grande solidarietà agli amici del Comitato Pro Colle Campo Gillaro!
CASTELLI NOTIZIE: ARIA PULITA MUOVE I PRIMI PASSI VERSO UN NETWORK NAZIONALE
IL COMITATO PRO COLLE CAMPO GILLARO QUERELA LA PAOLACCI (PRODUTTORE DI CONGLOMERATO BITUMINOSO)
grande solidarietà agli amici del Comitato Pro Colle Campo Gillaro!
CASTELLI NOTIZIE: ARIA PULITA MUOVE I PRIMI PASSI VERSO UN NETWORK NAZIONALE
IL COMITATO PRO COLLE CAMPO GILLARO QUERELA LA PAOLACCI (PRODUTTORE DI CONGLOMERATO BITUMINOSO)
Grazie agli amici di Aria Pulita di Colonna (RM) ecco il contributo video del Dottor Laghi alla videoconferenza nazionale dell'8/5/2021.
Ferdinando Laghi è il Presidente internazionale di Isde (International Society of Doctors for the Environment), Associazione che mira a garantire l’impegno di tutti i medici del mondo a favore dell’ambiente e della salute.
Nell'area circostante Asfalti Brianza, per un raggio di circa 2 km. dove erano state posizionate le centraline (...ma le nostre segnalazioni dell'estate 2019 erano andate ben oltre!) ARPA E ATS ci forniscono questi dati molto allarmanti:
RISCHIO TOSSICOLOGICO 40 VOLTE SUPERIORE ALLA NORMA
RISCHIO CANCEROGENO 30 VOLTE SUPERIORE AL LIMITE ACCETTABILE"
Intanto osserviamo che ATS ha relazionato sui dati raccolti da ARPA con ampio ritardo (quasi un anno!). E ricordiamo che i campionamenti sono avvenuti in un periodo di lockdown (con traffico ridotto, per esempio) e con produzione di AB ridotta o addirittura azzerata dal sequestro imposto dalla Procura. Di certo se i dati fossero stati rilevati nell'estate 2019 quando da noi anche gli animali domestici vomitavano, i risultati sarebbero stati ben peggiori. Anche perché lo stesso proprietario ha ammesso di avere usato illecitamente presunto "fresato" (di ignota composizione) nella produzione (cosa gravissima) e lo stesso sindaco Capitanio ha autorizzato legittimi sospetti su quanto "bruciato"da AB affermando che un impianto che produce asfalti, qualora usasse solo le materie prime previste, non produrrebbe alcuna puzza... E noi di puzza ne abbiamo sentita eccome!
vedi qui sotto la ricostruzione fatta dagli amici de "La Rondine"
Ecco il video della videoconferenza nazionale (NOI DAL MINUTO 58,00 CIRCA).
Il Comitato di quartiere Sant'Albino (Monza) e San Damiano
(Brugherio) è comitato spontaneo di cittadini a cavallo di due comuni.
Nell'estate del 2019 fummo investiti da un inquinamento feroce proveniente da
Asfalti Brianza (sita in Concorezzo). In un mese raccogliemmo 1000 segnalazioni
con cognomi e nomi da 4 Comuni (di notevoli dimensioni, tra cui Monza). Le
prime lamentele risalgono però al 2014. Nel 2016 un comitato di Concorezzo
sollevò la questione di un possibile rischio cancerogeno (confermato dalla
stessa relazione prodotta nel 2018 dalla azienda). Dal 2017 al 2019 si sono
susseguiti tavoli fra le varie Istituzioni e l'Azienda, sempre inadempiente
alle richieste. A fine 2019 la Procura sequestra AB per illecita gestione
rifiuti (recentemente la Provincia ha alla fine cancellato l'Azienda dal
registro delle aziende autorizzate a ciò). Azienda sotto diffida dal 2019 anche
per illeciti scarichi fognari e rifiuti nell'area di rispetto di un pozzo di
acqua potabile. Il 30/6/2020 finalmente ARPA controlla (preavvertendo AB)
al camino: il benzene sfora 9 volte su 14. La Procura sequestra per illecite
emissioni. A fine 2019 - inizi 2020, sull'onda delle proteste il Prefetto
chiede controlli in un perimetro di circa 2 km attorno all’Azienda. Dopo quasi un anno dai controlli di ARPA
avvenuti per lo più in lockdown e con azienda a regime ridotto o addirittura
ferma per sequestro, solo il 19/4/2021 ATS relaziona sui controlli: rischio
tossico 40 volte oltre la soglia e rischio cancerogeno 30 volte oltre il
"limite accettabile".
Nonostante tutte le certificate irregolarità degli ultimi sei anni
l'azienda è ferma solo grazie alle indagini (ovviamente secretate) della
Procura e il Comune di Concorezzo, anziché spingere per una revoca dell' AUA a
tutela dei cittadini chiede nuove analisi (ma perché?) e propone all'azienda di
chiedere una nuova AUA!
ps: la proprietà dell'Azienda, nelle sue varie
"versioni" ha un ricco passato di cronaca che ciascuno può
liberamente "googolare".
CQSASD
intervento da leggere (meno di tre minuti)
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videoconferenza nazionale dell'8/5/2021
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le proposte dei Comitati alla Sottosegretaria Fontana
https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2021/05/diritto-al-respiro-le-proposte-dei.html
In vista dell'incontro di domani in videoconferenza (vedi qui: https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2021/05/sabato-852021-ore-18-incontro-nazionale.html) i Comitati hanno stilato una serie di domande e proposte per il Dottor Laghi e per la Vice Ministra Fontana.
clicca per ingrandire
Va beh. Dopo anni che lo diciamo inascoltati ATS e ARPA hanno certificato gravi rischi tossicologici e cancerogeni sul nostro territorio. Il bello è che sono risultati ottenuti durante il lockdown e il sequestro di Asfalti Brianza. Cosa avrebbero trovato nelle notti dell'estate del 2019 se solo si fossero degnati di intervenire? Chi ha provato quella esperienza terrificante può facilmente immaginare picchi malefici di 100 volte più elevati!
Per fortuna non tutti si abbattono. C'è anche chi reagisce ai soprusi.
Per questo sta nascendo un network nazionale di Comitati in lotta contro l'inquinamento. Siamo già una quindicina. Sabato incontreremo il Dottor Laghi, Presidente di "International Society of Doctors for the Environment" e l' On. Ilaria Fontana, Sottosegretaria al Ministero per la Transizione Ecologica (MiTE).
Molte le questioni in ballo:
rischi sanitari; quesiti rispetto al monitoraggio della salute sui territori in cui sono presenti aziende insalubri; responsabilità delle istituzioni; necessità di normative più chiare e stringenti (procedure di autorizzazione, controlli e verifiche, sanzioni, interventi a tutela dei cittadini sul piano sanitario ma anche su quello legale; promozione di una coscienza ambientale diffusa ecc.).
Segui l'incontro sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/Associazione-Aria-Pulita-101030581295254/
o sulla nostra
https://www.facebook.com/comitatosantalbino
CQSASD
Gentile lettrice, gentile lettore,
Il rischio cancerogeno si riferisce ai danni futuri, che ricadranno sulle nuove generazioni, i nostri figli e i nostri nipoti.
Il 30/6/2020 ARPA ha finalmente svolto controlli al camino (come da noi richiesto da tempo). Ebbene in 9 verifiche su 14 il benzene (sostanza potenzialmente cancerogena e mutagena) è risultato fuori norma. A questo punto la Procura della Repubblica ha emesso un sequestro per emissioni illecite, facendo seguito ad altro sequestro della Procura per gestione illecita dei rifiuti.
ARPA ha anche effettuato campionamenti mediante centraline posizionate a Concorezzo e Sant'Albino e ne ha comunicato i dati ad ATS. ATS il 19/4/2021 ha trasmesso al Prefetto e al comune di Concorezzo i risultati che sono angoscianti: il rischio tossicologico è 40 volte superiore al limite massimo e il rischio cancerogeno è 30 volte superiore al limite ritenuto "accettabile". Si noti bene che per le sostanze cancerogene non esiste alcun limite di soglia sotto il quale non vi sia danno. Qualsiasi quantitativo sopra lo zero è inquinante. Solo per una "convenzione" economica si è definito un "limite accettabile" (sempre dannoso ma in qualche modo, secondo noi inopportunamente, autorizzato).
Il bello è che le prime lamentele sono del 2014; che già nel 2016 un comitato di Concorezzo aveva sollevato la questione dati alla mano e che perfino nella relazione autoprodotta da Asfalti Brianza nel 2018 si ammettevano queste emissioni potenzialmente cancerogene. Dunque almeno 5 anni di ritardo rispetto ad interventi di tutela della salute che avrebbero dovuto essere immediati!
Ma in tutti questi anni l'Amministrazione di Concorezzo (al di là di alcune affermazioni fantasiose di oggi, assai facilmente smontabili) ha preferito alla tutela della salute la "concertazione". Il fermo dell'azienda è solo frutto delle indagini e delle iniziative della Pprocura mentre ancora dopo la pubblicazione dei risultati il Sindaco Capitanio anziché muoversi per uno stop definitivo propone nuove analisi (??!!) e suggerisce all'azienda di chiedere una nuova autorizzazione (??!!).
Dobbiamo mobilitarci per la salute dei nostri figli e nipoti. A breve lanceremo una raccolta fondi per pagarci le spese legali. Tenetevi pronti.
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ed ecco un estratto della relazione ATS preparato dagli amici de "La Rondine" . Segue loro post con link alla relazione. Infondo, come nostra abitudine, trovate l'intera relazione che potete visionare direttamente.
CQSASD
pagina vuota |
Ci è stato chiesto da studenti che frequentano l' ISA di Monza di dare alcune informazioni rispetto alla vicenda del CEM, l'impianto rifiuti di Viale Industrie a Monza. Utilizziamo a tal fine la sintesi di un Consiglio comunale di Monza dedicato alla questione nel 2019. La prosa non è delle migliori trattandosi della trascrizione di interventi orali fatti anche a braccio. Ma vi è la ricostruzione storica da parte del Consigliere Riva (PD) e la risposta del Vicesindaco Villa (Lega).
Per quanto concerne il punto di vista del nostro Comitato (Comitato di quartiere S.Albino- Monza e San Damiano - Brugherio - CQSASD) troverete linkati sotto una infinità di articoli ma Vi proponiamo qui alcuni punti e spunti che riteniamo importanti.
Il primo vulnus fu la trasformazione illegittima di un'area agricola in area ad attività del tutto incompatibile. Tale autorizzazione fu decisa (in modo improprio perché non era sua competenza) da un Assessore di Centrodestra che poi ha avuto anche gravi problemi giudiziari per voto di scambio con la camorra (per una verifica basta "googolare" Assessore Antonicelli, Peppe o Curto ecc.).
La successiva Giunta Monzese di Centrosinistra (Sindaco Scanagatti) ha riconosciuto tali irregolarità ma non ha saputo o potuto porre rimedio. In effetti occorre anche dire che spesso i ricorsi al TAR da parte delle aziende sanzionate possono imporre alle Amministrazioni comunali dei risarcimenti danni molto onerosi. Per cui non sempre c'è la necessaria determinazione a tutelare la salute dei cittadini.
Un'altra questione grave è che spesso queste attività vengono situate ai margini del Comune. Così CEM è in territorio di Monza ma a 50 metri dalle abitazioni di San Damiano (Brugherio). In questi casi spesso c'è poco dialogo fra le due amministrazioni comunali coinvolte (specie se di colore politico diverso) a tutto danno dei cittadini. Una situazione analoga soffriamo noi cittadini di S. Albino (Monza) e San Damiano (Brugherio) a causa dell'inquinamento prodotto da Asfalti Brianza che è sia in Concorezzo.
La battaglia dei cittadini di San Damiano, pur supportata per quanto possibile dalla Ammistrazione di Brugherio si è scontrata per una decina di anni con un sacco di ostacoli: controlli non sempre adeguati, difficoltà ad accedere agli atti, burocrazia, rinvii, rimpalli di responsabilità ecc. ecc. Intanto proseguivano i rumori e le polveri che inondavano le case.
Ora sembra che finalmente il Comune di Monza abbia decretato lo sfratto anche se pende come sempre in questi casi l'incognita del ricorso al TAR che potrebbe anche dar ragione all' azienda.
Ultimo tema è che il Comune pare intenzionato a collocare sull'area già occupata da CEM l'archivio comunale. Noi del Comitato Sant'Albino da sempre riteniamo che vada ripristinata la vocazionne a verde. Si tratta infatti di un viale (Via Industrie) già congestionato da un traffico allucinante e da pesante inquinamento e che è pieno di aree degradate che invece potrebbero essere riqualificate, arricchite da ciclabili ecc. Qualcuno ha anche proposto di collocare qui una sorta di "Parco del Ricordo" dove possano essere tumulate sotto gli alberi le ceneri dei defunti. Sarebbe una destinazione sicuramente più adeguata. Invitiamo i ragazzi a considerare anche l'altro lato di Viale Industrie dove all'altezza del CEM si sta prospettando nelle ex cave Rocca un ulteriore scempio ambientale. E' un'area già ricca di alberi e di biodiversità, a ridosso della Ciclabile del Villoresi. E' un polmone verde che va solo riqualificato e reso fruibile alla popolazione. Invece ci vogliono fare le solite lottizzazioni con ulteriori supermercati ecc. di cui non c'è alcun bisogno Sarebbe una vera vergogna.
CQSASD
MOZIONE PRESENTATA DAL PD - IMPIANTO TRATTAMENTO RIFIUTI NON PERICOLOSI – DITTA CEM VIALE DELLE INDUSTRIE – MONZA.
RIVA E. Consigliere P.D. omissis ...Come premessa vorrei poi passare in rassegna i disagi, gli effetti negativi che questa situazione ha comportato sulla vita dei cittadini monzesi. (omissis) ...Io partirei dalla ricostruzione degli eventi ed in particolare alla raccolta documentale a cui in parte ho avuto accesso e in parte provveduto a collezionare mettendo bene in chiaro cosa è accaduto nel tempo relativamente al contratto di locazione di un'area comunale che è sita in viale delle Industrie. Nel 2009 una società denominata Crimo s.r.l. aveva richiesto alla amministrazione di Monza un'area in locazione per la destinazione di: Esercizio di operazione di messa in riserva, recupero e deposito preliminare di rifiuti speciali non pericolosi e centro di raccolta e trattamento veicoli fuori uso. A questa richiesta del 2000 avanzata nel 2009 l' amministrazione comunale in particolare attraverso una nota del settore Patrimonio Logistica, che ho sottomano, una nota firmata dall' allora assessore Giovanni Antonicelli si esprimeva con le seguenti parole: a seguito di attenta considerazione e valutazione delle esigenze espresse dalla Crimo, s.r.l. la disponibilità della amministrazione comunale a stipulare un contratto di locazione per un'area comunale di circa 13.000 mq. A seguito di questa nota del settore Patrimonio Logistica e di altri adempimenti necessari per l'avvio della attività nel 2012 la Crimo aveva cominciato ad operare nell'area con un contratto che aveva una durata prevista di 9 anni più sette mesi( vedi articolo 3) a partire dal primo giugno 2012 sino al 31/12/2021 un contratto che si riterrà rinnovato di 9 anni in 9 anni , se nessuno delle parti invierà all'altra almeno12 mesi prima della scadenza regolare disdetta del contratto stesso a mezzo lettera raccomandata o pec. Solo che, cosa era successo dopo la stipula del contratto?!! nel corso del 2012 la Cem, Centro Ecologico Monza s.r.l. a seguito di conferimento di un ramo d'azienda da parte della Crimo s.r.l. titolare della autorizzazione ad esercitare queste funzioni già richiamate, aveva presentato richiesta di voltura a favore dell'impresa Cem ed autorizzazioni rilasciate per cui l'esercizio di queste funzioni ,operazioni è svolta da una soc. Cem . Fatte queste necessarie premesse io vorrei ricordare alcuni aspetti, il primo dei quali è: questo contratto era nato proprio male; potremmo dire che questa è la tipica situazione italiana nella quale interessi poco trasparenti hanno la meglio sulla certezza del diritto e sulla salute dei cittadini. In particolare nel corso di una commissione comunale che si era svolta nel 2013 il Segretario Generale dott. Spoto aveva risposto ad alcuni quesiti in ordine al modo in cui questo contratto era nato, in particolare la illegittimità degli atti intrapresi. Il Segretario Generale così rispondeva: la decisione di Giunta della quale ho brevemente accennato, è sostanzialmente una delibera viziata sotto molteplici profili e vado a leggerli: violazione del procedimento istruttorio avendo seguito la strada della decisione non è stata sottoposta ai pareri dei responsabili, violazione dell'articolo 107 del decreto legislativo 267-2000 e articolo 1 comma 1 legge 24190, principi di imparzialità, pubblicità e trasparenza avendo disposto in luogo del dirigente l'individuazione di un contraente senza alcuna procedura di evidenza pubblica ovvero senza dimostrare la sussistenza di straordinari ed eccezionali circostanze a sostegno dell'individuazione diretta questo è un passaggio che ricordava l'atto, questo contratto fosse davvero nato male. Io vorrei però ricordare che nel corso degli anni erano successi altri fatti gravi che questa sera si tornasse a discutere e parlarne anche per valutare il parere da dare a questa mozione, io ne ricordo alcuni di questi fatti, ce ne sono altri documentati. Nel corso del tempo l'esercizio di questa attività( messa a riserva, recupero e deposito di rifiuti speciali non pericolosi), ha avuto e tutt'ora stà provocando effetti negativi sulla salute, il benessere e qualità della vita dei cittadini residenti nell'area; effetti negativi che con diverse ispezioni ARPA aveva monitorato, certificato che faceva riferimento a titolo di esempio a due controlli effettuati nel corso del 2016 relativamente al funzionamento dell'impianto che la relazione trasmessa dall'ARPA nell'Aprile 2016 ripeto uno dei sopralluoghi che cito ad esempio una violazione, sostanzialmente rilevava la presenza di alcune anomalie, di alcune inadempienze, in particolare seguiva la denuncia dell'ARPA una diffida, di nuovo cito quanto successo, prescrizione della ditta di intervenire per esempio effettuando le operazioni di messa in riserva e deposito dei rifiuti solo nell' area autorizzata, identificare le aree identificate con apposita cartellonistica riportando la codifica CER e altro, un insieme di inadempienze alle quali seguiva una diffida ad operare alle prescrizioni di cui alle autorizzazioni citate. Per cui veniva disposta la sospensione dell'efficacia dell'autorizzazione rilasciata alla ditta Cem con un insieme di prescrizioni. Potrei citarvene altri di questi esempi in cui l'impegno della società a garantire la salute dei cittadini oltre al rispetto delle regole relative allo stoccaggio dei rifiuti venivano violati. Cito ad esempio una ordinanza del nostro Comune firmata dal dirigente Carlo Maria Nizzola, sempre relativa al 2016, il quale sottolinea come a seguito di un'altra relazione dell'ARPA,il personale tecnico recatosi in loco aveva effettuato un sopralluogo al fine di misurare l'entità dell'inquinamento acustico prodotto all'interno dell'impianto; dalle misurazioni emerge,qui leggo testuale, che la rumorosità dell'attività supera il valore limite(qui ci sono i valori rilevati). Accanto a questa ordinanza seguivano delle nuove richieste. Richieste che sempre a firma del dirigente Nizzola erano state tendenzialmente non ottemperate.Si comunica per esempio con questo cui ho avuto accesso che l'agenzia regionale ARPA con la relazione attestato che l'ordinanza di cui all'oggetto non era stata ottemperata, seguiva una diffida alla società. Ora sulla base di questi esempi che potrebbero seguire relativamente all'inquinamento acustico e alla possibilità che queste attività producano altri inquinamenti di tipo atmosferico per il particolato che va a seguito delle rilevazioni. A seguito del modo in cui questa procedura di affidamento di un contratto di locazione dell'area ha avuto origine secondo le parole del direttore generale di allora in modo illegittimo,la richiesta che il gruppo consigliare del Partito Democraico pone in votazione è un impegno alla amministrazione comunale di intervenire su tre punti.
Punto primo. Verificare sin da subito o meglio collezionare alcune delle irregolarità commesse e inottemperate dalla scietà CEM.
Punto secondo. Inviare alla società CEM una lettera raccomandata A/R o PEC con regolare disdetta del contratto di locazione dell'area di viale delle industrie – Monza – s.n.c. Almeno 12mesi prima della scadenza del contratto di locazione e quindi prima del 31 / 12 / 2020. Penso che a questo riguardo disdire il contratto di locazione sarebbe un tentativo di risarcimento verso i cittadini residenti nell'area che in questi anni hanno subito sulla propria pelle una autorizzazione nata male e proseguita in peggio.
Punto terzo. Da ultimo punto chiediamo che venga discusso è individuare eventualmente altro luogo della città evidentemente più conforme alle lavorazioni in cui Cem o altra società autorizzata possa svolgere la lavorazione di messa in riserva e recupero di materiali non pericolosi e centro di raccolta e trattamento di veicoli fuori uso perchè è evidente che tutto questo è interesse di una società che può essere messa nelle condizioni di operare e svolgere l'attività pur nel rispetto di un bene essenziale che è la salute pubblica e pensiamo in proposito che ci siano tutte le ragioni di legittimità e opportunità che questa amministrazione proceda sin da ora alla disdetta del contratto di locazione secondo quanto stabilito al capitolo 3 del contratto stesso e che stasera speriamo si concluda o meglio venga portato avanti questo processo di conclusione di una esperienza che prima si chiude meglio è
VILLA S. Assessore
PER SAPERNE DI PIU' CLICCATE SUI VARI LINK SOTTO (CI SONO ANCHE FOTO E VIDEO)
CEM DISDETTA:
https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/search/label/%23CEMDISDETTA
CEM - interrogazione Egidio Riva (consigliere del PD a Monza)
https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/search/label/%23CEMINTERROGAZIONERIVA
CEM - finalmente decretato lo sfrato
https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/search/label/%23CEMSFRATTO
vari articoli
https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/search/label/%23cem
https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/search/label/%23IMPIANTO%20RIFIUTI%20SPECIALI
https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/search/label/%23impiantorifiutispeciali
Gli amici della Rondine pubblicano (vedi sotto) questi dati allarmanti relativi a Concorezzo. Ebbene a noi risulta che i valori dei COV (composti organici volatili) ed in particolare di BTEX (Benzene, toluene, etilbenzene e xilene) rilevati in Via Rossi e in Piazza Pertini a Sant'Albino siamo del tutto analoghi a quelli verificati a Concorezzo.
Tra l'altro sono valori rilevati quando l'azienda aveva livelli di produzione ridotta a causa dell'intervento della Procura!
Sollecitiamo tutti i santalbinesi e sandamianesi ad attivarsi. Le nostre costanti denunce a partire dall'estate 2019 continuano a trovare conferme nei fatti. Eppure dobbiamo lottare ogni volta per avere accesso alle carte e per smontare le continue cortine di fumo che cercano di nascondere la verità. Ora dovremo deciderci a farci tutelare anche per vie legali e occorrerà che tutti collaborino ad una raccolta fondi perché oltre ai danni per la salute c'è la beffa di doversi pagare gli avvocati. Mentre per parte sua Asfalti Brianza gode da sempre di avvocati di livello che perfino il Prefetto invita al proprio tavolo di concertazione sul caso, tavolo da cui invece il Comitato di quartiere di Sant'Albino è escluso!
La verità sta nei fatti.
A fronte di tutto ciò il Sindaco Capitanio di Concorezzo chiede nuove analisi e suggerisce all'Azienda di chiedere una nuova Autorizzazione. Ma perchè??!!
Del resto è lo stesso sindaco che alle Iene ammetteva di ritenere che Asfalti Brianza buttasse il fresato nella produzione (cosa del tutto illegale); che alle stesse Iene diceva di aver verificato che se un'azienda che produce Asfalto usasse solo le materie prime previste non produrrebbe nessuna puzza; che appena ARPA iniziò i controlli si precipitò a rassicurare tutti sulla qualità dell'aria (ma sulla base di quali dati?); che con la sua irresponsabile ordinanza del 13/8/2019 ha consentito ad Asfalti Brianza di cambiare bruciatore senza la necessaria e preventiva autorizzazione della Provincia, col risultato di produrre un ulteriore boom di inquinamento che in un mese ha generato 900 segnalazioni di malesseri da parte dei cittadini; che ha ripetutamente negato che l'area di rispetto del pozzo fosse violata come da noi sostenuto ecc. ecc. ecc. . In definitiva un politico che è in giunta a Concorezzo da più di 10 anni, grossomodo il tempo da cui si trascina la vergognosa vicenda di Asfalti Brianza.
CQSASD
ed ecco l'articolo degli amici de La Rondine di Concorezzo