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2025/03/06

CEM VIALE INDUSTRIE, APPROVATO (???) DA ANTONICELLI ORA VINCE RICORSO AL TAR



La decisione del TAR
Il Tar (Tribunale Amministrativo Regionale) ha annullato la variante urbanistica al Pgt del Comune di Monza. Questa variante era stata approvata per sfrattare la Cem srl da un’area in viale delle Industrie affittata dal 2012 per un impianto di autodemolizioni e deposito di rifiuti speciali non pericolosi e per realizzare un hub per gli archivi. La Cem aveva ricevuto la disdetta del contratto di locazione nel 2020, dando inizio a un contenzioso legale. Il Tar ha ritenuto la variante "illegittima" perché il Comune ha utilizzato una "procedura semplificata che non è applicabile in Lombardia", violando la normativa regionale che prevede una procedura ordinaria con conferenza di servizi o accordo di programma per tali modifiche. Il Comune ha sostenuto che, trattandosi di un’area di sua proprietà e avendo rispettato la competenza del Consiglio comunale, la violazione procedurale fosse irrilevante, ma il Tar ha ribadito il principio di legalità che impone il rispetto delle procedure di legge. Ora il Comune può ricorrere al Consiglio di Stato o rifare la procedura.

La nostra ricostruzione della vicenda

In realtà la storia dell'impianto nasce male. Il primo vulnus, secondo quanto riportato dai giornnali, fu la trasformazione illegittima di un'area agricola in area ad attività del tutto incompatibile. Tale autorizzazione sarebbe stata decisa (in modo improprio perché non era sua competenza) da un Assessore di Centrodestra che poi ha avuto anche gravi problemi giudiziari per voto di scambio con la camorra (per una verifica basta "googolare" Assessore Antonicelli, Peppe o Curto ecc.). 

La successiva Giunta Monzese di Centrosinistra (Sindaco Scanagatti) ha riconosciuto tali irregolarità ma non ha saputo o potuto porre rimedio. In effetti occorre anche dire che spesso i ricorsi al TAR da parte delle aziende sanzionate possono imporre alle Amministrazioni comunali dei risarcimenti danni molto onerosi. Per cui non sempre c'è la necessaria determinazione a tutelare la salute dei cittadini.

Un'altra questione grave è che spesso queste attività vengono situate ai margini del Comune. Così CEM è in territorio di Monza ma a 50 metri dalle abitazioni di San Damiano (Brugherio). La battaglia dei cittadini di San Damiano, e ricordiamo con affetto l'anima della protesta Tino Barzetti, pur supportata per quanto possibile dalla Ammistrazione di Brugherio si è scontrata per una decina di anni con un sacco di ostacoli: controlli diciamo complessi, difficoltà ad accedere agli atti, burocrazia, rinvii, rimpalli di responsabilità ecc. ecc. Intanto proseguivano i rumori e le polveri che inondavano le case. 
Poi finalmente il Comune di Monza nella persona dell' ex vicesindaco Villa (cui dopo tante critiche da parte nostra specie per la vicenda Asfalti Brianza riconosciamo questo merito) ha decretato lo sfratto. Ora il Tar da provvisoriamente ragione all'azienda. Una scelta che ovviamente non ci sentiamo di discutere sul piano procedurale e legale. Ma continuiamo a chiederci come sia possibile che un impianto che secondo le cronache è stato autorizzato in modo improprio (come sostenuto anche dalle autorità comunali di Monza) possa ricorrere al TAR per tutelare i propri diritti.

CQSASD


Per chi volesse approfondire: