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domenica 26 settembre 2021

INCENDI IN BRIANZA - C' E' CHI, IN BUONA O IN MALA FEDE, TUTELA IMPRESE CHE PRODUCONO DENARO SPORCO E CANCRO


INCENDIO ALLA SNIA DI VAREDO (VARESE NEWS)
INCENDIO SNIA (FOTO VARESE NEWS)

INCENDIO VIA FERMI A MONZA (IL CITTADINO)







Dunque alla Snia di Varedo (sotto sequestro da due anni) bruciano 2000 tonnellate di rifiuti. Pare non vi siano dubbi sulla natura dolosa dell'incendio, scoppiato alla vigilia della perizia legale. Per molte ore anche a Sant'Albino e San Damiano (a 20 km. dall'incendio) non si respira. C'è chi ha mal di gola e asma. Tra l'altro in tutta Monza da tempo c'erano lamentele per puzze fastidiose ma il Comune scende dalle nuvole e invita i cittadini a segnalare con una mail all'uff. Ambiente per tentare di identificare la fonte (?). ARPA, a buon conto, rassicura. Un copione che noi, resi esperti dalla questione "Asfalti Brianza" vediamo ripetersi dal 2014. Come è possibile lasciare per due anni 2000 tonnellate di rifiuti, una bomba chimica sempre pronta ad esplodere? E come può l'ARPA rassicurare? Del resto ARPA ha rassicurato anche sull'abnorme quantitativo di pneumatici stipati alla Tagliabue di Villasanta, su un piazzale che qualsiasi piromane o malintenzionato potrebbe facilmente raggiungere. E la magistratura ha dato ragione alla Tagliabue e torto ai cittadini preoccupati. Per Asfalti Brianza dal 2014 al 2020 ARPA ha fatto solo controlli a camino e impianto spenti!  
Nella notte di ieri prende fuoco anche un'azienda di cinesi sita in Via Fermi, a pochi passi da casa nostra. Ditta che produce mascherine. In questo caso sembrerebbe trattarsi di corto circuito ma invitiamo tutte le autorità ad approfondire le indagini. Infatti molti esperti da tempo segnalano che la criminalità organizzata, dopo aver cercato (con successo) di intrufolarsi nel controllo della sanità privata (ma anche delle nomine pubbliche) pare si stia gettando a capofitto sul business dei tamponi, delle mascherine e dei vari dispositivi di protezione. Ricordiamo per inciso la preoccupazione degli amici de La Rondine quando anche a Concorezzo si profilò una situazione tuttaltro che chiara rispetto alla somministrazione di tamponi.
Eppure basterebbe poco per rendere la vita più dura a chi immagina di lucrare violando la salute della gente. Ricordiamo che ad agosto 2019, dopo un intollerabile inquinamento prodotto da Asfalti Brianza chiedemmo al Vicesindaco di Monza Villa chi fossero i proprietari della stessa e lui (che dal novembre 2017 sedeva regolarmente a dei tavoli con l'Azienda accusata da tempo dai cittadini) rispose che per lui "Asfalti Brianza è Asfalti Brianza e stop" (come dire: non è di nostra competenza verificare). Ebbene in pochi giorni da Internet raccogliemmo una miriade di articoli di cronaca sulla proprietà dell'Azienda, sulle sue vicende giudiziarie e sul suo contenzioso con la cittadinanza di Segrate ecc. 
Con precedenti preoccupanti gli Amministratori pubblici non dovrebbero concedere autorizzazioni ad aprire aziende di questo tipo (aziende insalubri di 1^ classe, pericolose per definizione). Del resto anche il Sindaco Capitanio, in giunta a Concorezzo da più di 10 anni, ha continuato a lungo a suggerire che la fonte dell'inquinamento potesse essere altra e non AB. Perfino dopo verifiche ARPA e ATS della primavera-estate del 2020 che hanno rivelato (ce lo hanno comunicato con un anno di ritardo!) a Concorezzo e a Sant'Albino un tasso di rischio tossicologico 400 volte sopra i limiti di legge e un rischio cancerogeno 300 volte superiore al limite tollerabile, il Sindaco ha raccontato per un po' che la relazione di ATS sull'aria era rassicurante. C'è voluta la Rondine (e il nostro Comitato) per pubblicare finalmente i dati veri ( come detto molto preoccupanti).
Eppure, oltre a chiedere misure per la trasparenza rispetto ai proprietari di questo tipo di aziende pericolose molte associazioni ambientaliste e per fortuna molte amministrazioni stanno finalmente mettendo in campo vari strumenti di tutela come ad es. delle app che consentono segnalazioni istantanee e l'avvio immediato di controlli e procedure di tutela e perfino il monitoraggio in tempo reale della qualità dell'aria con relativi protocolli per la riduzione dell'inquinamento.
Ma in Brianza l'importante è garantire il lavoro delle imprese. Alcune delle quali, però, alle volte producono soprattutto denaro sporco e cancro... 
11 ore fa — Notte di fuoco a Monza. Un vasto incendio ha avvolto un capannone di via Fermi. Erano da poco passate le 2 di domenica 26 settembre quando ...
9 ore fa — Incendio nella notte tra sabato e domenica in un capannone in via Fermi, a Monza. A fuoco una ditta tessile di proprietà cinese, ...
11 ore fa — Spaventoso incendio in una fabbrica di mascherine in viale Fermi a Monza. Sul posto decine di mezzi di Vigili del Fuoco e soccorritori.
MONZA – Un incendio di vaste proporzioni si è sviluppato all'interno di un magazzino all'ingrosso di merce cinese a Monza. Uno dei capannoni di “Casa World” ...

sabato 25 settembre 2021

INCENDIO ALLA SNIA DI VAREDO - CHIUDETE TUTTO! BRIANZA TERRA DEI FUOCHI

L'invito è a chiudere tutto. La nube che avvelena la Brianza per una ventina di Km di raggio viene proprio dalla Snia di Varedo. Da anni segnaliamo che ci stanno avvelenando (e non solo Asfalti Brianza) . Si tratta di una morsa velenosa che la criminalità organizzata e aziende compiacenti stringono alla nostra gola. Anche in questo caso sembra si tratti di un incendio doloso che proprio alla vigilia di una perizia mira a far scomparire le prove di un colossale stoccaggio di rifiuti illegali. Il bello è che l'azienda è sotto sequestro da anni ma a quanto pare per le istituzioni è sempre troppo complicato intervenire per prevenire e impedire disastri come questi. Poi qualcuno si precipiterà a minimizzare gli effetti e qualcun altro si sveglia ora dal torpore per invitare i cittadini a segnalare. Che schifo! Cose che a Sant'Albino e San Damiano conosciamo a memoria da qualche anno.  

CQSASD





venerdì 17 settembre 2021

PUZZE A MONZA - IL COMUNE INVITA A SEGNALARE: BENE, MA NON BENISSIMO...

L'articolo riportato sotto solleva la questione delle puzze che a quanto pare stanno ammorbando l'intera città. Pare che l'Assessore competente (Sassoli) abbia invitato i cittadini ad inviare una mail di segnalazioni all'ufficio ambiente. Bene, ma non sufficiente! Non tanto per lo strumento in sé (ricordiamo che il nostro Comitato detiene un vero e proprio record di segnalazioni, ben oltre 900, corredate da nomi, cognomi, orari, telefoni e descrizioni, in poche settimane dell'estate 2019) quanto per il fatto che poi la macchina amministrativa pare poco sensibile alle lamentele dei cittadini. 

Ricordiamo ad esempio che le prime segnalazioni da parte di cittadini della zona e monzesi in particolare rispetto all'inquinamento prodotto da Asfalti Brianza risalgono al 2014. Per inciso ricordiamo anche che a tutto oggi l'azienda è ferma perché sottoposta a due sequestri (tuttora in vigore) imposti dalla Procura della Repubblica di Monza evidentemente nell'ambito di indagini di natura penale. Il Comune di Monza si è mosso in proposito solo a novembre 2017 (dopo 3 anni) avviando un (inutile ed anzi controproducente) "tavolo" di concertazione fra le istituzioni e l'azienda. Il Sindaco Allevi si è mosso (che tempismo...) con un esposto presentato il giorno prima del sequestro del settembre 2019 (e siamo a 5 anni), quando l'intervento della Procura era ormai ampiamente annunciato.

Quanto ad ARPA dal 2014 fino a metà del 2020 ha svolto vari controlli ma, diciamo sfortunatamente, sempre a camino spento e impianto fermo (!?). Solo dopo l'intervento della Procura il 30/6/2020 ha finalmente effettuato, come chiedevamo da tempo, un controllo al camino, anche se ancora con impianto non a massimo regime. Ebbene, su 14 rilevazioni in ben 9 casi si sono trovati livelli di benzene (cancerogeno) superiori al cosiddetto "limite acettabile" (per i cancerogeni non vi è un limite di legge perché in qualsiasi sia pur minima concentrazione sono nocivi). Su impulso della Prefettura, allertata dal clamore dell'opinione pubblica, ARPA ha poi posizionato nei primi mesi del 2020 (si noti: in epoca di lockdown e di ridotte emissioni complessive) delle centraline a Concorezzo (Via Ozanam e Rancate) e a Sant'Albino. I dati, comunicati con un anno di ritardo (!) sono risultati drammatici. Nascosta nelle pieghe della relazione stilata da ATS (che qualcuno ha tentato di far passare come rassicurante) grazie soprattutto agli amici de "La Rondine" di Concorezzo  abbiamo trovato una pesante verità: in tutte le località sono emersi un rischio tossicologico 400 volte superiore ai limiti di legge e un rischio cancerogeno 300 volte superiore al "limite accettabile" (vedi la spiegazione fornita sopra).

Dunque vi è il fondato timore che dal 2014 fino al secondo sequestro imposto dalla Procura, cioè per oltre sei anni migliaia di cittadini di Concorezzo, Agrate, Brugherio e Monza (tale la vasta area delle segnalazioni da noi raccolte) sia stato esposto a queste emissioni potenzialmente cancerogene e mutagene senza che nessuno intervenisse a loro tutela.      

La vicenda Asfalti Brianza sta ora vivendo un ulteriore singolare passaggio. AB ha presentato ricorso al TAR contro i provvedimenti della Provincia che hanno cancellato l'azienda dal registro delle ditte autorizzate al trattamento rifiuti. Nonostante sia ferma da due anni AB non ha avuto problemi nell'ingaggiare avvocati del Foro di Palermo, luminari di diritto amministrativo. Come noto il TAR si occupa eminentemente di questioni procedurali. Ebbene l'impianto accusatorio di AB si fonda proprio sul fatto che il Comune di Concorezzo, la Provincia e così via non avrebbero rispettato i tempi delle procedure sanzionatorie previste per legge. Quindi il TAR potrebbe far riaprire AB, con tutte le sue macroscopiche inadempienze e le emissioni potenzialmente cancerogene certificate da ATS e ARPA per il fatto che le Istituzioni citate non sono intervenute con la dovuta tempestività.  Un risultato che sarebbe vergognoso e paradossale ma al limite del formalmente non impugnabile.   

Ora, sfortunatamente, molti cittadini monzesi stanno verificando sulla loro pelle quanto noi abbiamo subito per anni. E da anni noi esprimiamo il timore che attorno alla produzione di asfalti e al trattamento di rifiuti di vario genere si annidino interessi economici altissimi e torbidi che non trovano nelle istituzioni pubbliche un sufficiente freno.

Comunque la speranza è l'ultima a morire e attendiamo con fiducia un mutamento di rotta da parte delle amministrazioni che, specie in fase preelettorale, mostrano spesso segnali di inattesa resipiscenza .

CQSASD  

ps: secondo il Sindaco di Concorezzo se un'azienda produce asfalto usando solo i materiali previsti dalla legge non produce alcuna "puzza". E allora?  

QUI L'ARTICOLO DI MONZATODAY

 https://www.monzatoday.it/cronaca/puzze-segnalazioni-email-comune.html?fbclid=IwAR0Tw8iCFxQUW2iZYEILmOKVVkiEZBtr3u4xFnM2QGDYogiMiHAEVVkfob0



E QUI L'INVITO ALLA SEGNALAZIONE DA PARTE DEL 

In merito alle segnalazioni dei giorni scorsi relative a odori molesti avvertiti in diverse zone della città informiamo che il Settore Ambiente e la Polizia Locale hanno svolto le prime verifiche e rilevazioni.
Considerando che ad oggi risulta ancora difficoltoso individuare la possibile causa, si chiede ai cittadini di segnalare con precisione la zona, l'orario e il tipo di odore avvertito scrivendo una email a ambiente@comune.monza.it.
Tale contributo aiuterà i tecnici di #ArpaMonzaeBrianza e di Regione Lombardia che stanno approfondendo i rilievi.
Grazie

LEGAMBIENTE : MAL'ARIA - E PEGGIO DI TUTTI LA LOMBARDIA, LA BRIANZA, CONCOREZZO, MONZA, SANT'ALBINO, SAN DAMIANO...

 Riportiamo post degli amici de La Rondine che vale al 100% anche per noi.

CQSASD



I COSTI DELL'IMMOBILISMO. I DANNI DELL'ARIA CATTIVA, QUI SUL NOSTRO TERRITORIO.
La politica appare troppo spesso ferma, ancorata a logiche vecchie e superate. In materia di politiche ambientali questo immobilismo diventa ancora più evidente, tanto a livello locale quanto sul piano nazionale.
E' da poco uscito il nuovo rapporto di Legambiente Onlus "I costi dell'immobilismo", dove sono individuati con chiarezza i ritardi nell’applicazione dei provvedimenti emergenziali e dei piani di risanamento dell’aria da parte del Governo e delle Regioni. Qui il documento completo: https://bit.ly/2XlMpdW
⭕ I dati di Regione Lombardia sono particolarmente preoccupanti. Secondo l'analisi effettuata da Eurostat, il nostro territorio continua a confermarsi tra i più inquinati d'Europa, con sicure ricadute in termini di durata e qualità della vita. A nulla paiono servire le multe miliardarie comminate dalla Commissione Europea a fronte degli intollerabili livelli di inquinamento atmosferico. Continuano a prevalere i piani di cementificazione, i tagli al trasporto pubblico, l'indifferenza di una parte importante della politica territoriale per i temi ambientali.
⭕ E a livello locale? L'immobilismo di certa politica ci tocca da vicino, anche qui a Concorezzo. Negli scorsi mesi abbiamo reso pubblica una relazione dell'Agenzia per la Tutela della Salute che rilevava livelli di rischio cancerogeno e tossicologico decine di volte superiori a quelli previsti dalla normativa. Il tutto tra le aree di Rancate, via Ozanam e S. Albino. A fronte di questi dati, nonostante i nostri numerosi interventi pubblici e le richieste della Prefettura, l'Amministrazione di Concorezzo non ha ancora messo in campo una sola misura pertinente.
👉 Qui il link alla sezione del nostro sito interamente dedicata ad Asfalti Brianza, una storia di inquinamento e inadeguatezza della politica: https://www.larondineconcorezzo.com/asfalti-brianza
Sul nostro sito potrai trovare i documenti, le analisi degli enti preposti, i nostri interventi, le nostre denunce e azioni, anche in collaborazione con tante realtà positive del nostro territorio.
Nei prossimi giorni condivideremo nuove analisi e nuovi contenuti in materia di ambiente e politiche necessarie per un cambio di passo. Come sempre, il tutto a partire dal territorio che amiamo e per il quale abbiamo deciso di impegnarci.

SABATO 18/9 DALLE 10 ALLE 18 OPEN DAY DEL PRIMO PARCO URBANO COMMESTIBILE NEL QUARTIERE BUONARROTI - SAN DONATO

 





SABATO 18/9 DALLE 17 ALLE 19 ASSEMBLEA PUBBLICA DI LAB MONZA

 


TUTTE LE INFO QUI: 


https://www.facebook.com/events/529148108166471/?ref=newsfeed

PEDEMONTANA IN BRIANZA E NUOVI TAGLI AL TRASPORTO PUBBLICO























VEDI  QUI L'ARTICOLO DEL "LA RONDINE" DI CONCOREZZO


 https://ildiariodellarondine.blogspot.com/2021/09/pedemontana-in-brianza-e-nuovi-tagli-al.html



LEGGI ANCHE

PEDEMONTANA. ALTRO
ASFALTO E ALTRO CEMENTO PER IL NOSTRO TERRITORIO.

https://ildiariodellarondine.blogspot.com/2021/09/pedemontana-altro-asfalto-e-altro.html

Afghanistan - Rete Brianza Accogliente e Solidale - Iniziative in Brianza

riportiamo qui di seguito un post apparso sulla pagina Facebook della Rete Brianza Accogliente e Solidale (https://welcometobrianza.wordpress.com/)


"Da sempre impegnat* in iniziative di inclusione e accoglienza, tante realtà della nostra rete si stanno mobilitando per la situazione in Afghanistan.
Qui di seguito qualche articolo su cosa si sta muovendo, ci impegneremo perché la nostra rete possa essere di supporto e di sostegno ad ogni iniziativa di solidarietà e controinformazione.
Non staremo a guardare!
Afghanistan: il Terzo settore di Monza e Brianza si mobilita per l’accoglienza
Afghanistan, i sindaci di Monza e Brianza si mobilitano per l'accoglienza


domenica 22 agosto 2021

ASFALTI BRIANZA RICORRE AL TAR ATTACCANDO TUTTE LE ISTITUZIONI - MA RILEVAZIONI E MANCHEVOLEZZE SEMBRANO MACIGNI

 

Linkiamo questo articolo molto sintetico ma preciso da "Primalamartesana": https://primalamartesana.it/attualita/asfalti-brianza-vuole-riaprire-e-presenta-ricorso-al-tar-contro-la-chiusura/

Sotto trovate il link anche a nostro articolo molto ampio e documentato contenente il testo del ricorso a TAR da parte di Asfalti Brianza.

E' vero che il TAR si occupa essenzialmente di questioni procedurali ed è vero che AB, come sempre (nonostante due anni di fermo) può pagare avvocati di notevole levatura, in questo caso esperti del Foro di Palermo. 

Tuttavia secondo noi pesano come macigni alcuni elementi che non possono essere trascurati:

  • i due sequestri decretati nel 2019 e 2020 dalla Procura della Repubblica di Monza (per illecita gestione rifiuti e emissioni illecite) e tuttora vigenti.
  • la diffida di ATO MB del 2019 per illecita gestione degli scarichi fognari ( tuttora vigente)
  • la revoca della Provincia alla autorizzazione a ritirare e trattare i rifiuti e la cancellazione di Asfalti Brianza dal Registro delle aziende autorizzate a ciò.
  • le rilevazioni ARPA fatte al camino il 30/6/2020 che in 9 casi su 14 hanno registrato superamento dei limiti tollerabili per il benzene (cancerogeno).
  • le rilevazioni svolte da ARPA mediante centraline posizionate a Concorezzo e Sant'Albino (Monza) a maggio 2020 che hanno trovato in ambedue i siti un livello di tossicità 40 volte superiore ai limiti di legge e un livello di cancerogeicità 30 volkte superiore al  "limite tollerabile" (per i cancerogeni non c'è alcun limite accettabile; sono sempre dannosi).
 


Vedi il nostro post più ampio contenente il testo del ricorso al TAR: 

https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2021/08/ricorso-al-tar-di-asfalti-brianza-l.html


vedi il link a tutta la documentazione da noi raccolta (dal 2011 ad oggi)

https://docs.google.com/spreadsheets/d/1dUx1ek_oXa9X-LWeXzCbrfi1wYHiuXFagggpfhUc6Gw/edit?usp=sharing