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mercoledì 6 febbraio 2019

PATTI DI CITTADINANZA: MOLTE IDEE MA CONFUSE




dal gruppo FB "Cosa succede in  città...di Monza" 

Patti di Cittadinanza: se le cose stanno davvero così, significa che l’Amministrazione intende abdicare alle sue responsabilità? Come si fa a pretendere che un’associazione si sobbarchi tutto ciò che comporta la realizzazione di un’opera pubblica, dal punto di vista burocratico, progettuale, tecnico e perfino di gestione economica di cifre importanti (seppur assegnate dal Comune)? Con il Bilancio Partecipativo la gestione e le responsabilità erano rimaste in capo al Comune, come è giusto che sia, con le normali gare previste dalla PA.
Un conto sono i contributi in conto corrente, per iniziative culturali, sportive, ricreative, sociali e un conto sono le realizzazioni di progetti in conto capitale che un’associazione deve caricarsi con tutte le responsabilità e complicanze del caso.
Mi sa tanto di scaricabarile ... Che ne dite?
Commenti

Massimo Merati Ma dubito che opere pubbliche possano rientrare in un patto di cittadinanza. Il patto di cittadinanza dovrebbe includere nel trasferimento di denaro solo la porzione in conto corrente. Comunque fra non molto dovrebbero darci i feedback su quanto proposto, e penso che ne capiremo di più. Tra parentesi l'articolo parla di tassazione ma è un errore del giornalista. La consulta interessata ci ha confermato che non si è parlato mai di tassazione ma di fatturazione elettronica.
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Alessandro Gerosa Pensa che a Milano invece il bilancio partecipato, formula diversa nevvero, finanzia solo progetti in conto capitale. Una scelta forte ma che io sostenevo, devo dire
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Giovanni Vergani Paolo Teruzzi grazie per l’ulteriore contributo anche da parte vostra. Concordo sulla confusione che sembra esserci nelle informazioni che circolano sui Patti di Cittadinanza. Mi pare che la Giunta non ami mettere le cose per iscritto in modo chiaro. Troppe informazioni a voce e poco trasparenti. Un metodo da “verba volant” che sembra essere una strategia un po’ su tutto.
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Giovanni Vergani Massimo Merati cosa intendi per “opere pubbliche non possano rientrare nei Patti di Cittadinanza” e che “il patto dovrebbe includere il trasferimento di denaro solo la porzione in conto corrente”?
Nella descrizione dei Patti si parla esplicitamente anc
he di progetti i conto capitale. 
Tra l’altro mi sembra di averne letti parecchi in conto capitale tra quelli proposti (dalla ns Consulta i più votati). 
E l’articolo dice altrettanto chiaramente che il trasferimento di denaro sembrerebbe essere previsto per tutti i progetti. O sono state scritte cose non corrette o c’è una oggettiva confusione e scarsa trasparenza nelle informazioni circolate. Del resto il metodo della “trasmissione orale” adottato da questa Giunta che non mette le cose per iscritto, continua a generare dubbi ed interpretazioni ormai su troppi argomenti.
Se verranno scartati i progetti in conto capitale (magari perché la Giunta si riserva di scartare progetti a suo insindacabile giudizio), beh sarebbe un grande smacco.
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Massimo Merati Era una mia riflessione personale. Sicuramente, come anticipato in riunione una ciclabile difficilmente può rientrare in un patto di cittadinanza. Non per questo non deve essere fatta. La giunta può decidere di perseguirla al di fuori dei patti. Il patto per sua stessa natura prevede la partecipazione dei cittadini alla cura e svolgimento del patto stesso, quindi opere pubbliche significative non penso vi possano rientrare. Oltre ai vincoli del nuovo codice appalti e dei compiti di direzione lavori che gli uffici non possono delegare. 
La giunta fa benissimo a scartare progetti a suo insindacabile giudizio, è sua prerogativa. Ovviamente poi ne raccoglie meriti o conseguenze alle elezioni. In modo meno visibile è successo anche con BiPart, quando molti progetti venivano scartati perchè non fattibili tecnicamente, ma senza motivare il perchè. (Vedi per esempio controviale alberato). Sui patti di cittadinanza poi non capisco cosa si intenda per trasmissione orale...mica sono un bando. Trovo normale che se ne discuta prima con le consulte e che diventino scritti quando vengono definiti gli interventi di massima e si inizia a progettare. Il patto poi andrà sottoscritto, quindi sarà obbligatoriamente per iscritto.
Il problema delle capofila è reale ma soprattutto per le feste di quartiere, dove rischi e oneri burocratici sono enormi a fronte di un contributo minimo. Sui patti di cittadinanza stai sicuro che il capofila lo trovi sempre 😅😉

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Giovanni Vergani Mi stupisce che tu non colga il significato di metodo della “trasmissione orale” visto che ripetutamente si presenta in Consulta su vari temi senza avere mai risposte scritte.
Da quanto scrivi sembra anche già deciso (e già detto a voce a voi coordinat
ori) che i percorsi ciclabili non rientreranno: ecco un esempio di trasmissione orale. 
Non capisco poi perché un intervento pubblico in conto capitale non possa rientrare tra i Patti. Se così fosse ad es. il campo da basket di via Tolomeo non sarebbe stato realizzato (visto che i ragazzi che lo hanno sottoscritto non sono mai stati interpellati: è stato fatto e stop). È questione di volontà e di scelta politica decidere se fare o no un intervento (decidendo se considerare o ignorare una indicazione forte che viene dai cittadini cui è stato chiesto di indicare le loro priorità).
Btw ... con questo tuo dettagliato intervento tecnico amministrativo credo che sarai presto nominato come consulente di parte della Giunta (nel caso, meglio che sia messo per iscritto ... 🤔😜)
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Massimo Merati Secondo me campo di bocce o campo basket sì, interventi ad edifici pubblici o viabilità non penso. Ma ripeto è una mia riflessione personale. Appena ci convocheranno per i responsi lo sapremo. 
All'incontro nessuno ha escluso niente al momento (aspetta
no parere degli assessorati competenti e dei tecnici). La riflessione personale dell'assessore e dell'ufficio partecipazione è che il contenuto misto (vedi campo basket + manutenzione ed attività cittadini) o solo conto corrente è più adatto al patto di cittadinanza, ma al momento nulla è ufficialmente precluso.
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Giustina D'Addario Giovanni Vergani è proprio quello che abbiamo evidenziato noi della Consulta di San Fruttuoso. La giornalista erroneamente parla di un problema di "tasse", ma questo aspetto non è stato minimamente menzionato dalla Consulta. Abbiamo, piuttosto, sottolineato che la pretesa dell'Amministrazione, oltre ad essere impropria, non tiene conto delle nuove norme legate alla fatturazione elettronica. Quante associazioni, operanti in regime di minimi, vedrebbero mutata la loro configurazione nel caso si rendessero disponibili, in qualità di capofila, a gestire una somma di 20/30 mila euro? Questo problema va risolto, pena la fattibilità di molti progetti.

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Rispondi11 h

Massimo Merati Ma con i nuovi minimi (65k) e con il fatto che comunque anche la più piccola associazione deve essere in grado di gestire fatture elettroniche (la fattura di terzi verso l'associazione per esempio) non penso ci siano grossi impatti. O meglio non impatti maggiori di quelli che comunque dovrebbe fare. Sbaglio?
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Giustina D'Addario Massimo Merati guarda che non è così scontato...Ma a parte questo, è proprio sbagliato il concetto.
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Massimo Merati Sulle spese di conto capitale significative sono assolutamente d'accordo, ma sono anche convinto che non possano essere trasferite in capo all'associazione in patti di cittadinanza. Su spese in conto corrente invece è sempre stato così, anche con il BiAltro...

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Rispondi11 h

Giustina D'Addario Massimo Merati non solo. Proviamo a riflettere anche ad spetti legati al diritto societario. E' corretto/legittimo per un'associazione far "transitare" danaro che non ha nulla a che vedere con le finalità e gli scopi strettamente associativi? Per motivi professionali, conosco un sacco di associazioni che mai e poi mai si presterebbero ad operazioni di questo tipo.
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Massimo Merati Giustina D'Addario può essere....ma che differenza c'è con i BiPart? E inoltre se delle associazioni propongono dei patti di cittadinanza si presuppone che non siano contro le loro finalità. Capisco le tue preoccupazioni, ma allora perchè creare tali strumenti?
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Giustina D'Addario Massimo Merati infatti lo stesso discorso dovrebbe valere per i Bipart a mio modo di vedere. Ma attenzione, non sono le associazioni che propongono i patti, bensì le Consulte. E' diverso.
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Massimo Merati Alla fine le consulte hanno valore e possono generare patti di cittadinanza se sono composte da associazioni attive sul territorio adatte a stipulare un patto con l'amministrazione. Se in alcuni quartieri questo non è possibile, beh semplicemente il patto di cittadinanza non è lo strumento adatto per tali interventi. La giunta alloca fondi se vuole sul quartiere senza usare tale strumento.
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Rispondi10 h

Giustina D'Addario Massimo Merati Ma scusa, perchè, se l'AC ci tiene davvero, tutto dovrebbe cadere per via della gestione della parte economica?sarebbe assurdo. E poi trovo importante, anzi doveroso, che i soldi, di tutti i cittadini, vengano gestiti direttamente dalla AC.

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Massimo Merati Ma non decade nulla. Al posto di stipulare un patto di cittadinanza, che è un impegno biunivoco, le indicazioni e proposte della consulta e cittadini vengono prese in carico dall'AC direttamente, che a quel punto però agisce in modo univoco, e utilizza la consulta come ascolto e raccomandazioni.
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Giustina D'Addario Massimo Merati e la progettazione? Ma come, proprio tu, che sei un professionista, non dai valore a questo aspetto? Non ci credo.😃
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Massimo Merati Io personalmente se una consulta propone attività e si impegna con le associazioni e i cittadini a portarle avanti preferirei che i soldi per attuarle fossero trasferiti alle associazioni sul territorio, che probabilmente hanno una visione più precisa e sono maggiormente coinvolte ed interessate affinchè le attività vengano svolte con successo.
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Massimo Merati E comunque non capisco. Se siamo sopravvissuti a due edizioni Bipart, non penso che sarà molto diverso. Saranno accorpati 2 o 3 progetti all'interno di un patto. Quelli gestibili dalle associazioni avranno il trasferimento di soldi, la porzione in contAltro...
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Giustina D'Addario Massimo Merati semplicissimo: non è corretto scaricare la responsabilità della gestione economica sulle consulte.

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Massimo Merati Ripeto ma prima cosa è successo? Con i Bipart non è stato identico?
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Giustina D'Addario Massimo Merati infatti, come già detto, anche prima non era corretto.

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Massimo Merati Il problema vero non è la gestione dei soldi, ma la modalità di ricezione. Se i soldi non vengono anticipati da AC, ma erogati solo a saldo attività, questo diventa una esposizione di cassa troppo elevata per la maggior parte delle associazioni. L'ideaAltro...
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Giovanni Vergani Giustina D'Addario sono perfettamente d’accordo con te. 
Se per i progetti in conto corrente può essere ragionevole - per velocizzare e semplificare la burocrazia - una gestione di una proposta (culturale, sociale, sportiva) direttamente da parte di un
Altro...

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Giovanni Vergani Massimo Merati non è affatto vero che era così anche nel Bilancio Partecipativo, per le opere in conto capitale. Eppure di opere in conto capitale se ne sono fatte ma senza passaggio di denaro e di responsabilità progettuali, economiche e gestionali dirette da parte di associazioni.
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Massimo Merati Giovanni Vergani stiamo dicendo la stessa cosa... conto capitale lo deve fare AC. E il problema minimi e fatturazione elettronica esistono anche per conto corrente, come BiPart. Mi pare siamo tutti allineati.
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Rispondi8 h

Giovanni Vergani Massimo Merati non proprio. Tu continui a ribadire che gli interventi in conto capitale (opere) non dovrebbero rientrare nei Patti. Lo dici precisando che è un tuo pensiero ma sembra quasi che parli ... in nome e per conto.
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Rispondi8 h

Massimo Merati Giovanni Vergani vabbè ma tu sei diventato un pochino paranoico! 😅😜😂
Comunque cambia poco se nella firma del patto è inclusa l'opera o se è prerequisito per il patto. Mi sembrano dettagli. Io non ricordo precisamente il patto di collaborazione Basket, ma il lavoro, anche se ha coinvolto i ragazzi nel check progettazione, è stato svolto prima del patto di collaborazione che si è siglato ad opera ultimata.
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Rispondi8 h

Giovanni Vergani Massimo Merati assolutamente no. Ho appena risposto sull’altro threat.
PS: è inutile che addolcisci ciò che scrivi con gli emoticon. Non è paranoia ma sostanza, visto che stiamo parlando di PA. A meno che tu ne sia parte organica e quindi cinghia di trasmissione delle opinioni della PA. Potrei metterci le emoticon ma evito.
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Rispondi7 h

Paola Sacconi Questa faccenda dei capofila non funziona proprio. Nella Consulta di Sant'Albino non c'è nessuno che possa svolgere questa funzione. Vuol dire che siamo tagliati fuori dagli investimenti per opere indispensabili nel quartiere? Le persone possono metterci il loro impegno a proporre, progettare (in condivisione con l'amm. comunale) e far funzionare il patto, non certo rendersi responsabili sul piano economico della realizzazione di un'opera pubblica. Faccio un esempio: il nostro quartiere è probabilmente l'unico senza una biblioteca. Abbiamo proposto che un deposito di proprietà comunale venga destinato a questo scopo, con interventi graduali, nel corso dei quali i cittadini possono assumersi delle responsabilità. Ma l'adeguamento del fabbricato al nuovo uso non può certo essere in carico alla Consulta o chi per lei! Ci sono altri modi per portare avanti i patti senza tutte queste complicazioni burocratiche.

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Giustina D'Addario Paola Sacconi, siamo d'accordo! Purtroppo ti devo correggere su un aspetto. Voi non siete gli unici a non avere una biblioteca, manca anche a noi di San Fruttuoso. Ma ti dirò di più, a noi manca anche il centro civico, visto che da ben 28 anni siamo ospiti, indesiderati, della scuola media Sabin.☹️

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Massimo Merati Secondo me semplicemente l'adeguamento di un fabbricato non è scopo di un patto di cittadinanza. O almeno lo può essere indirettamente. Il patto può essere su come i cittadini poi usano tale edificio, se vogliono contribuire alle sue attività o a manutenzione estetica / abbellimento. Un po' come il campo da basket nei giardini Parmenide. Il patto di collaborazione è sull'uso, e parte dopo l'intervento di ammodernamento del campo fatto da amministrazione.
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Massimo Merati Premettendo che sono solo miei auspici e considerazioni personali. Una delle proposte Libertà è quella del bocciodromo e tavoli ping pong / calcetto balilla; un'altra sono attività ludiche.
Potrei fare un patto di cittadinanza dove AC prende in carico 
prima la realizzazione del bocciodromo in coprogettazione con la consulta (con la responsabilità tecnica esecutiva in capo a AC) e poi gestione di uso, tornei, pulizia, aprire e richiudere tavoli in caso maltempo, etc. venga delegata ad associazioni consulta con relativo trasferimento fondi in conto corrente. E' una cosa assurda? Vi sembra non realizzabile?
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Giovanni Vergani Paola Sacconi sono anch’io d’accordo con te. 
Per le proposte in conto capitale - se è vero il fatto che l’Amministrazione voglia che ci sia un’associazione capofila anche per quelle per le parti gestionali-economiche - lo trovo improprio oltre che scorretto (e assurdo dal punto di vista della PA). Direi impraticabile.

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Massimo Merati Giovanni Vergani ma esattamente in quale occasione AC ha detto che vuole una associazione capofila a cui scaricare la cosa? Nelle riunioni a cui ho partecipato io mai. È stato detto in consiglio o parlate per conto di 😜😅?
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Giovanni Vergani Massimo Merati non è corretto ciò che affermi sul campetto di via Tolomeo: il Patto con il gruppo proponente è stato sottoscritto prima dell’intervento di riqualificazione, non dopo (e non so nemmeno come sua adesso la situazione circa la manutenzione)
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Giovanni Vergani Massimo Merati ti ricordo che stai scrivendo sotto un mio post riferito ad un articolo. Io parlo e scrivo sulla base di quanto riferito dall’articolo. Non ho info di prima mano, ne da incontri vis a vis ne da whatsapp. Sulla base dell’articolo, cronaca di una seduta di Consulta, parrebbe che l’associazione capofila debba esserci x tutti i Patti, compresi quelli in conto capitale. Se poi verranno scartate proposte di opere perché la PA non intende realizzarle, non si dica che non si possono fare perché non c’è un capofila.

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Giovanni Vergani Massimo Merati vedo che, riprecisando che sono solo tuoi auspici e considerazioni, porti come esempi proposte che nel quartiere sono risultate in 6-7^ posizione e non invece proposte che sono state indicate nettamente come prioritarie. È perché sai già che saranno escluse ?
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Massimo Merati Giovanni Vergani un opera in conto capitale dubito che possa essere comunque assegnata ad una capofila causa codice appalti. Serve un bando. Così almeno capisco io. Quindi non penso avremo problema capofila. Questo non toglie che avremo i problemi di fatturazione elettronica ed altro per conto corrente. 
L'articolo è in parte sbagliato perchè non riflette quanto discusso in tale consulta, come già confermato da altri sotto il tuo post.

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Giovanni Vergani Massimo Merati ok, le mie considerazioni sono sul concetto di ritenere congrui e fattibili anche opere in conto capitale. Sugli altri temi di tipo economico condivido le perplessità ma non mi esprimo, essendo semplice cittadino civico e non rappresentando un’associazione.
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Massimo Merati Giovanni Vergani non sicuramente, ma è stato il feedback ricevuto preliminarmente ed ufficialmente quando abbiamo presentato al tavolo le proposte. Ciclabili o Opere pubbliche che coinvolgono viabilità difficilmente possono rientrare nei patti ma possono essere perseguite in altro modo. Ci hanno detto che peró la conferma ufficiale avverrà dopo essersi consultati con gli altri assessorati e gli uffici tecnici competenti. La risposta è prevista tra fine febbraio e inizio marzo, sempre rispetto a quanto detto in riunione.

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Rispondi7 h

Giovanni Vergani Massimo Merati ok grazie. Aspettiamo allora i riscontri ufficiale nella loro completezza.

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Massimo Merati Giovanni Vergani quello che possiamo fare è sollecitare fra qualche settimana l'assessorato se le risposte tardassero.

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Rispondi7 h

Paola Sacconi Che ci voglia un capofila lo si evince dalla scheda che abbiamo compilato x il patto di cittadinanza. Non ci sono distinzioni tra corrente e capitale. Noi abbiamo lasciato in bianco la riga.

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Massimo Merati Paola Sacconi non potendo assegnare per codice appalti un intervento in conto capitale direttamente ad una associazione senza bando (ho il dubbio solo sotto i 10k), ho dedotto che opere pubbliche non rientrano nei patti.
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Rispondi6 h

Cederna, con due gocce d’acqua e la biblioteca finisce a mollo | A Monza X Esempio

Cederna, con due gocce d’acqua e la biblioteca finisce a mollo | A Monza X Esempio

DEGRADO A SANT'ALBINO, DEPOSITATA LA RACCOLTA FIRME

ANCORA UNA VOLTA CI TOCCA PRECISARE CHE L'OBIETTIVO PRIMARIO DELLA PETIZIONE NON SONO AFFATTO "GLI ABUSIVI CHE VIVONO DENTRO LE BARACCHE" MA L'INSEDIAMENTO ABUSIVO DI TIR IN AREA AGRICOLA!
ESIGIAMO RISPETTO DELLE NOSTRE DICHIARAZIONI.



Già mesi fa scrivevamo in proposito:" In particolare nell'area di Via Offelera un imprenditore ha insediato una attività che contrasta con la destinazione agricola della zona... A margine ma sempre in area di proprietà dello stesso imprenditore è sorto, secondo quanto confermato dal vicesindaco Villa che vi ha svolto un sopralluogo, un insediamento di persone, famiglie e bambini che vivono in condizioni molto precarie, senza servizi igienici e acqua. Anche i residenti di alcuni palazzi prospicienti vivono con grande disagio questa situazione. Noi vogliamo dare un supporto a questi nostri concittadini e contribuire a porre fine a situazioni di illegalità e pericolo. Nel contempo vogliamo evitare sgomberi sommari che spesso intervengono con clamore "mediatico" ma poco utile e non fanno che spostare in altre aree periferiche le stesse situazioni di emarginazione. Sappiamo che in alcune situazioni simili Amministrazioni sensibili e competenti  hanno costruito reti di associazioni, enti istituzionali, volontariato e singoli cittadini capaci di entrare in relazione con questi contesti provvedendo anche a fare interventi provvisori per ridurre il disagio di tutti, piazzando bagni chimici, portando acqua, raccogliendo i rifiuti. In tal modo hanno identificato i presenti, monitorato le situazioni e costruito possibili percorsi di integrazione, supporto, tutela dei minori ecc. eliminando contemporaneamente anche le condizioni per il persistere di attività illegali...".
E ancora :"Non è giusto prendersela con i disperati che vivono in queste condizioni anziché con chi gestisce da anni un lucroso affare in spregio di ogni norma".





martedì 5 febbraio 2019

Strade di plastica riciclata: l'Olanda dice addio all'asfalto

Strade di plastica riciclata: l'Olanda dice addio all'asfalto: Sostituire l’asfalto con la plastica riciclata sulle strade? A Rotterdam il progetto presto potrebbe diventare realtà. La ditta VolkerWessels ha infatti iniziato a proporre una nuova forma di rivestimento stradale realizzato con la plastica riciclata.

Con LabMonza una serata di confronto sull'urbanistica targata Allevi | Seietrenta.com

Ci sarà anche la "nostra" Paola Sacconi.




LEGGI TUTTO QUI:

Con LabMonza una serata di confronto sull'urbanistica targata Allevi | Seietrenta.com

GIOVEDI' 7/2 - BRUGHERIO - "LE FOIBE NELLE COMPLESSE VICENDE DEL CONFINE ORIENTALE (1920 - 1947)"


13/2 ORE 21 A BINARIO 7 PER INIZIATIVA ANPI

   















 COMUNICATO STAMPA  

L’A.N.P.I. di Monza e Brianza, in collaborazione con il Teatro Binario 7, ha programmato una serie di incontri di carattere storico sul ruolo delle donne nella storia d’Italia, a partire dalla Resistenza fino al ’68. Tali incontri, dal titolo “dialoghi della storia”, sono stati programmati sin dal mese di giugno 2018 e sono stati pubblicizzati a partire dal successivo mese di ottobre. Il prossimo incontro è previsto per il 13 febbraio 2019 alle ore 21 presso la sala Picasso del Teatro Binario 7. Purtroppo, alcuni giorni or sono, siamo venuti a conoscenza che in concomitanza con la nostra iniziativa, ci sarà, sempre all’interno del Teatro Binario 7, un evento organizzato dall’associazione  A.D.ES.,  che  ha  ottenuto  l’uso  della  sala  anche  grazie  al  patrocinio concesso dal comune di Monza.  Questo ci sorprende negativamente, in quanto è a tutti noto lo stretto legame di A.D.ES. con il movimento neofascista “Lealtà Azione”. Per questa ragione abbiamo chiesto all’amministrazione comunale di Monza di revocare il patrocinio o, in subordine, almeno di spostare la data o la sede dell’evento organizzato da A.D.ES. in  contemporanea  a  quello  dell’A.N.P.I. Finora non abbiamo avuto alcuna risposta in merito. Per  quanto  ci  riguarda  abbiamo  ovviamente  deciso  di  confermare  l’iniziativa  in programma  e  chiediamo  a  tutte  le  forze  istituzionali  di  operare  per  risolvere  questa situazione di grave disagio. Invitiamo  tutti  i  nostri  iscritti,  i  simpatizzanti ed  i  cittadini  democratici ed  antifascisti  a partecipare all’iniziativa organizzata dall’A.N.P.I. il 13 febbraio alle ore 21 presso la sala Picasso del Teatro Binario 7 (via Turati Monza) dal titolo “Senza distinzioni di sesso: le Costituenti e l’emancipazione delle donne”, nella quale sarà presente la direttrice dell’Archivio del Lavoro CGIL Milano dr.ssa Debora Migliucci.    

lunedì 4 febbraio 2019

Apre la “Casa digitale” per facilitare l’accesso alla tecnologia

Per i cittadini di Monza e Brugherio una consulenza gratuita nel campo digitale.


Apre la “Casa digitale” per facilitare l’accesso alla tecnologia - Cronaca Brugherio

Vedi anche :http://www.comune.monza.it/it/news/Una-Casa-per-avvicinare-i-cittadini-al-web-00001/

Un altro Abitare: abitare la Decrescita - Eddyburg.it

Un altro Abitare: abitare la Decrescita - Eddyburg.it

Monza PINK network: lavoro, cura e cultura in un solo network! | CSV Lombardia

Dal confronto tra associazioni femminili al Tavolo delle pari opportunità del Comune di Monza, nasce il progetto Monza Pink Network. Un network tutto in rosa, di e per donne che abbiano voglia di mettersi o rimettersi in gioco, che vogliano condividere la propria esperienza e la propria professionalità.

Tanti incontri, un solo grande obiettivo: fare rete in tutti i sensi!

Monza PINK network: lavoro, cura e cultura in un solo network! | CSV Lombardia




Là dove c’era l’erba - Vorrei | Rivista non profit

Là dove c’era l’erba - Vorrei | Rivista non profit

domenica 3 febbraio 2019

LA PISTA BRUMOSA NON C'E' - MONZA IN RITARDO DI DUE ANNI

Riportiamo articolo dal Cittadino tratto dal gruppo FB "Cosa succede in Città di Monza" (manca la data ma crediamo sia di questi giorni).
Il nostro Comitato chiese a suo tempo che da questo bel gruzzolo si ricavasse qualcosa per i "nostri" 400 mt. mancanti per congiungere la ciclabile del Villoresi con quella sull'ex tracciato del tram Milano-Vimercate; mancanza scandalosa.
Ora pare che tutta la ciclabile "Brumosa" resti per ora nel mondo dei sogni. Arena ha altro cui pensare.   


venerdì 1 febbraio 2019

PATTI DI CITTADINANZA : MOLTE PERPLESSITA'

Buttata nel cestino l'esperienza di Bipart promossa dalla vecchia amministrazione, la Giunta Allevi propone I PATTI DI CITTADINANZA.
In un lasso di tempo brevissimo (senza poter consultare la popolazione) le Consulte sono state chiamate a proporre dei progetti.
Dopo di che l'iter prevede che entro qualche mese si storneranno i progetti valutati irrealizzabili. Entro fine 2019 l'amministrazione deciderà quali progetti saranno realizzabili (da mettere in opera non prima del 2020). I progetti dovranno superare verifiche dal punto di vista tecnico e della sostenibilità economica e in ogni caso la Giunta potrebbe insindacabilmente preferire alcune delle indicazioni raccolte dalla popolazione durante le giunte itineranti.
Una procedura già  farraginosa e poco trasparente. A peggiorare le cose la richiesta di un capofila che avrà la responsabilità della gestione (pratica ed anche economica e contabile) del progetto. Ovviamente nessuna Consulta ha ritenuto di avere al proprio interno un capofila di tale genere.
Per non parlare della Consulta di Sant'Albino che avrà già le sue difficoltà a comprarsi uno scaffale per lo "scambio libri" promosso con un "patto di collaborazione" (perché il Comune non prevede neppure tale spesa).
Intanto comunque la nostra Consulta ha proposto la riqualificazione di Piazza Pertini ("Piazza del sole") secondo il vecchio progetto Bipart e il recupero di un'area feste e spazio biblioteca da realizzare in un deposito comunale posto dietro il benzinaio di Via Adda. Vedremo. 

alleghiamo articolo del Cittadino (dal titolo piuttosto ermetico) sperando di aver dato qualche elemento di informazione in più.



SOSTITUITA LA PEDIATRA MA NON C'E' L'ASSISTENTE




LEGGE BRAMINI - PARTE IL CONFRONTO SUL PROVVEDIMENTO SALVA - CASE



Brugherio - Cento euro per comprare i libri delle medie alle famiglie con reddito sotto i 20mila euro – Noi Brugherio

Cento euro per comprare i libri delle medie alle famiglie con reddito sotto i 20mila euro – Noi Brugherio

5/2/2019 h. 21 CENTRO CIVICO SAN BIAGIO - DDL PILLON - PERCHE' E PERCHE' ADESSO

MARTEDI 5 FEBBRAIO H 21.00 - CENTRO CIVICO SAN BIAGIO-CAZZANIGA
DDL PILLON / PERCHE' E PERCHE' ADESSO

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Coinvolgimento paritario, mediazione familiare obbligatoria, mantenimento in forma diretta senza automatismi, contrasto all'alienazione genitoriale. Sono questi i quattro pilastri del DDL Pillon, quattro punti cardine che, dietro parole ambigue, nascondono il tentativo di limitare la libertà delle donne di separarsi e divorziare dal proprio partner. Il disegno di legge, da mesi in discussione alla Commissione Giustizia del Senato, non solo insiste sulle pressioni economiche, psicologiche e sociali che una donna subisce nel momento in cui intraprende il divorzio, ma si inserisce in una logica più ampia, più subdola, che vogliamo analizzare.

Approfondiremo assieme all'avvocatessa Rita Pinzani e alla ricercatrice Carlotta Cossutta il contenuto del DDL Pillon e le sue possibili ripercussioni. Ne analizzeremo gli effetti e la dimensione di prevaricazione in cui si inserisce, alimentata da dinamiche sociali e culturali difficili da eradicare.

giovedì 31 gennaio 2019

SANT'ALBINO E SAN DAMIANO: DATECI LA CICLABILE DA SOVRAPPASSO A VIA ADDA!

Dopo anni di pressione e dopo l'ennesimo incidente che costò la vita al giovane ciclista Simone Della Vella il nostro Comitato e la popolazione di Sant'Albino e San Damiano hanno ottenuto la realizzazione del sovrappasso ciclopedonale in Viale Industrie (decliniamo ogni responsabilità rispetto alla rotonda, fatta senza alcun rispetto delle nostre indicazioni). Da anni chiediamo di realizzare 400 m. di ciclopedonale che mancano per congiungere tale sovrappasso (e l'intera ciclabile Villoresi) alla ciclabile di Via Adda (sull'ex tracciato del tram Milano-Vimercate). Tale ciclabile raggiunge Milano e la ciclabile della Martesana. In pratica questi 400 m. mancanti metterebbero in continuità decine e decine di Km. L'amministrazione di Brugherio ha manifestato disponibilità. Quella di Monza latita. Leggiamo in calce all'articolo sotto un vago cenno dell'Assessore Arena a ulteriori "interventi per loa messa in sicurezza di tratti ancora a rischio". 

PS . la settimana scorsa un ragazzino in bici è stato investito da un'auto proprio a ridosso del sovrappasso, rischio che avevamo spesso denunciato e che non mancherà di riproporsi.

CQSA



VEDI ANCHE ARTICOLO DE "IL CITTADINO"


mercoledì 30 gennaio 2019

A Monza con la "LibertHub Card" spesa scontata nei negozi di vicinato | Seietrenta.com

A Monza con la "LibertHub Card" spesa scontata nei negozi di vicinato | Seietrenta.com

31/1/2019 MONZA BINARIO 7 - CONVEGNO SULL'ACCOGLIENZA (potete seguirlo anche in streaming)



Consorzio Comunità Brianza

‎Migranti: l'accoglienza ha funzionato. Adesso?

Ecco il programma completo dell'evento di giovedì! Se non riuscirete a partecipare fisicamente all'evento potete seguire la diretta del convegno con un semplice click, collegandovi alla nostra pagina FB Consorzio Comunità Brianza !


C'è tempo fino al 15 febbraio per ottenere la bandiera gialla della ciclabilità. Noi a Monza daremmo una bandiera nera.

Dopo anni di pressione e dopo l'ennesimo incidente che costò la vita al giovane ciclista Simone Della Vella il nostro Comitato e la popolazione di Sant'Albino e San Damiano hanno ottenuto la realizzazione del sovrappasso ciclopedonale in Viale Industrie (decliniamo ogni responsabilità rispetto alla rotonda, fatta senza alcun rispetto delle nostre indicazioni). Da anni chiediamo di realizzare 400 m. di ciclopedonale che mancano per congiungere tale sovrappasso (e l'intera ciclabile Villoresi) alla ciclabile di Via Adda (sull'ex tracciato del tram Milano-Vimercate). Tale ciclabile raggiunge Milano e la ciclabile della Martesana. In pratica questi 400 m. mancanti metterebbero in continuità decine e decine di Km. L'amministrazione di Brugherio ha manifestato disponibilità. Quella di Monza latita per cui le attribuiremmo una bandiera nera...

PS . la settimana scorsa un ragazzino in bici è stato investito da un'auto proprio a ridosso del sovrappasso, rischio che avevamo spesso denunciato e che non mancherà di riproporsi.

CQSA

leggi qui l'articolo:

Comuni Ciclabili: c'è tempo fino al 15 febbraio per ottenere la bandiera gialla della ciclabilità

SABATO 2/2/2019 dalle 14 - A MONZA (E IN TUTTA ITALIA) - L'ITALIA CHE RESISTE

Fate girare l'appello. Partecipate!





















Programmazione · Sabato 2 febbraio 2019
14:00
Se ci sarà una buona partecipazione faremo una catena umana intorno al palazzo comunale verso 16:30



Dettagli

Sono tantissime le città che hanno aderito con associazioni, comitati, partiti, organizzazioni sindacali. Cittadine e cittadini di MONZA ci sono!
Abbiamo ricevuto ad ora adesioni anche da: ANPI Monza Brianza , CGIL Brianza, Articolo 1 MDP, PRC, Liberi e Uguali, Pci, LabMonza, Sinistra Italiana, PD, USB Monza Brianza......CONDIVIDETE, INVITATE, PARTECIPATE !!!

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La Manifestazione del 2 febbraio nasce come reazione spontanea di un gruppo di cittadini impegnati nel sociale davanti al quotidiano sfoggio di barbarie e crudeltà. La nostra aspirazione è quella di far passare il concetto che siamo dei normali cittadini che sono intenzionati a contrastare politiche di governo che vanno, in modo antistorico, riportando nel nostro paese razzismo e xenofobia. Perché il 2 febbraio? Perché pochi giorni dopo il giorno della memoria, perché non vogliamo essere come quelli che in tempo di guerra hanno fatto finta di non vedere quello che stava accadendo. Se Vuoi partecipare, Ti chiediamo di recarti sotto l’ufficio del comune della tua città, assieme agli amici che come te vogliono manifestare. Vogliamo manifestare ovunque, non in in unica città, per dimostrare che ovunque ci sono cittadini che dissentono da queste politiche di governo. Ti chiediamo di essere una cellula di un organismo che manifesta assieme. Essendo noi un gruppo di cittadini Non abbiamo la forza di istituzionalizzare o promuovere attraverso pubblicità la nostra iniziativa. Ci affidiamo al tamtam, speriamo nell’organizzazione autonoma di altri gruppi. Questa volta, a differenza di altre manifestazioni, sono benvenute le bandiere che sottolineino l’adesione di associazioni, partiti politici, istituzioni. E l’ora di metterci la faccia e contarci.