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mercoledì 17 novembre 2021
IL NUOVO REGOLAMENTO DELLE CONSULTE NON CI PIACE !
Dopo lunghissima preparazione (9 mesi) la Giunta partorisce una bozza di Regolamento per le Consulte. Alle Consulte però concede una decina di giorni per fornire osservazioni.
E' evidente che fin dal 2017 non ci attendiamo molto di buono da questa Amministrazione, specie in termini di partecipazione. Aveva esordito con l'intenzione di chiudere le Consulte e vari Centri civici. Ha dovuto modificare il tiro viste le diffuse proteste. Ora questo regolamento sembra voler svilire ulteriormente il ruolo delle Consulte (già di per sé molto fragile) ingabbiandole con norme rigide e paralizzanti
Elenchiamo solo alcuni aspetti che ci sembrano paradossali.
Il regolamento esordisce elencando i principi di base fra cui il "Rispetto per l'Amministrazione comunale". Premesso che il rispetto va dovuto a tutti (fino a prova contraria) questo paragrafo sembra tratto pari pari dalla Costituzione della Corea del Nord.
Un altro principio fondante è la sostenibilità economica. Giustamente la collaborazione dei cittadini attivi è gratuita. Ma si precisa che l'impegno economico da parte della Amministrazione è "nei limiti delle risorse disponibili”, una formula che abbiamo già sperimentato e che suona anche come "di soldi non ce n'è" (salvo per ruote panoramiche, illuminazioni fantasmagoriche di Arengario e Duomo e altri "circenses").
Il regolamento ribadisce, è pleonastico, che "il cittadino è al centro" ma l'ambito destinato alle Consulte si limita, sulla carta, a : "sociale, cultura, educazione, sport, cura del verde pubblico e opere pubbliche". Sarebbe interessante capire come vengono declinate queste aree di competenza. In ogni caso è evidente che nelle intenzioni della Giunta la Consulta deve occuparsi, una volta l'anno, della "giornata di quartiere" ma è meglio che non si occupi di aspetti critici quali aziende inquinanti, progetti urbanistici preoccupanti, inquinamento, politiche giovanili e altri aspetti critici della vita di quartiere.
Per noi di Sant'Albino, poi, perfino l'organizzazione della "giornata di quartiere" diventa impraticabile perché il Regolamento impone che un Ente capofila si accolli preventivamente tutte le spese (compreso una assicurazione per tutti i cittadini presenti alla festa). E a Sant'Albino, come già varie volte comunicato agli Assessori competenti non ci sono associazioni tipo Rotary o Lions in grado di sostenere spese onerose da far rimborsare in seguito. Anche la questione dell'Assicurazione in capo all'Ente capofila (per organizzare una festa che è del quartiere) ci pare del tutto pretestuosa.
Il Regolamento, abolite le figure dei "facilitatori", sfodera invece un "supervisore" plenipotenziario che governerà tutti i processi e le relazioni con la Giunta. Dalla visione "iperpedagogica" di Egidio Longoni (che avevamo criticato a suo tempo) si passa ad una impostazione autoritaria sicuramente più vicina alla cultura di riferimento dell'Assessore Arbizzoni e del Sindaco.
Altro elemento per noi poco comprensibile è l'apertura alla iscrizione in Consulta anche ad Aziende private. Dopo aver scongiurato (speriamo) l'iscrizione delle varie "branche" associative di Lealtà e Azione e consimili ci aspettiamo ora l'iscrizione di un sacco di immobiliaristi e affaristi vari che, ovviamente, parteciperanno solo per fare beneficenza.
Per chiudere il quadro autoritario del nuovo Regolamento si ribadisce il nuovo istituto della "Mozione di sfiducia del coordinatore" e si conferma il titolo "Possibile scioglimento della Consulta ". In entrambi casi nessun cenno alle fattispecie che possono configurare decisioni così pesanti. Cosa che può aprire scenari molto pericolosi per la vita democratica della Consulta.
Ovviamente in barba alla tanto declamata trasparenza non è possibile capire se questo regolamento raccolga qualcuno dei risultati dei lavori preparatori e formativi di Labsus o se non sia solo farina del sacco della Giunta. Temiamo che la seconda ipotesi sia la più fondata.
In caso di contestazioni rispetto alle procedure, tranquilli, perché spetta alla Giunta definire la "Corretta interpretazione".
CQSASD
ed ecco un altro parere che condividiamo
COMPILATE IL QUESTIONARIO SUL QUARTIERE!
venerdì 12 novembre 2021
PERCHE' LA TUA CASA A SANT'ALBINO VALE SEMPRE MENO?
Questa immagine è tratta dalla pubblicità di una agenzia immobiliare. Come puoi vedere il valore della tua casa a Sant'Albino risulterebbe il più basso di tutta Monza (anche se tu paghi tasse uguali a chi sta in centro). Come mai? Forse perché stiamo a un chilometro da Asfalti Brianza e dalle sue emissioni. Forse perché su Viale Industrie circolano un sacco di veicoli (secondo alcuni dati 30.000 al giorno; secondo altri 8.000 all'ora) che inquinano e praticamente rendono l'attraversamento "verso Monza" una roulette russa. Forse perché nelle aree verdi ad est di Via Adda, che dovrebbero costituire un parco fruibile dalla popolazione ci sono solo degrado, immondizia e attività abusive o comunque poco trasparenti. Forse perché in Via Offelera per anni dei tizi avevano spianato un'area verde e insediato un deposito di TIR abusivo con grande inquinamento. Per fortuna i cittadini si sono mobilitati e il processo ha condannato i colpevoli. Ma l'area resta invasa da insediamenti abusi, fuochi e immondizia. Forse perché a poche centinaia di metri dalla "rotonda a fagiolo" (già "rotonda killer") era insediato (con procedure illegali) il CEM con le sue emissioni e i rumori che hanno rovinato la vita a molti sandamianesi. Sempre grazie alla mobilitazione dei cittadini ora il CEM sarà finalmente costretto a sloggiare. Forse perché a Sant'Albino i negozi di prossimità hanno dovuto chiudere uno a uno. Non c'è una biblioteca, un teatro, un cinema, un centro di aggregazione per giovani e per anziani. Non c'è la posta, non c'è la banca e non c'è neppure uno straccio di Bancomat. C'è il centro civico, minuscolo e aperto, guarda caso, solo il venerdì mattina (meno che in tutti gli altri quartieri).
E' vero che oggi la politica non attira e che ciascuno di noi tende a rinchiudersi nel proprio privato. Tuttavia, anche se non senti la necessità etica di partecipare e di spenderti per l'interesse comune tieni presente che altri la politica la fanno eccome, ai danni del tuo portafoglio e soprattutto della salute tua e dei tuoi cari. Ti aspettiamo in Consulta di quartiere.
giovedì 11 novembre 2021
RASSEGNA STAMPA
S. ALBINO - NON VOGLIAMO DIVENTARE UNA PERIFERIA DEGRADATA
NONOSTANTE LE NOSTRE VECCHIE SEGNALAZIONI CONTINUA LA DISCARICA NON AUTORIZZATA DIETRO LA PIATTAFORMA ECOLOGICA (PRESSO LE CASE DI SAN DAMIANO)
RIPARTE LO "SCAMBIO LIBRI"
mercoledì 10 novembre 2021
QUANDO L'ASSESSORE ARENA OFFRIVA "ALLEANZE" AI CAMERATI DI FORZA NUOVA (IMPEGNATA NELLE "RONDE" A SANT'ALBINO E SAN DAMIANO)
Ogni tanto fa bene ricordare...
CQSASD
VIALE INDUSTRIE: A SANT'ALBINO E SAN DAMIANO CHIEDIAMO L'INTERRAMENTO
Qualcuno parla di 8000 auto l'ora. Altri di 30.000 al giorno. Un progetto sbagliato da subito. Noi del Comitato lo contestammo immediatamente ma nessuno ci ascoltò (vedi qui: QUI. https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/search/label/%23ROTONDAKILLERVOLANTINO).
Quanto a chi non è d'accordo basta che partecipi agli incontri della Consulta cui tutti (singoli cittadini, associazioni ed enti) possono iscriversi. Le riunioni sono pubbliche e anche i non iscritti possono presenziare come uditori (ma sicuramente anche prendere la parola). Non utilizzare i pochi spazi in cui far sentire la nostra voce significa dare sempre ragione a chi, di volta in volta, comanda.
CQSASD
martedì 9 novembre 2021
VITTORIA! CEM DI VIALE INDUSTRIE PERDE IL RICORSO AL TAR E DEVE SGOMBERARE!
Grande vittoria dei Comitati di San Damiano e e Sant'Albino e soprattutto di Tino Barzetti, protagonista di un decennio di lotte.
CQSASD
CITTA' GREEN - NON BASTA LA PROPAGANDA : MONZA PRECIPITA AL 93° POSTO
Non bastano inaugurazioni e propaganda...
Le performance ambientali dei capoluoghi italiani non decollano. Legambiente denuncia l’immobilismo delle città italiane verso la sostenibilità urbana. Ecco i dati del report Ecosistema Urbano 2021.
Più auto in circolazione e un crollo quasi uniforme nell’utilizzo del trasporto pubblico. Livelli di smog e di perdite lungo la rete idrica che rimangono preoccupanti. Poche note positive che poco incidono sul trend complessivo: tra tutte, l’aumento della raccolta differenziata e dei chilometri di piste e infrastrutturazioni ciclabili.
Nel 2020 segnato dall’emergenza pandemica, i capoluoghi italiani non migliorano le loro performance ambientali: se è vero, infatti, che il Covid-19 colpisce anzitutto le città, modificandone contorni, regole e indirizzi, le emergenze urbane evidenziate negli anni precedenti rimangono le medesime e riflettono un sostanziale immobilismo nelle politiche improntate alla sostenibilità, seppur con qualche importante eccezione e best practice cui guardare per tracciare la rotta del cambiamento su scala nazionale.
È il quadro che emerge dal rapporto Ecosistema Urbano 2021, realizzato da Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 ORE .
IN QUESTO QUADRO SCONFORTANTE MONZA E' TRA LE PEGGIORI (93° POSTO SU 105). Dietro solo Salerno, Grosseto e Siracusa, Massa, Isernia, Latina, Messina, Alessandria, Brindisi, Catania e Palermo, fanalino di coda. .
https://www.mbnews.it/2021/11/monza-rapporto-ecosistema-urbano-legambiente-sole24ore/
https://www.mbnews.it/2021/11/monza-classifica-legambiente-inquinamento/
ED ECCO IL LINK AL RAPPORTO DI LEGAMBIENTE: