Questa azienda va chiusa senza se e senza ma.
QUI L'ARCHIVIO COMPLETO DELLE NOTIZIE RACCOLTE DAGLI AMICI DE "LA RONDINE" DI CONCOREZZO
https://ildiariodellarondine.blogspot.com/search/label/Asfalti%20Brianza
Questa azienda va chiusa senza se e senza ma.
QUI L'ARCHIVIO COMPLETO DELLE NOTIZIE RACCOLTE DAGLI AMICI DE "LA RONDINE" DI CONCOREZZO
https://ildiariodellarondine.blogspot.com/search/label/Asfalti%20Brianza
La lettera al Sindaco da parte dei Comitati, tra i quali il nostro (lettera di cui il Giorno riporta solo ora notizia. Vedi
articolo allegato sotto) è stata mandata un mese fa. Nessuna risposta fino ad
oggi.
Il nuovo pgt secondo l’Assessore Lamperti verrà
fatto, ma ci vorranno un paio di anni prima che divenga esecutivo. Nel
frattempo secondo noi sarebbe bastato un intervento semplicissaimo: cancellare una frase della “variante
Sassoli”, che proroga illegittimamente tutti gli Ambiti di trasformazione fino
al 2027.
La nuova giunta ha perso già 9 mesi perché il
procedimento non è ancora stato avviato. Non vorremmo che nelle more dell’attesa
“il recinto venga chiuso quando ormai il maiale è scappato” (versione italiana di
un saggio proverbio brianzolo).
Intanto apprendiamo vaghe note dai giornali sul fantomatico sottopasso Cederna - S. Albino di cui pare non vi sia ancora un progetto (il che impedirebbe ai cittadini di presentare per tempo le dovute osservazioni) ma per il quale sarebbe già previsto un finanziamento di 950.000 euro.
Di certo il 21/02/23 la giunta ha deliberato il piano delle alienazioni, confermando l'alienazione delle aree libere comunali (38.000 mq!) di via Pompei Ercolano, con destinazione produttiva/terziaria/commerciale, per far cassa. Altro cemento a nord del quartiere.
E' cambiato il pilota ma il "nuovo ritmo" sembra assomigliare ancora molto al precedente.
CQSASD
Aggiungiamo qui il commento (condivisibile) di Lorenzo Citterio:
"Prospettiamo una ipotesi molto plausibile sul nuovo sottopasso e sul suo impatto sul quartiere. Questo potrebbe essere l'obiettivo finale: collegare via F. Ferrucci all'area industriale e al sottopasso. Noi chiediamo una barriera allo smog su viale Stucchi e ci rispondono portandoci ulteriore traffico fino sullla soglia di casa. La veduta dall'alto è chiara; basta completare le strade. Tuttociò favorirà sicuramente l'accesso dei 100 lavoratori in più promessi dall'ampliamento Elesa ma anche il passaggfio di un'altra marea di veicoli in un'area che è già tra le più inquinate d'Italia. E sicuramente ce la prospetteranno come un'opportunita di sviluppo commerciale per il quartiere".
CQSASD
Dal Comune di Monza:
Gent.mi/e
vedi qui l'articolo che annuncia un nuovo impattante intervento a S. Albino
Dunque la Provincia ci dice che mentre erano già sotto sequestro continuavano nelle loro attività illecite. E intanto a noi risulta che il propietario avrebbe chiesto di patteggiare per gli illeciti pregressi!
Nel frattempo in un articolo del Giorno che alleghiamo sotto risalta l'impegno del Sindaco di Concorezzo sulla questione.
Ma noi vorremmo ricordiamo che le prime segnalazioni dei cittadini risalivano al 2014 e che fino al sequestro da parte della Procura a settembre 2021 noi e gli amici de La Rondine siamo stati costantemente accusati di allarmismo. Anche le ultime dichiarazioni del Sindaco Capitanio pongono l'accento solo sulle violazioni delle norme all' interno dell' azienda. Nessun accenno ai possibili (anzi molto probabili) danni prodotti nella vastissima area circostante. Del resto se si dovesse indagare sui danni alla salute della popolazione circostante (ahimè rilevabili solo in decenni) i sindaci di Concorezzo, come principali garanti della salute dei cittadini dovrebbero motivare almeno 7 anni di interventi inadeguati e tardivi.
Vedi a mo' di esempio questo video de Le Iene del 2019: https://www.iene.mediaset.it/2019/news/asfalti-brianza-malori-cittadini-istituzioni-cosa-fanno_589186.shtml
DAL SITO DELLA PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA
Monza, 24 febbraio 2023. Nella giornata di oggi la Polizia Provinciale di Monza e della Brianza ha sottoposto a sequestro parte di un impianto dedicato al trattamento e smaltimento dei rifiuti speciali posto nel territorio di Concorezzo, nonché all’incirca 1000 metri cubi di rifiuti che erano accatastati in cumuli alti circa 10 metri.
L’impianto era già stato precedentemente posto sotto sequestro preventivo e risultava comunque privo di autorizzazione provinciale ambientale. Inoltre, secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, i rifiuti speciali venivano miscelati con altri già presenti (in via teorica destinati allo smaltimento), così che il nuovo composto potesse essere utilizzato all’interno di costruzioni e pavimentazioni stradali.
Di fatto il titolare, che avrebbe dovuto accedere all’area solo per eseguire quanto disposto dalla magistratura, ossia procedere a rimuovere i rifiuti già presenti, ha approfittato di tale autorizzazione per far giungere decine di camion di macerie e commercializzarle unitamente a quelle da smaltire obbligatoriamente.
Il titolare dell’azienda è stato denunciato per violazione di sigilli e per illecita gestione di rifiuti speciali.
Che dire? Da decenni chi è al governo della Regione (e non solo) sta smantellando la sanità pubblica e soprattutto la medicina di base che è essenziale per la prevenzione. A noi sembra che i tagli in questo settore siano vergognosi. Ma prima di lamentarci chiediamoci cosa abbiamo fatto noi contro questa progressiva spoliazione della medicina pubblica a favore dei profitti della privata.
CQSASD
Si informa che, a seguito della cessazione dell’attività di medico di medicina generale incaricato del Dr. Ervis Jakupi, a partire dal giorno 09 Marzo 2022 lo scrivente Dipartimento ha conferito un incarico alla dr.ssa Valentina Botto (recapito telefonico 366 7506751) che riceverà gli assistiti su appuntamento nell’ambulatorio di via F. Corridoni n. 5 a Brugherio, frazione San Damiano, con la seguente articolazione oraria:
Per appuntamenti, informazioni, consulti e richieste di visite telefonare al n. 371-3920271 dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 10.00
Non è necessario alcun adempimento presso gli sportelli scelta revoca distrettuale. | |
Il Comitato di Quartiere S.Albino e San Damiano aderisce alla mozione proposta da Francesco Racioppi e Lorenzo Spedo di Lab Monza (che trovate sotto).
Condividiamo i principi enunciati dal documento.
E' poi necessario che dalle enunciazioni di principio si passi a scelte concrete.
Lo stop al consumo di suolo è uno dei fatti più importanti. Cosa che questa giunta, a nostro parere, non sta facendo o sta facendo in modo insufficiente.
Quindi chiediamo uno stop al consumo di suolo; un adeguato rilancio del trasporto pubblico (la situazione a S.Albino è vergognosa); una reticolo organico di ciclabili interconnesse.
Chiediamo anche interventi incisivi sul traffico veicolare. Non è possibile continuare con l'insostenibile (anche sul piano delle emissioni e dei danni alla salute) flusso di traffico che avvelena Viale delle Industrie/Stucchi, S. Rocco e Via Cavallotti.Occorre ragionare su interventi incisivi per liberare i cittadini di Monza dall'enorme traffico di attraversamento che conduce quotidianamente migliaia di veicoli dalla Brianza a Milano e viceversa.
CQSASD
Visto che ARPA ha collocato a Monza solo due cenraline (di cui una nel Parco!) i cittadini si autoorganizzano.
Grande partecipazione dei bambini della Scuola elementare Manzoni e dei ragazzi della Scuola media De Filippo.
Ringraziamo per la presenza il Sindaco di Brugherio Marco Troiano, l'Assessore Egidio Riva in rappresentanza del Comune di Monza, gli amici dell'ANPI e dell'ANED, gli insegnanti e dirigenti scolastici.
Un grazie speciale a Fabio Lupo e soprattutto a Lorenzo Citterio e a Desirée Rivolta per il loro instancabile impegno.
E domani (sabato alle 18,15) siete attesi tutti alla fiaccolata per le vie di Sant'Albino!
La memoria da trasmettere alle nuove generazioni è un dovere. Ricordiamo i nostri concittadini vittime dell'orrore nazifascista.
Partecipate all'incontro di venerdì e alla fiaccolata di sabato.
La provincia di MB comunica il sequestro di un' area al confine fra Sant'Albino e Agrate.
Alleghiamo qui sotto link al dossier prodotto dal nostro Comitato nel 2014 proprio per segnalare (anche nelle zone attualmente sequestrate) destinazioni di cui vagliare la legittimità.
VEDI QUI IL DOSSIER PRESENTATO DAL NOSTRO COMITATO NEL 2014
https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/search/label/%23dossier%20aree%20difformi
Ci piacerebbe anche conoscere chi è il proprietario di tali aree.
PS: Per quanto riguarda l'ufficio stampa della Provincia, al di là della sostanza della notizia dobbiamo rilevare che l' indicazione di "varie persone di nazionalità italiana di origine rom (fra cui alcuni giostrai)" è inopportuna. I reati sono sempre personali e mai di una popolazione. Proviamo a sostituire la frase con: sono state identificate "varie persone di nazionalità italiana e di religione ebraica". Una violazione della deontologia che un giornalista (a maggior ragione se voce di un ente pubblico) dovrebbe evitare.
COMUNICATO STAMPA
Polizia Provinciale: sequestrata area di 10.000 mq tra Monza e Agrate Brianza
Al suo interno installazioni abitative e attività di recupero e gestione rifiuti
Monza, 6 febbraio 2023. Venerdì 2 febbraio una nuova operazione è stata condotta congiuntamente dalla Polizia Provinciale di Monza e della Brianza, dalla Polizia Locale di Monza e da quella di Agrate Brianza, su delega della Procura di Monza.
Le forze dell’ordine hanno ispezionato un’area di circa 10.000 mq posta a cavallo tra i comuni di Monza e Agrate Brianza, in cui si erano stabilite varie persone di nazionalità italiana di origine rom (fra cui alcuni giostrai).
Al controllo è stato rinvenuto che l’area, in origine destinata all’agricoltura, era stata trasformata in luogo di residenza stabile, con case mobili impiantate in modo permanente e attrezzate di collegamenti a fosse biologiche abusive e a impianti elettrici abusivi non messi in sicurezza (e dunque a rischio folgorazione e incendio), oltre a varie pertinenze alle abitazioni. Anche gli impianti di riscaldamento non risultavano a norma, essendo realizzati con bombole di gas precarie e malmesse.
Ulteriori problematiche derivavano da un’attività di recupero e gestione rifiuti abusiva, che trattava anche materiali pericolosi (fra cui vari metalli e leghe, in primis il rame). Le fonti di materiali di valore da recuperare – in gran parte elettrodomestici – venivano abbandonati nelle vicinanze, con la conseguente creazione di una discarica abusiva di dimensioni rilevanti. A ciò si aggiungeva un’attività di commercio di autoveicoli usati, allestita sebbene priva di alcuna autorizzazione.
Al momento dell’intervento, effettuato grazie a circa 30 agenti in uniforme, ai responsabili dei servizi sociali e ai tecnici dei due comuni, sono state rinvenute una ventina di persone, tra cui anche bambini in tenera età.
I servizi sociali hanno subito provveduto ad accertarsi che i minori, insieme alle famiglie, abbandonassero l’area e si recassero in destinazioni salubri, sicure e idonee alla permanenza di bambini, mentre gli uffici tecnici delle rispettive amministrazioni comunali hanno accertato tutte le irregolarità ed i reati in campo edilizio.
Tutta l’area in oggetto è stata sequestrata in via preventiva ai sensi dell’articolo 321 c.p.p., insieme a un terreno limitrofo utilizzato come discarica.
Gli adulti presenti sul posto risultavano tutti gravati da precedenti penali per reati contro il patrimonio e la persona, e nove di loro sono stati denunciati per gestione illecita di rifiuti più o meno pericolosi, per occupazione abusiva e invasione di edifici, e per la realizzazione di costruzioni abusive.