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domenica 26 dicembre 2021

NUOVA VARIANTE AL PGT: PUBBLICITA' IN STILE POLTRONE & SOFA'

Ogni commento è superfluo

CQSASD 

ps: cosa pensiamo della variante https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2021/12/la-variante-allevi-al-pgt-e-stata.html
















LA VARIANTE ALLEVI AL PGT E' STATA APPROVATA - MALE ANZI MALISSIMO!

Condividiamo il parere molto del Coordinamento dei comitati di cui facciamo parte, di Monza Lab e di Possibile.

CQSASD













Ieri sera 20 dicembre 2021, si è compiuto un altro passo verso lo scempio urbanistico di questa città: l’approvazione della variante al PGT. Ne abbiamo già parlato a lungo, ma evidentemente non è stato abbastanza. È stata infatti approvata dal consiglio comunale la tanto discussa variante urbanistica. La maggioranza, sorda ai richiami dei cittadini e delle cittadine, del coordinamento dei comitati monzesi e delle opposizioni, sbandiera un piano di “rigenerazione urbana” e vanta scelte “green”.
Un’altra bufala venduta alla città. Ci domandiamo molto semplicemente cosa c’è di ecologico nel costruire ancora in un comune che ha già metà della sua superficie ricoperta da cemento e che solo nell’ultimo anno ha ulteriormente edificato ben 16800 metri quadrati di suolo (sì, sedicimila ottocento metri quadrati!).
Perché di fatto, al di là dei tecnicismi, questa variante porterà altro cemento, altri palazzi, altra edilizia residenziale in aree dove erano previsti servizi alla città, quindi per intenderci meno scuole, meno centri di aggregazione, meno biblioteche, quindi ancora privato a scapito del pubblico, e si costruirà ancora su suolo verde libero.
Quindi più traffico, in una delle città più inquinate di Italia, e meno aree verdi nei nostri quartieri, questa è la sintesi.
Se non bastasse, la città che la nostra Amministrazione va a disegnare è una citta “super-lusso” ed esclusiva, cancellando di fatto l’edilizia convenzionata. Noi di Possibile non ci stiamo. Vogliamo invertire la rotta, cancellare questa variante e immaginare una Monza a consumo di suolo non zero ma negativo (cioè andando a sostituire il verde a dove ora c’è il cemento).
Una città che pensa anche alle fasce più deboli e ai servizi, che mancano. Una città veramente ecosostenibile, inclusiva, viva e partecipa. Perchè è ora di finirla, questa città merita ben altro che la prospettiva di città dormitorio.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "MONZA POSSIBILE A MONZA NON SERVONO NUOVE COLATE DI CEMENTO approvata la variante al PGT voluta dalla giunta Allevi COSA VOGLIAMO Fermiamo la speculazione edilizia, blocchiamo la cementificazione della città Chiediamo la cancellazione della variante Non solo stop al consumo di suolo ma restituzione di aree verdi alla città -Recupero e riqualificazione delle aree dismesse in modo ecosistenibile I cittadini e le cittadine devono essere coinvolti nelle decisioni urbanistiche -Vogliamo una città verde, inclusiva, viva e partecipata"






Inoltre vale la pena di rivedere il documentario di FOA BOCCACCIO:

Sicuramente molt* lo avranno già visto ma vale la pena rivederlo alla luce - o meglio alle tenebre - della cosiddetta "maratona" in Consiglio Comunale per la variante del PGT.
👉ABITARE A MONZA 2 Appunti sulla turbourbanistica targata Allevi-Sassoli.
(Febbraio 2021 - 23 minuti)
Un'autoproduzione Foa Boccaccio FOA Boccaccio 003
Con la partecipazione del Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni di Monza e Friday For Future Monza
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Ringraziando tutti/e coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questa nuova autoproduzione, vi auguriamo buona visione.
Condividete e sostenete le lotte per una Monza liberata dalle ossessioni di profitto!
ABITARE A MONZA 2
Appunti sulla turbourbanistica targata Allevi-Sassoli
(Febbraio 2021, 23 minuti)
Un'autoproduzione FOA Boccaccio 003
Con la partecipazione del Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni di Monza e Friday For Future Monza
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Nel 2013 la realizzazione di ABITARE A MONZA 1 si inseriva a supporto delle lotte per il diritto all'abitare nel pieno dell'emergenza sfratti di quel periodo.
Oggi ABITARE A MONZA 2 si colloca invece in continuità con le mobilitazioni contro i provvedimenti urbanistici della Giunta Allevi di questi mesi.
Piani attuativi, rigenerazione urbana, variante normativa: abbiamo provato a capirci qualcosa, tradurre norme e progetti nel linguaggio di chi abita i quartieri, condensando tutto in una ventina di minuti.
Siamo giunti alla fase cruciale dell'approvazione di molteplici delibere che intendono consegnare Monza alla speculazione, alla privatizzazione, all'esclusione sociale.
Questi "Appunti sulla turbourbanistica" vogliono essere un promemoria per le prossime mobilitazioni contro la realizzazione di un modello di città basata esclusivamente sul profitto di pochi.
Dopo l'approfondita mappatura delle "ferite aperte di Monza", due critical mass, una massiccia campagna social sulle singole vertenze, l'uscita di questo breve documentario segna uno spartiacque verso una nuova fase di conflitto, che non lasci spazio ad alcuna rassegnazione, ma sia occasione di rilancio e affermazione di quei valori di giustizia sociale e climatica calpestati dal disegno della Giunta.

giovedì 23 dicembre 2021

ZONA 30 A SANT'ALBINO - BENE MA NON BENISSIMO




E' un titolo che utilizziamo spesso ma che purtroppo è sempre valido perché gli Amministratori non ci ascoltano mai e anche quando hanno buone intenzioni (e 200.000 euro di finanziamenti ministeriali; a proposito: non saranno troppi per un po' di cartelli nuovi?) sbagliano perché non conoscono il territorio. Dunque "tenendo in considerazione la presenza di scuole, centri di aggregazione, piazze, spazi pubblici e negozi di vicinato" (recita il testo del Comune) a Sant'Albino ci sarà zona 30 in Via Alberto da Giussano e in Via Murri (dove non c'è nulla di quanto indicato sopra). Buona cosa perché comunque quelle due vie vengono spesso usate come "scorciatoie" da automobilisti di passaggio. Ma il nodo cruciale erano e restano via Mameli (dove c'è il capolinea del bus, la scuola elementare, la palestra, il circolo e un centro civico e che comunque è la via di ingresso in quartiere di tutto il traffico "estraneo") e Via Sant'Albino dove ci sono i pochi negozi e servizi rimasti; che sfocia da un lato in Via Adda e dall'altro alla "rotonda a fagiolo". In Via Sant'Albino, proprio a causa del continuo afflusso di automobilisti in cerca di una scorciatoia si formano code lunghe fino alla farmacia. Tutte auto peraltro entrate da Via Mameli. Chiediamo dunque che si corregga il documento inserendo zona 30 in tutte e 4 le vie indicate: Via Mameli, Via Alberto da Giussano, Via Murri e Via Sant'Albino.

CQSASD

PS: al solito spaventoso inquinamento da Viale Industrie in questi giorni si aggiunge la coda chilometrica che dal centro tamponi arriva all'Eurospin e oltre. Ma chi ha situato lì il  Centro tamponi non o aveva previsto? No comment.  


Servizio Comunicazione Istituzionale e Relazioni Esterne

IN ARRIVO LE «ZONE 30» A SANT’ALBINO, LIBERTÀ E TRIANTE

Tutela dell’utenza debole e sicurezza stradale, questo l’obiettivo del finanziamento di oltre mezzo milione di euro ottenuto dal Comune di Monza. Federico Arena: «Progettiamo una città sempre più vivibile, con nuovi spazi per i pedoni e per la mobilità leggera e strade sempre più sicure»

 

Monza, 23 dicembre 2021. In arrivo le prime «zone 30» in tre quartieri: Sant’AlbinoLibertà e Triante.

 

La sicurezza in prossimità delle «zone sensibili». Le aree in cui la velocità dei veicoli sarà ridotta a 30 chilometri orari sono state individuate anche sulla base delle segnalazioni dei cittadini, tenendo in considerazione la presenza di scuole, centri di aggregazione, piazze, spazi pubblici e negozi di vicinato. Un progetto coerente con le previsioni del «PUMS» («Piano Urbano della Mobilità Sostenibile») in fase di redazione.

 

La strada della sostenibilità. L’obiettivo di questo progetto è «ridisegnare la mobilità dei quartieri in un’ottica di maggiore sostenibilità e sicurezza per tutti gli utenti, sottolinea l’Assessore alla Sicurezza e alla Mobilità Federico ArenaLe “zone 30” introducono più sicurezza stradale, perché creano un nuovo equilibrio fra pedoni, biciclette, moto, auto, trasporto pubblico e veicoli in sharing, oltre a contribuire ad un minor impatto ambientale. Il risultato è quartieri sempre più vivibili, con nuovi spazi per i pedoni e per la mobilità leggera e strade sempre più sicure, soprattutto in presenza di edifici come le scuole».

 

Gli interventi. Secondo le statistiche più recenti con l’istituzione delle «zone 30» il numero di incidenti si riduce del 40% e il numero dei feriti del 70%. Il progetto prevede una redistribuzione dello spazio stradale, una nuova segnaletica orizzontale e verticale, il rialzo della pavimentazione stradale, un sistema a illuminazione a led per gli attraversamenti pedonali e la realizzazione di aree «traffic calming» con l’inserimenti di elementi strutturali di moderazione della velocità che garantiscano la sicurezza per tutti, ciclisti, pedoni e automobilisti.

 

Tre zone «protette». I quartieri individuati per le zone 30 sono: Sant’AlbinoLibertà e TrianteL’area di Sant’Albino è fortemente urbanizzata, con la presenza di scuole dell’infanzia, del centro natatorio e del campetto sportivo. È caratterizzata da una rete viaria destinata al traffico locale e, in alcune fasce orarie, da traffico di attraversamento. Le strade che saranno interessate da interventi di limitazione della velocità saranno via Murri e via Alberto da Giussano. Il tessuto urbanistico è simile anche nel quartiere Libertà dove gli «attrattori» sono molti: scuola dell’infanzia, la scuola elementare «Rodari», la scuola media superiore «Mapelli», il centro parrocchiale «Cristo Re», il campetto sportivo Cantalupo e il «Monzello». Via Monte Bianco e via Monte Bisbino, sono le strade nel quartiere Triante che saranno interessate dagli interventi di moderazione del traffico. Si tratta di un’area che vede la presenza dell’asilo nido «Triante», della scuola dell’infanzia «Mirò», della scuola primaria «Don Milani» e di alcuni spazi verdi comunali.

 

Un finanziamento da oltre mezzo milione di euro. Il progetto è stato finanziato dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili con 563.544 euro, così suddivisi: 200.000 mila euro a Sant’Albino, 180.000 euro a Libertà e 183.544 a Triante.

 

       COMUNICATO STAMPA