ALESSANDRO DE GIUSEPPE (Le Iene) preannuncia un nuovo servizio presto in onda.
-----------------------------------------
SINTESI VIDEOCONFERENZA
A margine del ben riuscito Flash Mob la videoconferenza dedicata alla vicenda Asfalti Brianza è durata circa quattro ore. Ideata, ben costruita e gestita da Roldano Radaelli che merita una citazione speciale (peraltro è un professionista...e si è visto!).
Diamo qui una restituzione sintetica dell'incontro.
CQSASD
CHI VOLESSE VEDERLA CLICCHI QUI:https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2020/06/grande-successo-per-la-diretta-facebook.html
SIMONE VILLA - Vicesindaco di Monza -
Roldano Radaelli presenta il Vicesindaco Villa, santalbinese per origini e ora sandamianese. Villa ricostruisce la vicenda di questo impianto che anni fa ha cambiato "compagine societaria" (subentro dei Bianchi). L'impianto già obsoleto è stato sottoposto a ritmi produttivi assai maggiori con segnalazioni da parte dei cittadini da almeno 5 anni e peggioramento progressivo fino alla situazione estrema degli ultimi anni. Villa dice di aver promosso per primo il tavolo nato a fine 2017 con l'intento di coordinare tutti gli enti interessati. Dal secondo tavolo ha chiesto anche la partecipazione dei comitati dei cittadini. Dopo tre anni di tavoli (inutili per sua stessa ammissione) Villa osserva che l'azienda ha deluso la fiducia mostrando un management screditato che ha perso anche delle buone opportunità sul piano del marketing e dell'immagine.
Quanto a possibili soluzioni Villa ha invitato al realismo. Ha affermato che in Italia aziende di questo tipo (insalubri di prima classe) sono autorizzate ad inquinare "per legge". Gli amministratori locali hanno armi sputate. Per fare azioni decise dovrebbero avere in mano una serie di dati scientifici sulle emissioni, dati certificati dagli enti preposti (ARPA e ATS) che in questo caso hanno fatto sicuramente interventi tardivi.
RR: " I dati di ARPA e ATS anticipati dal Sindaco di Concorezzo Capitanio (raccolti peraltro in periodo di Lockdown e produzione molto ridotta) vanno considerati come definitivi e indiscutibili?".
Villa risponde che comunque ora sono in campo tutti gli Enti istituzionali (Procura, Prefettura, Provincia, ARPA, ATS, sindaci). Villa poi fa un elenco delle inadempienze di AB che però non hanno prodotto conseguenze visibili. Ora l'azienda ha presentato un nuovo consulente e un nuovo progetto.
RR: "Monza è stata un po' "trascinata" all'impegno?"
Villa: No! Noi abbiamo promosso il tavolo, sollecitato il comune di Concorezzo che con Capitanio sta operando molto bene, invitato i comitati. Io mi occupo del quartiere dal 1997.
RR: "Dunque come potrà realizzarsi un lavoro di squadra fra comitato e comune di Monza?"
Villa ha risposto che occorre un atteggiamento responsabile. Ad esempio ritiene che sia stata sollevata una polemica gratuita sulla salubrità dell'acqua potabile.
Maurizio Bianchi (per il Comitato S.Albino) osserva che spesso le amministrazioni sono state latitanti, poco informate e incapaci di dare comunicazioni.
Nota del Comitato : In effetti ad esempio per la questione della violazione dei 200 m. di rispetto dal pozzo di acqua potabile ci è stato risposto a lungo che non c'era violazione e abbiamo dovuto dimostrarlo noi grazie a Google Map. Ciò bastava per giustificare preoccupazioni per un pozzo che già nel 2011 era stato chiuso per 6 mesi per la presenza di nitrati. Non spetta ai cittadini dare le prove delle violazioni. Segnalare problemi è un impegno civico non una sterile polemica.
MARCO TROIANO - Sindaco di Brugherio
Su domanda di RR rispetto al recente tavolo prefettizio risponde che si sta manifestando chiaramente che Asfalti Brianza non è un interlocutore credibile e che sembra operare nella convinzione di poter fare ciò che vuole. Lo dimostra la stessa recente lettera che Asfalti Brianza ha inviato al Prefetto pretendendo di dare lezioni di ecologismo: non effettuerò il piano di smaltimento in nome dell' economia circolare (peccato buttare il fresato!) e per evitare l'inquinamento dei camion! Rispetto ad ulteriori proposte di modifiche impiantistiche occorrerà aver precise certificazioni e verifiche.
Poi su domanda di RR Troiano conferma l'impegno di collaborazione dei Sindaci di fronte a un interlocutore (Asfalti Brianza) inesistente.
PAOLO PIFFER - Consigliere comunale di Monza (Civicamente)
Ricorda la recente videoconferenza da lui promossa sul tema. Rileva che tanti politici di vario colore condividono un atteggiamento di fastidio nei confonti dell'operato di Asfalti Brianza ma alla fine il quadro è poco dinamico e non sembra produRre cambiamenti rapidi. Osserva che la Commissione consiliare di Monza (Ndr.: da lui sollecitata) ha prodotto all'unanimità la richiesta di partecipazione del Sindaco di Monza al tavolo prefettizio. Ottimo! Ma a Piffer risulta "inaudito" che i rappresentanti di cittadini (ndr: il Comitato) non siano stati ammessi a tale tavolo neppure come uditori (ndr: perché- dice Piffer - ci dicono che è un tavolo tecnico. Ma finora a tutti i tavoli abbiamo capito che pochi sanno qualcosa; quasi tutti meno di noi. Piffer ha assolutamente ragione ad indignarsi).
RIVA EGIDIO (Consigliere comunale Monza - PD). Rileva che in questo lungo trascinarsi delle cose la fiducia dei cittadini si è consumata e vi sono certamente delle responsabilità. Occorre lavorare per una soluzione definitiva (chiusura).
SIMONE SIRONI - Sindaco di Agrate. Ad Agrate la questione si è posta solo dall'estate scorsa. Subito il Comune ha presentato denuncia contro ignoti. Ora è tempo di essere incisivi. Asfalti Brianza non da risposte ai quesiti posti dalle Istituzioni fin dalla Conferenza di servizi del gennaio 2020 (ndr: in realtà almeno da quella del 26/11/2019 ma noi risaliremmo almeno al 2017).
SIMONE VILLA - Vicesindaco di Monza - ribadisce il fatto che Monza è stata sempre in prima linea ma che le amministrazioni hanno "armi spuntate" e che certe aziende sono per legge "autorizzate ad inquinare".
Respinge pertanto critiche che secondo lui sono solo frutto di speculazioni politiche di parte.
FRANCESCO FACCIUTO - Consigliere comunale di Concorezzo (La Rondine). Rispetto alle affermazioni di Villa contesta che le Amministrazioni abbiano solo "armi spuntate". Ad esempio il T.U. degli Enti locali prevede strumenti quali l' attivazione di perizie anche presso agenzie private. Visto che la cosa si trascina da sei anni - chiede - quali sono le azioni concrete messe in atto dal Comune di Monza?
MARCO FUMAGALLI - Consigliere Regione Lombardia - M 5S
Osserva che il realtà la normativa riguardante le molestie olfattive in Regione Lombardia (DGR 3018) è pIuttosto avanzata. Tuttavia rimangono lacune per quanto riguarda le verifiche oggettive di tali emissioni odorose. Il criterio della "normale tollerabilità" risulta piuttosto vago. Inoltre resta il tema della possibile nocività delle emissioni odorose. Ricorda comunque che rispetto a possibili violazioni delle leggi si possono avviare tanto azioni civili che penali. Di fronte alla difficoltà di oggettivare le molestie con misurazioni adeguate una via da seguire è quella di continuare costantemente a fare segnalazioni.
LONGONI EGIDIO - Consigliere comunale di Monza e Consigliere aggiunto in Provincia di MB - PD).
Per inciso RR ricorda che abbiamo invitato anche il Presidente della Provincia Santambrogio ma non ha aderito.
Longoni è di Cederna e conferma che anche da loro l'inquinamento che viene da Asfalti Brianza è un problema pesante. Ricorda che la Provincia va richiamata al proprio ruolo che può essere fondamentale, anche per i prossimi sviluppi. E' la Provincia che rilascia le AUA , le autorizzazioni per le aziende. Può anche non rilasciarle o annullarle! E non è solo una questione tecnica. Ci sono risvolti politici importanti connessi con la tutela della salute. La Provincia può fare molto e lo deve fare! Ricorda che il suo gruppo ha presentato una interrogazione in provincia il 16/5/2020 e che anche in Consiglio comunale a Monza aveva suggerito da tempo che i Comuni si accordassero per promuovere subito delle perizie presso Agenzie private.
VILLA SIMONE - Vicesindaco di Monza - sollecitato da RR a rispondere alle osservazioni di Facciuto dice che non intende fare l'elenco delle azioni fatte e che non vuole entrare in questo livello di polemiche che sono di parte. Rispetto a queste questioni occorre cuore ma soprattutto testa. Tutti vogliamo che le strade vengano asfaltate anche se è opportuno che le aziende non siano negli abitati . La realtà è che le amministrazioni hanno armi spuntate. C'è un'assoluta determinazione a risolvere la questione. Asfalti Brianza è un interlocutore screditato e la fiducia va riconquistata. Noi di Monza - conclude - siamo le vittime e non abbiamo competenza territoriale.
CAPITANIO MAURO - Sindaco di Concorezzo -
RR chiede quale sia lo stato delle cose e se ci si sta avvicinando alla svolta promessa.
Capitanio conferma che i primi dati di ARPA e ATS, anche se parziali, sembrano non allarmanti. Certo le condizioni erano di produzione a regime ridotto e sotto controllo per cui non ideali.
RR chiede se i dati ARPA saranno presi per buoni e verranno presi come definitivi.
Capitanio dice che il Comune comunque ha predisposto due proprie perizie. Una verte sulle emissioni e l'altra sullo stato dell'impianto. Le perizie sono già concluse ma i dati sono stati trasmessi in prima battuta agli enti istituzionale (Procura, Prefettura, Provincia, ARPA., ATS).
Ricorda che la Procura era intervenuta con sequestro per gestione illecita dei rifiuti. Dopo di che ha autorizzato una ripresa parziale ma volta solo allo smaltimento di tali rifiuti pericolosi. La produzione resterà a regime ridotto. A giugno e luglio presumibilmente il Comune farà altri campionamenti.
RR chiede della proposta di Asfalti Brianza di un nuovo nebulizzatore che secondo l'azienda promette di ridurre del 50% le emissioni odorigene. Chiede se davvero il Sindaco è disposto a fare una ordinanza per accorciare i tempi. Capitanio alla fine ammette che il 30/6 farà questa ordinanza ma a tutta tutela dei cittadini. La modifica impiantistica proposta verrà poi analizzata dalla Conferenza di servizi dell'8/7/2020 e se questa non dovesse approvarla l'Azienda l'avrebbe fatta a proprio rischio. Per il momento la modifica impiantistica verrà analizzata dai tecnici e dall'Ufficio Urbanistica del Comune (Ndr: cosa c'entra l'Uff. Urbanistica?).
Rispetto al possibile utilizzo del fresato nella produzione Capitanio dice che "nessuno può escluderlo" (??!!).
RR chiede se per la fine di giugno si può immaginare una chusura. Capitanio dice che la questione non è di chiudere o non chiudere. Dichiara di essere "bipartizan" e di occuparsi della tutela della salute dei cittadini (Ndr: essere bipartizan tra cittadini vittime di inquinamento e azienda inquinante col cv di Asfalti Brianza non è un gran che!).
Su sollectazione di RR SIRONI ribatte che occorre una soluzione rapida e TROIANO dice che solo la Conferenza di servizi può autorizzare la modifica impiantistica.
CAPITANIO argomenta poi (in modo un po' sibillino) che la Conferenza di servizi per la modifica dell'AUA (del 26/11/219; poi prorogata più volte e alla fine "rinunciata" da Asfalti Brianza") "è saltata per il pressing delle istituzioni (?).
MARTINENGO MICHELA (Comitato) - La nuova proposta del nebulizzatore non è credibile e anzichè un'ordinanza richiede una verifica ineccepibile. L'Azienda non ha rispettato alcun impegno (no smaltimeno rifiuti alla scadenza prevista; mancata risposta alla diffida ATO per irregolarità negli scarichi fognari; impianto obsoleto; ordinanza ottemperata solo per il cambio bruciatore senza alcun intervento di vera mitigazione). Asfalti Brianza fa sempre ciò che vuole.senza evidenti conseguenze.
Ora lo stesso Capitanio dice che non si può escludere che usi il fresato nella produzione (fresato di ignota origine e composizione; ulteriore grave rischio per la salute!).
FRANCESCO FACCIUTO (Cons. com di Concorezzo - La Rodine). Nel valutare la vicenda non bisogna dimenticare la storia che risale almeno al 2016. E poi la storia e l'atteggiamento dell'Azienda e della sua proprietà. Questa azienda non è credibile e non deve più stare lì. Ho già affermato che il Sindaco Capitanio deve essere il nostro primo alleato. Salutiamo con favore le perizie avviate dal Comune. Ora devono portare ad una ordinanza finale di chiusura o delocalizzazione. Facciuto commenta con un certo disagio il fatto che il Vicesindaco Villa, da lui sollecitato a citare le azioni concrete intraprese dalla Giunta di Monza non abbia risposto nel merito limitandosi ad affermazioni generiche.
CAPITANIO MAURO - Sidaco di Concorezzo - Ha ribadito di essere un alleato per chi opera per una soluzione. Pur in presenza di primi dati parziali rassicuranti dice di aver sollecitato due medici di base di S.Albino e una pediatra ad inviargli una relazione che ha poi fatto avere ad ATS. In tale relazione i medici segnalano decine se non centinaia di casi di malesseri ascrivibili all'inquinamento da Asfalti Brianza.
Alla fine comunque Capitanio ribadisce che l'Azienda ha cambiato consulente e che lui firmerà l'ordinanza per dare l'ok alla modifica impiantistica il 30/6/2020 (Ndr: "Errare è umano, perseverare diabolico").
RR: queste due settimane saranno decisive?
Capitanio: penso di sì.
MARTINENGO MICHELA (Comitato) - sull'ordinanza sa come la pensiamo. Almeno ci siano verifiche e una valutazione seria delle conseguenze della modifica impiantistica altrimenti finisce come col nuovo bruciatore che ha prodotto 900 segnalazioni!
CAPITANIO: l'ordinanza da l'ok ma tutto sarà poi subordinato alla approvazione della Conferenza di Servizi dell'8/7/2020. L'azienda sa di farlo a proprio rischio.
ALESSANDRO DE GIUSEPPE (Le Iene) - Preannuncia un nuovo intrigante servizio presto in onda.
Ricorda che i controlli ARPA sono sempre avvenuti a camino spento e a giorni concordati con l'Azienda. Il problema è soprattrutto ARPA. Capitanio coglie l'occasione per precisare che però l'ultimo sopralluogo del Comune è stato fatto a sorpresa. La Iena dice che Bianchi ha detto di averlo querelato ma di non aver mai ricevuto nulla. La botta dell'anno scorso è legata al fattto che ad AB serviva nuovo bruciatore per soddisfare appalto a Linate, altro che modifiche di mitigazione dell'inquinamento. E poi basta parlare di puzze. C'è rischio cancro come certificato dalle analisi commissionate da Le Iene. Perché i Comuni, ha concluso, non fanno altrettanto?
Comunque nel nuovo servizio dovremmo vederne delle belle.
SENATORE ROBERTO RAMPI (PD)
Ricorda di aver presentato una interrogazione su Asfalti Brianza in Senato e di aver portato la questione all'interesse del Ministero degli Interni. Resta in sostegno ai sindaci. Osserva che probabilmente sul piano delle norme occorre offrire alle Amministrazioni qualche strumento in più.
In particolare occorre una norma più rigida rispetto alla incompatibilità fra aziende insalubri di prima classe e centri abitati.
MONICA ONEGLIO (Comitato Aria Pulita Basiano) - Racconta in breve la loro vicenda che sta seguendo la via della DGR 3018. Hanno completato la Fase A. Rinviamo i dettagli perché contiamo di dedicare a presto un post più specifico.
GIORGIO ADAMI Consigliere comunale di Concorezzo (Centrosinistra)
Focalizziamoci sull'ottenimento dei risultati. A dopo l'accertamento di eventuali responsabilità. Come Egidio Longoni richiede occorra un monitoraggio costante. Come opposizione da tempo chiedevamo - dice - che il Comune avviasse un proprio monitoraggio parallelo ad ARPA e ATS. Può darsi che le armi delle amministrazioni siano un po' spuntate. Ma forse è mancato nei mesi scorsi il coraggio di fare un pressing più forte e continuo. Occorre un piano d'azione chiaro e certo.
FRANCESCO FACCIUTO - Cons. com Concorezzo (La Rondine). Di fronte a questa annosa vicenda occorre porsi molti interrogativi.
Perché la via della concertazione? Perché un atteggiamento così accomodante verso le inadempienze di AB? Più in generale perché questa carenza di norme? E così via!
Ragionare su tutto ciò potrebbe anche fare di Asfalti Brianza un caso esemplare per avviare un percorso diverso.
MICHELA MARTINENGO (Comitato) - Perché la vicenda è gestita da tante figure istituzionali diverse, poco coordinate e collaboranti fra loro? Ognuna dedita al proprio pezzettino di responsabilità senza una visione complessiva e storica del caso?
GIANCARLO CECI (ALTERNATIVA SOSTENIBILE - Lazio.) Collabora col Comitato Aria Pulita di Colonna e dintorni (Roma). Come per Monica Oneglio dedicheremo un post specifico anche perché ci é parso che Giancarlo abbia molto da insegnarci!
MATTIA E ALESSANDRO di Fridays for Future Vimercate (ma in rappresentanza anche di FFF Milano e FFF Monza) ci hanno portato il loro supporto e la solidarietà dei loro gruppi. Sono impegnati sul piano della lotta per la giustizia ecologica e ambientale e per la legalità; per la lotta contro un mondo in cui i pochi comprimono i diritti dei molti. Asfalti Brianza - dice Mattia - potrebbe essere un caso di studio - hanno detto - perché è una vicenda che in Lombardia sembra riprodurre le dinamiche della Terra dei Fuochi. Grazie mille per la vostra presenza!
COMITATO - Abbiamo chiuso ribadendo che nonostante non risulti facile parlare di fiducia nelle Istituzioni noi non molliamo e ripartiamo col proposito di lanciare due nuove videoconferenze:
- una per cercare di coordinare il lavoro delle svariate forze politiche con cui abbiamo una utile interlocuzione (sia per il caso specifico che per promuovere riflessioni e proposte di respiro più ampio)
- una seconda per promuovere un coordinamento e una collaborazione (culturale, di conoscenze ma anche di operatività) fra i tanti Comitati che condividono le stesse problematiche
A presto
CQSASD
SEGUI GLI AGGIORNAMENTI AUTOMATICI
sabato 20 giugno 2020
IN ATTESA DE "LE IENE" (NUOVO SERVIZIO A BREVE!) - VIDEOCONFERENZA SU ASFALTI BRIANZA - RESOCONTO DEGLI INTERVENTI
Etichette:#comitatosantalbino, #monza, #
#ABFLASHMOB-20-6-2020,
#ABVIDEOCONFERENZA-20-6-2020
venerdì 19 giugno 2020
GRANDE SUCCESSO PER LA DIRETTA FACEBOOK SU ASFALTI BRIANZA - GUARDA QUI IL FLASH MOB E GLI INTERVENTI!
CLICCA SU "ASFALTI BRIANZA CI AVVELENA"
Etichette:#comitatosantalbino, #monza, #
#ABCALENDARIONOSTREATTIVITA,
#ABDIRETTAFB,
#ABFLASHMOB
giovedì 18 giugno 2020
ASFALTI BRIANZA SI INVENTA UN "NEBULIZZATORE" CHE RISOLVERA' I PROBLEMI - MA LA VOGLIAMO PIANTARE DI DARE CREDITO A STA GENTE?!
NOTE ORGANIZZATIVE: IL FLASH MOB DOVRA' RISPETTARE LE MISURE ANTI COVID. PERTANTO DOPO ESSERCI RADUNATI IN PIAZZA PERTINI SOLO 34 PERSONE BEN DISTANZIATE E CON MASCHERINA RAGGIUNGERANNO ASFALTI BRIANZA. GLI ALTRI RESTERANNO IN PIAZZA PERTINI PARTECIPANDO ALLA DIRETTA FACEBOOK.
grazie
CQSASD
---------------------------------------------------------------------------
articolo del Giorno - https://www.ilgiorno.it/monza-brianza/cronaca/concorezzo-brianza-asfalti-puzze-1.5237691
il nostro commento alle news del tavolo prefettizio:
Dunque il Sindaco Capitanio "si lascia sfuggire" che le analisi non sono complete ma che "i primi dati sulle puzze non sembrano allarmanti". Che sorpresona! Eravamo tutti convinti che i funzionari di ARPA e ATS fossero pronti ad autodenunciarsi per l'operato degli ultimi sei anni!
Ci si dice ora che "il settore indagini epidemiologiche dell’Agenzia di tutela della salute brianzola eseguirà una analisi su 25 celle geografiche per un raggio di 3 chilometri confrontando dati per capire se nella popolazione residente in queste zone sia presente un numero di malattie e disturbi respiratori oltre la media".Osserviamo che costoro sono stati allertati fin dal 2014. Nel 2016 è stata richiesta dai cittadini una analisi delle emissioni con una relazione ben documentata dei rischi (vedi qui i contenuti della relazione riproposta dall'autore in un articolo del 2017 https://www.concorezzo.org/cronaca/fumi-al-malcantone-ecco-i-consigli-dell-esperto-3628.html6 e).
Dal 2017 ATS di MB ha partecipato ai frequenti e inutili tavoli su Asfalti Brianza messi in piedi dal Comune di Concorezzo e che si sono susseguiti fino all'estate 2019. Inoltre il tavolo prefettizio del novembre 2019 aveva chiesto ad ATS di completare un'indagine epidemiologica entro il 30/3/2020. Cosa ovviamente non accaduta. Per ora i funzionari ATS sembrano aver verificato solamente gli accessi al PS in cui la gente abbia esplicitamente citato Asfalti Brianza (??!!). Bontà sua Capitanio aggiunge che "oltre al quadro sanitario e tossicologico c’è però un disagio olfattivo, psicologico e di stress. A questo proposito - dice - abbiamo incaricato due dei medici che operano a S.Albino i quali hanno certificato che hanno avuto decine di visite di pazienti con infiammazione agli occhi, al naso e alla gola compatibili con lavorazione di asfalti". Ma supponiamo che poi ci spiegheranno che di certo bisognerà capire da quale azienda provengono e ci vorrà qualche anno...
L’azienda, da parte sua, si è prodotta nell'ennesimo vergognoso colpo di teatro. Nel maggio 2016 aveva promesso la messa in opera di un nuovo bruciatore "con sofisticato sistema di filtri e alert da remoto" (secondo la presentazione dell'Avv. Musetta, consigliera della Lega in Comune e membro del fantomatico "Comitato di Tutela ecc." di Concorezzo, sponsor dei tecnici "suggeritori" e delle modifiche impiantistiche proposte e miseramente fallite). Tali modifiche avrebbero dovuto abbattere le emissioni del 70%. Ovviamente nulla fu mai messo in opera salvo il nuovo bruciatore che ha peggiorato di molto la situazione.
In seguito Asfalti Brianza ha tenuto impegnate inutilmente tutte le istituzioni con una richiesta di nuova Aua (riunione del 26/11/2019: documenti insufficienti - riunione del 10/1/2020: documenti insufficienti; ipotesi di riunione per il 22/1/2020 poi saltata per rinuncia dell'Azienda il 17/1/2020). Il 22/5/2020 ha mandato una lettera alla Prefettura comunicando che non intende rispettare il piano di smaltimento rifiuti impostole. Capitanio comunica che "il Prefetto l'ha presa malissimo". Dunque?
Ora Asfalti Brianza si ripresenta con una nuova fantastica trovata. Ha nominato un nuovo consulente che ha presentato un nuovo sistema di contenimento degli odori e delle polveri "progettato da Laviotest, azienda friulana specializzata in questo settore che collabora con il Politecnico di Udine". Un apparato che promette, se non di eliminare, di ridurre al minimo i malesseri dei cittadini. "L’azienda ha fatto richiesta al Suap, lo sportello unico delle attività produttive del Comune, di poterlo installare – dice il primo cittadino di Concorezzo -. Il progetto dovrà passare dalla Conferenza dei servizi in Provincia. Però, se come hanno detto, sono in grado di renderlo operativo entro la fine del mese io - dice Capitanio - sono pronto a firmare un’ordinanza per accelerare i lavori".
A questo punto siamo oltre i limiti della vergogna e Capitanio sa che già l'ordinanza del 13/8/2019 che ha "imposto" la modifica del bruciatore è stata un'azione insensata che ha causato danni anche sul piano procedurale. Sbagliare è umano ma perseverare è diabolico.
Ora emerge anche che, al contrario di quanto ci aveva falsamente detto Capitanio ("la diffida ATO è rientrata; Asfalti Brianza effettuerà i lavori richiesti") Asfalti Brianza non ha ancora allacciato alla rete fognaria le acque piovane che cadono nel suo perimetro aziendale nonostante la diffida, risalente a molti mesi fa (Novembre 2019) fatta da Ato Monza e Brianza.
«A questo punto Ato sta valutando se sospendere l’Autorizzazione unica ambientale. Il che vorrebbe dire che Asfalti Brianza non potrebbe più produrre". La Provincia potrebbe addirittura revocare l’autorizzazione.
Ultima cosa, il Comune ha commissionato ad una società esterna uno studio sullo stato dell’impianto di Asfalti Brianza, il processo produttivo e le certificazioni. "Ci sono cose che non vanno", chiude Capitanio. Non ce n'eravamo accorti!
Se un privato cittadino qualsiasi avesse fatto un centesimo delle inadempienze e violazioni di Asfalti Brianza lo avrebbero massacrato di sanzioni.
Qui siamo ancora agli "inviti" ai tavoli istituzionali e alla "disponibilità" ad emettere ordinanze per agevolarli!
VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA!
CQSASD
TAVOLO PREFETTIZIO SU ASFALTI BRIANZA: SE TUTTO VA BENE SIAMO ROVINATI
Ieri si è tenuto il "tavolo prefettizio" su Asfalti Brianza. Non abbiamo ancora restituzioni ma già l'"apparecchio" del tavolo ci da poche speranze. Un portavoce del Prefetto ci ha comunicato infatti che noi come Comitato non siamo titolati a partecipare, nonostante le 900 segnalazioni fatte dai cittadini sul nostro blog e nonostante il nostro esposto al Prefetto fosse corredato da un centinaio di firme raccolte in una sola serata. In compenso al tavolo è invitata Asfalti Brianza col suo curriculum (googolare: Asfalti Brianza, Lucchini e Artoni, Santa Giulia, proteste cittadini di Segrate, Edil Bianchi, intercettazioni Caianiello, gip Mascarino ecc.) e col suo codazzo di consulenti.
Ci sembra di essere precipitati nella favola di Pinocchio. La Prefetta/Fata Turchina - dice il portavoce - non si occupa della storia pregressa (che risale al 2014) e ovviamente neppure degli aspetti tecnici (AUA ecc.) della vicenda. Però ha a cuore la salute dei cittadini. Incarica allora i due controllori istituzionali, ARPA e ATS che purtroppo in questi anni si sono mossi come il gatto e la volpe. Il gatto (ATS) si presenta al primo tavolo istituito dal Sindaco di Concorezzo Borgonovo nel 2017 argomentando che il proprio settore di competenza è la medicina del lavoro, non la salute della cittadinanza. E a lei non risulta che lavoratori di Asfalti Brianza abbiano mai lamentato malesseri. Dopo di che non da segni di vita. Troppo complicato avvertire il collega competente?!
ARPA, la volpe, dal 2014 in poi fa solo controlli a camino spento. Sfortuna! Segnala comunque varie anomalie e rinvia la valutazione sanitaria a chi di dovere (il gatto). Peraltro la volpe ha un alibi inattaccabile che più o meno suona così: "Vi avevo detto fin dall'inizio che andava attivata la procedura della DGR 3018 ma il Comune di Concorezzo ha preferito accordarsi con l'azienda per cui io non ho titoli per intervenire". Ora tutti noi dovremmo aspettarci che il gatto e la volpe sconfessino il loro operato degli ultimi sei anni mettendo a repentaglio l'incolumità delle loro preziose code?
Purtroppo in assenza di conoscenza storica e tecnica si presume che la Fata Turchina debba appoggiarsi sulla narrazione di qualcuno. Ma per colmo di sfortuna la voce narrante è probabilmente quella di Pinocchio/Capitanio, il burattino di legno che fino a un anno fa - dice - non aveva mai sentito parlare di Asfalti Brianza nonostante fosse in Consiglio Comunale da più di dieci anni come Vicesindaco e Presidente del Consiglio Comunale e nonostante lo stesso Comune avesse organizzato dal 2017 i famosi tavoli di concertazione con Asfalti Brianza. Anche ultimamente Pinocchio ci racconta che la diffida ATO del 2019 per irregolarità negli scarichi fognari è stata risolta e che Asfalti Brianza procederà ai lavori necessari. Ci era sembrato di vedere il naso allungarsi sotto la mascherina e in effetti sentiamo dire ora che ATO MB non ha affatto chiuso la diffida cui Asfalti Brianza non ha neppure risposto. Intanto la Balena (Asfalti Brianza) galleggia tranquilla sul mare di carte che ha prodotto in questi anni. Perché alle richieste di interventi e modifiche fatte dalle Istituzioni in questi anni di "tavoli" (con cadenza più o meno trimestrale) ha risposto a colpi di richieste di rinvii, proroghe e proposte fantasiose corredate da relazioni di consulenti di 736 pagine a botta. O con richieste di nuove AUA con successivi rinvii per inadeguate documentazioni, rinunce e reiterate richieste. Per chiudere con lo sberleffo finale consistente nella lettera al Prefetto in cui comunica di non voler adempiere allo smaltimento dei rifiuti perché troppo inquinante (sic!) e contrario alla "tanto decantata economia circolare". E intanto la balena galleggia e inghiotte ad uno ad uno tutti i vari rappresentanti istituzionali.
In tutto questo bailamme di carte, rinvii, ordinanze, segnalazioni uno che ne capisce qualcosa ci sarebbe. Il Comitato ha chiesto l'accesso agli atti a tutti. Per la verità ARPA e ATS non hanno mai neppure risposto! Comunque abbiamo letto parecchie carte e compreso parecchie cose. L'avrete immaginato, noi siamo il grillo parlante! Sappiamo la storia, conosciamo le carte e diamo saggi suggerimenti. Ma l'intenzione di qualcuno è di vederci spiaccicati sul muro mentre le istituzioni, in generale, occupandosi ciascuna del proprio pezzetto di storia e di scartoffie senza un dialogo collettivo e una visione complessiva ci racconteranno di non essersi neppure accorte dell'illegalità che trionfa.
CQSASD
Comunque resta sempre la carta delle vie legali. Intanto partecipate al nostro Flash Mob di Venerdì 19/6 (domani) ore 20.30 a Sant'Albino!
https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2020/06/breve-cronistoria-della-vicenda-asfalti.html
martedì 16 giugno 2020
FLASH MOB CON DIRETTA FACEBOOK: BASTA ASFALTI BRIANZA! VENERDì 19/6/2020 ORE 20:30 A SANT'ALBINO
Il Prefetto ci ha comunicato che non siamo titolati a partecipare al Tavolo prefettizio neppure come uditori. Non riusciamo a contattare il Sindaco di Monza ecc. ecc.
Ormai solo una svolta miracolosa nella vicenda Asfalti Brianza potrebbe rinfocolare la fiducia dei cittadini nelle Istituzioni. Peccato. Intanto partecipate al nostro flash mob!
PER CHI NON CONOSCESSE LA PENOSA VICENDA:
PER CHI NON CONOSCESSE LA PENOSA VICENDA:
BREVE CRONISTORIA DELLA VICENDA ASFALTI
BRIANZA
(aggiornam. 16/6/2020)
2014 a Sant'Albino
(Monza) prime segnalazioni per inquinamento che proviene da Asfalti
Brianza. Negli anni successivi ulteriori
segnalazioni, fino al picco
impressionante dell’estate 2019 (circa 900 segnalazioni in un’area che si
amplia molto toccando Monza, Brugherio, Agrate e Concorezzo).
Asfalti Brianza è "Azienda
insalubre di prima classe".
Dovrebbe stare lontano da qualsiasi centro abitato mentre qui le case più
vicine sono a 50 metri.
La presenza di
sostanze cancerogene
(IPA, Idrocarburi Policiclici Aromatici come benzene, toluene ecc.) è certificata perfino da una relazione di
Osmotech, finanziata dalla stessa Asfalti Brianza, che non nega tale presenza ma
cerca solo di restringerne l'impatto ad un perimetro di 500 m. Analisi fatte effettuare dalla trasmissione “Le
Iene” a settembre del 2019
confermano la presenza di tali sostanze con una concentrazione però assai più
elevata di quanto rilevato dalla reazione di Osmotech.
L’impianto
di Asfalti Brianza dispone da sempre di un filtro a manica che è in grado di
trattenere solo particelle grossolane, non le emissioni gassose (potenzialmente
cancerogene).
ANOMALIE DA AUA (2016)
L'AUA (Autorizzazione unica
ambientale) rilasciata da Provincia/Suap del Comune di
Concorezzo nel 2016) non contiene indicazioni sulla potenza
del bruciatore come osserva anche ARPA.
- ATO
MB, nel proprio ALLEGATO TECNICO (pag 4)
afferma che "i lavori di sistemazione della rete fognaria dovranno
avvenire entro 18 mesi dalla notifica della autorizzazione". La DIFFIDA ATO del 19/11/2019 (che
il 29/1/2020 il sindaco Capitanio ha dichiarato ancora aperta) sembrerebbe
confermare che anche questo impegno è stato disatteso.
- distanza di rispetto di 200 m. dal pozzo di Brianzacque (legge nazionale 152 e PGT . Violata.
- disposizioni sulla gestione dei rifiuti (aree ben definite di stoccaggio, i cumuli di rifiuti devono essere su base cementata e protetti dal vento e dalle acque meteoriche mediante coperture, cordoli per evitare percolato ecc.). Chiunque passi può giudicare ad occhio nudo (per non tirare in ballo quanto verificato dal sopralluogo dei Carabinieri che ha preceduto il sequestro del 25/9/2020).
- La messa a regime degli impianti va verificata (da Provincia) entro max 90 gg. Il nuovo bruciatore, installato dopo ordinanza del sindaco di Concorezzo del 13/8/2019(?) non è stato ancora messo a regime!
Entro
30 gg dalla messa a regime va effettuato
campionamento delle emissioni. Ovviamente anche ciò non è avvenuto.
- Il 25/11/2016 il Comune di Concorezzo comunica la concessione dell'AUA ma "prescrive che entro il termine di 30 gg.
AB provveda alla istallazione di idonei sistemi per la mitigazione delle
emissioni odorigene. Entro lo stesso termine dovrà essere prodotta al Suap
l'idonea documentazione tecnica attestante quanto installato" ecc.
Per quanto a nostra conoscenza anche questo impegno potrebbe essere stato
disatteso.
Torniamo alla cronistoria
Nell'estate 2017
notevole aumento dell’inquinamento
Istituito un tavolo
presso il Comune di Concorezzo. Partecipano i comuni di Monza e di Concorezzo,
ARPA, ATS di Monza e Brianza, l’Azienda e
alcuni comitati di cittadini (tra questi il Comitato Tutela
di Concorezzo Terra Acqua Aria).
Fin dall’inizio (novembre 2017) il Comune di Concorezzo rinuncia a
prendere una posizione rigida e cerca una mediazione con l'azienda. Non si
capisce a quale titolo, dal momento che le informazioni reperibili in rete
da chiunque, sulla proprietà di Asfalti Brianza non sono affatto rassicuranti
(vedi link in appendice ).
I
TAVOLI
Fin
dal primo tavolo ARPA MB dice di essere titolata ad intervenire solo qualora il
Comune di Concorezzo si impegni ad attivare le procedure previste dalla D.G.R. 3018/2012 che si occupa di “molestie
olfattive”. Dato che ciò non avviene ARPA si defila, ribadendo però il fatto
che esistono problematiche sanitarie che vanno approfondite dagli
enti specialzzati (si presume ATS), cosa che non è mai avvenuta in questi cinque
anni.
I tavoli comunque si trascinano in modo
pressoché inconcludente (come sostenuto dallo stesso Villa, vicesindaco di Monza) fino a metà 2019. Asfalti Brianza risulta sempre in ritardo,
chiede continue proroghe e spesso risulta inadempiente. Diserta perfino un
incontro senza alcun avviso.
A
maggio 2019 (dopo un anno dalla prima previsione!) senza aver fatto alcun passo
avanti vengono ribadite le proposte avanzate di propria iniziativa dal Comitato
Tutela di Concorezzo, rimaste fino ad allora tutte sulla carta.
Per inciso, nelle carte
consegnateci dal Comune di Concorezzo non
risulta alcun curriculum vitae o atto formale di incarico a tecnici proposti
dal Comitato tutela che invece risultano essere accettati come propri consulenti
da Asfalti Brianza. Una procedura paradossale.
Il 4 luglio
2019 finalmente un’ordinanza del Comune di Concorezzo sollecita all'azienda
la realizzazione di alcuni interventi
impiantistici, che dovrebbero concludersi ad agosto 2019 e ridurre
consistentemente l'impatto delle emissioni.
Il
29/7/2019 la
Provincia comunica che ad Asfalti Brianza e al Comune di Concorezzo che
qualsiasi modifica impiantistica seppur non sostanziale, richiede la propria
preventiva autorizzazione (e 60 gg di tempo utile per le verifiche).
Agosto 2019 - Viene ordinato dalla Procura di Monza il sequestro
degli atti relativi ad Asfalti Brianza presso gli Uffici comunali di
Concorezzo.
Subito esplode un inquinamento fortissimo
Il Comitato di
quartiere Sant'Albino organizza due
assemblee pubbliche molto partecipate (2/8 e 2/9/2019)
7/8/2019 Il
comune di Agrate presenta un primo esposto ai Carabinieri.
Il
13/8//2019 il Sindaco
di Concorezzo Capitanio emette una ordinanza sindacale con la motivazione di
consentire subito la modifica del
bruciatore senza
attendere le verifiche della Provincia. L’
ordinanza è del tutto priva di indicazioni in merito alle altre misure di
tutela della salute. Il nuovo
bruciatore creerà ancor più emissioni del precedente. La Provincia comunicherà
in seguito che visto che la modifica del bruciatore è stata imposta con ordinanza
del Sindaco di Concorezzo spettano allo stesso comune le procedure di
autorizzazione e messa a regime. Risultato: a tutto oggi nessuno ha proceduto
alla messa a regime del bruciatore e alla valutazione delle sue emissioni.
4-9-2019
- SOPRALLUOGO ARPA
Avviene a impianto
fermo. Rileva gestione dei rifiuti non adeguata. I camion escono senza
copertura. Bianchi afferma che il fresato ritirato da altri non viene usato per
produrre conglomerato bituminoso cosa che invece avviene per il fresato dei
propri cantieri. Ma di ciò, dice ARPA, non fornisce documentazione. Dunque
Bianchi stesso ammette una palese violazione delle norme e dell’AUA.
Senza contare che in assenza di documentazione risulta impossibile distinguere
i materiali di cui si ignora provenienza e composizione. AB non ha un registro
per segnare gli orari di accensione e spegnimento né registrazione delle
temperature.
ARPA fa delle proposte fra cui l’attivazione della DGR 3018.
Aggiunge anche testualmente: “Si evidenzia inoltre che il problema delle
molestie olfattive è in prima istanza un problema
di carattere sanitario che richiede il coinvolgimento di soggetti in grado di
esperire valutazioni specifiche per tale impatto”.
20/9/2019 “Le Jene” fanno un blitz a
casa del sindaco Capitanio e poi nell’azienda girando il servizio che andrà in
onda poi il 12/11/2019.
24/9/2019 Finalmente anche il comune di Monza deposita un
esposto alla Procura della Repubblica di Monza.
25/9/2019 – SEQUESTRO - Intanto la Procura della Repubblica di Monza sta indagando sull’azienda e ne decide il sequestro preventivo urgente per scorretta gestione dei rifiuti. Emerge anche la presenza di rifiuti pericolosi, di percolato nelle fognature. A poca distanza dal pozzo di acqua potabile di Brianzacque.
La
Procura decreta che i rifiuti presenti dovranno essere caratterizzati
(analizzati) e smaltiti secondo rigido controllo e affida la responsabilità al Comune di Concorezzo che in
realtà non può garantire una presenza continuativa dei propri vigili urbani per
cui le operazioni (notturne) vengono controllate “a campione”. I campioni di materiali vengono analizzati
presso un laboratorio di Brescia scelto da Asfalti Brianza. A noi pare tutta una
procedura che offre poche garanzie
Nel corso
dell’intervento della Procura emerge
negli spazi di
Asfalti Brianza la presenza
di una sorta
di azienda “ fantasma ” , denominata
Wu Bau (da una ricerca in
rete questa azienda risulta vincitrice di appalti milionari).
RIPRESA ATTIVITA’ (19/11/2019) - Nonostante il sequestro in realtà permanga, la Procura della
Repubblica di Monza, sospinta presumibilmente a ridurre l’enorme
massa di rifiuti, una montagna alta una ventina di metri, consente infatti la ripresa di attività in forma ridotta (solo di
notte) e “sperimentale”. Nonostante ciò sia vietato dall’AUA vigente l’ Azienda
infatti argomenta di poter utilizzare una maggiore quantità di fresato (asfalto
vecchio recuperato dalle strade, impuro, spesso contenente catrame e quindi ancor
più inquinante) e di poterlo “lavorare” con temperature più basse utilizzando
“additivi”, dei quali peraltro nessuno conosce la
composizione e le eventuali “ricadute” in termini di ulteriore inquinamento. Di
certo gli additivi hanno l’effetto di “coprire” le puzze con un odore indefinibile di tipo dolciastro, senza
tuttavia alcuna evidenza comunicata in relazione al fatto che possano
neutralizzare la tossicità delle emissioni.
Nessuno fa cenno al fatto che fino a
questo momento AB ha sostituito solo il bruciatore (cosa che ha coinciso con
emissioni più impattanti e fastidiose in un’area assai più vasta di prima), e
quindi continua a “bruciare” utilizzando un impianto obsoleto e un filtro a
manica del tutto inadeguato a contenere emissioni gassose (come sono quelle
cancerogene).
12/11/2019 SERVIZIO DE “LE IENE”: “VIVERE
RESPIRANDO ASFALTO”. Va in onda il
servizio. Rivela le pessime condizioni dei lavoratori e produce analisi i cui
risultati sono molto allarmanti.
17/11/2019 - DIFFIDA ATO PER SCORRETTA GESTIONE
DEGLI SCARICHI METEORICI E FOGNARI in
un’area nella quale è presente un pozzo
di Brianzacque e in cui (come precisa la stessa AUA) la falda è appena a tre metri dalla superficie
e non è protetta da alcuno strato argilloso. Per questo il nostro Comitato
chiede da mesi verifiche della falda oltre a carotaggi su ampia area.
Il 22/11/2019 interviene anche la Prefetta di
Monza che impone finalmente ad ARPA e ad ATS di elaborare un piano di
monitoraggio rapido e coordinato in collaborazione col Comune di Concorezzo. Entro il 24 gennaio 2020 Asfalti Brianza
dovrà aver smaltito tutta la montagna di fresato ammassata in cortile.
Il 26/11/2019 - Conferenza dei servizi che rileva la mancanza di
documenti e informazioni necessarie da parte di Asfalti Brianza e rinvia il tutto al 10 gennaio 2020.
Intanto i comunicati
del Comune di Concorezzo descrivono le fasi previste per il piano
proposto alla Prefetta (17/12/2019).
Il piano di lavoro, redatto in
collaborazione da ARPA ed ATS, prevede tre differenti tipologie di
campionamento dell’aria
1)un tipo di campionamento verrà
effettuato con il Canister
2) Mercoledì 18 dicembre ha invece
preso il via l’installazione di cinque campionatori passivi, monitoraggio a
medio termine che durerà complessivamente tre settimane, distribuite nell’arco
di due mesi
3) Terzo tipo di campionamento
tramite il monitoraggio, sempre di medio periodo, con dei campionatori attivi
che verranno installati nel mese di gennaio.
Contemporaneamente verrà attivata,
da parte di ATS, un’indagine epidemiologica sulla popolazione coinvolta (da
completare entro il 30/3/2020).
Per ora è
rinviata la procedura per l’attivazione della DGR 3018 per quanto riguarda le emissioni odorigene (NDR: annusatori
e schede di segnalazione). Rinvio per via di produzione ridotta, inquinamento
diffuso, finestre chiuse ecc..
Per quanto leggiamo sulla stampa il Piano
ha secondo noi notevoli pecche.
●
Si parla
sempre di "MOLESTIE OLFATTIVE", DI DGR 3018 e di
"ANNUSATORI" e non di RISCHIO
DI CANCRO.
●
I SOLI CONTROLLI NECESSARI E
INCONFUTABILI SONO QUELLI FATTI NEL CAMINO, CON IMPIANTO A
MASSIMO REGIME (come scritto nella stessa AUA) e PER UN PERIODO SUFFICIENTEMENTE
LUNGO.
●
I CONTROLLI
VANNO EFFETTUATI DAL NOE DEI CARABINIERI (perché è reparto specializzato e
perché non è pensabile che istituzioni che per cinque anni non hanno fatto
nulla ora si attivino per trovare risultati che potrebbero far saltare molte
teste).
●
LA TEMPISTICA PROGRAMMATA PER I CONTROLLI (ad
esempio i controlli al camino concordati con l’azienda per il 20 e 21/1/2020) SEMBRA
DESTINATA A NON CONSEGUIRE ALCUN RISULTATO (SALVO QUELLO DI TAPPARCI LA
BOCCA PER SEMPRE).
●
LA MODALITA' DEI CONTROLLI NON È CONVINCENTE.
Dalle nostre letture risulta anche che l'affidabilità dei vari campionatori è
condizionata da una quantità di altri fattori (vento, umidità, livelli
circostanti di smog da veicoli, da riscaldamento e da altri impianti
industriali; utilizzo di additivi, come nel nostro caso, usati per abbattere
alcuni elementi inquinanti e soprattutto per "coprire" le "molestie
olfattive" ecc. ecc.).
●
GLI UNICI FILTRI IN GRADO DI AGIRE
SULLE EMISSIONI GASSOSE SONO QUELLI AI CARBONI ATTIVI, ma sono costosi, vanno
cambiati di continuo e soprattutto tengono traccia di tutto ciò che vi
passa attraverso.
●
ASFALTI BRIANZA non è un'azienda
qualsiasi. Questa
proprietà (vedi anche l’appendice a fondo post (*) si è distinta nei decenni
per problematiche denunciate dalla popolazione di Segrate, Monza, Agrate,
Brugherio, Concorezzo. È sempre stata inadempiente e in ritardo anche sui
tavoli promossi dal Comune di Concorezzo (a che pro?). Ha ufficialmente quattro dipendenti, debiti
pesanti con INPS e INAIL per il mancato versamento dei contributi; un
capitale sociale di 10.000 euro.
La montagna di rifiuti che andava rimossa entro il 24
gennaio è ancora là. AB ha un impianto antidiluviano. AB non è un'azienda strategica per il
paese.
Come si
spiega tutta questa cautela e la disponibilità mostrata per anni nei suoi
confronti?
10/01/2020 - Seconda Conferenza dei servizi.
Asfalti Brianza presenta una documentazione
del tutto insoddisfacente. Ulteriore proroga. Potrà produrre i documenti
entro il 20/1 (per ulteriore incontro del 23/1/2020).
Il Comitato
di Quartiere con l’aiuto dell’Associazione Minerva di Concorezzo rileva che a meno di 200 mt dall’enorme montagna di
vecchio catrame, accumulata a cielo aperto nello spazio dell’azienda, si trova
un pozzo gestito da Brianza Acque (cosa vietata da AUA e PGT).
Da
Concorezzo Mauro Capitanio parla di “due
passi indietro” da parte di Asfalti Brianza. “La partita è stata gestita in
maniera molto superficiale e non si capisce dove sia il confine fra la non
percezione della gravità della situazione e l’incompetenza dell’azienda”, dice il sindaco.
Da Monza Dario Allevi e Simone Villa (vicesindaco)
dichiarano che:”….al termine di questo iter non esiteremo a rivolgerci ancora
alla Procura”.
Il 17/1/2020 assistiamo all’ennesimo colpo di
teatro da parte di Asfalti Brianza che, non in grado di produrre la
documentazione richiesta, rinuncia al rilascio della nuova AUA per
“modifica non sostanziale” all’impianto ma annuncia che presenterà richiesta
per una modifica sostanziale. Presumendo con ciò di prorogare ad infinitum lo
status quo.
Capitanio annuncia peraltro che
manderà comunicazione a Prefettura e Procura del mancato rispetto delle sue due ordinanze e mancato smaltimento dei
rifiuti che AB avrebbe dovuto inderogabilmente realizzare entro il
24/1/2020.
Alle due
autorità si rivolgono anche i sindaci di Agrate e Brugherio con una lettera dai toni
molto preoccupati.
Il 28/1/2020 il comune di Concorezzo effettua
sopralluogo in AB e verifica il mancato rispetto dell’ordinanza n. 118 emessa dal
sindaco Capitanio il 22/11/2019 (che imponeva lo smatimento dei rifiuti stoccati in modo
inadeguato entro il 22/1/2020).
Il sindaco
Capitanio durante il Consiglio comunale di Concorezzo (29/1/2020) deve
ammettere che effettivamente il cumulo
dei rifiuti di AB è situato a meno di 200 m. dal pozzo di Brianzacque (cosa su
cui tutti finora avevano taciuto) e che resta aperta la diffida di ATO MB
per irregolarità nella raccolta degli scarichi meteorici di prima pioggia.
In compenso
Brianzacque garantisce che la qualità dell’acqua a Sant’Albino rispetta i
parametri. Fortunatamente anche i controlli fatti effettuare dagli utenti
dell’Orto comunitario a Sant’Albino sembrano rassicurare.
Intanto i
controlli da DGR 3018 (“annusatori” ecc.) vengono sensatamente sospesi perché
al momento la produzione è ridotta, AB è costretta a non ricorrere al fresato
ma può utilizzare “additivi” profumati, le finestre sono chiuse e
l’inquinamento diffuso da traffico e riscaldamenti talmente alto da non
consentire risultati attendibili. Secondo noi per gli stessi motivi non daranno
risultati credibili i controlli che si effettuano mediante canister e campionatori vari.
Che queste
verifiche siano poco utili lo dimostra il fatto che nei giorni dei controlli (concordati con l’azienda) al camino (20 e
21/1/2020) il nostro modulo di segnalazioni da parte dei cittadini ha raccolto
1 sola segnalazione di “lieve odore” a
fronte di 900 segnalazioni di luglio e agosto 2019, mesi in cui l’azienda,
col fiato della Procura sul collo, ha evidentemente dato fondo alla sua più
abituale produzione e oltre.
20 e
21/1/2020 controlli
al camino per Asfalti Brianza (data concordata con l’azienda).
29/1/2020 – Durante il Consiglio comunale di
Concorezzo il Sindaco Capitanio precisa che Asfalti Brianza, in base
all’AUA, non ha mai potuto e non potrà mai utilizzare il fresato nella
produzione (peccato che AB ha ammesso di averlo già fatto- vedi controllo ARPA del
4/9/2019).
5/2/2020 – Partecipando alla Consulta di quartiere Sant’Albino l’assessora
all’Ambiente del comune di Monza, Martina Sassoli si definisce molto arrabbiata
per gli inadeguati interventi di controllo da parte della provincia di Monza e Brianza negli ultimi
anni.
6/2/2020 – A Monza si svolge una
commissione consiliare sul tema Asfalti Brianza. Il Vicesindaco Villa ricorda
che Asfalti Brianza è certificata come azienda insalubre di prima classe.
All’unanimità preso atto della inadeguatezza delle documentazioni prodotte da
Asfalti Brianza la commissione decide di chiedere che anche Monza venga
invitata al tavolo promosso dal Prefetto.
7/2/2020 - LETTERA DI ALLEVI E SASSOLI ALLA
PREFETTA – si richiedono campionatori per più approfonditi controlli.
15/2/2020 “La Rondine”, lista civica di
Concorezzo “scopre” che lo stabilimento di Asfalti Brianza è inserito
all'interno della "Rete verde di ricomposizione paesaggistica"
(documento del 13/12/2019), area che dovrebbe avere una funzione strategica in
termini di funzionalità ecologica e sostenibilità ambientale.
19/2/2020 – in Prefettura a Monza il vice
ministro dell’Interno Mauri sulla questione Asfalti Brianza.
20/2/2020 – Video de “Il Fatto Quotidiano
online“ sulla vicenda Asfalti Brianza. (”Brianza. Aria nociva dal camino di
un’azienda”).
28/2/2020 – Da vari giornali locali: “I
Canister (nasi elettronici) fanno flop”. Le mappe de “La Rondine” raffrontano
il migliaio di segnalazioni dell’estate 2019 con quattro o cinque segnalazioni
totali durante il campionamento promosso dalla
Prefettura. Qualcosa nei controlli non ha funzionato.
3/3/2020
- Esposto in Procura da parte del
Codacons sulla vicenda Asfalti Brianza.
11/3/2020 – la stampa parla di “flop” dei
nasi elettronici (non ha funzionato
il “meccanismo a chiamata”).
13/5/2020 – I Sindaci di Agrate, Brugherio e
Monza inviano una lettera a Procura e Prefettura, per sollecitare una
soluzione.
16/5/2020 Interrogazione su Asfalti Brianza
dei consiglieri provinciali di Brianza Rete Comune.
19/5/2020 – Il Prefetto risponde ai tre
sindaci dicendo che il 5/5/2020 ha sollecitato ARPA e ATS per la ripresa dei
loro controlli.
22/5/2020 – Lettera (vergognosa) di Asfalti
Brianza in risposta al piano di smaltimento imposto dalla Prefettura. AB comunica che non intende svolgerlo perché
troppo oneroso ed inquinante (sic!) e in nome della “tanto decantata economia
circolare”. Chiederà nuova AUA (presumibilmente per poter usare il fresato, di
origine e composizione ignote) nella produzione.
3/6/2020 – Il Comitato presenta esposto
alla Procura della Repubblica di Monza. Lo stesso documento è stato inviato
anche ai Carabinieri Nucleo Tutela Ambiente.
15/6/2020 – Nostra nuova comunicazione al
Prefetto. La nostra richiesta di partecipazione al tavolo prefettizio almeno
come uditori viene respinta. Verranno finalmente ammessi al tavolo i sindaci di
Agrate, Brugherio e Monza.
Intanto comunque Asfalti Brianza, nonostante tutto, continua a lavorare,
sia pure in forma ridotta, con il solito impianto obsoleto, cui è stato
cambiato solo il bruciatore, con una pretesa anzi di aumentare di 4 volte il
volume delle emissioni, col solito insufficiente filtro a manica, senza alcuno
degli accorgimenti promessi per ridurre
il rischio sanitario e senza alcuna messa a regime autorizzativa. Intanto ha
iniziato anche a “rosicchiare” la montagna di fresato ma dato che ha comunicato
di non proseguire nello smaltimento e dato che a noi risulta che dal 13/5/2020
nessun camion è più uscito per tale scopo ci si chiede dove finisca questo
fresato; domanda posta anche dai tre sindaci nella loro lettera a Procura e
Prefettura del 13/5/2020.
Inutile
dire che la fiducia dei cittadini nelle istituzioni è stata fortemente fiaccata
da questo tira e molla che dura da ormai sei anni e che negli ultimi tre ha
toccato livelli davvero vergognosi..
Per
concludere: HACKERAGGIO INFORMATICO?
Dai primi
di dicembre 2019 a tutto oggi il nostro blog che svolge anche funzioni di
utilità sociale (vedi ad es. un recente messaggio del medico di base ai suoi
pazienti) subisce un boicottaggio
digitale per cui risulta impossibile inserire direttamente su Facebook
qualsiasi post, indiscriminatamente e indipendentemente dai contenuti. Inoltre,
anche nostri gruppi WhatsApp collegati all’impegno sul tema Asfalti Brianza e
raggruppanti più di un centinaio di persone subiscono quasi quotidianamente
attacchi mediante inserimento di link da siti pornografici.
Vi
risparmiamo l’ APPENDICE DEDICATA A NOTIZIE TRATTE DALLA STAMPA A PROPOSITO DI
ASFALTI BRIANZA E SUA PROPRIETA’. Cercate da soli Asfalti Brianza, Lucchini
&Artoni, Edil Bianchi, Vincenzo Bianchi, Giancarlo Bianchi, intercettazioni
Caianiello, Mascarino ecc.
Iscriviti a:
Post (Atom)