Anche noi abbiamo aderito a questa importante iniziativa.
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E' vero. Questi sono comportamenti incivili. Ma soprattutto fanno una enorme tristezza. Quale desolazione, quale vuoto e quanta rabbia nei nostri giovani. Ma interroghiamoci anche sui perché. Cosa offriamo noi adulti? E soprattutto cosa fanno le istituzioni per i giovani, specie per quelli più deprivati? A Sant'Albino nulla, da decenni.
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i rifiuti sparsi "per divertimento" per le vie |
Intervento dei vigili per una "bomba Maradona" inesplosa |
Grazie a bambini, genitori e insegnanti della Scuola Manzoni. Grazie alla Consulta e soprattutto a Dasirée Rivolta, anima della manifestazione.
Ecco i pacchi di libri regalati dalla Consulta di Sant'Albino alla scuola materna San Luigi. Grazie a Desirée Rivolta che ha promosso l'iniziativa.
Un nuovo incontro pubblico in quartiere con l’assessore
all’Urbanistica Marco Lamperti e l’istituzione di un gruppo di lavoro a tre –
Amministrazione Comunale, Elesa e Consulta Sant’Albino – per definire
congiuntamente le compensazioni ambientali e tutte le attività di urbanizzazione
previste dal piano di ampliamento della fabbrica di via Pompei.
Sono le richieste della Consulta di Sant’Albino
all’indomani delle bocciature di (quasi) tutte le osservazioni presentate dai
cittadini attivi del quartiere sul piano attuativo di Elesa e all’analisi delle
controdeduzioni del Comune.
“Prendiamo atto
della disponibilità dell’assessore Lamperti ad aprire un confronto con la Consulta
di quartiere su quanto fin qui deciso e sui prossimi passi relativi alla
attuazione del Piano attuativo e relative compensazioni ambientali”, dichiara
la coordinatrice della Consulta di Sant’Albino Michela Martinengo. “Chiediamo –
aggiunge – che questo confronto sia avviato con un’assemblea pubblica nella quale l’assessore spieghi come intende
procedere, in relazione alle promesse/assicurazioni sulle azioni compensative
dell’intervento nei confronti del
quartiere. Vogliamo inoltre proseguire il confronto con la formazione di un
tavolo/gruppo di lavoro AC-Elesa-Consulta, nello spirito più
volte ricordato di una governance
partecipata”
Le
preoccupazioni dei cittadini sono legate a tre aspetti:
1 La
nuova strada a servizio dell’azienda prevista a doppio senso con ingresso da
Via Adda, tangente a
nord il quartiere, non porterà nessun beneficio allo stesso bensì ulteriore
inquinamento, già a livelli intollerabili causa la viabilità esistente a est
(provinciale) e a ovest (via Stucchi); ci auguriamo che in fase progettuale
dell’opera vengano prese in considerazione le nostre proposte finalizzate a
mitigare l’impatto di tale opera;
2 La ciclabile prevista corrisponde solo in parte alle esigenze del quartiere, nel tratto finale verso via Adda, mentre il restante tracciato è a uso esclusivo degli utenti dei capannoni presenti nell’area industriale e la rende di fatto poco utilizzabile dagli abitanti del quartiere; il tracciato richiesto ormai da anni dalla Consulta è quello (previsto anche dal Pgt e dal BiciPlan) che passa a sud dell’ecomostro, il capannone industriale la cui parte inutilizzata, oggetto di asta giudiziaria, è stata recentemente acquistata. A tal proposito facciamo presente che con il nuovo proprietario l’Amministrazione Comunale deve far valere la cessione delle aree utili al passaggio della ciclabile e alla creazione della fascia a verde alberata di rispetto come richiesti dal quartiere;
3 Le
compensazioni ambientali
– pari a circa un milione di Euro - come si evince dal testo della
controdeduzione, non sembrano più riferite al quartiere Sant’Albino come
promesso dall’Assessore, ma più genericamente al documento Le città nella città “delle Consulte”: un semplice elenco di
desiderata in realtà mai diventato oggetto di seria pianificazione comunale. Questo
significa forse che le compensazioni ambientali verranno spalmate su tutta la
città? Oltre al danno la beffa? Ricordiamo che la salvaguardia delle aree
libere e coltivate a nord del quartiere (già compromesse con la costruzione
dell’ecomostro, dell’Eurospin e ora di Elesa) è sempre stata una richiesta
prioritaria dei cittadini e della Consulta, rimasta inascoltata. Urge su questo
un chiarimento.
Siamo contro la tratta D di Pedemontana per i motivi generali bene illustrati dal video che trovi linkato sotto. La tratta D di Pedemontana è un doppione insensato e inutile della tangenziale est e scorre parallelo ad essa ad una distanza di due km. In compenso distruggerà una delle poche aree verdi della nostra zona attirando nuovo traffico, smog, consumo di suolo. Noi di Sant'Albino solo apparentemente non ne saremo toccati. In realtà questa sarà una ferita insanabile che taglierà in due la vasta area verde che nei nostri desideri (ormai sogni) potrebbe congiungere il parco agricolo nord est del Vimercatese (PANE) al Parco sud delle cave (Increa ecc.) creando una vasta area di prati, ciclabili e pedonali dentro la quale anche le nostre aree ad est di Via Adda potrebbero trovare una riqualificazione ed una valorizzazione.
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Ecco la giornata di venerdì. Bello! Grazie a tutti i bambini, ai genitori, alle insegnanti della Scuola Manzoni, a Giancarlo e (come sempre) a Desirée Rivolta, anima della manifestazione. Vi aspettiamo anche domani!
In attesa di portare la questione in Consulta per concordare una decisione condivisa prendiamo atto del Comunicato stampa dell'Assessore Lamperti.
Alleghiamo qui sotto link alle nostre osservazioni (praticamente tutte respinte) e alle considerazioni che spiegano la nostra complessiva insoddisfazione.
Rimane la speranza (piuttosto flebile) che ci sia (finalmente) una sincera volontà di confronto coi residenti di Sant'Albino e la capacità di non ricalcare pedissequamente progetti e prassi della precedente amministrazione.
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vedi qui le nostre motivazioni:
https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2022/12/ieri-sera-riunione-del-comitato-di.html
ed ecco il comunicato dell'Assessore Lamperti
COMUNICATO STAMPA
Quartiere Sant’Albino: prosegue il confronto con i cittadini sul piano attuativo per via Pompei
Lamperti: “Condividiamo le priorità sui progetti di compensazione ambientale”
Monza 9 dicembre 2022 – Si terrà nelle prossime settimane l’incontro con i rappresentanti della Consulta di quartiere in merito al progetto adottato dalla Giunta che prevede l’ampliamento del sito produttivo della società Elesa in via Pompei.
Il progetto, conforme al P.G.T, assicura la realizzazione di un intervento che mette al centro il tema del lavoro e dello sviluppo, ma non solo: l’attenzione alla qualità progettuale e alla sostenibilità dei materiali impiegati, infatti, si affiancherà ad interventi di compensazione ambientale per un totale di 989.000 euro.
“Una nuova viabilità attorno all’area industriale, una nuova pista ciclabile e risorse aggiuntive per opere in campo ambientale sono cambiamenti importanti miglioreranno il volto di quella parte del quartiere Sant’Albino. Tutto questo va però fatto in sintonia coi cittadini: per questo chiederò un appuntamento alla Consulta per condividere le scelte da attuare in merito all’impiego delle risorse che il Piano Elesa porta nel quartiere”, precisa l’Assessore al Governo del Territorio Marco Lamperti.
I servizi e l’indotto.
Il progetto infatti, oltre alle opere a verde, prevede la realizzazione di una pista ciclopedonale, da realizzare in un corridoio verde da via Adda fino a via Walter Fontana verso il centro natatorio Pia Grande oltre ad altri interventi nel quartiere. Dal punto di vista della mobilità è confermata anche la congiunzione delle due vie ora a fondo cieco, via Fontana e via Pompei, con la realizzazione dei relativi sottoservizi.
Secondo le stime il progetto di ampliamento porterà 100 nuovi posti di lavoro e altrettanti, stimati, nella rete dell’indotto.
Siamo contro la tratta D di Pedemontana per i motivi generali bene illustrati dal video che trovi linkato sotto. La tratta D di Pedemontana è un doppione insensato e inutile della tangenziale est e scorre parallelo ad essa ad una distanza di due km. In compenso distruggerà una delle poche aree verdi della nostra zona attirando nuovo traffico, smog, consumo di suolo. Noi di Sant'Albino solo apparentemente non ne saremo toccati. In realtà questa sarà una ferita insanabile che taglierà in due la vasta area verde che nei nostri desideri (ormai sogni) potrebbe congiungere il parco agricolo nord est del Vimercatese (PANE) al Parco sud delle cave (Increa ecc.) creando una vasta area di prati, ciclabili e pedonali dentro la quale anche le nostre aree ad est di Via Adda potrebbero trovare una riqualificazione ed una valorizzazione.
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Ieri sera si è tenuta la riunione del Comitato di quartiere S. Albino San Damiano (QSASD).
Ordine del giorno
Grazie al Sindaco Troiano, a Legambiente e ai consiglieri comunali di Agrate, Brugherio, Concorezzo e Monza che non ci hanno lasciati soli. Vi sono aziende che al non invidiabile curriculum giudiziario associano un grande "knowhow" legale. Senza il sostegno delle Istituzioni noi cittadini non avremmo modo di difenderci.
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