco d’Agrate con centro civico, scuola elementare, palestra,
piazza (rivedere recinzioni, piazza più strutturata e attrezzata, centro civico
come luogo di servizi);
-
quello
rappresentato da parrocchia, asilo, campi sportivi (riqualificare paesaggisticamente le aree tra
Chiesa e Villa S. Albino risolvendo al tempo stesso il problema dei parcheggi e
della viabilità con anello a senso unico via Bande Nere-nuova via di PGT).”
Valutato positivamente lo stralcio
della previsione edificatoria in via Guardini (che avrebbe compromesso
l’attuazione della fascia a verde del previsto “Parco S.Albino”) si ribadisce
l’importanza (date le particolari caratteristiche territoriali del quartiere e
volendo difenderne le peculiarità positive -bassa densità- nell’ottica di una
riqualificazione ambientale e paesaggistica) di ridurre nel Piano delle regole tutti gli
indici edificatori (fatte salve le
maggiori slp esistenti) alla classe I, in particolare sul
tessuto edificato a est di via Adda, inserito nel previsto ampliamento del PLIS
Cavallera.
In particolare si ribadisce la necessità dell’inserimento delle aree libere tra
Villa S. Albino e Chiesa parrocchiale nel perimetro dei borghi storici e
l’attuazione della nuova strada già prevista dal Pgt vigente da via Adda a via
Bande Nere, attrezzata con parcheggi, percorso ciclopedonale, piantumazione
d’alto fusto, che consentirebbe di realizzare un anello a senso unico con via
Bande Nere.
Si sottolinea infine che nel quartiere vi sono
molti spazi commerciali dismessi che potrebbero essere riconvertiti per piccole
attività artigianali, di cui invece c’è domanda da parte di giovani o persone
che hanno perso il lavoro, anche per
formule di co-working.
Ciò non è consentito dall’attuale normativa di
Piano.
Si chiede quindi che nell’ambito
delle zone residenziali esistenti sia inserita, tra le destinazioni
compatibili, quella artigianale (artigianato di servizio non rumoroso o
inquinante) in aggiunta e/o in alternativa a quelle commerciali.
5. MOBILITA’ DOLCE
“Prosecuzione
del percorso ciclopedonale sul Villoresi (dal già previsto sovrappasso alla
rotonda del cimitero) per ricongiungersi alla ciclabile di via Adda.
Previsione
dei seguenti percorsi ciclabili /pedonali:
-
lungo il Villoresi a est di via Adda (parco agricolo) fino ai confini comunali.
-
dal centro natatorio, lungo la fascia di rispetto della zona industriale, a via
Adda (orti comunitari);
-
lungo il viale delle Industrie, da S.Rocco a S Damiano/S.Albino.”
Si ribadisce l’urgenza di prendere contatti con il Comune di
Brugherio, anche nell’ambito del Progetto V’Arco Villoresi, per il
finanziamento del tratto di percorso ciclopedonale lungo il Canale Villoresi
tra il sovrappasso ciclopedonale su v.le Industrie e via Adda.
Si ribadisce inoltre la necessità di prevedere le seguenti
opere:
- il completamento
della ciclabile al Malcantone, in collaborazione con il Comune di
Concorezzo , con il quale va aperto il confronto per l’ampliamento del PLIS
Cavallera (progetto P.A.N.E. Vimercatese)
- la
riqualificazione di V.le Industrie con “…un deciso incremento della
piantumazione arborea compatibilmente con gli obblighi di apertura
delle visuali stradali; un meticoloso intervento di riordino dei margini viari
tendenti alla loro regolarizzazione, all’uso di materiali e di pavimentazioni
omogenee, alla definizione degli spazi interstiziali, alla
razionalizzazione delle reti tecnologiche aeree e di superficie; una sostanziale rimozione
o drastica riduzione delle strutture pubblicitarie; una tenace protezione
delle aree agricole limitrofe all’asse, mediante la posa di siepi e filari
alberati; il tracciamento, a distanza di sicurezza, di paralleli
percorsi ciclo-pedonali; l’eventuale inserimento, con l’obiettivo di un
riordino degli accessi diretti, di percorrenze veicolari complanari a velocità
ridotta; e ovviamente un deciso controllo delle attività improprie o
inadatte.” (vedi
pubblicazione del Comune di Monza “Perlustrazione
dei contesti paesistico-territoriali monzesi”)