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lunedì 28 settembre 2020

STOP! ASFALTI BRIANZA VA CHIUSA!

 UNA VERGOGNA CHE SI TRASCINA DA SEI ANNI!













LE RAGIONI: CLICCA SULL'IMMAGINE SOTTO PER INGRANDIRLA



sabato 26 settembre 2020

Asfalti Brianza: filtri bucati e proposte provocatorie. Le Istituzioni mettano la parola fine!

 





Alcune prime osservazioni sul documento presentato da Asfalti Brianza il 14/8/2020

Da quanto ci risulta già il 26 Novembre 2019 Asfalti Brianza, a seguito di annose manchevolezze e richieste da parte degli organi di controllo, dovette presentare una lettera integrativa per modifica AUA che prevedeva la captazione e il convogliamento delle emissioni mediante cappe e filtri della OCM CLIMA. Proposta bocciata in quanto ritenuta insufficiente. Da allora  Asfalti Brianza ha subito due sequestri imposti dalla Procura per illecita gestione dei rifiuti e per irregolarità nelle emissioni (superamento dei COV ed in particolare del Benzene, sostanza cancerogena, rilevato da ARPA il 30/6/2020, nell’unico giorno di controlli al camino con impianto quasi a regime). Inoltre ha subito, sempre a causa di tali violazioni, la sospensione dell’AUA imposta dalla Provincia. Ebbene, nonostante tutto ciò, Asfalti Brianza ha il coraggio di affermare che anche questi interventi non verranno eseguiti perché non necessari. In definitiva l’Azienda ritiene di non fare alcun intervento strutturale. Si limiteranno a sostituire i filtri a manica (perché hanno scoperto che sono bucati!) e promettono semplicemente dei nebulizzatori (degli ugelli che vaporizzerebbero composti chimici miranti ad abbattere, secondo loro, odori ed inquinanti). 

Anche ammesso che la suddetta "barriera osmogenica" potesse trattare con più o meno efficacia le molecole odorigene Arpa ha precisato che AB deve prevedere di trattare gli areiformi in quanto i valori riscontrati erano molto fuori dai limiti. Come già detto, infatti,  nell’unico giorno di controllo al camino con impianto "quasi a regime" ben 9 verifiche su 14 hanno visto lo sforamento di COV e in particolare del Benzene (cancerogeno). Se Asfalti Brianza non porta alcun piano concreto per ovviare a ciò è inutile parlare di nebulizzatori etc. etc.

Asfalti Brianza racconta di aver fatto eseguire annualmente verifiche da un laboratorio di sua scelta. Resta il fatto (strano?) che l’unico giorno di controllo al camino fatto da ARPA su mandato della Procura i risultati sono stati ben diversi e del tutto fuori norma!

Ora AB spiega che l’inquinamento può essere stato causato dal non aver ben tarato il nuovo bruciatore! Intanto per un ulteriore anno grazie a tale bruciatore (e alla autorizzazione di Capitanio) ci hanno avvelenato ancor più che in passato. Chi pagherà i danni? E poi riteniamo del tutto improbabile che taratura e sostituzione dei filtri a maniche (bucati!) possano trattare adeguatamente, oltre alle parti solide e alle polveri, anche gli aeriformi come giustamente richiesto da ARPA!

Intanto ci piacerebbe sapere se quanto meno Asfalti Brianza abbia dovuto pagare (come alcuni sostengono) qualche multa per gli inquinanti emessi in atmosfera come accertato da ARPA. 

Già la perizia commissionata dal Comune di Concorezzo ha escluso che gli interventi proposti da AB possano servire a molto. 

Asfalti Brianza, con l'abituale sfrontatezza ci spiega poi che “le criticità connesse con le molestie olfattive sono spesso caratterizzate dall’interessamento di una significativa componente emotiva e, pertanto, la loro trattazione richiede un approccio particolarmente rigoroso, basato esclusivamente su criteri tecnico-scientifici”. Dunque secondo l'Azienda la gente che dal 2014 segnala a non finire i danni dell'inquinamento avrebbe bisogno presumibilmente di un supporto psichiatrico. Inoltre proprio questa Azienda che da decenni crea problemi alla popolazione di Segrate prima e di Monza, Brugherio, Agrate e Concorezzo ora; che non ha mai rispettato i vincoli posti dall'Autorizzazione unica ambientale; che non ha mai dato in tempi corretti risposta alle richieste delle istituzioni; che si è sempre distinta per pratiche poco trasparenti che hanno interessato a più riprese anche la magistratura (non solo quella di Monza) ora si appella a presunti criteri scientifici! Ci sembra l’ennesima vergognosa provocazione! 

Ricordiamo che sono tante e tali le anomalie da noi segnalate e argomentate sulla base di documenti ufficiali che una cinquantina di politici e amministratori di varie istituzioni (Regione, Provincia e vari comuni) e di partiti politici diversi hanno firmato una nostra lettera di denuncia. La presunzione d'impunità a più riprese mostrata dall'Azienda evidentemente è stata alimentata negli anni da molti dei presunti controllori.  Basti citare le pilatesche dichiarazioni rilasciate ancora qualche giorno fa dal Sindaco Capitanio ("non abbiamo ancora deciso" cosa fare in merito alla questione). 

Ora il 30/9/2020 scade il tempo previsto (già prorogato dal 24/1/2020) per il (mancato) sgombero della montagna illegale di fresato. E lo stesso giorno si convoca l'ennesima Conferenza di servizi perché AB ha avuto il coraggio di chiedere una nuova AUA che la autorizzi ad aumentare enormemente la produzione e ad usare liberamente nella produzione il fresato (di ignota composizione e origine) anziché smaltirlo secondo le modalità (onerose) previste dalla legge. Utilizzo nella produzione che peraltro che lo stesso Bianchi ha già ammesso di aver fatto, contro ogni norma.

Non vogliamo neppure immaginare che le Istituzioni possano prendere per buone le  proposte di AB!

CQSASD



venerdì 25 settembre 2020

17/9/2020 - CONSULTA QUARTIERE SANT'ALBINO

ps - ricordiamo che la Consulta mira a riunire associazioni ed enti del territorio ma è aperta alla partecipazione di coloro che vogliono proporsi come cittadini attivi. Le riunioni sono pubbliche.

Partecipate! 


BREVE SINTESI CONSULTA del 17/09/2020


  • Asfalti Brianza > Aggiornamento della situazione e stesura lettera da condividere con le altre Consulte di Monza, da inviare poi al Sindaco (stesura della lettera prima del 30/09, data della riunione della Consulta Cederna) 

  • Lavori Zona Stadio > a verbale la preoccupazione per le ripercussioni sul traffico e il disappunto per la mancata consultazione delle Consulte interessate dagli interventi. Ci aspettiamo comunque che l’intervento venga presentato alle suddette Consulte. Attendiamo le eventuali considerazioni della Consulta Cederna. 

  • Centro Ecologico Monza (CEM) > dobbiamo organizzare un incontro-assemblea con Villa e Troiano entro il 15 ottobre (data presunta di convocazione della Conferenza dei servizi) per avere spiegazioni sul voltafaccia di Monza (da parere negativo a parere positivo) sulla richiesta di CEM di modifiche all’impianto e conferma pubblica che il Comune non rinnoverà l’affitto dell’area a CEM (disdetta da dare entro novembre 2020). C’è interesse della Consulta a che l’area venga riqualificata per il progetto di “bosco del ricordo”. Egidio Riva (PD) presenterà interrogazione lunedì in CC.

  • Bosco Roche > lettere a Roche e al Comune (Sassoli + Sindaco) sul fallimento totale dell’iniziativa di piantumazione dell’area tra campi sportivi e parcheggio piscina. Le piante sono morte tutte, non si è visto nessuno. Anche qui mancanza totale di coinvolgimento del quartiere e localizzazione errata: il cosiddetto “bosco di S. Albino” previsto dal PGT è da un’altra parte (fascia di rispetto a nord del quartiere).

  • Problema dell'abbandono rifiuti > verificare possibilità di sentinelle di quartiere per segnalazione tempestiva alla ditta Sangalli

  • Proposte sulla viabilità (zona 30) > si rimanda ad un ragionamento complessivo sul progetto per piazza Pertini e via Marco d’Agrate. Sarebbe bene promuovere un concorso di idee. Si chiederanno notizie alla riunione dei coordinatori delle Consulte con l'assessore Arbizzoni (6 ottobre)

  • Utilizzo del Centro Civico nel periodo COVID > tutte le attività possono riprendere (corsi, scambiolibri, ecc.) con i limiti di sicurezza sanitaria. 

  • Piscina Pia Grande > Il nuovo gestore inizierà attività risanando le vasche e presenterà il progetto per la vasca all’aperto.

  • Varie ed eventuali > resta senza soluzione il problema della ginnastica per adulti che si svolgeva nella palestrina della scuola elementare (causa Covid)

giovedì 24 settembre 2020

ASFALTI BRIANZA E' INADEMPIENTE DA 6 ANNI! VA DELOCALIZZATA; ANZI VA CHIUSA DEFINITIVAMENTE!



Si avvicina il 30/9/2020. Entro tale data Asfalti Brianza dovrebbe (meglio dire avrebbe dovuto dato che la cosa non avviene) sgomberare la montagna di fresato. Sempre il 30/9/2020 si terrà l'ennesima Conferenza di servizi. Questa azienda, in barba ai due sequestri da parte della Procura della Repubblica (per illecita gestione dei rifiuti il primo; per irregolarità delle emissioni il secondo) e nonostante la sospensione dell' AUA da parte della Provincia, ha l'ardire di richiedere un grande aumento della produzione e di poter utilizzare il fresato nella produzione anziché smaltirlo secondo i criteri di legge.

Ecco un breve riassunto della situazione: 

Dal 2014 i cittadini lamentano forte inquinamento. Dal 2016 avanzano dubbi rispetto alla cancerogenicità delle emissioni.

Da Novembre 2017 il Comune di Concorezzo organizza un tavolo cui partecipano l’Azienda e tutti gli Enti di controllo per “concertare” con Asfalti Brianza interventi risolutivi.

Nel 2018 Asfalti Brianza presenta una relazione di parte che è costretta a riconoscere che (almeno nel raggio di 500 m., dice lei) le emissioni sono nocive e potenzialmente cancerogene.

Ad agosto 2019 il Sindaco Capitanio consente con propria ordinanza la sostituzione del bruciatore. L’inquinamento, anziché ridursi,  esplode.

La Procura della Repubblica indaga su una gestione illegale dei rifiuti e il 25/9/2019 sequestra l’azienda.

A novembre 2019 la Procura concede una ripresa ridotta della produzione per consentire lo smaltimento della montagna di fresato illegalmente stoccata. Riprende l’inquinamento e la Prefettura organizza un proprio tavolo chiedendo in particolare ad ARPA e ad ATS (sempre presenti ma senza alcun risultato ai tavoli di Concorezzo) di presentare finalmente un piano di monitoraggio.

Da secoli ripetevamo che sarebbe bastato un solo giorno di controllo al camino con impianto a massimo regime per avere dati certi su inquinamento e cancerogenicità delle emissioni. In effetti il 30/6/2020, unico giorno di controllo delle emissioni al camino con impianto “quasi” a regime (così dice ARPA) su 14 rilevamenti effettuati per ben 9 volte le emissioni superano le soglie definite dall’AUA (l’Autorizzazione unica ambientale il cui mancato rispetto impone la sospensione dell’attività). In particolare la principale sostanza in eccesso è il benzene, sostanza cancerogena che può causare vari linfomi e altri danni gravi alla salute (vedi in proposito quanto dichiara la perizia commissionata dallo stesso Comune di Concorezzo). ARPA ovviamente segnala l'anomalia alla Procura della Repubblica che dispone immediatamente un nuovo sequestro (22/7/2020).

La Provincia (altro convitato di pietra dei 3 anni di tavoli concorezzesi) a questo punto non può che sospendere l’AUA ma in qualche modo si rilancia ancora un salvagente a questa Azienda perennemente fuori regola. Asfalti Brianza potrà fare (per l'ennesima volta in questi ultimi tre anni) nuove proposte di interventi mitigativi entro il 14 Agosto 2020 (come del resto ha già fatto ha già fatto un anno fa con esiti disastrosi). In altro post faremo qualche ulteriore osservazione su queste nuove proposte da parte di Asfalti Brianza che ci sembrano del tutto inadeguate.

Intanto anche la montagna di fresato (di ignota composizione e provenienza) che eccede di una ventina di volte il quantitativo di stoccaggio consentito dall'AUA resta sempre lì quasi intatta. Dovevano sloggiarla entro il 24/1/2020 e poi è stata concessa una ulteriore proroga al 30/9/2020. Bianchi stesso, proprietario di AB, ha già ammesso di aver utilizzato illegalmente il fresato nella produzione. Non è possibile che le Istituzioni tollerino ancora queste reiterate violazioni. Ricordiamo anche che recentemente una cinquantina di consiglieri comunali, provinciali e regionali di vari gruppi politici hanno sottoscritto una lettera che chiede una soluzione seria e definitiva. Ci appelliamo anche a loro.  

Intanto nel Consiglio comunale di ieri, il Sindaco Capitanio, interrogato dall'amico Facciuto che sollecitava una presa di posizione ferma da parte del Comune di Concorezzo ha risposto di non aver ancora preso una decisione. La cosa non ci sorprende. E' un atteggiamento pilatesco in continuità con questi sei anni vergognosi.

CQSASD



Ed ecco il post de La Rondine 

ASFALTI BRIANZA. IL 30 SETTEMBRE SI AVVICINA: OCCORRE RISOLUTEZZA.
Il 30 settembre scade il tempo accordato all'azienda per smaltire la montagna illecita di fresato e per mettere a norma l'impianto. Qualora l'azienda non dovesse rispettare la scadenza, ci aspettiamo una presa di posizione netta da parte delle autorità competenti, con una revoca definitiva dell'autorizzazione.
⭕ Nel Consiglio Comunale di ieri sera, Francesco Facciuto ha interrogato l'Amministrazione: "Qualora entro il 30 settembre non ci dovesse essere la rimozione della montagna illegale presente nel sito, l'Amministrazione chiederà o no alla Provincia, con un atto formale, una revoca dell'autorizzazione?". Ecco la risposta di Capitanio: "Non è stata ancora presa una decisione definitiva e seguiranno aggiornamenti". Qui il link al video del Consiglio: https://bit.ly/2HtLaBl
⭕ Non è tutto. Sempre per il 30 settembre è prevista una nuova convocazione della Conferenza dei Servizi. La Conferenza dovrà valutare le richieste depositate dall'azienda alcuni mesi fa, a proposito di un aumento consistente della produzione e dell'utilizzo del fresato nel ciclo produttivo.
E' evidente non ci siano le condizioni per prendere in considerazione queste richieste, visto l'ampio spettro di inadempienze certificato a più riprese anche dall'autorità giudiziaria. Seguiremo con molta attenzione l'atteggiamento dell'Amministrazione, che su queste richieste dovrà esprimere un parere di competenza.



L'immagine può contenere: spazio all'aperto, il seguente testo "PRUMAVERA PER CONCORELZO LA ONDES Se l'azienda non rispetta la scadenza per mettersi in regola, si revochi l'autorizzazione a produrre."
Ivano Zanette, Lorenzo Citterio e altri 40
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  • Non ragioniamo per luoghi comuni.....certo è che Brianza Asfalti deve migrare dalla città di Concorezzo
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    • 9 h
    • Autore
      Siamo d'accordo 
      Morena
      , occorre rimanere ben ancorati al merito della questione e muoversi con risolutezza. Per correttezza, dobbiamo però dire che la non risposta di Capitanio non è all'altezza del ruolo che ricopre.
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      • 8 h