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lunedì 30 settembre 2024

A RICORDO DI EMILIO ACERBI, GIOVANE PARTIGIANO, MARTIRE SANDAMIANESE

 





 
Da:
anpibrugherio@gmail.com


Ciao a tutti.
Domenica 20 ottobre la nostra sezione sarà presente, come da molti anni a questa parte, a Rottofreno (PC) alla commemorazione del giovane partigiano di San Damiano Emilio Acerbi.
Emilio, il 16 ottobre 1944  a soli 18 anni, morì con altri sei patrioti durante un attacco al convoglio tedesco lungo la Via Emilia Pavese (strada per la Borghesa).

Programma della giornata:
  • partenza da Brugherio in auto proprie in orario da definire in funzione della cerimonia.
  • commemorazione sul luogo dello scontro a fuoco lungo la via Emilia con la partecipazione di alcune sezioni Anpi e rappresentanti dei Comuni 
  • a seguire visita alla chiesa di Pianello Valtidone dove fu celebrata la messa ai sette caduti.
  • ore 13 circa, pranzo presso l'agriturismo Case Gazzoli, a Pianello Valtidone (PC) al costo di euro 35.00.

Per motivi organizzativi invitiamo a rispondere a questa mail entro giovedì 10 ottobre.
Nei prossimi giorni invieremo informazioni più dettagliate che ci saranno fornite dalla sezione Anpi di Rottofreno.
Direttivo Brugherio












-- 
A.N.P.I. Brugherio
Sezione Francesco Vergani
Via A. Gramsci, 3
20861 Brugherio
YouTube: Anpi Brugherio
facebook: Anpi Brugherio

A.N.P.I.
Associazione Nazionale Partigiani d'Italia
Ente morale: D.L. n.224 del 5 aprile 1945

domenica 29 settembre 2024

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RIFIUTI IN VIA OFFELERA (SOLO LATO MONZA) - INCIVILTA' DELLA GENTE E IMPOTENZA DELLE AUTORITA'

No comment




PARCHEGGIO SELVAGGIO A S.ALBINO - CON LE MULTE SI POTREBBE RIMPINGUARE IL BILANCIO COMUNALE

La questione del parcheggio selvaggio a S. Albino è annosa. Nei weekend poi la situazione è insostenibile con una massa di persone che assedia il quartiere per le gare in piscina e ai campi di calcio del Città di Monza, ostruendo spesso cancelli e passi carrai. E' già successo che perfino le ambulanze non potessero passare per soccorrere persone sofferenti. All' uscita della scuola elementare una selva di auto posteggiano ovunque e i bimbi attraversano sulle strisce sbucando da dietro file di veicoli e rischiando l'investimento. Aspettiamo da tempo interventi risolutivi.

CQSASD 









sabato 28 settembre 2024

IL MEDICO DI BASE RIMANE A SANT'ALBINO - FINE DI UN INCUBO

Accogliamo con grande piacere la notizia. Al Dott. Ottolini un grazie di cuore e l' augurio di continuare la sua missione da noi per tantissimi anni!

CQSASD 




venerdì 20 settembre 2024

PULIAMO VIA OFFELERA! DOMANI (SABATO 21/9/24 DALLE 10 ALLE 12) CON PULIAMO IL MONDO E LEGAMBIENTE


Domani (sabato 21/9) dalle 10 alle 12  iniziativa "Puliamo il Mondo" in via dell’Offelera a Sant’Albino. Appuntamento per i volontari alle 10 all’incrocio Adda/Offelera. Guanti, sacchi, rastrelli disponibili in loco.

VI ASPETTIAMO NUMEROSI!

 



giovedì 12 settembre 2024

CENTRI COMMERCIALI E SPRECO ALIMENTARE - LA POLITICA NELL' ERA DEL CONSUMISMO CIECO




E sopra S. Albino arrivano due nuovi supermercati...



Il titolo è nostro. L'articolo è di Lorenzo Citterio

La politica è complice e artefice nello stesso tempo dello spreco alimentare che la grande distribuzione produce.
I dati presi in modo superficiale dicono che solo il 5% del cibo viene sprecato nella grande distribuzione. Si omettono però i prodotti "svalorizzati" ovvero quelli in scadenza o danneggiati che vengono conteggiati diversamente così come i freschi prodotti giornalmente come pane, dolci, gastronomia. 
Il campione è riferito a soli 3 ipermercati di distribuzione in Italia, che producono 43 tonnellate di cibo sprecato ovvero 15 kg.annui x mtr/q di superficie impiegata nella vendita. Allargando la stima alla totalità dei 668 grandi ipermercati italiani le tonnellate di spreco alimentare si aggirano dalle 25 mila alle 39 mila tonnellate annue, cifre impressionanti.
I prodotti "svalorizzati" di cui sopra oltretutto spingono a consumare e a sprecare sempre di più, con offerte a prezzi stracciati.
All' ipotetico 5% di spreco della grande distribuzione va aggiunto un 42% di spreco a carico del consumatore che con le offerte dei prodotti in scadenza tende ad acquistare anche ciò che probabilmente non si potrà consumare. E' il circolo vizioso settimanale di ogni famiglia 2.0. Eliminare i negozi alimentari di quartiere per favorire la costruzione di centri commerciali ha cambiato così le abitudini dei consumatori che una volta compravano sotto casa ciò che serviva al fabbisogno giornaliero, abbattendo gli sprechi di consumo alimentari, gli sprechi di energia per produrli , ecc. ecc..
Chi fa finta di non capire è complice, l'era del consumismo ci ha portati a sottovalutare gesti e scelte, che possono fare la differenza e la politica ancora una volta è assente e non fa nulla x invertire la tendenza e il declino della società.

vedi anche qui:
Sono i supermercati i “grandi spreconi”? | Spreco Zero
SPRECOZERO.IT
Sono i supermercati i “grandi spreconi”? | Spreco Zero

mercoledì 11 settembre 2024

DOBBIAMO ARRENDERCI? DUE RIFLESSIONI DEL COMITATO




Qualche riflessione dopo l'ultima Consulta di quartiere. In primo luogo qualcuno osserva, giustamente, che le riunioni sono spesso piuttosto caotiche. In effetti siamo poco abituati a dialogare in modo ordinato. Dalla prossima volta è opportuno chiedere ai coordinatori di gestire in modo più direttivo le riunioni. E' ben visibile a tutti poi che la Consulta è frequentata da 4 gatti, tutti più o meno anzianotti. Disertata dalla Parrocchia e dalle scuole ecc. Si noti che ci siamo sbattuti perché, dopo l'esclusione decretata dalla giunta Allevi, queste agenzie educative potessero tornare a partecipare alla Consulta. Abbiamo anche scritto a tutti i religiosi della Parrocchia (di Brugherio, dato che non abbiamo più neanche un parroco). Abbiamo sollecitato la loro partecipazione soprattutto a tutela di quei giovani che sono maggiormente a rischio di emarginazione e devianza. Non ci hanno neppure risposto due righe di cortesia. C'è poi una certa divergenza di vedute. Certo il benessere di un quartiere si misura giustamente dalle manutenzioni, dal decoro, dai marciapiedi e dai tombini in ordine ma anche e soprattutto dai servizi offerti ai cittadini (in particolare anziani e giovani). E a S. Albino non c'è nulla. Pensiamo a un anziano senza auto e figli, al familiare di un anziano poco autosufficiente, a un giovane che vuole incontrare coetanei per studiare o per ascoltare o fare musica, o a un genitore con figli disabili ecc. Cosa troverebbe a S. Albino? Neppure un buco per sedersi a chiacchierare o a giocare a carte. Alcuni ci accusano di occuparci dei "massimi sistemi" anziché di cose pratiche. Ma i nostri "massimi sistemi" sono il cercare di far spendere in quartiere e non altrove i 900.000 Euro pagati da Elesa per cementificare le terre coltivate dai Fedeli. Chi accusa il Comitato di quartiere di ipercriticismo dovrebbe considerare quante ore e giorni noi 4 gatti abbiamo dedicato in questi più di 10 anni a leggere le complicate carte di Asfalti Brianza o dei piani urbanistici, del traffico ecc. Qualcuno dice che siamo troppo legati al passato quando osserviamo che paradossalmente un tempo non c'era nulla ma almeno c'erano tanti negozi di prossimità, due circoli e un oratorio vivaci ecc. Ma i "massimi sistemi" sono proprio il tentativo di avere un'immagine del futuro che si prospetta problematico. Diventeremo presto un quartiere dormitorio e affronteremo gli stessi problemi di degrado che conoscono da decenni i quartieri della periferia di Milano o, per restare più vicini, Via Pellegrini degli anni '80. Non siamo patiti del verde ad ogni costo. Abbiamo chiesto all'assessore Lamperti se non era possibile utilizzare le compensazioni Elesa per interventi diversi come avvenuto per Esselunga che finanzia fotovoltaico per le scuole e altri interventi di tipo sociale. L'Assessore ha ribadito che nel caso di Elesa le compensazioni possono essere solo per ciclabili e piantumazioni. E' sempre meglio di nulla. Certo fino ad ora anche questa amministrazione, che quasi tutti noi avevamo auspicato, ha fatto quasi nulla per S. Albino.  Comunque anche l' età media del Comitato è parecchio elevata. Piuttosto presto toglieremo anche noi il disturbo. Peccato che in assenza di spazi e opportunità come da noi sollecitati da anni è abbastanza improbabile che compaiano all'orizzonte dei giovani attratti dal volontariato e dalla passione sociale. Quelli che sicuramente ci sono anche a Sant' Albino lo fanno già ma altrove.

CQSASD

martedì 10 settembre 2024

COMUNICATO STAMPA DEL COMITATO PARCO (E FIRMATE LA PETIZIONE!)

 


Dopo l'ultimo Gran premio di Monza il "Comitato per il parco A. Cederna/Comitato la Villa Reale è  anche tua"   ha emesso un comunicato stampa che riportiamo interamente sotto. Speriamo di farne qui una sintesi breve ma corretta. 

In primo luogo il comitato osserva che le trionfalistiche stime dell'indotto economico legato al Gran premio sono fondate su una documentazione assolutamente incompleta. Mancano poi i dati relativi alle spese di gestione ed organizzazione locale del Gran premio a carico del comune di Monza e dei comuni limitrofi. Il sensazionalismo inoltre cozza contro l'evidente mancato sviluppo ricettivo e della ristorazione nel territorio e l'assenza anche di una filiera motoristica paragonabile ad esempio a quella di Imola. In realtà il poco che c'era a Monza è scomparso negli ultimi anni. 

La vendita dei biglietti ha reso ad Aci 30 milioni di euro che serviranno esclusivamente a pagare i titolari della gestione della Formula 1. Dunque  il Gran premio è un affare per pochi e non è affatto un affare per la collettività che sborsa un sacco di soldi pubblici per adeguarsi alle pretese dei detentori del circo della F1. E' molto probabile che in futuro assisteremo ad altro cemento, altre tribune, altri abbattimenti di alberi.

Ciò in contrasto con l'enorme potenziale d' attrazione turistica che avrebbero il parco e la villa qualora, restituiti alla loro funzione vocata e potessero entrare a far parte del patrimonio dell'Unesco. Potremmo avere turisti da tutto il mondo per tutto l'anno e non per un evento di un solo giorno. Ci sono già vari esempi virtuosi come per esempio la Venaria Reale oppure l'orto botanico di Merano. 

Un'altra osservazione del Comitato parco è relativa al previsto parternariato. Nel Masterplan della Villa Reale e Parco di Monza c'è in progetto di sostituire il sistema delle concessioni (a partire da quella del Golf, scaduta da tempo) con un parternariato pubblico/privato. Gli esempi di queste procedure sono numerosi e tutti fallimentari. In generale succede che tutti i benefici sono per il privato e gli oneri a carico dell'ente pubblico e della collettività. La stessa cosa accadrà per il Golf club che oltretutto occupa un centinaio di ettari del Parco di Monza riservandoli in via esclusiva a poche centinaia di persone che pagano lautamente. Per questo il Comitato parco rilancia l'idea della raccolta firme per dire no alla concessione al golf e per fare invece una controproposta più corretta, più vantaggiosa per il pubblico e per i cittadini.

Quindi si invita tutti a votare la seguente petizione che è presente su change: 

https://www.change.org/p/no-al-rinnovo-della-concessione-del-golf-nel-parco-di-monza?source_location=search

CQSASD






mercoledì 4 settembre 2024

L'ASSESSORE LAMPERTI PUNTUALIZZA

In risposta al nostro post di ieri

https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2024/09/incontro-con-lassessore-lamperti-la.html 

l'Assessore Marco Lamperti, in relazione alla alienazione dell'area ex Fiera , chiede la rettifica che segue:

Piccola correzione: non ho mai detto di essere pentito.
Ho detto che mi assumo la mia quota di responsabilità di un atto che allora votai. È molto diverso.
Anche perché ho spiegato le ragione che sussistevano di inserire quell’area nel piano alienazioni allora.



Ne prendiamo atto. Resta ferma la nostra valutazione negativa dell'operazione .


CQSASD

martedì 3 settembre 2024

INCONTRO CON L' ASSESSORE LAMPERTI - LA POLITICA HA LE MANI LEGATE



Dall'incontro della Consulta S. Albino con l'Assessore Lamperti (2-9-24).

Sulla ex Fiera scopriamo che la scelta disastrosa di vendere l'area è stata fatta dall'amministrazione Scanagatti (2012 - 2017). Prima quella era un'area destinata a servizi. Stiamo subendo le scelte sbagliate fatte da loro e, dopo l'intermezzo inconcludente della Sassoli, condotte in porto sulla stessa scia da questa giunta. Per inciso Lamperti confessa di essere pentito di aver votato allora a favore della alienazione...

Così, solo per fare cassa è stata compromessa un'area che avrebbe potuto essere vitale per garantire servizi alla città e alle strutture sportive presenti in loco (Stadio e Palasport).

Viabilità: continua pervicacemente la politica delle simulazioni (che supponiamo comunque onerose). Simulazioni che paiono non tener conto dell'esperienza reale. Invece di restituirci la corsia di svolta a destra alla rotonda a fagiolo, tolgono anche quella alla rotonda ex Fiera in direzione Malcantone. Peggioramento del traffico garantito. 

Così come si insiste sullo sbocco di via Velleia (zona industriale) su via Adda, altra scelta demenziale, tenendo anche conto che in v.le Sicilia è prevista la creazione di una rotonda per facilitare l'uscita dalla zona industriale. Traffico pesante aggiuntivo garantito su Via Adda, una strada che passa in mezzo al quartiere. Su questo ci metteremo di traverso. Unica apertura di Lamperti la possibilità di limitare l'uscita dei camion con svolta a sinistra verso Malcantone.

Lamperti si trincera dietro l'ennesimo "abbiamo le mani legate" anche sull' insediamento di una nuova attività industriale a Malcantone (ancora Aruba?) perché "c'è un Piano attuativo ancora in vigore". Ma era in vigore anche quando Aruba ha rinunciato, dieci anni fa, per motivi legati a vincoli ambientali imposti dalla Regione e dalla Provincia. Quel terreno infatti fa parte di un previsto "corridoio verde" sovracomunale che verrebbe irrimediabilmente interrotto e quindi compromesso totalmente da un insediamento industriale.

Quei vincoli ci sono ancora. Com'è che adesso il Piano attuativo prevale su tali vincoli? Probabilmente perché la strategia di questa giunta è quella di dare più spazio possibile alle imprese, sempre e comunque, a prescindere da dove queste si espandono (vedi Elesa) anche a discapito della vivibilità di interi quartieri. 

Quindi non possiamo stare tranquilli nemmeno su quello che succederà nelle aree ancora inedificate tra la zona industriale e il quartiere. Facciamo notare che già ora il rumore proveniente da alcune ditte insediate là è insopportabile per chi abita in via Ferrucci e zone limitrofe! Per non parlare di rischi alla salute meno manifesti e più subdoli. Proviamo a immaginare se dovessero essere occupate anche le poche aree rimaste libere. Ma fino alla adozione della variante l'assessore...ha le mani legate...

Così come scopriamo che Lamperti ritiene di avere le mani legate su tutti i Piani attuativi sulle aree dismesse, dove, secondo lui, tutto è sovradeterminato da una legge regionale che consente ai proprietari di costruire in deroga alle previsioni del comune (già fin troppo elastiche). 

Quindi dobbiamo starcene tutti tranquilli (e rassegnati) in attesa della fatidica variante di cui peraltro non si sa ancora nulla se non generiche linee di indirizzo. Intanto, prima della variante rischiano di scappare dalla stalla tutti i buoi. Nel senso che si prospetta una valanga di interventi cementificatori. Sperando che poi alla fine la variante stessa non sia una ulteriore delusione.

Sull'autolavaggio in via Adda affittato ad Asfalti Brianza (! ), intanto, dopo mesi dalla nostra vibrata protesta, tutto tace. Ribadiamo che va smantellato, bonificato, depavimentato e recuperato a verde pubblico, anche in coerenza con lo sbandierato consumo di suolo negativo! Ricordiamo inoltre che c'è ancora da smaltire e bonificare tutta l'area di Asfalti Brianza e sarebbe bene che Monza facesse pressione su Concorezzo per avviare le operazioni di bonifica.

Quanto alla mancanza dei servizi a Sant'Albino l'Assessore ha accennato ad un prossimo lavoro di fotografia della situazione nei diversi quartieri. Siamo certi che la foto di S. Albino assomiglierà alla superficie di Marte, priva di qualsiasi forma di vita.