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sabato 17 marzo 2018

Qualità dell'acqua a Sant'Albino (dati BrianzAcque)

clicca e inserisci l'indirizzo

vedi qui: https://richiesteassistenza.brianzacque.it/servizi/qualita-acqua

MARTEDÌ 20 MARZO - DONNE FUORI DAL BUIO: L'Iraq, 15 anni dopo presso ARCI SCUOTIVENTO

MARTEDÌ 20 MARZO
DONNE FUORI DAL BUIO: L'Iraq, 15 anni dopo


A 15 anni dall'invasione dell'Iraq, un web-documentario racconta la storia di 4 donne irachene. E del paese. 

Era il 20 marzo del 2003, e una Coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti invadeva l’Iraq. Iniziava così una guerra che oggi non è ancora finita. 

Cosa è cambiato in questi 15 anni? Come ha resistito la popolazione civile, e tra loro in particolare le donne? 

Ce lo racconterà "DONNE FUORI DAL BUIO", un progetto di giornalismo indipendente co-prodotto da Un Ponte Per..., e realizzato dalla giornalista Sara Manisera e dalla fotografa Arianna Pagani.

"DONNE FUORI DAL BUIO" vede protagoniste un’ingegnera, un’avvocata, un’attivista e una madre irachene, che raccontano com
e si vive oggi in Iraq, come la loro vita sia cambiata dopo il 2003, come resistono e lottano in una società colpita guerra e violenza. 
Il progetto sarà messo online il 20 marzo, e parallelamente presentato per la prima volta a Monza, con le volontarie e i volontari del Comitato Locale di Monza e Milano di Un Ponte Per... , e alla presenza delle due autrici. 

Ingresso con Tessera Arci 2017-2018  



martedì 13 marzo 2018

16 MARZO - CENA POVERA








































una cena con riso in bianco e patate lessate????
Perchè una cena così misera?
semplicemente per vivere un pezzettino di vangelo. Per fare anche noi una piccola moltiplicazione dei pani. Per raccogliere fondi e acquestare sementi per seminare
un ettaro di grano in Perù e finanziare il fondo diocesano famiglia lavoro
quando?
VENERDI’ 16 MARZO IN TUTTI GLI ORATORI DELLA COMUNITA’ PASTORALE
ALLE ORE 19.30.
iscriviti entro mercoledì 14 marzo su Fb oppure mandando mail (monzasantalbino@chiesadimilano.it).
Specificare nome e cognome, quanti adulti e quanti ragazzi
















L'addio alla "battagliera" Luisa Garofano




venerdì 9 marzo 2018

DONNE CHE REGGONO IL MONDO

 Sabato 10/03
dalle 15 alle 18.30 presso il Centro Civico San Rocco, Via Gabriele D'Annunzio, 35, Monza.
INTRECCIARE FILI E RELAZIONI - Storie di donne e riscatto sociale
Laboratori e presentazione di progetti di abbigliamento etico e del Commercio Equo e Solidale.
 dalle 19.00 presso Arci Scuotivento,  Via Monte Grappa 4b, Monza.
Aperitivo musicale al femminile e spettacolo teatrale "FIORI ALL'OCCHIELLO: DONNE CHE HANNO PRESO LA VITA DI PETTO", compagnia teatrale La Ventana.


OGGI AL VIA LA PORTINERIA SOCIALE!


Un nuovo servizio si affianca alla Trattoria Popolare Scuotiventola portineria sociale! 
E con la Primavera tornerà anche il mitico Antonio per riparare le vostre biciclette: un motivo in più per aggiungervi a tavola!

DICHIARAZIONE COMUNE CONCOREZZO SUI LAVORI CHE AB DEVE FARE - 9/3/2018






15/3 ORE 21 - CONSULTA QUARTIERE SANT'ALBINO

Corpo del messaggio

LUISA GAROFANO - BREVE BIOGRAFIA DI UNA PICCOLA GRANDE DONNA

STORIA DEI RIVA: LUISA GAROFANO - BREVE BIOGRAFIA DI UNA PICCOLA GR...: Nella giornata di mercoledì 7/3/2018 si sono svolti a Sant’Albino i funerali di Luisa Garofano. La chiesa era gremita. Per chi l’ha con...

giovedì 8 marzo 2018

8 MARZO - CONTRO LA VIOLENZA ANNOTATEVI QUESTI INDIRIZZI

Festa Mongolfiera Brugherio

Festa Mongolfiera Brugherio Eventi a Monza: . Tutti gli eventi di Monza e Provincia

TESTAMENTO BIOLOGICO A MONZA

Per indicazioni più dettagliate sul come fare vedi il  link alla Associazione Luca Coscioni https://www.associazionelucacoscioni.it/come-fare-il-testamento-biologico/

 

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Dal sito del Comune di Monza

Disposizioni Anticipate di Trattamento: informazioni utili

7 marzo 2018
Sono entrate in vigore lo scorso 31 gennaio 2018, in attuazione della legge n. 219/2017 le Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT), conosciute anche come Testamento biologico.


Cosa sono 
La nuova legge, infatti, introduce le DAT quale documento che consente ad ogni persona maggiorenne, capace di intendere e di volere, di esprimere liberamente le proprie intenzioni sulle terapie sanitarie che desidera o meno ricevere, nel caso in cui non sia più in grado di decidere autonomamente.

Come fare
L'interessato deve redigere un documento strettamente personale, in forma di atto pubblico o di scrittura privata autenticata o consegnata direttamente all'ufficio dello Stato Civile del Comune di residenza, con le sue disposizioni che contengono il consenso o il rifiuto rispetto alle proprie scelte terapeutiche e sanitarie, allegando anche un apposito modulo di richiesta.
Per essere valido, il documento deve contenere nelle disposizioni anche l’indicazione del nome di un fiduciario, una persona maggiorenne che ha l’incarico di rappresentare il disponente e di far rispettare la volontà espressa nelle DAT. L’intestatario può sempre cambiare il fiduciario, modificare le sue disposizioni o ritirare le sue DAT.
Si ricorda che l'Ufficiale di Stato Civile non prende parte alla stesura delle DAT né fornisce informazioni in merito al contenuto, ma si limita a verificare l’identità e la residenza del disponente nel Comune, a riceverle e a registrarle.
Il servizio è gratuito.
 » Maggiori info 
Data creazione: 07 marzo 2018

Spazio Giovani su Il Cittadino di Monza e Brianza: si parla di integrazione!

Spazio Giovani su Il Cittadino di Monza e Brianza: si parla di integrazione!: Spazio Giovani su Il Cittadino di Monza e Brianza / Il Cittadino di Monza e Brianza ha parlato di noi e delle nostre attività nelle scuole, nella fattispecie andando a toccare il ramo della scolastica e del lavoro che portiamo avanti con i ragazzi degli istituti superiori nella provincia.

Giornata della donna: il Museo etnologico ricorda Adele Guffanti - Qui Brianza News

Giornata della donna: il Museo etnologico ricorda Adele Guffanti - Qui Brianza News

mercoledì 7 marzo 2018

LUISA GAROFANO - LE CONDOGLIANZE DEL COMITATO GENITORI SCUOLA MANZONI

Profondamente commossi per la perdita della signora Luisa,
il Comitato Genitori, insieme a tutte le famiglie della scuola,
si unisce al dolore della famiglia per la scomparsa di una persona davvero speciale, sostenitrice attiva dei nostri progetti.
Arrivederci Signora Luisa.

IL CQSA SALUTA LUISA GAROFANO

Se qualcuno di noi ancora non lo sapesse, Luisa Garofano non c'è più, a seguito di un intervento chirurgico al cuore non riuscito. 
Una perdita enorme per il quartiere, oltre che per i suoi familiari, per l'impegno che in questi anni ha profuso in Consulta e anche a fianco del nostro Comitato.
Oggi pomeriggio i funerali,corteo dalle 14,15 dalla abitazione di Via Sant'Albino 40; dalle 14,45 cerimonia in chiesa.
Un triste ciao 

CQSA

martedì 6 marzo 2018

CIAO LUISA





luisa, Paolo Teruzzi, Titti Riva



Questa notte è morta Luisa Garofano.Aveva 74 anni. Era mia cugina e sorella maggiore. Era una biologa e ricercatrice. Era una persona retta e generosa. 
Chi l'ha conosciuta lo sa.



Il funerale sarà oggi, mercoledì 7/3 alle 14.15 con un corteo dalla abitazione di Via Sant'Albino 40 e cerimonia religiosa alle 14,45. 

Grazie a tutti



































Luisa coi suoi  due più grandi amori









lunedì 5 marzo 2018

3 MARZO 2018 - SOPRALLUOGO DEL COMITATO DI QUARTIERE S.ALBINO ALLA PASSERELLA CICLOPEDONALE SULLA ROTONDA KILLER


3 MARZO 2018 - SOPRALLUOGO DEL COMITATO DI QUARTIERE S.ALBINO ALLA PASSERELLA CICLOPEDONALE SULLA ROTONDA KILLER

La passerella ciclopedonale di collegamento del quartiere Sant’Albino con via Salvadori e cimitero è finalmente aperta, dopo ben 5 anni dall’avvio del procedimento per la sua realizzazione.
Ieri il Comitato di quartiere (Cristina Daniotti, Maurizio Confalonieri e Paola Sacconi, architetto) ha effettuato un sopralluogo per verificare eventuali criticità del manufatto.
-          Tutte le pendenze delle rampe di accesso sembrano corrette (8%) ed anche i ripiani di sosta (sebbene sarebbe stato meglio segnalarli con un cordolino). Solo il primo tratto di rampa lato Sant’Albino ha una pendenza maggiore (12%) ma può essere allungata senza problemi, mentre verso via Salvadori devono essere raccordati i lati dello scivolo prefabbricato. (FOTO 1-2)

 
foto 1

foto 2

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    Il vero problema sono i parapetti in legno, molto solidi ma pericolosi per i bambini, che potrebbero attraversarli e finire a capofitto sulla strada! Quindi va ASSOLUTAMENTE e RAPIDAMENTE risolto il problema (anche semplicemente con una rete metallica fissata alla staccionata). (FOTO 3-4)
foto 3

foto 4



 Anche sulla passerella vera e propria manca una rete metallica di protezione che impedisca la caduta di oggetti sulla strada sottostante. (FOTO 5)

foto 5

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   Sarebbe inoltre auspicabile la copertura della passerella per evitare la scivolosità della pavimentazione in caso di neve. (FOTO 5)

Come abbiamo denunciato più volte da tre anni a questa parte senza essere ascoltati, sono soprattutto le soluzioni sul terreno a dimostrarsi inadeguate.
-          L’attraversamento pedonale è posto troppo a ridosso della rotonda e ha reso necessario il prolungamento del marciapiede esistente, con la conseguente chiusura della corsia di svolta a destra delle auto, che ora sono costrette ad incolonnarsi tutte con quelle che devono accedere alla rotonda.
-          Sarebbe bastato prolungare il percorso pedonale a lato del Canale Villoresi (realizzando l’attraversamento pedonale alcune decine di metri più avanti verso il quartiere, in corrispondenza della siepe dei campi sportivi) per mantenere la corsia di svolta a destra ed avere un attraversamento pedonale più sicuro. Cosa che è stata chiesta in tutte le occasioni possibili senza ottenere risposta.
-          Resta a tutt’oggi irrisolto il problema della difficoltà di accesso automobilistico alla rotonda da via Sant’Albino, in mancanza peraltro della segnaletica orizzontale lungo la rotonda stessa. (FOTO 6)
foto 6





venerdì 23 febbraio 2018

lunedì 12 febbraio 2018

DALLE ROBINIE TAGLIATE AI MASSIMI SISTEMI - IINTERESSANTE DISCUSSIONE DA FB

Il nostro post "ATTILA SI ABBATTE SUL PARCO SANT'ALBINO" ha sollecitato su Facebook parecchi interventi interessanti. Grazie a tutti


  • Ivano Zanette Ma, abbiamo un quartiere che fa pena, e l'unico intervento che fa il comune è potare delle piante che male non fanno, anzi!!! Ma quando facciamo il referendum per staccarci VERAMENTE da Monza!!!!
  • Cristina Daniotti La deficente che sogna un parco con alberi, panchine, aria pulita, sono io. Ora mi comunicano dal comune che, se sarà possibile rimpiantumeranno gli alberi. Sono sicura che non accadrà mai. Come è stato per l'area verde. Qua tolgono e mai sostituiscono. Adesso inizia una nuova battaglia. Che tristezza
  • Ivano Zanette Gli abitanti di questo quartiere sembrano degli ZOMBIE (cit. Grillo)!! Rompono le palle solo se hanno una buca davanti casa, ma poi spariscono!! Se l'assessore Sig.ra Sassoli verrà al centro civico, almeno il 70% dei santalbinesi dovrebbe essere li!!!
  • Ivano Zanette Quante persone seguono questo gruppo Facebook, ma in quanti scriviamo??? 10, e dico già che siamo in tanti!!!! Sveglia ZOMBIE!!!!!!
  • Sergio Citelli non conosco i motivi di questa iniziativa e il contesto in cui viene inserita, pertanto mi riservo di esprimere la mia opinione quando ne saprò di più.
  • Paolo Teruzzi ok Sergio Citelli ma resta il fatto che esiste una Consulta che è in qualche modo istituzionale e pure un centro civico con del personale a libro paga del comune e ci si potrebbe preoccupare di comunicare alla gente. Se no si fa come alla passerella, che a furia di non ascoltare nessuno si fanno solo grandi pasticci
  • Cristina Daniotti Le piante tolte erano robigne, dovevano essere potate perché infestavano i cavi della corrente elettrica. Queste piante se potate male hanno una alta possibilità di ammalarsi. Quindi le hanno tolte per prevenire eventuali malattie. Comunque le robigne sono molto infestanti, quindi molto robuste. Andavano potate almeno un volta all'anno per evitare danni ai fili della corrente, ma come vedi si è scelta una soluzione diversa. Invece di pulire come chiediamo da almeno 5 anni, hanno eliminato il problema alla radice. P.s. abbiamo un agronomo nel comitato
  • Sergio Citelli così va già meglio, robinie no robigne.
  • Cristina Daniotti T9 a volte non mi accorgo che cambia i nomi.
  • Paolo Teruzzi certo fili elettrici e cemento vanno più d'accordo!
  • Simone Perego Non è questa la questione Paolo... Quando rincasi ed accendi la luce ti si accendono lampadine o dai fuoco alle candele? Li passano anche cavi della linea telefonica. I miei genitori abitano proprio al civico 35 (la villetta con cancello bianco di fronte all'area cani), sono entrambi cardiopatici... Bene, queste adorate robinie, hanno già più volte tagliato con i rami che si muovevano come tentacoli durante i temporali, la loro linea telefonica. Si rendesse necessario un intervento di pronto soccorso??? Il problema è che sin'ora e parliamo ormai di un sacco di anni nessuno (destra o sinistra che si voglia) è mai intervenuto per un qualsiasi intervento di pulizia/mantenimento della zona e per la cura periodica delle sopra citate piante. Al massimo un bel giro di tosaerba all'interno del parchetto... Mi si permetta un altro commento... Piuttosto che lamentarsi dell'eliminiazione di infestanti che hanno dato luogo a più di una possibilità di smaltimento rifiuti a mo di discarica e furti dal capannone ecomostro o come lo volete chiamare, offrendo ottime possibilità di agire ben nascosti alla vista, farei piuttosto in modo di far rispettare con qualche controllo in più, quelle che sono le normative in merito alle aree. Nello specifico, gente col cane a spasso nel parchetto dei bimbi, anche se vuoto NON CI PUÒ STARE. I cani vanno nell'area predisposta. Quelli che non lo fanno sono tanti e sono le stesse persone che ti insultano se fai notare loro che non sono con l'animale nel posto giusto. Tornando alle robinie, mi auguro vivamente che ripiantumino, magari con qualcosa di meno aggressivo, ma che si impegnino anche a mantenere una corretta manutenzione dell'area e delle nuove piante...
  • Cristina Daniotti Infatti li c'era un progetto della consulta che prevedeva di trasformare quella strada in una via pedonale con ghiaia, panchine e cestini. Dalla piscina si arrivava in via guardini passando da li. L'intento era proprio riportare la legalità e la pulizia in quella zona. Progetto bocciato dal comune. Ma purtroppo si sceglie sempre la soluzione più drastica.
  • Simone Perego E questa è la dimostrazione di dove viviamo. Che fondamentalmente il quartiere non è Monza... una no man's land. Una terra di nessuno troppo borderline per essere ritenuta parte integrante di una città come Monza per tanto non necessariamente riqualificabile. E' senza primari servizi a parte la scuola Manzoni. Non cii sono banche, non c'è la posta, i negozi si contano sulla punta di 3 dita. C'è una Farmacia, si, che forse ha visto più rapine che clienti da quando è aperta... S. Albino non serve a nessuno. Da solo dimora a chi ci abita. Personalmente sto di casa di fronte alla Chiesa ed ormai la media delle agonie è di tre al giorno (gli anziani si toccino scaramanticamente, per favore...). Si sta per vivere un ricambio generazionale, ma cosa porta? I giovani vanno a lavoro e rincasano la sera, sempre meno anziani, e di quelli che ci sono continuo a sentire che tanti neanche escono più di casa... E qui mai è stata più corretta la definizione di quartiere dormitorio... Leggevo poco sopra che la consulta fa le riunioni ma sono date per deserte. Bisogna farsi qualche domanda e darsi qualche risposta. Cosa offre la zona? Per cosa dovremmo discutere? Per favore, prendete l'auto e fate un giro a Concorezzo, 2 km da qui, a qualsiasi ora, in qualsiasi giorno della settimana. Una sola parola. VITA. Gente che passeggia, un caos immane ad entrare in un qualsiasi bar per un caffè causa ressa... Avete mai provato a trovare coda al circolo??? Ed in giro chi c'è? Alternative sono molte... mi chiedo da cittadino per quale motivo il comune debba diventare matto a riqualificare una zona che non vive!!!! Dobbiamo cercare di essere noi i primi fautori del nostro successo come quartiere... Chi ne ha possibilità si renda disponibile per contribuire attivamente alla riqualificazione urbana della zona. Le panchine ed i cestini con una colletta si comprano i materiali e si fanno... La ghiaia non ha sto prezzo allucinante. Il nonno civico, oltra alla scuola per far attraversare i bambini come a Monza, qua si potrebbe rendere disponibile per tutelare le aree come dicevo nel mio precedente post: i cani dove ci devono stare i cani e non dove vanno i bimbi... Facciamo vedere noi per primi che ci teniamo a sto posto, e non che siamo solo capaci di brontolare con le varie giunte comunali del periodo. Siamo artefici del nostro successo. Cosi si che attireremmo l'attenzione del comune... Io mi offro volontario... Chi altro è temerario?
  • Ivano Zanette Sig. Perego, in parte sono d'accordo con lei, ma... Siamo un quartiere di Monza, pertanto è dovere dell'amministrazione comunale farsi carico dei disagi e delle richieste dei cittadini. Paghiamo le tasse al comune? Si. Perfetto. Allora che agiscano nel nome della collettività del quartiere, come fanno da altro parti della città.
  • Paola Sacconi Direi che avete ragione tutti e due... Con il Comitato di quartiere siamo riusciti ad ottenere dall'amministrazione comunale: la ciclabile in via Adda, l'apertura del centro civico, la passerella ciclopedonale (!?) la piantumazione degli alberi in fondo ai giardinetti, l'orto-giardino in via Adda. Certo che senza la partecipazione attiva in particolare di chi vive qui di giorno (anziani, genitori e bambini) quel poco che abbiamo ottenuto rischia di morire o non essere mantenuto. La Consulta è lo strumento che abbiamo oggi per poter partecipare, visto che è aperta a tutti. Facciamolo! Con il blog del Comitato di quartiere cerchiamo di tenere tutti aggiornati sulle nostre iniziative e quello che si discute in Consulta. Il 15 ci si trova. Venite!
  • Simone Perego Ci vediamo il 15
  • Paolo Teruzzi Non si tratta solo di un vialetto e di quattro robinie. Si tratta appunto di far rinascere spazi collettivi d'incontro e anche di monitorare un inquinamento che probabilmente ucciderà, nel silenzio generale, parecchi santalbinesi (bambini compresi) parecchi anni prima del dovuto. Se è vero che in Viale Industrie passano 8000 veicoli l'ora. Insomma i motivi per mobilitarsi sono molti e non è una rivendicazione politica contro questa o quella giunta. E' un po' come a livello nazionale. Si fa un sacco di polveroni sulla immigrazione (senza mai dire ad es. che la Legge Bossi Fini crea inevitabilmente clandestini perché non consente un accesso regolare in Italia) e nessuno si occupa del fatto che tra 20-30 anni i nostri figli (oltre ad avere lavori precari) non avranno pensioni! Che futuro li attende? Ma i politici questo problema non possono capirlo. Per questo occorre ripartire dal basso, dal piccolo, dai bambini di Sant'Albino, dalle piccole cose concrete di ogni giorno. Non rassegnarci a dormire ma cercare di vivere davvero!