Ottima notizia anche se occorrerebbe qualche intervento per rendere meno impattante sul quartiere l'afflusso dei veicoli (smog, posteggi selvaggi, traffico troppo veloce specie in Via dei Salerioni)
Ieri abbiamo partecipato all'incontro su Pedemontana convocato dal sindaco di Arcore Maurizio Bono. L'incontro è stato utile per cominciare a fare luce sulle ombre che aleggiano intorno alla tratta "D breve" di Pedemontana che interesserà il territorio della nostra Provincia deturpandola in maniera profonda e permanente.
Regione Lombardia ha fino ad oggi ignorato tutte le istanze presentate dagli amministratori locali brianzoli nei pochi e difficilmente accessibili tavoli di confronto organizzati.
Tra le notizie più impressionanti ed emblematiche della linea che Regione ha scelto di adottare nei riguardi di Pedemontana spicca il fatto che tra le opzioni per la tratta C vi sarebbe quella di collegarla direttamente alla tangenziale est evitando di procedere alla realizzazione del tratto D, soluzione già soggetta a studio di fattibilità e che rappresenterebbe la miglior possibilità sotto il profilo ambientale ed economico allo stato attuale. Questa opzione è stata scartata a priori perché "non rispondente alla richiesta del committente" ovvero Regione Lombardia, che dovrebbe avere nel suo interesse il bene della collettività.
Questo si aggiunge a una storia travagliata i cui eventi più eclatanti sono stati il ritiro degli investitori privati, che avrebbero dovuto finanziare parzialmente l'opera ma si sono ritirati una volta capito che il progetto non avrebbe pagato ne sul breve ne sul lungo periodo, e la sentenza della Corte dei Conti che ha riconosciuto in Pedemontana un investimento ingentissimo dal ritorno economico del tutto incerto e di cui dovranno farsi carico le generazioni future.
Tutto questo per un risparmio stimato di circa 20 minuti sulla percorrenza, con tariffe elevatissime per gli utenti, escludendo di fatto una fetta molto rilevante della popolazione dalla possibilità di fruire il servizio.
Il nostro territorio è stato già violentemente deturpato in passato da un'espansione urbana incontrollata, se non scellerata, e adesso questo atteggiamento sta estendendo i suoi impatti negativi alle pubbliche finanze.
Pedemontana deve essere fermata e per farlo saranno fondamentali i prossimi appuntamenti elettorali.
Non possiamo permettere che i soldi dei contribuenti vengano sperperati.