SEGUI GLI AGGIORNAMENTI AUTOMATICI

LEGGI NELLE COLONNE DEL BLOG GLI AGGIORNAMENTI QUOTIDIANI SU MONZA; SU NEWS NAZIONALI E INTERNAZIONALI; SU ECOLOGIA E TUTELA AMBIENTE; SU EDUCAZIONE, LAVORO SOCIALE, CULTURA. Il meglio di un' edicola a tua disposizione! In fondo ad ogni prima pagina di aggiornamenti clicca su "altri" per vederli tutti.

lunedì 1 giugno 2020

1/6/2020 - ASFALTI BRIANZA - LA NOSTRA RICOSTRUZIONE (RISPETTO AD ALTRE)

A proposito del commento del Dottor Egardi a Francesco Facciuto de "La Rondine" di Concorezzo (che ci hanno girato perché penso che ci abbiano bloccato su FB e non lo vediamo direttamente).











La ricostruzione di Egardi (presidente Comitato Tutela ecc. di Concorezzo; o forse ex presidente) ha varie falle.
In primis resta il fatto che nessuno avrebbe mai indagato su chi sono i proprietari di Asfalti Brianza. Cosa che all’esplodere dell’inquinamento estivo del 2019 noi abbiamo fatto scoprendo in due giorni una marea di magagne. Cercate anche voi su Google: Vincenzo Bianchi, Giancarlo Bianchi, Lucchini e Artoni, Edil Bianchi, proteste dei cittadini di Segrate, condanna del Sindaco Alessandrini ecc..
Con un'azienda del genere il Comune di Concorezzo (e il Comitato Tutela ecc.) decidono di "concertare".
La presunta disponibilità dell’azienda a riconvertirsi ad una diversa produzione più ecologica, citata da Egardi, non risulta da nessuna parte. Anzi fin dal primo tavolo Asfalti Brianza si dice indisponibile.
Che Arpa e ATS non abbiano fatto molto è certo ma lo è altrettanto il fatto che fin dal primo tavolo ARPA ha precisato che sarebbe intervenuta solo se attivata la dgr 3018.
Fin da maggio 2018  il Comitato tutela “ingaggia” gli Zanotti (francamente non ci risulta di essere stati ben informati o coinvolti ma forse era tale la nostra fiducia che non ci siamo messi a sindacare. Peccato!). Anche se Egardi non manca di ripetere che a quanto pare noi (che siamo tutto il Comitato unito più decine e decine  di cittadini dei vari comuni colpiti) non saremmo il Comitato. E’ lui, evidentemente a decidere chi sono i nostri membri degni.
Fin da subito (maggio 2018) il Comitato Tutela si lancia (non richiesto) in proposte di modifiche impiantistiche.
Poi, dopo un anno intero di silenzio il Comitato tutela a maggio 2019 promette interventi fra cui “il sofisticato sistema di filtri”. Sottaciamo il fatto che sia in sede di controllo ARPA che su FB il loro rappresentante ripetutamente nega (?) che i miasmi vengano da AB. Del resto ancora il 29/11/2019 anche il Sindaco Capitanio dice alle Iene che “si sta cercando di identificare la fonte” (dopo 6 anni!). Infine Egardi sembra attribuire agli interventi della Provincia (che come da legge chiedeva di autorizzare gli interventi) e addirittura della Procura la mancata realizzazione degli altri interventi (filtri ecc.) di cui nessuno in verità ha mai presentato alcun progetto! Con l’ordinanza del Sindaco Capitanio del 13/8/2020 si consuma il pasticciaccio completo. Gli esperti del Comitato Tutela (che dalle carte risultano solo come caldamente suggeriti dallo stesso Comitato e “accettati come consulenti” da  Asfalti Brianza ) cambiano il bruciatore senza alcun altro intervento di mitigazione. L'inquinamento si fa ancora peggiore. In due assemblee di cittadini a Sant’Albino (2/8 e 2/9/2019) noi del Comitato Sant’Albino e San Damiano, che ancora ci fidiamo ciecamente (che imbecilli!) del tanto decantato “know how” del Comitato Tutela li invitiamo per dare info alla popolazione. Loro infatti hanno diretto per i comitati di cittadini tutto il percorso tavoli e hanno, si suppone, curricula dei tecnici, disegni e carte. Ma loro non vengono " perché uno è in ospedale e l'altro in vacanza". Ma che comitato è, ci chiediamo. E in effetti ci sembra di capire che i membri sono sono due o tre: Egardi, Perotti e l'avvocatessa Musetta eletta in consiglio comunale per la Lega.
In ogni caso tutti spariscono anche se intanto sono ben attivi nell' aprire al loro rappresentante (che oltre ad essere, a quanto pare, un ecologista fervente è anche per sua stessa ammissione “un procacciatore d’affari”)  agganci col Comune di Vimercate per promuovere delle alternative ecologiche all’asfalto. Ovviamente con il supporto di Asfalti Brianza che sarebbe pronta alla conversione (?). E con la benedizione del vicepresidente della Provincia Borgonovo che avviò a suo tempo il tavolo di concertazione.
Confidiamo sul fatto che Egardi sia in buona fede. Del resto i post (anti mascherina, anti vaccini, il virus si cura in 48 ore e complottismi vari) del Comitato Tutela  confermano qualche difficoltà di orientamento.
(vedi qui qualche esempio:

https://www.conoscenzealconfine.it/perche-non-indossare-la-mascherina/?fbclid=IwAR2iw-PqaU5EqGBB1U17KF5JO-Y8V_nQMvxU4_WGiPFhcjG-45IH_2oAm0s

https://www.youtube.com/watch?v=-ieATrIU4Oo&fbclid=IwAR2GsKsO5mgrh9ARQHKJ269oiFeiUPm0cOeuJiAyG3ngjioFMVvRE3I6PBc

https://www.youtube.com/watch?v=Yw_HJ5588IE&feature=youtu.be&app=desktop&fbclid=IwAR0eJacyxM7s5lE213RLSbHiTAZvEiPRZpN_-yBfZfSE0DT7rto8vK6b90I

https://www.affaritaliani.it/cronache/coronavirus-tarro-usciamone-c-e-la-terapia-si-puo-ucciderlo-in-48-ore-668247.html?ref=rss&fbclid=IwAR32qdDWwstplJlHbf17hzeEkSwYpsoAkVWZdwJjMdBLRoC4jyu2xxS8nJ0

https://www.oltre.tv/735-medici-vaccini-obbligatori-app-immuni/?fbclid=IwAR3V76GLjcrE8hy26u-xQKXIn1dkZ-UpCQ5yITmQ3PwrKlAD-cNQjWtJudM).

Ma alla luce della nostra ricostruzione non si lamentino se gli amministratori e i cittadini dei Comuni limitrofi non prendono sul serio i loro convegni.

CQSASD




 SOTTO LA RICOSTRUZIONE DI EGARDI














sabato 30 maggio 2020

MONZA DEVE ADERIRE AL PARCO DEL GRUGNOTORTO - FIRMA LA PETIZIONE

Monza deve aderire al Parco Grugnotoro Villoresi e Brianza Centrale (Grubria)


Per la nostra salute e per il nostro territorio servono più aree naturali e protette. Ripartiamo dall'ambiente!
Il nuovo Parco Locale di Interesse Sovracomunale GruBria ha iniziato a muovere i nuovi primi passi. I comuni consociati e le associazioni presenti sul territorio si sono incontrate per valutare le possibili iniziative da porre in campo. L’obiettivo è quello di rendere partecipi i cittadini per la valorizzazione e la salvaguardia di questo parco.
Nato nel Maggio del 2019, dall’unione del Parco del Grugnotorto-Villoresi con quello della Brianza Centrale, rappresenta un importante tassello per la salvaguardia dei territori liberi dalla cementificazione, per la realizzazione dei corridoi ecologici e di un sistema verde a nord di Milano. Dieci i Comuni consorziati (Bovisio Masciago, Cinisello Balsamo, Cusano Milanino, Desio, Lissone, Muggiò, Nova Milanese, Paderno Dugnano, Seregno, Varedo) con 2.063 ettari di terreno vincolato (verde-agricolo) per oltre 350.000 abitanti, sono i numeri del nuovo Parco. A questi numeri mancano quelli di Monza, che non risulta tra i Comuni consorziati.
Eppure il 24 ottobre 2016 il Consiglio Comunale di Monza con delibera n. 77 aveva approvato l’adesione al Parco del Grugnotorto-Villoresi con l’inserimento di 218 ettari di aree libere; decisione avallata, il 9 marzo 2017 dal Presidente della Provincia di Monza e Brianza. Ma questa disponibilità da parte del Comune di Monza non è stata resa effettiva nella stipula della convenzione con l’Ente parco.
Incomprensibilmente l’Amministrazione Comunale di Monza dal 2017 non ha mai, né versato al Plis Grugnotorto-Villoresi le quote previste con l'adesione, né condiviso il successivo processo che ha portato alla nascita del nuovo Plis Grubria che raccoglie l'importante eredità ecologica e di protezione delle poche aree libere del nord Milano e della Brianza Centrale.
La delibera di adesione non è però mai stata ritirata anche se, a Febbraio 2018, la Giunta Allevi aveva annunciato di voler uscire dal PLIS Grugnotorto-Villoresi, ente sovraccomunale che è peraltro in fase di liquidazione e non appena avrà terminato i lavori, verrà ufficialmente chiuso.
Sembra quasi che il Comune di Monza stia attendendo la chiusura ufficiale del PLIS Grugnotorto-Villoresi, in maniera tale che, questo passaggio formale, eviti alla Giunta in carica lo scomodo e impopolare gesto politico di negare quanto già approvato dal Consiglio comunale, riconsegnando le aree (verdi e agricole) coinvolte ad un futuro incerto. Non si può escludere che potrebbero verificarsi interventi di cementificazione (come il deposito della linea metropolitana M5 previsto nel relativo studio di fattibilità), all’interno della Provincia MB, che è bene ricordarlo, è capolista nella triste classifica delle province d’Italia con il più alto indice di consumo di suolo.
Per tutti i motivi sopra esposti, chiediamo all’Amministrazione comunale di Monza di procedere con tutti gli atti necessari per l’adesione al nuovo PLIS GruBria, con l’aggregazione del territorio libero in precedenza inserito nel Parco del Grugnotorto - Villoresi. Verrebbero così ulteriormente protette le aree verdi e agricole della Boscherona, della parte ovest di San Fruttuoso (due fasce di spazi aperti), e quelle del Casignolo (a sud di viale Campania).
Il Coordinamento di Associazioni e Comitati di Monza
Legambiente Circolo di Monza, CCR Gruppo ambiente e territorio, Comitato Parco di Monza A. Cederna, Comitato Bastacemento, Comitato via Boito-Monteverdi, Comitato via della Blandoria, Comitato Triante, Comitato quartiere S. Albino, Comitato quartiere San Donato, Comitato quartiere San Carlo e San Giuseppe, Comitato Buon Pastore, Comitato Gallarana.
Il Coordinamento ambientalista Osservatorio PTCP di MB
Comitato ampliamento parco Brianza Centrale, Comitato Parco Regionale Groane-Brughiera, Legambiente circolo di Monza, Legambiente circolo di Desio, Legambiente circolo di Seregno, Legambiente circolo Laura Conti Seveso, Un Parco per Bernareggio, WWF Lombardia, WWF Insubria, Associazione Culturale Brianze, Sinistra e Ambiente Meda, Impulsi-Sostenibilità e Solidarietà (gruppo promotore adesione di Meda al GruBria)



FIRMA QUI:

http://chng.it/bcRCXRMBDt

giovedì 28 maggio 2020

VIDEO DELLA DIRETTA FACEBOOK SU ASFALTI BRIANZA DEL 28/5/2020


ASFALTI BRIANZA - UNA PERNACCHIA ALLE ISTITUZIONI

Al condivisibile commento de La Rondine aggiungiamo un breve cappello. Dopo anni di fiducia nelle istituzioni e negli  "esperti" del Comitato Tutela ecc. di Concorezzo che hanno sostenuto la concertazione con l'azienda e progettato i fallimentari interventi di mitigazione dell'inquinamento, quasi  un anno fa, dopo un'esplosione intollerabile di miasmi andiamo su google e scopriamo chi sono i proprietari: un'azienda che nel 2017 ha avuto una interdittiva antimafia per avere subappaltato a 22 aziende di cui 17 in odore di malavita organizzata ecc. ecc. Cercate voi i nomi: Vincenzo Bianchi, Giancarlo Bianchi, Lucchini & Artoni, Edil Bianchi, condanna per Santa Giulia, proteste dei cittadini di Segrate ecc. ecc. 
Con persone di questo curriculum dal 2017 sostanzialmente fino alla Conferenza dei servizi del gennaio 2020 gli amministratori di Provincia, dei comuni di Monza e Concorezzo, di Arpa, di ATS e di ATO si sono seduti a svariati "tavoli di concertazione"  senza che ci risulti mai una sanzione seria alle reiterate inadempienze e violazioni di accordi e norme da parte dell'azienda. Perfino la Procura ha ragionevolmente cercato di accordare all'azienda la possibilità di supportarsi economicamente concedendo una produzione per quanto ridotta, pur in regime di (meritato) sequestro. Da novembre 2019 è intervenuta anche la Prefettura costituendo un ulteriore tavolo di lavoro e dialogo. Ora, come sempre, alle richieste di tutte queste Istituzioni l'azienda risponde con un rifiuto in nome dell'ecologia, con una argomentazione provocatoria ed irridente. Uno sberleffo. Una vera pernacchia.

CQSASD



La Rondine Concorezzo
35 min
ASFALTI BRIANZA. LA NUOVA BEFFA E GLI ERRORI DELLA POLITICA.
Prendetevi tre minuti, questo post è importante. Il 22 maggio Asfalti Brianza ha inviato una lettera al Comune di Concorezzo, affermando di non voler procedere con la rimozione dei rifiuti stoccati illegalmente.
La ragione? Secondo l'azienda i camion adibiti al trasporto producono troppa CO2 e il piano di smaltimento si scontra con i principi dell'economia circolare. In altri termini, la proprietà è preoccupata per l'inquinamento riconducibile al trasporto dei fresati, auspicando di poter ottenere una nuova autorizzazione per modificare la produzione e ricominciare da capo. Parola di un'azienda i cui fumi insopportabili preoccupano migliaia di cittadini.
 Ricordiamo un punto importante. Dopo il sequestro dell'area, la Procura ha consentito il riavvio parziale del ciclo produttivo per permettere ad Asfalti Brianza di ammortare i costi del trasporto dei rifiuti fuori dal sito, perché considerati pericolosi e perché al di fuori dei limiti di legge. La lettera svela in modo inequivocabile le reali intenzioni dell'azienda, fin dall'inizio: continuare a guadagnare tempo, senza avere alcuna intenzione di portare a termine il piano di smaltimento.
 La lettera di Asfalti Brianza dimostra, ancora una volta, quanto sbagliata sia stata la linea politica adottata per tanti mesi, quella della morbida concertazione. L'Amministrazione ha scelto di affidarsi a percorsi amministrativi senza garanzie, consentendo all'azienda di prendere tempo in un contesto di rischio, con continui rinvii ed eludendo, volta per volta, le prescrizioni delle autorità.
La nostra posizione è chiarissima, da sempre. Già a settembre abbiamo chiesto all'Amministrazione di eseguire accertamenti e controlli indipendenti, sullo stabilimento e sulle emissioni, utili a supportare un'ordinanza restrittiva.
La lettera di Asfalti Brianza è un nuovo schiaffo alle istituzioni, una beffa per i tanti cittadini esasperati. Non possiamo permettere sia compromessa ulteriormente la fiducia nelle autorità pubbliche, dinanzi alle preoccupazioni e ai disagi che i cittadini vivono quasi ogni sera.
Abbiamo chiesto al Sindaco, come facciamo da settembre, di correggere la linea politica e intervenire con un'ordinanza di chiusura dello stabilimento. La nostra valutazione è cristallina: c'erano e ci sono tutti i margini per intervenire. Questa nuova beffa è solo l'ennesima conferma.

ASFALTI BRIANZA - IL SINDACO DI AGRATE:ORA BASTA!

ASFALTI BRIANZA. IL SINDACO DI AGRATE SPOSA LA LINEA DURA.
Il sindaco di Agrate Brianza, Simone Sironi, chiede a Mauro Capitanio una forte presa di posizione. Lo riporta il Giornale di Vimercate.
Dalle colonne del giornale si legge: "Al fianco dei residenti si sono schierati ancora una volta gli esponenti della lista civica La Rondine, che attraverso un video-messaggio del capogruppo Francesco Facciuto sono tornati a chiedere a gran voce la chiusura preventiva dello stabilimento. Una richiesta che appare sempre più legittima, a fronte dei continui disagi provocati da Asfalti Brianza. Serve una svolta, la pazienza dei residenti è finita."
La nostra posizione è da sempre chiarissima. Già a partire da settembre abbiamo chiesto all'Amministrazione di attivarsi per approntare un piano di controlli, al fine di supportare un'ordinanza restrittiva. In tanti mesi abbiamo continuato a sollevare questioni di merito, sempre con interventi puntuali, per portare all'attenzione delle autorità e dei cittadini le tante contraddizioni di questa vicenda.
Noi non arretreremo. Siamo sicuri che questo lavoro pagherà e che i risultati non tarderanno ad arrivare. L'Amministrazione non può cavarsela dicendo che questo caso è una priorità: a contare sono i risultati, quelli concreti.

ASFALTI BRIANZA - ANOMALIE - CHI DOVEVA AUTORIZZARE E METTERE A REGIME IL NUOVO BRUCIATORE?


21/1/2020 PROVINCIA: DETERMINA FINALE CONFERENZA SERVIZI

La Provincia prende atto della rinuncia presentata da Asfalti Brianza a nuova AUA per modifica non sostanziale (AB si ripromette di fare futura richiesta per modifica sostanziale) e decreta conclusione negativa della Conferenza di servizi.
La Provincia a questo punto chiarisce che:
AB non è autorizzata a svolgere l'attività di gestione rifiuti (messa in riserva e recupero di rifiuti non pericolosi).
Inoltre AB non è autorizzata a installare le strutture mobili di contenimento (capannoni mobili e strutture di convogliamento emissioni).

Per quanto attiene al nuovo bruciatore la Provincia dichiara che esso è stato installato su ordinanza sindacale (del 13/8/2019). "Questa Provincia rinvia pertanto" al Comune di Concorezzo la verifica della ottemperanza della suddetta Ordinanza sindacale (nostra nota: che non contiene alcuna altra indicazione oltre all'ordine di l'installazione).


RISULTATO : UN BRUCIATORE NUOVO CHE DALLA SUA INSTALLAZIONE HA PEGGIORATO DI MOLTO LA SITUAZIONE BUTTA I SUOI MIASMI SENZA CHE NESSUNO LO ABBIA AUTORIZZATO NE' MESSO A REGIME. INOLTRE L'AZIENDA LAVORA CON UN'AUA CHE NON PUO' PIU' ESSERE VALIDA VISTO IL CAMBIO DEL BRUCIATORE.


CQSA

mercoledì 27 maggio 2020

IL "NASO ELETTRONICO" SI E' RAFFREDDATO - RIPRENDIAMO LE SEGNALAZIONI COL MODULO NEL BLOG DEL COMITATO!

In queste notti molti di noi hanno telefonato al numero tanto propagando recentemente dal sindaco Capitanio come pronto intervento H24.  Ad alcuni non hanno risposto. Gli altri hanno verificato che è semplicemente il numero della Polizia Locale di Monza che però risponde che l'accordo con il Comune di Concorezzo  è scaduto e che non hanno più in dotazione il "canister" (naso elettronico). A qualcuno hanno assicurato che registrano la chiamata "su un brogliaccio" ma non hanno chiesto i dati anagrafici. In ogni caso non escono a verificare. A qualcuno hanno detto che comunque ARPA ha posizionato una centralina a Sant'Albino nel cortile della scuola. La centralina ha di fronte un massiccio palazzone che di certo frena il vento. Vedremo.

INTANTO ABBIAMO VERIFICATO ANCHE CON DEI LEGALI CHE LE NOSTRE 900  SEGNALAZIONI DELL'ESTATE SCORSA SERVONO ECCOME ! SONO ELEMENTI DI PRESSIONE E DI PROVA, DA PORTARE ANCHE IN GIUDIZIO! RICOMINCIAMO A SEGNALARE PUNTUALMENTE SENZA DEMORALIZZARCI!

andate sul modulo nella colonna a destra del blog 


Poi telefonate anche al 800.061.160


 Risponde la SALA OPERATIVA di PROTEZIONE CIVILE di Regione Lombardia 24 ore su 24. Qui siamo certi che le telefonate vengono registrate 



fate girare il link del modulo anche sui vostri social, specie tra i gruppi più toccati dall'inquinamento. Ricordatevi che dopo il boicottaggio subito su FB l'url del blog è cambiato ed è: http://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com







Come da noi preannunciato da un sacco di mesi (almeno da novembre 2019 ) non ci aspettiamo molto dai controlli promossi dal tavolo del Prefetto (campionamenti, canister ecc.). Abbiamo detto subito che l'insieme dei controlli previsti (così come la applicazione eventuale della Dgr. 3018 per le molestie olfattive) è formalmente corretto ma sostanzialmente sbagliato. In situazione di produzione ridotta (come imposto dalla Procura), con gli occhi di tutti addosso, con campionamenti concordati per data e ora, di certo l'azienda non ripeterà le "straordinarie performances" dell'estate scorsa quando, dopo che la Procura fece sequestrare il faldone Asfalti Brianza in comune e profilandosi ormai prossimo un sopralluogo dei carabinieri gli incredibili picchi di emissioni mefitiche fecero vomitare anche cani e gatti. Oltretutto ARPA stessa ai "Tavoli" aveva scritto che campionamenti e carotaggi sono poco utili perché difficilmente imputabili ad un'azienda in questo contesto di diffuso inquinamento da industrie, traffico e riscaldamenti. In questo periodo poi le chiusure da Covid, la produzione a scarto ridotto, le finestre ermeticamente chiuse per il freddo e la sensazione di scoramento e sfiducia hanno fatto sì che noi rinunciassero a raccogliere le nostre segnalazioni. Tuttavia le quasi 900 segnalazioni raccolte dal nostro blog l'estate scorsa sono un punto fermo inoppugnabile. I raffronti fatti dagli amici de La Rondine ne hanno confermato anche l'assoluta coerenza con le scie di vento registrate in quegli stessi giorni dalle centraline metereologiche. Gli avvocati che abbiamo contattato ci confermano che sono dati di fatto che potremo portare anche in tribunale con un notevole peso.


DUNQUE VI INVITIAMO A RIPRENDERE A REGISTRARE LE SEGNALAZIONI SUL NOSTRO MODULO. USATE IL MODULO UGUALE A QUESTO CHE TROVATE NELLA COLONNA A DESTRA DEL BLOG. 

CQSASD

martedì 26 maggio 2020

ASFALTI BRIANZA - VEDI IL VIDEO DEL NOSTRO INCONTRO CON IL PD DI AGRATE, BRUGHERIO, CONCOREZZO E MONZA (26/5/2020)


Presenti anche i sindaci di Agrate e Brugherio e Michela Martinengo, rappresentante del nostro comitato.

DA CHE PARTE STA LA LEGA DI CONCOREZZO?





La Lega di Concorezzo evidentemente preferisce stare dalla parte di una proprietà che negli anni passati ha subito interdittiva della DIA per aver subappaltato a 22 imprese di cui 17 in odore di mafia. Per il resto cercate da soli su internet: Vincenzo, Bianchi, Giancarlo Bianchi, Lucchini & Artoni, Edil Bianchi, proteste a Segrate, condanne per Santa Giulia ecc. ecc.



Vedi qui la nostra risposta assai documentata:
https://comitatoquartieresantalbino.blogspot.com/2020/05/la-vera-storia-del-caso-asfalti-brianza.html


















LE NOSTRE 900 SEGNALAZIONI DI INQUINAMENTO DELL'ESTATE 2019 SONO PRECISE ED INDISCUTIBILI! ECCO I DATI CHE LO CONFERMANO

Tutti sanno che la vicenda risale al 2011. Esplosione di inquinamento a partire dal 2016 con picco nell'estate 2019. Pur essendo seduto al tavolo specifico per Asfalti Brianza che è iniziato nel 2017 il sindaco Capitanio ha il coraggio di dire alle Iene (13/11/2019) che "si sta cercando di capire quale sia la fonte dell'inquinamento" (?!) e le Iene lo trascinano ad Asfalti Brianza in uno scenario dantesco di puzza e fumo.
Nei mesi successivi vari esponenti della giunta e del Comitato tutela terra acqua ecc. di Concorezzo (in realtà composto da tre persone: un consigliere comunale della Lega, un procacciatore di affari e un nutrizionista) mettono in dubbio le segnalazioni inviate dalla popolazione esasperata. Qualcuno insinua che siano state falsificate! Lo studio sotto riportato ci dà giustizia in modo definitivo. La mappa delle segnalazioni è perfettamente coerente con le scie del vento rilevate in ogni singolo giorno! 
CQSA
Grazie agli amici de La Rondine per il fantastico lavoro.

La Rondine Concorezzo
3 h
Rimaniamo sul merito della vicenda di Asfalti Brianza, condividendo un nuovo elemento a beneficio delle autorità e dei cittadini che vogliono comprendere.
Abbiamo analizzato le segnalazioni raccolte dal Comitato di S.Albino, sovrapponendole giorno per giorno alle condizioni del vento, utilizzando i dati forniti dalle centraline meteorologiche.
Guardate queste immagini esemplificative, ciascuna corrispondente ad un giorno diverso. Il bordo giallo delimita il "cono di vento", dando un'idea di quale sia la direzione prevalente del vento. E' molto facile arrivare a qualche conclusione.
Quando il cono di vento è più chiuso, le segnalazioni si concentrano sui quartieri di S. Albino e S. Damiano, con disagi notevolissimi. Questo è il caso più frequente, confermato da tutta la nostra ricostruzione.
Quando il cono di vento è più aperto o siamo in presenza di alta variabilità, le segnalazioni iniziano a raggrupparsi anche su Concorezzo e Agrate, caso che si verifica più raramente.
Vogliamo ribadire un punto importante. La vicenda di Asfalti Brianza non riguarda solo le persone che ne subiscono i fumi. Tutti i cittadini meritano di essere amministrati da politici pronti ad agire con risolutezza, quando sono sul tavolo questioni tanto importanti. E' sui temi che contano che possiamo davvero misurare la preparazione e le capacità di chi ci governa.

Diretta Facebook su Asfalti Brianza oggi alle 18.30 - con il Circolo Pd di Agrate e Caponago

Tutti a segure la diretta Facebook alle 18.30! Non mancate!


Asfalti Brianza, se ne parla con il Circolo Pd di Agrate e Caponago - Prima Monza