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lunedì 1 marzo 2021

L'ARIA IN BRIANZA - CON UNO STRAORDINARIO INTERVENTO DEL DOTTOR BAI SU DIOSSINA, SEVESO, PEDEMONTANA E SOPRATTUTTO ASFALTI BRIANZA!

La videoconferenza fa parte di "Progetto futuro", una serie di incontri organizzati da Labmonza, MonzAttiva, Città Persone e Associazione Minerva di Concorezzo. Non perdete interventi di straordinaria importanza su Asfalti Brianza. Introduzione alla vicenda AB di Francesco Facciuto (dal minuto 7,50 al 18,50). Dati,normative e valutazioni sulla vicenda AB proposte dal Dottor Bai, insigne esperto della materia (dal minuto 19,2 fino al 42,00; e poi da 1 h e 6 minuti fino alla fine). Sono emerse le solite verità. Sia dal punto di vista delle emissioni odorigene che da quelle nocive (e cancerogene) siamo stati esposti vergognosamente per 7 anni a livelli totalmente illegali e sicuramente pericolosi senza che il Sindaco (responsabile della salute e padrone di qualsiasi intervento dei confronti di un'azienda insalubre di 1^ classe) intervenisse. ATS che a sua volta solo dopo 7 anni ha prodotto della documentazione! Una vergogna!

 

domenica 28 febbraio 2021

ASFALTI BRIANZA CHIEDERA' I DANNI! E NOI CITTADINI A CHI LI CHIEDEREMO?
























Il 25/2/2021 si è aperto un capitolo nuovo della vicenda Asfalti Brianza. Per la prima volta ATS MB si è pronunciata in modo esplicito rispetto alla presenza di evidenti rischi di tipo tossicologico e cancerogeno per la salute dei cittadini delle aree circostanti.  

Di conseguenza anche il Comune di Concorezzo, per la prima volta, superando una ormai inveterata disposizione a "concertare" con l'Azienda, ha finalmente espresso un parere negativo alla concessione della nuova AUA.

Tutto bene. Ma a noi resta l'amaro in bocca per il fatto che le prime denunce di tali rischi risalgono almeno al 2016 e che già nel 2018 la stessa Azienda aveva in qualche modo certificato di emettere sostanze cancerogene

Ora Asfalti Brianza dopo anni in cui, nonostante tavoli su tavoli, ingiunzioni su ingiunzioni ha sostanzialmente fatto quel che le pareva, respinge con sdegno questa insolita ed inaspettata fermezza degli Enti e minaccia richiesta di danni! 

Ma chi pagherà ai cittadini, specie quelli delle aree più vicine, i danni di tutti questi anni di inconcludenti traccheggi?  

Vogliamo ricordare a tutti che se da luglio 2020 (a tutto oggi) Asfalti Brianza è ferma è solo per le indagini e i sequestri imposti dalla Procura della Repubblica di Monza.

Vogliamo anche ricordare che i controlli fatti da ARPA hanno dato esiti sconfortanti nonostante l'Azienda si sapesse sotto esame costante e si sia evidentemente attenuta a rigidi protocolli. Cosa che non ha fatto in precedenza, quando per ammissione dello stesso proprietario Vincenzo Bianchi ha buttato nella produzione (contro ogni disposizione di legge) il (presunto) fresato della sua "montagna" illegale e di indeterminata composizione.  

Lo stesso Capitanio ha affermato che la produzione di asfalto secondo i canoni di legge non dovrebbe produrre fumi o odori particolari. E allora come spiegare che appena passati i Carabinieri, mandati dalla Procura a sequestrare il faldone relativo ad Asfalti Brianza presso il Comune di Concorezzo, ed in vista dell'ormai inevitabile sopralluogo imposto dalla Procura stessa (che avverrà a settembre 2019), sia esploso nel luglio e agosto del 2019 un  inquinamento tale da aver prodotto mal di testa, nausea, vomito ecc. non solo agli umani ma anche agli animali domestici del circondario? 

Qualcuno dovrebbe veramente pagare per un lassismo irresponsabile nei confronti della salute dei cittadini.



Ecco cosa ha detto questa volta ATS (a margine le nostre considerazioni) 























ed ecco cos'è il BENZENE 

















sabato 27 febbraio 2021

ASFALTI BRIANZA: LA CONFERENZA DI SERVIZI DICE NO! VARI COMMENTI

 Ecco alcuni commenti importanti. Il nostro seguirà a breve.

CQSASD

ASFALTI BRIANZA: DALLA CONFERENZA DI SERVIZI UN NO NETTO
Si è svolta ieri, in Provincia, la nuova riunione della conferenza di servizi dedicata alla richiesta, da parte di Asfalti Brianza, della modifica dell'autorizzazione unica ambientale attuale.
Vi ho raccontato nei mesi scorsi dei tempi lunghi di queste conferenze, dato che l'azienda si è presentata ogni volta con documentazione carente, senza dare risposte alle diffide ricevute dagli Enti e senza risposte rispetto ad alcuni temi importanti.
Le ultime sedute della conferenza di servizi si erano tenute l'8 luglio e poi il 30 settembre 2020.
Nonostante il tempo passato dall'ultima riunione della conferenza, nel corso della seduta di ieri è stato rilevato ancora una volta il mancato rispetto dei tempi stabiliti per la rimozione della montagna di fresato ancora presente nel sito, è stata confermata la sospensione degli scarichi in fognatura ed è stato verificato il mancato adempimento alla diffida che era stata formulata dall'Ambito Territoriale Ottimale.
Inoltre, ATS ha formulato alcune considerazioni chiare rispetto agli esiti delle attività di monitoraggio ambientale portate avanti da ARPA nei mesi scorsi.
Sulla base di tutte queste considerazioni, e sulla base di un parere molto chiaro e netto comunicato e protocollato dal Comune di Concorezzo, ieri (finalmente) si è posto fine ai lavori della conferenza dei servizi nell'unico modo possibile: un parere NEGATIVO sulla richiesta di modifica dell'autorizzazione unica ambientale richiesto dall'azienda, che quindi non può procedere con le modifiche all'impianto, perchè questa attività non garantisce una risoluzione delle tante criticità e molestie che si sono verificate in questi anni.
Oltre al NO chiaro, all'azienda resta la prescrizione di rimuovere tutto il fresato ancora presente e di verificare, a fine operazione, la qualità del terreno.
Un risultato importante, quello di ieri, che però è solo un primo traguardo di una strada ancora lunga, che però dobbiamo continuare a percorrere in maniera unitaria (Comuni coinvolti, cittadini, comitati, istituzioni) per fare in modo che si arrivi ad un risultato definitivo.

giovedì 25 febbraio 2021

Cemento sulla citta' di Monza

ASFALTI BRIANZA, STAMPA LOCALE E NARRAZIONI (ISTITUZIONALI) DI PARTE

Dunque la Conferenza di servizi del 25/2/2021 ha dato parere negativo alla richiesta di nuova AUA avanzata da Asfalti Brianza. L'Azienda ha promesso ricorso al TAR e (addirittura!) una richiesta danni. Dobbiamo attendere il Verbale per dare una valutazione adeguata della vicenda e dei possibili sviluppi futuri. Di certo accogliamo con solllevo il fatto che tutti gli Enti, compreso il Comune di Concorezzo hanno espresso parere negativo. Cosa che non era scontata nonostante le macroscopiche manchevolezze dei richiedenti. Certo se la Giunta di Concorezzo avesse accettato le osservazioni di Legambiente, de La Rondine o le nostre, il nuovo PGT avrebbe derubricato l'area da industriale ad altra destinazione e ciò avrebbe impedito ad Asfalti Brianza qualsiasi azione legale...

A margine è nata sui social una piccola polemica fra qualcuno dei nostri tecnici e il giornalista di Prima Monza. Gli si è imputato un errore tecnico. Di aver parlato di Azienda che produce bitume (che è solo uno dei componenti del prodotto finale che è l'asfalto) anziché di Azienda che produce asfalto. Errore nel quale  praticamente tutti i giornalisti che hanno scritto finora di AB sono incappati.

Ne abbiamo approfittato per una risposta che cerca di spiegare alla stampa ma anche a tutti i cittadini alcuni elementi spinosi della vicenda AB che non occorre trascurare:  


da  Paolo Teruzzi a 

Simone Spreafico in  particolare ma anche a tutti gli amici giornalisti e alle persone interessate alla vicenda Asfalti Brianza. 

Porta pazienza Simone ma questa vicenda evidentemente ha esacerbato gli animi. Di certo non è responsabilità della stampa locale che in generale ha riportato in modo onesto quello che emergeva di volta in volta e che alla fine nella quasi totalità ha riportato in modo molto fedele le nostre denunce (fatta qualche eccezione per Concorezzo.org, spesso un po' troppo smaccatamente "velina" dei gemelli Capitanio) .
Il problema è che altri hanno fatto spesso delle ricostruzioni di parte e delle narrazioni poco corrette. Come ad esempio quando ci si è ripetuto (Capitanio, per non fare nomi) che le valutazioni ARPA parlavano di salubrità dell'aria al Malcantone (mentre finalmente coi controlli da noi richiesti al camino e non con inutili centraline disseminate o con "annusatori" sparsi qua e là si è rilevata subito l'emissione di benzene cancerogeno). 
O quando il sindaco Capitanio diceva di non poterci fare niente mentre la legge nel caso di aziende insalubri di prima classe affida al sindaco la tutela della salute dei cittadini senza alcun limite. 
O ancora quando l'Architetto Della Giovanna del Comune di Concorezzo e Perotti del (si fa per dire) "Comitato tutela ecc." di Concorezzo, durante il sopralluogo ARPA dicevano di non sentire inquinamento da AB e che probabilmente esso veniva da altre fonti. Cosa insinuata anche dal Vicesindaco Simone Villa di Monza durante l'Assemblea pubblica del 2/9/2019 quando già da tre anni la gente si lamentava e da due anni lui partecipava a un tavolo con l'Azienda per arrivare a mitigare l'impatto delle emissioni. O quando alla nostra domanda su chi fosse la proprietà di AB lo stesso Villa (appunto dopo due anni di tavoli con l'Azienda) rispondeva :"Per me Asfalti Brianza è Asfalti Brianza, il resto non mi interessa". E noi il giorno dopo cerchiamo su Google e "scopriamo gli altarini"... Per non parlare dell'ultima performance della consigliera leghista Musetta, eletta in consiglio comunale proprio come prima "pasionaria" della lotta contro l'inquinamento prodotto da Asfalti Brianza che in un recentissimo consiglio comunale ha avuto l'ardire di affermato che "non sono emerse criticità rispetto alle emissioni di Asfalti Brianza" e che ha detto agli ex compagni di lotta che, se proprio vogliono insistere possono metter mano al portafoglio e pagarsi un avvocato. L'unico commento adeguato andrebbe mutuato da un famoso titolo satirico de "Il Male" che omettiamo di riportare.
Ovviamente la stampa per un bel po' si è giustamente fidata di queste figure istituzionali, fino a che grazie all'accesso agli atti, alla lettura delle carte e al lavoro in Consiglio comunale della Rondine i fatti sono emersi nella loro inoppugnabile evidenza. 
Il problema è che qui ci sarebbe voluto un giornalismo d'inchiesta che purtroppo nel nostro paese immagino sia sempre più difficile da tenere in vita (e non certo per responsabilità dei singoli giornalisti!). Infatti ci sarebbe voluto tempo e denaro per alimentare una inchiesta seria su questa proprietà e su tutti i rivoli e contatti delle sue attività. Infatti al di là del "povero" Vincenzo Bianchi il padre Giancarlo ha da secoli ruoli in società molto importanti per cui Asfalti Brianza è un elemento quasi marginale. Ci sarebbe voluto un giornalismo d'inchiesta per capire cosa ci fa dentro lo stesso stabilimento la Wu Bau o un'altra cooperativa che comunque sono strettamente connesse ad AB ecc. ecc. Tutte cose che da semplici cittadini abbiamo scoperto (ma spesso non abbiamo potuto adeguatamente approfondire) grazie all'accesso agli atti, alla lettura di migliaia di pagine di scartoffie fumogene proposte alle varie Conferenze di Servizi. Quanto all'appunto sul bitume (che in realtà è solo uno dei componenti dell'asfalto; per cui AB produce asfalto e non bitume) solidarizzo con te nel senso che non essendo un tecnico anche io non lo trovo un fatto così grave. Ma evidentemente i "tecnici" hanno al loro suscettibilità che noi con formazione più umanistica non sappiamo comprendere. Buon lavoro a tutti.

La Conferenza dei Servizi dice no, Asfalti Brianza resta chiusa

 

IL CASO

La Conferenza dei Servizi dice no, Asfalti Brianza resta chiusa

Parere negativo in merito alle richieste formulate dall'azienda.

La Conferenza dei Servizi dice no, Asfalti Brianza resta chiusa


mercoledì 24 febbraio 2021

ASFALTI BRIANZA - E' IL MOMENTO DI DECIDERE

 





























































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ASFALTI BRIANZA. E' IL MOMENTO DI DECIDERE.

Domani si terrà l'ennesima Conferenza dei Servizi in Provincia, sede in cui gli enti competenti dovranno pronunciarsi in merito alle richieste depositate dell'azienda.

In vista di una ripartenza dell'attività, Asfalti Brianza ha chiesto di incrementare in modo significativo i volumi di produzione e di utilizzare il fresato stoccato illegalmente nel sito. Due richieste inaccettabili, destinate a peggiorare ulteriormente l'impatto sui cittadini, da molti anni esposti alle esalazioni dell'azienda.

Come si legge dalla Lettera di Convocazione inviata dalla Provincia, il Comune di Concorezzo dovrà esprimere un parere di competenza "relativo alla presenza di eventuali vincoli ambientali e/o urbanistici relativi all’area d’ubicazione dello stabilimento in questione."

‼️ Se Capitanio avesse accolto le nostre proposte sul Piano di Governo del Territorio, domani l'Amministrazione avrebbe potuto esprimere un parere NEGATIVO motivato, visti i vincoli urbanistici che sarebbero sopraggiunti di conseguenza.

‼️ Quale parere esprimerà domani l'Amministrazione? In passato l'Amministrazione non ha mai depositato un parere contrario, dicendosi priva degli strumenti legali necessari.

Nel frattempo i sindaci di Agrate, Brugherio e Monza hanno fatto sapere che si opporranno alla ripartenza della produzione, oltre che alle modifiche autorizzative richieste dall'azienda.

martedì 23 febbraio 2021

22/2/2021 - INCONTRO COL SINDACO ALLEVI: ANCHE MONZA, COME BRUGHERIO E AGRATE SI IMPEGNA PER LA CHIUSURA DI ASFALTI BRIANZA!












Senza contare gli abitanti di Concorezzo e soprattutto quelli della Frazione di Rancate che ben conoscono i fumi emessi da Asfalti Brianza e che attendono invano una seria tutela da parte del loro sindaco. 


Nella giornata di ieri (22/2) una piccola delegazione del nostro Comitato ha avuto un incontro on line (per misure anticovid) con il Sindaco di Monza Dario Allevi, presenti anche l'Assessore Arbizzoni, e il dirigente dell'Uff. Ambiente Dr. Nizzola. 

In vista della conferenza dei servizi del 25/2/2021 il Comitato ha ricordato le moltissime e ormai storiche inadempienze di Asfalti Brianza e il suo atteggiamento di perenne violazione delle indicazioni e perfino di provocazione rispetto ai dettami degli Enti di controllo e delle Istituzioni (in proposito vedi qui: https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2021/02/2522021-asfalti-brianza-le-istituzioni.html). 

Il Sindaco Allevi ha espresso totale adesione alle nostre posizioni. Obiettivo, ha ribadito Allevi, è la chiusura dell' azienda. Il Sindaco di Monza ha affermato che alla Conferenza dei servizi del 25/2, dove il Comune di Monza, al pari di Brugherio e Agrate  risulta presente solo come  uditore, si sta valutando di affiancare anche una presenza politica accanto a quella meramente tecnica. Nel frattempo il Sindaco Allevi ha garantito che procederà nell'azione di raccordo con i sindaci di Brugherio e di Agrate e che comunque i sindaci si faranno sentire contro le inadempienze dell'azienda. E' previsto un aggiornamento diretto a fine seduta.

domenica 21 febbraio 2021

25/2/2021- ASFALTI BRIANZA - LE ISTITUZIONI NON DEVONO SOTTOSTARE ALLE PROVOCAZIONI DI AB (DIFFONDETE VIA MAIL IL NOSTRO APPELLO)


Il 25/2/2021 ci sarà l'ennesima riunione di Conferenza Servizi per decidere della richiesta di nuova AUA (Autorizzazione unica ambientale) avanzata da Asfalti Brianza. Sarà una riunione decisoria il che significa che se nessun ente si oppone la richiesta potrebbe venire accolta. 

Restano tuttora in vigore varie disposizioni contro l'Azienda:

  • sequestro decretato dalla Procura della Repubblica a settembre 2019 per illecita gestione dei rifiuti.
  • sequestro disposto dalla Procura della Repubblica a luglio 2020 per superamento dei limiti di legge previsti per le emissioni. 
  • diffida ATO MB del novembre 2019 per illecita gestione degli scarichi fognari.
  • determina della Provincia di MB  del  novembre 2020 con cui si impedisce ad Asfati Brianza di trattare i rifiuti (il famoso fresato d'asfalto) e se ne dispone la cancellazione dal Registro delle aziende autorizzate.
  • Intanto la montagna di fresato che andava smaltita entro il 24/1/2020 resta là quasi intatta.

La riunione del 25/2 è l'ennesimo rinvio dopo quelli del 29/11/2019 - 10/1/2020 - 22/1/2020 - 8/7/2020 - 30/9/2020, tutti motivati da inadeguata documentazione e mancato rispetto delle prescrizioni da parte di Asfalti Brianza.

Per questa nuova riunione AB avrebbe dovuto presentare integrazioni concernenti vari aspetti non in regola.

Asfalti Brianza ha accompagnato la solita montagna di scartoffie (perizie pagate ad hoc) con una lettera del 9/2/2021 diretta alla Provincia di MB (referente per l'AUA) in cui nella sostanza dice:

1) ho inserito degli ugelli per la nebulizzazione. Questi ridurranno le emissioni odorigene ma... il sequestro (colpa vostra) mi impedisce la messa a regime dell'impianto e la reale valutazione dell'efficacia).

2) La Provincia mi chiede il contenimento delle emissioni diffuse (nostra nota: convogliamento di tutte le emissioni al camino e filtri diversi da quelli attuali che sono inadeguati a contenere le emissioni cancerogene rilevate anche da ARPA nel suo unico controllo al camino del 30/6/2020) in quanto vi sono abitazioni vicine. Ebbene io, Asfalti Brianza, non farò queste modifiche e anzi respingo queste richieste perché sono le abitazioni ad essere illegittimamente in sito (si noti che Rancate ha qualche secolo). Giudico queste richieste "atipiche" ed anzi ritengo che siano incostituzionali e violino il principio di libertà di impresa e di lealtà della pubblica amministrazione.

Ebbene se risposte del genere fossero date da un onesto cittadino in seguito al controllo dei fumi della caldaia domestica le ripercussioni sarebbero sicuramente pesanti ed immediate.

Non vogliamo pensare che le varie Istituzioni coinvolte possano concedere nuovamente proroghe o rinvii a questa proprietà che dal 2016 elude ogni richiesta di mitigazione delle emissioni e il cui passato è reperibile a tutti in rete.  Se si trattasse di un' azienda meritevole di dialogo (per quanto azienda insalubre di 1^ classe che non deve stare in un abitato) ci batteremmo comunque per una delocalizzazione. Trattandosi di questa proprietà che dopo le vicende di Segrate ha riproposto le stesse dinamiche a Concorezzo l'unica misura opportuna è la chiusura. 

Invitiamo a veicolare questo nostro appello alle seguenti mail istituzionali 

con oggetto: Conferenza Servizi 25/2/2021 per Asfalti Brianza

provincia-mb@pec.provincia.mb.it

m.caccia@provincia.mb.it

aua@provincia.mb.it

ambiente@pec.provincia.mb.it

dipartimentomonza.arpa@pec.regione.lombardia.it

e.pantano@ato.mb.it

ato-mb@cgn.legalmail.it

protocollo@pec.ats-brianza.it

brianzacque@legalmail.it

grandiclientitai.brianzacque@legalmail.it

protocollo@comune.concorezzo.mb.legalmail.it 

monza@pec.comune.monza.it

protocollo.brugherio@legalmail.it

comune.agratebrianza@pec.regione. lombardia.it



venerdì 19 febbraio 2021

ASFALTI BRIANZA: ARROGANZA E NUOVE PROVOCAZIONI - INVITIAMO LE ISTITUZIONI AD UN SUSSULTO DI REAZIONE


Asfalti Brianza dal 2016 è indicata da un sacco di cittadini di una vasta area (che ricomprende Concorezzo, Agrate, Brugherio e Monza) come causa di un inquinamento intollerabile. Da allora partecipa a tavoli e richiede modifiche dell'autorizzazione senza mai adeguarsi alle richieste delle istituzioni e avendo ancora tutto fuori regola (come attestato dalla stessa perizia del 15/6/2020 commissionata dal Comune di Concorezzo).

La Conferenza dei Servizi per Asfalti Brianza del 30/9/2020 è stato un flop. Da parte dell'azienda mancavano i documenti necessari ed è stata rinviata...a data da destinarsi (ora sappiamo che la prossima è il 25/2/2021). Ma in realtà si trattava della Conferenza del 26/11/2019 rinviata per lo stesso motivo al 10/1/2020 e poi al 22/1/2020. Con la variabile che il 17/1/2020 Asfalti Brianza, priva dei requisiti ha un lampo di genio e "rinuncia" a questa AUA per chiedere un'AUA "più ambiziosa", mirante al raddoppio della produzione e all' uso libero della "montagna" di presunto fresato (nessuno sa cosa sia davvero) nella produzione. Ma anche qui non ha le carte necessarie e si rinvia all' 8/7/2020. Malauguratamente  mancano ancora i documenti e si rinvia al 30/9/2020. Ora la domanda è: se tu, semplice cittadino, avessi una pendenza, tipo una multa da pagare, non saresti felice di una controparte pubblica così comprensiva?

Intanto: 

Restano tuttora in vigore varie disposizioni contro l'Azienda:


  • sequestro decretato dalla Procura della Repubblica a settembre 2019 per illecita gestione dei rifiuti

  • sequestro disposto dalla Procura della Repubblica a luglio 2020 per superamento dei limiti di legge previsti per le emissioni 

  • diffida ATO MB del novembre 2019 per illecita gestione degli scarichi fognari

  • determina della Provincia di MB  del  novembre 2020 con cui si impedisce ad Asfati Brianza di trattare i rifiuti (il famoso fresato d'asfalto) e se ne dispone la cancellazione dal Registro delle aziende autorizzate.

Intanto la montagna di fresato che andava smaltita entro il 24/1/2020 resta là quasi intatta. In realtà qualche spostamento interno c'è stato e ci spiegheranno che le varie collinette apparse qua e là sono diventate...ghiaietto, ottimo da buttare nella produzione...e nei polmoni della gente.

Ora, nonostante tutto ciò (e francamente ci chiediamo come sia possibile) ci si avvia il 25/2/2021 all'ennesima seduta di Conferenza dei servizi per rispondere a nuova richiesta di AUA e per tale istanza Asfalti Brianza il 9/2/2021 ha prodotto  l'ennesima caterva di scartoffie. Tonnellate di pagine sottoscritte da agenzie pagate cui non corrisponde mai una virgola di interventi effettivi di mitigazione delle emissioni.


COSA DICE ORA ASFALTI BRIANZA (9/2/2021) 

EMISSIONI

Il 10/11/2020 sono stati fatti, per conto della Procura della Repubblica, controlli ARPA sulle emissioni. Ovviamente Asfalti Brianza parla solo di emissioni odorigene, trascurando del tutto la questione delle emissioni cancerogene. Asfalti Brianza sta volta promette una riduzione delle emissioni odorigene grazie agli ugelli nebulizzatori istallati (vedi sotto qualche osservazione più specifica in merito). Aveva già promesso invano (nel 2018 e poi nel 2019) una riduzione del 70% delle emissioni mediante ricorso a un nuovo bruciatore (istallato il 13/8/2019 grazie alla scellerata ordinanza del Sindaco Capitanio che ha proibito così ogni controllo preventivo da parte della Provincia). Il tentativo fu fallimentare ed anzi del tutto controproducente. Fioccarono 900 segnalazioni circostanziate in meno di un mese. Questa volta Asfalti Brianza si limita a promettere (bontà sua) una riduzione del 44%. Ovviamente anche questa volta lamenta che a causa del sequestro il nuovo impianto è "provvisorio" e "non a regime" e che tutto sommato le valutazioni sul suo effettivo funzionamento andranno rinviate. L'atteggiamento di Asfalti Brianza è sempre lo stesso: cominciate a darci l'autorizzazione a ripartire e poi vedremo di monitorare di tanto in tanto se gli ugelli funzionano davvero. In modo provocatorio conclude che, al limite, si potrebbe avviare la procedura degli "annusatori" prevista dalla DGR 3018.

CONVOGLIAMENTO DELLE EMISSIONI DIFFUSE

Nel corso della Conferenza dei servizi del 30/9/2020 (che ricordiamo era il prosieguo di quelle del 2019 sempre rinviate per mancanza di documentazioni adeguate) la Provincia di Monza e Brianza ha richiesto, dice Asfalti Brianza, l'installazione di "sistemi di captazione delle emissioni diffuse considerando la particolare ubicazione dell'insediamento produttivo e la presenza nell'interno di aree residenziali"
Tutti ricordiamo che la stessa Relazione Osmotech finanziata e prodotta da AB (diciamo " a propria discolpa") ammette l'emissione di sostanze cancerogene ma solo (dice) in un diametro di 500 metri. Tutti sappiamo che in realtà vi sono case a 50 metri e varie attività commerciali in un raggio di meno di100 metri. Tutti sappiamo anche che il nucleo di Rancate è li da secoli! Eppure Asfalti Brianza la mattina del 9/2/2021 ci comunica che il nuovo PGT di Concorezzo definisce (o meglio definirà perché la riunione finale si terrà la sera del 9/2/2021) l'area come produttiva per cui sono le case ad essere lì illegittimamente! Evidentemente AB ha un filo comunicativo privilegiato con la Giunta di Concorezzo che invece noi poveri cittadini non meritiamo!
In ogni caso Asfalti Brianza liquida la richiesta di effettuare questi lavori di convogliamento delle emissioni diffuse rispondendo che si tratta di una "richiesta atipica" per questo tipo di impianti. Richiesta che sarebbe giustificata solo da "particolari situazioni di rischio sanitario" che evidentemente qui, secondo Asfalti Brianza non sussistono. A sostegno delle proprie argomentazioni AB cita il Tavolo prefettizio del maggio 2020 in cui, pur ammettendo che non ci sono ancora dati forniti da ATS né dati completi, secondo l'Azienda non sarebbero emerse criticità. Altra balla colossale!
Infine Asfalti Brianza lamenta che tutte queste pretese da parte della Provincia violerebbero i principi costituzionali della libertà di impresa e della lealtà della Pubblica Amministrazione


ASFALTI BRIANZA : LA VERGOGNA DI UNA POLITICA CODARDA E SLEALE

Condividiamo la rabbia e la ripugnanza per questo modo di fare politica. 

INTANTO LA PROCURA DELLA REPUBBLICA MANTIENE IL SEQUESTRO MA GRAZIE ALL'ACCONDISCENDENZA DI MOLTE ISTITUZIONI ASFALTI BRIANZA IPOTIZZA DI RIAPRIRE! PREPARIAMOCI A RIPRENDERE UNA LOTTA SENZA TENTENNAMENTI O A PRIMAVERA TORNEREMO A RESPIRARE VELENO!

CQSASD