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sabato 16 gennaio 2021

ASFALTI BRIANZA: COME NASCONDERE UNA MONTAGNA ILLEGALE SOTTO IL TAPPETO














Dunque il Presidente Attilio Fontana, figura apicale della Giunta regionale (chiedere referenze a Nino Caianiello:  https://www.malpensa24.it/nino-caianiello-report-fontana-front-office-politica/) viene a consacrare Concorezzo come "la sola città intelligente della Lombardia" (rubiamo da un singolare titolo di ieri https://www.ilgiorno.it/monza-brianza/cronaca/l-unica-citt%C3%A0-in-lombardia-a-diventare-intelligente-1.5912319). 
Arriveranno oltre 90 milioni di Euro da utilizzare in questi campi:
"sperimentazione e sviluppo di soluzioni tecnologiche emergenti in quattro aree di intervento: smart mobility (miglioramento dei servizi per la mobilità di persone e cose nelle aree urbane); valorizzazione economica e turistica dei beni culturali; benessere sociale per migliorare lo stato psico-fisico dei cittadini; protezione dell’ambiente.

L'idea esposta in foto potrebbe sposare promozione turistica, benessere dei cittadini e tutela dell'ambiente. Perché no?
 



Intanto ricapitoliamo: Asfalti Brianza  poteva stoccare fino a 1200 mc. di fresato ma non utilizzarlo nella produzione (lo dice l'AUA e lo ha ribadito più volte anche in Consiglio comunale il Sindaco Capitanio). Anzi una recente determina della Provincia ha assolutamente vietato ad Asfalti Brianza di trattare rifiuti. 
In realtà sappiamo che durante il sopralluogo ARPA del 24/9/2019 il proprietario ha ammesso di aver buttato fresato nella produzione. E' una pesante violazione delle norme aggravata dal fatto che nessun documento accompagna il materiale che potrebbe davvero contenere di tutto e il cui effetto nei polmoni della gente è facilmente immaginabile. 
La montagna di presunto fresato col tempo ha superato di 20 volte il limite consentito dall'AUA ma nessuna autorità competente è mai intervenuta nonostante fosse ben visibile ad occhio nudo anche a distanza. Da tempo immemore AB avrebbe dovuto smaltirla in apposite discariche (a pagamento) come rifiuto ma ha sempre disatteso anche tutte le scadenze del 2020 (a partire dal 24/1/2020 per finire col 30/9/2020). In particolare ha violato l'ordine tassativo di liberare dai rifiuti (tale è questo fresato privo di qualsiasi "caratterizzazione") i 200 m. di rispetto che la legge fissa a tutela del pozzo di acqua potabile presente nello stabilimento. In questo ultimissimo periodo Asfalti Brianza però ha smussato un po' la punta del monte cercando di renderla un po' meno visibile dall'esterno. Ma sono spuntati, dietro, ben nascosti, altri cucuzzoli. Insomma la svettante e solitaria cima sta diventando un gruppo montuoso. 
Peccato, per AB, che non è facile nascondere una montagna di polvere sotto il tappeto! 
Del resto che la situazione fosse irrecuperabile l'aveva già detto la Perizia commissionata dal Comune di Concorezzo il 15/6/2020. 
La diffida ATO per irregolarità negli scarichi, tuttora aperta, getta un'ulteriore ombra. 
Nulla è stato messo in regola. Né i rifiuti (che non può più trattare), né gli scarichi né, soprattutto le emissioni di benzene e altro (cancerogene) rilevate ampiamente da ARPA il 30/6/2020 (9 superamenti su 14 verifiche al camino) che secondo ARPA e ATS vanno trattate con un sistema di filtri adeguato (quello attuale non lo è e anche i nuovi nebulizzatori non possono abbattere tali emissioni).   
A che mirano questi spostamenti di rifiuti? Lo spregiudicato modus operandi di questa proprietà potrebbe perseguire vari obiettivi: rendere meno visibili le irregolarità; dar l'impressione di muoversi (per quanto in modo del tutto inadeguato) sulle indicazioni  degli Enti di controllo; ma soprattutto AB mira ad ottenere quanto vergognosamente già richiesto in passato: trasformare il rifiuto da smaltire onerosamente in un prodotto da usare in una (pseudo) economia circolare. Operazione che come detto ha già compiuto in dispregio delle norme e con grave rischio per la salute dei cittadini. Le autorità non possono accettare tale disegno! La nuova determina della Provincia che impedisce ad Asfalti Brianza di trattare rifiuti sembra andare finalmente nella giusta direzione.  

ed ecco un po' di foto 





VEDI BREVE VIDEO QUI: 
















































venerdì 15 gennaio 2021

CAOS NEVE - LE GIUSTIFICAZIONI DELL'IMPRESA E LE NEWS DA GOOGLE...

Si, va beh; ma ogni volta che si va su Google si scopre qualche nuova magagna...

tipo questa:  EIUS - TAR Lombardia, sezione I, sentenza 16 settembre 2019, n. 1981

Insomma, il TAR della Lombardia si è già occupato della questione. A parte indagini ed eventuali condanne pregresse resta il fatto che, per normative anticorruzione il TAR ribadisce che, come in questo caso, non possono partecipare ai bandi pubblici imprese la cui organizzazione fa pensare ad un solo centro di coordinamento perché ciò comporterebbe un rischio per la libera concorrenza.

PS: MA GLI AMMINISTRATORI DI MONZA E CONCOREZZO NON HANNO UN COMPUTER? 

CQSASD




















giovedì 14 gennaio 2021

CONCOREZZO: L' UNICA CITTA' IN LOMBARDIA A DIVENTARE "INTELLIGENTE" - PANICO FRA I LEGHISTI LOCALI

Però alle volte i titolisti (vabbé, il titolo sopra è nostro ma anche quello originale non scherza)
















MONZA - VIA LIBERA AI COSTRUTTORI (DI CEMENTO E PALAZZONI)

Non si tratta certo dei costruttori di futuro di cui ha parlato il Presidente Mattarella.













Il titolo è nostro come le evidenziazioni e la foto sopra (tratta da "Le mani sulla città" di Francesco Rosi). La foto sotto invece era la "Brand image" della campagna elettorale dell'Assessora all'UrbanIstica ed evidenzia bene quali fossero fin dall'inizio i piani di questa Giunta.

CQSASD 


L'immagine può contenere: una o più persone e testo





Partito Democratico, Italia Viva e Monza per Scanagatti, hanno presentato oltre 100 emendamenti per cercare di mitigare i danni che la maggioranza di CentroDestra (Lega, Noi con Allevi, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Monza x Maffè) intende scaricare sulla città, senza alcun confronto con i cittadini e gli organismi di partecipazione nei quartieri.


Ieri sera ho seguito il Consiglio, per 5 ore filate. Tema: due delibere della Giunta Allevi-Sassoli per dare incentivi edificatori su ben 106 aree cittadine e 44 edifici, sfruttando una Legge della Giunta Regionale amica, che permette ai Comuni di concedere aumenti dei diritti edificatori del 25% (ovvero tanti metri cubi di cemento in più), riducendo pure del 50% ai costruttori il pagamento degli oneri. Ovvero vantaggi ai palazzinari e danni al Comune e ai cittadini.
🔴 Invito ad ascoltare la registrazione della Seduta:
Sí, è lunga, ma è doveroso farlo, magari un po’ per giorno, per non dover dire fra un anno o due “io non lo sapevo”. Ognuno può farsi un’idea ascoltando gli interventi dei consiglieri di centrosinistra e di opposizione in generale,
e quelli dei consiglieri di maggioranza di centrodestra.
🔴 Il confronto è impietoso: interventi dettagliati e competenti nel merito degli argomenti in discussione, quelli dei (tanti) consiglieri di opposizione intervenuti; sproloqui sui massimi sistemi quelli dei (pochi) consiglieri di maggioranza intervenuti: divagazioni fuori tema, perle da avanspettacolo di chi la buttava in caciara (“io di urbanistica non me ne intendo e quindi faccio discorsi solo in generale”, oppure “coi bei palazzoni a Monza si potranno fare i selfie come in zona Garibaldi”), chi leggeva - a fatica - compitini (palesemente scritti da altri) senza saper cosa diceva, punte di semianalfabetismo da far inorridire, parole vacue e slogan ammalianti come “rigenerazione, attrattività, premialità” palesi operazioni di marketing per cercare di incantare i cittadini, patetici e imbarazzanti tentativi di difendere l’indifendibile,
per evidenti ordini di scuderia. Nessuno che riuscisse a portare lo straccio di un’argomentazione seria e che avesse un minimo di credibilità.
🔴 Numerosi consiglieri di maggioranza sono stati codardamente in silenzio, forse perché nemmeno loro sarebbero favorevoli a ciò che la Giunta sta imponendo loro di votare, per poter scaricare colate di cemento su Monza, senza alcuna logica socio-ambientale-urbanistica, ma solo per favorire la speculazione edilizia dei propri azionisti di maggioranza, ovvero i costruttori che sono l’elettorato di riferimento della Giunta Allevi-Sassoli. Ma non avendo il coraggio di dirlo apertamente, voteranno in silenzio e a testa bassa e saranno ricordati come colpevoli o complici dello scempio cementificatorio su Monza.
🔴 E poi il top dei top: un capogruppo di maggioranza è arrivato perfino a dire che “la Giunta ha usato una logica partecipativa per fare questa Delibera”. 😱😳😱😳 Ma quale logica partecipativa! L’hanno fatta solo con i proprietari di aree, i costruttori, i portatori di interessi? Sono questi gli unici interlocutori di questa Giunta? Il resto dei cittadini non conta nulla? (o interessa solo quando devono fare i tour e le passerelle autopromozionali?) Quando mai la Giunta ha chiesto parere o si è interfacciata ad esempio con gli organismi di partecipazione dei quartieri interessati da queste operazioni?
🔴 È evidente che siamo di fronte ad una massiccia operazione di speculazione edilizia, al punto che la Giunta ha inserito nel calderone dell’edificabilità da agevolare ed incentivare persino aree che non sono affatto aree dismesse (queste sono solo 19 su 106) e non sono nemmeno realmente sottoutilizzate come vogliono far credere, perchè su molte di esse sono tutt’ora pienamente attive realtà produttive.
🔴 Perché allora tutto ciò? Perché tutta questa smania di favorire i palazzinari? Perchè questa premura di voler far approvare il tutto in un’unica seduta di CC (poi a mezzanotte i consiglieri stessi di maggioranza hanno chiesto la sospensione; hanno ceduto per sfinimento? pensavano fosse una passeggiata?) Come potevano pensare di cavarsela in una sola seduta ad oltranza quando ci sono da discutere oltre un centinaio di emendamenti su ben due oggetti? C’è incompetenza amministrativa o si cerca di forzare la mano? Il tutto per portare effetti devastanti sulla città. Sta di fatto che si riprende giovedì sera (ore 19.00, da seguire) e si è ancora alla prima delibera.
🔴 Ecco, questo è il centrodestra monzese, che con queste operazioni di speculazione edilizia ha ulteriormente gettato la maschera. Del resto che l’appropriarsi di Monza fosse il loro obiettivo era già chiaro fin dall’inizio: questa qui sotto era la foto di copertina social in campagna elettorale dell’attuale assessora all’Urbanistica. Più chiaro di così! (tra l’altro, la foto è emblematica in questi giorni, con le mani sulla Villa Reale! )
🟢 Mi auguro che tutti coloro che non si ritrovano in questa gestione privatistica della cosa pubblica, abbiano l’intelligenza e la volontà di unirsi per contrastarla e per offrire un’alternativa valoriale che accumuni e non divida, senza troppi personalismi, veti reciproci o schermaglie autolesionistiche.

LA VILLA REALE E' UN BENE PUBBLICO E TALE DEVE TORNARE

 IL TITOLO E' NOSTRO

CQSASD

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Fioccano gli articoli e i commenti (conditi di grandi imprecisioni), sulla chiusura della Villa Reale. Colpisce il dispiacere e il genuino interesse di cittadini e associazioni, ma la situazione era stata abbondantemente prevista da questo comitato, insieme al Comitato La Villa reale è anche mia, già da anni; almeno dai tempi del bando per il restauro.
Al momento c'è poco da fare. Forse si può perfino provare un po' di sollievo per l'uscita di scena di chi non era adeguato a gestire un così prezioso bene comune.
Ora il concedente, che aveva scelto la pericolosa strada della gestione privatizzata, non potrà sottrarsi alla responsabilità di rendere fruibile il bene culturale e riaprire al pubblico nel più breve tempo possibile la nostra Villa Reale.
L'immagine può contenere: spazio all'aperto
Miky Marty, Luciano Vailati e altri 18
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