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martedì 3 settembre 2024

INCONTRO CON L' ASSESSORE LAMPERTI - LA POLITICA HA LE MANI LEGATE



Dall'incontro della Consulta S. Albino con l'Assessore Lamperti (2-9-24).

Sulla ex Fiera scopriamo che la scelta disastrosa di vendere l'area è stata fatta dall'amministrazione Scanagatti (2012 - 2017). Prima quella era un'area destinata a servizi. Stiamo subendo le scelte sbagliate fatte da loro e, dopo l'intermezzo inconcludente della Sassoli, condotte in porto sulla stessa scia da questa giunta. Per inciso Lamperti confessa di essere pentito di aver votato allora a favore della alienazione...

Così, solo per fare cassa è stata compromessa un'area che avrebbe potuto essere vitale per garantire servizi alla città e alle strutture sportive presenti in loco (Stadio e Palasport).

Viabilità: continua pervicacemente la politica delle simulazioni (che supponiamo comunque onerose). Simulazioni che paiono non tener conto dell'esperienza reale. Invece di restituirci la corsia di svolta a destra alla rotonda a fagiolo, tolgono anche quella alla rotonda ex Fiera in direzione Malcantone. Peggioramento del traffico garantito. 

Così come si insiste sullo sbocco di via Velleia (zona industriale) su via Adda, altra scelta demenziale, tenendo anche conto che in v.le Sicilia è prevista la creazione di una rotonda per facilitare l'uscita dalla zona industriale. Traffico pesante aggiuntivo garantito su Via Adda, una strada che passa in mezzo al quartiere. Su questo ci metteremo di traverso. Unica apertura di Lamperti la possibilità di limitare l'uscita dei camion con svolta a sinistra verso Malcantone.

Lamperti si trincera dietro l'ennesimo "abbiamo le mani legate" anche sull' insediamento di una nuova attività industriale a Malcantone (ancora Aruba?) perché "c'è un Piano attuativo ancora in vigore". Ma era in vigore anche quando Aruba ha rinunciato, dieci anni fa, per motivi legati a vincoli ambientali imposti dalla Regione e dalla Provincia. Quel terreno infatti fa parte di un previsto "corridoio verde" sovracomunale che verrebbe irrimediabilmente interrotto e quindi compromesso totalmente da un insediamento industriale.

Quei vincoli ci sono ancora. Com'è che adesso il Piano attuativo prevale su tali vincoli? Probabilmente perché la strategia di questa giunta è quella di dare più spazio possibile alle imprese, sempre e comunque, a prescindere da dove queste si espandono (vedi Elesa) anche a discapito della vivibilità di interi quartieri. 

Quindi non possiamo stare tranquilli nemmeno su quello che succederà nelle aree ancora inedificate tra la zona industriale e il quartiere. Facciamo notare che già ora il rumore proveniente da alcune ditte insediate là è insopportabile per chi abita in via Ferrucci e zone limitrofe! Per non parlare di rischi alla salute meno manifesti e più subdoli. Proviamo a immaginare se dovessero essere occupate anche le poche aree rimaste libere. Ma fino alla adozione della variante l'assessore...ha le mani legate...

Così come scopriamo che Lamperti ritiene di avere le mani legate su tutti i Piani attuativi sulle aree dismesse, dove, secondo lui, tutto è sovradeterminato da una legge regionale che consente ai proprietari di costruire in deroga alle previsioni del comune (già fin troppo elastiche). 

Quindi dobbiamo starcene tutti tranquilli (e rassegnati) in attesa della fatidica variante di cui peraltro non si sa ancora nulla se non generiche linee di indirizzo. Intanto, prima della variante rischiano di scappare dalla stalla tutti i buoi. Nel senso che si prospetta una valanga di interventi cementificatori. Sperando che poi alla fine la variante stessa non sia una ulteriore delusione.

Sull'autolavaggio in via Adda affittato ad Asfalti Brianza (! ), intanto, dopo mesi dalla nostra vibrata protesta, tutto tace. Ribadiamo che va smantellato, bonificato, depavimentato e recuperato a verde pubblico, anche in coerenza con lo sbandierato consumo di suolo negativo! Ricordiamo inoltre che c'è ancora da smaltire e bonificare tutta l'area di Asfalti Brianza e sarebbe bene che Monza facesse pressione su Concorezzo per avviare le operazioni di bonifica.

Quanto alla mancanza dei servizi a Sant'Albino l'Assessore ha accennato ad un prossimo lavoro di fotografia della situazione nei diversi quartieri. Siamo certi che la foto di S. Albino assomiglierà alla superficie di Marte, priva di qualsiasi forma di vita.