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giovedì 1 aprile 2021

MONZA: POLITICHE GIOVANILI, PIANO URBANO DELLA MOBILITA' SOSTENIBILE, PISTE CICLABILI - NULLA DI FATTO

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CQSASD

 

Sostenere l'Ultra destra, il modo Migliore per Nascondere l'Inutilità di Quattro anni al Governo Cittadino
La libertà è scegliere di appoggiare un'associazione legata a doppio filo alle frange di estrema destra. La furbizia di farlo, facendo gridare allo scandalo le forze politiche all'opposizione, è più sottile.
Un'operazione che ha il sapore del calcolo. Buona per distogliere l'attenzione da quanto non si è fatto. In quattro anni di governo della città. Oltre alle operazioni per la “pulizia” della città, pare che l'assessore Federico Arena non faccia altro. La sua bacheca social è un susseguirsi di interventi. Uno dietro l'altro. A scorrerla vien da pensare che la terza città della Lombardia ormai sia la più sicura del Bel Paese. Ma poi se c'è bisogno di tutte queste – ripetute – operazioni forse, allora, Monza non è poi così immacolata.
Ma il fatto è un altro. Oltre alla delega alla Sicurezza, l'assessore Arena ne ha altre. Si legge, sul sito del Comune, che tra le altre ha anche quelle che riguardano mobilità, trasporti e politiche giovanili. Un trittico di cui sembra essersi dimenticato.
A circa un anno dalla fine del mandato di questa giunta, del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile non ne abbiamo trovato traccia. Peccato che la città abbia un disperato bisogno di ripensare alla sua mobilità. Basta una strada da rattoppare o un incidente e la viabilità collassa. Il traffico è un problema quotidiano, per il quale non sono stati fatti interventi, la progettazione della mobilità, invece, implica una visione a lungo termine. E ormai pare ci sia davvero troppo poco tempo per ripensarla. In compenso gli uffici preposti hanno alzato il costo della sosta oraria. Al contrario di quanto questa amministrazione aveva promesso di fare nel corso della campagna elettorale.
Per non parlare di piste ciclabili: promesse a squarciagola agli sgoccioli del primo lockdown nazionale, salvo poi fare una silenziosa e frettolosa retromarcia.
Alla voce politiche giovanili sembra non sia stato messo a referto un progetto di cui oggi più che mai esiste una reale necessità. Sempre più soli, confinati nella Dad, gli adolescenti si sentono abbandonati e sfuggono come possono alla routine che gli è stata imposta (alcuni comportamenti non sono leciti, siamo i primi a dirlo), ma forse occorrevano politiche in grado di coinvolgerli.
Anche l'intervento per la realizzazione della stazione Monza Est presta il fianco a più di una critica. Nelle scorse settimane, l'assessore ha fatto diramare un comunicato in cui afferma – facciamo la sintesi – che i lavori vanno avanti. Ma quando i residenti gli hanno fatto notare che così com'è pensato il sottopasso non è fruibile da disabili e ciclisti, l'assessore ha puntato il dito contro la giunta Scanagatti. Sarebbero loro i colpevoli della mancanza di una rampa per facilitare l'accesso. I documenti, però, tutti pubblici, raccontano un'altra cosa. Il 18 dicembre del 2018, quindi un anno e mezzo dopo aver vinto le elezioni, cioè 18 mesi dopo essere stato nominato assessore, nel giorno in cui la giunta si riunisce per deliberare l'intervento definitivo sul sottopasso, lui era assente.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante 7 persone, persone in piedi e persone sedute
Giovanni Vergani, Elisa Bompadre e altri 33
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