In vista del prossimo incontro con l'Assessore Colombo del 16/3/16 riproponiamo ns post del 10/2/2016
che sintetizzava le ns valutazioni sulla proposta di variante al PGT avanzata dalla Giunta.
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L’iter del PGT ha già visto la consegna di un parere della
Consulta di quartiere Sant’Albino (ottobre 2015) da noi sottoscritto a suo
tempo. Da allora sono state introdotte ulteriori e importanti modifiche al PGT.
Ieri sera il Comitato di quartiere S. Albino ha sottoscritto un ulteriore documento
che verrà consegnato all’Amministrazione comunale entro l’11/2/2016.
In questo post invece riportiamo in maniera più sintetica e meno tecnica le nostre osservazioni
(mentre le tabelle sono consultabili nel documento completo).
1)
Inserimento
Aree di sant’Albino nel PLIS (Parco locale di interesse sovracomunale) Parco
est delle Cave (per intendersi quello che contiene tra l’altro il laghetto
di Increa) in accordo col comune di Brugherio. Per inciso ricordiamo che il nuovo
PGT di Brugherio ha deciso di ridestinare allo stesso Parco la consistente area
sita tra via Offelera, Via Adda e l’autostrada (su cui in precedenza avrebbero
dovuto costruire).
Nostre osservazioni:
a)
questa previsione va benissimo ma non basta a
fare di un’area ad oggi piuttosto degradata un vero Parco.
Per questo
chiediamo:
-
Prosecuzione
ad est di Via Adda di un percorso ciclopedonale lungo il Villoresi fino ai confini comunali.
-
Tracciato
ciclopedonale lungo la confermata nuova strada che andrà da Via Adda a Via
Bande Nere (alla curva dello stesso Villoresi).
-
Prolungamento
di tale tracciato ciclopedonale a nord fino all’area City farmers (orto
giardino comunitario).
b)
Solo alcune delle aree agricole sono state
perimetrate come AAS (aree agricole di interesse strategico).
Chiediamo che tutte le nostre aree agricole godano dello stesso regime
di maggior tutela.
2) Piano Particolareggiato
Pompei Ercolano e fascia verde di rispetto verso il quartiere.
Sono state prese due decisioni
condivisibili.
a)
Eliminazione di un lotto industriale ad est (con
restituzione di destinazione agricola).
b)
Previsione di un “Parco Sant’Albino” a sud dell’area industriale suddetta (e
comprendente l’area a verde di Via Guardini).
Va bene ma non basta. Infatti il Piano Particolareggiato industriale (di
iniziativa pubblica) Pompei Ercolano è scomparso dalle previsioni e con
esso scompaiono anche le aree di
cessione a verde pubblico indispensabili per completare la fascia di
rispetto tra area industriale e quartiere.
Occorre individuare e ripristinare
tali cessioni (cioè chi insedia qualche attività deve contribuire alle aree a
verde).
In primo luogo occorre garantire la cessione a nord della piscina
e del limitrofo parcheggio pubblico (che va assolutamente ampliato come i
residenti lamentano da tempo) e la cessione
di aree per la realizzazione del percorso ciclopedonale alberato fino a Via
Adda.
Se il P.P. industriale Pompei
Ercolano dovesse essere annullato secondo noi tutte le aree ad oggi inattuate
devono tornare agricole.
Ribadiamo anche che non deve esserci alcun collegamento diretto
fra Via Ferrucci, via dei Salerioni e viale Stucchi (sarebbe scorciatoia per
un insostenibile traffico d’attraversamento).
3) Naf Sant’Albino (NAF = nuclei antica formazione)
Ribadiamo quanto già indicato in
un documento precedente della Consulta di quartiere Sant’Albino: occorre
modificare e ampliare la perimetrazione del NAF (il “centro storico”) in
particolare seguendo il tracciato della ex Roggia Gallarana, inserendo le aree
libere fra Villa S. Albino e Chiesa.
4) Ex Parco del Riciclo
La previsione del cosiddetto “Parco
del Riciclo” fra noi e San Donato è stata stralciata (come da noi richiesto) ma
non è prevista alcuna riqualificazione paesaggistica. Le aree degradate restano
tali e si ribadisce la destinazione a trattamento dei rifiuti (“pattumiera” di
Monza). Le aree agricole restano tali ma senza particolare tutela.
Noi chiediamo invece la previsione di un “Parco agricolo periurbano”
che colleghi e tuteli in modo permanente le aree agricole. Il resto va riclassificato come area di riqualificazione ambientale (VRA)
con lo smantellamento delle attività difformi provvisorie o illegali (vedi
impianto di trattamento rifiuti speciali a ridosso di San Damiano).
Il nostro documento si chiude con la precisazione che “il presente
parere è dunque condizionato all’accoglimento di quanto su esposto”.