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sabato 23 marzo 2019
venerdì 22 marzo 2019
MILANO - MEMENTO (LEALTA' E AZIONE) FA APOLOGIA DEL FASCISMO CON QUESTA TARGA ( SUBITO RIMOSSA DALLA POLIZIA LOCALE)
SUBITO RIMOSSA DALLA POLIZIA LOCALE LA TARGA POSTA DAI FASCISTI AL MONUMENTALE.
Una targa di aperta apologia del fascismo e a ricordo dei criminali squadristi della prima ora è stata posta, al Cimitero Monumentale, da Memento, diretta emanazione di Lealtà e Azione, davanti al monumento espressamente voluto da Mussolini.
Tale azione provocatoria suona come offesa alla Memoria di tutte le vittime della persecuzione Nazifascista. L'Amministrazione Comunale è intervenuta e, in accordo con la Polizia Locale, sta provvedendo alla immediata rimozione della targa apologetica del nefasto centenario della nascita dei fasci di combattimento a Milano. L'ANPI Provinciale di Milano chiama i milanesi a partecipare alla grande, unitaria e pacifica manifestazione che si svolgerà sabato 23 marzo alle ore 9,30 al Cimitero Monumentale, davanti al Monumento al Deportato
Roberto Cenati - Presidente Anpi Provinciale
IL FASCISMO PORTO' SOLO MORTE E DISPERAZIONE - NULLA DA COMMEMORARE!
Il titolo è nostro. Leggete il bell'articolo dell'ANPI!
Per fortuna a Sant'Albino e San Damiano il fascismo rimase sempre in qualche modo un corpo estraneo. Anche all'oratorio Don Arturo Salvioni fu fieramente antifascista e respinse coi suoi ragazzi gli attacchi degli squadristi.
CQSA
ANPI Monza
Domani i fascisti si apprestano a commemorare il centenario della fondazione dei fasci di combattimento, l'inizio di oltre un ventennio di orrore in Italia e in Europa.
Brianza
Fin dalle origini (fondazione dei Fasci di combattimento il 23 marzo 1919 a Milano nella sede degli Industriali di Piazza San Sepolcro) il fascismo fu sostenuto e finanziato dal padronato agrario e industriale, interessato a soffocare le lotte operaie e contadine per migliori salari e condizioni di vita e la possibilità di una svolta socialista nel Paese. A tale scopo vennero istituite le "squadre d'azione" che avevano il preciso scopo di organizzare azioni punitive violente nei confronti di operai, contadini, sedi di sindacati, cooperative, giornali, associazioni proletarie. Fu con lo squadrismo che il fascismo impose il suo potere in Brianza come nel resto d'Italia, facilitato da una risposta istituzionale e degli altri partiti debole e confusa (il Ppi era più preoccupato dei successi del Psi che delle violenze che ogni giorno si consumavano a danno dei proletari e degli antifascisti). Nel maggio 1922, prima della “Marcia su Roma” (28 ottobre) si evidenziò il ruolo dei fascisti al servizio degli industriali: i Gavazzi, padroni di alcuni “setifici” a Desio, di fronte allo sciopero contro la riduzione del 25% delle paghe, chiamarono gli squadristi milanesi per una azione antisciopero. Fu una novità ed un salto qualitativo delle azioni delle squadracce. Amedeo Ferrari, segretario del Pcd’I monzese, accorse a Desio con un gruppo di monzesi. Ci fu uno scontro a fuoco ed i fascisti furono respinti sia dalla Casa del Popolo “rossa” che dalla Casa del Popolo “cattolica”. Il quotidiano “Il Cittadino” scrisse: “gli operai dalle finestre e dai tetti risposero validamente al fuoco degli avversari, ... furono sparati centinaia di colpi. I fascisti alla fine dovettero ritirarsi non senza avere lasciato nelle mani dei nostri alcuni prigionieri”. Il giornale cattolico stava apertamente contro i fascisti. Sempre nell’agosto del 1922 le bande nere armate arrivano a Monza. Un episodio è stato così raccontato da Carlo Bracesco, comunista : “Una staffetta ci avverte che a Largo Mazzini gli squadristi locali rafforzati dai fascisti della Lomellina stavano provocando i lavoratori. I giovani partono armati di pezzi di sedie e prendono alle spalle i fascisti: violento scontro, i fascisti sono protetti dai carabinieri che trattengono i lavoratori lasciandoci isolati a batterci”. Altri operai furono feriti verso sera negli scontri con le squadre fasciste incaricate di affiggere i manifesti degli industriali di Monza che "minacciavano la serrata degli stabilimenti". Gli atti di violenza proseguirono con l’uccisione di un lavoratore alla sede del Circolo Volta e l’aggressione al segretario del Pcd’I di Monza Amedeo Ferrari pestato da una decina di fascisti e lasciato sanguinante sulla strada. Enrico Verderio, accorso per aiutarlo, subì a sua volta un violento pestaggio che gli causò la perdita dell'occhio destro. La Brianza, fatto forse poco noto, non fu immediatamente piegata al fascismo: alle elezioni comunali del 1923 il “listone” fascista fu sconfitto ma i fascisti costrinsero con la violenza alle dimissioni il Consiglio comunale dopo soli sette mesi. E' in questo clima che Carlo Cattaneo, 51 anni, venne aggredito da un gruppo di squadristi fascisti e picchiato a morte presso la sede del Circolo Operaio di viale Vittorio Veneto 1. Fra gli imputati dell’aggressione, il Console della Milizia Enzo Galbiati http://www.treccani.it/…/enzo-galbiati_(Dizionario-Biograf…/ ed il centurione Luigi Gatti, che diventerà un crudele torturatore della R.S.I.
Alle elezioni politiche del 1924 – caratterizzate da una campagna elettorale piena di soprusi e di angherie che portò il PNF al 65% dei voti a livello nazionale – videro l’eccezione del voto brianzolo dove il listone fascista ottenne solo il 16% dei voti. Mussolini furente fece affiggere manifesti (originali presso l’archivio de “Il Cittadino”) con questo testo: “Fascisti! Il popolo ha già sofferto abbastanza, non lo dobbiamo più picchiare ma compiangere. Bisogna picchiare in alto, colpire i capi, i responsabili della rovina del nostro paese. Fascisti! Se incontrate Riboldi, Reina, Marelli, Grandi, Casanova ecc. picchiateli senza misericordia. Dobbiamo liberare Monza e l’Italia da questo lurido marciume che la infesta. Morte agli indecenti sfruttatori del proletariato!” Gli squadristi devastarono e incendiarono in ben 43 località le sedi di circoli, sindacati e cooperative; a tutti gli oppositori, sindacalisti, dirigenti politici e amministratori pubblici, fu data una caccia violenta. Fra i brianzoli, il primo ad essere incarcerato fu Ezio Riboldi, ex sindaco di Monza, deputato, che già aveva subito nel 1918 un pestaggio squadrista che lo ridusse alla semicecità.
Nell’ autunno 1926, dopo l'attentato di Bologna a Mussolini (31 ottobre 1926) si scatenò anche a Monza una furibonda caccia all'uomo. Socialisti, comunisti, popolari furono aggrediti e pestati. Con l'accusa di “aver partecipato a riunioni per riorganizzare il partito comunista in Brianza”, Carlo Bracesco, Valverde, Edoardo e Toni Colombo con una corda al collo vennero trascinati per la città e poi condotti in piazza Roma dove erano state erette quattro forche alle quali furono impiccati simbolicamente. Sul petto la scritta: “Siamo noi che vogliamo la morte del Duce”.
________________________________________________
Le sentenze del Tribunale Speciale
1928
quarto trimestre
(Da Aula IV - Tutti i processi del Tribunale Speciale fascista,
di A. Dal Pont, A. Leonetti, F. Maiello e L. Zocchi- ANPPIA)
Sentenza n. 119 del 25-10-1928 Pres. Tringali - Rel. Buccafurri
Un informatore della polizia permette l'arresto, nel luglio 1927, di alcuni comunisti che hanno partecipato a riunioni indette per riorganizzare il partito nella Brianza. (Ricostituzione del PCI)
Fin dalle origini (fondazione dei Fasci di combattimento il 23 marzo 1919 a Milano nella sede degli Industriali di Piazza San Sepolcro) il fascismo fu sostenuto e finanziato dal padronato agrario e industriale, interessato a soffocare le lotte operaie e contadine per migliori salari e condizioni di vita e la possibilità di una svolta socialista nel Paese. A tale scopo vennero istituite le "squadre d'azione" che avevano il preciso scopo di organizzare azioni punitive violente nei confronti di operai, contadini, sedi di sindacati, cooperative, giornali, associazioni proletarie. Fu con lo squadrismo che il fascismo impose il suo potere in Brianza come nel resto d'Italia, facilitato da una risposta istituzionale e degli altri partiti debole e confusa (il Ppi era più preoccupato dei successi del Psi che delle violenze che ogni giorno si consumavano a danno dei proletari e degli antifascisti). Nel maggio 1922, prima della “Marcia su Roma” (28 ottobre) si evidenziò il ruolo dei fascisti al servizio degli industriali: i Gavazzi, padroni di alcuni “setifici” a Desio, di fronte allo sciopero contro la riduzione del 25% delle paghe, chiamarono gli squadristi milanesi per una azione antisciopero. Fu una novità ed un salto qualitativo delle azioni delle squadracce. Amedeo Ferrari, segretario del Pcd’I monzese, accorse a Desio con un gruppo di monzesi. Ci fu uno scontro a fuoco ed i fascisti furono respinti sia dalla Casa del Popolo “rossa” che dalla Casa del Popolo “cattolica”. Il quotidiano “Il Cittadino” scrisse: “gli operai dalle finestre e dai tetti risposero validamente al fuoco degli avversari, ... furono sparati centinaia di colpi. I fascisti alla fine dovettero ritirarsi non senza avere lasciato nelle mani dei nostri alcuni prigionieri”. Il giornale cattolico stava apertamente contro i fascisti. Sempre nell’agosto del 1922 le bande nere armate arrivano a Monza. Un episodio è stato così raccontato da Carlo Bracesco, comunista : “Una staffetta ci avverte che a Largo Mazzini gli squadristi locali rafforzati dai fascisti della Lomellina stavano provocando i lavoratori. I giovani partono armati di pezzi di sedie e prendono alle spalle i fascisti: violento scontro, i fascisti sono protetti dai carabinieri che trattengono i lavoratori lasciandoci isolati a batterci”. Altri operai furono feriti verso sera negli scontri con le squadre fasciste incaricate di affiggere i manifesti degli industriali di Monza che "minacciavano la serrata degli stabilimenti". Gli atti di violenza proseguirono con l’uccisione di un lavoratore alla sede del Circolo Volta e l’aggressione al segretario del Pcd’I di Monza Amedeo Ferrari pestato da una decina di fascisti e lasciato sanguinante sulla strada. Enrico Verderio, accorso per aiutarlo, subì a sua volta un violento pestaggio che gli causò la perdita dell'occhio destro. La Brianza, fatto forse poco noto, non fu immediatamente piegata al fascismo: alle elezioni comunali del 1923 il “listone” fascista fu sconfitto ma i fascisti costrinsero con la violenza alle dimissioni il Consiglio comunale dopo soli sette mesi. E' in questo clima che Carlo Cattaneo, 51 anni, venne aggredito da un gruppo di squadristi fascisti e picchiato a morte presso la sede del Circolo Operaio di viale Vittorio Veneto 1. Fra gli imputati dell’aggressione, il Console della Milizia Enzo Galbiati http://www.treccani.it/…/enzo-galbiati_(Dizionario-Biograf…/ ed il centurione Luigi Gatti, che diventerà un crudele torturatore della R.S.I.
Alle elezioni politiche del 1924 – caratterizzate da una campagna elettorale piena di soprusi e di angherie che portò il PNF al 65% dei voti a livello nazionale – videro l’eccezione del voto brianzolo dove il listone fascista ottenne solo il 16% dei voti. Mussolini furente fece affiggere manifesti (originali presso l’archivio de “Il Cittadino”) con questo testo: “Fascisti! Il popolo ha già sofferto abbastanza, non lo dobbiamo più picchiare ma compiangere. Bisogna picchiare in alto, colpire i capi, i responsabili della rovina del nostro paese. Fascisti! Se incontrate Riboldi, Reina, Marelli, Grandi, Casanova ecc. picchiateli senza misericordia. Dobbiamo liberare Monza e l’Italia da questo lurido marciume che la infesta. Morte agli indecenti sfruttatori del proletariato!” Gli squadristi devastarono e incendiarono in ben 43 località le sedi di circoli, sindacati e cooperative; a tutti gli oppositori, sindacalisti, dirigenti politici e amministratori pubblici, fu data una caccia violenta. Fra i brianzoli, il primo ad essere incarcerato fu Ezio Riboldi, ex sindaco di Monza, deputato, che già aveva subito nel 1918 un pestaggio squadrista che lo ridusse alla semicecità.
Nell’ autunno 1926, dopo l'attentato di Bologna a Mussolini (31 ottobre 1926) si scatenò anche a Monza una furibonda caccia all'uomo. Socialisti, comunisti, popolari furono aggrediti e pestati. Con l'accusa di “aver partecipato a riunioni per riorganizzare il partito comunista in Brianza”, Carlo Bracesco, Valverde, Edoardo e Toni Colombo con una corda al collo vennero trascinati per la città e poi condotti in piazza Roma dove erano state erette quattro forche alle quali furono impiccati simbolicamente. Sul petto la scritta: “Siamo noi che vogliamo la morte del Duce”.
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Le sentenze del Tribunale Speciale
1928
quarto trimestre
(Da Aula IV - Tutti i processi del Tribunale Speciale fascista,
di A. Dal Pont, A. Leonetti, F. Maiello e L. Zocchi- ANPPIA)
Sentenza n. 119 del 25-10-1928 Pres. Tringali - Rel. Buccafurri
Un informatore della polizia permette l'arresto, nel luglio 1927, di alcuni comunisti che hanno partecipato a riunioni indette per riorganizzare il partito nella Brianza. (Ricostituzione del PCI)
Riboldi Enrico, Desio (Mi) 21-10-1905, segantino - 2 anni
Giuliani Giuseppe, Lentate (Mi) 16-4-1890, muratore - 2 anni
Ferrari Amedeo, Casalpusterlengo (Mi) 6-9-1895, meccanico - 2 anni
Verderio Enrico, Vimercate (Mi) 14-9-1900, piazzista - 2 anni
Zappa Arturo, 20-1-1898, meccanico - 2 anni, 6 mesi
Crippa Carlo, Velate (Mi) 27-2-1898, tornitore - 2 anni
Levati Cesare, Vimercate (Mi) 22-4-1899, operaio - 2 anni
Nobili Augusto, Carate (Mi) 7-2-1895, guardafili - 3 anni
Trivulzio Maria Luigia, Monza (Mi) 10-2-1890, modista - 1 anno
Villa Celeste, Cesano M. (Mi) 4-7-1898, meccanico - 3 anni
Gianella Paolina, Monza (Mi) II-7-1902, modista - 1 anno
Seregni Felice*, Desio (Mi) 14-11-1898, panettiere - 10 anni
Malberti Giacomo*, Desio (Mi) 5-9-1894, fabbro - 10 anni
* Condannato in contumacia.
Giuliani Giuseppe, Lentate (Mi) 16-4-1890, muratore - 2 anni
Ferrari Amedeo, Casalpusterlengo (Mi) 6-9-1895, meccanico - 2 anni
Verderio Enrico, Vimercate (Mi) 14-9-1900, piazzista - 2 anni
Zappa Arturo, 20-1-1898, meccanico - 2 anni, 6 mesi
Crippa Carlo, Velate (Mi) 27-2-1898, tornitore - 2 anni
Levati Cesare, Vimercate (Mi) 22-4-1899, operaio - 2 anni
Nobili Augusto, Carate (Mi) 7-2-1895, guardafili - 3 anni
Trivulzio Maria Luigia, Monza (Mi) 10-2-1890, modista - 1 anno
Villa Celeste, Cesano M. (Mi) 4-7-1898, meccanico - 3 anni
Gianella Paolina, Monza (Mi) II-7-1902, modista - 1 anno
Seregni Felice*, Desio (Mi) 14-11-1898, panettiere - 10 anni
Malberti Giacomo*, Desio (Mi) 5-9-1894, fabbro - 10 anni
* Condannato in contumacia.
Fonti:
- La Brianza in un secolo di storia d'Italia (1848-1945) - Emilio Diligenti, Alfredo Pozzi - Teti Editorie
- Le sentenze del Tribunale Speciale 1928 quarto trimestre (Da Aula IV - Tutti i processi del Tribunale Speciale fascista, di A. Dal Pont, A. Leonetti, F. Maiello e L. Zocchi- ANPPIA)
Illustrazione tratta da L'Asino https://it.wikipedia.org/wiki/L%27Asino
- La Brianza in un secolo di storia d'Italia (1848-1945) - Emilio Diligenti, Alfredo Pozzi - Teti Editorie
- Le sentenze del Tribunale Speciale 1928 quarto trimestre (Da Aula IV - Tutti i processi del Tribunale Speciale fascista, di A. Dal Pont, A. Leonetti, F. Maiello e L. Zocchi- ANPPIA)
Illustrazione tratta da L'Asino https://it.wikipedia.org/wiki/L%27Asino
lunedì 25/3 - CARLO COTTARELLI A BRUGHERIO
"Robin Hood"- la flat tax- togliere ai poveri per dare ai ricchi
giovedì 21 marzo 2019
23/3 ore 11 - al bosco della memoria - monza
Sabato 23 marzo al Bosco della Memoria di Monza
Vi aspettiamo alle ore 11
Vi aspettiamo alle ore 11
Fridays for Future: Monza c'è - Vorrei | Rivista non profit
mercoledì 20 marzo 2019
VASCA DI CONTENIMENTO DELLE ACQUE IN PROGETTAZIONE A CONCOREZZO
23/3 ORE 14,30 MONZA - MOBILITAZIONE CONTRO OGNI DISCRIMINAZIONE
Associazioni culturali e sindacati, scout ed enti religiosi, partiti e comitati di quartiere: la manifestazione Brianza accogliente e solidale in programma per sabato 23 marzo ha raggiunto la quota di 100 adesioni. 🎊🥳
È ancora possibile aderire registrandosi al portale della rete:http://brianza23marzo.altervista.org/adesioni/
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martedì 19 marzo 2019
Monza e Concorezzo al tavolo con Asfalti Brianza per eliminare il problema degli odori | Seietrenta.com
Commento del nostro Comitato: il 19/9/2018 si era già data una riunione con gli stessi contenuti e senza nessun reale seguito. Vedremo se questa volta cambia qualcosa.
Ricordiamo poi che non si tratta solo di cattivi "odori", come ogni volta dice il Vicesindaco Villa, ma di sostanze cancerogene !
Vi terremo informati
CQSA
leggi qui l'articolo:
Monza e Concorezzo al tavolo con Asfalti Brianza per eliminare il problema degli odori | Seietrenta.com
Ricordiamo poi che non si tratta solo di cattivi "odori", come ogni volta dice il Vicesindaco Villa, ma di sostanze cancerogene !
Vi terremo informati
CQSA
leggi qui l'articolo:
Monza e Concorezzo al tavolo con Asfalti Brianza per eliminare il problema degli odori | Seietrenta.com
lunedì 18 marzo 2019
ASFALTI BRIANZA - CONVOCAZIONE TAVOLO 18-3-2019
Proposta di FIAB MonzainBici: Strade chiuse davanti alle scuole
A noi sembra un buon suggerimento anche per la Manzoni!
CQSA
leggi qui: Strade chiuse davanti alle scuole
CQSA
leggi qui: Strade chiuse davanti alle scuole
domenica 17 marzo 2019
sabato 16 marzo 2019
Milano e Torino al top mondiale per danni alla salute attribuibili all’inquinamento da traffico - Cittadini per l'Aria
Cambiamento climatico, le nuove generazioni in piazza in tutto il mondo contro l’inerzia della politica – Valigia Blu
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MONZA – MIGLIAIA DI GIOVANI IN PIAZZA PER LO SCIOPERO PER IL CLIMA | www.seregno.tv
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Tolleranza zero per Fido | A Monza X Esempio
Nostro commento
Quello di Canesi (che strano destino nel nome!) ci sembra un progetto costoso e complesso. Perché non costituire, agli ordini dell'Assessore Arena, un nucleo specifico meno tecnologico ma di maggiore presenza territoriale in grado di cogliere sul fatto i colpevoli (non solo canini)? L'acronimo per il il Nucleo suddetto potrebbe essere il seguente:
Monitoraggio
E
Repressione
Deiezioni
Anonime
leggi qui l'articolo originario: Tolleranza zero per Fido | A Monza X Esempio
Quello di Canesi (che strano destino nel nome!) ci sembra un progetto costoso e complesso. Perché non costituire, agli ordini dell'Assessore Arena, un nucleo specifico meno tecnologico ma di maggiore presenza territoriale in grado di cogliere sul fatto i colpevoli (non solo canini)? L'acronimo per il il Nucleo suddetto potrebbe essere il seguente:
Monitoraggio
E
Repressione
Deiezioni
Anonime
leggi qui l'articolo originario: Tolleranza zero per Fido | A Monza X Esempio
La soluzione ai cambiamenti climatici è la decrescita - Decrescita Felice Social Network
Comunque la pensiate leggete l'articolo...
La soluzione ai cambiamenti climatici è la decrescita - Decrescita Felice Social Network
La soluzione ai cambiamenti climatici è la decrescita - Decrescita Felice Social Network
15/3/2019 - ANCHE A MONZA I RAGAZZI IN SCIOPERO PER IL CLIMA
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venerdì 15 marzo 2019
CARNEVALE - BIMBO TRAVOLTO IN PIAZZA
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giovedì 14 marzo 2019
ANCHE LA QUESTURA IN SOPRALLUOGO NEL CAMPO ABUSIVO
Come sempre i titoli sono piuttosto superficiali. Spesso fuorvianti. L'Assessore Arena poi parla di una situazione di degrado trentennale. L'effetto è quello della "notte in cui tutte le vacche sono nere". Ci sarebbe un "campo abusivo" (coi soliti "zingheri").
Noi parliamo di una violazione di legge precisa, penalmente rilevante e perseguibile che dura da due anni... Un tizio che spiana 30.000 mq di area agricola di interesse strategico abbattendo alberi di alto fusto. Vi impianta un parcheggio abusivo per decine e decine di TIR che potrebbero trasportare di tutto. E da due anni si allarga verso le case e fa affari senza che qualcuno intervenga.
CQSA
Noi parliamo di una violazione di legge precisa, penalmente rilevante e perseguibile che dura da due anni... Un tizio che spiana 30.000 mq di area agricola di interesse strategico abbattendo alberi di alto fusto. Vi impianta un parcheggio abusivo per decine e decine di TIR che potrebbero trasportare di tutto. E da due anni si allarga verso le case e fa affari senza che qualcuno intervenga.
CQSA
da "Il Cittadino" del 14/3/2019 |
SANT'ALBINO SENZA BANCA, POSTA, BIBLIOTECA ECC. ECC.
SANT'ALBINO E LA VICENDA BRAMINI
SANT'ALBINO - IL CIMITERO DELLE BOTTEGHE - MA QUALCUNO RESISTE...
"LA VECCHIA POSTERIA", UN VERO E PROPRIO CENTRO SERVIZI
martedì 12 marzo 2019
13/3 STORIA DI FRANCA VIOLA E DEL SUO NO AL MATRIMONIO
lunedì 11 marzo 2019
Friday for future. C'è una rivoluzione da fare. Ed è urgente. - Vorrei | Rivista non profit
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venerdì 8 marzo 2019
mercoledì 6 marzo 2019
Cinisello Balsamo – Milanord il nuovo "Centro" - Urbanfile Blog
Milanord2, quando apre il nuovo centro commerciale di Cinisello
martedì 5 marzo 2019
4/3/2019 INCONTRO DEL COMITATO CON L'ASSESSORE MAGNI DI BRUGHERIO - BREVE SUNTO DEI TEMI TRATTATI
Marco MAGNI
Assessore
Deleghe:
ASSESSORE ALLO SVILUPPO DEL TERRITORIO - Ambiente - Trasporti e mobilità - Commercio, attività produttive e cooperazione - Innovazione, eventi e marketing territoriale - Sport
ASSESSORE ALLO SVILUPPO DEL TERRITORIO - Ambiente - Trasporti e mobilità - Commercio, attività produttive e cooperazione - Innovazione, eventi e marketing territoriale - Sport
Nella serata di ieri, grazie all'interessamento di Tino Barzetti del Comitato San Damiano abbiamo incontrato l'Assessore Magni del Comune di Brugherio. Infatti sono molte le questioni comuni che riguardano i due quartieri a cavallo del Villoresi. Daremo qui, per ora, una restituzione molto sintetica.
1) prima questione (spinosissima): ditta CEM (impianto rifiuti speciali in Viale Industrie ubicato a Monza ma a ridosso delle case di San Damiano).
Come si ricorderà tale insediamento produttivo fu realizzato dall'ex Assessore Antonicelli di Monza in dispregio di tutte le normative. La Giunta Scanagatti riconobbe l'illegalità delle procedure ma non si assunse la responsabilità di procedere alla rescissione del contratto per timore di eventuali penali di tipo risarcitorio. Ci fu solo l'impegno a non rinnovare il contratto.
Il vicesindaco Villa della successiva giunta Allevi, poco dopo il suo insediamento si è mosso per cercare un'altra localizzazione e per procedere eventualmente a rescindere il contratto. Tutto questo percorso è stato costellato da esposti della popolazione, da verifiche Arpa, da prescrizioni per modifiche impiantistiche e di procedure lavorative. Tuttavia il disagio per la gente continua e si naviga a tuttoggi tra burocrazia e scartoffie mentre si avvicina la data del 31/12/2019, ultimo giorno utile per disdire il proseguo del contratto che va in scadenza il 31/12/2021. La preoccupazione dei nostri Comitati è che si scivoli di rinvio in rinvio verso questa data che imporrebbe altri 12 anni di inquinamento acustico e di polveri ai residenti. Nel dialogo con l'Assessore Magni è emersa la possibilità di utilizzare gli strumenti offerti dalle norme sulla sicurezza del lavoro. In ogni caso l'Assessore ha ribadito il suo impegno e la sua volontà di collaborare con i colleghi monzesi per arrivare alla soluzione richiesta dai cittadini.
2) questione Offelera - abbiamo illustrato all'Assessore la situazione di grave illegalità (area agricola violata per farne un deposito abusivo e incontrollato di Tir con annesso insediamento di baracche per persone e famiglie che vivono in condizioni precarie e pregiudizievoli della loro stessa salute).
Il lato di Via Offelera interessato è quello sotto Monza. Tuttavia si tratta di un'area che sul lato Brugherio è già stata deliberata a parco, così come tutta l'area monzese (santalbinese) ad est di Via Adda. Lo stesso Assessore Magni ha confermato che si tratta cioè di un'area sovracomunale vocata a parco per cui anche l'Amministrazione brugherese è interessata trovare con quella monzese una interlocuzione per rimuovere situazioni di abuso e di degrado.
3) Questione ciclabile Villoresi. Abbiamo ricordato all'Assessore la nostra reiterata rivendicazione di una ciclabile che congiunga il sovrappasso ciclopedonale di Viale Industrie con la ciclabile di Via Adda. Quattrocento metri mancanti per realizzare un percorso ciclabile di decine e decine di Km! L'Assessore ci ha confermato che questo tratto di ciclabile sul Villoresi (lato san Damiano) verrà realizzata sicuramente nell'ambito delle costruzioni sull'area ex Pirelli. Dato che l'area del Sandamianello è di proprietà parrocchiale e che ormai la nostra Parrocchia dipende da Brugherio abbiamo chiesto che ci si adoperi anche per riqualificare ed illuminare adeguatamente la via che va dal ponticello di Via Sant'Albino al mercato di San Damiano, magari abbattendo o comunque abbassando la cinta del campo sportivo che ne fa un budello nascosto, sporco e mal frequentato.
Nell'area ex Pirelli sorgerà anche la nuova Scuola elementare di San Damiano, ragione in più per riqualificare al meglio con ciclabile, luci e panchine questo che sarà il "polo educativo" del quartiere (anzi dei due quartieri, come spiegheremo sotto).
4) Questione Scuola media consortile De Filippo
Abbiamo ricordato all'Assessore Magni che la Scuola De Filippo è la Scuola media consortile della comunità di Sant'Albino e San Damiano, nata dalla volontà dei nostri padri di offrire al nostro territorio un'agenzia educativa e culturale di prossimità. In passato anche il Comune di Monza riservava una parte del proprio bilancio per il finanziamento della De Filippo. Occorre restituire la scuola De Filippo alla sua vocazione e qualità originaria. Le amministrazioni comunali, la Chiesa di Brugherio e la nostra Parrocchia, le agenzie sociali, educative e sportive del territorio devono far convergere dialogo ed impegno su questi obiettivi comuni.
5) Inquinamento da Asfalti Brianza
Abbiamo informato l'Assessore della presenza al Malcantone di questa azienda che procura emissioni maleodoranti ed inquinanti. Nonostante l'impegno del Comune di Concorezzo e dei Comitati di Concorezzo, Libertà (Monza) e del nostro Comitato la situazione si sta trascinando anche qui in modo vergognoso, con l'Azienda che disattende tutti gli accordi. Il Comune di Monza, dopo un iniziale impegno nella creazione di un tavolo di lavoro pare ora piuttosto defilato. Occorre spiegare ai cittadini di San Damiano che le polveri sottili non si fermano a Sant'Albino e anche il Comune di Brugherio potrebbe collaborare in merito.
L'incontro è stato molto utile e si è chiuso con l'impegno a raccogliere una serie di punti di interesse comune (oltre a quelli indicati sopra) e di svilupparli assieme in un incontro aperto da tenersi diciamo tra un mese. Vi terremo informati.
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lunedì 4 marzo 2019
SCARICHI ABUSIVI A SANT'ALBINO: DUE PESI E DUE MISURE?
Giustamente denunciato per lo scarico di 3 metri cubi di macerie.
E i 30.000 metri quadri di area agricola abusivamente spianati da due anni in Via Offelera? nessuno fa niente? Come mai?
E i 30.000 metri quadri di area agricola abusivamente spianati da due anni in Via Offelera? nessuno fa niente? Come mai?
domenica 3 marzo 2019
Monza Est: la Regione finanza la stazione, ma la giunta non ne sa nulla | A Monza X Esempio
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Brianza Centrale: Cinisello Balsamo: i lavori per la realizzazione del maxi-centro commerciale non sono stati sospesi
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VIA OFFELERA COME CASAPOUND A ROMA? SGOMBERO NON PRIORITARIO?
Il titolo è nostro.
CQSA
dalla pagina Facebook di "Cosa succede in città di Monza"
Matteo Giuseppe Stucchi
Altra grande impresa dello sceriffino. Venerdì 1 marzo alle ore 7:30 un blitz con decine di uomini, tra agenti, carabinieri, poliziotti, pompieri e persino un fabbro, tutti impegnati per sgomberare un uomo ( dicasi e leggasi UNO 1) dalla ex casa delle aste che era già stata sgomberata in passato. Nessun impegno per viabilità, traffico e stazione di Monza est. Più divertente sgomberare un magrebino. Quanto è costata questa impresa ai monzesi? Inoltre perché lo sceriffino non interviene anche in via della Offelera a Sant’Albino, ove la situazione è di gran lunga peggiore per numero di zingari e sbandati e per insopportabili condizioni igieniche nonostante ripetute segnalazioni dei cittadini? Forse sono troppi e si ha paura? Meglio mostrare i muscoli con uno solo?
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