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martedì 22 settembre 2020

ASFALTI BRIANZA - LA MONTAGNA ILLECITA E' ANCORA LI'

RILANCIAMO IL POST DEGLI AMICI DE "LA RONDINE" DI CONCOREZZO E PREPARIAMOCI A RIPRENDERE LA NOSTRA PRESSIONE A FAVORE DI UNA SOLUZIONE FINALE E AL RIPRISTINO DELLA LEGALITA'.

CQSASD


ASFALTI BRIANZA. LA MONTAGNA ILLECITA E' ANCORA LI'.
Il 30 settembre scadrà il tempo concesso all'azienda per sistemare le tante e gravi criticità emerse in questi anni, ben certificate dalla documentazione disponibile.
‼ Tra le criticità più preoccupanti figura, ancora oggi, il problema della montagna di fresato stoccata illegalmente nel sito produttivo. Come abbiamo ribadito più volte, si tratta di un punto rilevantissimo. Ricordiamo brevemente il perché.
Quel fresato, all'origine di un intervento dell'Autorità Giudiziaria, non può essere adoperato nella produzione. L'azienda non è stata in grado di dare risposte chiare sull'origine e sulla composizione del prodotto; non dispone delle autorizzazioni necessarie per l'utilizzo; utilizza uno stabilimento produttivo vetusto e si è dimostrata incapace di dare tutte le garanzie necessarie, in termini di salute e sicurezza pubblica.
‼ Perché l'azienda ha stoccato il fresato nel sito? Perché la montagna di fresato è collegata al ciclo produttivo da un nastro trasportatore non previsto dalle autorizzazioni? Quali garanzie può dare il testare la pericolosità dei fumi quando l'azienda adopera materie prime, a fronte della disponibilità di una montagna di rifiuti potenzialmente utilizzabili nel ciclo produttivo?
La nostra posizione è chiara. Le autorità competenti non possono prendere in considerazione l'ipotesi di un riavvio della produzione fino a quando non sarà garantito il pieno rispetto delle norme, in difesa dei cittadini. La rimozione del fresato stoccato illegalmente nel sito è dunque una condizione necessaria.
Se entro il 30 settembre il fresato sarà ancora lì, ci aspettiamo che la Provincia si adoperi per una revoca definitiva dell'autorizzazione a produrre.



venerdì 4 settembre 2020

AB: questo test non s'ha da fare

Al momento la Provincia, secondo quanto riportato da Il Giorno, non ha autorizzato AB a riattivare l'impianto per i test richiesti per il 2 e 3 settembre. L'articolo non indica le motivazioni della mancata autorizzazione. Dalla Relazione ARPA sull'attività di controllo svolta in sito nel mese di giugno, con test al camino sulle emissioni, era emerso il superamento dei Componenti Organici Volatili rispetto alla soglia prevista dall'Autorizzazione Unica Ambientale. Ricordiamo che il superamento dei limiti COV, soprattutto il Benzene (elemento maggiormente riscontrato), sostanza cancerogena e mutagena, può produrre oltre ai tumori, malformazioni genetiche, leucemie, gravi irritazioni a naso, occhi, gola, pelle (Fonte: Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, IARC). Ci fa piacere notare che anche il Sindaco Capitanio faccia riferimento a questo importante dato di fatto. Se ricordate bene, il suo primo commento a caldo delle Relazioni Arpa era molto rassicurante "Arpa sottolinea che non emergono anomalie sulla qualità dell'aria".Ecco il link al suo primo post.

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