SEGUI GLI AGGIORNAMENTI AUTOMATICI

LEGGI NELLE COLONNE DEL BLOG GLI AGGIORNAMENTI QUOTIDIANI SU MONZA; SU NEWS NAZIONALI E INTERNAZIONALI; SU ECOLOGIA E TUTELA AMBIENTE; SU EDUCAZIONE, LAVORO SOCIALE, CULTURA. Il meglio di un' edicola a tua disposizione! In fondo ad ogni prima pagina di aggiornamenti clicca su "altri" per vederli tutti.

2025/06/16

INCENDI RIPETUTI MA LA SALUTE VA BENE...




A proposito di incendi in zona (e in Brianza) dopo la segnalazione dell'incendio di ieri alla piattaforma ecologica (dove è bruciato il deposito delle batterie) ci siamo ricordati di una bella sequela di altri eventi analoghi in zona. Il che, quali che siano le cause, non è normale. Di comune rimane solo l'invito delle prime ore a chiudere le finestre e poi pare che tutto vada bene...Sarà!

CQSASD  


Dati generali sugli incendi

  • Solo nel 2022, i vigili del fuoco di Monza e Brianza sono intervenuti per 2.960 incendi ed esplosioni, un dato in aumento rispetto al 2021 (2.548 interventi). Gli incendi rappresentano la tipologia di intervento più frequente, superando anche i soccorsi e salvataggi.

  • Negli ultimi dieci anni sono stati registrati almeno 60 incendi di rifiuti, di cui circa 40 solo nell’ultimo quinquennio, spesso collegati a discariche abusive e problematiche ambientali.

Incendi recenti di rilievo (2024-2025)

  • Nella notte tra il 15 e il 16 giugno 2025, un incendio ha colpito la discarica comunale di Monza in Viale Stucchi, coinvolgendo contenitori di batterie esauste. L’intervento tempestivo dei vigili del fuoco ha evitato danni maggiori e non si sono registrati feriti.

  • L’11 giugno 2024, un’esplosione seguita da incendio in un’azienda di vernici a Brugherio ha causato la morte di un giovane operaio. L’incidente ha richiesto l’intervento di numerose squadre di soccorso e ha destato forte preoccupazione per la sicurezza sul lavoro.

  • Il 19 giugno 2024, squadre dei vigili del fuoco sono intervenute nella zona industriale di Monza e Brianza per un incendio di rilievo.

  • Nei primi quattro mesi del 2024, sono stati segnalati almeno sei incendi in cinque comuni della Brianza Est, secondo una denuncia dell’associazione Libera.

Altri episodi e tendenze

  • Si sono verificati incendi in capannoni industriali (ad esempio a Concorezzo e Giussano), spesso con coinvolgimento di materiali plastici, rifiuti o sostanze chimiche, che hanno richiesto l’intervento di numerose squadre di vigili del fuoco e, talvolta, l’intervento di ARPA per il monitoraggio della qualità dell’aria.

  • Gli incendi di rifiuti e discariche abusive sono un problema ricorrente, con impatti ambientali e sanitari significativi. Le autorità locali e associazioni come Brianza SiCura monitorano costantemente la situazione.

  • In alcuni casi, come al Parco delle Groane, si sono verificati incendi dolosi, tanto da richiedere l’intervento del Nucleo Investigativo Antincendio.

Sintesi

La zona di Monza e Brianza è interessata da un numero elevato di incendi, spesso legati a realtà industriali, discariche, rifiuti e aree agricole. Il fenomeno è in crescita e coinvolge sia la sicurezza pubblica sia la tutela ambientale, con episodi che vanno dal piccolo rogo domestico agli incendi di grandi impianti industriali o discariche, talvolta con conseguenze gravi per persone e ambiente.



Le associazioni come Libera, Brianza Sicura, Osservatorio Antimafia Monza e Brianza e Legambiente hanno espresso forte preoccupazione riguardo agli incendi nella zona di Monza e Brianza, evidenziando possibili collegamenti con fenomeni di criminalità organizzata e infiltrazioni mafiose nell’economia locale.

Libera

Valerio D’Ippolito, referente brianzolo di Libera, ha denunciato una serie di almeno sei incendi concentrati in pochi mesi e in un’area ristretta della Brianza Est, avvertendo che, pur non escludendo cause accidentali, questi episodi potrebbero essere “reati spia” collegati alla penetrazione della ‘ndrangheta nell’economia legale. Egli ha sottolineato come la criminalità organizzata possa approfittare di momenti di difficoltà delle aziende per inserirsi con metodi anche violenti, invitando le istituzioni a monitorare attentamente e a sostenere gli imprenditori per prevenire infiltrazioni illecite.

Brianza Sicura e Osservatorio Antimafia Monza e Brianza

Queste realtà, impegnate nel monitoraggio della sicurezza e della legalità, hanno segnalato come gli incendi possano rappresentare un fenomeno preoccupante legato a dinamiche criminali, in particolare per quanto riguarda incendi dolosi o collegati a interessi illeciti su aziende e terreni. Hanno chiesto un maggiore coordinamento tra forze dell’ordine e istituzioni per prevenire e contrastare tali fenomeni, anche attraverso l’attenzione al cosiddetto “silenzio” che segue gli incendi, che può nascondere situazioni di illegalità.

Legambiente

Legambiente è storicamente attiva nel denunciare gli incendi di rifiuti e discariche abusive in Brianza, sottolineandone l’impatto ambientale e sanitario e chiedendo interventi più incisivi per la tutela del territorio e la prevenzione degli incendi dolosi.

In sintesi, queste associazioni vedono negli incendi non solo un problema ambientale e di sicurezza, ma anche un possibile segnale di infiltrazioni mafiose e criminalità organizzata, richiamando a un impegno congiunto delle istituzioni per indagare, prevenire e contrastare tali fenomeni.




Ed ecco una piccola rassegna di alcuni eventi segnalati nel nostro blog:


7/7/2021
Segnalato il terzo grande incendio in pochi mesi in Viale Industrie, Monza, vicino alle case di San Damiano. Gli incendi sono causati da scarichi illegali di rifiuti e materiali di dubbia origine. I cittadini chiedono interventi urgenti all’amministrazione per fermare degrado, inquinamento e proliferazione di ratti.

25/7/2021
Incendi in Brianza: si denuncia la tutela, in buona o cattiva fede, di imprese che producono profitti illeciti e inquinamento. Si cita l’incendio doloso alla SNIA di Varedo (sotto sequestro da due anni) dove sono bruciate 2000 tonnellate di rifiuti, e l’incendio in via Fermi a Monza presso una ditta di mascherine, probabilmente per corto circuito ma con sospetti di infiltrazioni criminali. Si critica la scarsa trasparenza e i controlli inefficaci da parte delle autorità.

24/7/2021
Nella notte prende fuoco una ditta cinese produttrice di mascherine in via Fermi, Monza. Si ipotizza un corto circuito, ma si invita a indagare su possibili infiltrazioni della criminalità organizzata nel settore dei dispositivi di protezione.

29/7/2021
Rinnovo delle preoccupazioni per gli incendi alla SNIA di Varedo e in via Fermi a Monza. Le autorità rassicurano sull’assenza di rifiuti tossici bruciati, ma si sottolinea la necessità di maggiore sorveglianza e prevenzione. Si cita il progetto Savager di ARPA Lombardia per il monitoraggio avanzato dei rifiuti tramite tecnologie satellitari e droni.

25/9/2021
Nuovo incendio doloso alla SNIA di Varedo, con nube tossica che si espande per circa 20 km. L’azienda era sotto sequestro e si sospetta che l’incendio sia stato appiccato per eliminare prove di stoccaggio illegale di rifiuti. Si denuncia la lentezza e inefficacia delle istituzioni nella prevenzione di questi disastri ambientali.

16/2/2024
Grave incendio notturno a Concorezzo, con combustione di pneumatici e plastica. ARPA rassicura sull’assenza di valori critici immediati, ma vengono posizionati strumenti di monitoraggio per analizzare microinquinanti. Un esperto del CNR spiega che gli incendi di pneumatici rilasciano sostanze tossiche e cancerogene, con rischi per la salute umana e l’ambiente anche a lungo termine.

27/5/2025 

INCENDIO AD ELESA (S.ALBINO). Vedi qui:  https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/search/label/%23elesa%20incendio%2027-5-25



15/6/2025
Incendio alla piattaforma ecologica (Monza). L’evento richiama l’attenzione sull’emergenza rifiuti e sulla frequenza di incendi dolosi o sospetti nell’area, spesso legati a traffici illeciti e gravi rischi ambientali.

DOPO L' INCENDIO ELESA FUOCO ALLA PIATTAFORMA ECOLOGICA - NON SI RESPIRA

E' recentissimo l' incendio sul tetto di Elesa che ha disseminato residui plastici bruciati tutto attorno. E' noto che la combustione della plastica, è una delle principali fonti di emissione di diossine nell’ambiente, con conseguenze molto gravi per la salute umana e per l’ecosistema. Comunque non ci risulta che qualcuno tra le varie autorità se ne sia occupato.  

Ora c'è un nuovo incendio il 15/6/25 verso le ore 22 alla piattaforma ecologica di Viale Industrie.             A  S. Albino e soprattutto a S. Damiano non si respira. L’incendio ha colpito il deposito delle batterie della discarica. Chissà che cosa abbiamo respirato.  

https://www.mbnews.it/2025/06/incendio-discarica-monza/



                                                                           piattaforma ecologica


Per la cronaca troviamo su Internet informazioni in merito:


Un incendio in un deposito di batterie esauste, soprattutto se si tratta di batterie al litio, può rilasciare diverse sostanze pericolose e tossiche:

  • Acido fluoridrico (HF): è uno dei gas più pericolosi rilasciati durante la combustione delle batterie al litio. L’acido fluoridrico è altamente tossico, corrosivo e può causare gravi danni alla salute anche a basse concentrazioni, con effetti sistemici gravi come ustioni, danni agli occhi, e persino arresto cardiaco in caso di esposizione elevata. Questo gas è prodotto dalla decomposizione dei componenti fluorurati presenti nell’elettrolita e nei leganti delle celle (come LiPF6 e PVDF).
  • Gas tossici e composti organici volatili: durante l’incendio si liberano più di 100 sostanze chimiche organiche, molte delle quali sono irritanti, tossiche e potenzialmente cancerogene. Tra queste si trovano monossido di carbonio (CO), acido cloridrico (HCl), ossifluoruro di fosforo (POF3) e altri composti fluorurati.
  • Gas infiammabili e esplosivi: l’incendio può causare la formazione di gas infiammabili che aumentano il rischio di esplosioni all’interno del deposito, aggravando la situazione e la pericolosità per il personale di emergenza.
  • Fumi e vapori corrosivi: oltre ai gas, si liberano fumi che possono danneggiare le vie respiratorie e gli occhi, e sostanze corrosive che possono deteriorare le strutture e complicare le operazioni di spegnimento.

In sintesi, un incendio in un deposito di batterie esauste al litio rilascia principalmente acido fluoridrico e numerosi gas tossici e corrosivi, che rappresentano un serio rischio per la salute umana e per l’ambiente, complicando anche le operazioni di emergenza e spegnimento.



                                                                   Incendio Elesa



https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2025/05/incendio-elesa-puzza-e-residui-bruciati.html

2025/06/13

STREET TUTOR A MONZA? QUALCOSA NON VA

Pare che stiamo scivolando per una china inarrestabile. Dopo la scelta del Questore, invano contestata con più di 15.000 firme, dopo le perplessità alimentate da stampa molto attendibile (tipo Report) sulle linee di comando di enti che gestiscono progetti sociali importanti ora a Monza arrivano i garanti della sicurezza, figure di dubbia utilità, alcuni dei quali con evidenti simpatie di ultradestra. Confidiamo in un ripensamento. 



Vedi qui il video di presentazione alla presenza del sindaco Pilotto: https://www.ilcittadinomb.it/video/cronaca/street-tutor-a-monza-parla-il-responsabile-della-top-secret/

Per l'intervistato referente Luca Minafra basta visitare la sua Pagina FB che è pubblica

Poi presenzia Lorenzone Monza (profilo Facebook pubblico)










2025/06/04

ANCHE SE IN RITARDO LA NOSTRA SOLIDARIETA' A PAOLO PIFFER

Ci abbiamo messo un po' e ce ne scusiamo. Ci riferiamo alla notizia dell'irrituale licenziamento di Paolo Piffer dopo 14 anni di impegno in un progetto per il reinserimento degli ex carcerati. Non conosciamo direttamente la questione ma la ricostruzione fatta da "Osservatorio città di Monza" ci pare la più accreditabile e la più coerente con la figura del Piffer che conosciamo. Al di là delle spesso diverse vedute politiche Paolo è stato sempre molto disponibile nei nostri confronti. Ma soprattutto gli riconosciamo il merito di aver svolto sempre la sua funzione di consigliere comunale nell'interesse di tutti i monzesi e nel rigoroso rispetto delle sue funzioni istituzionali. Lamentiamo il fatto che spesso i cosiddetti progetti sociali sono messi in campo al posto di interventi politici strutturali che sarebbero giusti e necessari. Inoltre tutto il contesto è legato spesso a gestioni poco limpide e al peso di scelte politiche che poco hanno a che fare con i bisogni delle persone seguite. Per quanto può contare gli ribadiamo la nostra stima e gli auguriamo di proseguire il suo impegno civile anche in campo professionale. 

CQSASD

    

vedi qui l'articolo :


Osservatorio Città di Monza

Tutte le reazioni:
Matteo Castellani, Paolo Piffer e altri 12
Commenti: 15
Condivisioni: 17
Mi piace
Commenta
Condividi