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lunedì 3 dicembre 2018
Le leggi razziali inflitte ai fanciulli
L'Italia dei paradossi: 7 milioni di case vuote, migliaia di persone senza casa - PeopleForPlanet
GIORNATA MONDIALE DELLA DISABILITA'
Alla Deriva: l'emergenza come strumento di consenso - Vorrei | Rivista non profit
AL VIA IL PIANO FREDDO PER I SENZA DIMORA
Anche quest'anno il Comune, in collaborazione con le associazioni di volontariato, ha predisposto
il Piano Freddo per garantire nei mesi invernali l’accoglienza notturna alle persone senza fissa dimora.
Fino al 31 marzo 2019, infatti, per 135 giorni consecutivi, la struttura SPAZIO37, in via Borgazzi, 37
Fino al 31 marzo 2019, infatti, per 135 giorni consecutivi, la struttura SPAZIO37, in via Borgazzi, 37
è attrezzata per assicurare una sistemazione per la notta, per offrire un pasto caldo la sera e
la colazione al mattino a circa 25 persone che vivono per strada.
L'ingresso è previsto per le ore 20.15 e l'uscita per le ore 8.00 del mattino successivo,
L'ingresso è previsto per le ore 20.15 e l'uscita per le ore 8.00 del mattino successivo,
un'ora in più rispetto all'anno scorso.
Tutte le sere dopo le ore 21 i cittadini possono contribuire in modo solidale portando coperte, jeans,
Tutte le sere dopo le ore 21 i cittadini possono contribuire in modo solidale portando coperte, jeans,
Cambiamento climatico, la protesta dei cittadini globali. Migliaia in piazza da Londra, a Sydney, a Berlino e Bruxelles – Valigia Blu
domenica 2 dicembre 2018
L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI BRUGHERIO CONTRO IL "DECRETO SICUREZZA"
L'Amministrazione comunale di BRUGHERIO accoglie l'ordine del giorno presentato da Sinistra per Brugherio e sottoscritto da tutta la maggioranza sul DECRETO SICUREZZA e IMMIGRAZIONE.
Ecco l'intervento dell'assessora Laura VALLI, chiaro ed esaustivo.
"In questi 4 anni, anche a Brugherio, piccoli esempi di ordinaria quotidianità, ci hanno dimostrato quanto sia importante il modello di accoglienza diffusa sostenuta da progetti per l'integrazione.
Giovani che riescono a sentirsi parte della comunità nella quale si trovano a vivere, che vanno a scuola, imparano l'italiano, fanno tirocini, talvolta trovano un lavoro, collaborano con attività di volontariato alla cura della città e all'organizzazione di iniziative, partecipano alla vita sociale e culturale della città, frequentano la biblioteca, l'IG e la casa di alcune famiglie non rappresentano una minaccia la nostra sicurezza. Perchè, e a Brugherio lo sappiamo bene, i percorsi di integrazione sono un'investimento per la sicurezza di tutti.
Ecco l'intervento dell'assessora Laura VALLI, chiaro ed esaustivo.
"In questi 4 anni, anche a Brugherio, piccoli esempi di ordinaria quotidianità, ci hanno dimostrato quanto sia importante il modello di accoglienza diffusa sostenuta da progetti per l'integrazione.
Giovani che riescono a sentirsi parte della comunità nella quale si trovano a vivere, che vanno a scuola, imparano l'italiano, fanno tirocini, talvolta trovano un lavoro, collaborano con attività di volontariato alla cura della città e all'organizzazione di iniziative, partecipano alla vita sociale e culturale della città, frequentano la biblioteca, l'IG e la casa di alcune famiglie non rappresentano una minaccia la nostra sicurezza. Perchè, e a Brugherio lo sappiamo bene, i percorsi di integrazione sono un'investimento per la sicurezza di tutti.
Questo decreto, che ormai è legge, farà invece crollare proprio le due architravi che hanno permesso ai territori di reggere alla pressione degli ultimi anni: il principio dell’accoglienza diffusa e i progetti per l’integrazione.
Grazie a questo sistema, certamente perfettibile, abbiamo retto l'impatto di 160-180mila sbarchi all'anno: 2,5 migranti ogni 1000 abitanti.
Ora però la cosiddetta emergenza non c'è più.
Dopo i decreti degli scorsi anni e gli accordi con la Libia, dopo i respingimenti in mare e la chiusura dei porti -che sono costati più di 1000 morti su appena 5.500 arrivi negli ultimi 4 mesi (e di questo dovremo rendere conto alla storia oltre che alle nostre coscienze)- gli sbarchi di quest'anno sono solo 20mila: un richiedente asilo ogni 3000 abitanti.
Ora che si sarebbe potuto estendere a tutto il territorio nazionale, Brugherio compresa, il modello Sprar -per rendere sistematici i progetti di integrazione, garantendo allo stesso tempo una governance pubblica dell'accoglienza- si decide invece di tornare indietro, al sistema emergenziale delle grandi concentrazioni di migranti.
E, contemporaneamente, si decide di tagliare proprio le risorse destinate all'integrazione, che sono l'unica garanzia per la tenuta della coesione sociale e per la tutela dei diritti e della sicurezza.
A tutto questo si aggiunge la scelta di limitare l'accesso allo SPRAR ai soli titolari di protezione internazionale e di cancellare la possibilità di ottenere un permesso umanitario a chi ha già compiuto un percorso di integrazione.
Una misura non solo inumana, ma anche contraria al buon senso perchè trasformerà in irregolari persone che oggi sono regolarmente presenti e ben inserite nel territorio, e che domani saranno invece necessariamente costrette a ingrossare le fila del lavoro nero, della marginalità, del degrado e dell'illegalità".
Grazie a questo sistema, certamente perfettibile, abbiamo retto l'impatto di 160-180mila sbarchi all'anno: 2,5 migranti ogni 1000 abitanti.
Ora però la cosiddetta emergenza non c'è più.
Dopo i decreti degli scorsi anni e gli accordi con la Libia, dopo i respingimenti in mare e la chiusura dei porti -che sono costati più di 1000 morti su appena 5.500 arrivi negli ultimi 4 mesi (e di questo dovremo rendere conto alla storia oltre che alle nostre coscienze)- gli sbarchi di quest'anno sono solo 20mila: un richiedente asilo ogni 3000 abitanti.
Ora che si sarebbe potuto estendere a tutto il territorio nazionale, Brugherio compresa, il modello Sprar -per rendere sistematici i progetti di integrazione, garantendo allo stesso tempo una governance pubblica dell'accoglienza- si decide invece di tornare indietro, al sistema emergenziale delle grandi concentrazioni di migranti.
E, contemporaneamente, si decide di tagliare proprio le risorse destinate all'integrazione, che sono l'unica garanzia per la tenuta della coesione sociale e per la tutela dei diritti e della sicurezza.
A tutto questo si aggiunge la scelta di limitare l'accesso allo SPRAR ai soli titolari di protezione internazionale e di cancellare la possibilità di ottenere un permesso umanitario a chi ha già compiuto un percorso di integrazione.
Una misura non solo inumana, ma anche contraria al buon senso perchè trasformerà in irregolari persone che oggi sono regolarmente presenti e ben inserite nel territorio, e che domani saranno invece necessariamente costrette a ingrossare le fila del lavoro nero, della marginalità, del degrado e dell'illegalità".
Etichette:#comitatosantalbino, #monza, #
#brugherio,
#DECRETOSICUREZZA,
#salvini
Brugherio - Fino a sabato 8 dicembre in biblioteca c’è “Salvami dal macero”, libri in vendita a 2 euro – Noi Brugherio
Tutto pronto per la metropolitana, mancano solo i soldi. | A Monza X Esempio
Confalonieri contro Arena: "La mia Polizia locale ha lavorato con professionalità" | Seietrenta.com
In merito alla polemica vorremmo invitare Arena ad occuparsi di Via Offelera (ma di chi ha impiantato un business lucroso e illegale, non delle famiglie e dei disperati che è troppo facile e "mediaticamente" utile sgomberare)!
CQSA
Confalonieri contro Arena: "La mia Polizia locale ha lavorato con professionalità" | Seietrenta.com
CQSA
Confalonieri contro Arena: "La mia Polizia locale ha lavorato con professionalità" | Seietrenta.com
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#assessorearena,
#assessoreconfalonieri,
#OFFELERA
venerdì 30 novembre 2018
ABUSIVISMO IN VIA OFFELERA: PARTE LA RACCOLTA FIRME A SANT'ALBINO E SAN DAMIANO. FIRMATE!
nei prossimi giorni troverete i moduli da firmare presso bar ed esercizi commerciali di Sant'Albino e San Damiano. Grazie
Da alcuni anni il Comitato di Quartiere Sant’Albino
denuncia la situazione di illegalità e abusivismo in cui versa tutta la vasta
area agricola ad est di Via Adda (link al ns. dossier https://comitatosantalbino.blogspot.com/2015/02/elenco-aree-con-insediamenti-difformi_20.html)
L’area di Via Offelera e dintorni (al confine fra Monza e Brugherio) rappresenta la
situazione più grave.
I cittadini residenti in via Caprera e vie limitrofe
lamentano da anni situazioni di degrado e la violazione di ogni norma. Ora
hanno preparato una denuncia e una petizione alle autorità e col supporto del
nostro Comitato promuoveranno una raccolta firme e una serie di iniziative
volte a pretendere un deciso intervento delle Istituzioni.
Da decenni l’area è occupata da attività abusive
incontrollabili, potenzialmente illegali e pericolose. Ma da un biennio la
situazione è contrassegnata da una violazione ancor più macroscopica la cui
tolleranza da parte delle Autorità risulta inconcepibile. Infatti da circa due
anni un’area a destinazione "agricola di interesse strategico" (vedi PGT e PCTP vigenti) di circa 30.000 metri quadri è stata
acquisita da una società privata ed una porzione cospicua, pari a circa 12.000
metri quadri, è stata adibita e attrezzata per l'attività di autotrasporto. Qui
si movimentano ogni giorno tra gli 80 e i 100 autotreni che sollevano polvere e
fumi che obbligano a tenere chiuse le finestre delle abitazioni vicine. Per
liberare il terreno destinato a parcheggio sono stati tagliati alberi di alto
fusto. E’ presumibile che non vi sia stata alcuna preventiva autorizzazione della Forestale. Tutta questa occupazione di suolo e la relativa destinazione
ad attività commerciale è stata fatta in spregio alle più elementari norme
urbanistiche e sicuramente senza aver ottenuto alcuna regolare autorizzazione.
Ora pare sia previsto un ulteriore allargamento del deposito fino al confine
con le abitazioni di via Caprera.
Anche il Circolo di Legambiente di Monza ad aprile 2018 ha inviato una
segnalazione in merito a Comune di Monza e Provincia di Monza e Brianza (vedi link: https://comitatosantalbino.blogspot.com/2018/04/via-delloffelera-legambiente-interroga.html ) ed è in contatto con residenti e Comitato di quartiere Sant'Albino.
Ai margini di questa attività priva di autorizzazioni e controlli (e comunque con una
responsabilità oggettiva del proprietario) si è insediata una comunità di
persone e famiglie con bambini che vivono senza acqua potabile né fognature,
senza alcun presidio igienico sanitario, senza ritiro dei rifiuti. Queste
condizioni di vita sono pregiudizievoli per la dignità e la salute di chi ci
vive ma anche degli abitanti delle case limitrofe. Quasi tutte le sere
gli occupanti accendono fuochi per scaldarsi o per bruciare gomma o altri
rifiuti e il fumo raggiunge le abitazioni. V'è anche rischio per l'incolumità
delle persone perché l'area è costellata di baracche di legno e si usano
combustibili pericolosi, specie nelle stagioni invernali. Recentemente vi è
stato un grave incendio causato dallo scoppio di bombole di gas ed alcune
baracche di legno sono andate a fuoco, fortunatamente senza vittime. Il Comune di Monza deve anche porsi il problema di garantire alle persone ivi residenti e soprattutto ai bambini condizioni di vita più dignitose.
In tutto questo tessuto incontrollato nessuno può escludere il proliferare di attività illegali pericolose o addirittura criminali.
In tutto questo tessuto incontrollato nessuno può escludere il proliferare di attività illegali pericolose o addirittura criminali.
Da moltissimo tempo si parla di riqualificare tutta
l'area ma al momento emerge solo la macroscopica ed intollerabile violazione di
qualsiasi norma e la totale impunità per chi ha realizzato questo business
illecito.
Per tale motivo i residenti della zona, assieme al
Comitato di quartiere Sant’Albino dichiarano che il tempo della pazienza è
finito, invitano tutti i santalbinesi e sandamianesi a firmare in modo solidale
la petizione e chiedono alle autorità un immediato intervento di sgombero
dell’area.
Etichette:#comitatosantalbino, #monza, #
#CALENDARIO NOSTRE ATTIVITA',
#OFFELERA
NUOVE FOGNATURE AL MALCANTONE
OASI DI BIODIVERSITA' ACCANTO AL CANILE IN VIA SAN DAMIANO
CORSI DI AUTODIFESA A SAN DAMIANO
Metro lilla fino a Monza, la richiesta: "Roma copra il 70% delle spesa" - Cronaca - ilgiorno.it
Via dell'Offelera - sosta abusiva, alberi abattuti, allarme ambientale
CQSA
BASTA CEMENTO: A MONZA 7MILA CASE VUOTE!
Etichette:#comitatosantalbino, #monza, #
#LIBROBIANCOMONZA,
#LIBROBIANCOMONZA2.0
BOSCO SANT'ALBINO
Un sacco di articoli "premiano" Giunta e Roche
Ribadiamo le nostre osservazaioni: https://comitatosantalbino.blogspot.com/2018/11/inaugurazione-del-bosco-orizzontale.html
Ribadiamo le nostre osservazaioni: https://comitatosantalbino.blogspot.com/2018/11/inaugurazione-del-bosco-orizzontale.html
mercoledì 28 novembre 2018
GIOVEDI' 29/11 ORE 21 - CONSULTA DI QUARTIERE SANT'ALBINO
Ricordiamo che le riunioni di Consullta sono aperte a tutti.
CQSA
Centrocivico via Mameli
CQSA
Centrocivico via Mameli
Buongiorno membri della Consulta,
con la presente comunichiamo che giovedì 29 novembre alle ore 21:00 c/o il Centro Civico Sant'Albino si terrà la riunione di Consulta con il seguente ordine del giorno:
- Patti di cittadinanza: presentazione e proposte;- Festa di Natale;
- Varie ed eventuali.
- Varie ed eventuali.
Cordiali saluti
Centro Civico Sant'Albino
via Mameli, 6
tel 039.2043321 fax 0392043350
email: centrocivico.mameli@comune.monza.it
via Mameli, 6
aperto il lunedì dalle 14,00 alle 16,00
il mercoledì dalle 9,00 alle 12,00 e
il venerdì dalle 9,00 alle 12,00
il mercoledì dalle 9,00 alle 12,00 e
il venerdì dalle 9,00 alle 12,00
email: centrocivico.mameli@comune.monza.it
Imprenditore fallito per colpa dello Stato: la sua villa venduta a un cinese - Cronaca
martedì 27 novembre 2018
Metro a Monza: tutti i dettagli in un consiglio comunale aperto in Villa Reale | Seietrenta.com
Monza, prolungamento M5: la giunta Allevi approva lo studio di fattibilità
Metro lilla a Monza, approvato lo studio di fattibilità del progetto VIDEO - Giornale di Monza
Cambiamento climatico: siamo l’ultima generazione che potrà combattere l’imminente crisi globale – Valigia Blu
venerdì 23 novembre 2018
C.A.DO.M.: donne che aiutano le donne - Vorrei | Rivista non profit
IL COMITATO DI QUARTIERE SANT'ALBINO SCRIVE ALL'ASSESSORE SASSOLI
VEDI QUI LA NOSTRA LETTERA DEL 19/11/2018
https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=1243188747545905974#template/postNum=23
NASCE IL BOSCO CHE MANGIA LA CO2
A commento i nudi fatti.
Il bosco "che mangia la CO" è fatto di un centinaio di piantine alte (forse) 50 cm. cadauna. Secondo esperti del settore ciascuna costa circa 2 euro.
La vasta area riqualificata di "oltre 1800 mq" è tradotto in parole povere un campo di 90 m. x 90 m.
L'ubicazione è stata scelta insindacabilmente da tecnici del Comune.
Altro fatto inconfutabile è il mancato coinvolgimento della popolazione e in particolare delle scuole. Una bella occasione persa.
Alla inaugurazione per Sant'Albino c'erano solo due del nostro Comitato (l'abbiamo "scoperto" per vie personali).
CQSA
Il bosco "che mangia la CO" è fatto di un centinaio di piantine alte (forse) 50 cm. cadauna. Secondo esperti del settore ciascuna costa circa 2 euro.
La vasta area riqualificata di "oltre 1800 mq" è tradotto in parole povere un campo di 90 m. x 90 m.
L'ubicazione è stata scelta insindacabilmente da tecnici del Comune.
Altro fatto inconfutabile è il mancato coinvolgimento della popolazione e in particolare delle scuole. Una bella occasione persa.
Alla inaugurazione per Sant'Albino c'erano solo due del nostro Comitato (l'abbiamo "scoperto" per vie personali).
CQSA
Pediatra oberata di lavoro: i genitori chiedono un intervento immediato | Seietrenta.com
giovedì 22 novembre 2018
Bramini tira un sospiro di sollievo: asta deserta per la sua villa | Seietrenta.com
PIANTATI I PRIMI 100 ALBERI DEL BOSCO URBANO DI SANT’ALBINO
A Sant'Albino pero' si legge che non ci saranno altre piantumazioni.
CQSA
Dal sito del Comune di Monza
PIANTATI I PRIMI 100 ALBERI DEL BOSCO URBANO DI SANT’LBINO
21 novembre 2018
In occasione della Giornata nazionale degli Alberi e della Festa dell’Albero questa mattina, presso l’area verde di Sant’Albino di via Augusto Murri, si è svolta l’inaugurazione del bosco urbano realizzato con il sostegno di Roche Italia, in collaborazione con AzzeroCO2 e il Comune di Monza.
L’iniziativa contribuisce alla riqualificazione di un’area verde, finora priva di piantumazione, con la messa a dimora di 100 giovani alberi su una superficie di circa 1.800 mq.
L’intervento di forestazione, progettato da AzzeroCO2 in collaborazione con l’ufficio tecnico del Comune di Monza, è stato realizzato con specie autoctone arboree e arbustive, coerenti con la vegetazione potenziale del luogo selezionate per la loro robustezza, la resistenza all’inquinamento e basso livello di allergenicità al polline: aceri campestri, lecci e farnie che, crescendo contribuiranno, a ridurre la concentrazione di CO2 nell’aria.
“La creazione di un bosco urbano ha un grande significato simbolico - hanno spiegato il Sindaco Dario Allevi e l’Assessore all’Ambiente Martina Sassoli – L’obiettivo è rimboschire le aree non ancora fruite per renderle parte integrante del nostro patrimonio verde di domani”. “La qualità dell’ambiente si conferma un obiettivo molto sfidante per la nostra città – proseguono - per questo abbiamo progettato e messo in campo un pacchetto di azioni in grado di incidere davvero, ma servono investimenti, intelligenze e risorse per poter invertire il trend e aggredire concretamente un problema che purtroppo è strutturale per l’area geografica in cui Monza e collocata”.
L’evento di oggi è stato un momento di inaugurazione simbolica del primo dei tre interventi di riqualificazione previsti negli anni: Roche Italia, infatti, ha già pianificato di regalare alla cittadinanza altri 200 alberi che verranno piantati tra il 2019 e il 2020 in altri spazi della città che saranno stabiliti in collaborazione con il Comune di Monza.
Nell’ambito della propria politica di sostenibilità, da anni Roche Italia è impegnata in iniziative volte a minimizzare l’impatto della propria attività sull’ambiente. Il sostegno per la piantumazione del Bosco Urbano di Sant’Albino costituisce una testimonianza concreta di questo impegno, che già in passato si è tradotto in progetti significativi come la realizzazione di un impianto fotovoltaico costruito presso il parcheggio del campus di Monza, a copertura di un’area di 10.000 m2, che ci consentirà di risparmiare oltre 13.000 tonnellate di CO2 durante i circa 20 anni di vita utile dell'impianto stesso, che corrisponde alla stessa quantità di CO2 prodotta da circa 70mila che viaggiano da Milano a Reggio Calabria.
Proprio in questi giorni, Roche Italia, festeggia insieme con i suoi dipendenti la “SHE Week”, una settimana dedicata alla promozione e sensibilizzazione delle tematiche legate ai temi della Sicurezza sul lavoro (Safety), della Salute (Health) e della protezione dell’Ambiente (Environment), e che ha scelto di prendersi cura del proprio territorio con un’iniziativa di riqualificazione che rientra perfettamente nella strategia aziendale.
“Siamo molto felici che Roche Italia si sia unita alla squadra di aziende che, in collaborazione con AzzeroCO2 hanno scelto di realizzare progetti di riqualificazione del verde sul proprio territorio” ha commentato Nicola Merciari, Responsabile commerciale Area Nord ovest di AzzeroCO2. “Da parecchi anni AzzeroCO2 sta portando avanti un progetto nazionale di rimboschimento in aree urbane e siamo molto orgogliosi di essere riusciti a far incontrare le necessità dell’amministrazione di restituire delle aree verdi ai cittadini con il desiderio di un’azienda privata di riqualificare delle aree dismesse migliorandone la fruibilità e contribuendo così alla mitigazione dell'impatto ambientale delle proprie attività.”
All’inaugurazione hanno partecipato il Sindaco di Monza Dario Allevi con l’Assessore alle Politiche del Territorio e dell'Ambiente Martina Sassoli, una Delegazione di Roche Italia composta da Massimo Balestri - Amministratore Delegato Roche Diabetes Care SpA, Håkan Johansson - Amministratore Delegato Roche Diagnostics SpA, Alfredo Bertini - Governance Quality & Safety Manager Roche SpA, Matteo Glingani - Quality & SHE Officer Roche Diagnostics SpA e Nicola Merciari, Responsabile Commerciale AzzeroCO2 area nord ovest.
Data creazione: 21 novembre 2018
Dal sito del Comune di Monza
PIANTATI I PRIMI 100 ALBERI DEL BOSCO URBANO DI SANT’LBINO
21 novembre 2018
In occasione della Giornata nazionale degli Alberi e della Festa dell’Albero questa mattina, presso l’area verde di Sant’Albino di via Augusto Murri, si è svolta l’inaugurazione del bosco urbano realizzato con il sostegno di Roche Italia, in collaborazione con AzzeroCO2 e il Comune di Monza.
L’iniziativa contribuisce alla riqualificazione di un’area verde, finora priva di piantumazione, con la messa a dimora di 100 giovani alberi su una superficie di circa 1.800 mq.
L’intervento di forestazione, progettato da AzzeroCO2 in collaborazione con l’ufficio tecnico del Comune di Monza, è stato realizzato con specie autoctone arboree e arbustive, coerenti con la vegetazione potenziale del luogo selezionate per la loro robustezza, la resistenza all’inquinamento e basso livello di allergenicità al polline: aceri campestri, lecci e farnie che, crescendo contribuiranno, a ridurre la concentrazione di CO2 nell’aria.
“La creazione di un bosco urbano ha un grande significato simbolico - hanno spiegato il Sindaco Dario Allevi e l’Assessore all’Ambiente Martina Sassoli – L’obiettivo è rimboschire le aree non ancora fruite per renderle parte integrante del nostro patrimonio verde di domani”. “La qualità dell’ambiente si conferma un obiettivo molto sfidante per la nostra città – proseguono - per questo abbiamo progettato e messo in campo un pacchetto di azioni in grado di incidere davvero, ma servono investimenti, intelligenze e risorse per poter invertire il trend e aggredire concretamente un problema che purtroppo è strutturale per l’area geografica in cui Monza e collocata”.
L’evento di oggi è stato un momento di inaugurazione simbolica del primo dei tre interventi di riqualificazione previsti negli anni: Roche Italia, infatti, ha già pianificato di regalare alla cittadinanza altri 200 alberi che verranno piantati tra il 2019 e il 2020 in altri spazi della città che saranno stabiliti in collaborazione con il Comune di Monza.
Nell’ambito della propria politica di sostenibilità, da anni Roche Italia è impegnata in iniziative volte a minimizzare l’impatto della propria attività sull’ambiente. Il sostegno per la piantumazione del Bosco Urbano di Sant’Albino costituisce una testimonianza concreta di questo impegno, che già in passato si è tradotto in progetti significativi come la realizzazione di un impianto fotovoltaico costruito presso il parcheggio del campus di Monza, a copertura di un’area di 10.000 m2, che ci consentirà di risparmiare oltre 13.000 tonnellate di CO2 durante i circa 20 anni di vita utile dell'impianto stesso, che corrisponde alla stessa quantità di CO2 prodotta da circa 70mila che viaggiano da Milano a Reggio Calabria.
Proprio in questi giorni, Roche Italia, festeggia insieme con i suoi dipendenti la “SHE Week”, una settimana dedicata alla promozione e sensibilizzazione delle tematiche legate ai temi della Sicurezza sul lavoro (Safety), della Salute (Health) e della protezione dell’Ambiente (Environment), e che ha scelto di prendersi cura del proprio territorio con un’iniziativa di riqualificazione che rientra perfettamente nella strategia aziendale.
“Siamo molto felici che Roche Italia si sia unita alla squadra di aziende che, in collaborazione con AzzeroCO2 hanno scelto di realizzare progetti di riqualificazione del verde sul proprio territorio” ha commentato Nicola Merciari, Responsabile commerciale Area Nord ovest di AzzeroCO2. “Da parecchi anni AzzeroCO2 sta portando avanti un progetto nazionale di rimboschimento in aree urbane e siamo molto orgogliosi di essere riusciti a far incontrare le necessità dell’amministrazione di restituire delle aree verdi ai cittadini con il desiderio di un’azienda privata di riqualificare delle aree dismesse migliorandone la fruibilità e contribuendo così alla mitigazione dell'impatto ambientale delle proprie attività.”
All’inaugurazione hanno partecipato il Sindaco di Monza Dario Allevi con l’Assessore alle Politiche del Territorio e dell'Ambiente Martina Sassoli, una Delegazione di Roche Italia composta da Massimo Balestri - Amministratore Delegato Roche Diabetes Care SpA, Håkan Johansson - Amministratore Delegato Roche Diagnostics SpA, Alfredo Bertini - Governance Quality & Safety Manager Roche SpA, Matteo Glingani - Quality & SHE Officer Roche Diagnostics SpA e Nicola Merciari, Responsabile Commerciale AzzeroCO2 area nord ovest.
Data creazione: 21 novembre 2018
Monza a bilancio: nel 2018 mancano 1,2 milioni di euro di multe - Cronaca Monza
Metropolitana, percorso e fermate della M5 a Monza in un video - Video Monza
Deserta l’asta: la casa dell’imprenditore Bramini non viene venduta
Parma, il bollino antifascista per le associazioni che vogliono lavorare col Comune
Bravi. Ci vorrebbe anche a Monza! Ma abbiamo come il sentore che non sarà così facile!
Parma, il bollino antifascista per le associazioni che vogliono lavorare col Comune
Parma, il bollino antifascista per le associazioni che vogliono lavorare col Comune
INAUGURAZIONE DEL "BOSCO ORIZZONTALE" A SANT'ALBINO - TUTTI PRESENTI TRANNE I SANTALBINESI
Milano va fiero del suo "bosco verticale". Il nostro per ora staziona un po' più a bassa quota tanto che qualche cittadino lo ha battezzato "il bosco che non c'è", "il bosco orizzontale" o "il bosco dei Samurai (nel senso di stuzzicadenti)". Sindaco e Assessore ovviamente si sono risentiti delle nostre critiche e ci hanno accusato di essere ipercritici e politicizzati.
Rispondiamo che noi (del CQSA) chiedevamo semplicemente di coinvolgere i santalbinesi, la Consulta ed in particolare i bambini delle scuole nella progettazione, nella scelta dell'area e alla fine nel lavoro di piantumazione. Siamo politicizzati nel senso del volere che la "polis" sia fondata sulla partecipazione di tutti i residenti. Critichiamo questa Amministrazione come abbiamo fatto con la precedente. Quando le cose vengono calate dall'alto hanno un po' il sapore delle "brioches" di Maria Antonietta o delle monete del Marchese del Grillo.
grazie a Enrico Sangalli per video e foto e a Cristina Daniotti per averci rappresentato
CQSA
mercoledì 21 novembre 2018
INAUGURAZIONE BOSCO URBANO A SANT'ALBINO
I Santalbinesi non si vedono (probabilmente celati dagli alberi)
La Monza del futuro, i Comitati dei cittadini lanciano il Libro bianco 2.0
SANT'ALBINO - INAUGURATO IL BOSCO. (CHE ANCORA NON C'E') ALLA PRESENZA DI TUTTI (TRANNE SANT'ALBINO) .
Nasce il bosco urbano di Monza: piantati i primi alberi nella giornata di mercoledì
„
Stamane inaugurato il bosco di Sant'Albino
da Monza Today
All’inaugurazione hanno partecipato
il Sindaco di Monza Dario Allevi con l’Assessore alle Politiche del Territorio e dell'Ambiente Martina Sassoli, una Delegazione di Roche Italia composta da Massimo Balestri - Amministratore Delegato Roche Diabetes Care SpA, Håkan Johansson - Amministratore Delegato Roche Diagnostics SpA, Alfredo Bertini - Governance Quality & Safety Manager Roche SpA, Matteo Glingani - Quality & SHE Officer Roche Diagnostics SpA e Nicola Merciari, Responsabile Commerciale AzzeroCO2 area nord ovest.“
Potrebbe interessarti: http://www.monzatoday.it/green/bosco-urbano.html Per Sant'Albino al momento ci risultano presenti solo i nostri due amici. A noi non sembra normale! Se c'era qualcun altro ce lo faccia sapere che ci consoliamo un po'.
„
Stamane inaugurato il bosco di Sant'Albino
da Monza Today
All’inaugurazione hanno partecipato
il Sindaco di Monza Dario Allevi con l’Assessore alle Politiche del Territorio e dell'Ambiente Martina Sassoli, una Delegazione di Roche Italia composta da Massimo Balestri - Amministratore Delegato Roche Diabetes Care SpA, Håkan Johansson - Amministratore Delegato Roche Diagnostics SpA, Alfredo Bertini - Governance Quality & Safety Manager Roche SpA, Matteo Glingani - Quality & SHE Officer Roche Diagnostics SpA e Nicola Merciari, Responsabile Commerciale AzzeroCO2 area nord ovest.“
Potrebbe interessarti: http://www.monzatoday.it/green/bosco-urbano.html Per Sant'Albino al momento ci risultano presenti solo i nostri due amici. A noi non sembra normale! Se c'era qualcun altro ce lo faccia sapere che ci consoliamo un po'.
Inaugurato a Monza il Bosco di Sant’Albino grazie a Roche Italia | AzzeroCO2
Inaugurato a Monza il Bosco di Sant’Albino grazie a Roche Italia | AzzeroCO2
e alcune nostre osservazioni critiche
http://comitatosantalbino.blogspot.com/2018/11/21112018-ore-10-inaugurazione-del-bosco.html
e alcune nostre osservazioni critiche
http://comitatosantalbino.blogspot.com/2018/11/21112018-ore-10-inaugurazione-del-bosco.html
Nasce il bosco urbano di Monza: piantati i primi alberi nella giornata di mercoledì
Una precisazione; la foto del bosco è di repertorio.
Nasce il bosco urbano di Monza: piantati i primi alberi nella giornata di mercoledì
alcune nostre osservazioni critiche:
http://comitatosantalbino.blogspot.com/2018/11/21112018-ore-10-inaugurazione-del-bosco.html
Nasce il bosco urbano di Monza: piantati i primi alberi nella giornata di mercoledì
alcune nostre osservazioni critiche:
http://comitatosantalbino.blogspot.com/2018/11/21112018-ore-10-inaugurazione-del-bosco.html
BASTA MATTONI - A MONZA 7000 CASE VUOTE
LIBRO BIANCO 2.0 (CUI HA CONTRIBUITO ANCHE IL NOSTRO COMITATO DI QUARTIERE SANT'ALBINO). VEDI QUI PER SANT'ALBINO https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=1243188747545905974#editor/target=post;postID=9133737335448033875;onPublishedMenu=allposts;onClosedMenu=allposts;postNum=4;src=postname
martedì 20 novembre 2018
BOSCO DI SANT'ALBINO - LA RISPOSTA DELL'ASSESSORE SASSOLI ALLE NOSTRE OSSERVAZIONI
Riceviamo stasera (alla tarda vigilia dell'inaugurazione) - ore 18,59 dall'Assessore Sassoli
CQSA
Buonasera
Per tale motivo il Servizio tecnico in collaborazione con l'Ufficio Valorizzazione Asset ha avviato una ricognizione delle aree di proprietà pubblica atte ad ospitare l'opera di piantumazione. Trattandosi di impianto di rimboschimento da destinare ad aree di forestazione periurbana caratterizzate da ridotto o nullo intervento antropico, l’area individuata è risultata la più idonea per dimensione, ubicazione e conformazione, all’intervento di forestazione proposto.
CQSA
Buonasera
di fronte alla disponibilità e alla sensibilità dell'azienda Roche, l'Amministrazione comunale ha ritenuto opportuno destinare questo intervento al quartiere Sant'Albino, con l'intento di costruire le basi per la realizzazione del Bosco di Sant'Albino.
In merito alla qualità arborea si precisa che l’intervento è stato effettuato in conformità a quanto previsto dai criteri generali per gli imboschimenti di pianura, che prevede le seguenti prescrizioni tecniche e operative:
Densità d’impianto
- Per gli interventi di forestazione è previsto, di regola, una densità d’impianto non inferiore a 1100 piante per ettaro (al netto delle tare di “coltivazione”)
- La presenza di sistemi di protezione individuale per le piante, normalmente richiesta, può essere resa obbligatoria in particolari condizioni ambientali (l’impianto in oggetto è provvisto di shelter protettivo e disco pacciamante).
Sesto d’impianto
- La disposizione sul piano di campagna dell’impianto forestale, dovrà prevedere uno sviluppo il più possibile naturaliforme.
Specie da utilizzare
- Gli interventi di rimboschimento saranno da realizzarsi con una consociazione di essenze autoctone, cioè caratteristiche della zona di intervento, al fine di garantire una stabilità ecologica e ottenere così un miglior risultato in termini ambientali.
- Se possibile le piante da collocare a dimora dovranno essere possibilmente prodotte con materiale della stessa regione di provenienza dell’area in cui si effettua l’intervento di forestazione.
- È consigliabile l’utilizzo di giovani esemplari coltivati in contenitori o forniti in zolla, con altezza compresa tra 50 centimetri e 200 centimetri, che garantiscono una maggiore probabilità di attecchimento ed affrancamento dell’impianto.
Nella fattispecie l’impianto è costituito da N° 100 esemplari così suddivisi: N° 40 Quercus ilex, N° 40 Acer campestre, N° 40 Quercus robur. Ad oggi tutte le essenze risultano vegete. Roche si occuperà della manutenzione dell’area verde per 2 stagioni vegetative post impianto (sfalcio, bagnatura di soccorso, sostituzione piante eventualmente non attecchite e cure colturali necessarie)
Preme sottolineare che simili interventi, ancorchè simbolici, denotano una sempre crescente sensibilità dei temi ambientali, per tale motivo quest'Amministrazione comunale è grata agli enti pubblici o privati che decidono di inserire un'attività di rimboschimento nella nostra città che, per definizione, divengono attraverso la piantumazione di alberi in giovane età per garantire il miglior attecchimento.
La simbolicità dell'intervento risiede, infatti, nel fatto che questi alberi potranno crescere nell'arco dei prossimi anni all'interno di un quartiere e ancor più di una città che oggi sta investendo il proprio futuro.
In merito ai documenti richiesti si fa presente che sono disponibili sul sito del Comune di Monza alla sezione Servizi /Urbanistica e SIT.
Rinnovo la disponibilità ad incontrarvi, qualora lo riteniate opportuno e utile per la nostra città.
L'Assessore al Territorio e all'Ambiente
Martina Sassoli
Ambiente - Il 21 novembre la Festa dell’albero, i Comuni mobilitati per sensibilizzare le comunità locali
A Sant'Albino festa dell'albero nano!
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Il contributo del nostro Comitato al Libro Bianco 2.0 su Monza
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MONZA - LIBRO BIANCO 2.0 - I COMITATI CHIEDONO MENO CEMENTO E PIU' VERDE!
21/11/2018 ore 10 - INAUGURAZIONE DEL "BOSCO CHE NON C'E'" A SANT'ALBINO - PERSINO IL SITO DEL COMUNE NON NE PARLA (PUDORE?)
Solo ieri ci è giunta informazione dal Centro civico. A tutto oggi non riusciamo a trovarne traccia nel sito del Comune.
Ripetiamo quanto già scritto ( e comunicato anche via mail all'Assessore Sassoli).
Ora chiaramente se muoviamo delle critiche ci daranno degli ingrati. Ma il tema è il solito; quello di una cattiva comunicazione che non è frutto di un disguido casuale ma che nasce probabilmente dalla sottovalutazione del parere dei residenti. Scarso rispetto per i cittadini già ampiamente dimostrato durante tutta la vicenda della progettazione e della realizzazione della rotonda a fagiolo in Viale Industrie. Un filo costante che sembra legare le amminIstrazioni di qualsiasi colore.
Da mesi chiediamo dettagli e disegni del progetto per metterli a disposizione dei residenti che sicuramente avrebbero potuto dare suggerimenti su una più idonea collocazione. Si sarebbe potuto suggerire una partecipazione delle scolaresche e dei bambini del quartiere per un evento che avrebbe segnato la loro storia e cementato un rapporto d'affetto con il nuovo bosco. Si sarebbe anche potuto fare annunci meno enfatici preparando tutti all'idea di un bosco utile ma ancora molto remoto nel tempo. Ovviamente non si è fatto nulla di tutto ciò. Non c'è stata neppure la creanza di rispondere alle richieste del nostro Comitato e della Consulta. Così la "gente" passa, "scopre" delle piantine quasi invisibili. Qualcuno le conta (sono 75). Qualcuno osserva che molte non sembrano in buona salute. Altri fanno due conti e sostengono che la Roche non ha dovuto svenarsi per questo intervento. Parecchi passano e tirano dritto scuotendo il capo, chiedendosi mestamente se non si tratta della ennesima presa in giro.
CQSA
Ripetiamo quanto già scritto ( e comunicato anche via mail all'Assessore Sassoli).
Ora chiaramente se muoviamo delle critiche ci daranno degli ingrati. Ma il tema è il solito; quello di una cattiva comunicazione che non è frutto di un disguido casuale ma che nasce probabilmente dalla sottovalutazione del parere dei residenti. Scarso rispetto per i cittadini già ampiamente dimostrato durante tutta la vicenda della progettazione e della realizzazione della rotonda a fagiolo in Viale Industrie. Un filo costante che sembra legare le amminIstrazioni di qualsiasi colore.
Da mesi chiediamo dettagli e disegni del progetto per metterli a disposizione dei residenti che sicuramente avrebbero potuto dare suggerimenti su una più idonea collocazione. Si sarebbe potuto suggerire una partecipazione delle scolaresche e dei bambini del quartiere per un evento che avrebbe segnato la loro storia e cementato un rapporto d'affetto con il nuovo bosco. Si sarebbe anche potuto fare annunci meno enfatici preparando tutti all'idea di un bosco utile ma ancora molto remoto nel tempo. Ovviamente non si è fatto nulla di tutto ciò. Non c'è stata neppure la creanza di rispondere alle richieste del nostro Comitato e della Consulta. Così la "gente" passa, "scopre" delle piantine quasi invisibili. Qualcuno le conta (sono 75). Qualcuno osserva che molte non sembrano in buona salute. Altri fanno due conti e sostengono che la Roche non ha dovuto svenarsi per questo intervento. Parecchi passano e tirano dritto scuotendo il capo, chiedendosi mestamente se non si tratta della ennesima presa in giro.
CQSA
lunedì 19 novembre 2018
Classifica qualità della vita 2018, Monza perde punti come le grandi città: la classifica completa delle città in cui si vive meglio - Monza News
Monza, una città nei bassifondi delle classifiche | A Monza X Esempio
LETTERA ALL'ASSESSORE SASSOLI (SU BOSCO, PROGETTO SUPERMERCATO E RISTORANTE, CICLABILE, AREA VERDE ECC.)
Stamattina (19/11/2018) abbiamo inviato all'Assessore Sassoli questa missiva/richiesta di incontro. Vi faremo sapere...
CQSA
Gent. Assessore Sassoli,
Ancora una
volta dobbiamo constatare che una iniziativa potenzialmente utile ed
interessante rischia di mancare l’obbiettivo, a meno che lo scopo non sia
puramente pubblicitario. Ci riferiamo al cosiddetto “Bosco” regalato da La
Roche e “simbolicamente” (?) piantumato tra i campi di calcio e il parcheggio
della piscina.
Il tema è
il solito; quello di una cattiva comunicazione che non è frutto di un disguido
casuale ma che nasce dalla costante
sottovalutazione del parere dei residenti.
Si sarebbe
potuta valutare una più idonea collocazione. Si sarebbe potuto suggerire una
partecipazione delle scolaresche e dei bambini del quartiere per un evento che
avrebbe segnato la loro storia e cementato un rapporto d'affetto con il nuovo
bosco. Si sarebbero anche potuti fare annunci meno enfatici preparando tutti
all'idea di un bosco utile ma ancora molto remoto nel tempo.
Purtroppo
non si è fatto nulla di tutto ciò. Così la "gente" passa,
"scopre" delle piantine quasi invisibili. Qualcuno le conta (sono
75). Qualcuno osserva che molte non sembrano in buona salute. Altri fanno due
conti e sostengono che la Roche non ha dovuto svenarsi per questo intervento.
Inoltre, a quasi
due mesi dalla riunione di Consulta nella quale è stato illustrato il progetto delle
opere di urbanizzazione del discount in costruzione a nord della piscina (area
verde, sistemazione del parcheggio nord della piscina, realizzazione di un
tratto di ciclabile, sistemazione dei parchetti di via Guardini), non sono ancora stati inviati alla Consulta
i dettagli e i disegni, come era stato promesso, per metterli a
disposizione dei residenti che sicuramente potrebbero dare suggerimenti utili
con un progetto condiviso.
Per questo,
avendo apprezzato la sua iniziale disponibilità a tenere conto delle richieste
del quartiere, siamo ancora
a chiederle un incontro nei
prossimi giorni per fare in modo che si possa instaurare una effettiva
collaborazione tra cittadini e amministrazione comunale.
Restiamo in attesa di un cortese
riscontro.
Comitato
quartiere Sant’Albino
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