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giovedì 4 febbraio 2021

LA GIUNTA MONZESE IN CAMPAGNA ELETTORALE! PER SANT'ALBINO NON SI E' FATTO NULLA MA IL "DAGLI AL MAROCCHINO" PROCURERA' (AL SOLITO) I VOTI NECESSARI ALLA RICONFERMA


Cari Santalbinesi! 

E' vero che per il vostro quartiere (Paese) non abbiamo fatto molto. E' vero che non c'è un Ufficio postale. Non c'è una Banca (ma nemmeno un Bancomat). Non c'è una Biblioteca. Non c'è un centro di aggregazione giovanile. Non c'è un centro per anziani. Perfino il servizio di Bus funziona poco e male. Non si trovano neppure i biglietti del Bus per dirla tutta. Non c'è nessuna attività educativa rivolta ai giovani o di sostegno alle famiglie. Non ci sono educative di strada o attività di animazione e di avviamento allo sport. E' vero che da quando anche gli oratori hanno perso la loro capacità aggregativa i ragazzi, specie quelli degli strati sociali più deprivati, specie in questo periodo di pandemia e di educazione a distanza, sono abbandonati nei non luoghi delle periferie dove sono sempre più esposti al rischio di devianza, di bullismo, di vandalismo e di droga. E anche la scuola ha sempre meno risorse.

Ma voi state tranquilli! Abbiamo messo in campo il cane Narco della X Mas e un'auto blindata dei vigili! 

E soprattutto lavoriamo sul piano culturale per creare un tessuto patriottico e virile in cui finalmente la smettiamo col "buonismo" e col "politicamente corretto". In cui si possa finalmente dire che le lotte degli americani contro l'uccisione di neri da parte della polizia sono guerriglia mentre l'assalto al Campidoglio è solo una simpatica "baruffa". E che tutto il resto che non va è colpa dei marocchini.

Quando eravamo giovani noi potevamo attribuire la colpa della nostra sfiga all'avvento dei "terroni", saliti a rubarci case e lavoro. Questo non si può più dire perché la stessa Lega è diventata un partito nazionale, votato ampiamente anche al Sud, proprio perché ha saputo trasferire l'anatema dai "terroni" agli stranieri. Oltretutto abbiamo un sindaco di Roma e non diteci che Arena è un cognome di Monza...

Affondiamo tranquilli nella nostra melma. L'importante è che, prima di affogare si possa gridare a squarciagola il nostro ennesimo :"Dagli al marocchino!".

PS: Il "nuovo" Cittadino (come se mancasse a Monza una stampa di regime) darà il suo straordinario contributo, in piena sintonia con questa visione del mondo che affonda le sue radici nel passato (guarda caso gli anni 20 di cent'anni fa). 


- ed ecco gli esempi dell'approccio culturale dei nostri Amministratori: 

 1) 10/1/2021 Il VicesindacoVilla

https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2021/01/per-il-vicesindaco-villa-gli-assalti-di.html

2) Poi ci pensa il Sindaco

https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2021/02/l-ufficio-stampa-di-un-tizio-di-roma.html

3) chiude l'Assessore Arena  al quale suggeriamo di leggere le notizie sotto! Meglio non sbilanciarsi mai!























"Secondo voi l'arrestato sarà altoatesino, svizzero o austriaco? Ovviamente anche lui marocchino!".
Nonostante sia manifesto, Arena nega che il suo post sia razzista.
All'Assessore bisognerebbe far notare tre cose:
1. Da definizione Treccani, se razzismo è un "complesso di manifestazioni o atteggiamenti di intolleranza originati da profondi e radicati pregiudizî sociali ed espressi attraverso forme di disprezzo ed emarginazione nei confronti di individui o gruppi appartenenti a comunità etniche e culturali diverse, spesso ritenute inferiori", la sua affermazione ci rientra a due piedi. Ebbene sì, rincresce perché proviene da un amministratore, ma ritenere rilevante e ovvia la nazionalità di un arrestato, suggerendo che vi sia un nesso causale tra origine geografica e propensione al crimine (e una classifica che ne consegue), è una considerazione razzista.
2. Focalizzare l'attenzione sul dato etnico è del tutto strumentale a ignorare il problema socio-economico, perché è molto più facile e conveniente farne una questione etnica e dire che "tutti i marocchini sono spacciatori", rispetto ad ammettere che "abbiamo fallito completamente tanto nelle politiche di prevenzione del consumo di stupefacenti, quanto nelle politiche d'inclusione delle persone emarginate (emarginate spesso perché costrette nell'illegalità da un complesso di pessime leggi sull'immigrazione di cui la Lega è ed è stata la prima sostenitrice, dalla Bossi-Fini ai decreti Salvini). E a livello locale non abbiamo fatto niente di efficace per cercare di risolvere questi problemi alla radice".
3. Ultimo punto, ma non meno importante. Arena sarebbe un pessimo, pessimo logico. O il campione mondiale della generalizzazione indebita. A Monza ci sono 15000 abitanti stranieri, il 13% della popolazione. Sono lavoratori, studenti, genitori, persone oneste. Non per l'assessore Arena, secondo cui è scontato che se sei marocchino, spacci (ovviamente). Ma in certi ambienti e in certi partiti essere campioni di fallacia logica probabilmente fa curriculum.
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LA LEGA SALVA ASFALTI BRIANZA (PER ORA)

CHE VERGOGNA!

  • Ci associamo al disappunto della Rondine e invitiamo tutti i cittadini a fare pressione sul Consiglio comunale di Concorezzo. Invitiamo i Sindaci di Monza, Brugherio e Agrate a far sentire la loro voce a tutela della salute dei propri concittadini. 
  • Invitiamo il Sindaco e i tecnici del Comune di Concorezzo ad una scelta sensata. E' l'occasione utile anche per loro di chiudere questa vergognosa vicenda. Altrimenti la battaglia andrà avanti.
  • La Procura di certo non fermerà le sue indagini e presumibilmente qualcuno dovrà spiegare nel dettaglio come si è mosso durante gli anni di "concertazione" con questa Azienda priva di credibilità. Concertazione fin da subito contestata dal Comune di Monza e da ARPA e che di fatto ha impedito l'avvio delle procedure di controllo previste dalla DGR 3018. 
  • Qualcuno dovrà spiegare l'emissione di ordinanze che hanno impedito le preventive verifiche di legge poste in capo alla Provincia. Ordinanze che si sono poi rivelate dannosissime sul piano delle procedure ma soprattutto dell'inquinamento che dopo l'ordinanza del 13/8/2019 è esploso in modo insostenibile. 
  • Qualche tecnico del Comune dovrà spiegare come mai nell'Autorizzazione iniziale nessuno ha preso in considerazione seriamente i rischi connessi alla presenza di una "azienda insalubre di 1^ classe" in un sito vicinissimo alle case e nel quale v'è perfino un pozzo di acqua potabile (che già nel 2011 fu chiuso per inquinamento per sei mesi). Un sito che ricade in un'area definita "ad alto rischio di incidente"
  • Ebbene nessuno dei tecnici nel 2016 ha previsto la necessità di una VAS che valutasse seriamente l'impatto ambientale. Si sono semplicemente volturate in modo automatico le autorizzazioni rilasciate nel primo dopoguerra quando la situazione del traffico e della concentrazione urbana era assolutamente imparagonabile alla attuale. 
  • Qualche tecnico del Comune dovrà spiegare come mai, per fare solo uno dei molti esempi possibili, durante un controllo ARPA, a fronte di centinaia e centinaia di segnalazioni che imputavano inequivocabilmente ad Asfalti Brianza l'origine dell'inquinamento, non richiesta e a supporto di un altro personaggio improponibile, non si peritava di negare di avvertire "puzze" in loco ed anzi si avventurava in ipotesi prive di qualsiasi riscontro oggettivo attribuendo le puzze a fantomatiche altre fonti esterne. Ecc. Ecc.

CQSASD

   

ASFALTI BRIANZA. LA LEGA SALVA L'AZIENDA (PER ORA).
Ieri sera si è tenuta la prima seduta del Consiglio Comunale a proposito di Piano di Governo del Territorio. Tra i molti punti trattati, il caso Asfalti Brianza merita particolare attenzione.
L'Amministrazione ha infatti bocciato una proposta che avrebbe messo l'azienda alle strette, rendendo inefficaci le richieste di estensione delle autorizzazioni necessarie per la produzione di asfalto. Avremo modo di entrare in tutti i dettagli.
Per il momento vogliamo soffermarci sull'atteggiamento tenuto dall'Amministrazione in Consiglio Comunale. L'Assessore Silvia Pilati non ha detto una sola parola. Nemmeno il Sindaco è stato in grado di prendere una posizione politica. Tra i consiglieri della Lega è prevalso un silenzio francamente irricevibile, infranto solo per presentare "mozioni d'ordine" non pertinenti e pensate per contrarre una discussione di merito.
Con ieri l'Amministrazione ha bocciato una delle strade percorribili. Resta aperta un'opzione: tutti i gruppi di minoranza hanno presentato un emendamento per spingere l'Amministrazione ad assumersi una responsabilità concreta e trasparente. E' il momento di dare un segnale: il Sindaco colga questa opportunità.
Stasera ricomincia il Consiglio. Non arretreremo di un solo millimetro.




mercoledì 3 febbraio 2021

ASFALTI BRIANZA VA CHIUSA - ORMAI TUTTI SONO D'ACCORDO NELL' AFFERMARLO - ORA DALLE PAROLE SI PASSI AI FATTI


  • Dunque, a furia di inadempienze, di denunce circostanziate da parte de "La Rondine" di Concorezzo e del nostro Comitato, di atti e documenti scovati, letti e messi in rete, ormai a tutti è chiaro che quella di Asfalti Brianza è una vicenda di vergognosa illegalità che va chiusa una volta per tutte.

  • In questi giorni anche il Sindaco di Monza e l'Assessore Arbizzoni hanno chiesto al Sindaco di Concorezzo una soluzione definitiva. Allevi, già Presidente della Provincia di MB si è impegnato a sensibilizzare anche l' organismo provinciale.

  • Ora anche Massimiliano Capitanio, deputato leghista e gemello del Sindaco di Concorezzo manifesta apertamente la convinzione che occorra intervenire anche se chiede che sia il Governo a fare questo passo
  • Abbiamo già spiegato un sacco di volte che nel caso di "azienda insalubre di 1^ classe" il Sindaco può procedere senza problemi alla chiusura di AB. Chiusura ampiamente giustificata anche dalla serie infinita di inadempienze e dalle illegalità che hanno prodotto il sequestro da parte della Procura di Monza.
  • Ora anche senza tener conto di questa opportunità inoppugnabile mai voluta cogliere dal Comune di Concorezzo basta che la Giunta recepisca le osservazioni al PGT prodotte da "La Rondine", da Legambiente e da noi per porre fine alla questione. In quanto sotto sequestro praticamente dal settembre 2019 in caso di accoglimento di tali osservazioni Asfalti Brianza non potrebbe neppure chiedere al TAR eventuali rimborsi né pretendere di chiedere alla Provincia una qualche nuova AUA. Agire prima di un eventuale fallimento, pratica già utilizzata in precedenza dalla proprietà di AB, garantirebbe anche che la eventuale bonifica resti in ogni caso a carico dell'Azienda.
  • Ora il Comune obietta che non si può chiedere una tale variazione ad ambito agricolo di interesse strategico e che in ogni caso tale mutamento spetterebbe alla Provincia. Ebbene entrambe le obiezioni sono infondate. Proprio a Sant'Albino le aree ad est di Adda, ad esempio, sono state variate appunto ad ambito agricolo di interesse strategico dalla Giunta precedente e la variazione verrà recepita dalla Provincia in fase successiva, contestualmente alla approvazione del nuovo PTCP. Inoltre la nostra osservazione e quella di Legambiente prevedono già, in ogni caso, anche la possibilità di modifica a servizi o a commerciale.
Una decisione in questo senso da parte del Comune sarebbe oggi facile e indolore e solleverebbe anche l'amministrazione dal compito di dover giustificare anni di inadeguatezza nella gestione della vicenda e di autorizzazioni, proroghe e ordinanze inopportune che hanno consentito all'Azienda di riversare su migliaia di cittadini delle aree circostanti le emissioni cancerogene rilevate anche da ARPA durante le rilevazioni del 30/6/2020.

CQSASD



vedi sotto il link all'articolo di Concorezzo.org con le argomentazioni di Massimiliano Capitanio contro il Governo:  https://www.concorezzo.org/politica/asfalti-brianza-il-governo-in-silenzio-da-un-anno-5707.html