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giovedì 30 aprile 2020

ASFALTI BRIANZA - A CONCOREZZO DIVAMPA LO SCONTRO POLITICO

Si allarga la cerchia di coloro che trovano vergognosa la situazione di questa azienda che ammorba migliaia di cittadini dal 2014 e che dal 2016 tiene in scacco cittadini e amministrazioni di Concorezzo, Monza, Agrate, Brugherio e la Provincia di Monza e Brianza. E' ora di dire basta!
Chiediamo a tutti di condividere queste notizie. La pressione dell'opinione pubblica impedirà di vivere una nuova orrenda estate come quella del 2019. Grazie a La Rondine e a Vivi Concorezzo! Grazie a tutti coloro che fanno loro la nostra battaglia, una battaglia per la legalità e la salute pubblica.

CQSASD

vedi qui:

https://primamonza.it/cronaca/asfalti-brianza-a-concorezzo-divampa-lo-scontro-politico/


ps:

Sul Giornale di Vimercate in edicola da martedì prossimo un servizio speciale sulla situazione di Asfalti Brianza.

La Rondine all'attacco: chiesta la chiusura preventiva di Asfalti Brianza - Prima Monza

La Rondine all'attacco: chiesta la chiusura preventiva di Asfalti Brianza - Prima Monza

VIVI CONCOREZZO - DI FUMO E DI PAROLE (SU ASFALTI BRIANZA)

La Lega concorezzese ha appena diffuso un curioso comunicato stampa in merito alla recente ripresa delle attività di Asfalti Brianza (denunciata anche da Vivi Concorezzo nei giorni scorsi).
Nel comunicato ci si affretta innanzitutto a dire che la colpa del riavvio sta nel governo, che con l’ultimo decreto ha consentito alle aziende di riaprire.
Ma la Lega è sul pezzo, e dichiara di aver chiesto al sindaco “un quadro della situazione”. Meglio tardi che mai, verrebbe da dire. Curioso peraltro il fatto che i leghisti chiedano chiarimenti ad un sindaco che milita nel loro stesso partito.
Si propone anche una brillante soluzione al problema Asfalti Brianza: spostare nelle ore notturne il funzionamento dell’azienda, sostenendo che questo “potrà dare un beneficio alla cittadinanza”. Considerato che già oggi l’azienda opera dalle 23 alle 4 di notte, difficile capire che beneficio ci potrebbe essere spostando di un paio d’ore l’orario di attività...
E, dulcis in fundo, si chiarisce che comunque tutto quanto di buono è stato fatto sino ad oggi per la questione Asfalti Brianza è stato merito della Lega. Chapeau.
Ma ciò che maggiormente ci offende nel comunicato è l’invito conclusivo, in cui la Lega esorta le minoranze ad “un segnale politico di collaborazione in consiglio comunale”.
Una solenne presa per i fondelli nei confronti di chi, come Vivi Concorezzo, da mesi ha dato la piena disponibilità a collaborare per risolvere in maniera decisa e definitiva una questione che va avanti da troppo tempo.
Disponibilità che oggi riconfermiamo, ma che finora non è mai stata presa in considerazione dalla maggioranza.

ANCHE VIVI CONCOREZZO SU ASFALTI BRIANZA

IL SINDACO DI CONCOREZZO HA IL POTERE E IL DOVERE DI CHIUDERE ASFALTI BRIANZA

Condividiamo al 100% la nota de "La Rondine". Facciamola girare e condividere. E' ora di finirla! Non ci assoggetteremo ad una nuova estate di veleni!
CQSASD 

L'immagine può contenere: il seguente testo "LA IL SINDACO IL POTERE E IL DOVERE DI CHIUDERE ASFALTI BRIANZA"

La Rondine Concorezzo
7 min
La Lega concorezzese ha diffuso, poche ora fa, una nota in cui sostiene di aver spinto sull'acceleratore per risolvere la questione Asfalti Brianza.
In cosa consiste questa spinta in avanti? Chiedono al sindaco un quadro aggiornato, propongono di convocare la Conferenza dei Capigruppo e istituire una commissione politica di controllo, suggeriscono uno spostamento degli orari di produzione, chiedono unità di intenti alle forze politiche.
Dopo quasi sei anni di tentennamenti, commissioni improduttive e tavoli di verifica, crediamo sia finito il tempo delle parole e della morbida contrattazione. La nostra proposta, in questo momento di grave crisi, è chiara e decisa.
Il Sindaco ha il potere e il dovere di emanare un'ordinanza di chiusura preventiva e temporanea dell'azienda, in qualità di autorità garante della salute e della sicurezza dei cittadini. L'ordinanza deve essere motivata da due ordini di considerazioni.
1. Salute Pubblica. In questo momento, esporre i cittadini a ulteriori pericoli sanitari, specialmente se legati all'apparato respiratorio, è irresponsabile. Come ben sappiamo, non è ancora stata accertata la sicurezza del sito produttivo. La non nocività delle emissioni non è, ad oggi, garantita. Le esalazioni di Asfalti Brianza sono correlate a irritazioni e difficoltà respiratorie, più volte denunciate da centinaia di residenti.
2. Ordine Pubblico. Da due mesi i cittadini vivono un periodo di restrizione delle proprie libertà ed è verosimile che ulteriori pressioni, fisiche e psicologiche, producano un innalzamento delle tensioni sociali. E' bene porvi rimedio preventivamente, chiudendo, almeno per il momento, il sito produttivo.
L'unità di intenti, soprattutto quando di mezzo c'è la salute dei cittadini e in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando, deve essere incardinata ad azioni decise e risolutive.
Siamo disponibili a ragionare sulle modalità d'azione, ad esempio per quanto riguarda la finestra temporale di sospensione. Non siamo invece disposti ad accogliere generici appelli all'unità, senza garanzie circa la risolutezza e l'incisività delle azioni da mettere in campo. E' bene che tutte le autorità del territorio si assumano le responsabilità conseguenti al caso specifico, in particolare a fronte della grave crisi, sanitaria e sociale, in cui siamo immersi.

Asfalti Brianza, la Lega di Concorezzo spinge sull'acceleratore. E noi le rivolgiamo qualche richiesta.

Accogliamo con piacere questa comunicazione della Lega di Concorezzo. Ci permettiamo di aggiungere qualche nostro suggerimento che speriamo possa giungere, anche per loro tramite, alla istituenda commissione consiliare, al Sindaco, al Prefetto e alla Procura:

1) Ci pare di aver capito che il prosieguo della attività, a regime ridotto, sia stato autorizzato dalla Procura per consentire lo smaltimento dei rifiuti pericolosi (la gigantesca montagna di fresato di 20/30 mila metri cubi che avrebbe dovuto essere eliminata entro il 24/1/2020 (data ultima definita dalla ordinanza del Sindaco). La montagna è ancora là, praticamente intatta. Ci hanno prosperato perfino alberi ad alto fusto. Il Sindaco Capitanio nell'ultimo consiglio comunale del 2019 ha ribadito che in base all'AUA (autorizzazione unica ambientale) tuttora vigente ASFALTI BRIANZA NON HA MAI POTUTO E MAI POTRA' USARE IL FRESATO NELLA PROPRIA PRODUZIONE. Quindi la montagna non ha alcuna giustificazione se non quella di essere una sorta di "assicurazione sulla vita" per questa proprietà (la minaccia sottintesa è: in caso di fallimento chi si accolla gli oneri della bonifica?). Quindi lo smaltimento va effettuato tramite camion che portano via il materiale e non immettendolo nel ciclo prduttivo. Per cui non si capisce il nesso logico per cui per smaltire la montagna di fresato si debba autorizzare la produzione.

2) Capitolo  analisi delle emissioni
Avevamo avanzato molte riserve sui campionamenti delle emissioni concordati. D'inverno, a regime produttivo ridottissimo per stagione e mercato, con finestre ermeticamente chiuse per il freddo, con inquinamento diffuso da traffico e riscaldamento ci aspettiamo assai poco di risolutivo. In effetti la stampa ha già riportato a più riprese notizie di un "flop" del canister ("naso elettronico").
Noi da sempre chiediamo analisi dei fumi al camino con impianto a massimo regime e verifica da parte di un organo super parter come il NOE dei Carabinieri. 

Autocertificazioni. Con la Conferenza di servizi del 26/11/2019 Asfalti Brianza aveva richiesto una nuova AUA mirata (se abbiamo capito bene) soprattutto a immettere il fresato nel ciclo produttivo a caldo. Quindi non si trattava di una ricerca di soluzioni meno impattanti per la popolazione. La mancanza di documentazione adeguata ha rimandato tutto al 10/1/2020 e poi il 17/1/2020 con un vero colpo di scena l'Azienda ha rinunciato (per il momento) al rilascio della nuova AUA .
Per le informazioni di stampa e per quelle provenienti dai vari consigli comunali coinvolti (Concorezzo, Monza, Brugherio e Agrate) ci risulta che il 29/1/2019 AB avrebbe prodotto documenti integrativi che di nuovo sollecitano dubbi. Rispetto alla irregolare gestione degli scarichi fognari per cui ATO MB ha aperto tuttora una diffida contro l' Azienda, AB avrebbe risposto con una dichiarazione della ditta W.Bau (proprio la "ditta fantasma" "scoperta" all'interno della stessa area dal sopralluogo dei Carabinieri che ha preceduto il sequestro di AB) che avrebbe effettuato nel 2016 i lavori richiesti. Emerge ancora che dal 2016 a tutto oggi AB scarica "provvisoriamente" in fognatura non sua ma su proprietà esterna.
Negli stessi documenti integrativi pare che date e orari del previsto campionamento (a produzione ridotta, come già detto) vengano definite da Asfalti Brianza così come la scelta del Laboratorio che effettuerà le analisi. Immaginiamo si tratti di un Laboratorio serio ma non ci sembra la prassi più tutelante e trasparente da mettere in campo.
Pare che poi si riproduca il solito regime di sostanziale "autocertificazione" che ha portato, dal 2016 ad oggi, solo a rinvii, confusione e incertezza. Le  autorità competenti infatti dovrebbero definire nuovi limiti per le emissioni (visto che c'è un bruciatore nuovo mai messo a regime e che sono state promesse, ma mai realizzate altre misure di contenimento). A questo punto, ancora una volta, si chiederebbe ad Asfalti Brianza di commissionare una propria analisi delle emissioni! Errare è umano ma perseverare è diabolico! 
Oltretutto avendo AB rinunciato alla nuova AUA tutto questo lavoro di verifIca decade. Non vorremmo che poi queste e le altre analisi di cui abbiamo già descritto i limiti vengano usate come dati indiscutibili che pongano fine ad ogni possibile contestazione.

La dichiarazione della Lega ricorda poi l'inadeguatezza della documentazione di volta in volta prodotta dalla Azienda. A supporto di questo auspicato lavoro condiviso da tutte le forze politiche alleghiamo qui una lista cronologica e ragionata di tutti i documenti raccolti negli anni dal nostro Comitato. E' un elenco inquietante. Il Sindaco in questi giorni ha promesso agli abitanti di Rancate la delocalizzazione del "Platano fritto ". Crediamo che sia l'esempio da seguire anche per Asfalti Brianza.

link a questo lavoro di documentazione fatto da noi del Comitato di quartiere S.Albino e San Damiano. 
https://drive.google.com/file/d/1jnsdR-7ynZEGz50AB3dvfwhyUX_a22yu/view 
Sono carte che parlano da sole. Basta leggerlo per ripercorrere anni e anni di vergognosa mancanza di trasparenza e di abbandono dei cittadini.

CQSASD




Asfalti Brianza, la Lega spinge sull'acceleratore.

La questione di Asfalti Brianza è tornata in questi giorni di estrema attualità a Concorezzo. Dopo quasi due mesi di stop a causa dell’emergenza sanitaria, la ripartenza delle attività produttive concessa dal Governo post lockdown, ha riportato infatti in funzione anche l’impianto di Asfalti Brianza. Azienda che nei mesi scorsi ha causato grandi criticità con i residenti della zona per via delle sue emissioni.
Tanto è stato fatto dall’Amministrazione comunale e tanto è ancora in fase di attuazione, in particolare siamo in attesa dei risultati definitivi delle analisi sulle emissioni.
In considerazione di questa ripresa delle attività appare necessario quindi riprendere in mano quanto temporaneamente sospeso per via della pandemia.
Per questo motivo il gruppo consiliare della Lega ha già chiesto al Sindaco Capitanio un quadro aggiornato delle azioni già in campo con ARPA, ATS, Provincia, ATO e Prefettura.
Crediamo sia importante in questa fase coinvolgere tutti i Gruppi politici presenti in Consiglio Comunale per definire un’azione condivisa e coordinata per supportare la gestione di una problematica che coinvolge in modo sentito anche la nostra cittadinanza.
Nello specifico vogliamo proporre una Commissione Consiliare di monitoraggio per coordinare le azioni.
A breve proporremo anche la Convocazione della conferenza dei Capigruppo per elaborare insieme una mozione da presentare nel prossimo Consiglio Comunale in modo condiviso. In particolare chiederemo che, senza andare in contrasto con le direttive della Procura che ha previsto 5 ore e mezza di funzionamento al giorno fino a smaltimento dei rifiuti completato, l’attività dell’azienda sia concentrata nella fascia oraria a minore impatto, non più a partire dalla 23, ma ad esempio, solo nelle ore notturne.
Questa ci sembra una richiesta ragionevole e attuabile senza grossi sforzi, che però può dare un primo beneficio alla cittadinanza.
Siamo fiduciosi che, a partire da queste proposte, possa essere stabilito un dialogo costante e costruttivo con tutte le rappresentanze politiche che, vogliano portare un contributo concreto e non fare solo propaganda.
Queste azioni che andiamo a proporre sono, in buona sostanza, un andare avanti sulla linea tracciata dall’attuale amministrazione comunale quasi un anno fa. Ricordiamo infatti che fin dal suo insediamento nel Giugno 2019, sono stati creati canali di dialogo costante con tutti gli Enti coinvolti, sono stati attivati tavoli di lavoro complessi con i vari attori che hanno anche procedure e tempi di risposta propri, legati ad esempio al tipo di analisi che svolgono.
E’ fondamentale ricordare che proprio grazie a tutte queste azioni si è dato il via alla programmazione e al successivo svolgimento delle analisi al camino e nei punti di atterraggio, al monitoraggio delle falde oltre che ai controlli spinti sulle certificazioni che hanno poi portato Asfalti Brianza a rinunciare a presentare la nuova AUA. Non solo, grazie anche a questo percorso la Procura ha decretato la chiusura temporanea per la questione dei rifiuti.
Possiamo sostenere con convinzione e senza paura di essere smentiti che questa amministrazione ha utilizzato tutti gli strumenti amministrativi e politici che erano nelle sue mani per poter gestire in modo funzionale e coordinato la questione di Asfalti Brianza. Ora il percorso certamente proseguirà. Quello che chiediamo è un segnale politico in Consiglio Comunale di volontà di collaborazione tra le parti e di azione condivisa per la gestione unitaria di un problema che è del nostro territorio.

mercoledì 29 aprile 2020

LA STORIA DI ASFALTI BRIANZA DIVENTERA' UN ESEMPIO DI COME UNA COMUNITA' DIFENDE LA SALUTE DI TUTTI

Il titolo è nostro.

Accogliamo l'intervento di Francesco Facciuto, sempre misurato e competente.
Non aggiungiamo a commento che il link a questo lavoro di documentazione fatto da noi del Comitato di quartiere S.Albino e San Damiano. 
https://drive.google.com/file/d/1jnsdR-7ynZEGz50AB3dvfwhyUX_a22yu/view 

Sono carte che parlano da sole. Basta leggerlo per ripercorrere anni e anni di vergognosa mancanza di trasparenza e di abbandono dei cittadini.

Lo faremo avere anche alla Procura della Repubblica  e alla Prefettura.
Questa estate non ci accontenteremo di lamentarci quando, ad esempio, l'asilo di Sant'Albino e San Damiano verrà nuovamente invaso da miasmi cancerogeni e i bambini saranno nuovamente costretti, in piena calura, a restare ermeticamente chiusi nelle aule senza andare in giardino! Il tempo della pazienza è finito da anni!

CQSASD


















Francesco Facciuto
3 h
Oggi voglio parlarvi di una vicenda che mi sta a cuore. Dedicatemi 5 minuti.
Forse avete sentito parlare di Asfalti Brianza. E' un'azienda sita a Concorezzo, in zona Malcantone, i cui fumi ricadono con notevole prepotenza sugli abitanti di Rancate, Sant'Albino e San Damiano. Da alcuni anni preoccupa un numero sempre crescente di cittadini, a causa delle insopportabili esalazioni che produce.
Nell'ultimo anno ho dovuto approfondire il caso in qualità di Consigliere Comunale per La Rondine Concorezzo. Lo studio delle carte, il confronto con i cittadini e diverse autorità del territorio, i tanti sopralluoghi, l'analisi delle relazioni tecniche e delle segnalazioni, mi hanno consegnato un quadro scuro, fatto di sofferenze, di paure, inefficienze, mancanza di responsabilità, di scaricabarile.
L'azienda emette nell'aria sostanze altamente nocive, con visibili effetti sui cittadini: lacrimazioni, irritazioni, difficoltà respiratorie. L'odore nauseante è in grado di entrare con forza nelle abitazioni, in alcuni casi rendendo impossibile la permanenza in casa. Diverse abitazioni ed aziende distano meno di 500 metri dal sito produttivo, limite di sicurezza fissato da una relazione tecnica commissionata dalla stessa azienda. Nel tempo, sono emersi tanti e preoccupanti punti interrogativi, a fronte di una condotta a dir poco opaca: a proposito delle modalità di trasporto dei materiali, dello stoccaggio e dello smaltimento dei rifiuti, degli effetti sul suolo e sulle acque.
Per molti anni la politica locale ha adottato una linea di morbida concertazione con l'azienda, senza raggiungere alcun risultato apprezzabile. E' dovuta intervenire la Procura, per portare all'attenzione delle autorità politiche gli illeciti che erano ben visibili ad occhio nudo. Le crescenti preoccupazioni per la salute pubblica e i possibili problemi di ordine pubblico hanno poi motivato l'intervento della Prefettura, oggi impegnata a coordinare un nuovo tavolo di supervisione.
Le procedure amministrative, che avrebbero potuto contenere i danni degli ultimi sei anni, sono state ritardate o perfino ignorate. Non sono mai stati predisposti campionamenti preventivi dell'aria e delle emissioni: si è preferito affidarsi al buon cuore e alle relazioni di parte dell'azienda. E' mancata la volontà politica di prendere di petto la questione.
Tanti cittadini si sono attivati in comitati, per provare a interloquire con le istituzioni e raggiungere una soluzione, dando una straordinaria prova di impegno e senso civico. Penso ad esempio agli amici del Comitato Di Quartiere S.Albino Monza, attivissimi e attenti al tema. Ho poi conosciuto cittadini che non sono stati capaci di trattenere le lacrime mentre li incontravo, per capire cosa stava accadendo. Con altri ho avuto lunghi confronti di merito, per decidere il da farsi, per trovare ogni appiglio possibile che fosse utile a risolvere la questione.
Oggi, dopo quasi due mesi di restrizioni alle proprie libertà, i cittadini si trovano a dover fronteggiare, di nuovo, i disagi di una situazione insostenibile e le preoccupazioni per la propria salute. Questo non è accettabile e rischia di produrre effetti disastrosi sul nostro territorio, anche in termini di credibilità delle nostre istituzioni.
Sia chiara una cosa. Su questa storia non ci sarà nessun arretramento. Non ci interessano gli equilibrismi. Non sono da tempo più credibili vaghi messaggi rassicuranti, dal tono paternalistico.
Alcuni cittadini mi hanno chiesto cosa possono fare per contribuire a risolvere la situazione. Occorre tenere alta l'attenzione, informarsi il più possibile, sensibilizzare le persone vicine. Occorre continuare a pretendere risposte serie dalla politica, affinché certi equilibri possano essere vinti. Possiamo fare in modo che la storia di Asfalti Brianza diventi un esempio, anche per altre comunità che vivono gli stessi disagi e le stesse preoccupazioni.

martedì 28 aprile 2020

SINDACO DI CONCOREZZO: TOLLERANZA ZERO PER IL PLATANO FRITTO - PER ASFALTI BRIANZA IL NOSTRO IMBARAZZATO STUPORE

Ok tranquilli! Per Asfalti Brianza tutto prosegue come previsto. I cittadini hanno ripreso (e continueranno) a sorbirsi i miasmi. Cosa che fanno dal 2014. Ma la morsa sugli abitanti di Rancate si attenuerà. Continueranno a "respirare" Asfalti Brianza ma il sindaco ha anticipato che a settembre farà spostare la ditta che produce "platano fritto".



Intanto leggete qui la serie vergognosa di lamentele e proteste senza esito, di bufale, rinvii, mancato rispetto delle richieste effettuate dalle istituzioni, mancate sanzioni ecc. che caratterizzano gli ultimi anni di questa vicenda:
  https://drive.google.com/file/d/1jnsdR-7ynZEGz50AB3dvfwhyUX_a22yu/view

 CQSASD

ps: 😂 ci sa che oggi il Sindaco si è divertito un sacco pensando a noi! Tanto con la Procura e la Prefettura in campo lui è in una botte di ferro, così come Asfalti Brianza con la sua montagna da smaltire (che è un po' come la tela di Penelope). 😊


senti il sindaco dal minuto 27:30 circa

ASFALTI BRIANZA - RICOMINCIA IL SUPPLIZIO

ASFALTI BRIANZA RIPARTE.
Ieri notte diversi cittadini ci hanno scritto per segnalare l'aria irrespirabile proveniente dallo stabilimento di Asfalti Brianza.
Abbiamo imparato quanto le politiche per la salute pubblica siano importanti. Sappiamo come una gestione approssimativa e poco reattiva, che non riconosce le giuste priorità, possa essere dannosa.
Abbiamo imparato quanto sia difficile rimanere in casa, per tanto tempo. Immaginate cosa possa voler dire rimanere in casa, con aria irrespirabile e con la preoccupazione che ci sia qualcosa che non va.
La politica e le autorità sanitarie devono dare un segnale e una risposta. Noi, non arretreremo di un millimetro.


Grazie agli amici de La Rondine. Intanto leggete qui la serie vergognosa di richieste e proteste senza esito, di bufale, rinvii, mancato rispetto delle richieste da parte delle istituzioni che caratterizzano gli ultimi anni:
https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2020/04/asfalti-brianza-non-si-ferma-neanche.html
CQSASD (anche noi non molliamo) 


L'immagine può contenere: testo

ASFALTI BRIANZA NON SI FERMA NEANCHE ANCHE AI TEMPI DEL CORONAVIRUS! LEGGI SOTTO: UNA CRONISTORIA VERGOGNOSA!