Accogliamo con piacere questa comunicazione della
Lega di Concorezzo. Ci permettiamo di aggiungere qualche nostro suggerimento che speriamo possa giungere, anche per loro tramite, alla istituenda commissione consiliare, al Sindaco, al Prefetto e alla Procura:
1)
Ci pare di aver capito che il prosieguo della attività, a regime ridotto, sia stato autorizzato dalla Procura per consentire lo smaltimento dei rifiuti pericolosi (la gigantesca montagna di fresato di 20/30 mila metri cubi che avrebbe dovuto essere eliminata entro il 24/1/2020 (data ultima definita dalla ordinanza del Sindaco). La montagna è ancora là, praticamente intatta. Ci hanno prosperato perfino alberi ad alto fusto. Il Sindaco Capitanio nell'ultimo consiglio comunale del 2019 ha ribadito che in base all'AUA (autorizzazione unica ambientale) tuttora vigente ASFALTI BRIANZA NON HA MAI POTUTO E MAI POTRA' USARE IL FRESATO NELLA PROPRIA PRODUZIONE. Quindi la montagna non ha alcuna giustificazione se non quella di essere una sorta di "assicurazione sulla vita" per questa proprietà (la minaccia sottintesa è: in caso di fallimento chi si accolla gli oneri della bonifica?). Quindi lo smaltimento va effettuato tramite camion che portano via il materiale e non immettendolo nel ciclo prduttivo.
Per cui non si capisce il nesso logico per cui per smaltire la montagna di fresato si debba autorizzare la produzione.
2)
Capitolo analisi delle emissioni
Avevamo avanzato molte riserve sui campionamenti delle emissioni concordati. D'inverno, a regime produttivo ridottissimo per stagione e mercato, con finestre ermeticamente chiuse per il freddo, con inquinamento diffuso da traffico e riscaldamento ci aspettiamo assai poco di risolutivo. In effetti la stampa ha già riportato a più riprese notizie di un "flop" del canister ("naso elettronico").
Noi da sempre chiediamo analisi dei fumi al camino con impianto a massimo regime e verifica da parte di un organo super parter come il NOE dei Carabinieri.
Autocertificazioni. Con la Conferenza di servizi del 26/11/2019 Asfalti Brianza aveva richiesto una nuova AUA mirata (se abbiamo capito bene) soprattutto a immettere il fresato nel ciclo produttivo a caldo. Quindi non si trattava di una ricerca di soluzioni meno impattanti per la popolazione. La mancanza di documentazione adeguata ha rimandato tutto al 10/1/2020 e poi il 17/1/2020 con un vero colpo di scena l'Azienda ha rinunciato (per il momento) al rilascio della nuova AUA .
Per le informazioni di stampa e per quelle provenienti dai vari consigli comunali coinvolti (Concorezzo, Monza, Brugherio e Agrate) ci risulta che il 29/1/2019 AB avrebbe prodotto documenti integrativi che di nuovo sollecitano dubbi. Rispetto alla
irregolare gestione degli scarichi fognari per cui ATO MB ha aperto tuttora una diffida contro l' Azienda, AB avrebbe risposto con una dichiarazione della ditta W.Bau (proprio la "ditta fantasma" "scoperta" all'interno della stessa area dal sopralluogo dei Carabinieri che ha preceduto il sequestro di AB) che avrebbe effettuato nel 2016 i lavori richiesti. Emerge ancora che dal 2016 a tutto oggi AB scarica "provvisoriamente" in fognatura non sua ma su proprietà esterna.
Negli stessi documenti integrativi
pare che date e orari del previsto campionamento (a produzione ridotta, come già detto) vengano definite da Asfalti Brianza così come la scelta del Laboratorio che effettuerà le analisi. Immaginiamo si tratti di un Laboratorio serio ma non ci sembra la prassi più tutelante e trasparente da mettere in campo.
Pare che poi si riproduca il solito regime di sostanziale "autocertificazione" che ha portato, dal 2016 ad oggi, solo a rinvii, confusione e incertezza. Le autorità competenti infatti dovrebbero definire nuovi limiti per le emissioni (visto che c'è un bruciatore nuovo mai messo a regime e che sono state promesse, ma mai realizzate altre misure di contenimento).
A questo punto, ancora una volta, si chiederebbe ad Asfalti Brianza di commissionare una propria analisi delle emissioni! Errare è umano ma perseverare è diabolico!
Oltretutto avendo AB rinunciato alla nuova AUA tutto questo lavoro di verifIca decade.
Non vorremmo che poi queste e le altre analisi di cui abbiamo già descritto i limiti vengano usate come dati indiscutibili che pongano fine ad ogni possibile contestazione.
La dichiarazione della Lega ricorda poi l'
inadeguatezza della documentazione di volta in volta prodotta dalla Azienda. A supporto di questo auspicato lavoro condiviso da tutte le forze politiche alleghiamo qui una lista cronologica e ragionata di tutti i documenti raccolti negli anni dal nostro Comitato. E' un elenco inquietante. Il Sindaco in questi giorni ha promesso agli abitanti di Rancate la delocalizzazione del "Platano fritto ". Crediamo che sia l'esempio da seguire anche per Asfalti Brianza.
link a questo lavoro di documentazione fatto da noi del Comitato di quartiere S.Albino e San Damiano.
Sono carte che parlano da sole. Basta leggerlo per ripercorrere anni e anni di vergognosa mancanza di trasparenza e di abbandono dei cittadini.
CQSASD
Asfalti Brianza, la Lega spinge sull'acceleratore.
La questione di Asfalti Brianza è tornata in questi giorni di estrema attualità a Concorezzo. Dopo quasi due mesi di stop a causa dell’emergenza sanitaria, la ripartenza delle attività produttive concessa dal Governo post lockdown, ha riportato infatti in funzione anche l’impianto di Asfalti Brianza. Azienda che nei mesi scorsi ha causato grandi criticità con i residenti della zona per via delle sue emissioni.
Tanto è stato fatto dall’Amministrazione comunale e tanto è ancora in fase di attuazione, in particolare siamo in attesa dei risultati definitivi delle analisi sulle emissioni.
In considerazione di questa ripresa delle attività appare necessario quindi riprendere in mano quanto temporaneamente sospeso per via della pandemia.
Per questo motivo il gruppo consiliare della Lega ha già chiesto al Sindaco Capitanio un quadro aggiornato delle azioni già in campo con ARPA, ATS, Provincia, ATO e Prefettura.
Crediamo sia importante in questa fase coinvolgere tutti i Gruppi politici presenti in Consiglio Comunale per definire un’azione condivisa e coordinata per supportare la gestione di una problematica che coinvolge in modo sentito anche la nostra cittadinanza.
Nello specifico vogliamo proporre una Commissione Consiliare di monitoraggio per coordinare le azioni.
A breve proporremo anche la Convocazione della conferenza dei Capigruppo per elaborare insieme una mozione da presentare nel prossimo Consiglio Comunale in modo condiviso. In particolare chiederemo che, senza andare in contrasto con le direttive della Procura che ha previsto 5 ore e mezza di funzionamento al giorno fino a smaltimento dei rifiuti completato, l’attività dell’azienda sia concentrata nella fascia oraria a minore impatto, non più a partire dalla 23, ma ad esempio, solo nelle ore notturne.
Questa ci sembra una richiesta ragionevole e attuabile senza grossi sforzi, che però può dare un primo beneficio alla cittadinanza.
Siamo fiduciosi che, a partire da queste proposte, possa essere stabilito un dialogo costante e costruttivo con tutte le rappresentanze politiche che, vogliano portare un contributo concreto e non fare solo propaganda.
Queste azioni che andiamo a proporre sono, in buona sostanza, un andare avanti sulla linea tracciata dall’attuale amministrazione comunale quasi un anno fa. Ricordiamo infatti che fin dal suo insediamento nel Giugno 2019, sono stati creati canali di dialogo costante con tutti gli Enti coinvolti, sono stati attivati tavoli di lavoro complessi con i vari attori che hanno anche procedure e tempi di risposta propri, legati ad esempio al tipo di analisi che svolgono.
E’ fondamentale ricordare che proprio grazie a tutte queste azioni si è dato il via alla programmazione e al successivo svolgimento delle analisi al camino e nei punti di atterraggio, al monitoraggio delle falde oltre che ai controlli spinti sulle certificazioni che hanno poi portato Asfalti Brianza a rinunciare a presentare la nuova AUA. Non solo, grazie anche a questo percorso la Procura ha decretato la chiusura temporanea per la questione dei rifiuti.
Possiamo sostenere con convinzione e senza paura di essere smentiti che questa amministrazione ha utilizzato tutti gli strumenti amministrativi e politici che erano nelle sue mani per poter gestire in modo funzionale e coordinato la questione di Asfalti Brianza. Ora il percorso certamente proseguirà. Quello che chiediamo è un segnale politico in Consiglio Comunale di volontà di collaborazione tra le parti e di azione condivisa per la gestione unitaria di un problema che è del nostro territorio.