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lunedì 24 maggio 2021
AD OGGI 1827 FIRME PER LA CHIUSURA DI ASFALTI BRIANZA
ATS ha relazionato finalmente sui gravi rischi per la salute legati alle emissioni di Asfalti Brianza. Nell'area monitorata dalle centraline (ma sicuramente l'area a rischio è più vasta come testimoniato dalle segnalazioni dell'estate 2019) il rischio tossicologico è 40 volte superiore alle soglie di legge e il rischio cancerogeno è 30 volte superiore al "limite accettabile" (soglia eufemistica, dato che per i cancerogeni non esiste alcuna concentrazione, per quanto minima, che non risulti nociva).
Continuate a firmare:
su Change.org
o sul nostro modulo:
https://docs.google.com/forms/d/1e-obpzJVKo6tvKNRoiIjIe6N0XetDpwh_y0Nua8CgOw/edit?usp=sharing
grazie
CQSASD
ASFALTI BRIANZA: DOVE FINISCE IL FRESATO ROSICCHIATO DALLA MONTAGNA? E COSA BRUCIANO ANCORA?
- Stabilito che Asfalti Brianza non ha mai potuto e non potrà mai utilizzare il presunto "fresato" nella produzione (lo confermò perfino il Sindaco Capitanio nel Consiglio Comunale di Concorezzo del (29/1/2020).
- Rilevato che in realtà tale uso illegale del fresato nella produzione è avvenuto eccome e fu ammesso e in qualche modo autodenunciato dalla stessa Azienda (vedi verbale del sopralluogo ARPA del 24/9/2019).
- Stabilito che dopo il sequestro del 28/7/2019 Asfalti Brianza non può occuparsi della gestione, stoccaggio e commercializzazione dei rifiuti ma solo del loro smaltimento. Anzi a dicembre 2020, stanti le costanti irregolarità, la Provincia di Monza e Brianza ha addirittura cancellato Asfalti Brianza dal Registro delle aziende autorizzate alle gestione dei rifiuti.
- Visto che dopo il controllo ARPA del 30/6/2020 fatto al camino che rilevava emissioni di benzene (cancerogeno e mutageno) oltre soglia la Procura della Repubblica di Monza ha emesso ulteriore sequestro per emissioni illecite (22/7/2020).
- Stabilito che con lettera al Prefetto del 22/5/2020 Asfalti Brianza comunicava di non voler procedere allo smaltimento impostole.
- Visto che a maggio 2021 la Relazione ATS stilata sulla base dei controlli ARPA del 2020 rileva in un'ampia area circostante AB un rischio tossicologico 40 volte superiore ai limiti di legge e un rischio cancerogeno 30 volte superiore al "limite accettabile" per i cancerogeni.
- Considerato che molti cittadini hanno verificato l'ingresso e l'uscita anche a orari assai diversi di camion scoperti contenenti materiale non fumante, macinato e nero (uno lo abbiamo visto passare a Sant'Albino alle ore 1 di notte in presenza del Sindaco Capitanio in persona).
- Visto che spesso i cittadini denunciano fumi sprigionati dalla Azienda che dovrebbe risultare ferma.
- Visto che il confronto fra la foto del 2017 e quella attuale mostra che la "montagna" è stata assai considerevolmente smussata al vertice
FOTO DEL 2017 |
FOTO DI MAGGIO 2021 |
VIDEO DEL 20/5/2021 ORE 16
sabato 22 maggio 2021
Sabato 22/5/2021 h. 14:30 - 16:30 LAB MONZA INCONTRA: AMBIENTE E TRASPORTI - VEDI LA TRACCIA DEL NOSTRO INTERVENTO
https://zoom.us/.../tJEkd-CprzosGtTgv6TTIZNMdmw4vA_kfIEA
- Corrado Boccoli, cda CEM Ambiente
- Comitato di quartiere Sant'Albino Monza
- Saveria Fontana, MonzainBici
- Giorgio Majoli, Coordinamento dei Comitati Cittadini Monzesi
- Marco Rivoldi, Monza Ambiente e Solidarietà
TRACCIA NOSTRO INERVENTO A LABMONZA- SABATO 22/5/2021
TRASPORTI
E VIABILITA’
TRASPORTO
PUBBLICO
·
Situazione trasporti da Sant’Albino
Unica linea di pullman è la Z201 - Corse ogni ½ ora.
Sabato e domenica l’ultimo viaggio è alle 20.
Il percorso da S. Albino alla stazione di Monza è di 3,3 Km.
La percorrenza in auto è di 8 minuti
Quella a piedi è di 40 minuti .
La linea Z201 fa un percorso tortuoso per cui la percorrenza
è di 25 minuti (velocità media di 8 km all’ora!).
Per raggiungere l’Ospedale San Gerardo coi mezzi (8 km) ci
vuole all’incirca 1 ora. Ma Sabato e domenica in orario serale ci vogliono anche
oltre 2 ore (Cologno Nord, Loreto, M1 e poi bus) !
Per fortuna i contatti con Milano Via Cologno nord sono
migliori.
CICLABILI
La ciclabile del Villoresi è lunga circa 70 Km e attraversa tutta
Monza o meglio quasi tutta Monza perché ovviamente si ferma in prossimità di Sant’Albino.
In Via Adda a Sant’Albino passa anche la ciclabile Milano -
Vimercate, di 15 km. Proseguendo verso Milano questa incrocia la ciclabile
della Martesana (altri 70 km) che va da Milano a Cassano d’Adda.
Realizzare i circa 400 metri di ciclabile a Sant’ Albino garantirebbe
una continuità di circa 150 km di ciclabili!
Ora il Comune di Brugherio dovrebbe realizzare il pezzo che
congiunge il sovrappasso pedonale di Viale Stucchi con Via Adda (con gli oneri
di una lottizzazione).
LA
ROTONDA A FAGIOLO
La rotonda di Viale Stucchi è una fonte costante di
incidenti e inquinamento. Da dati trovati in rete nelle ore di punta passano
circa 6000 veicoli l’ora. Nelle ore di punta l’uscita da Sant’Albino è regolata
da semaforo. Questo comporta quotidianamente code chilometriche lungo le
direttrici nord sud con decine di migliaia di veicoli che si fermano e
ripartono con un impatto spaventoso di emissioni. Nelle ore di punta neppure il
semaforo consente una uscita agevole da Sant’Albino in quanto si formano lunghe
code anche in uscita dal quartiere. La situazione complessiva della rotonda è
insostenibile ed aggravata dai continui nuovi insediamenti a nord del quartiere
(Piscina, Eurospin, Audi ecc.) La situazione peggiorerà con una prossima
lottizzazione Devero (3 palazzi di 15 piani per 2-3000 persone), sperando che
non vada in porto nulla nelle ex Cave Rocca).
TRAFFICO
SU VIA ADDA
Continuiamo a sollecitare la chiusura del traffico pesante
dal Malcantone (Concorezzo) fino a San Damiano (Brugherio) (sede stradale molto
stretta in pieno abitato).
Chiediamo anche il divieto di passaggio all’ intenso traffico veicolare che entra in quartiere
solo per evitare le code di Viale Sicilia e Viale Industrie.
AMBIENTE
·
DIRITTO AL RESPIRO (NETWORK NAZIONALE) - STIAMO COLLABORANDO ALLA COSTRUZIONE.
·
CEM – Per 10 anni ha prodotto continui fastidi ai cittadini.
Ora si attende sentenza del TAR. Sull’area (che era agricola) il Comune ipotizza
di collocare l’Archivio comunale. Noi vorremmo restituzione a verde (o Parco
del Ricordo come ipotizzato da qualche cittadino).
·
CHIUSURA ASFALTI BRIANZA (RISCHIO CANCEROGENO E TOSSICOLOGICO
ALTISSIMO FINALMENTE CERTIFICATO DA ARPA E ATS)
·
RIQUALIFICAZIONE PAESAGGISTICA PER SERVIZI DELLE AREE INEDIFICATE LUNGO
VIALE INDUSTRIE
·
REALIZZAZIONE DEL PARCO SANT’ALBINO A NORD DEL QUARTIERE (CON CICLABILE)
·
TUTELA AREE AGRICOLE AD EST DI VIA ADDA CHE VANNO RIQUALIFICATE E
INSERITE NEL PARCO AGRICOLO NORD EST (P.A.N.E) E LOTTA ALL’ABUSIVISMO
·
VIA POMPEI ERCOLANO (AREA INDUSTRIALE A NORD DEL QUARTIERE): SI PROFILA L’ALIENAZIONE DI 40.000 MQ DI AREE
COMUNALI
·
NO ALLE SPECULAZIONI EDILIZIE CHE SI PROFILANO PER LE EX CAVE ROCCA
·
NUOVI SPAZI DI SOCIALIZZAZIONE IN QUARTIERE (ANCHE ATTRAVERSO RIUSO DI
LUOGHI ABBANDONATI (ECOMOSTRO)
PIU’ CEMENTO = PIU’ TRAFFICO = PIU’ INQUINAMENTO = PIU’
MORTI
IL DIRITTO ALLA SALUTE NON SI TOCCA
lunedì 17 maggio 2021
CONSULTA S.ALBINO : SABATO 22/5 (ORE 9 -13) SANTALBINESI INVITATI A PULIRE IL SENTIERO CHE PORTAVA AL MULINO
sabato 15 maggio 2021
"PIU' SPAZI VERDI E BASTA CEMENTO!" - PRESIDIO MOLTO PARTECIPATO DI TUTTI I COMITATI A MONZA
c'eravamo anche noi!
vedi qui anche il video del cittadino:
https://www.ilcittadinomb.it/stories/Cronaca/monza-comitati-in-piazza-contro-il-nuovo-cemento-in-citta-video_1396010_11/?fbclid=IwAR2MVfdhL_Iy6dexhVWcvyGJ_2p_MJbB_5V48aZqOTV7PY7bCV-F2L79TOk
vedi sotto le nostre specifiche indicazioni per Sant'Albino.
CQSASD
SECONDO IMPIANTO DI BIOGAS A MASATE (MI) (SU AREA AGRICOLA DI PREGIO)
DALLA PAGINA "NO BIOGAS MASATE"
https://www.facebook.com/groups/410957322689875/
vedi qui i Comitati (compreso il nostro) che stanno dando vita al network nazionale "DIRITTO AL RESPIRO"
https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2021/04/diritto-al-respiro-verso-un-network-di.html
ASFALTO A SAN CESAREO (RM) - IL COMITATO PRO COLLE CAMPO GILLARO DENUNCIA (VEDI IL VIDEO D RADIO ONDA LIBERA)
Gli amici del Comitato Pro Colle Campo Gillaro - San Cesareo (Roma) ci indicano la strada! Bravi!
segui il video dal minuto 5,00 al 17,00
clicca qui:
vedi la pagina facebook
https://www.facebook.com/Comitato-Pro-Colle-Campo-Gillaro-106188754719440
vedi altri video
https://www.facebook.com/groups/600531813940354/media/videos
vedi qui i Comitati (compreso il nostro) che stanno dando vita al network nazionale "DIRITTO AL RESPIRO"
https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2021/04/diritto-al-respiro-verso-un-network-di.html
venerdì 14 maggio 2021
ARIA VIZIATA A CONCOREZZO: CONTRO IL COVID APRITE LE FINESTRE E RESPIRATE ...QUELLO CHE HA CERTIFICATO ATS
A Concorezzo qualcosa non funziona (da molti anni). Ora il Comune installa in Biblioteca e negli uffici comunali rilevatori di Co2 per ridurre il rischio Covid. Dunque a certi livelli si apriranno le finestre. Peccato che ATS ha appena certificato (allo stesso Comune) che appena lì fuori (v. centraline a Via Ozanam e a Rancate) c'è rischio tossico 40 volte superiore alle soglie di legge e rischio cancerogeno 30 volte superiore al limite accettabile (perché per le sostanze cancerogene non c'è alcuna soglia, sono sempre nocive a qualsiasi concentrazione).
Spiegateci il senso!
Chiediamo alla gente un sussulto di indignazione.
CQSASD
vedi qui la Relazione ATS e la ricostruzione della vicenda Asfalti brianza fatta dagli amici de "La Rondine" di Concorezzo:
Ed ecco le surreali iniziative della Giunta concorezzese:
da Concorezzo.org https://www.concorezzo.org/cronaca/in-biblioteca-rilevatori-co2-anticovid-avviseranno-quando-aprire-le-finestre-5919.html
In Biblioteca rilevatori Co2 anticovid avviseranno quando aprire le finestre
RUSPE IN VIA OFFELERA - UNA VICENDA DI ABUSIVISMO E DANNI AMBIENTALI PRODOTTI DA IMPRENDITORI SENZA SCRUPOLI
Sotto trovate il Comunicato del Comune di Monza rispetto a questa operazione. Per pura correttezza d'informazione alleghiamo un nostro Comunicato del maggio 2019 che ricostruisce storicamente la vicenda e ne distribuisce correttamente i meriti (in primis alla gente, poi a Legambiente che ha sostenuto la battaglia legale e infine un po' anche al nostro Comitato). Non vorremmo che il blitz diventasse l'ennesimo manifesto propagandistico (magari sulla pelle dei soliti "Rom" che in questo caso sono davvero e fin dall'inizio la parte più fragile in gioco).
Ora oltre alle ruspe ci si attende una vera riqualificazione dell'area.
CQSASD
COMUNICATO DEL COMUNE SU VIA OFFELERA - DIAMO (ANCHE) A CESARE QUEL CHE E' DI CESARE (MAGGIO 2019)
Per pura correttezza d'informazione vorremmo far presente che le prime denunce effettuate dal nostro Comitato su questa e altre aree di degrado e abusivismo sul nostro territorio risalgono al Febbraio 2015 (vedi nostro dossier:
https://comitatosantalbino.blogspot.com/2015/02/elenco-aree-con-insediamenti-difformi_20.html).
A maggio 2019 risalgono anche le prime promesse del Vicesindaco Villa rispetto ad una riqualificazione dell'intera area che al momento stiamo ancora aspettando
CQSASD
qui trovate un sacco di articoli sulla vicenda Offelera dalle origini ad oggi:
https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/search/label/%23OFFELERA
ed ecco il comunicato di oggi del comune di Monza
- Da: Relazioni Esterne <relazioniesterne@comune.monza.it>
Data: 12 maggio 2021 12:29:25 CEST
Oggetto: VIA DELL’OFFELERA, RUSPE IN AZIONE - COMUNICATO STAMPAVIA DELL’OFFELERA, RUSPE IN AZIONEÈ iniziata l’operazione di demolizione delle strutture abusive e di bonifica dell’area. Federico Arena: «Tolleranza zero verso chi sfregia il territorio»Monza, 12 maggio 2021. Ruspe al lavoro in via dell’Offelera, la vasta area verde nel quartiere di Sant’Albino, sul confine con Agrate, Brugherio e Concorezzo.Al via l’operazione di pulizia della macro area. In questi giorni sono in corso di esecuzione, a spese del privato che sta ottemperando a un’ordinanza del Comune, le attività di pulizia della macro area e le demolizioni delle strutture abusive abbandonate, comprese anche quelle presenti su terreni divenuti di proprietà comunale. Nel marzo 2020 alcune aree sono entrate nel patrimonio del Comune, ai sensi del DPR. 380/01 art.31, comma 3. La normativa prevede infatti che, quando il privato non ottempera nei tempi previsti a un’ordinanza dirigenziale di demolizione di opere abusive che insistono su un terreno con destinazione urbanistica non compatibile, l’immobile diventa di proprietà dell’Ente.«Tolleranza zero verso chi sfregia il territorio». Così il Sindaco Dario Allevi e l’Assessore alla Sicurezza Federico Arena commentano l’intervento di ripristino dell’area. «Stiamo mettendo fine a una situazione di degrado ambientale e sociale che in via dell’Offelera si protrae da venti se non addirittura trent’anni. Per la prima volta un’Amministrazione Comunale ha deciso di intervenire concretamente riportando la legalità su quei terreni. Il contrasto a questi reati non si fa a parole. Ma portando avanti azioni concrete, monitorando costantemente il territorio, prevenendo e reprimendo tutti i comportamenti fuori legge». Nei prossimi giorni, hanno sottolineato il Sindaco e l’Assessore, «porteremo all’attenzione del Comitato Ordine Pubblico e Sicurezza il tema relativo alla presenza nell’area di edifici abusivi abitati da famiglie rom che dovranno essere sgombrate tutelando tutte le situazioni che vedono la presenza di minori».Da area agricola a deposito autocarri. L’area verde, che comprende anche i terreni divenuti nel tempo proprietà privata per usucapione, occupa una superficie complessiva di 40.000 mq. Nel 2017 una società che opera nel settore dei trasporti ha acquistato circa 36.000 mq. di terreno tramite un’asta giudiziaria e ha provveduto a trasformare una superficie pari a circa 8.000 mq. in un parcheggio/deposito per autocarri. Una destinazione in contrasto con lo strumento urbanistico che prevedeva il mantenimento della destinazione agricola e la realizzazione di una pista ciclabile su via dell’Offelera. Tra il 2017 e 2019 l’area è stata recintata, dotata di impianti idrici, elettrici e fognari e di un sistema di videosorveglianza, inoltre sono stati costruiti due prefabbricati a uso ufficio e magazzino e sono state collocate due cisterne per erogare gasolio ai mezzi. I due proprietari sono stati indagati per reati urbanistico-edilizi, ambientali connessi a inquinamento del suolo e per disturbo della quiete pubblica. Nel maggio 2019 il deposito abusivo è stato posto sotto sequestro dalla Procura della Repubblica di Monza e il Comune di Monza ha emesso le ordinanze dirigenziali di demolizione delle opere e il ripristino dello stato dei luoghi all’interno della macro area.Marta Caratti – Walter Todaro
Servizio Comunicazione Istituzionale e Relazioni esterne
Direzione Generale
Piazza Trento e Trieste
20900 Monza
Tel. 039|2372301 - 2372221
e-mail: relazioniesterne@comune.monza.it