SEGUI GLI AGGIORNAMENTI AUTOMATICI

LEGGI NELLE COLONNE DEL BLOG GLI AGGIORNAMENTI QUOTIDIANI SU MONZA; SU NEWS NAZIONALI E INTERNAZIONALI; SU ECOLOGIA E TUTELA AMBIENTE; SU EDUCAZIONE, LAVORO SOCIALE, CULTURA. Il meglio di un' edicola a tua disposizione! In fondo ad ogni prima pagina di aggiornamenti clicca su "altri" per vederli tutti.

lunedì 15 febbraio 2021

PGT DI CONCOREZZO E DI MONZA A COLPI DI SLOGAN : SI PROCLAMA ZERO CONSUMO DI SUOLO E SI PREPARANO COLATE DI CEMENTO

CONCOREZZO


In particolare su Concorezzo articolo dal Cittadino di Monza (del nuovo editore e del nuovo direttore; ahimé!): https://www.ilcittadinomb.it/stories/Cronaca/concorezzo-approvato-il-nuovo-pgt-a-consumo-zero-di-suolo-critiche-le-opposi_1386062_11/

Brevi estratti: "A livello tecnico il disegno urbanistico della Concorezzo del futuro prevede il consumo zero del suolo, la tutela del verde e la riqualificazione dell’esistente oltre ad aver identificato in via Kennedy l’area dove dovrebbe sorgere la nuova Rsa.

Nostro commento: c’era l’occasione di far chiudere Asfalti Brianza ecc. e non lo si è voluto fare!

Ma anche a Concorezzo molti giustamente si lamentano: 


CEMENTO IN VIA KENNEDY. DA CHE PARTE STA LA POLITICA?
Qualche giorno fa vi abbiamo parlato del piano di cementificazione previsto per via Kennedy voluto dall'Amministrazione Capitanio, in continuità con quanto previsto da Lega e Forza Italia negli anni scorsi. Qui un link con alcuni dettagli sull'ultimo Consiglio Comunale: https://bit.ly/3aqhoJC.
Oggi vogliamo raccontarvi più precisamente quali sono gli interessi in gioco. Siamo sicuri capirete meglio perché rimane una profonda distanza tra noi e il Sindaco.
⭕ La nostra proposta è molto semplice: se si vuole realizzare l'RSA in via Kennedy è bene si faccia ad ovest del viale, riducendo al minimo il consumo di suolo, preservando il verde dell'area e rispettando le prescrizioni ambientali individuate dagli uffici della Provincia, che ad oggi impediscono l'edificazione ad est.
⭕ L'Amministrazione, invece, insiste nel voler realizzare l'RSA ad est e si è attivata per ottenere dalla Provincia la possibilità di aumentare il consumo di suolo. Perché? Così facendo, tutta l'area ad ovest resterebbe a completa disposizione dei costruttori privati, interessati a realizzare altri palazzi.
Non si tratta di una supposizione o di una ricostruzione parziale. Ancora una volta, sono gli atti pubblici a parlare chiaro. Scorrendo le immagini, potete leggere tre richieste identiche pervenute al Comune e depositate da tre operatori del mattone attivi sul nostro territorio: Devero Costruzioni, Bertolazzi e Habitat 99.
Facendo il proprio lavoro e con l'obiettivo di tutelare al meglio i propri interessi, questi operatori del mattone chiedono al Sindaco di predisporre l'RSA ad est di via Kennedy. Lo fanno in modo molto chiaro e riferendosi a interlocuzioni intrattenute con l'Amministrazione in precedenza.
‼ Anche la politica ha un lavoro da svolgere: trovare un punto di equilibrio capace di salvaguardare l'interesse pubblico, tutelando i cittadini che vivono nell'area, preservando l'ambiente e riducendo al minimo la speculazione edilizia, visti i molti sfitti e invenduti presenti sul nostro territorio.
Eppure l'Amministrazione Capitanio non vuole sentire ragioni e ha preferito rigettare tutte le proposte di mediazione messe in campo dal nostro gruppo, preferendo un approccio completamente in linea con i desiderata di Devero Costruzioni, Bertolazzi e Habitat 99. Il nostro modo di far politica è molto differente, innervandosi innanzi tutto sull'interesse della città e dei suoi cittadini.

CLICCA SULLE IMMAGINI PER INGRANDIRLE:








Sono un residente di Viale Kennedy. Alcune settimane fa abbiamo fatto una raccolta firme a sostegno di un’Osservazione al PGT, con lo scopo di consentire la costruzione della RSA (che ha uno scopo sociale), ma impedendo al tempo stesso lo scempio edilizio che si prospetta. Sono state raccolte firme non solo di residenti, ma anche di cittadini che amano quest’area verde naturale. Potete trovare a al link https://www.youtube.com/watch?v=_i7CGeoikJQ la registrazione della seduta del Consiglio del 5/2, dove al momento 4:09:30 si discute la petizione dei cittadini. Invito tutti a dedicare 15 minuti del proprio tempo a guardare il dibattito sulla petizione per farsi una propria opinione. Io la mia ce l’ho: Concorezzo è destinato a diventare un paese sovraffollato, dove la qualità della vita diminuirà per tutti, tranne per quei pochi che diventeranno più ricchi. Più che Borgo del Futuro, parlerei di Quartiere Dormitorio degli Anni ’50. Per quanto riguarda “giardini privati e parchetti per bambini”, che qualcuno confida saranno resi disponibili tra le palazzine, mi sembra una favoletta triste oltre che discutibile (perché giardini privati e non parchi pubblici, allora?).
Seduta del 05/02/2021
YOUTUBE.COM
Seduta del 05/02/2021
Seduta del 05/02/2021
6
  • Mi piace
  • Rispondi
  • Condividi
  • 2 h






MONZA

 A MONZA  NON SIAMO MESSI MEGLIO!





























La giunta parla di riqualificazione ma si dimentica l'area dell'ex-Macello.
Una riqualificazione che somiglia, troppo, a una cementificazione. Il piano della giunta di centrodestra è stato squadernato nel corso degli ultimi consigli comunali ed è stato approvato dalla maggioranza. Gli emendamenti presentati dalla sinistra, compatta, sono stati di fatto respinti in toto.
Sono 106 le aree per cui c'è il semaforo verde. Tutti di privati, che grazie alle pieghe delle legge regionale con cui sono stati approvati, potranno godere di un indice di edificabilità maggiore del 25 per cento rispetto al normale. Non solo: di pari passo avranno diritto anche a una riduzione del 50 per cento degli oneri urbanistici.
Aree dismesse e di degrado, dice la maggioranza, ma in realtà quelle che possono essere classificate come tali sono solamente 19.
Al contrario zone che meriterebbero un intervento, realmente abbandonate, di cui si discute da tempo, sono state volutamente ignorate. È il caso dell'ex-Macello. Questa sì una superficie contaminata e lasciata a se stessa da decenni, divenuta ricovero di sbandati e che, invece, non è stata nemmeno presa in considerazione; nonostante la minoranza abbia chiesto il suo inserimento nelle varianti al Pgt per poterla finalmente bonificare e riqualificare. Un'area pubblica, quest'ultima, è bene ricordarlo.
Eppure, pare che intorno all'ex-macello l'unica preoccupazione della giunta di centrodestra sia quella di sbarrare gli accessi attraverso i quali i senza fissa dimora riescono a entrare. Dallo scorso giungo, aveva sottolineato l'assessore alla Sicurezza, Federico Arena, la zona è sotto osservazione e per dirla con le sue parole, rilasciate tempo fa un giornale: “La polizia locale è impegnata ogni giorno a riportare la legalità e a contenere le sacche di degrado urbano. Ma non basta, perché, altrimenti, entro qualche giorno li ritroveremo ancora lì”, riferendosi a questo come all'unica problematica dell'area.
Ecco, forse si poteva allargare il discorso: l'occasione e gli strumenti per riqualificare c'erano e sono proprio quelli adottati dalla sua giunta, ma non sono stati presi in considerazione.


Però ci sono dubbi di incostituzionalità!


Le varianti restano al palo
Addio cemento, la legge regionale che prevede la possibilità di edificare fino al 25 per cento in più dei volumi consentiti dal Piano del governo del territorio sarebbe incostituzionale.
E così l'idea della giunta di centrodestra di cancellare lo strumento urbanistico pensato dall'amministrazione Scanagatti potrebbe essere spazzato via dalle carte bollate. Le 106 aree individuate dal Comune, quasi tutte di privati, dovrebbero soddisfare un requisito particolare, cioè dovrebbero essere aree dismesse e di degrado, ma quelle che soddisfano a pieno titolo i requisiti in realtà sarebbero solo 19.
A Palazzo, qualcuno pensava di poter inserirsi tra le pieghe della legge per ridisegnare la Monza del futuro, ma pare che non sarà più possibile. Ora, infatti sulla possibilità offerta da Regione pende la spada del tar, il Tribunale amministrativo regionale, che sollecitato dal comune di Milano ha deciso di vederci chiaro. La sentenza è di là da venire, ma pare che i giudici abbiano già puntato il dito contro il fatto che non vengano rispettate le "prerogative comunali" in materia di a pianificazione urbanistica. C'è poi un altro aspetto su cui si concentra l'attenzione: la legge regionale sembrerebbe troppo rigida rispetto alle differenti realtà locali. E come se non bastasse finirebbe per incentivare l'abbandono degli edifici in vista del premio del 25 per cento. Che va a braccetto con una riduzione del 50 per cento degli oneri urbanistici a favore di chi interviene (costruisce).
Una scorciatoia che potrebbe saltare quindi, e che rimette tutto a posto. La mancanza di programmazione si fa sentire, anche in questo caso.





sabato 13 febbraio 2021

OSSIMORI: ASFALTI BRIANZA, LEGA DI CONCOREZZO, TUTELA DELLA SALUTE E DELLA LEGALITA'











VICENDA ASFALTI BRIANZA - ECCO CON CHI ABBIAMO A CHE FARE

Mentre la Procura continua le sue indagini rinfreschiamo la memoria sulla proprietà di Asfalti Brianza e sulle sue complesse vicende...
  • CHI SONO I PROPRIETARI:
https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2019/09/asfalti-brianza-chi-sono-i-propietari.html
  • Ed ecco una rassegna stampa (sui proprietari e le loro varie società) che desta parecchie preoccupazioni:
https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2019/11/asfalti-brianza-rassegna-stampa-che.html


  • LA LEGA DI CONCOREZZO  E LA GIUNTA 

Avremmo preferito mettere una pietra sul passato. Ma negli ultimi giorni la Lega di Concorezzo ci ha tirato per i capelli. Vedi qui i loro attacchi privi di qualsiasi riferimento a fatti verificabili e le nostre documentate risposte:  https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2021/02/le-nostre-bufale-sempre-supportate-da.html

Soprattutto avremmo preferito non occuparci mai più della Avv. Musetta e del suo Comitato Tutela ecc. 

Senonché proprio l'Avvocato Musetta, consigliera napoletana della Lega, nel corso dell'ultimo Consiglio comunale, secondo quanto riporta la stampa, ha detto che "non è stata dichiarata l'insalubrità e la nocività dell'azienda ma solo i disturbi legati alle emissioni di fumo" e lascia ai cittadini che si lamentano la sola opzione di mettere mano al portafoglio e pagarsi un avvocato per un'azione civile. Una bugia colossale.

Il  bello è che il suo impegno civico, che alla fine le ha meritato l'elezione in Consiglio comunale tra le file della Lega, è iniziato proprio combattendo da mamma preoccupata l'inquinamento di Asfalti Brianza e partecipando ad un Comitato Tutela ambiente ecc. ecc. nato a Concorezzo proprio a tale scopo! 

Tale Comitato sembra ora limitarsi a proporre sulla sua pagina (https://www.facebook.com/comitato.concorezzo) un'insalata di post di no vax, di sostenitori del Dottor Tarro e di fan di Radio Maria per i quali il Covid sarebbe una punizione divina contro l'omosessualità e analoghe pratiche demoniache.  

Eppure ai suoi esordi il Comitato Tutela ambiente ecc. ecc. di Concorezzo ha prodotto, grazie alla competenza del proprio Dott. Remo Egardi, la prima relazione accurata che ha evidenziato l'emissione di sostanze cancerogene prodotte dall'Azienda e certificate dalla Azienda stessa. Tali dati assai preoccupanti sono stati in seguito confermati da un' analisi finanziata da "Le Iene" a novembre 2019, da una perizia commissionata nel giugno del 2020 dal Sindaco di Concorezzo (che ha evidenziato tra l'altro che Asfalti Brianza non ha nulla in regola), ma soprattutto dall'unico giorno di analisi al camino (da noi più volte auspicate) svolte da ARPA il 30/6/2020. Verifiche che hanno rilevato emissioni di benzene (cancerogeno) oltre i limiti consentiti in ben 9 casi su 14 rilevazioni effettuate. 

Vedi qui la relazione di Egardi: 

https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/search/label/%23ASFALTIBRIANZARELAZIONEEGARDI

Che Arpa e ATS in questi sei anni non abbiano fatto molto è certo ma lo è altrettanto il fatto che fin dal primo tavolo ARPA e lo stesso Comune di Monza hanno insistito per l'attivazione delle procedure previste per legge dalla DGR 3018.
Fin da maggio 2018  il "Comitato tutela ecc. ecc. " di Concorezzo spinge invece il Sindaco Borgonovo sulla via della "concertazione" con questa (diciamo "particolare") proprietà, “ingaggia” come tecnici tali Zanotti e si lancia (non richiesto) in proposte di modifiche impiantistiche. E il Comune di Concorezzo aderisce supinamente. Asfalti Brianza accetta di buon grado anche se in vari anni di tavoli non da mai seguito effettivo a quanto richiesto dalle Istituzioni e da lei promesso. 
Dunque, dopo un anno intero di silenzio, il Comitato tutela ecc. ecc. si risveglia dal torpore e finalmente a maggio 2019 promette interventi fra cui quello che la stessa Avv. Musetta presenta come un “sofisticato sistema di filtri”. 

Vedi in proposito i due articoli di Concorezzo.org :

https://www.concorezzo.org/cronaca/asfalti-brianza-c-e-ancora-puzza-ma-4697.html

https://www.concorezzo.org/cronaca/asfalti-brianza-ecco-il-piano-anti-odori-4782.html


Vedi qui le testimonianze dirette di questo comportamento "ondivago" di Musetta:


Il Paolo cui si fa riferimento sopra è tale Paolo Perotti, membro del Comitato Tutela. Di professione, dice il suo profilo Linkedin  "Procacciatore d'affari" con all'attivo, stando allo stesso profilo Linkedin, due attività professionali, entrambe sfortunate. Lo riguarda anche una vicenda giudiziaria che ha chiamato sul banco degli imputati Gian Luca Brambilla, imprenditore e opinionista a "Piazza Pulita" (su rete 4)   (vedi qui: http://nuovabrianza.it/monza-fatture-false-nei-guai-gian-luca-brambilla/ ); Brambilla  poi assolto con formula piena dalle accuse rivoltegli. (https://www.quotidiano.net/cronaca/archiviazione-processo-brambilla-1.522368.)

Stranamente sia in sede di controllo ARPA (supportato in questo una volta anche dall'Architetto Della Giovanna del Comune) che su FB, Paolo Perotti, appunto rappresentante del Comitato Tutela e autodefinentesi "tecnico", a varie riprese ed in modo abbastanza paradossale cerca di convincere tutti che le emissioni non provengono da Asfalti Brianza (!!??). Vedi qui: https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2020/04/asfalti-brianza-prepariamoci-alla.html

Del resto ancora il 29/11/2019 anche il Sindaco Mauro Capitanio dice alle Iene che “si sta cercando di identificare la fonte” (dopo 6 anni di denunce circostanziate da parte della popolazione circostante!).

Alla fine perfino Egardi del Comitato Tutela ecc ecc sembra attribuire agli interventi della Provincia (che come da legge chiedeva di autorizzare preventivamente le modifiche impiantistiche) e addirittura della Procura della Repubblica la responsabilità della mancata realizzazione degli altri lavori di mitigazione (filtri ecc.) di cui nessuno in verità ha mai presentato né visto alcun progetto! Con l’ordinanza del Sindaco Capitanio del 13/8/2020 si consuma il pasticciaccio completo. Gli esperti del Comitato Tutela (che dalle carte risultano solo come caldamente suggeriti dallo stesso Comitato e “accettati come consulenti” da  Asfalti Brianza) cambiano il bruciatore senza alcun altro intervento di mitigazione. L'inquinamento si fa ancora peggiore. In due assemblee di cittadini a Sant’Albino (2/8 e 2/9/2019) noi del Comitato Sant’Albino e San Damiano, che ancora ci fidavamo ciecamente (che imbecilli!) del tanto decantato “know how” del Comitato Tutela li invitiamo per dare info alla popolazione. Loro infatti hanno diretto per i comitati di cittadini tutto il percorso tavoli fin dalla fine del 2017 e hanno, si suppone, curricula dei tecnici, disegni e carte. Ma loro non vengono "perché uno è in ospedale e l'altro in vacanza". Ma che comitato è, ci chiediamo? E in effetti ci sembra di capire che i membri sono sono due o tre: Egardi, Perotti e l'avvocatessa Musetta eletta in consiglio comunale per la Lega. E i cittadini? In ogni caso tutti spariscono anche se intanto sono ben attivi nell' aprire al loro rappresentante Perotti (che oltre ad essere, a quanto pare, un ecologista fervente è anche per sua stessa ammissione “un procacciatore d’affari”) agganci col Comune di Vimercate per promuovere delle alternative ecologiche all’asfalto. Ovviamente con il supporto di Asfalti Brianza che sarebbe pronta alla conversione (?). E con la benedizione del vicepresidente della Provincia Borgonovo che avviò a suo tempo il tavolo di concertazione.

In effetti gli intenti del Comitato Tutela ecc. ecc. fin dall'inizio sono molto ambiziosi: pensano di poter convincere questa lungimirante proprietà (si fa per dire) a rinunciare alla produzione di asfalto e ad una riconversione ecologica mirante a produrre ecodrain, materiale meno impattante sull'ambiente. In effetti i tecnici Zanotti coinvolti dal "Comitato tutela ecc. ecc." si occupano professionalmente della produzione di ecodrain e Paolo Perotti del Comitato Tutela è molto interessato, evidentemente a "procacciare" qualche nuovo affare in questo campo. Vedi in proposito questo articolo che parla anche di aziende collegate a Perotti che in rete non siamo riusciti a trovare : https://www.concorezzo.org/cronaca/la-strada-ecodrain-e-made-in-concorezzo-4730.html

In realtà Asfalti Brianza declina l'invito alla riconversione praticamente subito perché dice che il mercato richiede asfalto e non ecodrain. I risultati delle modifiche impiantistiche proposte dal Comitato Tutela e dai suoi tecnici di fiducia risultano subito fallimentari e peggiorano la già tragica situazione. Ma a questo punto il Comitato Tutela ecc. si è già dileguato... Salvo ricomparire miracolosamente a luglio 2020 a Vimercate dove organizza un convegno sull'ecodrain col patrocinio, guardacaso, della Provincia  del Vicepresidente Borgonovo, ex sindaco e attuale presidente del Consiglio comunale di Concorezzo. Convegno poco partecipato, si lamentano a causa della scarsa lungimiranza degli amministratori brianzoli. Vedi qui:  https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2020/07/comitato-tutela-terra-acqua-aria-di.html.

Per concludere :

Dunque l'Avv. Musetta, dismesse le vesti di pasionaria della lotta ambientalista contro Asfalti Brianza ora risponde ai suoi concittadini ed ex colleghi di battaglia che non vi sarebbero evidenze di inquinamento e di porre mano al portafoglio spendendo molte decine di migliaia di euro per pagarsi un avvocato. Lo stesso consiglio di por mano al portafoglio per pagarci un'azione legale ce lo da la consigliera Sipioni, collega di Borgonovo, la quale dice che "occorre ricondurre l'imprenditore al rispetto delle regole " (ovviamente a nostre spese) e non manca di accusarci di aver politicizzato la questione. Ma i cittadini si sono rivolti ripetutamente e indistintamente a tutte le forze politiche. L'obiettivo era difendere bambini, donne incinte e anziani dal tumore, non fare propaganda politica. Egidio Riva, consigliere comunale del PD di Monza ha tentato di coinvolgere nella nostra battaglia una platea ampia e bipartisan di consiglieri comunali, provinciali e regionali. Ebbene hanno aderito una cinquantina di amministratori pubblici ma tutti di centrosinistra. Come mai?  Due consiglieri regionali hanno proposto recentemente un Odg per chiedere un'azione seria nei confronti di Asfalti Brianza. Ebbene su 40 consiglieri regionali di centrodestra solo 3 hanno avuto la capacità di seguire la coscienza votando a favore! Perfino alcune liste di centrodestra di Brugherio che erano state con noi attivissime all'inizio si sono poi miseramente dileguate. Non siamo stati certo noi a politicizzare la vicenda!

Cosa ci aspettiamo per il futuro? Ormai ci aspettiamo di tutto e riteniamo assai probabile il seguente scenario. Che qualche politico intraprendente e pragmatico possa rendere possibile il sogno finale di Asfalti Brianza e in nome della "tanto decantata economia circolare" (citiamo da un documento dell'Azienda stessa) la gigantesca montagna illegale di fresato di ignota origine e composizione che AB avrebbe dovuto smaltire onerosamente entro il 20 gennaio 2020 (sic! Cosa che ovviamente non ha fatto) venga derubricata a materia prima utilizzabile nella produzione (e nei polmoni dei cittadini). Del resto chi rappresenta direttamente in Parlamento noi brianzoli è il leghista Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega e collega dell'omonimo Capitanio, fratello gemello del Sindaco di Concorezzo. Romeo che è stato condannato a 1 anno 8 mesi in primo grado dal tribunale di Milano per peculato nell'inchiesta delle “spese pazze” in Lombardia (da Wikipedia).

Chiudiamo qui ribadendo ancora una volta che l'assenza di evidenze dell'inquinamento è una pura bugia. Se fosse come dice la Musetta come mai la Procura della Repubblica, dopo il primo sequestro motivato dalla illegittima gestione dei rifiuti è intervenuta imponendo un secondo sequestro, tuttora in atto dal luglio del 2020, per le emissioni illegali?


CQSASD