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giovedì 28 maggio 2020

ASFALTI BRIANZA - UNA PERNACCHIA ALLE ISTITUZIONI

Al condivisibile commento de La Rondine aggiungiamo un breve cappello. Dopo anni di fiducia nelle istituzioni e negli  "esperti" del Comitato Tutela ecc. di Concorezzo che hanno sostenuto la concertazione con l'azienda e progettato i fallimentari interventi di mitigazione dell'inquinamento, quasi  un anno fa, dopo un'esplosione intollerabile di miasmi andiamo su google e scopriamo chi sono i proprietari: un'azienda che nel 2017 ha avuto una interdittiva antimafia per avere subappaltato a 22 aziende di cui 17 in odore di malavita organizzata ecc. ecc. Cercate voi i nomi: Vincenzo Bianchi, Giancarlo Bianchi, Lucchini & Artoni, Edil Bianchi, condanna per Santa Giulia, proteste dei cittadini di Segrate ecc. ecc. 
Con persone di questo curriculum dal 2017 sostanzialmente fino alla Conferenza dei servizi del gennaio 2020 gli amministratori di Provincia, dei comuni di Monza e Concorezzo, di Arpa, di ATS e di ATO si sono seduti a svariati "tavoli di concertazione"  senza che ci risulti mai una sanzione seria alle reiterate inadempienze e violazioni di accordi e norme da parte dell'azienda. Perfino la Procura ha ragionevolmente cercato di accordare all'azienda la possibilità di supportarsi economicamente concedendo una produzione per quanto ridotta, pur in regime di (meritato) sequestro. Da novembre 2019 è intervenuta anche la Prefettura costituendo un ulteriore tavolo di lavoro e dialogo. Ora, come sempre, alle richieste di tutte queste Istituzioni l'azienda risponde con un rifiuto in nome dell'ecologia, con una argomentazione provocatoria ed irridente. Uno sberleffo. Una vera pernacchia.

CQSASD



La Rondine Concorezzo
35 min
ASFALTI BRIANZA. LA NUOVA BEFFA E GLI ERRORI DELLA POLITICA.
Prendetevi tre minuti, questo post è importante. Il 22 maggio Asfalti Brianza ha inviato una lettera al Comune di Concorezzo, affermando di non voler procedere con la rimozione dei rifiuti stoccati illegalmente.
La ragione? Secondo l'azienda i camion adibiti al trasporto producono troppa CO2 e il piano di smaltimento si scontra con i principi dell'economia circolare. In altri termini, la proprietà è preoccupata per l'inquinamento riconducibile al trasporto dei fresati, auspicando di poter ottenere una nuova autorizzazione per modificare la produzione e ricominciare da capo. Parola di un'azienda i cui fumi insopportabili preoccupano migliaia di cittadini.
 Ricordiamo un punto importante. Dopo il sequestro dell'area, la Procura ha consentito il riavvio parziale del ciclo produttivo per permettere ad Asfalti Brianza di ammortare i costi del trasporto dei rifiuti fuori dal sito, perché considerati pericolosi e perché al di fuori dei limiti di legge. La lettera svela in modo inequivocabile le reali intenzioni dell'azienda, fin dall'inizio: continuare a guadagnare tempo, senza avere alcuna intenzione di portare a termine il piano di smaltimento.
 La lettera di Asfalti Brianza dimostra, ancora una volta, quanto sbagliata sia stata la linea politica adottata per tanti mesi, quella della morbida concertazione. L'Amministrazione ha scelto di affidarsi a percorsi amministrativi senza garanzie, consentendo all'azienda di prendere tempo in un contesto di rischio, con continui rinvii ed eludendo, volta per volta, le prescrizioni delle autorità.
La nostra posizione è chiarissima, da sempre. Già a settembre abbiamo chiesto all'Amministrazione di eseguire accertamenti e controlli indipendenti, sullo stabilimento e sulle emissioni, utili a supportare un'ordinanza restrittiva.
La lettera di Asfalti Brianza è un nuovo schiaffo alle istituzioni, una beffa per i tanti cittadini esasperati. Non possiamo permettere sia compromessa ulteriormente la fiducia nelle autorità pubbliche, dinanzi alle preoccupazioni e ai disagi che i cittadini vivono quasi ogni sera.
Abbiamo chiesto al Sindaco, come facciamo da settembre, di correggere la linea politica e intervenire con un'ordinanza di chiusura dello stabilimento. La nostra valutazione è cristallina: c'erano e ci sono tutti i margini per intervenire. Questa nuova beffa è solo l'ennesima conferma.

ASFALTI BRIANZA - IL SINDACO DI AGRATE:ORA BASTA!

ASFALTI BRIANZA. IL SINDACO DI AGRATE SPOSA LA LINEA DURA.
Il sindaco di Agrate Brianza, Simone Sironi, chiede a Mauro Capitanio una forte presa di posizione. Lo riporta il Giornale di Vimercate.
Dalle colonne del giornale si legge: "Al fianco dei residenti si sono schierati ancora una volta gli esponenti della lista civica La Rondine, che attraverso un video-messaggio del capogruppo Francesco Facciuto sono tornati a chiedere a gran voce la chiusura preventiva dello stabilimento. Una richiesta che appare sempre più legittima, a fronte dei continui disagi provocati da Asfalti Brianza. Serve una svolta, la pazienza dei residenti è finita."
La nostra posizione è da sempre chiarissima. Già a partire da settembre abbiamo chiesto all'Amministrazione di attivarsi per approntare un piano di controlli, al fine di supportare un'ordinanza restrittiva. In tanti mesi abbiamo continuato a sollevare questioni di merito, sempre con interventi puntuali, per portare all'attenzione delle autorità e dei cittadini le tante contraddizioni di questa vicenda.
Noi non arretreremo. Siamo sicuri che questo lavoro pagherà e che i risultati non tarderanno ad arrivare. L'Amministrazione non può cavarsela dicendo che questo caso è una priorità: a contare sono i risultati, quelli concreti.

ASFALTI BRIANZA - ANOMALIE - CHI DOVEVA AUTORIZZARE E METTERE A REGIME IL NUOVO BRUCIATORE?


21/1/2020 PROVINCIA: DETERMINA FINALE CONFERENZA SERVIZI

La Provincia prende atto della rinuncia presentata da Asfalti Brianza a nuova AUA per modifica non sostanziale (AB si ripromette di fare futura richiesta per modifica sostanziale) e decreta conclusione negativa della Conferenza di servizi.
La Provincia a questo punto chiarisce che:
AB non è autorizzata a svolgere l'attività di gestione rifiuti (messa in riserva e recupero di rifiuti non pericolosi).
Inoltre AB non è autorizzata a installare le strutture mobili di contenimento (capannoni mobili e strutture di convogliamento emissioni).

Per quanto attiene al nuovo bruciatore la Provincia dichiara che esso è stato installato su ordinanza sindacale (del 13/8/2019). "Questa Provincia rinvia pertanto" al Comune di Concorezzo la verifica della ottemperanza della suddetta Ordinanza sindacale (nostra nota: che non contiene alcuna altra indicazione oltre all'ordine di l'installazione).


RISULTATO : UN BRUCIATORE NUOVO CHE DALLA SUA INSTALLAZIONE HA PEGGIORATO DI MOLTO LA SITUAZIONE BUTTA I SUOI MIASMI SENZA CHE NESSUNO LO ABBIA AUTORIZZATO NE' MESSO A REGIME. INOLTRE L'AZIENDA LAVORA CON UN'AUA CHE NON PUO' PIU' ESSERE VALIDA VISTO IL CAMBIO DEL BRUCIATORE.


CQSA

mercoledì 27 maggio 2020

IL "NASO ELETTRONICO" SI E' RAFFREDDATO - RIPRENDIAMO LE SEGNALAZIONI COL MODULO NEL BLOG DEL COMITATO!

In queste notti molti di noi hanno telefonato al numero tanto propagando recentemente dal sindaco Capitanio come pronto intervento H24.  Ad alcuni non hanno risposto. Gli altri hanno verificato che è semplicemente il numero della Polizia Locale di Monza che però risponde che l'accordo con il Comune di Concorezzo  è scaduto e che non hanno più in dotazione il "canister" (naso elettronico). A qualcuno hanno assicurato che registrano la chiamata "su un brogliaccio" ma non hanno chiesto i dati anagrafici. In ogni caso non escono a verificare. A qualcuno hanno detto che comunque ARPA ha posizionato una centralina a Sant'Albino nel cortile della scuola. La centralina ha di fronte un massiccio palazzone che di certo frena il vento. Vedremo.

INTANTO ABBIAMO VERIFICATO ANCHE CON DEI LEGALI CHE LE NOSTRE 900  SEGNALAZIONI DELL'ESTATE SCORSA SERVONO ECCOME ! SONO ELEMENTI DI PRESSIONE E DI PROVA, DA PORTARE ANCHE IN GIUDIZIO! RICOMINCIAMO A SEGNALARE PUNTUALMENTE SENZA DEMORALIZZARCI!

andate sul modulo nella colonna a destra del blog 


Poi telefonate anche al 800.061.160


 Risponde la SALA OPERATIVA di PROTEZIONE CIVILE di Regione Lombardia 24 ore su 24. Qui siamo certi che le telefonate vengono registrate 



fate girare il link del modulo anche sui vostri social, specie tra i gruppi più toccati dall'inquinamento. Ricordatevi che dopo il boicottaggio subito su FB l'url del blog è cambiato ed è: http://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com







Come da noi preannunciato da un sacco di mesi (almeno da novembre 2019 ) non ci aspettiamo molto dai controlli promossi dal tavolo del Prefetto (campionamenti, canister ecc.). Abbiamo detto subito che l'insieme dei controlli previsti (così come la applicazione eventuale della Dgr. 3018 per le molestie olfattive) è formalmente corretto ma sostanzialmente sbagliato. In situazione di produzione ridotta (come imposto dalla Procura), con gli occhi di tutti addosso, con campionamenti concordati per data e ora, di certo l'azienda non ripeterà le "straordinarie performances" dell'estate scorsa quando, dopo che la Procura fece sequestrare il faldone Asfalti Brianza in comune e profilandosi ormai prossimo un sopralluogo dei carabinieri gli incredibili picchi di emissioni mefitiche fecero vomitare anche cani e gatti. Oltretutto ARPA stessa ai "Tavoli" aveva scritto che campionamenti e carotaggi sono poco utili perché difficilmente imputabili ad un'azienda in questo contesto di diffuso inquinamento da industrie, traffico e riscaldamenti. In questo periodo poi le chiusure da Covid, la produzione a scarto ridotto, le finestre ermeticamente chiuse per il freddo e la sensazione di scoramento e sfiducia hanno fatto sì che noi rinunciassero a raccogliere le nostre segnalazioni. Tuttavia le quasi 900 segnalazioni raccolte dal nostro blog l'estate scorsa sono un punto fermo inoppugnabile. I raffronti fatti dagli amici de La Rondine ne hanno confermato anche l'assoluta coerenza con le scie di vento registrate in quegli stessi giorni dalle centraline metereologiche. Gli avvocati che abbiamo contattato ci confermano che sono dati di fatto che potremo portare anche in tribunale con un notevole peso.


DUNQUE VI INVITIAMO A RIPRENDERE A REGISTRARE LE SEGNALAZIONI SUL NOSTRO MODULO. USATE IL MODULO UGUALE A QUESTO CHE TROVATE NELLA COLONNA A DESTRA DEL BLOG. 

CQSASD

martedì 26 maggio 2020

ASFALTI BRIANZA - VEDI IL VIDEO DEL NOSTRO INCONTRO CON IL PD DI AGRATE, BRUGHERIO, CONCOREZZO E MONZA (26/5/2020)


Presenti anche i sindaci di Agrate e Brugherio e Michela Martinengo, rappresentante del nostro comitato.

DA CHE PARTE STA LA LEGA DI CONCOREZZO?





La Lega di Concorezzo evidentemente preferisce stare dalla parte di una proprietà che negli anni passati ha subito interdittiva della DIA per aver subappaltato a 22 imprese di cui 17 in odore di mafia. Per il resto cercate da soli su internet: Vincenzo, Bianchi, Giancarlo Bianchi, Lucchini & Artoni, Edil Bianchi, proteste a Segrate, condanne per Santa Giulia ecc. ecc.



Vedi qui la nostra risposta assai documentata:
https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2020/05/la-vera-storia-del-caso-asfalti-brianza.html


















LE NOSTRE 900 SEGNALAZIONI DI INQUINAMENTO DELL'ESTATE 2019 SONO PRECISE ED INDISCUTIBILI! ECCO I DATI CHE LO CONFERMANO

Tutti sanno che la vicenda risale al 2011. Esplosione di inquinamento a partire dal 2016 con picco nell'estate 2019. Pur essendo seduto al tavolo specifico per Asfalti Brianza che è iniziato nel 2017 il sindaco Capitanio ha il coraggio di dire alle Iene (13/11/2019) che "si sta cercando di capire quale sia la fonte dell'inquinamento" (?!) e le Iene lo trascinano ad Asfalti Brianza in uno scenario dantesco di puzza e fumo.
Nei mesi successivi vari esponenti della giunta e del Comitato tutela terra acqua ecc. di Concorezzo (in realtà composto da tre persone: un consigliere comunale della Lega, un procacciatore di affari e un nutrizionista) mettono in dubbio le segnalazioni inviate dalla popolazione esasperata. Qualcuno insinua che siano state falsificate! Lo studio sotto riportato ci dà giustizia in modo definitivo. La mappa delle segnalazioni è perfettamente coerente con le scie del vento rilevate in ogni singolo giorno! 
CQSA
Grazie agli amici de La Rondine per il fantastico lavoro.

La Rondine Concorezzo
3 h
Rimaniamo sul merito della vicenda di Asfalti Brianza, condividendo un nuovo elemento a beneficio delle autorità e dei cittadini che vogliono comprendere.
Abbiamo analizzato le segnalazioni raccolte dal Comitato di S.Albino, sovrapponendole giorno per giorno alle condizioni del vento, utilizzando i dati forniti dalle centraline meteorologiche.
Guardate queste immagini esemplificative, ciascuna corrispondente ad un giorno diverso. Il bordo giallo delimita il "cono di vento", dando un'idea di quale sia la direzione prevalente del vento. E' molto facile arrivare a qualche conclusione.
Quando il cono di vento è più chiuso, le segnalazioni si concentrano sui quartieri di S. Albino e S. Damiano, con disagi notevolissimi. Questo è il caso più frequente, confermato da tutta la nostra ricostruzione.
Quando il cono di vento è più aperto o siamo in presenza di alta variabilità, le segnalazioni iniziano a raggrupparsi anche su Concorezzo e Agrate, caso che si verifica più raramente.
Vogliamo ribadire un punto importante. La vicenda di Asfalti Brianza non riguarda solo le persone che ne subiscono i fumi. Tutti i cittadini meritano di essere amministrati da politici pronti ad agire con risolutezza, quando sono sul tavolo questioni tanto importanti. E' sui temi che contano che possiamo davvero misurare la preparazione e le capacità di chi ci governa.

Diretta Facebook su Asfalti Brianza oggi alle 18.30 - con il Circolo Pd di Agrate e Caponago

Tutti a segure la diretta Facebook alle 18.30! Non mancate!


Asfalti Brianza, se ne parla con il Circolo Pd di Agrate e Caponago - Prima Monza

lunedì 25 maggio 2020

KATRAMOKE, IL KARAOKE CON IL CATRAME DENTRO!









ALTRO CONTRIBUTO DI MASSIMILIANO RIVA - MENTRE CAPITANIO SE LA RIDE CERCHIAMO DI FARLO ANCHE NOI TRA UN COLPO DI TOSSE E L'ALTRO!






LA VERA STORIA DEL CASO ASFALTI BRIANZA SPIEGATA ALLA LEGA DI CONCOREZZO

le scimmiette gemelle


Forse la Lega di Concorezzo è stata mal informata.  Ce lo fa supporre anche il fatto che recentemente la loro proposta più "sostanziosa" per ridurre l'inquinamento di Asfalti Brianza è stata quella di produrre di notte, cosa che avviene da un sacco di mesi (!?).
Contro l'attacco a Facciuto e a La Rondine impegnati a tutela della salute dei cittadini di Concorezzo, Monza, Brugherio e Agrate ricostruiamo quella che è la vera storia. Sono dati di fatto inconfutabili.

Le prime segnalazioni di fastiosi miasmi risalgono al 2011. Ma da quando arrivano i Bianchi con la loro Asfalti Brianza ogni estate diventa un calvario per migliaia di cittadini dei dintorni. Meno per i concorezzesi spesso graziati dal vento. Dal 2016 l'amministrazione di Concorezzo inizia quella che oggi possiamo ben definire una vergognosa "concertazione" con  questa proprietà che dura sei anni senza alcun risultato decente per la popolazione. 
  • Obiezione: perché dubitare della disponibilità di questa Azienda?
Risposta: perché quella dei Bianchi non è una proprietà qualsiasi. Nelle sue varie forme societarie (Lucchini e Artoni, Edil Bianchi ecc.) ha un passato diciamo "complesso". Quantomeno le notizie reperibili in rete destano più di qualche preoccupazione :

Della vicenda Asfalti Brianza infatti si sono occupati recentemente il Giornale (vedi video)
https://www.ilgiornale.it/video/cronache/lazienda-che-avvelena-qui-non-riusciamo-respirare-1769052.html


se avete tempo poi leggete la nostra "breve cronistoria":
vedi https://infoinrete.blogspot.com/2020/01/breve-cronistoria-della-vicenda-asfalti.html

. Solo Capitanio non è sicuro della fonte dell'inquinamento
Nonostante dal 2017 a tutto il 2019 i sindaci di Concorezzo (prima Borgonovo e poi Capitanio) gestiscano (senza costrutto ed efficacia) un tavolo per la sempre promessa  soluzione del problema Asfalti Brianza (attivato soprattutto per le proteste dei cittadini monzesi e brugheresi  durante questa intervista de le Iene del 13/11/2019 Capitanio ha il coraggio di dichiarare che si sta cercando di capire da  dove vengono i miasmi (dopo soli 8 anni di lamentele).
https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2020/05/perche-tanti-cittadini-non-si-fidasno.html

Nello stesso video (segue) il responsabile di ARPA, interrogato sul come mai ha fatto sempre controlli a impianto fermo risponde che loro non potevano saperlo; che era responsabilità del sindaco attivare i  controlli ma che il sindaco Capitanio "non ho ancora avuto il piacere di conoscerlo" (sic!). 

Vedi qui tutto l'istruttivo video de "Le Iene"
https://www.iene.mediaset.it/video/asfalto-asfalti-brianza-concorezzo_585147.shtml

Quale è stato il contributo della Lega e dei suoi simpatizzanti in questi anni?
Beh, in effetti qualche consigliere comunale della Lega membro del "Comitato tutela acqua,aria ecc." di Concorezzo aveva promesso "un sistema sofisticato di filtri con alert e praticamente la "soluzione finale" della questione . 
Vi diamo due versioni entrambe trionfalistiche: 
1)  https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2019/12/asfalti-brianza-652019-un-sofisticato.html
2) Vedi qui un organo non certo antileghista: 
https://www.concorezzo.org/cronaca/asfalti-brianza-c-e-ancora-puzza-ma-4697.html

Peccato che di tutto questo promesso e complesso apparato di coperture, fltri ecc. non sia stato fatto assolutamente nulla. Solo un bruciatore nuovo che la Provincia non ha autorizzato ma che il sindaco Capitanio ha fatto sostituire comunque con una ordinanza motivata da tutela della salute pubblica (da quando si potenzia un motore per ridurre le  emissioni?). Col risultato di un esplosione di miasmi in un'area ancora più vasta. Dopo di che tutti questi consiglieri ed esperti (di cui anche noi fino a settembre 2019 ci eravamo ciecamente fidati) si sono dileguati. 

  • Obiezione: chi può dire che Asfalti Brianza emette sostanze cancerogene?
La cosa ridicola è che dal 2016 ad oggi i gestori del Tavolo non sono riusciti a dare alcuna risposta ai timori della gente. Che siano sostanze nocive e potenzialmente cacerogene finora lo ammette solo l'Azienda stessa nella sua relazione, anche se sostiene che le sostanze sono nocive solo entro 500 metri. In ogni caso vi sono abitazioni e attività commerciali a 50 m. e il pozzo di Brianzacque è a 200 m. (anzi erano meno fino a che non abbiamo denunciato la violazione). Pozzo che, sarà certamente un caso, nel 2011 fu chiuso per sei mesi.
  • Obiezione: perché abbiamo tutta questa premura?
Risposta: la questione si trascina da sei anni fra anomalie, inadempienze, mancata trasparenza, controlli ARPA ad impianto fermo, rinvii e irregolarità continue ecc. (vedi link a questo lavoro di documentazione fatto da noi del Comitato di quartiere S.Albino e San Damiano
https://drive.google.com/file/d/1jnsdR-7ynZEGz50AB3dvfwhyUX_a22yu/view )

  • Obiezione: perché opporsi alla produzione (sia pur ridotta come prescritto dalla Procura)?
Risposta: perché l'impianto è stato modificato senza alcuna messa a regime (quindi lavora contro qualsiasi norma di legge). Inoltre ci si dice che la produzione ridotta è consentita per favorire lo smaltimento dei rifiuti pericolosi ma lo stesso sindaco Capitanio ha appena ribadito che Asfalti Brianza non ha mai potuto e non potrà mai usare nella produzione la "montagna" di fresato che ha accumulato negli anni. Quindi non c'è alcun nesso logico tra smaltimento imposto dalla Procura (che va fatto coi camion e non con il bruciatore; smaltimento che peraltro andava completato, su ordinanza del Sindaco, entro il 24/1/2020, altra scadenza non rispettata) e produzione. Per cui la ripresa della produzione non c'entra con lo smaltimento dei rifiuti pericolosi e se questa era la sua ratio ogni giustificazione decade. 

  • Domanda: ma la "montagna" allora a cosa serve se non può esser usata (da anni) per la produzione?
Risposta: temiamo che serva a tenere l'amministrazione di Concorezzo sotto ricatto (se mi va io fallisco e voi avete un milione di euro di bonifica da pagare). Ricatto che può venire facilmente smontato purché ci si muova tempestivamente. Anche la Cassazione ha recentemente ribadito che anche in caso di fallimento e subentro di altra ditta la bonifica resta in carico alla ditta originaria (cioè, in questo caso ad Asfalti Brianza).
  • Obiezione : Perché non vi fidate dei risultati delle analisi in corso?
Perché abbiamo detto da ben prima che sarebbero state un flop (produzione ridotta, forte inquinamento da traffico e riscaldamenti con difficile "imputabilità", controlli concordati per cui un'azienda eviterà sempre di fare irregolartità ecc. ecc). In effetti, a conferma, la stampa ha già parlato di "flop" del canister (il "naso elettronico"). In questa situazione infatti pensare a "campionamenti ad personam" (uno di notte si sveglia e chiama la Polizia di Monza che esce col "canister"....) non ha senso come confermano anche le segnalazioni raccolte col nostro blog: poche unità a fronte delle 900 raccolte in un mese e poco più nell'estate del 2019 quando Asfalti Brianza ci dava dentro di brutto (e con puzze mai sentite prima) avendo il fiato sul collo delle indagini della Procura. Nei giorni precedenti infatti la Procura aveva sequestrato il "fascicolo Asfalti Brianza" presso gli uffici del Comune di Concorezzo e tutti immaginavano un imminente sopralluogo.
Inoltre, pur essendo ottimisti e dotati di buon senso delle istituzioni ci risulta difficile pensare che enti di controllo che per sei anni non hanno "cavato un ragno dal buco" possano improvvisamente mettere in discussione tutto il loro operato. Infine il risultato di analisi fatte in modo formalmente corretto ma sostanzialmente sbagliato potrebbe essere agitato dalla Azienda come un dato indiscutibile, pietra tombale per qualsiasi futura contestazione.

Allo stesso modo ormai ci risulta difficile dare credito a chi da sei anni tergiversa, chiude gli occhi sulle reiterate macroscopiche manchevolezze e inadempienze di Asfalti Brianza, nega collaborazione (come  testimonia, al di là delle affermazioni leghiste, la mancata firma di Capitanio alla lettera inviata dai sindaci di Agrate, Brugherio e Monza a Procura e Prefettura)  e che alle prime critiche motivate dai fatti risponde in  modo scomposto e  puerile.

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E ora leggete pure il post della Lega di Concorezzo


Lega Nord Concorezzo
Perchè Concorezzo non si è mai fidata di Francesco Facciuto
L'associazione Minerva ha avuto il merito di coinvolgere in tante occasioni di prezioso confronto culturale non solo molti giovani ma in generale diversi cittadini.
Poi le ambizioni politiche del capopopolo Francesco Facciuto e di pochi seguaci hanno snaturato il sodalizio, portandolo ad abbracciare, a seconda del vento politico, le posizioni del Fatto quotidiano, poi quelle della sinistra di Leu (con l'invito a Grasso), arrivando al neo-leghismo di Alberto Bagnai, senza mai rinunciare al vero amore per il Movimento 5 stelle. Alle ultime comunali la banda di Facciuto ha cercato accordi con tutti provandoci prima con Vivi Concorezzo e, alla fine, con centrosinistra ed estrema sinistra concorezzese, cedendo non senza mal di pancia all'abbraccio dell'amato-odiato PD.
Concorezzo li ha conosciuti, li ha pesati, li ha votati (poco). E adesso eccoli, a corto di argomenti, cavalcare nel modo più vergognoso e irresponsabile possibile la delicata questione di Asfalti Brianza, di cui si son sempre disinteressati (mai una azione prima del 2019), impegnati com'erano a parlare di prostituzione e neo-grillismo. Perché lo fanno?
Per frustrazione, ovviamente. Visto che il sindaco Mauro Capitanio insieme alla Giunta e alle autorità competenti ha deciso di affrontare definitivamente la questione (e non basta dire chiudiamo tutto, dal momento che alle parole devono seguire atti LEGALI E POSSIBILI), Francesco Facciuto si è messo a scrivere una storia tutta sua, provando a far credere alla gente di avere un qualche merito nel lavoro che stanno svolgendo i sindaci di Concorezzo, Monza, Agrate e Brugherio.
Oltre al lavoro istituzionale, c'è solo l'azione illegittima. Non vogliamo nemmeno pensare che Facciuto stia pensando a qualche azione da centro sociale trascinando nei suoi personalismi un movimento come la Rondine che ospita tante anime equilibrate e ragionevoli: alle sue giravolte politiche alla ricerca di consenso manca solo la maschera da black-bloc.