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venerdì 23 novembre 2018

C.A.DO.M.: donne che aiutano le donne - Vorrei | Rivista non profit

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Bramini, l’ex eroe con la casa all’asta - Cronaca - ilgiorno.it

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IL COMITATO DI QUARTIERE SANT'ALBINO SCRIVE ALL'ASSESSORE SASSOLI



VEDI QUI LA NOSTRA LETTERA DEL 19/11/2018
https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=1243188747545905974#template/postNum=23











































NASCE IL BOSCO CHE MANGIA LA CO2

A commento i nudi fatti.
Il bosco "che mangia la CO" è fatto di un  centinaio di piantine alte (forse) 50 cm. cadauna. Secondo esperti del settore ciascuna costa circa 2 euro.
La vasta area riqualificata di "oltre 1800  mq" è tradotto in parole povere un campo di 90 m. x 90 m.
L'ubicazione è stata scelta insindacabilmente da tecnici del Comune.
Altro fatto inconfutabile è il mancato coinvolgimento della popolazione e in particolare delle scuole. Una bella occasione persa.
Alla inaugurazione per Sant'Albino c'erano solo due del nostro Comitato (l'abbiamo "scoperto" per vie personali).
CQSA




Pediatra oberata di lavoro: i genitori chiedono un intervento immediato | Seietrenta.com

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giovedì 22 novembre 2018

Bramini tira un sospiro di sollievo: asta deserta per la sua villa | Seietrenta.com

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PIANTATI I PRIMI 100 ALBERI DEL BOSCO URBANO DI SANT’ALBINO

A Sant'Albino pero' si legge che non ci saranno altre piantumazioni.
CQSA



Dal sito del Comune di Monza


PIANTATI I PRIMI 100 ALBERI DEL BOSCO URBANO DI SANT’LBINO


21 novembre 2018

In occasione della Giornata nazionale degli Alberi e della Festa dell’Albero questa mattina, presso l’area verde di Sant’Albino di via Augusto Murri, si è svolta l’inaugurazione del bosco urbano realizzato con il sostegno di Roche Italia, in collaborazione con AzzeroCO2 e il Comune di Monza.

L’iniziativa contribuisce alla riqualificazione di un’area verde, finora priva di piantumazione, con la messa a dimora di 100 giovani alberi su una superficie di circa 1.800 mq.

L’intervento di forestazione, progettato da AzzeroCO2 in collaborazione con l’ufficio tecnico del Comune di Monza, è stato realizzato con specie autoctone arboree e arbustive, coerenti con la vegetazione potenziale del luogo selezionate per la loro robustezza, la resistenza all’inquinamento e basso livello di allergenicità al polline: aceri campestri, lecci e farnie che, crescendo contribuiranno, a ridurre la concentrazione di CO2 nell’aria.

“La creazione di un bosco urbano ha un grande significato simbolico - hanno spiegato il Sindaco Dario Allevi e l’Assessore all’Ambiente Martina Sassoli – L’obiettivo è rimboschire le aree non ancora fruite per renderle parte integrante del nostro patrimonio verde di domani”. “La qualità dell’ambiente si conferma un obiettivo molto sfidante per la nostra città – proseguono - per questo abbiamo progettato e messo in campo un pacchetto di azioni in grado di incidere davvero, ma servono investimenti, intelligenze e risorse per poter invertire il trend e aggredire concretamente un problema che purtroppo è strutturale per l’area geografica in cui Monza e collocata”.

L’evento di oggi è stato un momento di inaugurazione simbolica del primo dei tre interventi di riqualificazione previsti negli anni: Roche Italia, infatti, ha già pianificato di regalare alla cittadinanza altri 200 alberi che verranno piantati tra il 2019 e il 2020 in altri spazi della città che saranno stabiliti in collaborazione con il Comune di Monza.

Nell’ambito della propria politica di sostenibilità, da anni Roche Italia è impegnata in iniziative volte a minimizzare l’impatto della propria attività sull’ambiente. Il sostegno per la piantumazione del Bosco Urbano di Sant’Albino costituisce una testimonianza concreta di questo impegno, che già in passato si è tradotto in progetti significativi come la realizzazione di un impianto fotovoltaico costruito presso il parcheggio del campus di Monza, a copertura di un’area di 10.000 m2, che ci consentirà di risparmiare oltre 13.000 tonnellate di CO2 durante i circa 20 anni di vita utile dell'impianto stesso, che corrisponde alla stessa quantità di CO2 prodotta da circa 70mila che viaggiano da Milano a Reggio Calabria.

Proprio in questi giorni, Roche Italia, festeggia insieme con i suoi dipendenti la “SHE Week”, una settimana dedicata alla promozione e sensibilizzazione delle tematiche legate ai temi della Sicurezza sul lavoro (Safety), della Salute (Health) e della protezione dell’Ambiente (Environment), e che ha scelto di prendersi cura del proprio territorio con un’iniziativa di riqualificazione che rientra perfettamente nella strategia aziendale.

“Siamo molto felici che Roche Italia si sia unita alla squadra di aziende che, in collaborazione con AzzeroCO2 hanno scelto di realizzare progetti di riqualificazione del verde sul proprio territorio” ha commentato Nicola Merciari, Responsabile commerciale Area Nord ovest di AzzeroCO2. “Da parecchi anni AzzeroCO2 sta portando avanti un progetto nazionale di rimboschimento in aree urbane e siamo molto orgogliosi di essere riusciti a far incontrare le necessità dell’amministrazione di restituire delle aree verdi ai cittadini con il desiderio di un’azienda privata di riqualificare delle aree dismesse migliorandone la fruibilità e contribuendo così alla mitigazione dell'impatto ambientale delle proprie attività.”

All’inaugurazione hanno partecipato il Sindaco di Monza Dario Allevi con l’Assessore alle Politiche del Territorio e dell'Ambiente Martina Sassoli, una Delegazione di Roche Italia composta da Massimo Balestri - Amministratore Delegato Roche Diabetes Care SpA, Håkan Johansson - Amministratore Delegato Roche Diagnostics SpA, Alfredo Bertini - Governance Quality & Safety Manager Roche SpA, Matteo Glingani - Quality & SHE Officer Roche Diagnostics SpA e Nicola Merciari, Responsabile Commerciale AzzeroCO2 area nord ovest.

Data creazione: 21 novembre 2018

Monza a bilancio: nel 2018 mancano 1,2 milioni di euro di multe - Cronaca Monza

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Metropolitana, percorso e fermate della M5 a Monza in un video - Video Monza

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Deserta l’asta: la casa dell’imprenditore Bramini non viene venduta

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Parma, il bollino antifascista per le associazioni che vogliono lavorare col Comune

Bravi. Ci vorrebbe anche a Monza! Ma abbiamo come il sentore che non sarà così facile!



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INAUGURAZIONE DEL "BOSCO ORIZZONTALE" A SANT'ALBINO - TUTTI PRESENTI TRANNE I SANTALBINESI


Milano va fiero del suo "bosco verticale".  Il nostro per ora staziona un po' più a bassa quota tanto che qualche cittadino lo ha battezzato "il bosco che non c'è", "il bosco orizzontale" o "il bosco dei Samurai (nel senso di stuzzicadenti)". Sindaco e Assessore ovviamente si sono risentiti delle nostre critiche e ci hanno accusato di essere ipercritici e politicizzati.
Rispondiamo che noi (del CQSA) chiedevamo semplicemente di coinvolgere i santalbinesi, la Consulta ed in particolare i bambini delle scuole nella progettazione, nella scelta dell'area e alla fine nel lavoro di piantumazione. Siamo politicizzati nel senso del volere che la "polis" sia fondata sulla partecipazione di tutti i residenti. Critichiamo questa Amministrazione come abbiamo fatto con la precedente. Quando le cose vengono calate dall'alto hanno un po' il sapore delle "brioches" di Maria Antonietta o delle monete del Marchese del Grillo.

grazie a Enrico Sangalli per video e foto e a Cristina Daniotti per averci rappresentato
CQSA













mercoledì 21 novembre 2018

INAUGURAZIONE BOSCO URBANO A SANT'ALBINO

I Santalbinesi non si vedono (probabilmente celati dagli alberi)

La Monza del futuro, i Comitati dei cittadini lanciano il Libro bianco 2.0

La Monza del futuro, i Comitati dei cittadini lanciano il Libro bianco 2.0

SANT'ALBINO - INAUGURATO IL BOSCO. (CHE ANCORA NON C'E') ALLA PRESENZA DI TUTTI (TRANNE SANT'ALBINO) .

Nasce il bosco urbano di Monza: piantati i primi alberi nella giornata di mercoledì


Stamane inaugurato il bosco di Sant'Albino


da Monza Today

All’inaugurazione hanno partecipato

il Sindaco di Monza Dario Allevi con l’Assessore alle Politiche del Territorio e dell'Ambiente Martina Sassoli, una Delegazione di Roche Italia composta da Massimo Balestri -  Amministratore Delegato Roche Diabetes Care SpA, Håkan Johansson -  Amministratore Delegato Roche Diagnostics SpA, Alfredo Bertini - Governance Quality & Safety Manager Roche SpA, Matteo Glingani -  Quality & SHE Officer Roche Diagnostics SpA e Nicola Merciari, Responsabile Commerciale AzzeroCO2 area nord ovest.
Potrebbe interessarti: http://www.monzatoday.it/green/bosco-urbano.html
Per Sant'Albino al  momento ci risultano presenti solo i nostri due amici. A noi non sembra normale! Se c'era qualcun altro ce lo faccia sapere che ci consoliamo un po'.

Inaugurato a Monza il Bosco di Sant’Albino grazie a Roche Italia | AzzeroCO2

Inaugurato a Monza il Bosco di Sant’Albino grazie a Roche Italia | AzzeroCO2

e alcune nostre osservazioni critiche
http://comitatosantalbino.blogspot.com/2018/11/21112018-ore-10-inaugurazione-del-bosco.html

Nasce il bosco urbano di Monza: piantati i primi alberi nella giornata di mercoledì

Una precisazione; la foto del bosco è di repertorio.

Nasce il bosco urbano di Monza: piantati i primi alberi nella giornata di mercoledì

alcune nostre osservazioni critiche:

http://comitatosantalbino.blogspot.com/2018/11/21112018-ore-10-inaugurazione-del-bosco.html

BASTA MATTONI - A MONZA 7000 CASE VUOTE


LIBRO BIANCO 2.0 (CUI HA CONTRIBUITO ANCHE IL NOSTRO COMITATO DI QUARTIERE SANT'ALBINO). VEDI QUI PER SANT'ALBINO https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=1243188747545905974#editor/target=post;postID=9133737335448033875;onPublishedMenu=allposts;onClosedMenu=allposts;postNum=4;src=postname



martedì 20 novembre 2018

BOSCO DI SANT'ALBINO - LA RISPOSTA DELL'ASSESSORE SASSOLI ALLE NOSTRE OSSERVAZIONI

Riceviamo stasera (alla tarda vigilia dell'inaugurazione) - ore 18,59 dall'Assessore Sassoli

CQSA




Buonasera

di fronte alla disponibilità e alla sensibilità dell'azienda Roche, l'Amministrazione comunale ha ritenuto opportuno destinare questo intervento al quartiere Sant'Albino, con l'intento di costruire le basi per la realizzazione del Bosco di Sant'Albino.


Per tale motivo il Servizio tecnico in collaborazione con  l'Ufficio  Valorizzazione Asset  ha avviato una ricognizione delle aree di proprietà pubblica atte ad ospitare l'opera di piantumazione.  Trattandosi di impianto di rimboschimento da destinare ad aree di forestazione periurbana caratterizzate da ridotto o nullo intervento antropico, l’area individuata è risultata la più idonea per dimensione, ubicazione e conformazione, all’intervento di forestazione proposto.



In merito alla qualità arborea si precisa che l’intervento è stato effettuato in conformità a quanto previsto dai criteri generali per gli imboschimenti di pianura, che prevede le seguenti prescrizioni tecniche e operative:

Densità d’impianto

  • Per gli interventi di forestazione è previsto, di regola, una densità d’impianto non inferiore a 1100 piante per ettaro (al netto delle tare di “coltivazione”)
  • La presenza di sistemi di protezione individuale per le piante, normalmente richiesta, può essere resa obbligatoria in particolari condizioni ambientali (l’impianto in oggetto è provvisto di shelter protettivo e disco pacciamante).
Sesto d’impianto
  • La disposizione sul piano di campagna dell’impianto forestale, dovrà prevedere uno sviluppo il più possibile naturaliforme.
Specie da utilizzare
  • Gli interventi di rimboschimento saranno da realizzarsi con una consociazione di essenze autoctone, cioè caratteristiche della zona di intervento, al fine di garantire una stabilità ecologica e ottenere così un miglior risultato in termini ambientali.
  • Se possibile le piante da collocare a dimora dovranno essere possibilmente prodotte con materiale della stessa regione di provenienza dell’area in cui si effettua l’intervento di forestazione.
  • È consigliabile l’utilizzo di giovani esemplari coltivati in contenitori o forniti in zolla, con altezza compresa tra 50 centimetri e 200 centimetri, che garantiscono una maggiore probabilità di attecchimento ed affrancamento dell’impianto.
Nella fattispecie l’impianto è costituito da N° 100 esemplari così suddivisi: N° 40 Quercus ilex, N° 40 Acer campestre, N° 40 Quercus robur. Ad oggi tutte le essenze risultano vegete. Roche si occuperà della manutenzione dell’area verde per 2 stagioni vegetative post impianto (sfalcio, bagnatura di soccorso, sostituzione piante eventualmente non attecchite e cure colturali necessarie)

Preme sottolineare che simili interventi, ancorchè simbolici, denotano una sempre crescente sensibilità dei temi ambientali, per tale motivo quest'Amministrazione comunale è grata agli enti pubblici o privati che decidono di inserire un'attività di rimboschimento nella nostra città che, per definizione, divengono attraverso la piantumazione di alberi in giovane età per garantire il miglior attecchimento.

La simbolicità dell'intervento risiede, infatti, nel fatto che questi alberi potranno crescere nell'arco dei prossimi anni all'interno di un quartiere e ancor più di una città che oggi sta investendo il proprio futuro.

In merito ai documenti richiesti si fa presente che sono disponibili sul sito del Comune di Monza alla sezione Servizi /Urbanistica e  SIT.

Rinnovo la disponibilità ad incontrarvi, qualora lo riteniate opportuno e utile per la nostra città.

L'Assessore al Territorio  e all'Ambiente
Martina Sassoli






Ambiente - Il 21 novembre la Festa dell’albero, i Comuni mobilitati per sensibilizzare le comunità locali

A Sant'Albino festa dell'albero nano!


Ambiente - Il 21 novembre la Festa dell’albero, i Comuni mobilitati per sensibilizzare le comunità locali

Il contributo del nostro Comitato al Libro Bianco 2.0 su Monza


Ecco il contributo del nostro Comitato al Libro Bianco 2.0 su Monza
CQSA











MONZA - LIBRO BIANCO 2.0 - I COMITATI CHIEDONO MENO CEMENTO E PIU' VERDE!

ANCHE IL NOSTRO COMITATO HA CONTRIBUITO 


21/11/2018 ore 10 - INAUGURAZIONE DEL "BOSCO CHE NON C'E'" A SANT'ALBINO - PERSINO IL SITO DEL COMUNE NON NE PARLA (PUDORE?)

Solo ieri ci è giunta informazione dal Centro civico. A tutto oggi non riusciamo a trovarne traccia nel sito del Comune.
Ripetiamo quanto già scritto ( e comunicato anche via mail all'Assessore Sassoli).


Ora chiaramente se muoviamo delle critiche ci daranno degli ingrati. Ma il tema è il solito; quello di una cattiva comunicazione che non è frutto di un disguido casuale ma che nasce probabilmente dalla sottovalutazione del parere dei residenti. Scarso rispetto per i cittadini già ampiamente dimostrato durante tutta la vicenda della progettazione e della realizzazione della rotonda a fagiolo in Viale Industrie. Un filo costante che sembra legare le amminIstrazioni di qualsiasi colore.
Da mesi chiediamo dettagli e disegni del progetto per metterli a disposizione dei residenti che sicuramente avrebbero potuto dare suggerimenti su una più idonea collocazione. Si sarebbe potuto suggerire una partecipazione delle scolaresche e dei bambini del quartiere per un evento che avrebbe segnato la loro storia e cementato un rapporto d'affetto con il nuovo bosco. Si sarebbe anche potuto fare annunci meno enfatici preparando tutti all'idea di un bosco utile ma ancora molto remoto nel tempo. Ovviamente non si è fatto nulla di tutto ciò. Non c'è stata neppure la creanza di rispondere alle richieste del nostro Comitato e della Consulta. Così la "gente" passa, "scopre" delle piantine quasi invisibili. Qualcuno le conta (sono 75). Qualcuno osserva che molte non sembrano in buona salute. Altri fanno due conti e sostengono che la Roche non ha dovuto svenarsi per questo intervento. Parecchi passano e tirano dritto scuotendo il capo, chiedendosi mestamente se non si tratta della ennesima presa in giro.

CQSA



lunedì 19 novembre 2018

Classifica qualità della vita 2018, Monza perde punti come le grandi città: la classifica completa delle città in cui si vive meglio - Monza News

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Monza, una città nei bassifondi delle classifiche | A Monza X Esempio

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LETTERA ALL'ASSESSORE SASSOLI (SU BOSCO, PROGETTO SUPERMERCATO E RISTORANTE, CICLABILE, AREA VERDE ECC.)


Stamattina (19/11/2018) abbiamo inviato all'Assessore Sassoli questa missiva/richiesta di incontro. Vi faremo sapere...
CQSA


Gent. Assessore Sassoli,

Ancora una volta dobbiamo constatare che una iniziativa potenzialmente utile ed interessante rischia di mancare l’obbiettivo, a meno che lo scopo non sia puramente pubblicitario. Ci riferiamo al cosiddetto “Bosco” regalato da La Roche e “simbolicamente” (?) piantumato tra i campi di calcio e il parcheggio della piscina.
Il tema è il solito; quello di una cattiva comunicazione che non è frutto di un disguido casuale ma che nasce dalla costante sottovalutazione del parere dei residenti.
Si sarebbe potuta valutare una più idonea collocazione. Si sarebbe potuto suggerire una partecipazione delle scolaresche e dei bambini del quartiere per un evento che avrebbe segnato la loro storia e cementato un rapporto d'affetto con il nuovo bosco. Si sarebbero anche potuti fare annunci meno enfatici preparando tutti all'idea di un bosco utile ma ancora molto remoto nel tempo.
Purtroppo non si è fatto nulla di tutto ciò. Così la "gente" passa, "scopre" delle piantine quasi invisibili. Qualcuno le conta (sono 75). Qualcuno osserva che molte non sembrano in buona salute. Altri fanno due conti e sostengono che la Roche non ha dovuto svenarsi per questo intervento.
Inoltre, a quasi due mesi dalla riunione di Consulta nella quale è stato illustrato il progetto delle opere di urbanizzazione del discount in costruzione a nord della piscina (area verde, sistemazione del parcheggio nord della piscina, realizzazione di un tratto di ciclabile, sistemazione dei parchetti di via Guardini), non sono ancora stati inviati alla Consulta i dettagli e i disegni, come era stato promesso, per metterli a disposizione dei residenti che sicuramente potrebbero dare suggerimenti utili con un progetto condiviso.
Per questo, avendo apprezzato la sua iniziale disponibilità a tenere conto delle richieste del quartiere, siamo ancora a chiederle un incontro nei prossimi giorni per fare in modo che si possa instaurare una effettiva collaborazione tra cittadini e amministrazione comunale.
Restiamo in attesa di un cortese riscontro.

Comitato quartiere Sant’Albino

domenica 18 novembre 2018

LA MONTAGNA (LA ROCHE) PARTORISCE UN TOPOLINO?



Ancora una volta dobbiamo constatare che una iniziativa potenzialmente utile ed interessante rischia di mancare l’obbiettivo, a meno che lo scopo non sia puramente pubblicitario.
Ora chiaramente se muoviamo delle critiche ci daranno degli ingrati. Ma il tema è il solito; quello di una cattiva comunicazione che non è frutto di un disguido casuale ma che nasce dalla costante sottovalutazione del parere dei residenti.
Scarso rispetto per i cittadini già ampiamente dimostrato durante tutta la vicenda della progettazione e della realizzazione della rotonda a fagiolo in Viale Industrie. Un filo costante che sembra legare le amministrazioni di qualsiasi colore.
Da settimane chiediamo (noi e la Consulta di quartiere) dettagli e disegni del progetto delle opere di urbanizzazione del discount in costruzione a nord della piscina (area verde, sistemazione del parcheggio nord della piscina, realizzazione di un tratto di ciclabile, sistemazione dei parchetti di via Guardini) per metterli a disposizione dei residenti che sicuramente avrebbero potuto dare suggerimenti utili con un progetto condiviso. A tutt’oggi niente.
Lo stesso vale per questo “bosco”, per il quale si sarebbe potuta valutare una più idonea collocazione. Si sarebbe potuto suggerire una partecipazione delle scolaresche e dei bambini del quartiere per un evento che avrebbe segnato la loro storia e cementato un rapporto d'affetto con il nuovo bosco. Si sarebbe anche potuto fare annunci meno enfatici preparando tutti all'idea di un bosco utile ma ancora molto remoto nel tempo.
Ovviamente non si è fatto nulla di tutto ciò.
Non c'è stata neppure la creanza di rispondere alle richieste del nostro Comitato e della Consulta.
Così la "gente" passa e "scopre" delle piantine quasi invisibili. Qualcuno le conta (sono 75). Qualcuno osserva che molte non sembrano in buona salute e che tra due anni, senza una adeguata manutenzione moriranno anche quelle sopravvissute. Altri fanno due conti e sostengono che la Roche non ha dovuto svenarsi per questo intervento. Parecchi passano e tirano dritto scuotendo il capo, chiedendosi mestamente se non si tratta della ennesima presa in giro.
Per questo, ancora una volta, reiteriamo la richiesta di disponibilità degli assessori ad una effettiva collaborazione con il quartiere.

Il Comitato di Quartiere Sant'Albino


sabato 17 novembre 2018

ENNESIMO INCIDENTE ALLA ROTONDA


Stamane ennesimo incidente alla rotonda fra un auto e un camion. Ci sembra senza danni alle persone.



Monza, è già allarme smog - Cronaca - ilgiorno.it

Monza, è già allarme smog - Cronaca - ilgiorno.it

Il Coordinamento di Comitati e Associazioni di Monza presenta il “LIBRO BIANCO 2.0”

Il Coordinamento di Comitati e Associazioni di Monza presenta il “LIBRO BIANCO 2.0”
A tre anni dall’uscita del primo “LIBRO BIANCO”, Il Coordinamento di Comitati e Associazioni cittadine, presenta il “LIBRO BIANCO 2.0”.
Nel 2015 il primo Libro Bianco ha dato voce ai quartieri che, attraverso il Coordinamento, hanno “denunciato” molte scelte sbagliate delle ultime Amministrazioni in tema di Urbanistica e non solo. Ma cosa è cambiato da allora? Un dato è certo: Monza Brianza continua a detenere un primato preoccupante per il livello di inquinamento: è tra le 10 province più inquinate d’Italia e, per il consumo di suolo, la prima più cementificata.
Nel primo Libro Bianco si denunciava la necessità di progettare una città VIVIBILE ed è logico, e ancora attuale, domandarsi se Monza meriti questo aggettivo.
Questa ed altre domande hanno spinto Comitati e Associazioni del Coordinamento a provare a dare delle risposte: per questo il LIBRO BIANCO 2.0 ha voluto andare oltre la denuncia presentando proposte e soluzioni alle problematiche che ancora e sciaguratamente Monza presenta.
Soluzioni che nel LIBRO BIANCO 2.0 toccano numerosi temi: dall’urbanistica partecipata allo ZERO consumo di suolo, dalla scuola come “luogo strategico” per il nostro futuro, alla riqualificazione delle aree dismesse e alla mobilità dolce…
Il LIBRO BIANCO 2.0 quindi non derubrica come “utopie” un’urbanistica che abbia rispetto del parere e dei sogni dei cittadini dando loro voce e spazio; il raggiungimento concreto di “ZERO consumo di suolo” perché non serve nuova residenza che resta invenduta; una piena valorizzazione dei nostri “tesori” storici e paesaggistici, a partire dalla Villa Reale e dal Parco; una maggiore attenzione verso le nostre scuole, la cultura, la mobilità dolce…
Il LIBRO BIANCO 2.0, infine, si chiude formulando alcune proposte in merito al Piano di Governo del Territorio, poiché l’Amministrazione ha annunciato una variante normativa al vigente PGT, approvato nel 2017. Grazie alle proposte del LIBRO BIANCO 2.0, se prese in considerazione da questa Amministrazione, sarebbe possibile ottenere un nuovo bilancio delle trasformazioni, con valore positivo (incremento di aree libere) e ciò permetterebbe davvero di raggiungere l’obiettivo “Zero consumo di suolo”.
Presentare alla città una Variante, non solo normativa, che tenga conto di quanto da noi suggerito, consentirebbe di migliorare la qualità della vita degli abitanti facendo in modo che Monza diventi una città più vivibile e sostenibile.
Il LIBRO BIANCO 2.0, nel proporre analisi accurate e documentate della realtà monzese, invita il lettore a riflettere perché possa egli stesso rendersi consapevole di quanto conosca la propria città.
Allo stesso tempo, offre chiavi di lettura per comprendere di cosa, davvero, Monza ha bisogno a partire da una RI-COSTRUZIONE della sua IDENTITA’, nel rispetto della sua storia passata e in un’ottica futura di “città a misura d’uomo” che i suoi cittadini meritano.
Il Coordinamento di Comitati e Associazioni di Monza

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Ed ecco le pagine converite in jpg