Mercoledì 2 dicembre le Associazioni culturali monzesi che avevano inviato al Sindaco e ai media una lettera aperta con la quale dichiaravano la loro forte perplessità sul “progetto chioschi “ , hanno avuto un incontro con l’assessore al commercio .
L’assessore Abbà ha gentilmente accettato l’invito ad un colloquio presso la Saletta Reale della stazione e ha illustrato il progetto dei “ Chioschi “ che, secondo l’assessore stesso, hanno l’intento di “riqualificare zone esterne e poco frequentate” .
Ha confermato che si prevede di inserire nel centro della nostra Città fino a 13 chioschi da 20 a 70 mq. , alti tre metri , da collocare alcuni lungo il decumano: dalla stazione , via Italia , piazza Carrobiolo , Boschetti reali; altri in piazza Cambiaghi, nell’Oasi di San Gerardino, piazza Garibaldi , giardini di via Azzone Visconti,e in altre zone centrali, lungo il Lambro .
I rappresentanti delle associazioni ringraziano l’assessore per la disponibilità , ma dopo un franco scambio di pareri confermano la loro posizione fortemente contraria al progetto stesso, e presentano le loro osservazioni :
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 Queste strutture, alcune grandi come un appartamento di medie 
dimensioni, non sono inserite in un progetto di riqualificazione 
generale e quindi appaiono avulse dal contesto.
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Sarebbe stata più credibile  una proposta di “ riqualificazione” se 
si fossero prese in considerazione  zone periferiche e quartieri meno 
attrezzati , quindi più  adatti e disposti ad accoglierli in un disegno 
complessivo che potrebbe giovarsi di un concorso di idee per il recupero
 delle periferie.
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Il progetto, per come ci è stato presentato dall’assessore, è ancora 
molto vago: non se ne conosce l’aspetto esteriore, non si sa ancora 
quali categorie merceologiche vi saranno inserite.
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Il progetto  non deriva da un piano commerciale del comune o una richiesta o da una necessità di alcune categorie.
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Da parte del comune è stata accolta la proposta di un imprenditore 
privato dopo averla sottoposta  a bando per 40 giorni, con diritto di 
prelazione;  se il progetto andasse a buon fine il Comune riceverebbe 
solo il ricavato della Tosap per una  cifra irrisoria se riferita ad un 
bilancio comunale. Per 12 anni, rinnovabili per altri 12.  Inoltre i 
manufatti hanno necessità di scavi per fognature, allacciamento 
all’acqua e luce , ciò che li rende difficilmente amovibili.
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La commissione paesaggio, contrariamente a quanto letto in 
precedenza,  non si è pronunciata a favore, ma  ha espresso molte 
perplessità e si è riservata di dare un giudizio su ciascun chiosco e 
ciascuna collocazione.
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La loro presenza nel centro storico, di origine medievale , con 
strade  strette e spazi  limitati , risulta con tutta evidenza 
ingombrante , con un forte impatto negativo rispetto al tessuto urbano e
 ai monumenti storici.
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In particolare  alcuni luoghi indicati nel progetto , per la loro 
specificità e bellezza culturale e ambientale , riceverebbero un forte 
nocumento .  Es. piazza Carrobiolo , in qualunque parte della piazza li 
si voglia mettere; Oasi di San Gerardino,di qualsiasi misura li si 
collochi ; piazza Garibaldi , dove impedirebbero la vista del Tribunale e
 del monumento a Garibaldi, recentemente restaurato
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In altri luoghi, quali piazza Cambiaghi  o Boschetti reali , dove ne 
sarebbero collocati due per sito , si evidenzia  una sovrabbondanza e un
 chiaro problema di sicurezza .
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 Siamo convinti che la maggior parte dei turisti che vengono a Monza,
 siano attirati da alcuni beni culturali , ultimamente recuperati, e 
siano da considerarsi  categoria di nicchia, di buona cultura, attenti 
al contesto generale della Città che nel caso di questa presenza 
ingombrante, risulterebbe ferita e sciatta.
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Si ritiene inoltre che la presenza di 13 postazioni , presumibilmente
 in maggioranza dedicate alla vendita di cibo o bevande, potrebbero 
nuocere agli esercizi commerciali già abbondantemente presenti nelle 
stesse zone del centro. Come potrebbero reagire  bar, pizzerie 
,tabaccherie, panetterie, gelaterie, che si vedono piazzare a pochi 
metri queste strutture che probabilmente venderebbero gli stessi generi 
di merci?
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L’assessore Abbà ha parlato di occasione per tenere aperti questi 
chioschi  anche in orario serale per “rivitalizzare”  la città.  Le 
associazioni ritengono che questa possibilità , specialmente per certi 
siti , sia una aggravante e un’ ulteriore  mancanza di sicurezza per i 
cittadini.
 
Amici dei musei
La villa reale e anche mia
Comitato per il Parco
Circolo arti figurative
Collegio architetti ingegneri di Monza
Carrobiolo
UPM Università popolare monzese
Legambiente Circolo di Monza
CCR - Centro Culturale Ricerca
Casa della poesia
Associazione Mazziniana








