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venerdì 4 settembre 2020

AB: questo test non s'ha da fare

Al momento la Provincia, secondo quanto riportato da Il Giorno, non ha autorizzato AB a riattivare l'impianto per i test richiesti per il 2 e 3 settembre. L'articolo non indica le motivazioni della mancata autorizzazione. Dalla Relazione ARPA sull'attività di controllo svolta in sito nel mese di giugno, con test al camino sulle emissioni, era emerso il superamento dei Componenti Organici Volatili rispetto alla soglia prevista dall'Autorizzazione Unica Ambientale. Ricordiamo che il superamento dei limiti COV, soprattutto il Benzene (elemento maggiormente riscontrato), sostanza cancerogena e mutagena, può produrre oltre ai tumori, malformazioni genetiche, leucemie, gravi irritazioni a naso, occhi, gola, pelle (Fonte: Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, IARC). Ci fa piacere notare che anche il Sindaco Capitanio faccia riferimento a questo importante dato di fatto. Se ricordate bene, il suo primo commento a caldo delle Relazioni Arpa era molto rassicurante "Arpa sottolinea che non emergono anomalie sulla qualità dell'aria".Ecco il link al suo primo post.

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martedì 1 settembre 2020

AB HA FRETTA DI RIAPRIRE - SECONDO NOI VA CHIUSA DI CORSA!












Una sola precisazione sul bell'articolo di Antonio Caccamo che trovate sotto. Ricordiamo a tutti che Arpa ha indicato chiaramente che tra i COV (Composti organici volatili) emessi in eccesso che violano le disposizioni dell'AUA (Autorizzazione unica ambientale) vi è il BENZENE, materiale potenzialmente cancerogeno. 
Sulla base di questo sforamento la Procura, dopo un primo sequestro (settembre 2019) disposto per irregolare gestione rifiuti ha provveduto (22 Luglio 2020) ad un secondo sequestro per irregolarità nelle emissioni.

Dunque Asfalti Brianza ha fretta.
Ma cosa ha fatto negli ultimi sei anni per meritarsi una sia pur minima credibilità?
Ora ha presentato (si presume) un ennesimo programma di interventi mitigativi. Ma l'aveva già promesso nel 2016 e poi nel maggio 2018 e nell'estate 2019. I pochi passi fatti (nuovo bruciatore, consentito dall'ordinanza di Capitanio del 13/8/2019) ebbero effetti catastrofici e un peggioramento ulteriore della situazione. Ora una nuova ordinanza di Capitanio ha consentito un intervento di "nebulizzazione" suggerito da un consulente nuovo. Ipotesi che la stessa perizia commissionata dal Comune di Concorezzo (15/6/2020) ha liquidato anticipatamente come non utile a sanare le tante e tali inadempienze per le quali il ritorno ad una situazione di legalità prevede "tempi tanto lunghi da risultare imprevedibili".
Al camino continuano a confluire emissioni non consentite (dall'area di stoccaggio e di carico, ma anche dal miscelatore; mediante convogliamenti illegali, non previsti dall'AUA).
All'impianto si collega un nastro trasportatore illegittimo (non previsto da AUA) che, guarda caso, parte dalla montagna di fresato. Fresato che non si può assolutamente utilizzare ma che lo stesso Vincenzo Bianchi ha confessato di usare (vedi verbale ARPA del settembre 2019).
Il filtro dell'impianto continua ad essere quello a tessuto (a manica) che è in grado di abbattere solo le polveri ed i materiali grossolani. Sarebbe adatto ad un impianto efficiente che usi solo materie prime. Lo stesso Capitanio ha candidamente ammesso alle Iene che se si usassero solo le materie prime normate non si produrrebbe alcun odore molesto...E allora?
Evidentemente 6 anni di puzze e di emissioni di gas potenzialmente cancerogeni confermano che un impianto obsoleto come questo, gestito da un management che nei decenni si è distinto solo per non saper dare risposte serie alle lamentele delle popolazioni circostanti (Segrate prima; Monza, Brugherio, Agrate e Concorezzo ora) non è più "mitigabile".
Lasciamo perdere il fatto che, come noto, un'azienda insalubre di prima classe come questa non potrebbe stare in un abitato ma la sfilza delle irregolarità è annosa e praticamente infinita.
L'AUA avrebbe consentito lo stoccaggio di 1200 mc di fresato (da non utilizzare comunque nella produzione). Negli anni Asfalti Brianza ha ammassato (nel silenzio totale delle varie autorità preposte) circa 25.000 mc di materiale del tutto non caratterizzato (né per qualità né per provenienza). Avrebbe già dovuto smaltire nei siti deputati questo rifiuto entro il 24/1/2020 e non l'ha fatto. Ora dovrebbe farlo entro il 30 settembre 2020 provvedendo contestualmente alla precisa caratterizzazione (cosa è e da dove veniva; ma come farà in assenza di qualsiasi documentazione d'ingresso?) di tutto il materiale, liberando tra l'altro l'area di rispetto di 200 metri dal pozzo di acqua potabile (altra grave violazione che è costata una diffida ATO ancora aperta e la minaccia da parte di ATO MB di chiedere alla Provincia il ritiro dell Autorizzazione).

ASFALTI BRIANZA VA DELOCALIZZATA. ANZI, VISTO LA SUA STORIA, VA CHIUSA PER SEMPRE A TUTELA DI FUTURE ALTRE POPOLAZIONI DA (NON) INQUINARE.

CQSASD





DOMANI E DOPODOMANI: PRONTI A SEGNALARE QUALSIASI INQUINAMENTO PROVENIENTE DA ASFALTI BRIANZA!





NOSTRE NOTE AGLI AGGIORNAMENTI DI IERI DAL SINDACO CAPITANIO.

EVIDENZIAMO DUE ASPETTI:

1) IL GRAVE SUPERAMENTO DELLE EMISSIONI RIGUARDA IN PARTICOLARE IL BENZENE (CANCEROGENO)

2) ASFALTI BRIANZA HA CHIESTO ALLA PROVINCIA (CHE POTREBBE DARE IL SUO ASSENSO) DI POTER EFFETTUARE DELLE PROVE NELLE GIORNATE DEL 2 E DEL 3/9/2020 (CIOE' DOMANI E DOPODOMANI). Non casualmente forse si scelgono giorni in cui la gente comincia a tappare le finestre la notte. Ebbene prepariamoci tutti a segnalare immediatamente ogni anomalia:
  •  tramite il modulo che trovate sul blog
  • segnalando alla polizia locale di Concorezzo
  • segnalando ai carabinieri di Concorezzo

MAGGIORI DETTAGLI SU COME OPERARE LE SEGNALAZIONI LI TROVATE QUI:



ED ECCO IL TESTO DI CAPITANIO.

Aggiornamenti dal Sindaco Capitanio:
 Asfalti Brianza, alcuni aggiornamenti
Le attività di produzione del conglomerato bituminoso sono state sospese a fine Luglio dalla Provincia di Monza e Brianza per il superamento dei valori in concentrazione del parametro “COV totale” (Composti Organici Volatili) stabiliti nell’autorizzazione provinciale AUA (Autorizzazione Unica Ambientale).

Le attività resteranno sospese fino alla data del 30 settembre e in ogni caso sino all’avvenuta e completa ottemperanza degli adempimenti richiesti.
Tra questi adempimenti c’era la richiesta di presentazione di un piano di intervento entro il giorno 14 agosto sull’impianto di produzione del conglomerato bituminoso, necessario a garantite il rispetto dei valori limite alle emissioni che sono attualmente previsti (piano che l’azienda ha presentato e che è in fase di valutazione).
Il Piano di intervento prevede in particolare:
1. la caratterizzazione e il dimensionamento sotto il profilo emissivo dell’impianto
2. la captazione e il convogliamento delle emissioni diffuse che sono presenti nello stabilimento (come, ad esempio: aree di stoccaggio dei materiali; trasporto dei materiali; alimentazione dell’impianto di essiccazione; zona di scarico del materiale nel silo del prodotto finito; scarico dei materiali sui camion deputati al trasporto; etc.)
3. il trattamento delle emissioni ai fini del rispetto dei valori limite che sono stabiliti nel provvedimento di AUA e, in ogni caso, sono previsti dalle norme vigenti
4. il contenimento delle emissioni odorigene
5. il cronoprogramma di realizzazione degli interventi previsti nel piano di intervento
 L’azienda dovrà inoltre presentare allo Sportello Unico delle Attività Produttive (SUAP) di Concorezzo, entro il termine del 15 settembre, la “Comunicazione” o la “Domanda di autorizzazione” per la modifica dell’impianto (conseguente alla presentazione del piano di intervento);
La Provincia di Monza e Brianza ha inoltre stabilito a fine Luglio il divieto di prosecuzione di attività di gestione dei rifiuti vietando nei fatti alla ditta la possibilità di ritirare rifiuti all’interno dell’insediamento. La Ditta deve rientrare nei quantitativi autorizzati (per singola tipologia) entro la data del 30 settembre 2020 dando la priorità al recupero/smaltimento dei rifiuti stoccati all’interno della fascia di rispetto del pozzo di emungimento ad uso potabile sito sulla SP 13 loc. Malcantone. Asfalti Brianza ha chiesto nel corso dell’estate una deroga a questo piano smaltimento rifiuti ma la Provincia di Monza e Brianza lo ha confermato in toto.
Pochi giorni fa l’azienda ha chiesto alla Provincia di Monza e Brianza la possibilità di effettuare alcuni test nelle giornate del 2 e 3 Settembre per verificare alcuni interventi presentati nella relazione tecnica. La Provincia sta valutando la richiesta.
Arpa ha chiesto molti chiarimenti sui documenti presentati da Asfalti Brianza e l'azienda dovrà chiarire quegli aspetti prima di avanzare delle proposte.