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mercoledì 4 aprile 2018
OCCORRE UN DOSSO DAVANTI ALL'EDICOLA!
Viabilità, non solo l’hub di Bettola: «Alla Taccona un altro nuovo centro commerciale» - Cronaca Monza
Il rifugio Enpa di Monza accoglie due capretti FOTO - Giornale di Monza
AL VIA LE ISCRIZIONI AI SERVIZI SCOLASTICI
E' possbile presentare le domande online per i servizi scolastici di mensa, pre - post scuola e scuolabus per l'a.s. 2018 - 2019.
Per i servizi di pre - post scuola e scuolabus le iscrizioni devono essere presentate online entro lunedì 30 aprile 2018.
L' iscrizione al servizio di mensa scolastica può essere effettuata in qualunque momento; non è, infatti, previsto un termine di scadenza.
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martedì 3 aprile 2018
GRANDE ANITA RADAELLI AL TORNEO NAZIONALE DELLE REGIONI DI PALLANUOTO
PALLANUOTO, TROFEO DELLE REGIONI: LOMBARDIA BATTUTA IN FINALE DALLA LIGURIA
La rappresentativa lombarda è stata sconfitta nella finalissima del Trofeo delle Regioni dalla fortissima Liguria: 13-2 il risultato finale che non lascia spazio a recriminazioni.
Rimane in ogni caso la grandissima soddisfazione per le ragazze allenate da Simona Del Bianco di essere riuscite a raggiungere per la prima volta il traguardo della finalissima: un obiettivo che testimonia la grande crescita del movimento pallanotisitico femminile lombardo. Davvero bravissime!
La rappresentativa lombarda è stata sconfitta nella finalissima del Trofeo delle Regioni dalla fortissima Liguria: 13-2 il risultato finale che non lascia spazio a recriminazioni.
Rimane in ogni caso la grandissima soddisfazione per le ragazze allenate da Simona Del Bianco di essere riuscite a raggiungere per la prima volta il traguardo della finalissima: un obiettivo che testimonia la grande crescita del movimento pallanotisitico femminile lombardo. Davvero bravissime!
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50 ANNI DI "STANDARD URBANISTICI": "INVENZIONE" E TUTELA DELLO "SPAZIO PUBBLICO"
D.I n. 1444 del 2 aprile 1968 - Cinquant’anni oggi.
Molti di noi oggi, giorno di pasquetta, andranno per i parchi delle nostre città, ogni giorno i nostri figli frequentano scuole pubbliche, altri edifici ospitano le biblioteche, le palestre, i centri civici e i presidi sanitari come i poliambulatori, e anche le chiese, non solo quelle cattoliche ma di ogni culto e religione. Si tratta di una trama di suoli, edifici e spazi che costruisce la città pubblica, a Roma sono circa 5.000 ettari gli spazi per attrezzature pubbliche (verde, scuole, attrezzature di interesse comune e parcheggi). Pochi sanno che questi spazi sono prodotti in seguito a un decreto interministeriale, il numero 1444 del 2 aprile 1968, i cosiddetti standard urbanistici, che obbliga, da allora, i Comuni a prevedere spazi minimi per le attrezzature pubbliche nella misura di 18 metri quadri per ogni abitante. Così da allora ogni cittadino, senza distinzioni di genere, reddito o condizione sociale, ha diritto ad almeno 18 metri quadrati di spazio pubblico.
La storia di questa norma di civiltà risale all’azione dell’Unione Donne Italiane (l’UDI) che nel 1958 lanciò una campagna per “l’obbligatorietà dei servizi sociali”, l'emancipazione della donna passava per un quartiere amico della donna, dotato dei servizi che potevano ridurne il peso dei lavori domestici. Sei anni dopo, nel 1964, si tenne un importante convegno a Roma al quale prese parte anche l’urbanista Astengo. Si dovette poi aspettare il 1967, l’anno della prima legge organica sull’urbanistica emanata dall’italia Repubblicana, i disastri di Agrigento, gli alluvioni di Venezia e di Firenze, per vedere emanato il testo del decreto che fissò l’obbligo di attrezzare i quartieri e le città con una dotazione di aree per attrezzature.
Per chi ne vuole sapere di più, qui il blog del gruppo di ricerca che insieme ai colleghi del Politecnico di Milano, dello IUAV di Venezia, dell’Università di Trieste e come parte dell'attività della SIU (Società Italiana degli Urbanisti) abbiamo istituito ormai due anni fa per ricostruire le radici del decreto la sua applicazione e ragionare su come rinnovarlo mantenendo fermo il principio di civiltà che lo ha ispirato. Non è solo il ricordo di una ricorrenza, anche se per molti oggi gli standard sono visti come un problema, ma un impegno a presidiare una importante conquista di civiltà che la stagione di riforme sociali e civili degli anni Sessanta ci ha lasciato.
Buona Pasquetta, nella città pubblica.
lunedì 2 aprile 2018
sabato 31 marzo 2018
Monza, razziato l’orto condiviso di Cederna: il quartiere in aiuto per ricomprare i macchinari - Cronaca Monza
venerdì 30 marzo 2018
giovedì 29 marzo 2018
Nexus: i Comuni creano un corridoio verde tra il Lambro e le Groane - Qui Brianza News
mercoledì 28 marzo 2018
Check up Brianza: tra cemento e inquinamento - Vorrei | Rivista non profit
martedì 27 marzo 2018
C’era una volta la fermata Monza-Est Parco
3 h ·
Vi raccontiamo una storia. Tutta monzese. Narra delle vicende della fermata Monza-Est Parco. Se ne è iniziato a parlare nel 1981 (sì, avete capito bene, 1981). Oggi, trascorsi quasi 40 anni, siamo ancora qui a parlarne. Ma la stazione ancora non c’è. E così una parte della città continua a essere soffocata dal traffico. E gli abitanti della stessa parte della città continuano il loro pellegrinaggio quotidiano verso il centro, per poter prendere il treno e recarsi a scuola o al lavoro.
Il punto di svolta sembrava vicino. Comune di Monza (Giunta
Scanagatti), Regione Lombardia e RFI avevano finalmente definito un
accordo per “la realizzazione della nuova fermata nella forma di un
nuovo marciapiede sulla linea per Molteno e di un sottopasso
ciclopedonale fra la Via Einstein e la Via Confalonieri”. E anche il
finanziamento era stato trovato: parte dei fondi del Patto per la
Lombardia, che infatti sono entrati nelle casse comunali a Natale 2017
per realizzare alcuni progetti tra cui, appunto, la fermata Monza-Est
Parco.
Ma se l’accordo c’è e i soldi ci sono, perché il progetto non è ancora partito? Occorreva la sottoscrizione della convenzione tra Comune e RFI; convenzione che era pronta dal Giugno 2017. Ebbene, notizia di ieri, la convenzione è stata firmata il 12 Marzo 2018. Così ci ha scritto, dopo settimane dalla prima richiesta di chiarimenti, l’assessore Arena. Ma leggete bene cos’altro ha scritto l’assessore Arena:
“Allo stato attuale è in corso di affidamento l’incarico per la progettazione definitiva del sottopasso ciclopedonale Via de Marchi – Einstein che costituisce la prima fase di realizzazione della stessa. Si prevede che i lavori di realizzazione del sottopasso possano essere consegnati nel 2019 e vengano conclusi entro 10 mesi”.
In sostanza, forse nel 2020 avverrà l’inaugurazione del sottopasso ciclopedonale. E la fermata ferroviaria che fine ha fatto? Scrive sempre Arena:
“Riguardo ai tempi stimati per la realizzazione della fermata Monza Est-Parco, come ampiamente comunicato in risposta alle molteplici interpellanze avanzate su questo argomento, occorrerà preliminarmente procedere a una nuova stima economica dell’intervento, oggetto dei prossimi incontri con RFI e Regione.”
È da mesi che sentiamo dire che occorre una nuova stima economica dell’intervento. Perché occorra una nuova stima economica non l’abbiamo ancora capito. Soprattutto, non abbiamo ancora capito perché questa stima non sia ancora stata fatta. Se è servito quasi un anno alla giunta Allevi per far firmare a RFI un’intesa già definita da tempo, quanto tempo ancora occorrerà per far partire i lavori della fermata Monza Est-Parco?
Un’idea di cosa accadrà, purtroppo, ce la siamo ormai fatta: si realizzerà, in tempi biblici, solamente il sottopasso ciclopedonale mentre la fermata Monza Est-Parco rimarrà una favola. Con buona pace di quella parte di città che da quarant’anni aspetta….
Ma se l’accordo c’è e i soldi ci sono, perché il progetto non è ancora partito? Occorreva la sottoscrizione della convenzione tra Comune e RFI; convenzione che era pronta dal Giugno 2017. Ebbene, notizia di ieri, la convenzione è stata firmata il 12 Marzo 2018. Così ci ha scritto, dopo settimane dalla prima richiesta di chiarimenti, l’assessore Arena. Ma leggete bene cos’altro ha scritto l’assessore Arena:
“Allo stato attuale è in corso di affidamento l’incarico per la progettazione definitiva del sottopasso ciclopedonale Via de Marchi – Einstein che costituisce la prima fase di realizzazione della stessa. Si prevede che i lavori di realizzazione del sottopasso possano essere consegnati nel 2019 e vengano conclusi entro 10 mesi”.
In sostanza, forse nel 2020 avverrà l’inaugurazione del sottopasso ciclopedonale. E la fermata ferroviaria che fine ha fatto? Scrive sempre Arena:
“Riguardo ai tempi stimati per la realizzazione della fermata Monza Est-Parco, come ampiamente comunicato in risposta alle molteplici interpellanze avanzate su questo argomento, occorrerà preliminarmente procedere a una nuova stima economica dell’intervento, oggetto dei prossimi incontri con RFI e Regione.”
È da mesi che sentiamo dire che occorre una nuova stima economica dell’intervento. Perché occorra una nuova stima economica non l’abbiamo ancora capito. Soprattutto, non abbiamo ancora capito perché questa stima non sia ancora stata fatta. Se è servito quasi un anno alla giunta Allevi per far firmare a RFI un’intesa già definita da tempo, quanto tempo ancora occorrerà per far partire i lavori della fermata Monza Est-Parco?
Un’idea di cosa accadrà, purtroppo, ce la siamo ormai fatta: si realizzerà, in tempi biblici, solamente il sottopasso ciclopedonale mentre la fermata Monza Est-Parco rimarrà una favola. Con buona pace di quella parte di città che da quarant’anni aspetta….
lunedì 26 marzo 2018
domenica 25 marzo 2018
«Ma quale hub, a Cinisello (Monza Bettola) nasce un mostro che porterà la paralisi»
26/3 ASSEMBLEA ANTIFASCISTA A MONZA
LUNEDI' 26 MARZO alle ore 21,00 presso ARCI SCUOTIVENTO
ASSEMBLEA CITTADINA ANTIFASCISTA in preparazione del 25 APRILE
da Arci Scuotivento
Riprendiamo il comunicati di Anpi per invitarvi a questo appuntamento aperto a tutti i cittadini monzesi e non! Fate girare l'invito!
Riprendiamo il comunicati di Anpi per invitarvi a questo appuntamento aperto a tutti i cittadini monzesi e non! Fate girare l'invito!
"Tra
poco più di un mese sarà il 25 aprile, Festa della Liberazione dal
nazifascismo. Dobbiamo prepararci al 25 aprile di quest'anno in un
clima purtroppo ulteriormente peggiorato come ci conferma il recente
esito elettorale : <> (Anpi Zona 8 Milano).
Esponenti
di organizzazioni neofasciste come Lealtà Azione, Casapound, Forza
Nuova, siedono nelle istituzioni locali e regionali e sono ben
rappresentati - grazie alla Lega di Salvini - nel parlamento. Si susseguono senza sosta iniziative e manifestazioni di intolleranza ovunque http://www.anpi.it/media/uploads/files/2018/01/neofascisti.pdf .
La nostra città http://www.monzatoday.it/cronaca/minacce-stupro-figlia_consigliera.html
e la Brianza non ne sono esenti: recentemente a Desio, di nuovo,
l'irruzione squadrista di un gruppo di Forza Nuova durante
l'approvazione della mozione antifascista e le minacce violente che ne
sono seguite http://www.monzatoday.it/politica/stupro-consigliere-desio.html
Il
25 aprile mattina di ogni anno dal 2009 al Campo dei Partigiani si
svolge la manifestazione "Questo è il fiore del Partigiano" volta a
respingere parate nazifasciste : l'anno scorso, con il presidio
protratto per l'intera giornata grazie alla mobilitazione di tante
cittadine e cittadini, si è impedito l'oltraggio nel giorno della Festa
della Liberazione dal nazifascismo costringendo Lealtà Azione a
rimandare al 29 aprile l'omaggio, pure intollerabile, al campo 62.
Dopo
la presentazione del 19 gennaio in città al Binario 7 ad opera di
esponenti legati a Forza Nuova de "I grandi killer della liberazione" in
spregio della Resistenza e dei partigiani, di "Foiba Rossa" nel Giorno
del Ricordo curato dal fascista Federico Goglio con il patrocinio
dell'Amministrazione Comunale, non ci sorprenderebbero altre iniziative
provocatorie.
Quest'anno,
in un clima in cui la destra peggiore ha trovato legittimazione, è
ancora più importante e necessaria la nostra presenza pacifica ma forte e
determinata al Campo dei Partigiani per respingere ogni provocazione.
Per
questo invitiamo anche le iscritte e gli iscritti dell'Anpi a
partecipare all'assemblea del 26 marzo per costruire insieme le tappe
che ci porteranno alla mobilitazione del 25 aprile ed oltre, per una
battaglia culturale e di memoria nella nostra città.
Ricordiamo inoltre l'importanza di firmare l'appello MAI PIU' FASCISMI. Al link http://www.anpi.it/articoli/1908/mai-piu-fascismi
potete firmare on-line e scaricare l'appello con modulo raccolta firme.
Invitate a firmare e fate firmare amici, parenti, i vostri contatti. ANPI MONZA"
FiorirAnno2018 -Visita il campo tulipani (e non solo) di Cornate d'Adda!
Villa incontra il Comitato di Sant'Albino, ma le risposte non soddisfano - Qui Brianza News
venerdì 23 marzo 2018
10 GIUNTE ITINERANTI NEI QUARTIERI DELLA CITTÀ
Prenderà il via martedì 20 marzo il tour delle “Giunte itineranti” promosso dall’Amministrazione Comunale: 10 appuntamenti nei quartieri della città, da qui fino a settembre, per promuovere l’ascolto e la partecipazione come elementi indispensabili per il governo del territorio.
Il calendario degli appuntamenti, che si svolgeranno presso i centri civici, prevede una prima parte – indicativamente dalle ore 19.00 alle 21.00 - riservata allo svolgimento vero e proprio delle sedute di Giunta, secondo l’ordine del giorno stabilito.
A seguire si apriranno invece le porte per gli incontri con le consulte di quartiere e con i cittadini: “L’esigenza di promuovere occasioni di dialogo e di confronto diretto era emersa chiaramente anche durante la campagna elettorale – spiega il Sindaco Dario Allevi – Ascolto e partecipazione sono due parole chiave della mia Amministrazione: ecco perchè mi aspetto di raccogliere il contributo costruttivo dai quartieri per collaborare insieme ad individuare soluzioni condivise che servono a migliorare la vivibilità della nostra città”.
L’Assessore Andrea Arbizzoni, che aveva già compiuto un primo sopralluogo nei mesi scorsi in tutti i centri civici, conferma il valore strategico di questi spazi di decentramento, sui quali – aggiunge – “è necessario condividere un progetto di innovazione per sfruttarne appieno le potenzialità”.
Il calendario delle Giunte itineranti nei quartieri:
- San Rocco 20 marzo
- Cederna Cantalupo 10 aprile
- Centro San Gerardo 17 aprile
- Libertà 8 maggio
- Regina Pacis San Donato 22 maggio
- San Fruttuoso 5 giugno
- Sant’Albino 19 giugno
- Triante 10 luglio
- San Biagio Cazzaniga 11 settembre
- San Carlo San Giuseppe 25 settembre
Cinisello-Monza - via libera al mega hub di Bettola: tutto pronto per i cantieri
giovedì 22 marzo 2018
Le principali questioni pendenti (in vista della riunione del Comitato di quartiere del 26/3/2018)
Breve promemoria in
vista della riunione del Comitato di quartiere del 26/3/2018
Incontro con
Assessore Villa
Era stato richiesto dal Comitato quartiere San Damiano. Ma
hanno partecipato anche Confalonieri e Sacconi per il nostro comitato (CQSA).
Tino Barzetti ha riproposto in primis la questione dell’impianto rifiuti speciali di Viale Industrie
(autorizzazione illegittima; prosieguo di procedure che causano inquinamento
acustico; destino futuro alla scadenza del contratto ecc.).
La risposta è stata piuttosto
preoccupante. Villa sostanzialmente ha detto che non avevano nulla
di nuovo da dirci salvo che stanno cercando di capire come chiudere il
contratto alla scadenza. Abbiamo ribattuto che visto gli illeciti (confermati
anche dal comune stesso) la rescissione del contratto ci pareva scontata. Villa
ha detto che la le normative prevedono un rinnovo “quasi” (?) automatico.
Abbiamo mostrato il contratto che prevede clausole di rescissione in caso di
inadempienza rispetto alle ordinanze di mitigazione. Insomma nulla di rassicurante.
In seconda battuta Barzetti ha sollecitato l’interlocuzione
fra comune di Monza e di Brugherio per la realizzazione del breve tratto di ciclabile lato Villoresi che potrebbe collegare la passerella
ciclopedonale di Viale Industrie con la ciclabile di Via Adda.
Interlocuzione già caldeggiata dal sindaco di Brugherio. Abbiamo chiesto a
Villa se non si possa utilizzare bando per il finanziamento di piste ciclabili di
cui ha parlato la stampa (“Comuni in
Pista”, bando nazionale per il finanziamento di mutui a tasso
zero in favore dei comuni, finalizzato a promuovere e sviluppare le
piste ciclabili. Disponibilità complessiva 50 milioni di euro. ecc.).
Pare non ne fosse a conoscenza. Nulla di più.
Passerella ciclopedonale
Il nostro CQSA ha consegnato il verbale sul nostro sopralluogo (che contiene tra
l’altro segnalazione della pericolosità
della recinzione in legno e richiesta copertura - vedi qui: http://comitatosantalbino.blogspot.it/2018/03/3-marzo-2018-sopralluogo-del-comitato.html).
Villa ha detto che non ci sono soldi per eventuali correttivi per cui la passerella resta com’è. Stanno approntando la targa per ricordare Simone e tra un po’ ci faranno sapere la data della cerimonia di inaugurazione e intitolazione.
Villa ha detto che non ci sono soldi per eventuali correttivi per cui la passerella resta com’è. Stanno approntando la targa per ricordare Simone e tra un po’ ci faranno sapere la data della cerimonia di inaugurazione e intitolazione.
Brianza asfalti
Sta prendendo forma un coordinamento fra comitati di più quartieri (compresi il nostro
CQSA e un Comitato di Viale Libertà) che ha il supporto di esperti. Abbiamo
chiesto dati sull’inquinamento prodotto ma per ora ci è stato offerto un “tavolo”
e l’assicurazione che la ditta garantisce per sé stessa. Ovviamente una
procedura che riteniamo insufficiente. I controllandi non possono essere
contemporaneamente i controllori. Presto avremo modo di portare la questione
all’attenzione pubblica. Vi terremo informati.
Consulta di quartiere
Le coordinatrici (Manuela Villa e Desirée Rivolta) ci hanno informato
del primo incontro tenutosi fra i coordinatori delle 10 consulte cittadine). In
realtà ne erano presenti 7 su 10. E’ stato ribadito l’impegno comune a
proseguire questa esperienza di partecipazione. L’Amministrazione comunale ha
fatto avere un documento che descrive le funzioni del coordinamento. Il
coordinamento secondo l’Assessore Arbizzoni mira a scremare le richieste che
vengono dai quartieri.
Come noto sono state eliminate le figure dei facilitatori (si dice che
costavano troppo). Rimarranno tre figure spalmabili sui 10 quartieri e che avranno
una funzione di interfaccia fra consulte e Giunta specie per questioni
burocratico- organizzative relative alle feste di quartiere (referente Robi
Dorio).
La Consulta di Sant’Albino ha dedicato parecchio spazio alle informazioni
relative alla festa di “Scambiamo”
che è un altro progetto del Bilancio partecipativo. La festa si terrà a Sant’Albino
il 21/4 (o il 5/5 in caso di pioggia). Sarà
praticamente una vera e propria festa di quartiere e ogni associazione potrà
tenere un banchetto informativo. L’evento sarà essenzialmente una festa del
baratto a “denaro zero”. Si scambieranno gratuitamente oggetti (in ottimo
stato). La finalità è di sensibilizzare al riuso e allo scambio con una
economia circolare che valorizza le cose e evita gli sprechi. In realtà sarà
solo l’evento clou di un lavoro di educazione (anche alla raccolta
differenziata) che si terrà coi bambini delle scuole.
Rispetto al futuro delle Consulte l’Assessore Arbizzoni ha
preannunciato la somministrazione di un questionario per raccogliere le valutazioni e le
aspettative del territorio. La referente sarà Lucia Negretti.
Giunte itineranti - la Giunta verrà a Sant'Albino il 19/6/2018.
Giunte itineranti - la Giunta verrà a Sant'Albino il 19/6/2018.
Pulizie di
primavera – si terranno il 15/4 ma gli enti e gruppi interessati
dovranno aderire ufficialmente entro il 26/3 (noi del CQSA ne parlremo lunedì e
vi faremo sapere).
Bilancio
partecipativo – non si intende proseguire l’esperienza. Si porteranno a compimento
i progetti già approvati. Nel nostro caso il progetto di “Manutenzione di
strade e marciapiedi” e il progetto “Ciclabile in pista 2”. Ma lo si farà nei
modi e nei tempi previsti dagli uffici tecnici. Per il resto non ci sono soldi.
Verranno solo stanziati 2000 euro l’anno per ciascun quartiere finalizzati solo
alla reralizzazione della Festa di quartiere (+ un bonus di 500 Euro assegnati,
se abbiamo capito vagamente, alla festa che avrà avuto il miglior radicamento
sul territorio. Concetto poco chiaro e procedure che ci sembrano piuttosto
vaghe).
Adotta un muro
– in Consulta è stata ventilata la possibilità di partecipare a questa iniziativa.
Un muro da “adottare”, che verrà valorizzato da ragazzi dei licei artistici
monzesi e da artisti noti. Per ora le info sono sommarie. Vi faremo sapere
quando avremo raccolto maggiori dettagli.
Email agli
Assessori – ci è stato detto che le mail con richiesta di incontro con
vari assessori sono state inviate. In
effetti dopo il nostro incontro con Villa e quello delle coordinatrici della
Consulta con Arbizzoni, si sta per programmare un incontro con l’Assessore
Sassoli. Vi terremo informati.
Festa di halloween
– pare siano stati deliberati i rimborsi per i soldi anticipati dalla capofila
Desirée Rivolta (486 euro).
Festa di quartiere
2018 – il programma e l’indicazione del capofila va presentato entro il
30/6/2018.
Orto giardino condiviso
“Il Ciliegio” – è stato avanzato un progetto di laboratori coi bambini
della Scuola Manzoni. Si conta di dare spazio a questa esperienza anche nel
corso della festa di Scambiamo.
La Consulta si è chiusa con la richiesta di incontrare Don Alessandro Fusetti,
nuovo sacerdote all’oratorio di S.Albino e San Damiano.
Si è ipotizzato anche incontro coi nuovi gerenti del Circolo De Amicis.
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#CALENDARIO NOSTRE ATTIVITA',
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26/3 RIUNIONE COMITATO QUARTIERE S.ALBINO
lunedì 26/03 ore 21,15 al Centro civico ci troviamo per una riunione operativa, per prendere alcune decisioni sui seguenti punti (in ordine cronologico tassativo):
1) preparazione incontro rappresentanti Consulta con assessore Sassoli venerdì 30/03 in Comune su Pgt,
taglio robinie, fascia di rispetto, situazione via dell'Offelera,
progetto Aruba + impianto trattamento rifiuti speciali di via Industria (resoconto incontro con Villa del 14/03)
2) preparazione assemblea pubblica su Asfalti Brianza con altri Comitati di Monza e dott.Egardi (data da decidere, dopo Pasqua)
3) partecipazione del Comitato a:
> Pulizie di primavera (15 aprile)
> Festa SCambiamo (21 aprile)
> altre iniziative discusse in Consulta il 15/03
A lunedì
PS: le riunioni sono aperte a tutti gli interessati
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Piano attuativo in via Val D’Ossola (ex Garbagnati): Nuove pesanti edificazioni in un’ansa del Lambro!
COMUNICATO STAMPA
Piano attuativo in via Val D’Ossola (ex Garbagnati)
Nuove pesanti edificazioni in un’ansa del Lambro!
E’ noto a tutti che edificare a ridosso di un fiume è sconsigliabile. Troppo spesso le cronache italiane (e non solo quelle) mostrano gli effetti rovinosi di tale logica che porta poi a disastri ambientali e possibili danni per gli abitanti di quegli insediamenti. Nonostante questo, la Giunta di Monza, con la deliberazione n. 17 del 23/01/2018 ha adottato l’ennesimo Piano attuativo, pur consentito dal PGT vigente (dal 3 maggio 2017). Già a suo tempo noi abbiamo ritenuto che quella scelta edificatoria fosse sbagliata, presentando osservazioni al PGT allora solo adottato (il 7 luglio 2016).
Premesse
Si tratta di un’area industriale dismessa dal marzo del 2013 (ex Garbagnati), posta tra la via Val D’Ossola e via Monte Grappa (Quartiere San Rocco), in un’ansa del Lambro, già soggetta nel novembre del 2002 a esondazione che ne interessò la parte est. Per questi motivi si tratta di un ambito particolarmente delicato dal punto di vista idraulico e naturalistico.
E’ bene ricordare che nel PRG del 1971 quegli immobili erano destinati a Verde pubblico, proprio perché il Progettista di allora (prof. Piccinato) riteneva che tale industria avrebbe dovuto rilocalizzarsi altrove. Altrettanto si dica del PRG redatto dal prof. Benevolo, adottato nel 1997, che destinava l’area a Parchi territoriali (Cascinazza - Medio Lambro).
Solo con il PGT approvato nel 2007 a tali immobili venne confermata una destinazione produttiva nel Piano delle regole; invece ora, nel PGT 2017, è prevista una destinazione prevalentemente residenziale (80%) e per il restante commerciale – produttiva – direzionale - ricettiva (20%) all’interno dell’ambito di trasformazione AT_19 del Documento di Piano.
La localizzazione della ex Garbagnati era dunque palesemente sbagliata fin dalle sue origini ma, passo dopo passo, dalla giusta previsione di restituire a quell’area la sua evidente vocazione naturalistica si è giunti addirittura a prevedere la costruzione di ben 17 condomini!
Considerazioni nel merito del PA
Si tratta di un pesantissimo intervento edificatorio di 82.131 metri cubi, di cui 67.347 residenziali (17 edifici di 4-5 piani pari a circa 300 appartamenti) e altri 14.784 mc con altre destinazioni (commerciali, ricettive, integrative). Tutto questo, come detto anche nella scheda di tale AT, in una zona particolarmente delicata.
Basti pensare che tutta quell’area è compresa nel Corridoio primario della Rete ecologica regionale (RER) nonché nella fascia di 150 metri del fiume Lambro, ai sensi del comma 1, lettera c) dell’art. 142 del D.lgs. 42 del 2004.
Non solo. Il PGT vigente prevede sulla vicina area della ex Fossati e Lamperti, con ingresso da via Toniolo, un Ambito di trasformazione (AT_17) con una potenzialità edificatoria di circa 120.000 metri cubi con una destinazione commerciale, terziaria e produttiva. Questo fatto, che comporterà gravi congestioni da traffico, non è stato considerato nello studio viabilistico del Piano attuativo in questione. Tanto più che quella zona è assai poco servita da mezzi pubblici. Neppure è stato valutato il rispetto del principio dell’invarianza idraulica di cui alla LR 12/2005 (art. 58 bis) e del suo recente Regolamento regionale (n. 7/2017).
Si deve inoltre considerare che dal 2010 ad oggi sono stati approvati dal Comune una trentina di Piani attuativi, spesso neppure iniziati e/o conclusi, per circa 400.000 metri cubi di residenza (circa 4 mila nuovi abitanti) che gravano sul mercato edilizio di Monza dove, stando ai dati del censimento, vi sono già almeno 3.700 alloggi sfitti.
Se è giusto cercare di recuperare le aree dismesse presenti in Città, questo non può esimere l’amministrazione comunale da programmare e pianificare il territorio considerando tutti gli aspetti ambientali, sia dal punto di vista naturalistico, del traffico indotto sia dei reali fabbisogni di nuove edificazioni, soprattutto residenziali, quando la popolazione di Monza è praticamente stabile da 35 anni a 122 mila residenti.
Osservazioni
Per tutti i motivi sopra esposti il Coordinamento di alcune associazioni e Comitati di Monza ha presentato il 23 febbraio scorso un’osservazione con la quale, si chiede di non approvare il Piano attuativo in oggetto o, in subordine, di ridurne fortemente le edificazioni, concentrandole e spostandole sui fronti delle vie Val D’Ossola e Monte Grappa, ad una adeguata distanza dalle possibili esondazioni del Lambro, per una ampliamento del Parco della Media valle del Lambro.
Ricordiamo che al Coordinamento aderiscono: Legambiente Circolo di Monza, CCR gruppo ambiente e territorio, Greenman Monza, Comitato per il Parco A. Cederna, Comitato La Villa Reale è anche mia, Comitato di via Blandoria, Comitato quartiere San Donato, Comitato di Triante, Comitato quartiere Sant’Albino, Comitato di via Boito Monteverdi Cazzaniga, Comitato quartiere San Carlo e San Giuseppe, Comitato Basta Cemento, Comitato pro Buon pastore.
In allegato:
1) L’osservazione consegnata in Comune
2) Planivolumetrico del Piano attuativo Val D’Ossola: http://www.comune.monza.it/export/sites/default/it/DOCUMENTI/monzaservizi/urbanistica-operativa/PII_via_Val_DOssola/__Tavola-10-Planivolumetrico.pdf
Monza, 20 marzo 2018
Piano attuativo in via Val D’Ossola (ex Garbagnati)
Nuove pesanti edificazioni in un’ansa del Lambro!
E’ noto a tutti che edificare a ridosso di un fiume è sconsigliabile. Troppo spesso le cronache italiane (e non solo quelle) mostrano gli effetti rovinosi di tale logica che porta poi a disastri ambientali e possibili danni per gli abitanti di quegli insediamenti. Nonostante questo, la Giunta di Monza, con la deliberazione n. 17 del 23/01/2018 ha adottato l’ennesimo Piano attuativo, pur consentito dal PGT vigente (dal 3 maggio 2017). Già a suo tempo noi abbiamo ritenuto che quella scelta edificatoria fosse sbagliata, presentando osservazioni al PGT allora solo adottato (il 7 luglio 2016).
Premesse
Si tratta di un’area industriale dismessa dal marzo del 2013 (ex Garbagnati), posta tra la via Val D’Ossola e via Monte Grappa (Quartiere San Rocco), in un’ansa del Lambro, già soggetta nel novembre del 2002 a esondazione che ne interessò la parte est. Per questi motivi si tratta di un ambito particolarmente delicato dal punto di vista idraulico e naturalistico.
E’ bene ricordare che nel PRG del 1971 quegli immobili erano destinati a Verde pubblico, proprio perché il Progettista di allora (prof. Piccinato) riteneva che tale industria avrebbe dovuto rilocalizzarsi altrove. Altrettanto si dica del PRG redatto dal prof. Benevolo, adottato nel 1997, che destinava l’area a Parchi territoriali (Cascinazza - Medio Lambro).
Solo con il PGT approvato nel 2007 a tali immobili venne confermata una destinazione produttiva nel Piano delle regole; invece ora, nel PGT 2017, è prevista una destinazione prevalentemente residenziale (80%) e per il restante commerciale – produttiva – direzionale - ricettiva (20%) all’interno dell’ambito di trasformazione AT_19 del Documento di Piano.
La localizzazione della ex Garbagnati era dunque palesemente sbagliata fin dalle sue origini ma, passo dopo passo, dalla giusta previsione di restituire a quell’area la sua evidente vocazione naturalistica si è giunti addirittura a prevedere la costruzione di ben 17 condomini!
Considerazioni nel merito del PA
Si tratta di un pesantissimo intervento edificatorio di 82.131 metri cubi, di cui 67.347 residenziali (17 edifici di 4-5 piani pari a circa 300 appartamenti) e altri 14.784 mc con altre destinazioni (commerciali, ricettive, integrative). Tutto questo, come detto anche nella scheda di tale AT, in una zona particolarmente delicata.
Basti pensare che tutta quell’area è compresa nel Corridoio primario della Rete ecologica regionale (RER) nonché nella fascia di 150 metri del fiume Lambro, ai sensi del comma 1, lettera c) dell’art. 142 del D.lgs. 42 del 2004.
Non solo. Il PGT vigente prevede sulla vicina area della ex Fossati e Lamperti, con ingresso da via Toniolo, un Ambito di trasformazione (AT_17) con una potenzialità edificatoria di circa 120.000 metri cubi con una destinazione commerciale, terziaria e produttiva. Questo fatto, che comporterà gravi congestioni da traffico, non è stato considerato nello studio viabilistico del Piano attuativo in questione. Tanto più che quella zona è assai poco servita da mezzi pubblici. Neppure è stato valutato il rispetto del principio dell’invarianza idraulica di cui alla LR 12/2005 (art. 58 bis) e del suo recente Regolamento regionale (n. 7/2017).
Si deve inoltre considerare che dal 2010 ad oggi sono stati approvati dal Comune una trentina di Piani attuativi, spesso neppure iniziati e/o conclusi, per circa 400.000 metri cubi di residenza (circa 4 mila nuovi abitanti) che gravano sul mercato edilizio di Monza dove, stando ai dati del censimento, vi sono già almeno 3.700 alloggi sfitti.
Se è giusto cercare di recuperare le aree dismesse presenti in Città, questo non può esimere l’amministrazione comunale da programmare e pianificare il territorio considerando tutti gli aspetti ambientali, sia dal punto di vista naturalistico, del traffico indotto sia dei reali fabbisogni di nuove edificazioni, soprattutto residenziali, quando la popolazione di Monza è praticamente stabile da 35 anni a 122 mila residenti.
Osservazioni
Per tutti i motivi sopra esposti il Coordinamento di alcune associazioni e Comitati di Monza ha presentato il 23 febbraio scorso un’osservazione con la quale, si chiede di non approvare il Piano attuativo in oggetto o, in subordine, di ridurne fortemente le edificazioni, concentrandole e spostandole sui fronti delle vie Val D’Ossola e Monte Grappa, ad una adeguata distanza dalle possibili esondazioni del Lambro, per una ampliamento del Parco della Media valle del Lambro.
Ricordiamo che al Coordinamento aderiscono: Legambiente Circolo di Monza, CCR gruppo ambiente e territorio, Greenman Monza, Comitato per il Parco A. Cederna, Comitato La Villa Reale è anche mia, Comitato di via Blandoria, Comitato quartiere San Donato, Comitato di Triante, Comitato quartiere Sant’Albino, Comitato di via Boito Monteverdi Cazzaniga, Comitato quartiere San Carlo e San Giuseppe, Comitato Basta Cemento, Comitato pro Buon pastore.
In allegato:
1) L’osservazione consegnata in Comune
2) Planivolumetrico del Piano attuativo Val D’Ossola: http://www.comune.monza.it/export/sites/default/it/DOCUMENTI/monzaservizi/urbanistica-operativa/PII_via_Val_DOssola/__Tavola-10-Planivolumetrico.pdf
Monza, 20 marzo 2018
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martedì 20 marzo 2018
24/3 FOSSATI E SANGALLI PRESENTANO LA STORIA DI SAN DAMIANO
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lunedì 19 marzo 2018
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domenica 18 marzo 2018
sabato 17 marzo 2018
Qualità dell'acqua a Sant'Albino (dati BrianzAcque)
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MARTEDÌ 20 MARZO - DONNE FUORI DAL BUIO: L'Iraq, 15 anni dopo presso ARCI SCUOTIVENTO
MARTEDÌ 20 MARZO
DONNE FUORI DAL BUIO: L'Iraq, 15 anni dopo
A 15 anni dall'invasione dell'Iraq, un web-documentario racconta la storia di 4 donne irachene. E del paese.
Era il 20 marzo del 2003, e una Coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti invadeva l’Iraq. Iniziava così una guerra che oggi non è ancora finita.
Cosa è cambiato in questi 15 anni? Come ha resistito la popolazione civile, e tra loro in particolare le donne?
Ce lo racconterà "DONNE FUORI DAL BUIO", un progetto di giornalismo indipendente co-prodotto da Un Ponte Per..., e realizzato dalla giornalista Sara Manisera e dalla fotografa Arianna Pagani.
"DONNE FUORI DAL BUIO" vede protagoniste un’ingegnera, un’avvocata, un’attivista e una madre irachene, che raccontano come si vive oggi in Iraq, come la loro vita sia cambiata dopo il 2003, come resistono e lottano in una società colpita guerra e violenza.
Il progetto sarà messo online il 20 marzo, e parallelamente presentato per la prima volta a Monza, con le volontarie e i volontari del Comitato Locale di Monza e Milano di Un Ponte Per... , e alla presenza delle due autrici.
Era il 20 marzo del 2003, e una Coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti invadeva l’Iraq. Iniziava così una guerra che oggi non è ancora finita.
Cosa è cambiato in questi 15 anni? Come ha resistito la popolazione civile, e tra loro in particolare le donne?
Ce lo racconterà "DONNE FUORI DAL BUIO", un progetto di giornalismo indipendente co-prodotto da Un Ponte Per..., e realizzato dalla giornalista Sara Manisera e dalla fotografa Arianna Pagani.
"DONNE FUORI DAL BUIO" vede protagoniste un’ingegnera, un’avvocata, un’attivista e una madre irachene, che raccontano come si vive oggi in Iraq, come la loro vita sia cambiata dopo il 2003, come resistono e lottano in una società colpita guerra e violenza.
Il progetto sarà messo online il 20 marzo, e parallelamente presentato per la prima volta a Monza, con le volontarie e i volontari del Comitato Locale di Monza e Milano di Un Ponte Per... , e alla presenza delle due autrici.
Ingresso con Tessera Arci 2017-2018
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