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giovedì 29 aprile 2021

ASFALTI BRIANZA: RISCHIO CANCEROGENO 30 VOLTE SUPERIORE AI LIMITI DI ACCETTABILITA' ANCHE A SANT'ALBINO









Gli amici della Rondine pubblicano (vedi sotto) questi dati allarmanti relativi a Concorezzo. Ebbene a noi risulta che i valori dei COV (composti organici volatili) ed in particolare di BTEX (Benzene, toluene, etilbenzene e xilene) rilevati in Via Rossi e in Piazza Pertini a Sant'Albino siamo del tutto analoghi a quelli verificati a Concorezzo.  

Tra l'altro sono valori rilevati quando l'azienda aveva livelli di produzione ridotta a causa dell'intervento della Procura!

Sollecitiamo tutti i santalbinesi e sandamianesi ad attivarsi. Le nostre costanti denunce a partire dall'estate 2019 continuano a trovare conferme nei fatti. Eppure dobbiamo lottare ogni volta per avere accesso alle carte e per smontare le continue cortine di fumo che cercano di nascondere la verità. Ora dovremo deciderci a farci tutelare anche per vie legali e occorrerà che tutti collaborino ad una raccolta fondi perché oltre ai danni per la salute c'è la beffa di doversi pagare gli avvocati. Mentre per parte sua Asfalti Brianza gode da sempre di avvocati di livello che perfino il Prefetto invita al proprio tavolo di concertazione sul caso, tavolo da cui invece il Comitato di quartiere di Sant'Albino è escluso!

La verità sta nei fatti.

  • la Procura della Repubblica ha sequestrato (sequestro tuttora vigente) l'Azienda per illecita gestione di rifiuti nel settembre 2019. 
  • A dicembre 2020 la Procura ha decretato un ulteriore sequestro (tuttora vigente) per emissioni illecite dopo che ARPA, effettuando finalmente il controllo al camino da noi sempre sollecitato, ha rilevato il superamento di emissioni di benzene (potenzialmente cancerogeno e mutageno) in ben 9 controlli su 14. 
  • ATO MB ha emesso a novembre 2019 una diffida (tuttora aperta) contro AB per per illecita gestione degli scarichi fognari e per la presenza di rifiuti nell'area di rispetto di 200 m. dal pozzo di acqua potabile presente in loco. 
  • A dicembre 2020 la Provincia di MB ha comunicato ad Asfalti Brianza che non potrà più trattare rifiuti e ha cancellato l'Azienda dal Registro delle Aziende autorizzate. 
  • Asfalti Brianza risulta avere solo 4 dipendenti (che ovviamente sono i più esposti alle emissioni nocive). Risulta avere debiti con INPS e INAIL per mancati versamenti contributivi. Ha un curriculum di cronaca anche giudiziaria che ognuno può trovare in rete (digitare Asfalti Brianza, Vincenzo Bianchi, Giancarlo Bianchi, Edil Bianchi, Lucchini & Artoni, Dogana di Segrate, Santa Giulia ecc. ecc.).

A fronte di tutto ciò il Sindaco Capitanio di Concorezzo chiede nuove analisi e suggerisce all'Azienda di chiedere una nuova Autorizzazione. Ma perchè??!!

Del resto è lo stesso sindaco che alle Iene ammetteva di ritenere che Asfalti Brianza buttasse il fresato nella produzione (cosa del tutto illegale); che alle stesse Iene diceva di aver verificato che se un'azienda che produce Asfalto usasse solo le materie prime previste non produrrebbe nessuna puzza; che appena ARPA iniziò i controlli si precipitò a rassicurare tutti sulla qualità dell'aria (ma sulla base di quali dati?); che con la sua irresponsabile ordinanza del 13/8/2019 ha consentito ad Asfalti Brianza di cambiare bruciatore senza la necessaria e preventiva autorizzazione della Provincia, col risultato di produrre un ulteriore boom di inquinamento che in un mese ha generato 900 segnalazioni di malesseri da parte dei cittadini; che ha ripetutamente negato che l'area di rispetto del pozzo fosse violata come da noi sostenuto ecc. ecc. ecc. . In definitiva un politico che è in giunta a Concorezzo da più di 10 anni, grossomodo il tempo da cui si trascina la vergognosa vicenda di Asfalti Brianza.

CQSASD




ed ecco l'articolo degli amici de La Rondine di Concorezzo







RANCATE E VIA OZANAM. RISCHIO CANCEROGENO 30 VOLTE SUPERIORE AI LIMITI DI ACCETTABILITA'.

Spetta ancora una volta a noi informare i cittadini sulle questioni che contano davvero. Su mandato della Prefettura, l'ATS (Agenzia di Tutela della Salute) ha prodotto un'analisi della qualità dell'aria nei pressi dello stabilimento di Asfalti Brianza.

Sul territorio concorezzese i campionamenti sono stati effettuati a Rancate e in via Ozanam, dove sorge una nostra scuola elementare. E' emerso come l'indice di rischio cancerogeno sia di oltre 30 volte superiore alla "soglia di accettabilità". L'apparato respiratorio è quello più a rischio. L'indice di rischio tossicologico totale è ben 40 volte superiore a quello ammissibile.

La relazione in questione conferma tutte le nostre preoccupazioni, dimostrando ancora una volta quanto pretestuose e irresponsabili fossero le posizioni di chi ha negato per anni la gravità della situazione. Siamo intenzionati a fare del nostro meglio affinché le autorità competenti facciano finalmente il proprio dovere.

Nonostante queste evidenze, il Sindaco ha richiesto nuove analisi. Il tutto come se non bastassero i dati raccolti finora, le relazioni ottenute faticosamente, le criticità certificate su tutte le principali matrici ambientali e non soltanto a proposito della qualità dell'aria. Le esitazioni del Sindaco e della sua Giunta, per tutti questi anni, paiono oggi ancora più assurde e incomprensibili.

Anche questa volta, vogliamo essere molto chiari. Non consentiremo vengano perseguite scappatoie. Non soltanto Asfalti Brianza deve essere chiusa definitivamente, ma chi governa Concorezzo da quasi 12 anni deve assumersi la responsabilità di porre rimedio ai gravi danni inferti al territorio e ai cittadini che lo abitano.

Dopo una lunga battaglia portata avanti da tanti cittadini e alcuni gruppi politici, la Prefettura e ATS hanno chiesto all'Amministrazione concorezzese di attivarsi per ridurre la concentrazione degli inquinanti associati a certi regimi di produzione. Non è più tempo di analisi e rilevazioni. E' tempo di agire con risolutezza.