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2018/11/21
BASTA MATTONI - A MONZA 7000 CASE VUOTE
LIBRO BIANCO 2.0 (CUI HA CONTRIBUITO ANCHE IL NOSTRO COMITATO DI QUARTIERE SANT'ALBINO). VEDI QUI PER SANT'ALBINO https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=1243188747545905974#editor/target=post;postID=9133737335448033875;onPublishedMenu=allposts;onClosedMenu=allposts;postNum=4;src=postname
2018/11/20
BOSCO DI SANT'ALBINO - LA RISPOSTA DELL'ASSESSORE SASSOLI ALLE NOSTRE OSSERVAZIONI
Riceviamo stasera (alla tarda vigilia dell'inaugurazione) - ore 18,59 dall'Assessore Sassoli
CQSA
Buonasera
Per tale motivo il Servizio tecnico in collaborazione con l'Ufficio Valorizzazione Asset ha avviato una ricognizione delle aree di proprietà pubblica atte ad ospitare l'opera di piantumazione. Trattandosi di impianto di rimboschimento da destinare ad aree di forestazione periurbana caratterizzate da ridotto o nullo intervento antropico, l’area individuata è risultata la più idonea per dimensione, ubicazione e conformazione, all’intervento di forestazione proposto.
CQSA
Buonasera
di fronte alla disponibilità e alla sensibilità dell'azienda Roche, l'Amministrazione comunale ha ritenuto opportuno destinare questo intervento al quartiere Sant'Albino, con l'intento di costruire le basi per la realizzazione del Bosco di Sant'Albino.
In merito alla qualità arborea si precisa che l’intervento è stato effettuato in conformità a quanto previsto dai criteri generali per gli imboschimenti di pianura, che prevede le seguenti prescrizioni tecniche e operative:
Densità d’impianto
- Per gli interventi di forestazione è previsto, di regola, una densità d’impianto non inferiore a 1100 piante per ettaro (al netto delle tare di “coltivazione”)
- La presenza di sistemi di protezione individuale per le piante, normalmente richiesta, può essere resa obbligatoria in particolari condizioni ambientali (l’impianto in oggetto è provvisto di shelter protettivo e disco pacciamante).
Sesto d’impianto
- La disposizione sul piano di campagna dell’impianto forestale, dovrà prevedere uno sviluppo il più possibile naturaliforme.
Specie da utilizzare
- Gli interventi di rimboschimento saranno da realizzarsi con una consociazione di essenze autoctone, cioè caratteristiche della zona di intervento, al fine di garantire una stabilità ecologica e ottenere così un miglior risultato in termini ambientali.
- Se possibile le piante da collocare a dimora dovranno essere possibilmente prodotte con materiale della stessa regione di provenienza dell’area in cui si effettua l’intervento di forestazione.
- È consigliabile l’utilizzo di giovani esemplari coltivati in contenitori o forniti in zolla, con altezza compresa tra 50 centimetri e 200 centimetri, che garantiscono una maggiore probabilità di attecchimento ed affrancamento dell’impianto.
Nella fattispecie l’impianto è costituito da N° 100 esemplari così suddivisi: N° 40 Quercus ilex, N° 40 Acer campestre, N° 40 Quercus robur. Ad oggi tutte le essenze risultano vegete. Roche si occuperà della manutenzione dell’area verde per 2 stagioni vegetative post impianto (sfalcio, bagnatura di soccorso, sostituzione piante eventualmente non attecchite e cure colturali necessarie)
Preme sottolineare che simili interventi, ancorchè simbolici, denotano una sempre crescente sensibilità dei temi ambientali, per tale motivo quest'Amministrazione comunale è grata agli enti pubblici o privati che decidono di inserire un'attività di rimboschimento nella nostra città che, per definizione, divengono attraverso la piantumazione di alberi in giovane età per garantire il miglior attecchimento.
La simbolicità dell'intervento risiede, infatti, nel fatto che questi alberi potranno crescere nell'arco dei prossimi anni all'interno di un quartiere e ancor più di una città che oggi sta investendo il proprio futuro.
In merito ai documenti richiesti si fa presente che sono disponibili sul sito del Comune di Monza alla sezione Servizi /Urbanistica e SIT.
Rinnovo la disponibilità ad incontrarvi, qualora lo riteniate opportuno e utile per la nostra città.
L'Assessore al Territorio e all'Ambiente
Martina Sassoli
Ambiente - Il 21 novembre la Festa dell’albero, i Comuni mobilitati per sensibilizzare le comunità locali
A Sant'Albino festa dell'albero nano!
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Il contributo del nostro Comitato al Libro Bianco 2.0 su Monza
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MONZA - LIBRO BIANCO 2.0 - I COMITATI CHIEDONO MENO CEMENTO E PIU' VERDE!
21/11/2018 ore 10 - INAUGURAZIONE DEL "BOSCO CHE NON C'E'" A SANT'ALBINO - PERSINO IL SITO DEL COMUNE NON NE PARLA (PUDORE?)
Solo ieri ci è giunta informazione dal Centro civico. A tutto oggi non riusciamo a trovarne traccia nel sito del Comune.
Ripetiamo quanto già scritto ( e comunicato anche via mail all'Assessore Sassoli).
Ora chiaramente se muoviamo delle critiche ci daranno degli ingrati. Ma il tema è il solito; quello di una cattiva comunicazione che non è frutto di un disguido casuale ma che nasce probabilmente dalla sottovalutazione del parere dei residenti. Scarso rispetto per i cittadini già ampiamente dimostrato durante tutta la vicenda della progettazione e della realizzazione della rotonda a fagiolo in Viale Industrie. Un filo costante che sembra legare le amminIstrazioni di qualsiasi colore.
Da mesi chiediamo dettagli e disegni del progetto per metterli a disposizione dei residenti che sicuramente avrebbero potuto dare suggerimenti su una più idonea collocazione. Si sarebbe potuto suggerire una partecipazione delle scolaresche e dei bambini del quartiere per un evento che avrebbe segnato la loro storia e cementato un rapporto d'affetto con il nuovo bosco. Si sarebbe anche potuto fare annunci meno enfatici preparando tutti all'idea di un bosco utile ma ancora molto remoto nel tempo. Ovviamente non si è fatto nulla di tutto ciò. Non c'è stata neppure la creanza di rispondere alle richieste del nostro Comitato e della Consulta. Così la "gente" passa, "scopre" delle piantine quasi invisibili. Qualcuno le conta (sono 75). Qualcuno osserva che molte non sembrano in buona salute. Altri fanno due conti e sostengono che la Roche non ha dovuto svenarsi per questo intervento. Parecchi passano e tirano dritto scuotendo il capo, chiedendosi mestamente se non si tratta della ennesima presa in giro.
CQSA
Ripetiamo quanto già scritto ( e comunicato anche via mail all'Assessore Sassoli).
Ora chiaramente se muoviamo delle critiche ci daranno degli ingrati. Ma il tema è il solito; quello di una cattiva comunicazione che non è frutto di un disguido casuale ma che nasce probabilmente dalla sottovalutazione del parere dei residenti. Scarso rispetto per i cittadini già ampiamente dimostrato durante tutta la vicenda della progettazione e della realizzazione della rotonda a fagiolo in Viale Industrie. Un filo costante che sembra legare le amminIstrazioni di qualsiasi colore.
Da mesi chiediamo dettagli e disegni del progetto per metterli a disposizione dei residenti che sicuramente avrebbero potuto dare suggerimenti su una più idonea collocazione. Si sarebbe potuto suggerire una partecipazione delle scolaresche e dei bambini del quartiere per un evento che avrebbe segnato la loro storia e cementato un rapporto d'affetto con il nuovo bosco. Si sarebbe anche potuto fare annunci meno enfatici preparando tutti all'idea di un bosco utile ma ancora molto remoto nel tempo. Ovviamente non si è fatto nulla di tutto ciò. Non c'è stata neppure la creanza di rispondere alle richieste del nostro Comitato e della Consulta. Così la "gente" passa, "scopre" delle piantine quasi invisibili. Qualcuno le conta (sono 75). Qualcuno osserva che molte non sembrano in buona salute. Altri fanno due conti e sostengono che la Roche non ha dovuto svenarsi per questo intervento. Parecchi passano e tirano dritto scuotendo il capo, chiedendosi mestamente se non si tratta della ennesima presa in giro.
CQSA
2018/11/19
Classifica qualità della vita 2018, Monza perde punti come le grandi città: la classifica completa delle città in cui si vive meglio - Monza News
Monza, una città nei bassifondi delle classifiche | A Monza X Esempio
LETTERA ALL'ASSESSORE SASSOLI (SU BOSCO, PROGETTO SUPERMERCATO E RISTORANTE, CICLABILE, AREA VERDE ECC.)
Stamattina (19/11/2018) abbiamo inviato all'Assessore Sassoli questa missiva/richiesta di incontro. Vi faremo sapere...
CQSA
Gent. Assessore Sassoli,
Ancora una
volta dobbiamo constatare che una iniziativa potenzialmente utile ed
interessante rischia di mancare l’obbiettivo, a meno che lo scopo non sia
puramente pubblicitario. Ci riferiamo al cosiddetto “Bosco” regalato da La
Roche e “simbolicamente” (?) piantumato tra i campi di calcio e il parcheggio
della piscina.
Il tema è
il solito; quello di una cattiva comunicazione che non è frutto di un disguido
casuale ma che nasce dalla costante
sottovalutazione del parere dei residenti.
Si sarebbe
potuta valutare una più idonea collocazione. Si sarebbe potuto suggerire una
partecipazione delle scolaresche e dei bambini del quartiere per un evento che
avrebbe segnato la loro storia e cementato un rapporto d'affetto con il nuovo
bosco. Si sarebbero anche potuti fare annunci meno enfatici preparando tutti
all'idea di un bosco utile ma ancora molto remoto nel tempo.
Purtroppo
non si è fatto nulla di tutto ciò. Così la "gente" passa,
"scopre" delle piantine quasi invisibili. Qualcuno le conta (sono
75). Qualcuno osserva che molte non sembrano in buona salute. Altri fanno due
conti e sostengono che la Roche non ha dovuto svenarsi per questo intervento.
Inoltre, a quasi
due mesi dalla riunione di Consulta nella quale è stato illustrato il progetto delle
opere di urbanizzazione del discount in costruzione a nord della piscina (area
verde, sistemazione del parcheggio nord della piscina, realizzazione di un
tratto di ciclabile, sistemazione dei parchetti di via Guardini), non sono ancora stati inviati alla Consulta
i dettagli e i disegni, come era stato promesso, per metterli a
disposizione dei residenti che sicuramente potrebbero dare suggerimenti utili
con un progetto condiviso.
Per questo,
avendo apprezzato la sua iniziale disponibilità a tenere conto delle richieste
del quartiere, siamo ancora
a chiederle un incontro nei
prossimi giorni per fare in modo che si possa instaurare una effettiva
collaborazione tra cittadini e amministrazione comunale.
Restiamo in attesa di un cortese
riscontro.
Comitato
quartiere Sant’Albino
Etichette:#comitatosantalbino, #monza, #
#ASSESSORESASSOLI,
#boscoasantalbino,
#CALENDARIO NOSTRE ATTIVITA'
2018/11/18
LA MONTAGNA (LA ROCHE) PARTORISCE UN TOPOLINO?
Ancora una volta dobbiamo constatare che una
iniziativa potenzialmente utile ed interessante rischia di mancare
l’obbiettivo, a meno che lo scopo non sia puramente pubblicitario.
Ora chiaramente se muoviamo delle critiche ci
daranno degli ingrati. Ma il tema è il solito; quello di una cattiva
comunicazione che non è frutto di un disguido casuale ma che nasce dalla costante sottovalutazione del parere dei
residenti.
Scarso rispetto per i cittadini già ampiamente
dimostrato durante tutta la vicenda della progettazione e della realizzazione
della rotonda a fagiolo in Viale
Industrie. Un filo costante che sembra legare le amministrazioni di
qualsiasi colore.
Da settimane chiediamo (noi e la Consulta di
quartiere) dettagli e disegni del progetto
delle opere di urbanizzazione del discount in costruzione a nord della piscina
(area verde, sistemazione del parcheggio nord della piscina, realizzazione di
un tratto di ciclabile, sistemazione dei parchetti di via Guardini) per
metterli a disposizione dei residenti che sicuramente avrebbero potuto dare
suggerimenti utili con un progetto condiviso. A tutt’oggi niente.
Lo stesso vale per questo “bosco”, per il quale si sarebbe potuta valutare una più idonea
collocazione. Si sarebbe potuto suggerire una partecipazione delle scolaresche
e dei bambini del quartiere per un evento che avrebbe segnato la loro storia e
cementato un rapporto d'affetto con il nuovo bosco. Si sarebbe anche potuto
fare annunci meno enfatici preparando tutti all'idea di un bosco utile ma
ancora molto remoto nel tempo.
Ovviamente non si è fatto nulla di tutto ciò.
Non c'è stata neppure la creanza di rispondere
alle richieste del nostro Comitato e della Consulta.
Così la "gente" passa e
"scopre" delle piantine quasi invisibili. Qualcuno le conta (sono
75). Qualcuno osserva che molte non sembrano in buona salute e che tra due anni,
senza una adeguata manutenzione moriranno anche quelle sopravvissute. Altri
fanno due conti e sostengono che la Roche non ha dovuto svenarsi per questo
intervento. Parecchi passano e tirano dritto scuotendo il capo, chiedendosi
mestamente se non si tratta della ennesima presa in giro.
Per
questo, ancora una volta, reiteriamo la richiesta di disponibilità degli
assessori ad una effettiva collaborazione con il quartiere.
Il Comitato di Quartiere Sant'Albino
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