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lunedì 25 maggio 2020

LA VERA STORIA DEL CASO ASFALTI BRIANZA SPIEGATA ALLA LEGA DI CONCOREZZO

le scimmiette gemelle


Forse la Lega di Concorezzo è stata mal informata.  Ce lo fa supporre anche il fatto che recentemente la loro proposta più "sostanziosa" per ridurre l'inquinamento di Asfalti Brianza è stata quella di produrre di notte, cosa che avviene da un sacco di mesi (!?).
Contro l'attacco a Facciuto e a La Rondine impegnati a tutela della salute dei cittadini di Concorezzo, Monza, Brugherio e Agrate ricostruiamo quella che è la vera storia. Sono dati di fatto inconfutabili.

Le prime segnalazioni di fastiosi miasmi risalgono al 2011. Ma da quando arrivano i Bianchi con la loro Asfalti Brianza ogni estate diventa un calvario per migliaia di cittadini dei dintorni. Meno per i concorezzesi spesso graziati dal vento. Dal 2016 l'amministrazione di Concorezzo inizia quella che oggi possiamo ben definire una vergognosa "concertazione" con  questa proprietà che dura sei anni senza alcun risultato decente per la popolazione. 
  • Obiezione: perché dubitare della disponibilità di questa Azienda?
Risposta: perché quella dei Bianchi non è una proprietà qualsiasi. Nelle sue varie forme societarie (Lucchini e Artoni, Edil Bianchi ecc.) ha un passato diciamo "complesso". Quantomeno le notizie reperibili in rete destano più di qualche preoccupazione :

Della vicenda Asfalti Brianza infatti si sono occupati recentemente il Giornale (vedi video)
https://www.ilgiornale.it/video/cronache/lazienda-che-avvelena-qui-non-riusciamo-respirare-1769052.html


se avete tempo poi leggete la nostra "breve cronistoria":
vedi https://infoinrete.blogspot.com/2020/01/breve-cronistoria-della-vicenda-asfalti.html

. Solo Capitanio non è sicuro della fonte dell'inquinamento
Nonostante dal 2017 a tutto il 2019 i sindaci di Concorezzo (prima Borgonovo e poi Capitanio) gestiscano (senza costrutto ed efficacia) un tavolo per la sempre promessa  soluzione del problema Asfalti Brianza (attivato soprattutto per le proteste dei cittadini monzesi e brugheresi  durante questa intervista de le Iene del 13/11/2019 Capitanio ha il coraggio di dichiarare che si sta cercando di capire da  dove vengono i miasmi (dopo soli 8 anni di lamentele).
https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2020/05/perche-tanti-cittadini-non-si-fidasno.html

Nello stesso video (segue) il responsabile di ARPA, interrogato sul come mai ha fatto sempre controlli a impianto fermo risponde che loro non potevano saperlo; che era responsabilità del sindaco attivare i  controlli ma che il sindaco Capitanio "non ho ancora avuto il piacere di conoscerlo" (sic!). 

Vedi qui tutto l'istruttivo video de "Le Iene"
https://www.iene.mediaset.it/video/asfalto-asfalti-brianza-concorezzo_585147.shtml

Quale è stato il contributo della Lega e dei suoi simpatizzanti in questi anni?
Beh, in effetti qualche consigliere comunale della Lega membro del "Comitato tutela acqua,aria ecc." di Concorezzo aveva promesso "un sistema sofisticato di filtri con alert e praticamente la "soluzione finale" della questione . 
Vi diamo due versioni entrambe trionfalistiche: 
1)  https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2019/12/asfalti-brianza-652019-un-sofisticato.html
2) Vedi qui un organo non certo antileghista: 
https://www.concorezzo.org/cronaca/asfalti-brianza-c-e-ancora-puzza-ma-4697.html

Peccato che di tutto questo promesso e complesso apparato di coperture, fltri ecc. non sia stato fatto assolutamente nulla. Solo un bruciatore nuovo che la Provincia non ha autorizzato ma che il sindaco Capitanio ha fatto sostituire comunque con una ordinanza motivata da tutela della salute pubblica (da quando si potenzia un motore per ridurre le  emissioni?). Col risultato di un esplosione di miasmi in un'area ancora più vasta. Dopo di che tutti questi consiglieri ed esperti (di cui anche noi fino a settembre 2019 ci eravamo ciecamente fidati) si sono dileguati. 

  • Obiezione: chi può dire che Asfalti Brianza emette sostanze cancerogene?
La cosa ridicola è che dal 2016 ad oggi i gestori del Tavolo non sono riusciti a dare alcuna risposta ai timori della gente. Che siano sostanze nocive e potenzialmente cacerogene finora lo ammette solo l'Azienda stessa nella sua relazione, anche se sostiene che le sostanze sono nocive solo entro 500 metri. In ogni caso vi sono abitazioni e attività commerciali a 50 m. e il pozzo di Brianzacque è a 200 m. (anzi erano meno fino a che non abbiamo denunciato la violazione). Pozzo che, sarà certamente un caso, nel 2011 fu chiuso per sei mesi.
  • Obiezione: perché abbiamo tutta questa premura?
Risposta: la questione si trascina da sei anni fra anomalie, inadempienze, mancata trasparenza, controlli ARPA ad impianto fermo, rinvii e irregolarità continue ecc. (vedi link a questo lavoro di documentazione fatto da noi del Comitato di quartiere S.Albino e San Damiano
https://drive.google.com/file/d/1jnsdR-7ynZEGz50AB3dvfwhyUX_a22yu/view )

  • Obiezione: perché opporsi alla produzione (sia pur ridotta come prescritto dalla Procura)?
Risposta: perché l'impianto è stato modificato senza alcuna messa a regime (quindi lavora contro qualsiasi norma di legge). Inoltre ci si dice che la produzione ridotta è consentita per favorire lo smaltimento dei rifiuti pericolosi ma lo stesso sindaco Capitanio ha appena ribadito che Asfalti Brianza non ha mai potuto e non potrà mai usare nella produzione la "montagna" di fresato che ha accumulato negli anni. Quindi non c'è alcun nesso logico tra smaltimento imposto dalla Procura (che va fatto coi camion e non con il bruciatore; smaltimento che peraltro andava completato, su ordinanza del Sindaco, entro il 24/1/2020, altra scadenza non rispettata) e produzione. Per cui la ripresa della produzione non c'entra con lo smaltimento dei rifiuti pericolosi e se questa era la sua ratio ogni giustificazione decade. 

  • Domanda: ma la "montagna" allora a cosa serve se non può esser usata (da anni) per la produzione?
Risposta: temiamo che serva a tenere l'amministrazione di Concorezzo sotto ricatto (se mi va io fallisco e voi avete un milione di euro di bonifica da pagare). Ricatto che può venire facilmente smontato purché ci si muova tempestivamente. Anche la Cassazione ha recentemente ribadito che anche in caso di fallimento e subentro di altra ditta la bonifica resta in carico alla ditta originaria (cioè, in questo caso ad Asfalti Brianza).
  • Obiezione : Perché non vi fidate dei risultati delle analisi in corso?
Perché abbiamo detto da ben prima che sarebbero state un flop (produzione ridotta, forte inquinamento da traffico e riscaldamenti con difficile "imputabilità", controlli concordati per cui un'azienda eviterà sempre di fare irregolartità ecc. ecc). In effetti, a conferma, la stampa ha già parlato di "flop" del canister (il "naso elettronico"). In questa situazione infatti pensare a "campionamenti ad personam" (uno di notte si sveglia e chiama la Polizia di Monza che esce col "canister"....) non ha senso come confermano anche le segnalazioni raccolte col nostro blog: poche unità a fronte delle 900 raccolte in un mese e poco più nell'estate del 2019 quando Asfalti Brianza ci dava dentro di brutto (e con puzze mai sentite prima) avendo il fiato sul collo delle indagini della Procura. Nei giorni precedenti infatti la Procura aveva sequestrato il "fascicolo Asfalti Brianza" presso gli uffici del Comune di Concorezzo e tutti immaginavano un imminente sopralluogo.
Inoltre, pur essendo ottimisti e dotati di buon senso delle istituzioni ci risulta difficile pensare che enti di controllo che per sei anni non hanno "cavato un ragno dal buco" possano improvvisamente mettere in discussione tutto il loro operato. Infine il risultato di analisi fatte in modo formalmente corretto ma sostanzialmente sbagliato potrebbe essere agitato dalla Azienda come un dato indiscutibile, pietra tombale per qualsiasi futura contestazione.

Allo stesso modo ormai ci risulta difficile dare credito a chi da sei anni tergiversa, chiude gli occhi sulle reiterate macroscopiche manchevolezze e inadempienze di Asfalti Brianza, nega collaborazione (come  testimonia, al di là delle affermazioni leghiste, la mancata firma di Capitanio alla lettera inviata dai sindaci di Agrate, Brugherio e Monza a Procura e Prefettura)  e che alle prime critiche motivate dai fatti risponde in  modo scomposto e  puerile.

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E ora leggete pure il post della Lega di Concorezzo


Lega Nord Concorezzo
Perchè Concorezzo non si è mai fidata di Francesco Facciuto
L'associazione Minerva ha avuto il merito di coinvolgere in tante occasioni di prezioso confronto culturale non solo molti giovani ma in generale diversi cittadini.
Poi le ambizioni politiche del capopopolo Francesco Facciuto e di pochi seguaci hanno snaturato il sodalizio, portandolo ad abbracciare, a seconda del vento politico, le posizioni del Fatto quotidiano, poi quelle della sinistra di Leu (con l'invito a Grasso), arrivando al neo-leghismo di Alberto Bagnai, senza mai rinunciare al vero amore per il Movimento 5 stelle. Alle ultime comunali la banda di Facciuto ha cercato accordi con tutti provandoci prima con Vivi Concorezzo e, alla fine, con centrosinistra ed estrema sinistra concorezzese, cedendo non senza mal di pancia all'abbraccio dell'amato-odiato PD.
Concorezzo li ha conosciuti, li ha pesati, li ha votati (poco). E adesso eccoli, a corto di argomenti, cavalcare nel modo più vergognoso e irresponsabile possibile la delicata questione di Asfalti Brianza, di cui si son sempre disinteressati (mai una azione prima del 2019), impegnati com'erano a parlare di prostituzione e neo-grillismo. Perché lo fanno?
Per frustrazione, ovviamente. Visto che il sindaco Mauro Capitanio insieme alla Giunta e alle autorità competenti ha deciso di affrontare definitivamente la questione (e non basta dire chiudiamo tutto, dal momento che alle parole devono seguire atti LEGALI E POSSIBILI), Francesco Facciuto si è messo a scrivere una storia tutta sua, provando a far credere alla gente di avere un qualche merito nel lavoro che stanno svolgendo i sindaci di Concorezzo, Monza, Agrate e Brugherio.
Oltre al lavoro istituzionale, c'è solo l'azione illegittima. Non vogliamo nemmeno pensare che Facciuto stia pensando a qualche azione da centro sociale trascinando nei suoi personalismi un movimento come la Rondine che ospita tante anime equilibrate e ragionevoli: alle sue giravolte politiche alla ricerca di consenso manca solo la maschera da black-bloc.