ECCO UN VIDEO CHE RIASSUME LE NOSTRE PULIZIE DI PRIMAVERA !http://www.magisto.com/video/P0UaO1obGSAzVUZgCzE
Posted by Comitato Genitori Scuola Manzoni Sant'Albino on Lunedì 20 aprile 2015
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2015/04/20
VIDEO SULE PULIZIE DI PRIMAVERA ALLA SCUOLA MANZONI
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#COMITATO GENITORI SCUOLA MANZONI
5 x 1000 per il Corpo Musicale S.Damiano S.Albino
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#CORPO MUSICALE S.DAMIANO S.ALBINO
PULIZIE DI PRIMAVERA
E voi eravate tra i volontari? :-)http://www.mbnews.it/2015/04/pulizie-di-primavera-2015-monza-volontari-parco-di-monza-monza-volontari-cantieri-graffiti-piante/
Posted by Matteo Riccardo Speziali on Domenica 19 aprile 2015
2015/04/19
GRANDI LAVORI ALLA SCUOLA MANZONI!
Grazie a tutti voi domani alla Manzoni i nostri bambini oltre al profumo di pulito troveranno tante grandi novità ! Giornate come quelle di questo week end sono motivo di orgoglio per tutto il CGM !
Posted by Comitato Genitori Scuola Manzoni Sant'Albino on Domenica 19 aprile 2015
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21/4 PROSSIMA CONSULTA DI QUARTIERE S.ALBINO
Gentilissimi,
come anticipato nell'ultimo incontro, vi confermo che
la Consulta di quartiere viene convocata il 21.04.2015
con il seguente odg:
- bando di coesione sociale
- varie ed eventuali.
A tutti buona giornata
Ilda Ronzitti
Centro Civico Mameli
aperto il lunedì dalle 14,00 alle 16,00
il mercoledì dalle 9,00 alle 12,00 e
il venerdì dalle 9,00 alle 12,00
tel 039.2043321 fax 0392043350
PS - Il Comitato di quartiere S.Albino ricorda che la riunione è aperta al pubblico
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#consultaquartieresantalbino
2015/04/18
COMITATO GENITORI SCUOLA MANZONI S.ALBINO: PULIZIE DI PRIMAVERA
Pulizie di primavera day 1 - lavoro per mamme e papà e divertimento per i bimbi ! A domani !
Posted by Comitato Genitori Scuola Manzoni Sant'Albino on Sabato 18 aprile 2015
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19/4 PULIZIE DI PRIMAVERA A S.ALBINO (SI E NO)
Il nostro Comitato quest'anno non partecipa direttamente all'iniziativa perché ritiene che essa possa avere sicuramente una funzione educativa per i bambini e ragazzi delle scuole ed in generale rappresenti un appello alla responsabilità civica di tutti. Ma in assenza di adeguati investimenti questo non basta a sanare le profonde ferite del nostro territorio offeso da decenni di degrado, abusivismo ed incuria.
Riceviamo comunque dalla segreteria del Centro civico e giriamo a tutti questo avviso:
Buongiorno,
si porta a conoscenza la Consulta e i cittadini interessati che, nell'ambito dell'iniziativa
Pulizie di Primavera, domenica 19 aprile dalle 9,30 alle 12 circa, in quartiere ci sarà il
cantiere di pulizia e rastrellamento aiuole di piazza Pertini e del parcheggio in Marco
D'Agrate e del parcheggio di via Guardini di fronte alla scuola Manzoni.
Pulizie di Primavera, domenica 19 aprile dalle 9,30 alle 12 circa, in quartiere ci sarà il
cantiere di pulizia e rastrellamento aiuole di piazza Pertini e del parcheggio in Marco
D'Agrate e del parcheggio di via Guardini di fronte alla scuola Manzoni.
Chiunque voglia partecipare può trovarsi intorno alle 9,30 in centro civico e unirsi al
sig. Citelli, referente e promotore del cantiere o iscriversi sin da ora rispondendo
a questa mail oppure passando o telefonando domani mattina in centro civico.
sig. Citelli, referente e promotore del cantiere o iscriversi sin da ora rispondendo
a questa mail oppure passando o telefonando domani mattina in centro civico.
A presto e buona giornata a tutti
Ilda Ronzitti
Centro Civico Mameli
aperto il lunedì dalle 14,00 alle 16,00
il mercoledì dalle 9,00 alle 12,00 e
il venerdì dalle 9,00 alle 12,00
tel 039.2043321 fax 0392043350
2015/04/17
PARCO DEL RICICLO? NO GRAZIE!
IMPIANTO RIFIUTI S.DAMIANO/S.ALBINO: ORA SPUNTA LA COPERTURA?
Riprendiamo questo bell'articolo dal Blog di Brugherio Futura (che ringraziamo per la costante attenzione al tema e per la cortese citazione del nostro blog)
da https://brugheriofutura.wordpress.com/2015/04/17/impianto-rifiuti-s-damianos-albino-ora-spunta-la-copertura/

da https://brugheriofutura.wordpress.com/2015/04/17/impianto-rifiuti-s-damianos-albino-ora-spunta-la-copertura/
17/4/2015
Torniamo ad occuparci della questione dell’impianto rifiuti di San Damiano/Sant’Albino (clicca qui, qui equi per leggere i precedenti articoli) in quanto recentemente sono emerse alcune novità.
Sul numero di Noi Brugherio del 28 marzo scorso, all’interno di un intervista al Consigliere Comunale (e Consigliere Provinciale di Monza e Brianza) Pietro Virtuani, si può leggere la notizia che la proprietà dell’impianto stesso avrebbe dato la disponibilità a realizzare una copertura dell’area di lavorazione dei materiali, per ridurre il disagio acustico dei residenti.
A seguito di tale proposta, non si è fatta attendere la presa di posizione del comitato dei cittadini di San Damiano che da sempre si oppone all’impianto.
Tramite una comunicazione pubblicata su Noi Brugherio del 4 aprile, il comitato sandamianese esprime chiaramente la propria contrarietà all’intervento e ribadisce che l’unica soluzione accettabile per gli abitanti della zona sia la rimozione dell‘impianto stesso: “L’analisi della situazione andrebbe riportata mediaticamente nella completezza dei fatti denunciando non solo le buone intenzioni (copertura dell’impianto) ma anche mettendo in giusto rilievo la superficialità dei controlli tecnici e la poca considerazione della salute dei cittadini che anche lui (il Consigliere Virtuani ndr) dovrebbe tutelare.” […] “È emersa l’intenzione di non rinunciare alle ben più sostanziali rivendicazioni ed azioni in atto. Il Comitato è deciso a continuare il proprio impegno, nell’interesse della collettività sandamianese e nell’osservanza dell’attività della magistratura, chiamata a far luce sui macabri e noti aspetti sottesi alle autorizzazioni amministrative concesse dalle amministrazioni (comunale e provinciale) monzesi.”
Lo stesso comitato ha scritto una lettera al Sindaco di Brugherio nella quale si legge il seguente passaggio (ringraziamo, anche per la foto pubblicata di seguito il blog del comitato Sant’Albino):
“L’autorizzazione Provinciale è stata concessa “in deroga”, ai sensi dell’art. 208 d.lgs 152/2006. Tale disposizione, in combinato con l’art. 272 del d.lgs medesimo, prevede la facoltà di autorizzare l’installazione di un impianto per il trattamento dei rifiuti senza la concorrenza dei presupposti ed autorizzazioni “standard”, laddove però il quantitativo di rifiuti trattati non superi le 180 tonnellate/anno. La Provincia, non si comprende su che basi o con che poteri, ha tuttavia concesso una siffatta autorizzazione “in deroga”, ma per un quantitativo annuo di 2880 tonnellate. Quasi venti volte il limite legislativo! Che potere abbia la predetta amministrazione, con atto amministrativo, di modificare il limite di Legge non è dato sapersi!
Tale circostanza è stata rilevata dall’Arpa con la propria relazione del 30.1.2015, indirizzata alla Provincia di Monza e Brianza, ove, a fronte del predetto rilievo, si è espressamente rimessa alla competente autorità Provinciale l’adozione dei provvedimenti idonei a dirimere tale ASSURDA incongruenza.”

Una recente immagine dell’impianto di viale delle industrie (http://comitatosantalbino.blogspot.it/)
Per ulteriori approfondimenti vi suggeriamo di leggere l’articolo intitolato
IMPIANTO RIFIUTI SPECIALI 2 : Comitato San Damiano: “Meglio inquinati un pelo meno che morti! Ma non va affatto così bene” anch’esso pubblicato sul blog del Comitato Sant’Albino (clicca qui per leggere).
Noi non abbiamo avuto modo di leggere la relazione dell’ARPA del 30/01/2015 cui si fa riferimento nel testo, anche se non abbiamo motivo di dubitare di quanto affermato dal comitato San Damiano. Immaginiamo che quanto indicato nel passaggio citato faccia riferimento alla DDS Lombardia 8213/2009, che contiene gli allegati tecnici relativi alle autorizzazioni generali di attività in deroga secondo l’articolo 272 comma 2 del D.Lgs. 152/06.
Nello specifico, possiamo comunque esprimere alcune considerazioni.
Innanzitutto confermiamo quanto abbiamo sempre sostenuto fin dall’inizio di questa vicenda: gli impianti per il trattamento dei rifiuti che consentono di recuperare e riciclare le materie prime sono indispensabili e rappresentano una risorsa, ma devono essere realizzati in aree industriali lontani dalle abitazioni (come del resto stabilito dallo stesso d.lgs 152/2006, all’art. 196, punto 3:”Le regioni privilegiano la realizzazione di impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti in aree industriali, compatibilmente con le caratteristiche delle aree medesime, […]”).
Sull’impianto di San Damiano/Sant’Albino pende tuttora un’indagine per stabilire la legittimità della procedura che ha portato all’autorizzazione dell’impianto.
E’ chiaro quindi che, in una situazione del genere, il fatto che un Consigliere Provinciale cerchi di indorare la pillola agli abitanti dei quartieri limitrofi all’impianto, appare quantomeno fuori luogo.
Ciò premesso, risulta abbastanza evidente come l’idea di realizzare una struttura coperta non rappresenti una soluzione. In primo luogo perché non fornirebbe una risposta a tutti i disagi subiti dai cittadini (ad esempio in termini di traffico di veicoli pesanti).
In secondo luogo perché rappresenterebbe una sorta di legittimazione definitiva della struttura, prima che vi sia un pronunciamento definitivo sulla correttezza dell’iter autorizzativo attraverso cui si è giunti alla sua realizzazione.
Infine perché un investimento da parte della Crimo S.r.l., società proprietaria di quest’ultima, quale sarebbe la realizzazione di un capannone o di una copertura di altro tipo, potrebbe rappresentare un elemento di peso utilizzabile dall’azienda ai fini di ottenere un rinnovo dell’autorizzazione alla scadenza dei dieci anni stabiliti dalla legge. Mentre infatti attualmente la Crimo, anche qualora l’autorità giudiziaria considerasse l’autorizzazione all’esercizio ineccepibile e valida a tutti gli effetti, nelle condizioni attuali sarebbe autorizzata a rimanere lì al massimo per dieci anni, concedendo l’edificazione dell’edificio si rischia che possa proseguire l’attività per altri dieci, proprio facendo valere, in sede di richiesta di rinnovo, la motivazione di aver speso risorse per adeguamenti volti alla riduzione dell’impatto ambientale.
E’ chiaro che questo dai cittadini sarebbe considerato inaccettabile. Significherebbe ripetere due volte lo stesso errore di pianificazione territoriale.
In conclusione, riteniamo che l’unica soluzione ragionevole continui ad essere che l’impianto in questione venga chiuso e trasferito su un’area più idonea, a destinazione industriale.
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