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2024/11/18
CANTIERE AMPLIAMENTO ELESA - RIMOSSE CISTERNE
2024/11/16
LA GIUNTA DI BRUGHERIO NON CI SENTE
2024/11/15
NUOVI ALBERI ANCHE A SANT'ALBINO
A Monza 9 strade stanno per essere trasformate in boulevard verdi. L'obiettivo è contribuire a creare un microclima urbano più salubre e abbellire la città.
Fine modulo
446 nuovi
alberi in 9 strade della città. Che diventeranno così dei boulevard verdi.
Il valore
complessivo dell’operazione è di 300mila euro, di cui 100mila finanziati
da Camera di Commercio Monza Brianza e Lodi
I boulevard
verdi
Gli alberi
verranno piantati lungo diverse vie e aree verdi della città. In particolare verrà integrato
con 90 querce il filare di viale Stucchi e verrà realizzato un filare di 150
alberi di Gledizia di diverse varietà in via Adda. Altri 66 alberi tra aceri,
querce, tigli e magnolie verranno messi a dimora in via Salvadori; 10 alberi in via Murri.
VEDI QUI IL POST COMPLETO:
A Monza 9 strade stanno per essere trasformate in boulevard verdi
https://www.monzatoday.it/attualita/nuovi-alberi-in-9-strade-diventano-boulevard-verdi.html
© MonzaToday
COME ORGANIZZARE UNO SCAMBIO LIBRI - L'ESPERIENZA DI SANT' ALBINO
Ci è stato chiesto qualche consiglio per il progetto di "Scambio libri" che nascerà a San Biagio. In base alla nostra esperienza di questi sei anni abbiamo stilato una specie di vademecum per chi volesse cimentarsi in un progetto analogo.
CQSASD
SUGGERIMENTI
PER SCAMBIO LIBRI
Domande preliminari:
Ø Chi siamo
Ø Quanti siamo
Ø Cosa vogliamo fare - Obiettivo
preliminare (iniziale)
Ø Ogni volta definire “chi fa cosa”
Ø Definire tempi di apertura regolari
(avvisare la popolazione)
Ø Definire in modo condiviso ruoli e
regole di gestione delle attività e del gruppo di lavoro
Ø Tipo di utenza cui ci si rivolge
(magari in scala di priorità: anziani, studenti, giovani ecc.)
Ø Ipotesi sul tipo di domanda che viene
dall’utenza
Ø Analisi delle risorse attivabili
Consulta e enti
partecipanti; scuole del territorio; agenzie educative varie tipo oratori, parrocchia,
Scout, centri di aggregazione, società sportive; amministratori e politici
sensibili. Mappa delle agenzie pubbliche contattabili (assessorato cultura,
servizi sociali ecc.)
Enti profit
e possibili finanziatori attivabili (commercianti, associazioni di categoria
ecc.)
Associazioni
culturali ecc.
Possibili finanziamenti attraverso bandi e progetti
Domande in itinere
Ø Tipo di domanda che emerge nel tempo
dal contatto con l’utenza.
Ø Attivare risposte/modificare tipo di
utenza prioritariamente scelta o allargare a più utenze (con risposte
diversificate
RAPPORTI CON LA CONSULTA DI QUARTIERE
Partecipare con le altre realtà del quartiere ad
eventuali “Patti di cittadinanza”.
La Consulta può fungere da volano delle relazioni con
le varie agenzie del territorio e cercare collaborazioni con altri gruppi
analoghi di altre consulte. Ad esempio per condividere iniziative culturali
(es. presentazione di libri; mostre di foto e quadri; iniziative condivise per
giornata della memoria, giornata della donna ecc. ecc. Possibili attivazioni di
contatti con “gruppi di lettura” di altre zone (es. San Fruttuoso).
Ø COMUNICAZIONE INTERNA
Raccolta
numeri di telefono
Organizzare
catena telefonica partecipanti
Creare
gruppo whatsapp dei partecipanti
Sempre utile
pensare a una periodica supervisione esterna (magari attivando esperti
volontari)
Ø COMUNICAZIONE ESTERNA
Definire uno
o più incaricati della gestione
Creare
agenda contatti telefonici
Creare
gruppi whatsapp dei contatti divisi per tipo (es. giornalisti della stampa
locale, oratori, scuole, riferimenti politici ecc. ecc.)
Creare
gruppo Facebook (o associarsi a gruppi esistenti nel territorio)
Creare pagina
Instagram
PS: Quando
si creano i gruppi occorre chiedere autorizzazione agli interessati
Ø STRUMENTAZIONE E TIPO LIBRI ECC.
Se ci sono
problemi di spazio può essere necessario rinunciare al ritiro di enciclopedie,
dizionari e testi scolastici.
Partire, se possibile, da
una buona dotazione di scaffali. Altrimenti rimediare con cassette (tipo quelle della frutta).
Casetta
esterna per scambio libri.
Ove possibile strumenti tecnologici necessari per serate/eventi culturali (videoproiettore, telon, portatile, microfono e altoparlante ecc.)
Ø POSSIBILI FONTI DI FINANZIAMENTO
Vedere se
sono attingibili finanziamenti da parte di associazioni come Lyons, Rotary ecc.
Vedere se si
può accedere a bandi (Fondo sociale europeo, Bandi Cariplo, Fondazione Monza e
Brianza ecc.).
Valutare
possibili azioni di autofinanziamento (vendita libri a offerta libera ecc.)
Ø ORGANIZZARE ANGOLO CAFFE’/MERENDA
Spazi
informali d’incontro e socializzazione aperto a tutti (con macchina del caffè,
bibite, qualche dolcetto).
Ø Emeroteca
(giornali e riviste)
Ø CATALOGAZIONE
esistono
software per scannerizzare i codici ISBN riportati sui libri e fare
automaticamente un elenco.
Altrimenti
è possibile suddividerli per tipologia (letteratura straniera, letteratura italiana,
fantasy, fantascienza, gialli, saggistica di vario tipo ecc.).
A tal fine
in assenza di spazio sufficiente negli scaffali è possibile utilizzare
temporaneamente delle cassette da frutta per fare una prima selezione. Poi si
possono ordinare per ordine alfabetico le singole categorie.
Infine
riporre negli scaffali secondo l’ordine già organizzato con le cassette
.........................................
Importante è partire senza troppe aspettative mirando in primo luogo a coltivare le relazioni umane.
2024/11/13
MONZA TRADITA? E SANT'ALBINO STA PURE PEGGIO
In campagna elettorale si è promesso: STOP AL CONSUMO DI
SUOLO! Ma questa promessa è stata CONTRADDETTA dai fatti.
Ci limitiamo a quello che sta succedendo nella zona est di
Monza e a S. Albino.
DECINE E DECINE DI MIGLIAIA di metri quadri di terreno
libero e coltivato già sacrificati o che rischiano di esserlo, per la
costruzione di capannoni e supermercati.
Sono stati già realizzati recentemente: Eurospin, Audi, e
ora l’ampliamento di Elesa.
Poi altri interventi autorizzati come quelli dell’area della ex Fiera. Un’ area pubblica importantissima, alienata
dall’amministrazione Scanagatti, messa in vendita da quella di Allevi ed ora
definitivamente compromessa per costruire due altri supermercati in un’area già
stracolma di traffico e centri commerciali! Era un’area libera che avrebbe
potuto essere depavimentata e trasformata in un parcheggio alberato a servizio
delle strutture sportive lì vicine (stadio e palazzetto). Ma la Giunta denuncia
di avere…le mani legate. Per loro
esistono solo i diritti edificatori degli acquirenti. Per molti esperti invece la
legge può e deve tutelare sempre e comunque il bene della collettività.
Poi ci sono altri interventi possibili:
Aruba
in area Malcantone. Insediamento che questa amministrazione auspica, senza considerare l’impatto
urbanistico e ambientale che questo potrebbe avere. Oltretutto in un’area su
cui sia Regione che Provincia hanno posto vincoli ambientali tuttora validi.
Altre decine di migliaia di mq di aree comunali poste tra la zona industriale di viale Sicilia e il
quartiere Sant’Albino sono state inserite nell’elenco dei beni alienabili e a
questo punto cementabili. Il nostro Comitato di quartiere aveva già chiesto che
quelle aree venissero restituite alla funzione agricola ai tempi
dell’approvazione del PGT attuale, ma i nostri appelli sono rimasti INASCOLTATI.
Ora pensate cosa potrebbe succedere al quartiere una volta che tutte quelle aree
fossero pavimentate e impermeabilizzate. Nel caso di ormai ricorrenti eventi
climatici estremi vogliamo fare la fine di Emilia e Valencia?
Per finire, sempre vicinissime a S. Albino e San Damiano ci
sono le Cave Rocca, sulle quali
pende un progetto devastante che persino l’Assessora Sassoli (giunta
precedente) aveva fermato.
La maggior parte degli interventi citati sono lungo una
arteria già ipercongestionata dal traffico, il viale Stucchi, per il quale non è previsto a bilancio nessun
intervento viabilistico serio. E’ ben prevedibile per il traffico su S. Damiano
e Sant’Albino la completa paralisi, con relativo aumento dell’inquinamento.
La
giunta ha promesso consumo di suolo negativo. Chi può crederci?
Ed ecco la parola magica: “compensazioni”. Si devasta il territorio in cambio di un po’ di alberelli
e di qualche ciclabile calata dall’alto senza criterio.
Per l’intervento di Elesa, già partito alla grande, siamo
ancora in attesa delle fatidiche piantumazioni su aree pubbliche già esistenti
(che quindi non compensano affatto la perdita di suolo libero). E dove dovrebbe
nascere il promesso “Parco S. Albino” l’unica cosa che s’è vista è
l’eliminazione della vegetazione spontanea già esistente.
La
giunta promette di sistemare tutto con la variante al PGT. Ma i vari costruttori
non attendono nuove disposizioni più penalizzanti e sono già in piena attività
edificatoria.
Finora le richieste dei Comitati e delle Associazioni di
Monza sono rimaste inascoltate. Un grave autogol per questa giunta che rema
contro sé stessa.
Noi le proposte nei nostri Libri bianchi le abbiamo fatte.
Ad oggi sono totalmente inascoltate. Quindi è l’amministrazione che rema contro
sé stessa e anche contro chi l’ha votata. E’ meglio che cerchi di rimediare sia
pure in extremis.
CQSASD
2024/11/11
S.ALBINO - LA' DOVE C'ERA L' ERBA...
2024/11/09
PRESIDIO ANTIFASCISTA OGGI ALLE 16.30 A MONZA - SIAMO TUTTI ANTIFASCISTI (ANCHE LEALTA' AZIONE???? )
Comunicato stampa:
presidio antifascista Sabato 9 novembre 2024 h16.30 via Turati 8 Monza
Sabato 9 novembre alle ore 17 presso il Binario 7 a Monza, è previsto un incontro organizzato da LEALTÀ AZIONE, realtà di estrema destra nata in Lombardia e presente dal 2010 con le proprie sedi a Milano e Monza.
Lealtà Azione è una diretta emanazione degli ambienti Hammerskin, ma con ambizioni a più ampio raggio. In questi anni si è sviluppata sul territorio nazionale tramite la costituzione di diverse branche, tra cui Memento che ha lo scopo di commemorare i militi della RSI.
Lealtà Azione ha sottoscritto la dichiarazione prevista dall'amministrazione comunale di Monza per la concessione di spazi pubblici in cui afferma di riconoscersi nei valori antifascisti della Costituzione della Repubblica.
Ci chiediamo cosa significhi e quale valore possa avere questa firma, in quanto tale organizzazione si ispira, tra gli altri, a Ezra Pound (poeta stimatore di Hitler e Mussolini), Léon Degrelle (collaborazionista della Germania nazista, arruolato nelle Waffen-SS), Corneliu Zelia Codreanu (fondatore della Legione dell’Arcangelo Michele, meglio conosciuta come Guardia di Ferro, milizia armata di ispirazione cristiana, fascista e brutalmente antisemita). Quindi, idee e principi diametralmente opposti a quelli sanciti nella nostra Costituzione, che è completamente antifascista ed è nata dalla Resistenza. Chiamiamo tutti i cittadini antifascisti a partecipare al presidio antifascista sabato 9 novembre 2024 dalle 1630 alle 1830 in Via Turati 8 a Monza per ribadire che nell’Italia democratica non devono essere concessi spazi pubblici alle realtà che si richiamano direttamente al fascismo e al nazismo.
Anpi Monza-Sezione Gianni Citterio
![]() |
| un cooperante di Branco (emanazione solidaristica di Lealtà e Azione) che consegna pacchi (ndr. solo agli italiani). Dal sito di Lealtà e Azione. Notare i tatuaggi storico-commemorativi. |
2024/11/06
Metodi 4 – QUARTO INCONTRO DEDICATO ALLA FORMAZIONE DELLE CONSULTE DI MONZA
Metodi 4 – QUARTO INCONTRO DEDICATO ALLA FORMAZIONE DELLE
CONSULTE DI MONZA
Tema di oggi: la CO-PROGRAMMAZIONE E LA CO-PROGETTAZIONE
In tale ottica la PA apre ad un lavoro di parternariato con
il 3° settore per una migliore programmazione e progettazione. In questo
contesto il 3° settore a sua volta intende partecipare alla programmazione e
alla progettazione con PA in un rapporto di reciproca valorizzazione. Questo
approccio è definito anche “welfare di comunità” secondo un “principio di
sussidiarietà cicolare”.
Nella progettazione ed erogazione di servizi non ci si ferma
più al tradizionale bipolarismo STATO – MERCATO
ma si crea un TERZO POLO che non mira solamente, come il mercato, al
profitto ma che vuole anche evitare l’ assitenzialismo.
Questo approccio mira a coinvolgere le molte e diverse
agenzie pubbliche e del non profit senza escludere neppure il profit del
territorio che può dare a sua volta un supporto importante
Ovviamente la legge del 2017 citata sopra è il punto di
partenza. Secondo l’art. 5 la PA deve identificare bisogni e ipotesi di intervento. A questo
punto chiede al 3° settore di ma occorre
poi contestualizzare
Art 5 pa identifica bisogni e interventi
Chiede al 3° settore di co-progettare. La collaborazione fra
pubblico e 3° settore può produrre arricchimento e favorire l’innovazione. Può
anche ampliare le risorse in campo.
Per la chiamata a collaborare rivolta al 3° settore la PA
segue procedure di evidenza pubblica (bandi).
In Lombardia per esempio la co-progettazione riguarda i “piani
sociali di zona”. Sono tavoli permanenti cercano di definire programmazione a
lunga durata e una strategia territoriale.
Oggi anche i piani urbanistici possono nascere in questa
ottica di co-programmazione (visione verso il futuro) e co-progettazione. La co-progettazione
mira a definire e realizzare gli specifici progetti prima co-programmati.
Co-programmazione e co-progettazione sono due cose diverse e
hanno una tempistica diversa. Prima si elabora una visione strategica di
programma sulla durata (co-programmazione). Solo poi si elaborano e realizzano
i progetti che devono concretizzare la programmmazione. Oggi spesso di fa un
“progettificio” senza alcuna visione programmatica.
Un esempio-
Problema anziani – come prevenire il ricovero in istituti? Programmo
per i prossimi anni servizi di assitenza domiciliare. E poi li realizzo in
progetti concreti nel territorio.
I progetti si fanno in co-progettazione (dopo una co-programmazione
che è prioritaria).
L’aumento della complessità e delle fatiche sociali
impongono di mettere insieme le forze di diversi attori sociali. Il presupposto
è proprio dato da problemi che il singolo attore non può affrontare da solo. Occorrono
competenze e idee da mettere assieme per affrontare problemi complessi che il
regime di concorrenza o competenze specifiche e separate non possono risolvere.
Passaggi utili: unire le forze diverse; uscire da logiche
settoriali; mobilitare assieme le risorse (economiche ma non solo); coordinare più attori che
convergano verso obiettivi comuni (sostanzialmente la cura della propria
comuntà). Queste scelte fanno crescere dentro le comunità la solidarietà che
non è solo una scelta etica ma anche funzionale a realizzare forme di collaborazione
che danno risposte solide ai bisogni del territorio. La autosufficienza oggi
non va lontano.
Tutte queste attività richiedon processi virtuosi. Ad
esempio apprestare una “cassetta degli attrezzi” con strumenti che ci aiutino a
valutare i risultati del lavoro fatto misurandoli nel tempo evalutandone
l’impatto sociale ( come e quanto ha funzionato il nostro lavoro?)
Il welfare di comunità come già detto esce da pure logiche
assitenzialistiche ma anche dagli interessi esclusivi del mercato.
Richiede e realizza corresponsabilità di molti attori a
favore in primo luogo dei più fragili ma anche per una coesione sociale che
avvantaggia tutti.
Co-programmazione e co-progettazione sono due processi che
vanno assieme.
Creare reti comunità significa creare forme di intelligenza collettiva
di cui oggi abbiamo grande bisogno.
PGT - URBANISTICA - TUTTI I POST
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