Per ora cerchiamo di difendere i contenuti della Relazione ARPA. Ci attendiamo che per salvaguardare la propria professionalità ARPA spenda due parole contro la "vulgata" di Capitanio che mette sotto silenzio gli allarmanti risultati della rilevazione al camino del 30/6/2020. Altrimenti ce ne faremo una ragione perché dopo sei anni di silenzi non rimarremmo certo sorpresi.
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martedì 11 agosto 2020
LA RELAZIONE ARPA (MAL)RACCONTATA DAL SINDACO CAPITANIO
ASFALTI BRIANZA - RELAZIONE ARPA - NON CRITICHIAMO LA RELAZIONE MA L'USO SCORRETTO CHE NE FA IL SINDACO CAPITANIO
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lunedì 10 agosto 2020
ASFALTI BRIANZA - I CITTADINI SCHIACCIATI NELLA MORSA DI UNA PROPRIETA' "SPREGIUDICATA" E DI AMMINISTRAZIONI INCLINI ALLA "CONCERTAZIONE"
La stessa proprietà galleggia da decenni su questo pantano. Ora rilancia arrogante rifiutando lo smaltimento e chiedendo di usare il fresato!
Ma in fondo ha ragione se negli anni le Istituzioni le han lasciato sviluppare un senso di impunità. Basti pensare che anche al tavolo del Prefetto messo in piedi per ovviare ai danni prodotti dall'azienda alla popolazione, i cittadini stessi non possono partecipare neppure come uditori mentre l'azienda, che dovrebbe esserne esclusa, viene invitata e presenzia con proprietario, consulente tecnico e addirittura coi propri legali. Una vera e propria intimidazione tollerata dalle autorita'.
Ma è un storia vecchia, già vista
- QUI SOTTO VI DIAMO QUALCHE LINK AD ARTICOLI DI STAMPA CHE SI SONO OCCUPATI DI QUESTI PROPRIETARI E DELLE LORO "ATTIVITA'".
- PIU' SOTTO LINK AD ARTICOLI DI CONCOREZZO.ORG IN CUI PIU' DI UN ANNO FA I SINDACI CONCOREZZO, UN SEDICENTE COMITATO AMBIENTALISTA (https://www.facebook.com/comitato.concorezzo/) E PRESUNTI TECNICI DA LORO INGAGGIATI PARTORIVANO UNA MIRABOLANTE "SOLUZIONE FINALE" DELL'INQUINAMENTO. PROMESSE POI PENOSAMENTE ABORTITE CHE ORA L'AZIENDA REITERA CON NUOVI CONSULENTI (IL COMITATO INTANTO SI E' SQUAGLIATO ANCHE SE UNA SUPERSTITE HA MERITATO L'ELEZIONE IN CONSIGLIO COMUNALE NELLE FILE DELLA LEGA) .
leggi qui:
https://selsegrate.wordpress.com/2014/02/07/le-verita-nascoste/
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https://milano.repubblica.it/cronaca/2012/03/13/news/inchiesta_sugli_appalti_sospetti_per_la_manutenzione_delle_strade-31428688/
Ora i pm Paola Pirotta e Grazia Pradella indagano sui reati ambientali commessi dalla Lucchini Artoni. Su loro input, a fine febbraio la guardia di finanza ha sequestrato un cantiere da 30mila metri quadrati a Segrate, in un terreno nel quale è prevista la nascita del più grande centro commerciale d’Europa: lì la Lucchini Artoni, secondo l’accusa, smaltiva rifiuti speciali pericolosi, in prevalenza fresato d’asfalto. In quell’occasione i finanzieri hanno acquisito documenti anche negli uffici del comune di Milano, per capire quali siano gli appalti gestiti da quest’azienda, al centro
già di altre inchieste giudiziarie, e in passato colpita da un’interdittiva chiesta dalla Direzione investigativa antimafia e poi ritirata dalla Prefettura dopo che l’azienda aveva dimostrato di aver troncato i rapporti con le imprese in odore di ‘ndrangheta alle quali subappaltava.
L’azienda — il cui patron, Giancarlo Bianchi, Ambrogino d’oro 2008, numerosi precedenti per violazione delle leggi urbanistiche e ambientali, è stato condannato in ottobre a quattro mesi, pena condonata, per aver fatto parte del 'cartello' — continua a ottenere cospicui finanziamenti da parte del Comune per i lavori che svolge. L’ultimo è di pochi giorni fa: 286mila euro come ultima rata d’acconto per un appalto per «interventi di manutenzione straordinaria su pavimentazioni in conglomerato bituminoso», bandito nel 2010 per un importo di 624mila euro, lievitato a 1.020mila euro con le integrazioni. Altre gare — per un importo iniziale di circa otto milioni — sono state vinte tra il 2010 e il 2011. Poi ci sono gli appalti concessi alla Edil Bianchi, impresa che fa capo alla stessa famiglia, al punto che una sentenza del Tar del 2003, confermata poi dal Consiglio di Stato, parla di «collegamento sostanziale» fra le due imprese. Il primo marzo alla Edil Bianchi è stato aggiudicato un appalto, con ribasso del 45,9 per cento, dall’importo iniziale di 5 milioni.
Mentre i pm cercano di ricostruire l’attività delle due società — coinvolte anche nell’inchiesta sui veleni di Santa Giulia — in Comune scatta l’allarme sul business dell’asfalto. Rizzo aveva già presentato a dicembre un’interrogazione, firmata anche dalla consigliera Anita Sonego, su un’altra azienda del settore, la Locatelli, coinvolta nell’inchiesta sulle mazzette al vice presidente del consiglio regionale Franco Nicoli Cristiani, del Pdl. Il timore è che anche sulle strade milanesi possa essere finito materiale tossico, come si sospetta sia accaduto in quell’indagine.
L’assessore ai lavori pubblici, Lucia Castellano, elenca i nove appalti assegnati all’impresa dal 1999 a oggi, ma assicura: «Gli appalti hanno riguardato lavorazioni sugli strati superficiali». E comunque, aggiunge, le verifiche ci sono già. Risposta che non piace a Rizzo — «È insufficiente» — che ripropone la questione per la Lucchini Artoni: «Quali controlli ci sono, da parte dell’amministrazione, per evitare che il “fresato” delle strade del nostro Comune, dopo un riciclo, torni nelle nostre strade come prodotto “nuovo” e naturalmente come tale pagato?».
Nel frattempo, anche Gentili chiede lumi all’Amsa su «appalti per sei lotti per il servizio neve dei prossimi tre anni» affidati alla Edil Bianchi e alla Lucchini Artoni. E cita, oltre ai cattivi precedenti — per esempio la condanna di Vincenzo Bianchi a un’ammenda da 22mila euro per la terra da scavo del cantiere GaribaldiRepubblica smaltita nel parco Sud — anche l’allarme lanciato dal pm Pirotta nel luglio del 2010, in commissione ecomafie, sui vecchi rapporti di subappalto tra le due imprese e alcuni padroncini calabresi. L’Amsa risponde: la certificazione antimafia è ok. Ma chiede chiarimenti per i nuovi casi giudiziari. «Non possiamo parlare, ci sono indagini in corso», fanno sapere dalla Lucchini Artoni. E l’assessore Castellano giura: «Decisioni non ne abbiamo ancora prese. Ma stiamo vigilando con la massima attenzione».
(13 marzo 2012)© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ora i pm Paola Pirotta e Grazia Pradella indagano sui reati ambientali commessi dalla Lucchini Artoni. Su loro input, a fine febbraio la guardia di finanza ha sequestrato un cantiere da 30mila metri quadrati a Segrate, in un terreno nel quale è prevista la nascita del più grande centro commerciale d’Europa: lì la Lucchini Artoni, secondo l’accusa, smaltiva rifiuti speciali pericolosi, in prevalenza fresato d’asfalto. In quell’occasione i finanzieri hanno acquisito documenti anche negli uffici del comune di Milano, per capire quali siano gli appalti gestiti da quest’azienda, al centro
L’azienda — il cui patron, Giancarlo Bianchi, Ambrogino d’oro 2008, numerosi precedenti per violazione delle leggi urbanistiche e ambientali, è stato condannato in ottobre a quattro mesi, pena condonata, per aver fatto parte del 'cartello' — continua a ottenere cospicui finanziamenti da parte del Comune per i lavori che svolge. L’ultimo è di pochi giorni fa: 286mila euro come ultima rata d’acconto per un appalto per «interventi di manutenzione straordinaria su pavimentazioni in conglomerato bituminoso», bandito nel 2010 per un importo di 624mila euro, lievitato a 1.020mila euro con le integrazioni. Altre gare — per un importo iniziale di circa otto milioni — sono state vinte tra il 2010 e il 2011. Poi ci sono gli appalti concessi alla Edil Bianchi, impresa che fa capo alla stessa famiglia, al punto che una sentenza del Tar del 2003, confermata poi dal Consiglio di Stato, parla di «collegamento sostanziale» fra le due imprese. Il primo marzo alla Edil Bianchi è stato aggiudicato un appalto, con ribasso del 45,9 per cento, dall’importo iniziale di 5 milioni.
Mentre i pm cercano di ricostruire l’attività delle due società — coinvolte anche nell’inchiesta sui veleni di Santa Giulia — in Comune scatta l’allarme sul business dell’asfalto. Rizzo aveva già presentato a dicembre un’interrogazione, firmata anche dalla consigliera Anita Sonego, su un’altra azienda del settore, la Locatelli, coinvolta nell’inchiesta sulle mazzette al vice presidente del consiglio regionale Franco Nicoli Cristiani, del Pdl. Il timore è che anche sulle strade milanesi possa essere finito materiale tossico, come si sospetta sia accaduto in quell’indagine.
L’assessore ai lavori pubblici, Lucia Castellano, elenca i nove appalti assegnati all’impresa dal 1999 a oggi, ma assicura: «Gli appalti hanno riguardato lavorazioni sugli strati superficiali». E comunque, aggiunge, le verifiche ci sono già. Risposta che non piace a Rizzo — «È insufficiente» — che ripropone la questione per la Lucchini Artoni: «Quali controlli ci sono, da parte dell’amministrazione, per evitare che il “fresato” delle strade del nostro Comune, dopo un riciclo, torni nelle nostre strade come prodotto “nuovo” e naturalmente come tale pagato?».
Nel frattempo, anche Gentili chiede lumi all’Amsa su «appalti per sei lotti per il servizio neve dei prossimi tre anni» affidati alla Edil Bianchi e alla Lucchini Artoni. E cita, oltre ai cattivi precedenti — per esempio la condanna di Vincenzo Bianchi a un’ammenda da 22mila euro per la terra da scavo del cantiere GaribaldiRepubblica smaltita nel parco Sud — anche l’allarme lanciato dal pm Pirotta nel luglio del 2010, in commissione ecomafie, sui vecchi rapporti di subappalto tra le due imprese e alcuni padroncini calabresi. L’Amsa risponde: la certificazione antimafia è ok. Ma chiede chiarimenti per i nuovi casi giudiziari. «Non possiamo parlare, ci sono indagini in corso», fanno sapere dalla Lucchini Artoni. E l’assessore Castellano giura: «Decisioni non ne abbiamo ancora prese. Ma stiamo vigilando con la massima attenzione».
https://www.ilgiorno.it/martesana/cronaca/2012/05/21/716329-lucchini_condannato_presidente.shtml
Milano, 21 maggio 2012 - Situazione complicata per Vincenzo Bianchi, presidente della Lucchini Artoni, il bitumificio delle polemiche di Segrate. L'imprenditore è stato condannato a un anno e due mesi di reclusione e al risarcimento di Comune di Milano, Provincia, Regione e Autostrade per l'Italia per aver sversato rifiuti in una discarica abusiva in un'area milanese di proprietà di Autostrade.
https://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Economia/Lucchini-Artoni-tribunale-Milano-condanna-Vincenzo-Bianchi-mesi/21-05-2012/1-A_001591024.shtml
Lucchini-Artoni: tribunale Milano condanna Vincenzo Bianchi a 14 mesi
18:54 In processo per trasporto illecito rifiuti speciali Milano, 21 mag - Vincenzo Bianci, rappresentante legale della Lucchini Artoni, e'stato condannato a una pena di un anno e due mesi di reclusione dalla quarta sezione del tribunale di Milano. Bianchi era imputato in processo per trasporto illecito di rifiuti speciali non pericolosi e gestione di discarica abusiva in merito a un appalto per la stazione ferroviaria di Rogoredo, nell'agosto del 2008. Il tribunale, in composizione monocratica, ha condannato alla stessa pena (14 mesi) anche Alessandro Viol e Giorgio Mauri, della societa' appaltatrice Bonciani. La pena e' stata sospesa ed e' stata decisa la non menzione. Per le parti civili e' stato stabilito il risarcimento del danno: una provvisionale di 20mila euro per Autostrade per l'Italia spa, proprietaria del terreno sul quale sarebbe stato interrato il materiale, 7.500 euro per ciascun imputato per il Comune di Milano e 5mil euro ciascuno rispettivamente per Provincia di Milano e Regione Lombardia. Fla- 21-05-12 18:54:42 (0319) 5
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18:54 In processo per trasporto illecito rifiuti speciali Milano, 21 mag - Vincenzo Bianci, rappresentante legale della Lucchini Artoni, e'stato condannato a una pena di un anno e due mesi di reclusione dalla quarta sezione del tribunale di Milano. Bianchi era imputato in processo per trasporto illecito di rifiuti speciali non pericolosi e gestione di discarica abusiva in merito a un appalto per la stazione ferroviaria di Rogoredo, nell'agosto del 2008. Il tribunale, in composizione monocratica, ha condannato alla stessa pena (14 mesi) anche Alessandro Viol e Giorgio Mauri, della societa' appaltatrice Bonciani. La pena e' stata sospesa ed e' stata decisa la non menzione. Per le parti civili e' stato stabilito il risarcimento del danno: una provvisionale di 20mila euro per Autostrade per l'Italia spa, proprietaria del terreno sul quale sarebbe stato interrato il materiale, 7.500 euro per ciascun imputato per il Comune di Milano e 5mil euro ciascuno rispettivamente per Provincia di Milano e Regione Lombardia. Fla- 21-05-12 18:54:42 (0319) 5
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e questi sono i sedicenti tecnici e ambientalisti che l'anno scorso hanno concordato con Sindaco di Concorezzo e proprietà di Asfalti Brianza mirabolanti soluzioni. Il bello che dal 2017 all'estate scorsa ci siamo fidati ciecamente di questa gente! Poi per fortuna abbiamo dovuto aprire gli occhi.
Concorezzo.org - 21/ 5/2019 - Asfalti Brianza, lo sfogo del consulente
Concorezzo. Qualcuno pensa più alla politica che alla salute dei cittadini. E' durissimo lo sfogo di Remo Egardi, esperto in politiche dell'ambiente e tra i consulenti che da sempre si sono occupati del caso Asfalti Brianza. Il recente comunicato stampa che ha fatto il punto della situazione e prospettato finalmente una soluzione, non è stato gradito da qualche candidato alle Comunali, che vi ha letto una sorta di endorsement nei confronti dell'Amministrazione in carica.
"Da due anni, in collaborazione con 3 Comitati ,mi sto occupando per risolvere l'inquinamento atmosferico e le molestie olfattive di Asfalti Brianza. Almeno 20 articoli, su giornali locali e webmagazine, hanno descritto dal 2017 a oggi l'attività dei Comitati (Concorezzo,Monza e S.Albino). Negli articoli sono stati sistematicamente citati i consulenti dei comitati e tutte le figure che hanno "animato" la vicenda, sindaci compresi. Non ho mai ricevuto una telefonata per sapere cosa stava succedendo e se figli e nipoti erano al sicuro. L'ultimo, dei numerosi articoli, apparso su Concorezzo.org ,sul blog del comitato di S. Albino e in settimana sul Cittadino, comincia "velatamente " a dare fastidio. Forse per aver ringraziato il sindaco di Concorezzo e tutti i consulenti tra i quali uno in lista per le prossime elezioni? Morale, si è più preoccupati per la citazione di un avversario politico che per la salute di tutti i cittadini.", si è sfogato Egardi su facebook.
Concorezzo. Qualcuno pensa più alla politica che alla salute dei cittadini. E' durissimo lo sfogo di Remo Egardi, esperto in politiche dell'ambiente e tra i consulenti che da sempre si sono occupati del caso Asfalti Brianza. Il recente comunicato stampa che ha fatto il punto della situazione e prospettato finalmente una soluzione, non è stato gradito da qualche candidato alle Comunali, che vi ha letto una sorta di endorsement nei confronti dell'Amministrazione in carica.
"Da due anni, in collaborazione con 3 Comitati ,mi sto occupando per risolvere l'inquinamento atmosferico e le molestie olfattive di Asfalti Brianza. Almeno 20 articoli, su giornali locali e webmagazine, hanno descritto dal 2017 a oggi l'attività dei Comitati (Concorezzo,Monza e S.Albino). Negli articoli sono stati sistematicamente citati i consulenti dei comitati e tutte le figure che hanno "animato" la vicenda, sindaci compresi. Non ho mai ricevuto una telefonata per sapere cosa stava succedendo e se figli e nipoti erano al sicuro. L'ultimo, dei numerosi articoli, apparso su Concorezzo.org ,sul blog del comitato di S. Albino e in settimana sul Cittadino, comincia "velatamente " a dare fastidio. Forse per aver ringraziato il sindaco di Concorezzo e tutti i consulenti tra i quali uno in lista per le prossime elezioni? Morale, si è più preoccupati per la citazione di un avversario politico che per la salute di tutti i cittadini.", si è sfogato Egardi su facebook.
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concorezzo.org 18/5/2019
Asfalti Brianza: c'è ancora puzza, ma...
Concorezzo. Passando dal Malcantone, poche sere fa, l'aria era al limite del respirabile. La zona attorno ad Asfalti Brianza, azienda che tratta i materiali da cui prende il nome, è ancora segnata dal problema degli odori molesti e dalla sensazione di bruciori alla gola e agli occhi.
I lavori per mettere fine al calvario hanno però recentemente registrato una svolta.
Lunedì 6 maggio i rappresentanti del “Comitato di Concorezzo per la tutela di Terra, Acqua ed Aria”, recente gruppo nato a tutela dell’ambiente e della salute, come da accordi previsti in sede di riunione tenuta ad aprile scorso con il Sindaco di Concorezzo Riccardo Borgonovo, il Vicesindaco di Monza Simone Villa, i rappresentanti di Asfalti Brianza, presenti i Comitati di Concorezzo, Monza Via Libertà e S.Albino, si sono recati presso la Ditta Asfalti Brianza per dare seguito al progetto di contenimento e depurazione dei fumi di lavorazione della ditta. Come già annunciato, il nostro consulente Geom. Valerio Zanotti ha individuato le idonee soluzioni al problema di inquinamento atmosferico proveniente dalle lavorazioni di Asfalti Brianza. Gli Ingegneri di Aziende specializzate hanno eseguito, contestualmente, le opportune misurazioni per poter fornire, in tempi brevissimi, i preventivi di spesa per gli interventi sull’attuale impianto di A.B.. Gli interventi strutturali consentiranno di convogliare le emissioni diffuse che, non essendo state in questi anni depurate, hanno procurato molestie olfattive e inquinamento atmosferico chimico fisico. Tutte le emissioni verranno inviate ad un sofisticato impianto di filtri che, dopo aver ripulito i fumi e le polveri, porterà i residui dispersi nell’aria direttamente al camino principale dove avverrà una seconda depurazione. Le Aziende interessate al progetto prevedono di fornire i preventivi entro settimana prossima. A questo punto Asfalti Brianza, presa visione dei progetti e dei preventivi di spesa, dovrà comunicare ai Comuni e ai Comitati l’accettazione degli interventi previsti e la data di inizio lavori. La prossima comunicazione avverrà dopo il ricevimento dei preventivi di spesa con le decisioni in merito da parte di A.B.
Ringraziamo il Sindaco Riccardo Borgonovo che ha sostenuto il progetto del Comitato convocando riunioni, seguendo da vicino l’evoluzione di contatti, anche con la presenza di ARPA, ATS, Regione, Provincia, Comune di Monza e la Dirigenza di Asfalti Brianza. Un ringraziamento anche ai consulenti : Avv. Daniela Musetta e Avv. Marcella Burlando per le competenze legali, il geometra Valerio Zanotti e il dott. Paolo Perotti per la consulenza tecnica.
Chi volesse conoscere e sostenere le nostre iniziative può mettersi in contatto scrivendo a : carlo.egardi@gmail.com Remo Carlo Egardi
Comitato per la tutela di Terra, Aria e Acqua
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domenica 9 agosto 2020
ASFALTI BRIANZA SCRIVE ALLE AUTORITÀ UNA LETTERA IRRICEVIBILE.
Come sempre condividiamo l'intervento de La Rondine. Chiediamo alle autorità di non abusare del nostro senso civico. Le Istituzioni non possono mostrarsi ostili ai cittadini e accondiscendenti con chi opera fuori dal diritto (come evidenzia la Perizia stessa del Comune di Concorezzo).
E' ora di dire basta!
CQSASD
La Rondine Concorezzo
La Rondine Concorezzo
9 min ·
ASFALTI BRIANZA SCRIVE ALLE AUTORITÀ UNA LETTERA IRRICEVIBILE.
Asfalti Brianza ci riprova, provando a prendendosi gioco delle istituzioni e dei cittadini. In una lettera inviata il 6 agosto alle autorità, dichiara di non poter smaltire entro il 30 settembre la montagna di fresato stoccata illegalmente nel sito di Concorezzo.
Occorre ricordare che il 30 settembre è il limite ultimo entro cui l'azienda deve rendere esecutiva la messa a norma del sito produttivo, a fronte delle numerose violazioni accertate. Perché decide di inviare la lettera in questione? Prendetevi qualche minuto per capire questo passaggio, molto importante.
In occasione della Conferenza dei Servizi dell'8 luglio, Asfalti Brianza ha chiesto di aumentare la produzione e di impiegare il fresato accatastato illecitamente, incassando il parere positivo del Comune di Concorezzo, ritirato a seguito delle proteste montate in quelle ore. Qui trovate tutti i riferimenti per accertare questo passaggio vergognoso: https://bit.ly/2DAgLjb.
Oggi l'azienda ritiene di poter contare sulla disponibilità delle istituzioni, per ottenere nuovi permessi, aumentare la produzione, utilizzare il fresato e smaltire in loco la montagna illecita. Ecco perché le istituzioni devono rispondere, con fermezza, negando l'autorizzazione.
⭕ L'aumento dei volumi di produzione e l'impiego del fresato porterebbero ad un serio peggioramento della condizione dei residenti, senza che siano state fornite le adeguate garanzie sotto il profilo della sicurezza e della salute pubblica.
⭕ La montagna stoccata nel sito è stata accumulata violando le norme di riferimento, prefigurando una condizione di grave rischio per l'ambiente circostante e rendendo necessario l'intervento della Procura. La Provincia e il Comune di Concorezzo non possono dunque rendersi complici di questo quadro di illegalità, peraltro prestandosi ad una messa in ridicolo di tutte le istituzioni coinvolte.
Intendiamo ribadire il messaggio che abbiamo già consegnato al Prefetto. Le istituzioni devono dare prova di avere sotto controllo la situazione, senza dare margini per nuovi illeciti e nuovi soprusi.
Asfalti Brianza - i politici bocciano Arpa e ATS
Oltre all'articolo vi invitiamo a leggere le nostre precisazioni. Infatti vi sono vari elementi che qui sintetizziamo:
1) ARPA HA DETTO CHE LE EMISSIONI DI ASFALTI BRIANZA (SPECIE BENZENE, CANCEROGENO) SUPERANO I VALORI LIMITE SEGNATI DALL'AUA (AUTORIZZAZIONE).
2) PER QUESTO LA PROCURA HA DECISO UN ULTERIORE SEQUESTRO.
3) LA PROVINCIA NON POTEVA NON INTERVENIRE MA SI PREPARA A RILANCIARE UN SALVAGENTE A QUESTA PROPRIETA' SEMPRE INADEMPIENTE E IL CUI CV SI TROVA FACILMENTE IN GOOGLE.
https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2020/08/arpa-su-asfalti-brianza-la-favola.html
1) ARPA HA DETTO CHE LE EMISSIONI DI ASFALTI BRIANZA (SPECIE BENZENE, CANCEROGENO) SUPERANO I VALORI LIMITE SEGNATI DALL'AUA (AUTORIZZAZIONE).
2) PER QUESTO LA PROCURA HA DECISO UN ULTERIORE SEQUESTRO.
3) LA PROVINCIA NON POTEVA NON INTERVENIRE MA SI PREPARA A RILANCIARE UN SALVAGENTE A QUESTA PROPRIETA' SEMPRE INADEMPIENTE E IL CUI CV SI TROVA FACILMENTE IN GOOGLE.
https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2020/08/arpa-su-asfalti-brianza-la-favola.html
IL SINDACO CAPITANIO E ASFALTI BRIANZA FESTEGGIANO IL COMPLEANNO: UN ANNO (DOPO ALTRI 5) DI PRESA PER I FONDELLI!
Infatti la mirabolante promessa data esattamente a un anno fa!
Vedi sotto l'articolo dell'anno scorso. Per quest'anno la nuova promessa è "nebulizzatori" ma quello che ci stanno preparando è l'autorizzazione ad usare il fresato ( di cui non si sa origine e composizione) nella produzione!
Non c'è limite alla vergogna!
PS: per la verità "Concorezzo.org" e il "Comitato Tutela Terra Acqua Aria di Concorezzo" (il peggio del peggio rispettivamente nel campo della stampa e dell'ambientalismo) avevano preannunciato il "miracolo" già a maggio 2019 . Vedi qui: https://www.concorezzo.org/cronaca/asfalti-brianza-c-e-ancora-puzza-ma-4697.htmla
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Asfalti Brianza, sbloccati i lavori per la sostituzione dell’avanforno: miasmi ridotti del 70%
14 Agosto 2019
Riccardo Rosa
Autorizzati ufficialmente i lavori per l’abbattimento delle puzze nella zona al confine fra Monza, Concorezzo e Brugherio. L’amministrazione comunale di Concorezzo ha infatti varato un’ordinanza con la quale viene formalmente sbloccato il lavoro per la sostituzione dell’avancorpo di Asfalti Brianza, grazie ai quale i miasmi dovrebbero essere ridotti di circa il 70%. Il via libera ai lavori era già annunciato ufficialmente dal sindaco di Concorezzo, Mauro Capitano, alla fine di luglio. Adesso, tuttavia, il benestare è ufficiale.
https://www.mbnews.it/2019/08/asfalti-brianza-sbloccati-i-lavori-per-la-sostituzione-dellavanforno-miasmi-ridotti-del-70/
sabato 8 agosto 2020
ARPA SU ASFALTI BRIANZA - LA FAVOLA DELL'ARIA PULITA E LA REALTA' DELLE EMISSIONI CANCEROGENE
Leggete da soli la relazione ARPA che trovate al link indicato sotto.
Rileverete che:
1) Le conclusioni sulla qualità dell'aria, tanto sbandierate da Capitanio, riguardano solo (Allegato 3) un raffronto sulla situazione generale dell'aria nella zona Monza-Concorezzo rispetto ad altre 2 aree del milanese, sulla base dei dati emersi dai campionamenti passivi raccolti durante il lockdown e in periodo in cui AB sapeva di essere ipercontrollata e sicuramente usava materie prime di ottima qualità e di certo non usava il fresato (cosa del tutto illegale che ha confessato di fare: vedi verbale ARPA del 4/9/2020). In quel periodo (19/12/2019 - 16/6/2020) noi abbiamo raccolto col nostro blog una media di 15 segnalazioni/mese a fronte di 900 di luglio-agosto 2019 e 100 della sola notte fra 2 e 3/7/2020 (guarda caso primo giorno senza controlli ARPA!) Qualcosa vorrà dire! ARPA stessa e la Perizia del Comune indicano che questi dati hanno portata limitata e andranno rifatte analisi in situazioni normali.
Dunque nulla che riguardi le emissioni di Asfalti Brianza!
Del resto lo stesso Capitanio, in un suo post scrive che "Quanto alla salubrità dell'aria occorrerà attendere le valutazioni di ATS entro il 30/9/2020". E allora di cosa vai blaterando da mesi?
2) Nell'unico giorno di controllo al camino con regime "quasi" normale (dice ARPA), cioè il 30/6/2020 c'è costante sforamento soprattutto di benzene (cancerogeno). La notte fra il 2 e il 3/7/2020, primo giorno senza controlli, raccogliamo più di 100 segnalazioni! Come mai?
Tanto è vero che è per questo che la Procura ha sequestrato di nuovo!
A seguito di queste rilevazioni inquietanti ARPA conclude anche che l'Azienda dovrà trattare le emissioni in modo che esse rientrino nei parametri previsti dall'AUA oltre a prevedere il contenimento e il trattamento delle emissioni diffuse. Ricordiamo che la Perizia del Comune aveva segnalato la presenza di condotti non previsti da AUA che senza alcun trattamento portano al camino fumi provenienti dal miscelatore e dall'area di carico e scarico!
L'Allegato 2 b e la Reazione ARPA tutta (quella dove c'è la firma finale) confermano che AB ha costantemente splafonato i limiti previsti dall' AUA e che sono state trovate sostanze CMIR (cancerogene, mutagene ecc. tra cui il benzene).
Del sequestro noi abbiamo saputo quasi subito (tra l'altro è scritto nella relazione ARPA!) mentre il Sindaco di Concorezzo sembra ancora ignorarlo! Così può raccontare la favola dell'intervento risolutivo della Provincia! Storie! La Provincia è intervenuta perché dopo il secondo sequestro da parte della Procura non poteva farne a meno e comunque Comune di Concorezzo e Provincia di Monza e Brianza (come nei precedenti sei anni) offrono ad AB l'ennesima chance e ora vedremo se non accorderanno anche la nuova AUA x usare il fresato. Sarebbe osceno e in tal caso rimarrà solo il Tribunale.
Intanto Asfalti Brianza, coi suoi trascorsi, viene invitata al Tavolo del Prefetto, da cui i cittadini sono esclusi anche solo come uditori, con tanto di Avvocato al seguito a conferma di un atteggiamento intimidatorio e ricattatorio tollerato ed anzi giustificato dalle Istituzioni.
Comunque dateci un po' di tempo e cercheremo ogni giorno di farvi avere qualche pezzetto della Relazione ARPA con nostro commento. Le carte, a differenza delle restituzioni di parte e delle fake news quotidianamente propalate da alcuni politici e inevitabilmente rilanciate dai media, non mentono mai!
CQSASD
TROVI QUI IL LINK AI DOCUMENTI
https://drive.google.com/drive/folders/11cSVxZrV3uj6pHzdL1G2UnD-cNDv5Fl4?usp=sharing
venerdì 7 agosto 2020
DOPO AVER SPERIMENTATO PER SEI ANNI L'ACCONDISCENDENZA DELLE ISTITUZIONI ORA ASFALTI BRIANZA TENTA IL RICATTO FINALE
Come risponde Asfalti Brianza all'ennesimo sequestro imposto dalla Procura della Repubblica? Nel suo stile fatto di furbizia e arroganza. Un atteggiamento comprensibile alla luce di ben sei anni di accondiscendenza vergognosa da parte di Istituzioni ed enti di controllo che danno all'Azienda una più che fondata sensazione di impunità.
Dopo un primo sequestro per illecita gestione dei rifiuti la Procura, su dati anomali contenuti nella Relazione ARPA che Capitanio ci racconta nella sua versione poco corretta, li sequestra per la seconda volta per emissioni nocive.
Si è già contestato loro di aver illecitamente accumulato fresato per un quantitativo 20 volte superiore al dovuto. L'AUA vigente ribadisce che non hanno mai potuto e non potranno mai neppure usarlo, il fresato. Oltretutto il vecchio sito produttivo (proprietà Ferrario) al momento della voltura AUA aveva nel tabellario del materiale stoccato con il codice CER 170301 ovvero recupero di manto stradale con presenza di catrame (estremamente inquinante se riutilizzato) e carbone. La "montagna di fresato" accumulata da Asfalti Brianza non ha alcuna caratterizzazione. Non si sa da dove viene e da cosa è composta. Al limite potrebbe trattarsi di scorie nucleari. Nel verbale ARPA del 4/9/2019 Bianchi ha già ammesso di aver usato il fresato nella produzione contro ogni norma vigente. Il Sindaco Capitanio in persona ha spiegato alle Iene che uno smaltimento regolare richiederebbe 15/30 camion al giorno per 60/90 gg. e "una milionata". Abbiamo sempre sostenuto che quella montagna è per AB una assicurazione sulla vita che consente di ricattare il Comune di Concorezzo: se mi dai fastidio fallisco e ti resta sul gobbo la milionata da accollare ai tuoi elettori.
Ed ecco che come da noi previsto l'Azienda, irregolare in tutto e priva di ogni credibillità (lo ha detto persino il nostro Vicesindaco!) richiede una nuova AUA per usare il fresato nella produzione!
E' un po' come se qualcuno, riconosciuto colpevole di averti ammazzato il cane, al posto della pena e in nome dell'economia circolare chiedesse l'autorizzazione ad arrostirlo e a fartelo mangiare.
Vediamo a che punto di "disponibilità" sono pronti ad arrivare, ancora una volta, il Sindaco di Concorezzo e la Provincia di Monza e Brianza, magari accordandosi con l'Azienda al prossimo tavolo della Prefettura. Poveri noi cittadini!
CQSASD
Dopo un primo sequestro per illecita gestione dei rifiuti la Procura, su dati anomali contenuti nella Relazione ARPA che Capitanio ci racconta nella sua versione poco corretta, li sequestra per la seconda volta per emissioni nocive.
Si è già contestato loro di aver illecitamente accumulato fresato per un quantitativo 20 volte superiore al dovuto. L'AUA vigente ribadisce che non hanno mai potuto e non potranno mai neppure usarlo, il fresato. Oltretutto il vecchio sito produttivo (proprietà Ferrario) al momento della voltura AUA aveva nel tabellario del materiale stoccato con il codice CER 170301 ovvero recupero di manto stradale con presenza di catrame (estremamente inquinante se riutilizzato) e carbone. La "montagna di fresato" accumulata da Asfalti Brianza non ha alcuna caratterizzazione. Non si sa da dove viene e da cosa è composta. Al limite potrebbe trattarsi di scorie nucleari. Nel verbale ARPA del 4/9/2019 Bianchi ha già ammesso di aver usato il fresato nella produzione contro ogni norma vigente. Il Sindaco Capitanio in persona ha spiegato alle Iene che uno smaltimento regolare richiederebbe 15/30 camion al giorno per 60/90 gg. e "una milionata". Abbiamo sempre sostenuto che quella montagna è per AB una assicurazione sulla vita che consente di ricattare il Comune di Concorezzo: se mi dai fastidio fallisco e ti resta sul gobbo la milionata da accollare ai tuoi elettori.
Ed ecco che come da noi previsto l'Azienda, irregolare in tutto e priva di ogni credibillità (lo ha detto persino il nostro Vicesindaco!) richiede una nuova AUA per usare il fresato nella produzione!
E' un po' come se qualcuno, riconosciuto colpevole di averti ammazzato il cane, al posto della pena e in nome dell'economia circolare chiedesse l'autorizzazione ad arrostirlo e a fartelo mangiare.
Vediamo a che punto di "disponibilità" sono pronti ad arrivare, ancora una volta, il Sindaco di Concorezzo e la Provincia di Monza e Brianza, magari accordandosi con l'Azienda al prossimo tavolo della Prefettura. Poveri noi cittadini!
CQSASD
TRA UNA MAREA DI PAGINE ARPA CAPITANIO HA LETTO SOLO QUESTA! CHE STRANO!
Il Sindaco Capitanio spaccia queste due pagine per la conclusione finale della relazione ARPA. In realtà si tratta solo di una minima parte delle analisi fatte e specificamente dell'All. 3 - Monitoraggio della qualità dell'aria. Tale monitoraggio è avvenuto mediante campionatori passivi dal 18/12/2019 al 16/6/2020, in regime di lockdown, con produzione ferma o ridotta al 50% e anche in questo caso con temperature di 30° sotto gli standard (il che di per sé riduce già di molto le emissioni). Sia la stessa ARPA che la Perizia del Comune di Concorezzo hanno rilevato che i dati andranno di nuovo raccolti in condizioni di produzione normale.
Per inciso in questo periodo di 6 mesi il nostro modulo ha rilevato 90 segnalazioni con una media di 15 al mese. Per capire che il periodo dei campionamenti non è un riferimento utile basti pensare che appena cessato il controllo ARPA al camino (30/6/2020), nella sola notte fra il 2 e il 3/7/2020 sono state registrate più di 100 segnalazioni.
Sostanzialmente ARPA si è limitata qui a raffrontare i dati raccolti con quelli di due aree analoghe del milanese. Considerando che ci troviamo nella regione più inquinata d'Europa il risultato finale che trova nei tre casi situazioni analoghe non ci rassicura un granché.
Questo parametro non ha nulla a che vedere con l'analisi delle emissioni di AB che sono state rilevate fuori norma tanto che la Procura ha provveduto a immediato sequestro.
Del resto, è quello che ha scritto lo stesso Capitanio in un suo post: “Con l’esposizione dei risultati di Arpa si è conclusa una prima fondamentale parte del lavoro del tavolo della Prefettura che, ricordiamolo, aveva proprio l’obiettivo di verificare la salubrità dell’aria. I dati presentati descrivono una situazione in cui non ci sono evidenze di criticità e anomalie rispetto alla qualità dell’aria mentre per esprimerci sulla salubrità dell'aria aspettiamo la relazione di ATS ad inizio settembre"
CAPITANIO. L'HAI SCRITTO TU : "Per esprimerci sulla salubrità dell'aria aspettiamo la relazione di ATS ad inizio settembre"
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ASFALTI BRIANZA - RELAZIONE DI ARPA - CAPITANIO DA NOTIZIE CONTRADDITTORIE E TENDENZIOSE SULLA SALUBRITA' DELL'ARIA
Il Sindaco di Concorezzo (e la sua cerchia di fans) ha iniziato da mesi ad "anticipare" dati rassicuranti sui controlli ARPA. Forse perché l'averci esposti inopportunamente ad emissioni cancerogene nuovamente accertate da ARPA nell'unico giorno di controllo al camino con regime "quasi" normale (30/6/2020) e prontamente stoppate dalla Procura col suo nuovo sequestro del 22/7/2020 potrebbe creargli qualche grattacapo. Pur amareggiati da tre anni in cui ARPA aveva fatto controlli a camino spento ci pare ingiusto liquidare in modo così superficiale e fuorviante la recente relazione ARPA. La vulgata del Sindaco non corrisponde alla realtà e anche la stampa, lette le carte, ne prenderà atto.
Del resto, è quello che ha scritto lo stesso Capitanio sul suo post: “Con l’esposizione dei risultati di Arpa si è conclusa una prima fondamentale parte del lavoro del tavolo della Prefettura che, ricordiamolo, aveva proprio l’obiettivo di verificare la salubrità dell’aria. I dati presentati descrivono una situazione in cui non ci sono evidenze di criticità e anomalie rispetto alla qualità dell’aria mentre per esprimerci sulla salubrità dell'aria aspettiamo la relazione di ATS ad inizio settembre"
CAPITANIO. L'HAI SCRITTO TU : "Per esprimerci sulla salubrità dell'aria aspettiamo la relazione di ATS ad inizio settembre"
Del resto, è quello che ha scritto lo stesso Capitanio sul suo post: “Con l’esposizione dei risultati di Arpa si è conclusa una prima fondamentale parte del lavoro del tavolo della Prefettura che, ricordiamolo, aveva proprio l’obiettivo di verificare la salubrità dell’aria. I dati presentati descrivono una situazione in cui non ci sono evidenze di criticità e anomalie rispetto alla qualità dell’aria mentre per esprimerci sulla salubrità dell'aria aspettiamo la relazione di ATS ad inizio settembre"
CAPITANIO. L'HAI SCRITTO TU : "Per esprimerci sulla salubrità dell'aria aspettiamo la relazione di ATS ad inizio settembre"
Quelle che il Sindaco spaccia per Conclusioni della Relazione ARPA sono solo le conclusioni parziali dell'allegato dedicato alla comparazione fra qualità dell'aria nella nostra area e quella rilevata in altre due aree milanesi analoghe. Un parametro che secondo noi dice poco ma che nulla ha a che vedere con l'analisi delle emissioni di Asfalti Brianza e con la valutazione della loro nocività. Ma le bugie hanno le gambe corte e la verità sta nelle carte.
Dopo la Perizia Tecnica commissionata dal Sindaco di Concorezzo anche le relazioni Arpa attese per la fine di luglio, confermano le nostre denunce.
v Asfalti Brianza è azienda insalubre di Prima Classe e non può stare dove ora si trova. ARPA invita il Comune di Concorezzo a verificare la compatibilità dell’attività col territorio.
v Le emissioni non sono solo odorigene ma anche nocive e cancerogene.
Non a caso la Procura, dopo l’indagine sui rifiuti ha aperto un nuovo filone sulle emissioni e ha provveduto ad un altro sequestro.
V’è anche una testimonianza di fumi acri provenienti dall’impianto fatta dal Caposquadra dei VVFF in data 2 luglio 2020 e ripresa nella relazione ARPA.
Nostro inciso - Gli impianti di produzione dell’asfalti emettono vari inquinanti:
- - Materiale particellare (PM10 e PM 2,5). Le cosiddette “polveri sottili”.
- - Composti organici volatili (COV, COVT o VOC).
- - Idrocarburi policiclici aromatici (IPA). Alcuni IPA sono stati riconosciuti come cancerogeni dall’Unione Europea e dall’EPA (Environmental Protection Agency).
I composti organici volatili totali (COVT), durante le analisi effettuate da ARPA in sito, superano in modo costante il limite imposto dall’AUA del 2016 (Autorizzazione unica ambientale, documento il cui mancato rispetto sospende l'autorizzazione al funzionamento) (50mg/Nm c.s.). (vedi pag. 2 della Relazione ARPA)
Nota di Marco Rigoldi, Chimico: Le rilevazioni cui ci riferiamo sono quelle al camino (E1). In pratica, se prima le relazioni fatte fare dall'azienda non avevano trovato grosse anomalie (Osmotec diceva che l'aria per non essere nociva doveva essere diluita 756 volte, quindi questo parametro poteva rientrare in un raggio di 500 mt. dal camino) ora Arpa dice che loro hanno trovato valori anomali (soprattutto benzene...CMR). Quindi ora dovranno trattare la parte delle emissioni gassose perché le stesse rientrino nei parametri stabiliti, oltre a convogliare le emissioni diffuse. Inoltre l'azienda DEVE tenere il registro delle manutenzioni dell'impianto aspirante....(la perizia del Comune di Concorezzo dice che per tale mancanza la pena è il carcere). Tutto ciò non è poco!
Ricordiamo anche che i campionamenti passivi sonno stati fatti in periodo di lockdown, con produzione ridottissima e temperature ridotte, e in regime di ipercontrollo per cui l’Azienda si presume abbia usato solo materie prime, cosa di certo non avvenuta quando i miasmi hanno prodotto più di un migliaio di segnalazioni.
Del restoo Asfalti Brianza ammette di usare il fresato contro ogni norma (verbale sopralluogo ARPA del 4/9/2019).
Del restoo Asfalti Brianza ammette di usare il fresato contro ogni norma (verbale sopralluogo ARPA del 4/9/2019).
Rispetto alla tematica della qualità dell’aria ricordiamo che ARPA non ha affatto detto che non ci sono problemi. Ha detto che la situazione è analoga ad altre due zone di Milano scelte a raffronto. E considerando che siamo nell’area più inquinata d’Europa questo non rassicura molto.
Poi, come ha sempre fatto durante i tre anni di tavoli promossi dal Comune di Concorezzo ha ribadito che le emissioni odorigene rimandano sicuramente a questioni sanitarie che però vanno prese in carico dall’ente preposto (ATS).
v Stoccaggio rifiuti
Lo stoccaggio di rifiuti presente in sito è ben 20 volte superiore il quantitativo ammesso dall’AUA (25.141 m3 rispetto ai 1.250 autorizzati).
- Altre anomalie riguardano poi il recupero delle acque reflue (v. diffida ATO ancora aperta).
Ricordiamo che la perizia commissionata dal Comune di Concorezzo indica le leggi violate di volta in volta per cui è facile risalire alle sanzioni previste. Si tratta spesso di carcere (fino sei anni!). Dunque dire che tutto a bene è veramente disonesto.
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