Domande
per l'Assessore Lamperti che sarà presente alla CONSULTA del 2 settembre 2024 (CQSASD)
Il Comitato di quartiere S. Albino e San
Damiano (CQSASD) è uscito dalla Consulta di quartiere per manifestare il
proprio disaccordo rispetto al ruolo del tutto marginale che la nostra amministrazione
comunale assegna all’unico organismo di partecipazione dei cittadini alla vita
pubblica. Tale ruolo consisterebbe semplicemente nella organizzazione periodica
di eventi e feste. Per tali manifestazioni e per altre richieste estemporanee
di qualche sparuto gruppo di cittadini ci sono pure i soldi: i 40.000 euro in due
anni per gli eventi del patto di collaborazione denominato “SantalbiNOI” o i 50.000 euro per un campo di Calisthenic
richiesto da alcuni giovani cittadini. Iniziative apprezzabili ma limitate,
Manca invece qualsiasi serio intervento di tipo permanente che possa creare a S.
Albino spazi di aggregazione per giovani e anziani, a partire da una biblioteca
(promessa da questa giunta in fase preelettorale) da noi richiesta e concepita
proprio come volano di iniziative culturali e sociali permanenti, garantite da
investimenti adeguati in termini di spazi, investimenti economici e di
personale dedicato. Senza parlare della gravissima carenza di negozi di prossimità.
Inseriamo qui un commento a un nostro post precedente inviatoci in questi giorni da un nostro concittadino. Sembra cadere a fagiolo: :"Ciao. Quello che fa inca@@are è che non c'è una visione, una programmazione. Un esempio: erano in vendita i 2 locali accanto alla farmacia dove ora aprirà una pizzeria. Accanto c' era in vendita anche il mini market fallito, 120mq. uso commerciale, venduto a 60 mila €, dove il comune poteva farci tranquillamente una biblioteca o un piccolo centro culturale con una modica cifra, visto che ne spende 40.000 € per scopi ludici. Ma quando non c'è la Volontà mancano anche le idee. Siamo messi così c'è poco da dire purtroppo. Ciao"
Nonostante le riserve sopra illustrate
parecchi membri del nostro Comitato continuano a partecipare alla Consulta e a
spendersi per sostenerne le attività. In vista della prossima riunione di
consulta del 2/9/24 il Comitato ha preparato una serie di domande da sottoporre in priimis alla
Consulta e in seconda battuta alla nostra amministrazione comunale.
Ecco in sintesi le numerose questioni:
1.
Questione
zona industriale
- Nostre
Osservazioni al PA (Piano attuativo) ex
Fiera: “Che senso ha continuare a
fare centri commerciali??”. Gli effetti saranno: ulteriore traffico, altro
inquinamento e azzeramento totale dei pochissimi negozi di prossimità sopravvissuti
che ad oggi, in assenza di qualsiasi altro servizio pubblico restano il
solo spazio di incontro e di socialità e unico luogo di approvvigionamento
per persone sole, anziane e non automunite.
- Più che l’area della Fiera in sé, ci
interessa soprattutto sapere che cosa state decidendo su tutta la zona
compresa tra via Stucchi, via Sicilia, via Adda e il quartiere.
Le
ricadute negative sul quartiere sono già molto evidenti: riduzione delle aree
verdi, ulteriore traffico, nessun beneficio.
Quali altre aree intendete
edificare? Cosa significa la frase “creazione
di distretti industriali e tecnologici ben collegati” contenuta nelle Linee
di indirizzo per la variante al PGT? Alle cinture verdi che
dovrebbero creare spazi continui ed integrati di vivibilità per i cittadini
pensate di sostituire degli agglomerati industriali interconnessi che finiranno
per soffocare ulteriormente il nostro quartiere nella morsa del cemento, del
traffico e dell’inquinamento?
- Abbiamo chiesto in tutti i modi e in tutte
le sedi, compresa quella delle osservazioni al PUMS (Piano Urbano Mobilità Sostenibile) che via Velleia non avesse
sbocco su via Adda, sulla quale il traffico pesante va ridotto e non
ulteriormente incentivato. Cosa avete deciso? Le vostre controdeduzioni alle
nostre osservazioni non sono state pubblicate…
- Aruba. Dalla stampa scopriamo
che l’assessore vede con favore la ripresa dei contatti per l’insediamento dell’
azienda a nord del nostro quartiere. Gli ricordiamo che si tratta di un’area che la Regione ha indicato tra quelle del “Corridoio
del margine di pianura est” della Rete
Verde di ricomposizione paesaggistica. Senza quell’area il corridoio si
interrompe. Quell’area è anche indicata nel recente documento approvato dal
Consiglio Comunale di ampliamento del Parco Valle Lambro come “Area di supporto per la connessione
eco-paesistica”. E’ tutta carta straccia, in nome dell’attrattività
industriale di Monza (che poi magari ci fanno un altro supermercato)?
-
Intanto
le famose compensazioni di Elesa che fine hanno fatto? Non
si sono ancora visti né i progetti né i relativi costi.. La
ripetuta promessa dell’assessore Lamperti di investire le compensazioni
interamente nel nostro quartiere, vista la sua totale assenza di qualsiasi
servizio, pare contraddetta da vari articoli di giornale. Tra l’altro alcune
delle compensazioni citate in questi articoli sono destinate anche all’ambito
sociale, mentre a noi è sempre stato detto che potevano essere solo di tipo ambientali.
Cioè solo piantumazioni e ciclabili …A questo proposito riportiamo qui qualche esempio
di diverso tenore. Ad esempio: “Contestualmente all’ampliamento della
superficie interna a destinazione commerciale, Esselunga si è impegnata a
versare 726.000 € per finanziare nuovi progetti di natura infrastrutturale
promossi e decisi dal Comune di Monza, come il necessario progetto di
sovrappasso ciclopedonale di collegamento tra quartiere Libertà e store, e a
realizzare impianti fotovoltaici sui tetti di alcune scuole della città, per
una spesa totale di 450.000 €. Altre misure
di compensazione nell’ambito sociale consistono nel versamento al Comune di
una somma di 83.000 € per promuovere
azioni di sostegno e di sviluppo delle micro e piccole imprese commerciali del
Comune e in particolare processi di sviluppo e ammodernamento della rete
distributiva composta da esercizi di vicinato; e a dare la propria
disponibilità per progetti e iniziative finalizzati alla promozione del
territorio.” Comunicato del Comune del 2 maggio 2024)
E’
chiaro che questa possibilità di utilizzo sociale delle compensazioni a S. Albino
sarebbe una manna dal cielo che potrebbe finalmente consentire di realizzare
qualcuno degli innumerevoli servizi da noi richiesti (biblioteca, sale studio
per i giovani, centro anziani, negozi di prossimità, un bel chiosco gelati e
bar in Piazza Pertini ecc. ecc. Ma a noi questa possibilità è stata sempre
negata, costringendoci sempre a limitare le nostre proposte al campo del verde
e delle ciclabili. Come stanno davvero le cose?
2.
Questione
ciclabile – Comini
Siamo stati ragguagliati dall’ing. Pella
che sta seguendo la questione per conto della ditta Comini. Pella dice che sarà
possibile far passare esternamente al parco giochi la ciclabile, arretrando la
recinzione della ditta. Ci sono aggiornamenti? Con quali importi verrà
finanziata l’opera, comprensiva della sistemazione e piantumazione delle aree
sulle quali passerà la ciclabile?
3.
Autolavaggio
di Via Adda
L’autolavaggio
era stato affittato ad Asfalti Brianza. Insorgemmo denunciando la situazione assurda. Da un lato il Comune di
Monza si costituisce parte civile contro Asfalti Brianza per le innumerevoli violazioni delle norme di corretta gestione dell’impianto e poi concede in
affitto un autolavaggio per giunta per camion!
Per inciso nel frattempo a quanto pare la società Asfalti Brianza è passata
di proprietà ad un cittadino ungherese e ha trasferito la sede sociale ad Isola
di Capo Rizzuto. No comment…
Da mesi chiediamo, invano, aggiornamenti.
Per noi quella deve diventare una delle superfici recuperate a verde per il saldo negativo
del consumo di suolo. Oltretutto è attigua agli Orti comunitari comunali. Non è che a noi devono toccare tutte le nuove costruzioni
su aree libere e le ipotetiche “depavimentazioni” verranno fatte altrove!
4.
Ex
Cave Rocca e aree a sud del v. le Industrie
Sono state presentate in
Comune pratiche relative all’edificazione sull’area delle Cave Rocca?
L’Area è stata inserita tra quelle per
l’ampliamento del PVL (Parco della Valle del Lambro) ma questo non la salvaguarda
per niente, come, peraltro, ha anche dichiarato o stesso Sindaco (“l’estensione delle aree tutelate dal Parco regionale non stravolge le
destinazioni d’uso”). Per noi questa area potrebbe essere riqualificata sul
tipo del Parco Increa di Brugherio.
E
perché le aree di fronte alle Cave Rocca, oltre v.le Industrie, sono state
escluse dal Parco Valle del Lambro? Si intende prevedere la loro
edificazione, malgrado la Provincia le abbia inserite tra gli “Ambiti di azione
paesaggistica”? Anche queste andrebbero depavimentate e rinaturalizzate.
Ultima
Annotazione extra: il cosiddetto “Polo
sportivo” nel PUMS, che prevede la sosta a pagamento, ha inglobato anche il
parcheggio nord della piscina. Cosa ne pensano i cittadini di Sant'Albino?
CQSASD