Paola Sacconi caro Colombo, lascia al dirigente le acrobazie burocratiche per giustificare una pratica rimasta nel cassetto quattro anni e rispuntata fuori (a Piano Particolareggiato scaduto) per una approvazione in tutta fretta per non ricadere nelle salvaguardie del vostro stesso PGT, e affronta la questione che ti è stata posta: c'è la volontà (politico-amministrativa) di rivedere la pratica, non per impedire l'edificazione ma per far sì che sia coerente con quanto voi stessi avete proposto ed adottato e che vi siete messi come fiore all'occhiello davanti ai cittadini di S.Albino? Sai benissimo che volere è potere.
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giovedì 13 ottobre 2016
IL TETTO DELLA SCUOLA E' PERICOLANTE...
Il Cittadino in edicola il 13 ottobre: la sforbiciata agli asili paritari e il viaggio nei quartieri di Monza - Cronaca Monza
S.ALBINO: CAMPAGNA ELETTORALE (SUI GIORNALI)
Nessuno nega i problemi delle periferie e nello specifico di Via Botticelli (dove tra l'altro abita una di noi) . Noi segnaliamo ripetutamente da anni alla amministrazione comunale le situazioni di degrado, abusivismo, criminalità e rifiuti (vedi per esempio ns. dossier dell'ottobre 2014: https://comitatosantalbino.blogspot.it/search/label/%23dossier%20aree%20difformi). Altri invece, in vista delle elezioni, ricompaiono in paese (o meglio sui giornali, come i "combattenti virtuali" dei social network) alimentando le solite facili campagne. Ma dove era finito il nostro unico consigliere comunale? Chi l'ha mai visto in Consulta o al Centro civico a collaborare con le associazioni e realtà del quartiere (Comitato, Cooperativa cattolica, San Vincenzo, Oratorio e Parrocchia, Genitori Scuola Manzoni ecc ecc) che pur diversissime stanno sedute da tempo allo stesso tavolo cercando di promuovere in modo unitario interventi per il bene di tutti i santalbinesi? Crediamo anche che la sottocitata visita di Scanagatti sia una millanteria. Per ora a nessuno (Consulta, Centro civico, Comitato, associazioni e cittadini che conosciamo) risulta tale visita. Supponiamo oltretutto che il Sindaco sia uso privilegiare incontri con la popolazione nel centro istituzionale deputato, cioè nel Centro civico.
per una riflessione più meditata sulla questione "nomadi" vi invitiamo a leggere: http://www.radiocora.it/post?pst=27717&cat=news
mercoledì 12 ottobre 2016
IL PARADOSSO DELLE RETTE ALL'ASILO SAN LUIGI
Interrogazione sulle politiche abitative a Monza [video&testo] | Alessandro Gerosa
lunedì 10 ottobre 2016
STRABISMO DELLA GIUNTA? LA REPLICA DELL'ASSESSORE
a seguito del nostro precedente https://comitatosantalbino.blogspot.it/2016/10/strabismo-della-giunta-colata-di.html ecco la replica dell'Assessore Colombo (e della nostra Paola Sacconi)
DA FACEBOOK
Claudio Colombo Proprio vero che " un bel tacer non fu mai scritto ". Questo intervento , previsto dal Piano Particolareggiato Pompei-Ercolano del 2006 , era soggetto a semplice permesso di costruire di competenza del Dirigente . La Giunta si è limitata a condividere la cessione a favore del Comune di un'area di circa 4000 mq destinata a verde. Se, per ipotesi, avesse rifiutato la proposta, lo standard sarebbe stato monetizzato . Invece a noi interessa incrementare il verde a S. Albino, cosa che , evidentemente dà fastidio .
DA FACEBOOK
Claudio Colombo Proprio vero che " un bel tacer non fu mai scritto ". Questo intervento , previsto dal Piano Particolareggiato Pompei-Ercolano del 2006 , era soggetto a semplice permesso di costruire di competenza del Dirigente . La Giunta si è limitata a condividere la cessione a favore del Comune di un'area di circa 4000 mq destinata a verde. Se, per ipotesi, avesse rifiutato la proposta, lo standard sarebbe stato monetizzato . Invece a noi interessa incrementare il verde a S. Albino, cosa che , evidentemente dà fastidio .
Claudio Colombo Sono basito. Mi chiedi di interferire su una pratica edilizia di competenza dirigenziale ( e, quindi, per natura sottratta a valutazioni politiche ) , cosa che non ho mai fatto in 4 anni e mezzo di mandato. Hai idea delle responsabilità , anche penali, che una cosa del genere comporta ?
Paola Sacconi Bel gioco delle parti, bravi! Prendiamo atto che non c'è nessuna volontà di affrontare la questione. Vieni a raccontarcelo in quartiere, in una riunione di Consulta. Buona serata
IL RESTO ALLA PROSSIMA PUNTATA...
IL RESTO ALLA PROSSIMA PUNTATA...
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#ecomostro,
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martedì 11/10/16 ore 21 al Centro Civico di Sant'Albino - INCONTRO ORTO GIARDINO COMUNITARIO - cityfarmers
Incontro sul regolamento (alla presenza dell'Assessoree Dell'Aquila)
QUI I DETTAGLI:
domenica 9 ottobre 2016
STRABISMO DELLA GIUNTA? COLATA DI CEMENTO SU AREA VERDE A S. ALBINO
Breve sintesi per i non tecnici
Il 30/6/2016, mentre in Consiglio Comunale si discuteva del
nuovo PGT (entrato poi in vigore 7 giorni dopo, il 7 luglio 2016) la Giunta
comunale ha approvato un’altra bella colata di cemento nella zona industriale a
nord di S. Albino. O meglio: Situato in parte nella zona industriale ma
soprattutto all’interno della zona che il nuovo PGT partorito dalla stessa
Giunta destina a verde.
Confidiamo in un infortunio in buona fede.
Ciò detto pensiamo che per correggere sviste ed errori non
sia mai troppo tardi. Onde evitare proteste e contenziosi ci sono ampi margini
per un aggiustamento della proposta urbanistica e progettuale (per esempio
procedendo all’unificazione dei lotti F2 ed F3, allo slittamento dei corpi di
fabbrica verso nord e delle superfici a standard verso sud).
Chiediamo per questo
che l’amministrazione comunale si confronti urgentemente con i cittadini di
Sant’Albino in un incontro con la Consulta e con le associazioni che ne fanno parte.
Il comunicato del Comitato di quartiere S.Albino
Il 30 giugno 2016, nel pieno della discussione in Consiglio
Comunale sulla variante generale del Piano di Governo del Territorio (PGT) e ad
una settimana dalla sua adozione (7 luglio), la giunta approva lo schema di
convenzione urbanistica del lotto F3 del Piano Particolareggiato Pompei
Ercolano della “Soc. Imm. Bavaria ’79 s.r.l.”, presentato in data 8 giugno 2016
(solo 22 giorni prima, con discussione sul Pgt in corso) per la costruzione di
un capannone industriale (progetto del 2012 dello studio Architettura
Battistoni Associati) a poche decine di metri dal centro natatorio Pia Grande.
Il nuovo Pgt prevede, come peraltro da anni richiesto dai
cittadini e dalla Consulta del quartiere Sant’Albino, una fascia di rispetto a verde tra zona industriale e quartiere,
individuata nel Documento di Piano come “rete della naturalità diffusa”, che un
emendamento presentato dal segretario del PD Alberto Pilotto in Consiglio
Comunale e fatto proprio dalla stessa giunta, rende prescrittiva.
Ma a volte la mano
destra non sa cosa fa la sinistra. Così negli stessi giorni e con una
tempistica singolare , la stessa giunta
approva la suddetta convenzione ed il relativo
progetto che fa ricadere la costruzione del capannone industriale in
buona parte all’interno della fascia di rispetto, sulla base del
planivolumetrico del vecchio Piano Particolareggiato, che invece nel nuovo Pgt
non viene riconfermato.
La linea verde indica il margine al di
sotto del quale è prevista dal Pgt adottato la fascia a verde di rispetto verso
il quartiere S.Albino
Confidiamo in un infortunio in buona fede.
Ciò detto pensiamo che per correggere sviste ed errori non
sia mai troppo tardi. Onde evitare proteste e contenziosi ci sono ampi margini
per un aggiustamento della proposta urbanistica e progettuale (per esempio
procedendo all’unificazione dei lotti F2 ed F3, allo slittamento dei corpi di
fabbrica verso nord e delle superfici a standard verso sud).
Chiediamo per questo
che l’amministrazione comunale si confronti urgentemente con i cittadini di
Sant’Albino in un incontro con la Consulta e con le associazioni che ne fanno parte.
Comitato quartiere
Sant’Albino
Post scriptum: Resta un dubbio. Il Piano Particolareggiato,
approvato il 29 giugno 2006, in dieci anni è rimasto il gran parte inattuato;
circa 200.000 mq di terreni liberi e coltivati potevano essere restituiti alla
loro destinazione originaria, quella agricola; il capannone che incombe
sull’unico parchetto giochi di Sant’Albino, ormai conosciuto in quartiere come
“ecomostro”, è a tutt’oggi semivuoto e rischia di diventare un’area dismessa
ancora prima di diventare produttiva; invece di prendere atto di questa realtà
l’attuale amministrazione comunale persevera nell’errore ed anzi lo
appesantisce, riproponendo su queste aree una miriade di Piani attuativi
produttivi con il nuovo Pgt. Cui prodest?
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