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venerdì 7 agosto 2020

DOPO AVER SPERIMENTATO PER SEI ANNI L'ACCONDISCENDENZA DELLE ISTITUZIONI ORA ASFALTI BRIANZA TENTA IL RICATTO FINALE

Come risponde Asfalti Brianza all'ennesimo sequestro imposto dalla Procura della Repubblica? Nel suo stile fatto di furbizia e arroganza. Un atteggiamento comprensibile alla luce di ben sei anni di accondiscendenza vergognosa da parte di Istituzioni ed enti di controllo che danno all'Azienda una più che fondata sensazione di impunità.

Dopo un primo sequestro per illecita gestione dei rifiuti la Procura, su dati anomali contenuti nella Relazione ARPA che Capitanio ci racconta nella sua versione poco corretta,  li sequestra per la seconda volta per emissioni nocive.
Si è già contestato loro di aver illecitamente accumulato fresato per un quantitativo 20 volte superiore al dovuto. L'AUA vigente ribadisce che non hanno mai potuto e non potranno mai neppure usarlo, il fresato. Oltretutto il vecchio sito produttivo (proprietà Ferrario) al momento della voltura AUA aveva nel tabellario del materiale stoccato con il codice CER 170301 ovvero recupero di manto stradale con presenza di catrame (estremamente inquinante se riutilizzato) e carbone. La "montagna di fresato" accumulata da Asfalti Brianza non ha alcuna caratterizzazione. Non si sa da dove viene e da cosa è composta. Al limite potrebbe trattarsi di scorie nucleari. Nel verbale ARPA del 4/9/2019 Bianchi ha già ammesso di aver usato il fresato nella produzione contro ogni norma vigente. Il Sindaco Capitanio in persona ha spiegato alle Iene che uno smaltimento regolare richiederebbe 15/30 camion al giorno per 60/90 gg. e "una milionata". Abbiamo sempre sostenuto che quella montagna è per AB una assicurazione sulla vita che consente di ricattare il Comune di Concorezzo: se mi dai fastidio fallisco e ti resta sul gobbo la milionata da accollare ai tuoi elettori.
Ed ecco che come da noi previsto l'Azienda, irregolare in tutto e priva di ogni credibillità (lo ha detto persino il nostro Vicesindaco!)  richiede una nuova AUA per usare il fresato nella  produzione!
E' un po' come se qualcuno, riconosciuto colpevole di averti ammazzato il cane, al posto della pena e in nome dell'economia circolare chiedesse l'autorizzazione ad arrostirlo e a fartelo mangiare.

Vediamo a che punto di "disponibilità" sono pronti ad arrivare, ancora una volta, il Sindaco di Concorezzo e la Provincia di Monza e Brianza, magari accordandosi con l'Azienda al prossimo tavolo della Prefettura. Poveri noi cittadini!

CQSASD



TRA UNA MAREA DI PAGINE ARPA CAPITANIO HA LETTO SOLO QUESTA! CHE STRANO!














Il Sindaco Capitanio spaccia queste due pagine per la conclusione finale della relazione ARPA. In realtà si tratta solo di una minima parte delle analisi fatte e specificamente dell'All. 3 - Monitoraggio della qualità dell'aria. Tale monitoraggio è avvenuto mediante campionatori passivi dal 18/12/2019 al 16/6/2020, in regime di lockdown, con produzione ferma o ridotta al 50% e anche in questo caso con temperature di 30° sotto gli standard (il che di per sé riduce già di molto le emissioni). Sia la stessa ARPA che la Perizia del Comune di Concorezzo hanno rilevato che i dati andranno di nuovo raccolti in condizioni di produzione normale.
Per inciso in questo periodo di 6 mesi il nostro modulo ha rilevato 90 segnalazioni con una media di 15 al mese. Per capire che il periodo dei campionamenti non è un riferimento utile basti pensare che appena cessato il controllo ARPA al camino (30/6/2020), nella sola notte fra il 2 e il 3/7/2020 sono state registrate più di 100 segnalazioni.

Sostanzialmente ARPA si è limitata qui a raffrontare i dati raccolti con quelli di due aree analoghe del milanese. Considerando che ci troviamo nella regione più inquinata d'Europa il risultato finale che trova nei tre casi situazioni analoghe non ci rassicura un granché.

Questo parametro non ha nulla a che vedere con l'analisi delle emissioni di AB che sono state rilevate fuori norma tanto che la Procura ha provveduto a immediato sequestro.

Del resto, è quello che ha scritto lo stesso Capitanio in un suo post: “Con l’esposizione dei risultati di Arpa si è conclusa una prima fondamentale parte del lavoro del tavolo della Prefettura che, ricordiamolo, aveva proprio l’obiettivo di verificare la salubrità dell’aria. I dati presentati descrivono una situazione in cui non ci sono evidenze di criticità e anomalie rispetto alla qualità dell’aria mentre per esprimerci sulla salubrità dell'aria aspettiamo la relazione di ATS ad inizio settembre"

CAPITANIO. L'HAI SCRITTO TU : "Per esprimerci sulla salubrità dell'aria aspettiamo la relazione di ATS ad inizio settembre"





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ASFALTI BRIANZA - RELAZIONE DI ARPA - CAPITANIO DA NOTIZIE CONTRADDITTORIE E TENDENZIOSE SULLA SALUBRITA' DELL'ARIA


Il Sindaco di Concorezzo (e la sua cerchia di fans) ha iniziato da mesi ad "anticipare" dati rassicuranti sui controlli ARPA. Forse perché l'averci esposti inopportunamente ad emissioni cancerogene nuovamente accertate da ARPA nell'unico giorno di controllo al camino con regime "quasi" normale (30/6/2020) e prontamente stoppate dalla Procura col suo nuovo sequestro del 22/7/2020 potrebbe creargli qualche grattacapo. Pur amareggiati da tre anni in cui ARPA aveva fatto controlli a camino spento ci pare ingiusto liquidare in modo così superficiale e fuorviante la recente relazione ARPA. La vulgata del Sindaco non corrisponde alla realtà e anche la stampa, lette le carte, ne prenderà atto.

Del resto, è quello che ha scritto lo stesso Capitanio sul suo post: “Con l’esposizione dei risultati di Arpa si è conclusa una prima fondamentale parte del lavoro del tavolo della Prefettura che, ricordiamolo, aveva proprio l’obiettivo di verificare la salubrità dell’aria. I dati presentati descrivono una situazione in cui non ci sono evidenze di criticità e anomalie rispetto alla qualità dell’aria mentre per esprimerci sulla salubrità dell'aria aspettiamo la relazione di ATS ad inizio settembre"

CAPITANIO. L'HAI SCRITTO TU : "Per esprimerci sulla salubrità dell'aria aspettiamo la relazione di ATS ad inizio settembre"

Quelle che il Sindaco spaccia per Conclusioni della Relazione ARPA sono solo le conclusioni parziali dell'allegato dedicato alla comparazione fra qualità dell'aria nella nostra area e quella rilevata in altre due aree milanesi analoghe. Un parametro che secondo noi dice poco ma che nulla ha a che vedere con l'analisi delle emissioni di Asfalti Brianza e con la valutazione della loro nocività. Ma le bugie hanno le gambe corte e la verità sta nelle carte. 


Dopo la Perizia Tecnica commissionata dal Sindaco di Concorezzo anche le relazioni Arpa attese per la fine di luglio, confermano le nostre denunce.

v  Asfalti Brianza è azienda insalubre di Prima Classe e non può stare dove ora si trova.  ARPA invita il Comune di Concorezzo a verificare la compatibilità dell’attività col territorio.
v  Le emissioni non sono solo odorigene ma anche nocive e cancerogene
Non a caso la Procura, dopo l’indagine sui rifiuti ha aperto un nuovo filone sulle emissioni e ha provveduto ad un altro sequestro.
V’è anche una testimonianza di fumi acri provenienti dall’impianto fatta dal Caposquadra dei VVFF in data 2 luglio 2020 e ripresa nella relazione ARPA.
Nostro inciso -  Gli impianti di produzione dell’asfalti emettono vari inquinanti:

  • -            Materiale particellare (PM10 e PM 2,5). Le cosiddette “polveri sottili”.
  • -          Composti organici volatili (COV, COVT o VOC).
  • -          Idrocarburi policiclici aromatici (IPA). Alcuni IPA sono stati riconosciuti come cancerogeni dall’Unione Europea e dall’EPA (Environmental Protection Agency).
I composti organici volatili totali (COVT), durante le analisi effettuate da ARPA in sito, superano in modo costante il limite imposto dall’AUA del 2016 (Autorizzazione unica ambientale, documento il cui mancato rispetto sospende l'autorizzazione al funzionamento) (50mg/Nm c.s.). (vedi pag. 2 della Relazione ARPA)

 I Tecnici ARPA rilevano inoltre (il 30/6/2020, unico giorno di analisi al camino con impianto "quasi" a regime) una concentrazione di benzene, toluene e xilene tali da superare i limiti previsti dall’AUA. Il Benzene è cancerogeno per l’uomo e in particolare può causare varie forme di leucemia e linfomi. La presenza di Benzene oltre i limiti autorizzati era già stata evidenziata nel 2018 da una relazione tecnica commissionata dalla stessa Asfalti Brianza. Questi dati si riferivano alla produzione svolta con il precedente bruciatore che aveva una portata inferiore del 30% rispetto all'attuale. Per cui si presume oggi un proporzionale aumento delle emissioni. Tra l’altro una direttiva della Comunità Europea specifica che non esiste una soglia identificabile al di sotto della quale queste sostanze non comportano un rischio per la salute umana.



Nota di Marco Rigoldi, Chimico: Le rilevazioni cui ci riferiamo sono quelle al camino (E1). In pratica, se prima le relazioni fatte fare dall'azienda non avevano trovato grosse anomalie (Osmotec diceva che l'aria per non essere nociva doveva essere diluita 756 volte, quindi questo parametro poteva rientrare in un raggio di 500 mt. dal camino) ora Arpa dice che loro hanno trovato valori anomali (soprattutto benzene...CMR). Quindi ora dovranno trattare la parte delle emissioni gassose perché le stesse rientrino nei parametri stabiliti, oltre a convogliare le emissioni diffuse. Inoltre l'azienda DEVE tenere il registro delle manutenzioni dell'impianto aspirante....(la perizia del Comune di Concorezzo dice che per tale mancanza la pena è il carcere). Tutto ciò non è poco!

Ricordiamo anche che i campionamenti passivi sonno stati fatti in periodo di lockdown, con produzione ridottissima e temperature ridotte, e in regime di ipercontrollo per cui l’Azienda si presume abbia usato solo materie prime, cosa di certo non avvenuta quando i miasmi hanno prodotto più di un migliaio di segnalazioni.
Del restoo Asfalti Brianza ammette di usare il fresato contro ogni norma (verbale sopralluogo ARPA del 4/9/2019).

Rispetto alla tematica della qualità dell’aria ricordiamo che ARPA non ha affatto detto che non ci sono problemi. Ha detto che la situazione è analoga ad altre due zone di Milano scelte a raffronto. E considerando che siamo nell’area più inquinata d’Europa questo non rassicura molto.
Poi, come ha sempre fatto durante i tre anni di tavoli promossi dal Comune di Concorezzo ha ribadito che le emissioni  odorigene rimandano sicuramente a questioni sanitarie che però vanno prese in carico dall’ente preposto (ATS). 


v  Stoccaggio rifiuti
Lo stoccaggio di rifiuti presente in sito è ben 20 volte superiore il quantitativo ammesso dall’AUA (25.141 m3      rispetto ai 1.250 autorizzati). 


  • Altre anomalie riguardano poi il recupero delle acque reflue (v. diffida ATO ancora aperta).
Ricordiamo che la perizia commissionata dal Comune di Concorezzo indica le leggi violate di volta in volta per cui è facile risalire alle sanzioni previste. Si tratta spesso di carcere (fino sei anni!). Dunque dire che tutto a bene è veramente disonesto.






mercoledì 5 agosto 2020

LA RONDINE DI CONCOREZZO SULL'INCONTRO COL PREFETTO

Nessuna descrizione della foto disponibile. 
ASFALTI BRIANZA. OGGI L'INCONTRO CON IL PREFETTO.
Alcuni giorni fa, ben 47 consiglieri comunali hanno sottoscritto una lettera inviata in Prefettura. Qui trovate il testo completo, riportato da Prima Monza, con tutti i firmatari: https://bit.ly/2OP71Ud
Oggi si è tenuto l'incontro tra il Prefetto e una delegazione dei consiglieri sottoscrittori. Ecco i punti che abbiamo portato all'attenzione del Prefetto:
 Le relazioni ARPA e ATS a proposito della qualità e della salubrità dell’aria, in queste ore richiamate dal Sindaco Capitanio per minimizzare quanto accaduto in questi anni, sono insufficienti. I dati relativi alle emissioni sono stati raccolti in un periodo in cui l’azienda ha lavorato a tratti, con orari ridotti e nella consapevolezza di essere controllata dalle autorità. Per questo il capitolo "salute" non può dirsi chiuso.
 Sussiste un’incompatibilità, nei fatti, tra azienda e quieto vivere dei residenti. Questa situazione, con visibili ricadute sotto il profilo fisico e psicologico, rischia di aggravare il clima di sfiducia nelle istituzioni che ad oggi hanno un ruolo attivo, di supervisione o di coordinamento.
 A fronte delle richieste dell’azienda di aumentare la produzione e utilizzare il fresato nel ciclo produttivo, riteniamo che il Prefetto debba vigilare affinché il piano di rientro che l'azienda dovrà presentare entro il 14 agosto e rendere esecutivo entro il 30 settembre, non sia occasione per accogliere queste richieste. L’aumento della produzione e l’utilizzo del fresato finirebbero con aggravare significativamente la condizione dei residenti, come peraltro hanno ribadito le parti tecniche coinvolte nella Conferenza dei Servizi dell’8 luglio.
 Riteniamo inopportuna la presenza della proprietà al tavolo di supervisione promosso dalla Prefettura, peraltro in presenza dell’avvocato dell’azienda. Questa inopportunità è resa palese se si tiene in considerazione il fatto che è invece assente una rappresentanza dei cittadini, oggi organizzati in un comitato, che vivono direttamente il problema delle emissioni e lamentano da tempo l’inefficacia dell’azione amministrativa della Provincia di Monza e Brianza e del Comune di Concorezzo.
Riteniamo che il Prefetto possa valutare con attenzione, e quindi accogliere, tutti i rilievi critici presentati, nella convinzione che un’interlocuzione positiva e collaborativa tra le istituzioni sia la migliore garanzia per i cittadini, oltre che l’antidoto più efficace rispetto al clima di sfiducia che oggi è doveroso registrare. Anche per questo, abbiamo ribadito la nostra richiesta di intervenire con tutti gli strumenti disponibili e previsti dalla legge per porre fine alla situazione in essere.
Oltre al nostro Francesco Facciuto, erano presenti Margherita Brambilla, Simone CastelliMarco Lamperti, Paolo Piffer e Giuseppe Procopio. Un ringraziamento va anche a Egidio Riva, per aver reso possibile l'incontro in tempi brevi.
Per quel che ci riguarda, continueremo a fare il nostro dovere con la massima risolutezza e senza arretramenti. Dalla Prefettura e da tutte le istituzioni coinvolte non ci aspettiamo impegni o rassicurazioni. Ci aspettiamo fatti, azioni rapide e risolutive.

Asfalti Brianza, consiglieri comunali incontrano il prefetto: “La salute va tutelata” - Prima Monza

Un buon articolo (nel senso che riporta correttamente le varie posizioni)



cqsasd



Asfalti Brianza, consiglieri comunali incontrano il prefetto: “La salute va tutelata” - Prima Monza

Asfalti Brianza - secondo vari articoli di stampa per Arpa e Ats l'aria non sarebbe inquinata - Comitato: non è così!

Purtroppo molti degli articoli di stampa riferiscono acriticamente una narrazione edulcorata e falsa. Titolano: "Nessun rischio cancerogeno; si tratta solo di puzze" eccetera. Purtroppo questo dato non corrisponde affatto ai dati contenuti nella relazione Arpa. Lo conferma del resto lo stesso intervento della Procura che ha provveduto ad ulteriore sequestro. 
Infatti è vero che non risultano dati particolari nei campionamenti passivi tenuti a maggio e a giugno. Cosa del resto da noi ampiamente prevista perché raccolti in fase di lockdown, di produzione al 50%, di temperature basse eccetera. La stessa relazione Arpa lo riconosce. Anche la perizia del Comune di Concorezzo rileva che questi dati andranno rivisti alla luce di una condizione di produzione standard per cui così come sono dicono poco o nulla. Ma un dato straordinariamente importante è quello raccolto nell'unico giorno di misurazione al camino. Il 30 giugno ultimo giorno di controlli Arpa è stato effettuato un controllo al camino con produzione "quasi normale", dice la relazione. Ebbene in questo giorno sono emersi valori sopra la norma di benzene, toluene e o-xilene, sostanze cancerogene. In particolare la perizia del Comune di Concorezzo precisa che il benzene è cancerogeno, mutageno quindi può produrre malformazioni genetiche e produce un sacco di danni a gola, occhi e naso e può produrre danni gravissimi anche al sangue. 
Chi dice che sono stati rilevati solo problemi olfattivi o puzze non ha letto le carte oppure è in malafede. 
Un altro elemento da chiarire è che la Provincia è intervenuta solo perché era già intervenuta la Procura. Non poteva farne a meno e comunque anche in questa occasione ha buttato all'azienda il solito salvagente ordinando che entro il 14 agosto questa azienda ultra inadempiente, con un passato tutt'altro che specchiato, con anomalie sanabili, dice la perizia del Comune, in tempi così lunghi da risultare indefinibili, abbia ancora la possibilità di produrre pseudo innovazioni tecnologiche. Innovazioni tecnologiche tra l'altro che potrebbero prevedere un forte aumento della produzione e l'utilizzo indiscriminato del fresato che hanno accumulato illegalmente in questi anni. Sarebbe una vergogna intollerabile cui ci opporremo in tutti i modi e in tutte le sedi. 

CQSASD


qui qualche articolo:

https://www.ilgiorno.it/monza-brianza/cronaca/concorezzo-brianza-asfalti-chiusura-1.5363180

Asfalti Brianza, per Arpa e Ats l'aria non è inquinata - Prima Monza


e ancora (clicca per ingrandire)



CONSIGLIERI COMUNALI IN PREFETTURA PER FERMARE ASFALTI BRIANZA

Questa mattina in Prefettura ho rappresentato Brugherio, i suoi Consiglieri Comunali e i suoi cittadini.
Il Prefetto, Dott.ssa Patrizia Palmisani ha ricevuto una delegazione dei 47 Consiglieri Comunali che avevano firmato una lettera a lei indirizzata la scorsa settimana, in merito alla questione Asfalti Brianza.
Di seguito è riportato il comunicato di sintesi dell'incontro di oggi con le nostre richieste:
"Comunicato congiunto dei consiglieri comunali, a seguito dell’incontro con il Prefetto del 5.08.2020
A seguito della lettera sottoscritta da 47 consiglieri dei comuni di Monza, Concorezzo, Brugherio e Agrate Brianza, si è tenuto oggi l’incontro tra il Prefetto Patrizia Palmisani, che ringraziamo per la disponibilità, e una delegazione dei sottoscrittori. In quest’occasione abbiamo portato all’attenzione del Prefetto alcuni rilievi critici precisi, condividendo le nostre preoccupazioni e rinnovando il nostro impegno nella difesa dei diritti dei cittadini. In particolare:
⭕️ Abbiamo rilevato come le relazioni ARPA e ATS, a proposito della qualità e della salubrità dell’aria, siano insufficienti, in linea di principio, per garantire il pieno rispetto dei diritti dei cittadini, costituzionalmente previsti. Infatti, i dati relativi alle emissioni e alla qualità dell’aria sono stati raccolti in un periodo in cui l’azienda ha lavorato a tratti, con orari ridotti e nella consapevolezza di essere attenzionata dai controlli dell’autorità. Per questo, anche a fronte della documentazione oggi disponibile e protocollata presso la Prefettura, abbiamo affermato in modo risoluto che tali relazioni non possono bastare per chiudere il capitolo a proposito dei rischi per la salute di centinaia di residenti.
⭕️ Abbiamo ribadito come si presenti un’incompatibilità, nei fatti, tra il persistere dell’azienda sull’area e il quieto vivere della cittadinanza residente nei pressi del sito. Questa incompatibilità, con visibili ricadute sotto il profilo fisico e psicologico di molti cittadini, a fronte di sei anni di gravi disagi e più che legittime preoccupazioni, rischia di aggravare il clima di sfiducia nelle istituzioni che ad oggi hanno un ruolo attivo, di supervisione o di coordinamento.
⭕️ Abbiamo sottolineato come il percorso attivatosi a seguito dell’intervento della Procura e della sospensione dell’AUA da parte della Provincia, possa portare a complicazioni non trascurabili. In particolare, tenuto conto delle richieste dell’azienda di aumentare la produzione e utilizzare il materiale fresato nel ciclo produttivo, richieste oggi inserite in un nuovo iter autorizzativo, abbiamo chiesto al Prefetto di vigilare affinché il piano di rientro approntato dall’azienda, da presentare entro il 14 agosto e rendere esecutivo entro il 30 settembre, non sia occasione per accogliere queste richieste. L’aumento della produzione e l’utilizzo del fresato finirebbero con aggravare significativamente la condizione dei residenti, come peraltro hanno ribadito le parti tecniche coinvolte nella Conferenza dei Servizi dell’8 luglio.
⭕️ Abbiamo sottolineato come riteniamo inopportuna la presenza della proprietà al tavolo di supervisione promosso dalla Prefettura, peraltro in presenza dell’avvocato dell’azienda, cosa che consente di rappresentare nella sede istituzionale l’interesse particolare del soggetto controllato. Questa inopportunità è resa palese se si tiene in considerazione il fatto che è invece assente una rappresentanza dei cittadini, oggi organizzati in un comitato, che vivono
direttamente il problema delle emissioni e lamentano da anni l’inefficacia dell’azione amministrativa della Provincia di Monza e Brianza e del Comune di Concorezzo.
Riteniamo che il Prefetto possa valutare con attenzione, e quindi accogliere, tutti i rilievi critici presentati, nella convinzione che un’interlocuzione positiva e collaborativa tra le istituzioni possa essere la migliore garanzia per i diritti dei cittadini, oltre che l’antidoto più efficace rispetto al clima di sfiducia che oggi è doveroso registrare. Anche per questo, abbiamo ribadito la nostra richiesta di intervenire con tutti gli strumenti disponibili e previsti dalla legge per porre fine alla situazione in essere.
Margherita Brambilla,
Simone Castelli,
Francesco Facciuto,
Marco Lamperti,
Paolo Piffer,
Giuseppe Procopio"

COMUNICATO DEI CONSIGLIERI DOPO L'INCONTRO IN PREFETTURA E NOSTRO COMMENTO



Come Comitato di quartiere Sant'Albino e San Damiano condividiamo al 100% questo comunicato presentato dai rappresentanti dei 50 consiglieri che hanno sottoscritto la lettera al Prefetto (VEDI SOTTO).
È inaccettabile il fatto che il Prefetto rifiuti la nostra partecipazione al tavolo su Asfalti Brianza, almeno come uditori (ricordiamo le più di 1000 segnalazioni raccolte col nostro blog e  le oltre 1700 firme raccolte per la chiusura di Asfalti Brianza) mentre consente la presenza dell'azienda, con il proprietario (Vincenzo Bianchi i cui crediti potete trovare tutti in Google), il tecnico consulente e perfino il legale dell'azienda! Un tavolo che dovrebbe occuparsi dei problemi che questa gente crea ai cittadini dal 2014! Dunque più che tutelare gli interessi dei cittadini si mostra attenzione ai diritti di questa proprietà che prima di ammorbare noi per 10 anni ha reso invivibile l'esistenza ai cittadini di Segrate. 
Purtroppo anche molti degli articoli di stampa riferiscono acriticamente una narrazione edulcorata e falsa. Titolano: "Nessun rischio cancerogeno; si tratta solo di puzze" eccetera. Purtroppo questo dato non corrisponde affatto ai dati contenuti nella relazione Arpa. Lo conferma del resto lo stesso intervento della Procura che ha provveduto ad ulteriore sequestro. 
Infatti è vero che non risultano dati particolari nei campionamenti passivi tenuti a maggio e a giugno. Cosa del resto da noi ampiamente prevista perché raccolti in fase di lockdown, di produzione al 50%, di temperature basse eccetera. La stessa relazione Arpa lo riconosce. Anche la perizia del Comune di Concorezzo rileva che questi dati andranno rivisti alla luce di una condizione di produzione standard per cui così come sono dicono poco o nulla. Ma un dato straordinariamente importante è quello raccolto nell'unico giorno di misurazione al camino. Il 30 giugno ultimo giorno di controlli Arpa è stato effettuato un controllo al camino con produzione "quasi normale", dice la relazione. Ebbene in questo giorno sono emersi valori sopra la norma di benzene, toluene e o-xilene, sostanze cancerogene. In particolare la perizia del Comune di Concorezzo precisa che il benzene è cancerogeno, mutageno quindi può produrre malformazioni genetiche e produce un sacco di danni a gola, occhi e naso e può produrre danni gravissimi anche al sangue. 
Chi dice che sono stati rilevati solo problemi olfattivi o puzze non ha letto le carte oppure è in malafede. 
Un altro elemento da chiarire è che la Provincia è intervenuta solo perché era già intervenuta la Procura. Non poteva farne a meno e comunque anche in questa occasione ha buttato all'azienda il solito salvagente ordinando che entro il 14 agosto questa azienda ultra inadempiente, con un passato tutt'altro che specchiato, con anomalie sanabili, dice la perizia del Comune, in tempi così lunghi da risultare indefinibili, abbia ancora la possibilità di produrre pseudo innovazioni tecnologiche. Innovazioni tecnologiche tra l'altro che potrebbero prevedere un forte aumento della produzione e l'utilizzo indiscriminato del fresato che hanno accumulato illegalmente in questi anni. Sarebbe una vergogna intollerabile cui ci opporremo in tutti i modi e in tutte le sedi. 

CQSASD


SEGUE IL COMUNICATO DEI RAPPRESENTANTI DEI 50 CONSIGLIERI COMUNALI














martedì 4 agosto 2020

ASFALTI BRIANZA. LE DIFFERENZE TRA PROPAGANDA E POLITICA (LA RONDINE DI CONCOREZZO)

ASFALTI BRIANZA. LE DIFFERENZE TRA PROPAGANDA E POLITICA.
In questi giorni abbiamo assistito al tentativo della Lega Nord Concorezzo di prendersi il merito della chiusura di Asfalti Brianza. Questo racconto propagandistico, in realtà piuttosto maldestro, si basa su due presupposti a dir poco ambigui, analizzati da Francesco Facciuto nel Consiglio Comunale di ieri sera.
Entriamo in qualche dettaglio:
 La Lega ha affermato che l'intervento della Procura fosse presunto, ipotetico. Questa affermazione consentirebbe di attribuire alla Provincia, a guida Lega, il fermo della produzione. Ecco il comunicato rilasciato dal partito: https://bit.ly/2XqT1Vu
 Quanto dichiarato dalla Lega è falso, come ben dimostra la documentazione disponibile. Gli amministratori leghisti sapevano dell'azione della Procura, sicché l'intervento della Provincia è conseguente a quello della magistratura.
 La Lega ha provato a raccontare un magnifico lavoro di squadra, ben coordinato, tutto interno al partito e teso a risolvere una situazione che si trascina da molti anni. Qui una dichiarazione del Sindaco Capitanio, in cui viene celebrata la "squadra del fare": https://bit.ly/39VJVFl
 Quanto dichiarato da Capitanio è falso, come ben dimostrano le sue stesse affermazioni di pochi giorni prima. Ecco una delle tante dichiarazioni in proposito, datata 9 luglio: "Noi abbiamo investito soldi dei concorezzesi per una perizia che avrebbe dovuto fare la Provincia, ma adesso almeno ci aspettiamo una loro decisione. Abbiamo anche raccolto in autonomia le relazioni dei medici di base, ma anche in questo caso ci siamo mossi da soli". Dove sarebbe il gioco di squadra? Dove la squadra del fare?
 Per chi volesse farsi un'idea più precisa della differenza tra politica e propaganda, consigliamo la visione dello scambio tra il nostro capogruppo e il Sindaco. Da una parte richiami precisi alla documentazione e ai fatti accertati, dall'altra enunciati generici, contraddittori, a tratti inutilmente polemici.
Ecco il link al video del Consiglio Comunale: https://bit.ly/3k9uJcc
 Qui riportiamo un video con alcuni passaggi estratti dagli interventi del nostro capogruppo, utili per entrare maggiormente nel merito. Prendetevi qualche minuto.

https://www.facebook.com/larondineconcorezzo/videos/925530034583341/


QUELLO CHE PENSIAMO NOI DEL COMITATO DI QUARTIERE S.ALBINO E' BEN ESPRESSO DA QUESTA FOTO. LA PROCURA HA SEQUESTRATO E LA PROVINCIA SI E' TROVATA COSTRETTA A FARE UNA ORDINANZA. MA SIA PROVINCIA CHE COMUNE DI CONCOREZZO DANNO ANCORA ALL'AZIENDA LA POSSIBILITA' DI RIAPRIRE! 
IN COMUNE, REGIONE, PROVINCIA LA LEGA AD OLTRANZA CON ASFALTI BRIANZA!