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lunedì 26 febbraio 2024

VENERDI' 1/3/24 : IL SINDACO DUE VOLTE A S.ALBINO - NON MANCATE (SE POTETE)

 





Una buona occasione per fare presente al Sindaco le carenze del quartiere certamente più dimenticato di Monza, dove manca tutto: biblioteca, centri per anziani o per giovani, centri culturali, scuole medie e superiori, cinema, teatro, negozi di prossimità ma perfino un bancomat o i biglietti del bus per "andare a Monza" (espressione che dice molto del rapporto storico di emarginazione vissuto da sempre dai santalbinesi). Non mancate! 

CQSASD

giovedì 22 febbraio 2024

PALLANUOTO USA - ANITA RADAELLI MIGLIOR ESORDIENTE DEL CAMPIONATO MAAC PER LA SECONDA SETTIMANA CONSECUTIVA



Fantastica Anita! Sant'Albino è con te!



EMMITSBURG, Md. (21 febbraio 2024) – Per la seconda settimana consecutiva, la matricola di Mount St. Mary's Anita Radaelli è stata nominata Rookie (migliore esordiente) della Settimana del campionato "Metro Atlantic Athletic Conference" (MAAC).

In un weekend giocato a Princeton, Anita Radaelli ha concluso con cinque gol, sei palle rubate e quattro assist. Sabato, la squadra ha sconfitto Bucknell 13-10 e Anita Radaelli ha segnato quattro volte con cinque palle rubate e tre assist.

In questa stagione, la matricola ha segnato 23 gol, ha fatto 30 assist, ha rubato 26 palloni e ha procurato 22 espulsioni temporanee delle avversarie.

Tra due settimane, il Mount si dirige verso la California Convergence il 1-2 marzo.


COMPENSAZIONI ELESA - LA CONSULTA DI S.ALBINO SCRIVE AL SINDACO





Riportiamo l'appello inviato al Sindaco dalla coordinatrice della Consulta di S.Albino. Appello condiviso dalla Consulta e dal Comitato di Quartiere S.Albino. La questione riguarda i circa 900.000 Euro che Elesa deve versare in compensazione del danno ambientale prodotto dal suo ampliamento su una vasta area a verde (circa 21.000 metri quadri). E' una cifra vincolata solo a compensazioni di tipo ambientale (verde e ciclabili) . E' stato garantitoo a più riprese l' utilizzo della intera cifra nel quartiere. Non si tratta di una richiesta egoistica ma del tentativo di compensare almeno un po' la totale assenza di servizi nel quartiere certamente più dimenticato di Monza, dove manca tutto: biblioteca, centri per anziani o per giovani, centri culturali, scuole medie e superiori, cinema, teatro, negozi di prossimità ma perfino un bancomat o i biglietti del bus per "andare a Monza" (espresssione che dice molto del rapporto storico di emarginazione vissuto da sempre dai santalbinesi). Attendiamo fiduciosi... 

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Gentile Signor Sindaco,

voglio rimettere alla Sua attenzione la gestione della quota di compensazioni ambientali derivante dall’estensione dell’impianto Elesa, nel quartiere di Sant’Albino.

Si tratta di una quota di c.a. 900 K € a fronte del consumo di suolo (ora verde) pari a 20.000 mq.

La nostra Consulta ha accolto fin da subito l’invito da parte dell’Assessore Lamperti di proporre soluzioni utili attraverso un confronto con i cittadini, ricevendo l’assicurazione che quella stessa quota sarebbe stata investita nel nostro quartiere, visto che l’impatto negativo della sottrazione di area verde sarebbe stata sofferta da chi vi abita. L’impegno dell’AC ad investire l’intera quota nel quartiere è anche ripreso dalla Delibera di Giunta N. 221 del 27/09/2022 ADOZIONE PIANO ATTUATIVO "ELESA" IN VIA POMPEI, che Lei stesso, Sindaco, ha sottoscritto.

Il primo incontro con l’Assessore Lamperti e la proprietà Elesa risale a luglio 2022 e l’ultimo, insieme all’Assessore Turato, a novembre 2023.

In allegato trova l’elenco delle nostre proposte, comunicate all’Assessore Lamperti in vari momenti, per le quali abbiamo anche proposto una stima dei costi. Non abbiamo mai ricevuto da parte dell’Assessore delle indicazioni precise circa l’utilizzo della quota, nonostante le nostre ripetute richieste, di cui l’ultima via PEC qui allegata. Anche durante l’ultimo incontro, entrambi gli Assessori non hanno dato indicazioni puntuali. Solamente durante l’ultimo Consiglio Comunale dello scorso lunedì, grazie ad una interrogazione da parte di alcuni consiglieri, siamo venuti a sapere dagli Assessori Lamperti e Turato che una quota consistente delle compensazioni verrà utilizzata non per la tanto attesa pista ciclabile del quartiere Sant’Albino – parte del BiciPlan, già prevista dal PGT, rientrante nel nostro documento Le città nella città – bensì per il completamento della ciclabile di via Correggio.

Reputo il comportamento degli Assessori alla partita scorretto per averci dapprima coinvolto, così come il Regolamento delle Consulte prevede, in una fase consultiva, senza mai dare riscontro certo alle nostre richieste, prendendo una decisione in contrasto con quanto dichiarato in Consulta e addirittura da Lei stesso approvato e sottoscritto in Delibera.

Ritengo importante una presa di posizione da parte Sua che riconduca alla decisione già presa e sottoscritta nel novembre 2022, facendo in modo che la quota venga completamente destinata ad opere di mitigazione ambientale nel nostro quartiere, tra le quali la più onerosa è il tratto di pista ciclopedonale prevista dal progetto “Parco Sant’Albino”.

Rimango in attesa di un Suo riscontro e mi rendo fin d’ora disponibile ad un incontro di persona.


Cordialmente,


Michela Martinengo

Coordinatrice dimissionaria Consulta Sant’Albino

INQUINAMENTO: RESPIRIAMO VELENO!

Ripoortiamo questa denuncia di "Possibile". Ciò che si scrive per Milano vale anche per Monza. Ricordiamo a tutti che i dati di Monza sono disastrosi nonostante le centraline ARPA siano collocate in Via Machiavelli (una viuzza secondaria) e adddirittura dentro il Parco! Figuratevi a S.Albino in Via Adda o su Viale Industrie. 

Un cittadino ci invia queste foto che recano i dati (quantità per metro cubo) recuperati dal proprio depuratore d'aria Samsung" dopo aver aperto la finestra per qualche istante..  

Il valore medio giornaliero di Pm10 è tre volte il limite (che è 50 microgrammi al metro cubo). Presumibilmente sulle due arterie citate si respira veleno puro!

Eppure la Regione, responsabile della salute, sminuisce la gravità della situazione....

Tanto la gente continuerà a votare Fontana & C. che proseguiranno nelle politiche di smantellamento della sanità pubblica e di negazionismo del cambiamento climatico. Basti ricordare la vicenda della Direttrice di ARPA, negazionista e priva di qualsiasi titolo in materia.

CQSASD.





Mentre Milano si fa bella per la Fashion Week 2024, le persone che vivono in città soffocano.
L’inquinamento in Pianura Padana in questi giorni è a livelli pericolosi per la salute umana e non (come riportato dal professor Mancuso a Milano a 50cm dal suolo siamo la città più inquinata del mondo).
Non si dovrebbe fare esercizio all’aperto, si dovrebbero tenere chiuse le finestre, indossare una mascherina, usare i purificatori d’aria.
Il numero di ricoveri in Lombardia per problemi respiratori, soprattutto nell3 neonat3 e nelle fasce di popolazione più debole (ad esempio asmatic3), è in aumento, replicando il trend già visto a fine anno scorso, e le conseguenze sul lungo termine le vedremo solo nei prossimi anni.
Il presidente Fontana e il sindaco di Milano Sala, sminuiscono gli allarmi, adducendo la scusa che i dati sono collezionati da un ente privato che “ogni tanto tira fuori queste cose qua”.
Peccato che “queste cose qua” sono state confermate anche dai dati del sito regionale Arpa, che conferma la situazione e fornisce una fotografia scoraggiante: la stazione fissa di Milano Pascal città Studi registrava nei giorni scorsi un valore medio giornaliero di Pm10 oltre il doppio del limite (che è 50 microgrammi al metro cubo): ben 102. In centro, nella stazione Milano Senato: 136. Milano Verziere: 110; Milano Marche: 119.
Irrespirabile.
Quindi altro che fashion week! L’unica veste che indossa Milano in questi giorni è un mantello di smog.
Cosa potrebbe fare l’amministrazione per mitigare questa situazione? Alcune idee…
- bloccare traffico auto per qualche giorno
- ⁠rendere i mezzi di trasporto pubblici gratuiti per lo stesso periodo
- ⁠incoraggiare lo smartworking per evitare lo spostamento dell3 pendolari
- ⁠imporre limiti di velocità alle auto
- ⁠abbassare la temperatura negli edifici
- ⁠piantare alberi, molti più alberi di quelli attualmente a piano
Sappiamo che una singola amministrazione non può molto di fronte a un problema sistemico.
Serve una concertazione politica a tutti i livelli. Serve una vera transizione ecologica, portata avanti con coraggio e con il giusto impegno da parte dei player pubblici sia con un piano di investimenti che con regole e politiche coerenti.
Siamo stanch3 di proclami green a cui fanno seguito azioni ridicole nella loro portata di fronte alla drammaticità di un problema che, come ci ricordano spesso gli attivisti e le attivist3 più giovani, non può più essere rimandato.
II 2030 tanto spesso indicato come data/ obiettivo è vicinissimo e ben poco si è fatto. Dobbiamo mobilitarci, tutt3, nelle piazze e nelle cabine elettorali. Dobbiamo pretendere il cambiamento, radicale e non più rimandabile. La politica ha il dovere di farsi carico dei problemi collettivi e non di cedere ai ricatti di chi vuole difendere lo status quo a tutti i costi.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante mappa e il seguente testo "EAQI (EU) Estremamente scarsa Ma Molto scarsa jano Scarsa .Bellagio Accettabile Normale endrisio Buona .Lecco .Como LO .Busto Arsizio .Be .Monza .Rho Novara .Magenta .Milano"
Tutte le reazioni:

sabato 17 febbraio 2024

RICORDO DI TINO BARZETTI - LA FORTUNA DI AVERLO CONOSCIUTO

 



E' morto Tino Barzetti. Era un uomo misurato, cortese ma inflessibile nell'impegno a tutela della socialità, dell'ambiente e della salute dei suoi concittadini. 

Ai funerali svoltisi sabato 17/2/24 presso la Chiesa Parrocchiale di S.Albino e San Damiano ha partecipato una folla di amici e conoscenti. Don Levi Spadotto ha ben tratteggiato la figura di Tino. Anche il Sindaco Troiano non ha voluto mancare. Il Comitato di quartiere S. Albino e San Damiano e la Consulta di S. Albino esprimono alla famiglia le più sentite condoglianze. 

Ed ora qualche breve nota personale dello scrivente che a mio avviso traccia bene che tipo di uomo sia stato. Ho conosciuto Tino negli anni recenti del suo straordinario impegno contro l' inquinamento prodotto dall' impianto rifiuti speciali di Viale Industrie. Pur già provato dalla malattia si è speso per questa causa con tutte le forze ed è solo merito suo se il Comune di Monza ha deciso di non rinnovare la convenzione con questa azienda inquinante.

Ma c'é un episodio che in particolare mi ha colpito profondamente. Durante le numerose riunioni comuni mi è capitato più di una volta di rimproverarlo per il tono della voce che io, sordastro e impaziente, faticavo ad udire. Ebbene Tino non ha mai reagito a queste mie lamentele. Ma una volta in cui eravamo soli a tu per tu mi ha detto  col suo sorriso disarmante: "Paolo, porta pazienza ma da sei anni ho il Parkinson che mi ha colpito anche alle corde vocali...". Mi sono sentito gelare. Avrei voluto sprofondare per la mia insensibilità. Ma subito mi sono sentito perdonato ed accolto. Ho avuto l' impressione immediata di aver ricevuto il dono di incontrare una persona straordinaria, una di quelle (poche) persone per cui è legittimo sperare in una umanità migliore.  

Ciao Tino, ti vogliamo bene!  

Un abbraccio forte ai tuoi cari. 


In coda riportiamo anche il saluto di Carmen Ferracin, già Assessore alla cultura a Brugherio.


Ed ora qualche nota biografica.

Agostino Barzetti, classe 1943, nasce e cresce  a Sesto San Giovanni in una famiglia numerosa (10  tra fratelli e sorelle). Sin da giovanissimo scopre nel calcio la sua grande passione, completa gli studi e a 18 anni entra nel mondo del lavoro come perito elettrotecnico. Negli anni lavora per diverse aziende come la Philips, ABB elettronica e Fumeo. Parallelamente porta avanti una carriera da calciatore dilettante militando in alcune squadre del milanese e della Brianza, tra cui  il Verano.  Tolte le scarpe da gioco riveste ruoli negli staff tecnici di società come l'Usmate, la Concorrezzese e in ultimo riveste fino al 2013 il ruolo di osservatore per il Monza.

Nel 1984 si trasferisce con la moglie Marcella da Monza a San Damiano, dove cresceranno le tre figlie. Negli anni 90 e inizi 2000 partecipa attivamente alla vita pubblica facendo parte della Consulta di Quartiere San Damiano e del Consiglio di Istituto della  Scuola Media de Filippo. Si impegna subito in una lotta contro la discarica di Viale Industrie che da decenni ammassa materiali di  ogni genere a ridosso delle  case di San Damiano. Nel 2013 inizia insieme ad altri sandamianesi /santalbinesi la battaglia contro l'impianto di smaltimento rifiuti speciali che sorge sempre su viale dell'industrie in prossimità del nucleo urbano di San Damiano e che produce un pesante inquinamento tossico ed acustico. Porta avanti questo suo impegno per 10 anni pur essendo sempre più provato dalla malattia ( morbo di Parkinson). Raccoglie e analizza delibere, prepara esposti e combatte contro una burocrazia che spesso è più funzionale agli interessi di chi inquina che non alla tutela della salute e dei diritti dei cittadini.

Chiudiamo ancora con queste note che anche il Sindaco Troiano ha sottoscritto e che ben lo descrivono:  Era un uomo misurato, cortese ma inflessibile nell' impegno a tutela della socialità dell'ambiente e dei suoi concittadini" .

Grazie di tutto,Tino...

Se ne è andato un carissimo amico
Tino Barzetti. Abbiamo condiviso ideali ma soprattutto azioni reali sul territorio di San Damiano. Averlo come compagno in questo cammino era una certezza. La sua persona ispirava fiducia e gentilezza. Arrivava ovunque in punta di piedi e quando arrivava sentivi che c’era. Si spendeva senza sosta per raggiungere gli obiettivi che ci eravamo prefissati noi della Consulta di Quartiere Nord. Abbiamo avuto diverbi anche accesi che scemavano dopo un chiarimento. Era una persona di chiara intelligenza e non teneva mai risentimenti. Si riprendeva a lavorare con la solidarietà che ha sempre caratterizzato il nostro rapporto. Amici come lui si contano sulle dita di una mano. Quando abbiamo fatto chiudere la discarica di Monza sul Viale delle Industrie è stato un grande evento. Hanno partecipato in tanti e lui gestiva il blocco della discarica con un buon gruppo di amici cittadini e io andavo in Comune a Monza a contrattare con l’Assessore di competenza e col Sindaco. Abbiamo tenuto duro finché hanno chiuso la discarica. Poi abbiamo festeggiato tutti: vinti e vincitori. La sua vita gli ha dato soddisfazioni, una bella famiglia che amava sopra ogni cosa e la capacità di mettersi al servizio della Comunità raggiungendo sempre i risultati prefissati. Ci sarà sempre nei miei ricordi più importanti.
Vorrei dire a Marcella che le sono vicina, che l’abbraccio forte insieme alle sue figlie e che ha avuto accanto un grande uomo che tutti, io in primis, abbiamo apprezzato.
Con tutto il mio affetto
Ciao Tino.

venerdì 16 febbraio 2024

GRAVE INCENDIO NELLA NOTTE A CONCOREZZO - COME NON PREOCCUPARSI?


ARPA, come d'uso, rassicura

COSA DICE ARPA IN QUESTO CASO ? 

"Con strumentazione portatile nelle aree abitate limitrofe sono state effettuate la prime misure speditive: non risultano valori critici per i parametri misurati. Ci attendiamo comunque in aria gli inquinanti tipici della combustione dei materiali oggetti del rogo che, essendo in forma gassosa, tenderanno a rarefarsi in atmosfera". E ancora: "Si rivela l’odore tipico correlato al materiale bruciato, prevalentemente pneumatici e plastica" specificano da Arpa.
"È in azione il Gruppo Specialistico Contaminazione Atmosferica che ha posizionato il campionatore ad alto volume nei pressi della scuola elementare di Via Ozanam, campionatore che consentirà di analizzare i microinquinanti (diossine e furani). ".

Il sindaco di Concorezzo, Mauro Capitanio, ha invitato i cittadini a tenere le finestre chiuse. Appello che è stato condiviso anche dai primi cittadini dei comuni limitrofi a partire da Agrate Brianza.

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ma...

Riportiamo sotto il link e un estratto da un articolo che contiene l'intervista a un esperto qualificato:

Phttps://www.ohga.it/discarica-di-pneumatici-in-fiamme-quali-sono-le-conseguenze-ambientali-e-per-la-salute/

(Ndr) Si parla di incendio di pneumatici e materiali plastici) ...

"Per capirci qualcosa di più ci siamo rivolti al dottor Angelo Cecinato, già Direttore dell’Istituto sull’inquinamento atmosferico del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), oggi in pensione.

Professore, quali sostanze possono essere rilasciate da un incendio 

di questo tipo?

Un incendio di scarti di pneumatici ha degli elementi in comune con tutti gli incendi e i processi di combustione di materiale organico, nonché sostanze tipiche del materiale bruciato. Al primo gruppo appartengono polveri fini e ultra-fini (le famose nanoparticelle), ossidi d’azoto, idrocarburi incombusti tossici quali composti aromatici, aldeidi, idrocarburi policiclici aromatici, sostanze clorurate, ritardanti di fiamma presenti nel combustibile originario, ecc. Per fare qualche esempio di composti tossici (cancerogeni), ricordiamo il benzene, la formaldeide, il benzo[a]pirene, i PBDE (ritardanti di fiamma), l’acroleina, polimeri.

Al secondo gruppo, per gli pneumatici si annoverano gli inquinanti solforati (derivati dell’anidride solforosa, solfuri, solforati organici) e molte sostanze azotate organiche, presenti nella composizione chimica dei materiali. Bisogna considerare anche il contributo di altre sostanze tossiche presenti in tracce, provenienti dall’usura di pneumatici (ad esempio per i freni e la pavimentazione stradale: metalli pesanti, rame, zinco, arsenico). Il rilascio delle diossine, di cui spesso si parla, in realtà non dovrebbe avvenire se non in casi rari, in cui il materiale di partenza contenga cloro, composti organici e altre sostanze in grado di agire da catalizzatori (promotori di reazione).

Molte di queste sostanze sono cancerogene. Oltre allo sviluppo di tumori, molte sostanze rilasciate dagli incendi sono in grado di indurre altri problemi di salute, dalle irritazioni cutanee e della gola ai problemi cardiaci, ai danni genetici. 

Ovviamente l’entità e la durata del danno dipendono anche dalle dimensioni dell’incendio. ...Non va trascurato che polveri fini e vapori tossici possono viaggiare per migliaia di chilometri.

C’è qualcosa che si potrebbe fare per prevenire e quindi evitare 

fenomeni del genere?

Da una parte, lo sviluppo tecnologico e legislativo tende a ridurre l’uso di materiali tossici in sé o in grado di trasformarsi in sostanze tossiche; dall’altro, si tratta di tradurre in pratica le indicazioni della scienza e della tecnologia e favorire il controllo del rispetto delle normative. Ma poco si può fare se manca una coscienza (sensibilità) ambientale e se l’unico parametro che conta è il profitto. Un vero “ambientalismo” non è contro il progresso né velleitario-massimalista, ma contempera il “benessere” con il bene di tutti, sapendo che c’è un costo da pagare per il bene anche delle generazioni future (quelle che più pagheranno il conto dei danni ambientali odierni).