Impianto rifiuti speciali a S.Damiano/S.Albino.
DOMUMENTAZIONE E ISPEZIONI
Prosegue l'interlocuzione con l'Amministrazione comunale di Brugherio (Sindaco Troiano e assessore Magni in particolare). A quanto ci risulta ASL ha fornito al comune i documenti richiesti. Persiste invece la reticenza dell'ARPA che a tuttoggi non ha ancora risposto. Tale comportamento ci autorizza a nutrire ulteriori dubbi sulla trasparenza e alla fine sulla legittimità dell'iter autorizzativo dell'impianto. Tra l'altro voci di una certa attendibilità ci confermano come non siano mai stati fatti da ARPA rilievi acustici preventivi.
Recentemente ARPA ha finalmente effettuato un controllo sul rumore. Già in altro post abbiamo espresso i nostri dubbi su tempi e modi (impianto inusulamente fermo in occasione delle prime uscite; impianto che ai "vicini di casa" è apparso evidentemente sotto regime durante l'ispezione; rilevazioni da un numero assai limitato di appartamenti...). Comunque il Comitato di quartiere S.Damiano ha già contattato un tecnico di fiducia per l'analisi del verbale ed eventuali controdeduzioni.
ASSEMBLEA PUBBLICA - L'amministrazione di Brugherio prosegue i contatti con quella monzese. Abbastanza presto dovrebbe essere convocata una assemblea pubblica.
Pur nelle more della redazione di un nuovo regolamento delle consulte a Brugherio pare di capire che la
Consulta di quartire S.Damiano possa riprendere vita in tempi rapidi.
Contiamo di poter avere altrettanto presto un contatto diretto e congiunto fra i due Comitati (S.Albino e S.Damiano) e i due sindaci.
Ci sembra di capire che proseguono anche le interlocuzioni (coperte da assoluta riservatezza) fra le due amministrazioni e la magistratura inquirente.
ALTRI PUNTI:
1) soddisfazione per l'approvazione della variante parziale al piano delle regole e dei servizi che pone ulteriore salvaguardia sulle aree libere e agricole della città: Cascinazza
(sud) e Grugnotorto (ovest) ma anche aree a est (S.Albino) con la
riduzione della zona industriale a nord del quartiere, con la previsione
di concentrare aree a standard come fascia di rispetto tra quartiere e
zona industriale, con la ridestinazione a verde agricolo protetto delle
aree comunali lungo via Adda che la giunta precedente aveva previsto
edificabili.
Ora chiediamo all'AC di proseguire su questa strada:
a) avviando un confronto per collegare queste aree ai PLIS dei Comuni confinanti (Parco est delle cave, Parco della Cavallera, ...) e finanziando al più presto l'iniziativa City farmers (orto comunitario in Via Adda), affinché possa finalmente partire;
b) aprendo un tavolo di confronto con l'APA, proprietaria del capannone costruito a ridosso del quartiere (l'ecomostro), per iniziare al più presto le opere di mitigazione dell'impatto ambientale.
2) partecipazione alla seconda giornata all'Urban Center sul Piano Generale di Sviluppo
(giovedì 27/02 dalle 9.30 alle 13.30), ma con forti perplessità sulle
modalità burocratiche della richiesta di partecipazione: non sono
pervenuti i documenti promessi sui quali si sarebbe dovuto esprimere un
contributo ma solo un questionario anche piuttosto rigido. Si è deciso
dunque di presentare ai vari "tavoli" il Piano di quartiere e la proposta di utilizzo del centro civico (aggiornati) elaborati dal Comitato a suo tempo.
3) si è deciso di non partecipare alle Pulizie di primavera:
dall'anno scorso ad oggi non è cambiato niente nel rapporto tra
cittadini e amministrazione. In particolare non sono state avviate le Consulte di quartiere,
le uniche che avrebbero avuto titolo per organizzare una vera
partecipazione dei cittadini alla vita comunitaria. Inoltre i luoghi
puliti l'anno scorso (in particolare la ciclabile di via Adda) sono
ritornati un immondezzaio nel giro di poche settimane. Quest'anno il
nostro contributo sarà un servizio fotografico sulle aree pulite un anno
fa.
4) sottolineiamo che a tutt'oggi non si è avviato nessuno dei provvedimenti (a costo zero!) che avrebbero dovuto essere attuati nel giro di poche settimane sulla viabilità: zona 30, ma soprattutto la modifica della semaforizzazione di via Adda,
che sta diventando un problema grave anche sotto il profilo della
sicurezza (sono già avvenuti diversi incidenti all'incrocio
Adda-Mameli): chiediamo ancora una volta che: 1) il semaforo posto in
via Mameli sia solo a chiamata per il passaggio dell'autobus;
2) i tre semafori Chiesa, via S.Albino e via Bande Nere siano
sincronizzati per evitare intoppi; 3) sia realizzata una corsia per la
svolta a sinistra all'altezza di via Mameli per evitare le code nelle
ore di punta (anche con corsie ridotte da cantiere, se necessario, in
attesa di trovare i soldi per l'intervento definitivo).