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sabato 17 maggio 2014

Buche: servono 30 milioni


SECONDO I NOSTRI ESPERTI PER TORNARE ALLA NORMALITA’
buca-paveI cittadini sono stanchi degli asfalti e dei marciapiedi pieni di buche, ma il problema è più complicato di quello che sembra. Nella maggior parte dei casi, non basta asfaltare di nuovo: occorre rifare il fondo stradale. Con i nostri esperti abbiamo fatto un'analisi e provato a calcolare quanto il Comune dovrebbe sborsare per riportare la situazione alla normalità. La cifra è shock: servono almeno 30 milioni di euro.
La città è piena di crateri di tutti i tipi e misure, su strade e marciapiedi. In questi mesi abbiamo raccolto, attraverso il nostro sito web, centinaia di segnalazioni da parte dei cittadini, le abbiamo quasi tutte verificate e quindi “girate” in Comune con dettagli. Attraverso il feedback dei segnalatori, riscontriamo che sono state tappate per il 20% circa. Il Comune, in sostanza, ha eseguito le piccole riparazioni, ma non ha ancora toccato i dissesti stradali più gravi.
Il nostro gruppo di lavoro sul tema, assistito da due esperti, ha fatto un’analisi delle segnalazioni pervenute e di quelle pubblicate da altri siti web e dai giornali. Obiettivo, stimare quanto costerebbe rimettere strade e marciapiedi di Monza in condizioni normali. Il risultato è scioccante: secondo noi, ci vorrebbero almeno 30 milioni di euro. Dice l’ing. Ermanno Cacciari, presidente del Comitato San Fruttuoso 2000: “E’ un importo enorme, ma purtroppo attendibile. Abbiamo riscontrato che centinaia di tratte, per decine di chilometri, richiederebbero anche il rifacimento del fondo stradale”.
Monza ha 170 km di strade ed ha complessivamente aree asfaltate, tra vie e zone di sosta, pari a 23 milioni di metriquadrati. La maggior parte dei dissesti mostra, purtroppo, non tanto una consunzione eccessiva del manto superficiale, ma danni negli strati sottostanti, il cosiddetto “fondo”. Senza sistemare quello, ogni riasfaltatura è destinata ad essere poco durevole. Ad esempio, le buche profonde che rivelano vecchie stratificazioni con cubetti di porfido, come in via Lecco, o di acciottolato, come in via Risorgimento, non lasciano dubbi.
Chiariamo subito: le responsabilità non sono imputabili all’Amministrazione comunale attuale, né alla precedente. Siamo di fronte a cinquant’anni di problemi ignorati o rinviati, e oggi tutti i nodi stanno venendo al pettine. Dice Isabella Tavazzi, portavoce del Comitato San Fruttuoso 2000: “Bisogna che il Comune abbia il coraggio di varare un piano straordinario su più anni, stanziando quello che serve. I quattro milioni messi a bilancio tra 2013 e 2014 non soltanto sono troppo pochi, ma rischiano di essere spesi male se non si procede ad interventi radicali”.
Interpellato dai giornalisti, l'assessore ai lavori pubblici Marrazzo ha confermato che la nostra stima è attendibile e ha detto che i lavori saranno programmati nell’arco di anni, sia per ragioni economiche, sia per non paralizzare la città.
© 2014 Comitato San Fruttuoso 2000 - riproduzione consentita con citazione della fonte
SOS: SEGNALA A NOI I DISSESTI STRADALI DI MONZA

L'Unione europea frena: così la banda ultra-larga non decolla in Brianza

Giorno Monza Brianza @Giorno_Monza
 
L'Unione europea frena: così la banda ultra-larga non decolla in Brianza  

http://ow.ly/2GMvFZ 



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17/5 - ORE 16 - BRUGHERIO : CAMBIARE LA COSTITUZIONE?




venerdì 16 maggio 2014

Impianto di smaltimento sotto inchiesta, la visita degli alunni accende la polemica

ARTICOLO DA MBNEWS


Impianto di smaltimento sotto inchiesta, la visita degli alunni accende la polemica

LEGGI TUTTO QUI:
http://www.mbnews.it/2014/05/impianto-di-smaltimento-sotto-inchiesta-la-visita-degli-alunni-accende-la-polemica/





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"IMPIANTO RIFIUTI SPECIALI" A S.DAMIANO, STUDENTI IN VISITA E "PECCATO ORIGINALE"



Nei giorni scorsi il Giorno ha dato rilievo alla visita guidata degli studenti della Scuola Bellani al CEM, impianto recentemente posto sotto sequestro (ricordiamo che il successivo dissequestro non è avvenuto per sancire l'assenza di elementi di illegalità ma semplicemente perché le indagini in loco avevano fatto il loro corso). Ovviamente noi non mettiamo in dubbio la buona fede del Giorno (che ha il compito di dare informazioni e che ci ha subito contattato per sentire la nostra versione) e neppure quella dei dirigenti scolastici. Sospettiamo piuttosto che qualcuno, con questa bella pensata, non abbia immaginato di poter ricostruire una "verginità ecologica" compromessa ab origine. Per ricordare a tutti la somma di anomalie presenti fin dal nascere dell'impianto riportiamo qui un bell'articolo di Christian Canzi del 18/10/2013 da noi già pubblicato a suo tempo.

Intanto l'Assessore Magni di Brugherio, rispettando il mandato del Consiglio comunale di Brugherio che si è pronunciato all'unanimità contro l'impianto, ci ha garantito ancora ieri sera il suo impegno per portare avanti un lavoro comune con l'Amministrazione di Monza sulla questione.

Grazie

I Comitati di quartiere di S. Albino e S. Damiano

DISCARICA A S.DAMIANO E S.ALBINO – LA RICOSTRUZIONE DI CHRISTIAN CANZI


Riceviamo dagli amici del Comitato di Quartiere San Damiano questa minuta ed utile ricostruzione della intera vicenda scritta da Christian Canzi. Pubblichiamo ringraziando entrambi. Per ns comodità di lettura abbiamo evidenziato in azzurrino alcuni punti per noi salienti.
Il Comitato di quartiere S.Albino

Nel caso possa essere utile al comitato, Vi mando qualche pagina per 
riassumere la situazione che emerge in merito all’impianto leggendo la 
documentazione che mi avevate fornito e riassumendo gli ultimi avvenimenti.
I dati potrebbero variare in relazione alle variazioni del progetto, ma 
attualmente non ho a disposizione queste ultime, quindi mi limito a scrivere le 
informazioni di cui sono al corrente.
Vi ringrazio per l’attenzione.

Un saluto.
Christian Canzi
IMPIANTO RIFIUTI CRIMO S.R.l.,VIALE DELLE INDUSTRIE – MONZA

- La società CRIMO s.r.l. con sede in Viale delle Industrie 25, Monza, in data 20 novembre 2009, ha presentato al Comune di Monza richiesta di locazione di un area di almeno 10.000 mq per ampliare l’attività di autodemolizione e smaltimento di pneumatici esistente presso le sede dell’impresa in Viale delle Industrie.
 - Il Comune di Monza, con nota 10 giugno 2010, ha reso disponibile per l’affitto un area di 13.000 mq in Viale delle Industrie (fra S.Damiano e S.Albino).
- Il 10 febbraio 2011 si è tenuta una Conferenza dei Servizi presso la Provincia di Monza e Brianza avente come Ordine del Giorno: “Richiesta di autorizzazione alla realizzazione ed alla gestione di un nuovo centro di raccolta e trattamento veicoli fuori uso ed impianto per l’esercizio di messa in riserva, recupero e smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi, ai sensi dell’art. 208, comma 1 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. Da ubicarsi in Monza, Viale delle Industrie s.n.c..
Alla Conferenza erano presenti: la CRIMO, la Provincia di Monza e Brianza, l’A.R.P.A. Di Monza e Brianza, il Comune di Monza (con il solo Assessore all’Ambiente Antonicelli, senza nessun esponente degli Uffici del Comune), l’ASl di Monza e Brianza.
Il fatto che sia venuto solo l’Assessore Antonicelli non è una violazione della legge, però è strano che non ci fosse nessun responsabile degli Uffici che avrebbero dovuto seguire la questione.

Il Comune di Brugherio non è stato invitato e anche questo è strano.
A seguito della Conferenza il Comune di Monza ha espresso parere favorevole;
la Asl ha espresso parere non favorevole e richiesto alcune integrazioni (relative a sicurezza, salubrità dei luoghi di lavoro, superficie drenante, impatti sulla salute pubblica, destinazioni d’uso degli edifici nel raggio di 200 m dall’impianto etc.);
l’A.R.P.A. ha richiesto integrazioni (previsioni impatto acustico, verifica di non inquinamento della falda, verifica emissioni in atmosfera, inquinamento elettromagnetico etc.);
La Provincia ha richiesto alcune integrazioni in merito alle attività stoccaggio e selezione rifiuti da svolgere nell’impianto ed ha richiesto il certificato di assenza di pozzi per l’acqua potabile nel raggio di 200 m dall’impianto, che avrebbe dovuto essere rilasciato dal Comune di Brugherio (art. 94 D. Lgs. 152/2006).

- Con nota del 28 gennaio 2011 il Settore Edilizia del Comune di Monza ha precisato che l’area in questione era a destinazione agricola (non compatibile con l’impianto) ma che nella proposta di variante al PGT era prevista la variazione di destinazione d’uso (a diventare area TUC – Tessuto Urbano Consolidato Terziario Speciale).
- Il 5 maggio 2011 la Giunta Comunale di Monza ha approvato una DECISIONE (non Delibera) dove si stabilisce di rendere disponibile l’area di Viale delle Industrie all’affitto con la CRIMO, che oltre al canone di locazione avrebbe dovuto realizzare un parcheggio su Viale delle Industrie, a nord dell’area in questione.
- Con nota dell’11 maggio 2011 il Settore Edilizia del Comune di Monza ha ribadito la non conformità urbanistica dell’impianto, oltre alla mancanza di accessi carrai e la mancanza di allacciamento alla fognatura.
- il 12 maggio 2011 si è tenuta una seconda Conferenza dei Servizi, alla presenza di CRIMO, Provincia di Monza e Brianza, A.R.P.A. Di Monza e Brianza, Comune di Monza (con il solo Assessore all’Ambiente Antonicelli, senza nessun esponente degli Uffici del Comune), per esaminare il nuovo progetto presentato dalla CRIMO s.r.l..
A.R.P.A. E Provincia hanno richiesto integrazioni in merito ad alcune delle attività da svolgere nell’impianto (tipologia di rifiuto da ricevere e trattare, modalità di svolgimento di alcune operazioni etc.);
A.R.P.A. Ha invece espresso parere favorevole in merito agli aspetti relativi a rumore, emissioni in atmosfera, emissioni elettromagnetiche, inquinamento delle acque;
il Comune di Monza ha espresso parere favorevole fatte salve le indicazioni contenute nella nota dell’11 maggio 2011 del Settore Edilizia;
la ASL era assente;
il Comune di Brugherio non è stato invitato.
- Il 24 ottobre 2011 la Provincia di Monza e Brianza, con Autorizzazione Dirigenziale n. 484, ha approvato il progetto dell’impianto ed autorizzato la sua realizzazione. La Determinazione richiama una nota del 24 maggio 2011 della Asl in cui viene espresso parere favorevole condizionato alla realizzazione dell’impianto (condizionato a cosa?) ed una nota del 1 settembre 2011 dell’A.R.P.A. in cui esprime parere favorevole.
Ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs. 152/2006, l’approvazione del progetto costituisce variante allo strumento urbanistico e rende non necessaria la variante al PGT.
Il progetto in questione riguarda un impianto di superficie complessiva 13.222 mq dove verranno svolte due tipologie di attività: una legata allo stoccaggio, demolizione recupero e rottamazione di autoveicoli; la seconda in cui verranno messi in riserva (per un periodo massimo di 6 mesi, secondo una nota della CRIMO del 19 maggio 2011), recuperati e messi in deposito preliminareRIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI.

DEFINIZIONI (D. Lgs 152/2006)
La messa in riserva è autorizzata per complessivamente 3002 mc (3002 ton) suddivise in varie zone dell’impianto.
Il quantitativo massimo di rifiuti sottoposti a recupero (R3, R12) è 8800 ton/anno (29,6 ton/giorno);
il quantitativo massimo di rifiuti sottoposti a recupero (R3,) è 2880 ton/anno (9,6 ton/giorno);
la superficie utile dell’impianto di autodemolizione ‘ di circa 1523 mq.
In base all’autorizzazione, l’impianto potrà ricevere svariati tipi di rifiuti: oltre alle automobili potranno essere ricevuti scarti vegetali, rifiuti plastici non da imballaggio, fanghi, reflui da lavaggio, segatura, scarti di carta e cartone, cuoio, grasso, pitture, ceneri, polveri e particolato, imballaggi vari, pneumatici, metalli, vetro, cemento e mattoni etc.
Le attività che verranno svolte (R3, R12, R13, D15), oltre quella di stoccaggio, riguarda la selezione e cernita di materiali recuperabili, il loro adeguamento volumetrico ed il loro deposito preliminare in attesa di essere trasferiti ad altri impianti.
Una parte dei materiali recuperati potrà essere triturati e trasformati in materia prima secondaria che potrà essere venduta all’industria delle materie plastiche.

DEFINIZIONE DELLE ATTIVITA’ (D.Lgs 152/2006). Evidenziate in giallo quelle autorizzate nell’impianto della CRIMO.

ALLEGATO B

N.B. Il presente allegato intende elencare le operazioni di smaltimento come avvengono
nella pratica. I rifiuti devono essere smaltiti senza pericolo per la salute dell’uomo e senza
usare procedimenti o metodi che possano recare pregiudizio all’ambiente.

Operazioni di smaltimento
D1 Deposito sul o nel suolo (a esempio discarica)
D2 Trattamento in ambiente terrestre (a esempio biodegradazione di rifiuti liquidi o fanghi
nei suoli)
D3 Iniezioni in profondità (a esempio iniezioni dei rifiuti pompabili in pozzi. In cupole saline
o faglie geologiche naturali)
D4 Lagunaggio (a esempio scarico di rifiuti liquidi o di fanghi in pozzi, stagni o lagune,
ecc.)
D5 Messa in discarica specialmente allestita (a esempio sistematizzazione in alveoli stagni
separati, ricoperti o isolati gli uni dagli altri e dall’ambiente)
D6 Scarico dei rifiuti solidi nell’ambiente idrico eccetto l’immersione
D7 Immersione, compreso il seppellimento nel sottosuolo marino
D8 Trattamento biologico non specificato altrove nel presente allegato, che dia origine a
composti o a miscugli che vengono eliminati secondo uno dei procedimenti elencati nei
punti da D1 a D12
D9 Trattamento fisico-chimico non specificato altrove nel presente allegato che dia origine
a composti o a miscugli eliminati secondo uno dei procedimenti elencati nei punti da D1 a
D12 (ad esempio evaporazione, essiccazione, calcinazione, ecc.)
D10 Incenerimento a terra
D11 Incenerimento in mare
D12 Deposito permanente (a esempio sistemazione di contenitori in una miniera, ecc.)
D13 Raggruppamento preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da D1 a D12
D14 Ricondizionamento preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da D1 a
D13
D15 Deposito preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da D1 a D14
(escluso il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti).

ALLEGATO C

Operazioni di recupero
N.B. Il presente allegato intende elencare le operazioni di recupero come avvengono nella
pratica. I rifiuti devono essere recuperati senza pericolo per la salute dell’uomo e senza
usare procedimenti o metodi che possano recare pregiudizio all’ambiente

R1 Utilizzazione principale come combustibile o come altro mezzo per produrre energia
R2 Rigenerazione/recupero di solventi
R3 Riciclo/recupero delle sostanze organiche non utilizzate come solventi (comprese le
operazioni di compostaggio e altre trasformazioni biologiche)
R4 Riciclo/recupero dei metalli e dei composti metallici
R5 Riciclo/recupero di altre sostanze inorganiche
R6 Rigenerazione degli acidi o delle basi
R7 Recupero dei prodotti che servono a captare gli inquinanti
R8 Recupero dei prodotti provenienti dai catalizzatori
R9 Rigenerazione o altri reimpieghi degli oli
R10 Spandimento sul suolo a beneficio dell’agricoltura o dell’ecologia
R11 Utilizzazione di rifiuti ottenuti da una delle operazioni indicate da R1 a R10
R12 Scambio di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate da R1 a R11
R13 Messa in riserva di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate nei punti da R1
a R12 (escluso il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti)
R14 Deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti i rifiuti
qualora non vengano rispettate le condizioni stabilite dalla normativa vigente.

Le tipologie di rifiuti che verranno sottoposte ad operazione di recupero R3 sono:
 L’attività di triturazione primaria (R12) potrà essere effettuata sulle seguenti frazioni di rifiuto:
 - Con Determinazione Dirigenziale 1128/2012, il 18 maggio 2012, il Comune di Monza ha approvato il contratto di affitto con la società CRIMO s.r.l..
Tale contratto prevede un canone annuo di 61.700 euro (43.190 nei primi due anni per indennizzare la CRIMO della bonifica dell’area e demolizione dei fabbricati presenti.
Il contratto avrà durata dal 1 giugno 2012 fino al 31 dicembre 2021. I lavori di realizzazione devono iniziare entro un anno dalla data di approvazione, e l’impianto deve entrare in esercizio entro 3 anni dalla suddetta data (in caso contrario il contratto decade).
La CRIMO si impegna a corrispondere al Comune di Monza il costo per lo svincolo dalla servitù del tratto di canale diramatore 3/1 Valle Lambro Levante da parte del Consorzio Villoresi (avvenuta con Determinazione Dirigenziale 1927 del 2 maggio 2012). Era previsto il rimboschimento dell’area rimasta a verde, ma la CRIMO ha ottenuto di piantumare solo alcune siepi. Al termine del contratto la CRIMO dovrà riconsegnare l’area al Comune nelle condizioni iniziali, provvedendo a proprie spese alle attività di risistemazione e bonifica.

- Con nota del 22 ottobre 2012 la CRIMO s.r.l. ha comunicato a provincia di Monza e della Brianza, Comune di Monza, A.R.P.A. Monza e Brianza e ASL Monza e Brianza di avere volturato l’autorizzazione alla realizzazione dell’impianto a favore della Società CEM Centro Ecologico Monza S.R.L. in data 27 luglio 2012 e che la Provincia di Monza ha conseguentemente aperto la relativa istruttoria. Nella stessa nota la CRIMO comunica l’avvio dei lavori di realizzazione dell’impianto.
Nel mese di luglio 2013 il Consiglio Comunale di Brugherio ha chiesto alla Giunta di attivarsi in merito alla questione dell’impianto.
Nel corso del mese di settembre 2013 si è tenuta una nuova Conferenza dei Servizi a seguito di una richiesta di variante al progetto avanzata dalla CRIMO.
L’Amministrazione di Brugherio ha potuto partecipare all’incontroIn tale sede è emerso che il progetto dell’impianto viene lievemente modificato in quanto l’area di autodemolizione di autovetture, dove è probabile che sarebbero stati realizzati i depositi di materiali, viene per il momento esclusa da interventi.
Altra novità è che il Comune di Brugherio ha finalmente ottenuto l‘accesso agli atti come uditore, e potrà quindi avere tutta la documentazione relativa al caso;  inoltre sembra che sia possibile che le rilevazioni ambientali, possano essere effettuate anche sul territorio di Brugherio, come richiesto dall’Amministrazione.
Altra novità arriva dal Comune di Monza, dove un Consigliere Comunale di opposizione (Simone Villa della Lega Nord, che era in maggioranza quando è stato autorizzata la struttura) ha presentato una mozione che chiede di annullare la concessione del terreno dove dovrebbe sorgere l’impianto a causa di vizi di forma nell’iter seguito da quest’ultima (la concessione dell’affitto alla Società Crimo è stata stabilita da una decisione della Giunta Mariani, senza che vi fosse in merito una Deliberazione della Giunta stessa o del Consiglio Comunale).
Il giorno 7 ottobre scorso il Comitato di San Damiano contro l’impianto ha organizzato un incontro pubblico in cui l’Amministrazione Comunale ha illustrato lo stato a cui attualmente si trovano le cose.


CONSIDERAZIONI
Gli impianti come quello in questione sono necessari, perché consentono di recuperare importanti frazioni di materiali e di avviarle a riciclo. Si potrebbero eseguire valutazioni sulla necessità di affinare ulteriormente le metodologie di raccolta, recupero e riciclo, per arrivare a ridurre il consumo di materie prime, ma non è argomento da affrontar in questa sede.
Sono invece da tenere in considerazione alcuni aspetti legati alle caratteristiche tecniche dell’impianto, alla sua collocazione ed alla correttezza dell’iter seguito per giungere all’autorizzazione.
Per quanto concerne il primo punto occorrerebbe verificare che siano rispettate tutte le norme che consentano di escludere danni all’ambiente ed alla salute delle persone. Questo è riferito sia allo svolgimento dell’attività dell’impianto, sia ad aspetti legati alla sua realizzazione: parrebbe comunque che sia stato verificato con esito positivo il rispetto della distanza dai pozzi di captazione per acque destinate al consumo umano.
Il secondo aspetto è riferito al fatto che l’impianto verrebbe realizzato a poco distanza da abitazioni (a S.Albino e soprattutto a S.Damiano). Prima di autorizzare una struttura del genere, bisognerebbe verificare che tipo di impatto essa potrebbe avere, in termini di aumento del traffico ed inquinamento atmosferico (camion in entrata ed uscita dall’impianto) e di rumore (macchinari in movimento, camion in transito) nei confronti degli abitanti delle zone limitrofe.
Il terzo aspetto andrebbe verificato prima di tutti. La correttezza e la trasparenza che devono caratterizzare le attività della pubblica amministrazione, impongono di accertare che, per arrivare alla realizzazione dell’impianto non siano state consentite “scorciatoie” o inadempienze. L’argomento è troppo delicato per permettere che rimangano dubbi in merito. La mozione presentata al Consiglio Comunale di Monza prende in considerazione proprio questi aspetti.

giovedì 15 maggio 2014

17-18/5 MATTI PER I MATTONCINI! GIOCHIAMO INSIEME A S.ALBINO!





































VEDI ANCHE: http://www.sleghiamolafantasia.org/

"Il comune ti ascolta" : creazione di un servizio telefonico e informatico ad hoc

Comunicati stampa.
Attenzione. I materiali pubblicati in questa pagina non sono prodotti da La rivista che Vorrei. Vengono pubblicati su richiesta dei mittenti i quali se ne assumono ogni resposabilità.Inviate i vostri comunicati a: info@vorrei.org

“Il comune ti ascolta”: approvata ieri la mozione del consigliere PD di Monza, Alberto Pilotto

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“Il comune ti ascolta”: approvata ieri la mozione del consigliere PD di Monza, Alberto Pilotto

Monza, 13 maggio 2014 - È stata approvata nel corso della seduta di consiglio comunale di ieri, lunedì 12 maggio, la mozione proposta dal consigliere PD Alberto Pilotto inerente la creazione di un servizio telefonico e informatico che prenderà il nome di “Il comune ti ascolta”.
Il nuovo servizio intende rispondere alla necessità di offrire non solo a tutti i cittadini, ma anche agli stessi consiglieri, una modalità semplice ed efficace di interagire con l’amministrazione per chiedere informazioni, segnalare situazioni, disagi, disservizi o problematiche di varia natura la cui risoluzione richieda l’intervento degli uffici comunali. Il servizio sarà strutturato in maniera elettronica, in modo da rendere più agevole l’assegnazione della richiesta agli uffici competenti, la tracciabilità e i tempi di risoluzione.
“La tracciabilità è un requisito fondamentale e deve essere garantito - spiega il consigliere PD Alberto Pilotto - perché con questo servizio vogliamo offrire a tutti la possibilità di seguire passo passo la strada che la propria segnalazione percorre all’interno dell’apparato amministrativo comunale. L’organizzazione di “Il comune ti ascolta” deve essere semplice, in modo da permettere a tutti un’immediata e semplice gestione delle proprie segnalazioni o richieste”.
Ufficio stampa Gruppo consiliare PD - Comune di Monza

 http://www.vorrei.org/comunicati-stampa/9676-il-comune-ti-ascolta-approvata-ieri-la-mozione-del-consigliere-pd-di-

A PROPOSITO DI RIFIUTI - GLI STUDENTI DELLA BELLANI "GUIDATI" A "RICICLARE" L'IMPIANTO (MAL)AUTORIZZATO DA ANTONICELLI

Considerazioni  relative all’articolo del  giornale “il giorno “ di mercoledì 14 maggio 2014
Visto e letto l’articolo di martedì 14-5-14 ci permettiamo di fare alcune considerazioni. E’ vergognoso che quanto pubblicato sia potuto accadere! Non si discute sull’utilità dell’insegnamento/educazione al recupero-riciclo e quant’altro, ma permettere che venga utilizzata e pubblicizzata una struttura situata su terreno di proprietà del comune di Monza e, particolare non indifferente, a tutt’oggi ancora oggetto di indagine giudiziaria per sospette irregolarità procedurali e collusioni varie, lo riteniamo oltraggioso. Oltraggioso non solo alla logica corrente o etica che dir si voglia, ma anche verso i cittadini di S.Damiano e S.Albino che stanno conducendo da mesi la rivendicazione al diritto BENE SALUTE. L’impianto situato a due passi dalle abitazioni produce anche inquinamento ambientale: rumore eccessivo per gran parte della giornata, emissione in atmosfera di polveri nocive, probabile alterazione del sottosuolo e aumento di traffico pesante locale. I cittadini di S.Damiano e S. Albino continuano a credere nelle Istituzioni, occorre però che anche le Istituzioni agiscano correttamente ed intervengano decisamente su quanto di loro competenza ancora in sospeso perché la pazienza sta scemando.  Le verifiche che ARPA e ASL ancora non hanno eseguito (quella sul rumore in realtà già eseguita ma risultata tanto poco convincente per cui ha fatto seguito un esposto di contestazione) aspettano una giusta risposta da tanto tempo.
 I comitati dei due quartieri convocheranno nell’immediato, un’assemblea comune per valutare le azioni da attuare ed anche per verificare e discutere lo stato di fatto del procedimento giudiziario. Una proposta che sicuramente sottoporremo all’assemblea sarà quella di chiedere al comune di Monza di organizzare un incontro con gli alunni dell’istituto Bellani di via U.Foscolo, avente per oggetto: LEZIONE SUL DIRITTO “BENE SALUTE” DEI CITTADINI con relativa appendice “GIUSTA COLLOCAZIONE DI IMPIANTI PARTICOLARI”.

 Grazie per l’attenzione.

 Comitati di quartiere S.Damiano e S.Albino




VEDI QUI UN PO' DI ARTICOLI CHE FANNO LA CRONISTORIA DEL SEDICENTE "CENTRO ECOLOGICO MONZESE" (?)



TANTO X SINTETIZZARE UN POCO STRALCIAMO DA NOSTRI PRECEDENTI ARTICOLI: 

16/12/13 INCONTRO AL CENTRO CIVICO DI CASCINA BASTONI:  Sull’Impianto Rifiuti speciali, il Sindaco Scanagatti ha ricordato il sequestro dell’attività deciso pochi giorni fa dalla Procura. Qui Roberto Scanagatti “si è tolto un sassolino dalla scarpa”: a quanti avevano denunciato una presunta inerzia della Giunta monzese, il Sindaco ha ricordato che la Procura ha agito a fronte di un esposto presentato mesi fa proprio dal Comune di Monza. Inoltre il Sindaco ha annunciato che avvierà, nel rispetto delle leggi, l’iter per la revoca del contratto di affitto dell’area dell’impianto.

2/11/2013 INCONTRO AL CENTRO CIVICO DI CASCINA BASTONI: 

E’ stato sottolineato durante il dibattito che il Consiglio comunale di Brugherio si è detto da subito contrario all’insediamento di tale discarica.
.......................................
ED ECCO L'ARTICOLO IN OGGETTO DEL 14/5/14