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mercoledì 5 agosto 2020

CONSIGLIERI COMUNALI IN PREFETTURA PER FERMARE ASFALTI BRIANZA

Questa mattina in Prefettura ho rappresentato Brugherio, i suoi Consiglieri Comunali e i suoi cittadini.
Il Prefetto, Dott.ssa Patrizia Palmisani ha ricevuto una delegazione dei 47 Consiglieri Comunali che avevano firmato una lettera a lei indirizzata la scorsa settimana, in merito alla questione Asfalti Brianza.
Di seguito è riportato il comunicato di sintesi dell'incontro di oggi con le nostre richieste:
"Comunicato congiunto dei consiglieri comunali, a seguito dell’incontro con il Prefetto del 5.08.2020
A seguito della lettera sottoscritta da 47 consiglieri dei comuni di Monza, Concorezzo, Brugherio e Agrate Brianza, si è tenuto oggi l’incontro tra il Prefetto Patrizia Palmisani, che ringraziamo per la disponibilità, e una delegazione dei sottoscrittori. In quest’occasione abbiamo portato all’attenzione del Prefetto alcuni rilievi critici precisi, condividendo le nostre preoccupazioni e rinnovando il nostro impegno nella difesa dei diritti dei cittadini. In particolare:
⭕️ Abbiamo rilevato come le relazioni ARPA e ATS, a proposito della qualità e della salubrità dell’aria, siano insufficienti, in linea di principio, per garantire il pieno rispetto dei diritti dei cittadini, costituzionalmente previsti. Infatti, i dati relativi alle emissioni e alla qualità dell’aria sono stati raccolti in un periodo in cui l’azienda ha lavorato a tratti, con orari ridotti e nella consapevolezza di essere attenzionata dai controlli dell’autorità. Per questo, anche a fronte della documentazione oggi disponibile e protocollata presso la Prefettura, abbiamo affermato in modo risoluto che tali relazioni non possono bastare per chiudere il capitolo a proposito dei rischi per la salute di centinaia di residenti.
⭕️ Abbiamo ribadito come si presenti un’incompatibilità, nei fatti, tra il persistere dell’azienda sull’area e il quieto vivere della cittadinanza residente nei pressi del sito. Questa incompatibilità, con visibili ricadute sotto il profilo fisico e psicologico di molti cittadini, a fronte di sei anni di gravi disagi e più che legittime preoccupazioni, rischia di aggravare il clima di sfiducia nelle istituzioni che ad oggi hanno un ruolo attivo, di supervisione o di coordinamento.
⭕️ Abbiamo sottolineato come il percorso attivatosi a seguito dell’intervento della Procura e della sospensione dell’AUA da parte della Provincia, possa portare a complicazioni non trascurabili. In particolare, tenuto conto delle richieste dell’azienda di aumentare la produzione e utilizzare il materiale fresato nel ciclo produttivo, richieste oggi inserite in un nuovo iter autorizzativo, abbiamo chiesto al Prefetto di vigilare affinché il piano di rientro approntato dall’azienda, da presentare entro il 14 agosto e rendere esecutivo entro il 30 settembre, non sia occasione per accogliere queste richieste. L’aumento della produzione e l’utilizzo del fresato finirebbero con aggravare significativamente la condizione dei residenti, come peraltro hanno ribadito le parti tecniche coinvolte nella Conferenza dei Servizi dell’8 luglio.
⭕️ Abbiamo sottolineato come riteniamo inopportuna la presenza della proprietà al tavolo di supervisione promosso dalla Prefettura, peraltro in presenza dell’avvocato dell’azienda, cosa che consente di rappresentare nella sede istituzionale l’interesse particolare del soggetto controllato. Questa inopportunità è resa palese se si tiene in considerazione il fatto che è invece assente una rappresentanza dei cittadini, oggi organizzati in un comitato, che vivono
direttamente il problema delle emissioni e lamentano da anni l’inefficacia dell’azione amministrativa della Provincia di Monza e Brianza e del Comune di Concorezzo.
Riteniamo che il Prefetto possa valutare con attenzione, e quindi accogliere, tutti i rilievi critici presentati, nella convinzione che un’interlocuzione positiva e collaborativa tra le istituzioni possa essere la migliore garanzia per i diritti dei cittadini, oltre che l’antidoto più efficace rispetto al clima di sfiducia che oggi è doveroso registrare. Anche per questo, abbiamo ribadito la nostra richiesta di intervenire con tutti gli strumenti disponibili e previsti dalla legge per porre fine alla situazione in essere.
Margherita Brambilla,
Simone Castelli,
Francesco Facciuto,
Marco Lamperti,
Paolo Piffer,
Giuseppe Procopio"