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domenica 24 giugno 2018

GIUNTA ITINERANTE A SANT’ALBINO – UNA VISITA POCO ENTUSIASMANTE

Per chi ha premura in fondo c'è una breve sintesi .CQSA

Foto da "Il Cittadino"





Resoconto della  giunta itinerante tenutasi a Sant'Albino il 19 giugno 2018

Erano presenti parecchi  cittadini di Sant'Albino. Ha aperto la riunione il sindaco Allevi il quale sostanzialmente ha lamentato la difficile situazione economica del Comune,  situazione che non consente di realizzare molti dei progetti proposti alla Giunta precedente tramite i bandi “Bipart”.
Ovviamente il sindaco Allevi ha dato una valutazione negativa del progetto Bipart, opinione che il Comitato di quartiere non condivide. Al di là di tutte le critiche da noi già proposte a suo tempo il progetto ha rappresentato infatti una grande esperienza di partecipazione. Riteniamo che si potrebbe dedicare maggiore impegno alla realizzazione dei progetti proposti dai cittadini. In realtà pare che ci sia grande enfasi soprattutto su interventi securitari. Il sindaco ha ricordato in proposito che il 27 giugno ci sarà in comune un incontro per promuovere il “controllo di vicinato”, attività che può avere una utilità sociale ma che rischia di essere gestita in modo propagandistico e pericoloso. Come Comitato preferiremmo che della sicurezza si occupino le Forze dell'Ordine e non gruppi di cittadini, men che meno se organizzati in ronde o in “passeggiate per la sicurezza” come quelle proposte dai neonazisti di Forza Nuova.
il Comitato di quartiere Sant'Albino e la Consulta stessa, del resto, hanno ribadito che a Sant’Albino Il problema della sicurezza non riguarda la criminalità  ma la viabilità e la sicurezza stradale.
La coordinatrice della Consulta di quartiere Sant'Albino Manuela Villa ha illustrato il documento prodotto dalla Consulta stessa e inoltrato alla Giunta prima della riunione. L'assessore Arbizzoni è intervenuto per rispondere alle varie questioni contenute nel documento della Consulta. In primo luogo gli amministratori hanno risposto che il murale dipinto sulla recinzione della scuola elementare non verrà modificato perché si tratta di un'opera d'arte.  La Consulta ha ribadito il fatto che sarebbe stato più opportuno coinvolgere la cittadinanza e soprattutto i bambini della scuola elementare nella progettazione dell'opera. Come Comitato di quartiere Sant'Albino stiamo valutando la possibilità di contattare l'autore per condividere con lui un intervento che coinvolga appunto i bambini della scuola elementare.
Alla richiesta di garantire l'utilizzo gratuito delle sale del centro civico alle associazioni e ai gruppi di cittadini di Sant'Albino è stato risposto che non è possibile e che comunque le cifre da pagare sono limitate.
L'assessore Arbizzoni ha accettato invece la proposta per cui in futuro la coordinatrice e la vice coordinatrice della consulta potranno delegare altri membri o cittadini attivi per partecipare alle riunioni con il Comune in caso di loro impossibilità. 
Rispetto al punto in cui la Consulta chiedeva procedure più elastiche per l'organizzazione della festa di quartiere l'assessore Arbizzoni ha dato disponibilità a ragionarci. Si tratta infatti di superare alcune rigidità burocratiche ed economiche che in passato avevano reso molto onerosa l'organizzazione della Festa. 
Enrico Sangalli ha chiesto che i fondi stanziati dal comune per le biblioteche a Sant'Albino vengano utilizzati per il centro civico visto che non disponiamo di biblioteca.  L’assessore Maffè probabilmente non ha compreso la richiesta e ha risposto che il Comune non stanzia soldi per le biblioteche.
La Consulta aveva chiesto anche la possibilità di utilizzare gli spazi del primo piano sopra il centro civico. In passato questi spazi erano stati assegnati dai servizi sociali a persone in difficoltà. Questo aveva creato gravi problemi perché alle volte i residenti avevano disturbato le riunioni del centro civico. Tra l'altro il nostro centro civico ha dimensioni ridottissime.  La risposta della Giunta è stata che lo spazio sopra il centro civico rimane nella disponibilità dei servizi sociali. Speriamo non si debbano riproporre le  difficoltà già sperimentate in passato.
La Consulta ha chiesto nuovamente di poter utilizzare lo spazio ex Spi-Cgil vicino alla scuola e il deposito presso il posteggio di via Adda che potrebbe diventare uno spazio per le feste di quartiere. Entrambi i locali potrebbero accogliere una biblioteca utile anche alla scuola Manzoni. Non ci sono state risposte nel merito.
Il vicesindaco Villa ha risposto al quesito riguardante la riqualificazione delle piazze Pertini e del Sole e la sistemazione della ciclabile di via Adda . Ha ribadito ancora una volta che non ci sono soldi per questi interventi. Ha garantito però che il monumento in Piazza del Sole è solido e fisso per cui decade la proposta fatta a suo tempo dal Comitato per spostarlo lateralmente utilizzando il centro della piazza per un gazebo sopraelevato in cui tenere spettacoli, concerti della banda eccetera.
Al quesito riguardante l’impianto rifiuti speciali gestito dalla CEM su viale Industrie Villa ha detto ancora che la questione resta comunque assai delicata e che lui si prepara ad un ulteriore incontro in Provincia. Sperem!
Risposta analoga ha dato rispetto alla questione di via Offelera.  Erano presenti anche parecchi residenti che lamentavano soprattutto lo scempio fatto dal proprietario che si è insediato realizzando un parcheggio abusivo dove stazionano dei tir e recentemente anche un camion pieno di bombole di gas che poi è stato rimosso dopo richiesta di intervento ai vigili. Ricordiamo che Legambiente ha presentato una denuncia in merito.  In seguito a questa attività abusiva l'area è sempre più rifugio per irregolari che abitano in situazioni molto precarie, senza acqua né servizi igienici e senza attività di ritiro dei rifiuti. Vi avviene anche un’attività di recupero di ferrivecchi e spesso la sera si bruciano cavi di rame. Ovviamente tutto ciò crea problemi ai residenti delle case nelle vie attigue. Anche in questo caso Villa ha risposto che si tratta di una situazione molto delicata di cui si sta occupando anche la procura.  A questo proposito l'assessore Sassoli ha affermato che un passo intrapreso della giunta è quello di aver affidato tutte le questioni riguardanti l'abusivismo all'assessore Arena che si occupa di sicurezza. Prima infatti c'era uno sdoppiamento di competenze (vigili e edilizia popolare). Intanto però i cittadini aspettano  un qualche intervento.
Il vicesindaco Villa su richiesta della Consulta ha informato che il 30 giugno alle ore 10:00 finalmente ci sarà l'intitolazione della passerella ciclopedonale al povero Simone della Vella, alla presenza dei suoi familiari. Cercheremo di sensibilizzare la popolazione perché presenzi in massa per testimoniare la vicinanza alla famiglia ma anche per ribadire ancora una volta l'insoddisfazione per come il progetto della rotonda e della passerella ciclopedonale sono stati portati avanti senza alcun ascolto dei residenti, coi pessimi risultati di tipo economico e pratico che sono sotto gli occhi di tutti.
Tra l’altro in proposito il Sindaco Allevi ha stravolto la realtà affermando che il semaforo (che secondo noi è posizionato in un luogo/modo pericoloso) sarebbe stato richiesto dai Santalbinesi. Cosa del tutto falsa. I Santalbinesi hanno considerato penosa la soluzione del semaforo. Centinaia di migliaia di euro per ripartorire il semaforo delle origini.





L'assessore Sassoli ha risposto poi ai quesiti riguardanti il parco Sant'Albino e l'area sopra la piscina. Sostanzialmente ha ribadito il fatto che la giunta cercherà di riqualificare le aree dismesse utilizzando però anche tutte le zone edificabili previste dal PGT vigente. Infatti a suo avviso solo gli oneri di urbanizzazione legati a nuovi interventi edilizi possono consentire di finanziare tutti i progetti previsti in questa zona. Sopra la piscina ci saranno degli insediamenti di tipo commerciale. Sassoli ha osservato che tra l’altro le volumetrie previste scenderanno dai 7000 metri quadri iniziali a 2500 metri quadri. Questi interventi dovrebbero consentire di realizzare una fascia boscata che separi il quartiere dall'area industriale e una ciclabile che dovrebbe andare da questi insediamenti commerciali nuovi al quartiere (quindi non la ciclabile da noi richiesta che immaginavamo estendersi fino all’orto giardino comunitario di via Adda). Gli oneri di urbanizzazione dovrebbero consentire anche di sistemare il parcheggio sopra la piscina e di ripristinare l'aria bimbi dove dovrebbero essere anche realizzati un campo di calcio e un campo di basket. Occorrerà anche sistemare l'area cani che non è a norma. L’area sopra la piscina dovrebbe avere dunque come vocazione quella di tipo direzionale e commerciale quindi non prevedere interventi di tipo industriale. Sono previsti anche edifici sempre di tipo commerciale nell’area ex Fiera di Monza. La Sassoli ha chiesto anche che noi si possa fare delle proposte.
Rispetto ai nostri quesiti riguardanti le aree agricole ad est di Via Adda (attivazione di altre ciclabili che rendano tali aree agricole più frequentate dalla popolazione e rese meno appetibili per l'abusivismo) la giunta non ha risposto nulla di importante.
Rispetto alla realizzazione di una cartellonistica per gli edifici storici del quartiere l'assessore Longo ha detto che se ne potrà parlare.
Un'altra proposta della consulta era quella di avere una interlocuzione costante per le piccole opere. La proposta era di indicare un rappresentante competente del quartiere, nel nostro caso Sergio Citelli per parlare regolarmente con il comune e con i suoi tecnici.  La proposta è stata sostanzialmente respinta.
Maurizio Confalonieri del Comitato di quartiere Sant'Albino ha illustrato brevemente il lavoro che si sta facendo per migliorare la situazione delle emissioni di Asfalti Brianza. Data la collocazione geografica ha chiesto un forte impegno di collaborazione intercomunale alle amministrazioni di Monza, Concorezzo e Agrate.
Enrico Sangalli ha chiesto un ulteriore impegno per collocare una barriera sul Villoresi perché in effetti la rotonda all'ingresso di Sant'Albino risulta pericolosa.
il sindaco Allevi e Sassoli hanno poi dedicato un po' di spazio al progetto Aruba. Sostanzialmente hanno attribuito a responsabilità della giunta precedente il mancato insediamento di Aruba al Malcantone. La giunta precedente avrebbe esagerato con le compensazioni richieste ad Aruba. Il sindaco ha parlato di un grave danno perché il progetto originario di Aruba avrebbe potuto nel tempo assorbire 2500 occupati. Francamente il confronto con gli occupati dello stabilimento Aruba di Ponte San Pietro che è 10 volte più ampio di quello ipotizzato al Malcantone ci fanno ritenere che la cifra sia enormemente sovrastimata. Comunque attendiamo eventuali risposte degli amministratori precedenti.
Ora nello spazio di Aruba a Malcantone dovrebbero sorgere degli uffici e dei negozi di vicinato di dimensioni piuttosto ridotte.



Ricapitolando

Sostanzialmente non ci sono soldi per nessun intervento serio (ciclabili, piazza, piazzetta, progetti Bipart, sistemazione rotonda e passerella, aree ad est di Via Adda, spazi per biblioteca scolastica ecc.).
L’accessibilità del Centro civico e gli spazi a disposizione restano quelli (insufficienti) di oggi. Ci è stato ribadito che lo spazio sopra il centro civico non sarà utilizzabile.
A questo punto il Comitato di quartiere cercherà di avviare qualche progetto perché davvero il Centro civico diventi un luogo frequentato dalla popolazione. Basterebbe l'apertura qualche ora al giorno di una sala in cui organizzare una piccola biblioteca per scambio volontario di libri, una emeroteca (stampa locale a disposizione), un PC con connessione internet, una macchinetta del caffè, per scambiare quattro chiacchiere ed iniziare a fare del Centro civico il fulcro di una vita comunitaria.  Da qui potrebbero prendere piede poi delle attività di tipo sociale e culturale più importanti.
Il murale non si tocca nonostante le lamentele della cittadinanza.
 Il parco Sant'Albino dovrebbe venire finanziato con oneri di urbanizzazione e noi del comitato di quartiere chiediamo di poter essere informati di volta in volta del progetto onde evitare spiacevoli sorprese in corso d'opera.
La nostra richiesta di indicare un rappresentante di quartiere per le “piccole opere” non è stata accolta.  
Per quanto riguarda Via Offelera ed insediamento abusivo del posteggio tir per ora non ci sono novità.  Probabilmente come Comitato di quartiere cercheremo di coordinarci con i cittadini e residenti per dar vita a qualche iniziativa di impatto (raccolta firme?).  L'illegalità non va tollerata e anche gli insediamenti abitativi irregolari devono essere monitorati e occorre quantomeno un intervento che attenui il disagio di chi abita attorno intervenendo ad esempio nel recuperare i rifiuti, posizionando dei bagni chimici e monitorando le persone esistenti per avviare dei progetti di integrazione liberando comunque la zona da situazioni improprie.

In definitiva pare che a questa giunta interessi eminentemente la questione securitaria. I soldi ci sono solo per questo tipo di interventi.
La Consulta e il Comitato hanno ribadito che quella che manca a Sant’Albino è la sicurezza stradale, viabilistica, ecologica e ambientale.