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domenica 13 dicembre 2020

MONZA: PROPAGANDA PSEUDOGREEN

Lasciando perdere il "BOSCO MANGIASMOG DI SANT'ALBINO" di cui abbiamo parlato varie volte pare che la stessa logica informi vari altri interventi della Giunta monzese.

Riportiamo da Facebook:

Anche il Cittadino da la notizia che dietro le abbondanti piantumazioni in via Einstein a ridosso dell’erigendo sottopasso (e prossima Fermata Monza Est?) - circa 1000 piantine stile vivaio (che hanno riempito senza alcuna logica un’intera area verde che già aveva invece una propria vivibilità e un senso urbanistico-ambientale), ci sta la Nespresso.
Il tutto fatto di fretta, senza un vero progetto ben pensato e condiviso, solo per piazzare tante piantine, in numero perfino esagerato, e fare un po’ di propaganda ambientalista.
Senza nulla togliere a questa operazione di marketing dell’Azienda del caffè (sono progetti comuni nelle Aziende per darsi un’immagine di sostenibilità ambientale), è però “curioso” che per sapere cosa sta dietro queste cose ci si debba affidare alla stampa (e meno male che c’è) o ai canali social dell’azienda stessa (che tra l’altro confonde una via con un quartiere intero 🤦🏻‍♂️) mentre stupisce che l’amministrazione comunale non abbia voluto rivelare chi fosse questo privato “donatore” (così è stato definito quando sì è chiesto di chi si trattasse). Evidente il non voler dire apertamente che si trattava di una vera e propria operazione commerciale. Chissà perché? Forse per “spenderla” meglio con frasi del tipo “continua il nostro impegno sul fronte ambientale”? (come già fatto in altre occasioni, assumendosi meriti altrui)
Evidentemente lo scopo era quello di strappare il plauso della Consulta, un bollino blu come mix di “partecipazione & sensibilità ambientale”, da poter sfoggiare, senza però fornire con la dovuta trasparenza tutte le informazioni. È questo il concetto di Partecipazione di chi ci amministra?
Accettare passivamente qualsiasi operazione, anche la più apparentemente positiva, senza approfondire le reali intenzioni non è certo un buon modo di co-partecipare al bene comune, ma un accondiscendere con leggerezza al volere di chi pensa di amministrare la cosa pubblica snobbando la partecipazione. Bene che non sia stato fatto questo errore di accondiscendenza.
L'immagine può contenere: il seguente testo "LIBERTÀ L'area di via Einstein È stata Nespresso a finanziare il nuovo bosco prima plantumazione sottopasso privato contribuito nuovo bosco urbano livi società Nestlé capsule caffe macchine per preparazionelo pubbli- sulla facebook alle1 dello Eccoci Einstein per riqualificare un'area circa 10.000 metri quadri con nuovi connotati Un'iniziativa rispetto Libertà quelli effettivi. Le.cit- coni tuteliamoil patrimonio naturalistico, creando nuove aree riqualificando esistenti>, "rendere sempre blodiversità darea tutti possi- vivere ttivamente proprio territorio "Mosaico Verde", campagna promossa qualificare territorio attraverso progetti alberi gestione fo- aziende». mese scorse mille alberi he hanno trovato dimora vicino cantiere sta realizzazione nuovo sottopasso ciclopedonale."

Paolo Loscalzo - Via Buonarroti

 r

"Perchè?"
"Perchè io sono io e voi non siete un cazzo"
Il mese scorso ci avevano provato ma una spontanea, bellissima reazione del quartiere a difesa degli alberi li aveva fermati.
Così sono tornati oggi.
Avevano scritto sui cartelli (vedi foto e data) "POTATURA ALBERI"
Invece li hanno abbattuti.
Niente più verde, ombra, riparo per gli uccelli di passo.
Niente più aria migliore, una manciata di polveri sottili in meno, l'aspettare l'autobus al fresco d'estate.
Niente più bellezza di mattina e al tramonto. D'ora in poi potrete godervi cancellate arrugginite, casermoni in cemento e neon che neanche nel quarto mondo autorizzerebbero a costruire e un po' di sporco e di periferia in più.
Avevamo chiesto spiegazioni, non le hanno date. Il poco che hanno detto, a malincuore, a denti stretti e in seduta chiusa senza collegamento video è che hanno interessi privati da difendere e che lo avrebbero fatto comunque.
Anche a costo di barare sulle regole e di mentire a quanto pare.
Torneranno uomini ed amministratori capaci ed onesti, la misura di questi la potete giudicare dalle foto qui in cima.
Sentite il rumore delle motoseghe?
Stanno arrivando anche per voi.





















Pavimentare il centro storico: e intanto in via buonarroti mangiamo veleno.
Via Buonarroti a Monza, un viale bello quanto importante per l’accesso alla città. Un viale in cui i filari di alberi da decenni hanno costruito l’architettura di questo paesaggio, preziosi filtri per i nostri polmoni.
Nessuno li ha difesi, gli hanno costruito contro, li hanno soffocati, ed ora danno fastidio. Ma a chi?
Di sicuro no ai cittadini comuni che chiedono solo una costante manutenzione. Ai commercianti? Forse. Ai proprietari di immobili importanti messi a reddito, supermercati super store? Si.
Semplice basta dire che gli alberi sono malati, che rompono le fognature con le loro radici e le motoseghe si mettono in azione.
Dicono, state tranquilli ripianteremo, ma poi nulla di fatto, e comunque dove qualche ripiantumazione è stata fatta ci vorrà un bel po perché le piante possano tornare ad essere sentinelle di questo viale.
Questo è l’esempio di come tante amministrazioni non hanno avuto un’idea di città. Riqualificare è molto di più che ricostruire, perché vuol dire mettere in gioco tutti gli elementi presenti in un ambiente e saperli far dialogare.
Mi chiedo se e come sia possibile che in una zona così bella di Monza si concentrino una serie di luoghi non luoghi di grande importanza, di criticità e di occasioni perse, ex mattatoio, scuole, ciclabile del canale Villoresi e sistema pedonale, aree per lo sport e il tempo libero e tanto altro.
Oggi mentre molti parlano di biodiversità, noi qui in questo meraviglioso viale assistiamo alla sua estinzione.
Bello il centro storico, con quei pavimenti degni dei migliori negozi di prestigio.
L'immagine può contenere: spazio all'aperto

mercoledì 9 dicembre 2020

ASFALTI BRIANZA - A OTTOBRE 2020 NON CI SIAMO CON EMISSIONI, FILTRO, CARATTERIZZAZIONE DEI RIFIUTI E IMPERMEABILIZZAZIONE.

La Conferenza dei Servizi per Asfalti Brianza del 30/9/2020 è stato un flop. Da parte dell'azienda mancavano i documenti necessari ed è stata rinviata...a data da destinarsi. Ma in realtà si trattava della Conferenza del 26/11/219 rinviata per lo stesso motivo al 10/1/2020 e poi al 22/1/2020. Con la variabile che il 17/1/2020 Asfalti Brianza, priva dei requisiti ha un lampo di genio e "rinuncia" a questa AUA per chiedere un'AUA "più ambiziosa", mirante al raddoppio della produzione e all' uso libero della "montagna" di presunto fresato (nessuno sa cosa sia davvero) nella produzione. Ma anche qui non ha le carte necessarie e si rinvia all' 8/7/2020. Malauguratamente  mancano ancora i documenti e si rinvia al 30/9/2020. Ora la domanda è: se tu, semplice cittadino, avessi una pendenza, tipo una multa da pagare, non saresti felice di una controparte pubblica così comprensiva?

Dopo l'ennesimo flop in Conferenza dei Servizi del 30/9/2020, rinviata poi...a data da destinarsi  Asfalti Brianza presenta una nuova relazione tecnica in data "ottobre 2020" (senza giorno), corredata anche da alcuni allegati: 

Relazione + Nota di Lata  sulle emissioni in atmosfera

Relazione di Medici sul filtro esistente 

Relazione di Labiotest sulla barriera osmogenica.

Bisogna riconoscere che Asfalti Brianza è sempre pronta a produrre carte su carte controfirmate da periti, materiale che sicuramente impegna gli Enti di controllo in un diligente lavoro di studio. Peccato che non arriva mai quanto richiesto o quanto necessario. 


IN ESTREMA SINTESI LA SITUAZIONE AD OTTOBRE 2020 E' QUESTA :

- EMISSIONI  E FILTRO - secondo Asfalti Brianza tutti i controlli sono nella norma. Purtroppo però AB, in questa relazione lamenta che "per lo scarso preavviso" (6 anni non sono sufficienti?) "non è stato possibile controllare le emissioni aeriformi" (tipo il benzene, cancerogeno). E allora cosa avete controllato?

Filtro a maniche: tutti gli organi di controllo lo hanno giudicato inadeguato a contenere i COV e le emissioni aeriformi (vedi ad esempio il parere di ATS e quello riferito ad ARPA nel verbale della Conferenza dei Servizi del 30/9/2020). Ebbene Asfalti Brianza risponde che secondo lei va bene così! OK se lo dici tu!

- CARATTERIZZAZIONE - Asfalti Brianza finalmente fornisce dati distinti per tipo di rifiuto e per quantitativo ( mc e ton). Domanda: come ha fatto a "caratterizzare" cioè ad identificare e qualificare tutti i componenti di questa gigantesca e illegittima montagna di presunto fresato? Mistero.

- IMPERMEABILIZZAZIONE - Asfalti Brianza promette che in futuro sostituirà tutto il fondo in asfalto con calcestruzzo. Ma a parte il fatto che ha sempre sostenuto che era tutto ok e a parte la considerazione che questa operazione andava fatta già nel 2016, come farà con quel mastodontico ingombro costituito dalla montagna? Intanto restano vigenti i due sequestri della Procura (per gestione illecita dei rifiuti e emissioni irregolari) e anche la diffida ATO MB per illecita gestione degli scarichi mentre ci suona strano che Brianzaacque, a fronte di tutte le irregolarità emerse e al fatto che ancora non sono stati sgomberati neppure i 200 m. a ridosso del pozzo di acqua potabile possa dare un parere favorevole ai lavori chiesti da AB. 

BARRIERA OSMOGENICA - sarebbero stati inseriti nel camino una decina di ugelli nebulizzatori. La stessa Perizia del Comune del 15/6/2020 era scettica su questa soluzione e anche in letteratura non ci risultano casi analoghi in cui si siano abbattuti in modo significativo i  COV tramite ugelli nebulizzatori. In ogni caso anche qui Asfalti Brianza confessa cha a causa delle limitazioni imposte dagli organi di controlllo (!!) in realtà non è stato possibile fare alcuna reale verifica degli effetti di questa "barriera osmogenica". In ogni caso, dice Asfalti Brianza, appena ci date l'AUA (!!!??) faremo dei controlli semestrali la prima volta e poi annuali. Bontà loro!

Va beh. Leggetevi un po' di estratti e nostre note prima e in fondo potete verificare l'intero documento.

CQSASD 

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Sull'inconsistenza della prima  (Relazione e Nota Lata sulle emissioni) leggete qui: https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/search/label/%23ABRELAZIONELATA

Quanto all'inadeguatezza del filtro attuale (a maniche)  la Perizia del 15/6/2020 commissionata dal Comune di Concorezzo  concludeva che: 

LE SUE EMISSIONI (SPECIE BENZENE) SONO CANCEROGENE  E SICURAMENTE CI SONO RISCHI PER LA SALUTE PER GLI ABITANTI DELLE ZONE CIRCOSTANTI (indipendentemente da presunte "soglie" e pseudoverifiche cui stiamo assistendo). Dati già ampiamente noti e presenti nella relazione Osmotech presentata dall'Azienda stessa e nelle analisi commissionate dalla Iene.

Il Sindaco Capitanio stesso peraltro ha detto che le relazioni di medici di base e pediatri della zona segnalano "decine se non centinaia di casi di malesseri" collegabili alle emissioni di AB.


Gia nel verbale della Conferenza dei servizi del 30/9/2020 c'è scritto:






La cosa è ribadita dalla Provincia con questa determina:










Il filtro attuale infatti è un filtro a maniche e si occupa solo di abbattre le polveri grossolane ma non i COV e le emissioni aeriformi.























Ma in barba a tutto ciò ora Asfalti Brianza risponde che ...il filtro va benissimo così! 

vedi estratto da relazione Lata: 


Dopo la questione del filtro la Relazione Lata pretende di rispondere ai quesiti imposti su caratterizzazione del materiale presente e impermeabilizzazione del fondo su cui poggiano i rifiuti. Ma spiegateci! Come avranno fatto a caratterizzare (cioè a indicare mc e tonnellaggio di ogni materiale presente in quella montagna che era di 30.000 mc e che oggi è appena un pelo più piccola (ammesso che l'ammanco sia stato smaltito correttamente)??!!.

Quanto all'impermeabilizzazione c'è la promessa in futuro di sostituire l'asfalto col calcestruzzo ma anche qui come si fa a sapere che diavolo di impermeabilizzazione c'è (o manca) sotto la solita montagna?   Vedi questo estratto:


tra gli interventi di adeguamento Asfalti Brianza aveva promesso di realizzare una tettoia per proteggere i rifiuti dalle intemperie ma anche qui cè la sorpresa: 























Ed ecco il testo della RELAZIONE TECNICA DI OTTOBRE 2020 COMMISSIONATA DA ASFALTI BRIANZA